IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE DR. FRANCESCO BRESCIANINI
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1 DIREZIONE SANITARIA DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Viale Duca degli Abruzzi, Brescia Tel. 030/ Fax 030/ PrevenzioneVeterinaria@ats-brescia.it ORDINANZA N. 9 Brescia, OGGETTO : Focolaio di Influenza Aviaria. Istituzione Zona di Protezione e Zona di Sorveglianza Allevamento: VITALI FRANCESCO E ANNAMARIA via Fiumicello n Coccaglio (BS) Codice Aziendale: 056BS053 Proprietario: AVINORD SRL Piazza A. Moro n Manerbio (BS) IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE DR. FRANCESCO BRESCIANINI VISTA la Legge , n. 833 e s.m.i.; VISTA la Legge Regionale n. 33/2009 e s.m.i.; VISTA la Legge Regionale n. 23/2015; VISTO il T.U.LL.SS. approvato con il RD , n. 1265; VISTO il Regolamento di Polizia Veterinaria approvato con il DPR del , n. 320 e successive aggiunte e modificazioni; VISTA la D.g.r. 19 settembre 2016 n. X/5586 Piano regionale di controllo e sorveglianza dell influenza aviaria (I.A.); VISTO il Decreto Legislativo 25 gennaio 2010, n. 9 Attuazione della direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l influenza aviaria e che abroga la direttiva 92/40/CE ; VISTA la decisione 2006/437/CE che approva un manuale diagnostico per l influenza aviaria secondo quanto previsto dalla Direttiva 2005/94/CE; VISTA l ordinanza del Ministero della Salute 26 agosto 2005 recante Misure di polizia veterinaria in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile e s.m.i., la cui efficacia è stata prorogata con Ordinanza 19 dicembre 2016; VISTA la segnalazione dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell IZSLER, sede di Brescia, del (rapporto di prova n. 2018/101374) con la quale si comunica la positività per virus influenzale tipo A sottotipo H5 nell allevamento di galline ovaiole VITALI FRANCESCO E
2 ANNAMARIA, di proprietà della AVINORD SRL, sito nel Comune di Coccaglio (BS), Fiumicello, 2 - codice aziendale 056BS053; VISTA la nota protocollo n del 5/10/2017 di Regione Lombardia che, stante l attuale situazione epidemiologica, sulla base di quanto previsto all allegato I, punto a) del decreto Legislativo 9/2010, dispone l adozione delle misure previste dal Decreto Legislativo 9/2010 a seguito di diagnosi di virus influenzale H5 riscontrata dall IZSLER in casi di aumento di mortalità in allevamenti avicoli; VISTO il Decreto D.G. ATS Brescia n. 53 del : Piano di Organizzazione Aziendale Strategico : riadozione a seguito richiesta regionale approvato dalla Regione Lombardia con D.G.R. n. X/6467 del 10 aprile 2017; CONSIDERATA la necessità di adottare i provvedimenti di polizia veterinaria finalizzati ad impedire il diffondersi della malattia comprendenti l istituzione di una zona di protezione nel raggio di 3 Km intorno agli allevamenti sede di focolaio 056BS053 e di una zona di sorveglianza nel raggio di 10 Km nonché di definire le misure di applicazione in tali zone ai sensi del D.L.gs 9/2010 sopra richiamato; ORDINA L istituzione della Zona di Protezione da influenza aviaria, così come delimitata dalla mappa allegata, che interessa i Comuni di: Chiari, Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato e che coinvolge gli allevamenti indicati in allegato dei territori dei Comuni di: Chiari Coccaglio e Cologne 1) L adozione delle seguenti misure nella zona di PROTEZIONE: a) effettuazione, con la massima tempestività, da parte del Distretto Veterinario competente, del censimento di tutte le aziende avicole commerciali e conseguente effettuazione, conformemente al manuale diagnostico, degli esami di laboratorio nelle aziende avicole commerciali ubicate all interno della zona; b) ogni movimentazione di pollame, di altri volatili in cattività, di pollastre, di pulcini di un giorno e di uova verso la zona di protezione o al suo interno è subordinato ad autorizzazione e ad altre misure di controllo che il veterinario ufficiale riterrà opportune. Tale restrizione non si applica al transito su strada o rotaia attraverso la zona di restrizione che non comporti operazioni di scarico o soste; c) divieto della movimentazione di pollame, di altri volatili in