CONCESSIONE DI DERIVAZIONE N PER USO IRRIGUO TORRENTE MELLEA

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI CAVALLERMAGGIORE COMMITTENTE CONSORZIO IRRIGUO "BEALERA dei MOLINI" Via XXIV maggio, n 2 CAP 12030, CAVALLERMAGGIORE P. IVA FIRMA Presidente Michele MANA BEALERA DEI MOLINI DI CAVALLERMAGGIORE CONCESSIONE DI DERIVAZIONE N PER USO IRRIGUO TORRENTE MELLEA OGGETTO: RELAZIONE TECNICA Versione Descrizione Data Disegnatore 1 RELAZIONE Gennaio 2016 Approv. AD Codice dell'opera Lotto Livello progettazione Numero elaborato A_005 0 D A1_a DATA: SCALA: 13/01/2016 STUDIO DI INGEGNERIA DOTT. ING. GEOM. ALEX DRUETTA EMANUELE GRANERO Via I maggio, LUSERNA San GIOVANNI (TO) Tel./Fax alex.druetta@aquel.it Elaborato di proprietà riservata della Aqu.eL; è vietata la riproduzione anche parziale, o la presentazione a terzi senza esplicita autorizzazione. L'inosservanza è perseguibile ai termini di legge.

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3 RELAZIONE TECNICA INDICE 1 PREMESSA ANALISI IDROLOGICA Derivazioni presenti tra la sezione di presa e il misuratore di Levaldigi, t. Grana-Mellea Deflusso Minimo Vitale, PTA Regione Piemonte (2007) Calcolo del Deflusso Minimo Vitale Portata derivabile ad uso irriguo Scelta della portata ad uso irriguo DESCRIZIONE GENERALE DEI LUOGHI Stato attuale dei luoghi Localizzazione della derivazione Opere di derivazione CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI... 13

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5 RELAZIONE TECNICA 1 PREMESSA Il presente elaborato è relativa alla derivazione di portata ad uso irriguo dal t. Mellea lungo la Bealera dei Molini, nel Comune di Cavallermaggiore (provincia di Cuneo). La derivazione, in sponda destra, è contraddistinta dalla presenza di traversa funzionale, recentemente 1 oggetto di ripristino. Figura 1.1 Localizzazione della derivazione

6 CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI 2 ANALISI IDROLOGICA 2 Il bacino imbrifero sotteso dal t. Grana-Mellea è stato tracciato su base cartografica di dettaglio e successivamente facendo riferimento ai documenti contenuti nel PTA della Regione Piemonte. Le caratteristiche di tale bacino sono riportate in Tabella 2.1. Tabella 2.1 Dati fisiografici del bacino superficie bacino quota massima quota minima quota media lunghezza asta pendenza media asta [km 2 ] [m s.m.] [m s.m.] [m s.m.] [km] [%] 470, ,0 Il PTA della Regione Piemonte riporta per il bacino del t. Grana-Mellea un afflusso medio annuo pari a 966 mm. La stazione pluviometrica della Regione Piemonte più vicina è situata nel Comune di Dronero, e le precipitazioni medie annue registrate tra il 1999 e il 2014 sono pari a 861,41 mm. Figura 2.1 Afflussi annui registrati presso la stazione pluviometrica nel Comune di Dronero

7 RELAZIONE TECNICA La valutazione della portata presente presso la traversa di derivazione Bealera dei Molini è stata condotta secondo tre procedure: - utilizzo delle espressioni di regionalizzazione statistica (formule SIMPO), - uso dei dati forniti dalla stazione idrometrica automatica nel Comune di Levaldigi (facente parte 3 del Sistema regionale di monitoraggio meteorologico, idrologico e della qualità delle acque superficiali), ragguagliati al bacino sotteso dalla derivazione, - utilizzo di una procedura di calcolo della curva di durata delle portate con metodologia sviluppata nel progetto RENERFOR (Regione Piemonte, con la collaborazione del Politecnico di Torino). Per ciò che riguarda l andamento mensile si nota una elevata congruenza tra la valutazione teorica SIM- PO ed i valori ottenuti attraverso l utilizzo dei dati forniti dalla stazione idrometrica, nonostante la presenza di numerose derivazioni a scopo irriguo presenti a monte dell area considerata, fino al Comune di Levaldigi. Figura 2.2 Valori di portata registrati dalla stazione idrometrica (Levaldigi), ricavati alla sezione di presa (Cavallermaggiore) e valori virtuali (SIMPO)

8 CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI In riferimento invece alla curva di durata si nota una notevole sovrastima delle portate nel metodo RE- NERFOR per le portate fino al 10 giorno circa. Si può affermare che le tre metodologie utilizzate forniscono risultati coerenti dal 10 giorno in poi. 4 Figura 2.3 Confronto dei valori della curva di durata ottenuti nelle diverse metodologie utilizzate I valori ottenuti attraverso l utilizzo dei dati registrati dalla stazione idrometrica fissa (generalmente i valori inferiori) sono quelli più corrispondenti alla realtà in quanto essi risentono delle derivazioni ad uso vario (principalmente irriguo) presenti a monte del Comune di Levaldigi. Per ottenere un quadro più preciso è comunque necessario sottrarre a tali valori le derivazioni presenti tra il suddetto Comune e la sezione di presa della Bealera dei Molini. Per un approfondimento dell analisi idrologica si rimanda alla Tav. A1_c.