cattività, di pollastre, di pulcini di un giorno e di uova in uscita dalla zona di protezione, salvo nel caso in cui le regioni e le province autonome o il Ministero della Salute autorizzino il trasporto diretto di: 1. pollame da macello a un impianto appositamente designato; 2. pollastre destinate a un'azienda o capannone in cui non sia presente altro pollame; le pollastre in tale struttura restano per 21 giorni e l'azienda è sottoposta a sorveglianza ufficiale a partire dall'arrivo delle pollastre; 3. pulcini di un giorno, in via alternativa: a) verso un'azienda o un capannone di tale azienda nella quale i pulcini di un giorno restano per 21 giorni e l' azienda è sottoposta a sorveglianza ufficiale successivamente al loro arrivo;
3 b) verso una qualsiasi altra azienda nel caso in cui si tratti di pulcini di un giorno nati da uova di aziende avicole ubicate al di fuori della zona di restrizione, purché l'incubatoio sia in grado di garantire, attraverso la propria organizzazione logistica e le condizioni operative in materia di biosicurezza, l'assenza di contatto con uova da cova o pulcini di un giorno di allevamenti avicoli della zona di restrizione, caratterizzati quindi da un diverso stato sanitario; 4) uova da cova verso un incubatoio designato. Le uova da cova e i relativi imballaggi sono disinfettati prima della spedizione e deve essere garantita la rintracciabilità delle uova; 5) uova da tavola verso un centro di imballaggio, purché confezionate in imballaggi a perdere e siano applicate tutte le misure di biosicurezza previste dal Ministero della Salute; 6) uova verso uno stabilimento per la fabbricazione di ovoprodotti previsto dall'allegato III, sezione X, capitolo II, del regolamento (CE) n. 853/2004 per essere manipolate e trattate conformemente all'allegato II, capitolo XI, del Regolamento (CE) n. 852/2004 situato all'interno o all'esterno della zona di restrizione; 7) uova destinate alla distruzione; e) distruzione delle carcasse in riferimento alle indicazioni della norma vigente; f) rispetto, per chiunque entri o esca dalle aziende ubicate nella zona di restrizione, delle opportune misure di biosicurezza volte a impedire la diffusione dell'influenza aviaria; g) i veicoli e le attrezzature utilizzati per trasportare pollame o altri volatili in cattività vivi, mangime, concime, liquami e lettiere, nonché qualsiasi altro materiale o sostanza potenzialmente contaminati devono essere puliti e disinfettati senza indugio dopo la contaminazione, conformemente a una o più procedure di cui all'articolo 48 del Decreto Legislativo 25 gennaio 2010, n. 9 Attuazione della direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l influenza aviaria e che abroga la direttiva 92/40/CE ; h) non sono ammessi, senza l'autorizzazione del veterinario ufficiale, l'ingresso o l'uscita di pollame, altri volatili in cattività o mammiferi di specie domestiche da un'azienda. Tale limitazione non si applica ai mammiferi che abbiano accesso unicamente agli spazi riservati all'abitazione umana in cui essi: non hanno contatti con il pollame o altri volatili in cattività dell'azienda; non hanno accesso alle gabbie o alle zone in cui è tenuto il pollame o altri volatili in cattività dell'azienda; i) non sono consentiti la rimozione o lo spargimento dello strame usato, del concime o dei liquami salvo autorizzazione del veterinario ufficiale. Può tuttavia essere autorizzato il trasporto di concime o di liquami da un'azienda ubicata in una zona soggetta a restrizioni e sottoposta a misure di biosicurezza a un impianto riconosciuto per il trattamento o per il deposito temporaneo in vista di un successivo trattamento destinato a distruggere i virus dell'influenza aviaria eventualmente presenti, secondo quanto disposto dal regolamento (CE) n. 1069/2009 o dalle norme specifiche che possono essere adottate conformemente alla procedura stabilita dalla Commissione. l) sono vietate fiere, mercati, esposizioni o altri raduni di pollame o altri volatili in cattività, salvo autorizzazione da parte della regione o provincia autonoma competente sentito il Ministero della Salute; m) non vengono rilasciati volatili in cattività per il ripopolamento faunistico.
4 L istituzione della Zona di Sorveglianza da influenza aviaria, così come delimitata dalla mappa allegata, che interessa i Comuni di : Adro, Berlingo, Capriolo, Castelcovati, Castrezzato, Cazzago San Martino, Chiari, Coccaglio, Cologne, Comezzano-Cizzago, Corte Franca, Erbusco, Lograto, Maclodio, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Palazzolo sull Oglio, Passirano, Pontoglio, Provaglio d Iseo, Roccafranca, Rovato, Rudiano, Travagliato, Trenzano e Urago d Oglio e che coinvolge gli allevamenti indicati in allegato, ricadenti nei Comuni di Adro, Berlingo, Castrezzato,Cazzago San Martino, Chiari, Corte Franca, Erbusco, Palazzolo sull Oglio, Passirano, Pontoglio, Rovato, Rudiano, Travagliato e Urago d Oglio. 2) L adozione delle seguenti misure nella zona di SORVEGLIANZA: a) effettuazione, con la massima tempestività, da parte del Distretto Veterinario competente, del censimento di tutte le aziende avicole commerciali; b) è vietata la movimentazione di pollame, pollastre, pulcini di un giorno, uova all interno della zona di sorveglianza, salvo autorizzazione dalla Regione; tale divieto non si applica al transito su strada o rotaia attraverso la zona di sorveglianza che non comporti operazioni di scarico o soste; c) chiunque entri o esca dall azienda deve rispettare opportune misure di biosicurezza volte ad impedire la diffusione dell influenza aviaria; d) i veicoli e le attrezzature utilizzati per trasportare pollame o altri volatili in cattività vivi, carcasse, mangime, concime, liquami e lettiere, nonché qualsiasi altro materiale o sostanza potenzialmente contaminante devono essere accuratamente puliti e disinfettati dopo l utilizzo secondo quanto previsto dall art. 48 del D.L.gs 9/2010; e) non sono ammessi, senza l autorizzazione del Veterinario Ufficiale, l ingresso o l uscita di pollame, altri volatili in cattività o mammiferi di specie domestiche da un azienda in cui sia tenuto pollame. Tale limitazione non si applica ai mammiferi che abbiano accesso unicamente agli spazi riservati all abitazione umana in cui essi: non hanno contatti col pollame o altri volatili in cattività dell azienda non hanno accesso alle gabbie o alle zone in cui è tenuto il pollame o altri volatili in cattività dell azienda; f) non sono ammessi l ingresso o l uscita da un azienda di pollame altri volatili in cattività o mammiferi domestici, se non con l autorizzazione del Veterinario Ufficiale; g) eventuali aumenti della morbilità o della mortalità o cali significativi dei livelli di produzione nelle aziende sono immediatamente segnalati al Servizio Veterinario dell A.T.S. che svolge gli opportuni accertamenti; h) sono vietati, salvo autorizzazione del Servizio Veterinario dell A.T.S., la rimozione o lo spargimento dello strame usato, del concime o dei liquami di volatili proveniente dalle aziende ubicate nella zona di sorveglianza;
5 i) è vietata l introduzione e l immissione, nel territorio, di pollame o altri volatili destinati al ripopolamento faunistico; j) è vietata la caccia agli acquatici in appostamento fisso con uso di richiami vivi; k) sono vietate fiere, mercati, esposizioni o altri raduni di pollame o altri volatili in cattività. Le presenti misure sono mantenute per almeno 30 giorni dalla data del completamento delle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione nell azienda infetta. Di incaricare i Veterinari Ufficiali competenti per territorio alla vigilanza e controllo della presente Ordinanza. La presente Ordinanza, che entra immediatamente in vigore, sarà notificata ai proprietari /detentori delle Aziende Avicole presenti nel territorio delle zone di protezione e sorveglianza a cura del Distretto Veterinario di Brescia e del Distretto Veterinario di Rovato e trasmessa ai Sindaci dei Comuni interessati. Firmato digitalmente dal Direttore del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale Dr. Francesco Brescianini Allegati: Mappa 056BS053_Elenco allevamenti in ZP e ZS
6 INFLUENZA AVIARIA BAGNATICA ANNO 2018 CO LC VA CAVERNAGO MB GHISALBA BG 183BG600/3 ROMANO DI LOMBARDIA FARA OLIVANA CON SOLA 087BG602/3 MI PV 183BG601/2 MARTINENGO 133BG601/2 087BG600/3 LO 083BG601/2 087BG043/3 SO GORLAGO CAROBBIO DEGLI COSTA DI ANGELI MEZZATE 028BG600/1 043BG602/2 043BG604/4 MORNICO AL SERIO 141BG604/6 141BG604/5 CORTENUOVA COVO 043BG602/3 BG CALCINATE BS CR 010BG600/1 ANTEGNATE 010BG601/5 043BG607/1 MN 141BG600/1 141BG603/3 157BG604/2 BOLGARE 157BG603/4 ISSO BARBATA FONTANELLA 0 1,25 2,5 101BG600/2 5 Km Aggiornato il 08/03/2018 PALOSCO 157BG602/3 157BG600/2 083BG603/7 083BG603/6 083BG602/3 087BG601/2 076BG022/11 CIVIDATE AL PIANO 044BG605/1 044BG604/1 028BG602/4 212BG604/2 212BG600/2 157BG054/1 CHIUDUNO 073BG600/2 TELGATE BS 150BS121/3 150BS076/2 212BG601/1 CALCIO 044BG600/1 177BG600/1 PONTOGLIO 150BS119/1 192BS040/1 TORRE PALLAVICINA 150BS123/5 150BS088/1 192BS039/1 044BG603/5 PUMENENGO GRUMELLO DEL MONTE 120BG033/1 120BG600/3 120BG601/2 133BS109/2 192BS041/5 150BS120/1 PALAZZOLO SULL'OGLIO URAGO D'OGLIO 167BS066/2 062BG600/2 GANDOSSO CASTELLI CALEPIO 052BS222/4 052BS222/1 RUDIANO 052BS222/3 052BS312/1 CHIARI 069BS150/2 ROCCAFRANCA 134BS040/1 CREDARO CAPRIOLO 059BS108/4 069BS154/1 COLOGNE 059BS109/4 002BS131/3 059BS105/4 052BS011/4 PARATICO 002BS147/3 002BS146/2 056BS053/1 056BS056/1 CASTELCOVATI ADRO ^_ 056BS065/2 COMEZZANO-CIZZAGO ERBUSCO 056BS053 COCCAGLIO 045BS069/6 056BS064/1 056BS054/1 166BS198/2 056BS052/3 CASTREZZATO 062BS041/4 CORTE FRANCA CORZANO 085BS046/5 046BS113/3 TRENZANO 062BS040/4 062BS042/1 ROVATO ISEO 062BS040/3 CAZZAGO SAN MARTINO 046BS125/1 136BS072/3 136BS077/5 046BS129/1 046BS121/2 046BS126/3 015BS101/4 046BS126/1 BERLINGO PROVAGLIO D'ISEO 046BS123/1 046BS122/1 MACLODIO BRANDICO 136BS076/3 188BS105/3 PASSIRANO 136BS078/1 136BS070/1 085BS050/5 156BS052/4 136BS079/3 136BS089/6 136BS089/5 PADERNO FRANCIACORTA OSPITALETTO TRAVAGLIATO LOGRATO 091BS007/6 130BS027/1 130BS026/2 130BS025/2 127BS109/6 127BS109/3 127BS107/4 MONTICELLI BRUSATI 127BS106/4 MAIRANO 112BS030/1 188BS102/4 127BS105/2 ^_ 099BS001/3 RODENGO!( Altri SAIANO 163BS047/3 188BS101/1 CASTEGNATO TORBOLE CASAGLIA 186BS103/4 AZZANO MELLA POLAVENO Sospetto 056BS053 raggio 3 km - ZP BRIONE raggio 10 km - ZS 123BS102/1 163BS047/2 165BS102/4 165BS102/3 165BS101/4 186BS104/1 OME Allevamenti #* Broiler 123BS101/2 %, Ovaiole ") Polli - Riproduttori $1 Polli - Svezzamento GF Tacchini 186BS101/1 GUSSAGO RONCADELLE 165BS042/3 042BS101/3 CASTEL MELLA CAPRIANO DEL COLLE 081BS159/2 081BS134/1 081BS109/1 BRESCIA BRESCIA FLERO PONCARALE
IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE DR. FRANCESCO BRESCIANINI
DIREZIONE SANITARIA DIPARTIMENTO VETERINARIO E SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3839005 Fax 030/3839009 E-mail: PrevenzioneVeterinaria@ats-brescia.it
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