9 RELAZIONE TECNICA 2.1 Derivazioni presenti tra la sezione di presa e il misuratore di Levaldigi, t. Grana-Mellea Nella tabella successiva sono elencate le principali sub-derivazioni a scopo irriguo (attualmente concesse) o idroelettrico comprese tra la sezione considerata e il misuratore di Levaldigi. 5 Tabella 2.2 Principali derivazioni lungo il t. Mellea a monte della sezione di interesse (fonti: SIRI, Regione Piemonte) Comune sponda periodo Q max Q media ID_Opera note Savigliano sx 1 gen - 31 dic 2579 Savigliano dx 3 mag - 15 set Savigliano sx 3 mag - 14 set Savigliano dx 1 mag - 15 set Savigliano dx 1 mag - 15 set Savigliano dx 3 mag - 14 set Genola sx 1 mag - 30 set Savigliano sx 3 mag - 14 set Savigliano dx 3 mag - 14 set 2203 Savigliano sx 3 mag - 15 set Savigliano sx 3 mag - 15 set Savigliano dx 1 gen - 31 dic idroel Savigliano dx 3 mag - 15 set Savigliano sx 3 mag - 14 set Savigliano 3 mag - 15 set Savigliano sx 3 mag - 14 set istanza Savigliano dx 1 gen - 31 dic 2105 Savigliano dx 1 mag - 30 set Al fine di ottenere una stima precisa della portata presente presso la traversa sono sottratti ai calcoli ottenuti dalla regionalizzazione idrica i dati medi di portata di concessione delle singole utenze per il periodo di riferimento, e i valori di DMV contenuti nel seguente paragrafo.

10 CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI 2.2 Deflusso Minimo Vitale, PTA Regione Piemonte (2007) 6 Per il calcolo del DMV si è fatto riferimento alla Relazione di calcolo del deflusso minimo vitale ai sensi del Regolamento Regionale n. 8/R del 17/07/2007 Concessione n. CN5638 (luglio 2015, committente: Consorzio Irriguo Bealera dei Molini, e costituente adempimento ai sensi del regolamento regionale sopracitato). 2.3 Calcolo del Deflusso Minimo Vitale La normativa vigente prevede che le Regioni determino il Deflusso Minimo Vitale in base ai criteri individuati dalle Autorità di Bacino. L Autorità di Bacino del fiume Po ha fissato, infatti, con l Allegato B della delibera n. 7 del 2004 i criteri generali di calcolo del DMV nonché le modalità e i tempi entro i quali le Regioni devono procedere a fissare o adeguare i propri Regolamenti. In particolare la Regione Piemonte ha emanato il Regolamento regionale 17 luglio 2007, n. 8/R: Disposizioni per la prima attuazione delle norme in materia di deflusso minimo vitale (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61), al quale si deve fare riferimento in sostituzione delle disposizioni di cui alla deliberazione della Giunta regionale 26 aprile 1995 n Il Deflusso Minimo Vitale (DMV) è definito come il deflusso che deve essere presente nel corso d acqua a valle delle captazioni idriche al fine di mantenere vitali le condizioni di funzionalità e di qualità degli ecosistemi, nel rispetto delle scadenze previste dal D.Lgs.152 per il conseguimento degli obiettivi stabiliti dal decreto stesso. La stima del DMV è correlata alla componente idrologica, definita con riferimento sia alle peculiarità del regime delle precipitazioni, sia a fattori correttivi determinati con riferimento alle caratteristiche morfologiche dell alveo, dello stato di naturalità, della destinazione funzionale e degli o- biettivi di qualità definiti nell ambito dei Piani di Tutela delle Acque definiti a cura delle Regioni. In merito al DMV è possibile individuare due diversi contesti applicativi: il primo è connesso all esigenza di determinare la portata da lasciare defluire a valle delle derivazioni esistenti perché siano ripristinate condizioni minime di naturalità e di qualità dell ambiente; il secondo è relativo alle nuove derivazioni, rispetto alle quali deve essere garantito che non risultino compromesse le condizioni attuali di naturalità. La definizione del valore del DMV alla sezione di presa sul corso d acqua in studio ha richiesto di sviluppare le elaborazioni che seguono con riferimento al Regolamento n. 8/R del 2007, in quanto a far data

11 RELAZIONE TECNICA dall'entrata in vigore di tale regolamento (art. 15) non trovano più applicazione le disposizioni di cui alla deliberazione della Giunta regionale 26 aprile 1995 n Le disposizioni dell art. 10 comma 1a) del citato Regolamento, indicano che per il rilascio di nuove Concessioni di derivazione di acque superficiali è necessario determinare il DMV ambientale, calcolato dal DMV di base sul quale applicare gli ulteriori fattori correttivi riguardanti la naturalità (N), la qualità 7 dell'acqua (Q), la fruizione (F) e le esigenze di modulazione della portata. Tali fattori correttivi, ai sensi dell art. 5, sono definiti dal Piano di Tutela delle Acque. L allegato A del Regolamento 8/R definisce le modalità per la determinazione del DMV idrologico da cui calcolare il DMV di base. Il prodotto fra il fattore k, la portata media annua specifica e la superficie del bacino sotteso costituisce il DMV idrologico. Il DMV di base è quantificato per ciascuna sezione di prelievo moltiplicando il DMV idrologico per i fattori di correzione M e A che sono rispettivamente funzione dell incidenza che le particolari caratteristiche morfologiche dell alveo (granulometria, larghezza, pendenza e tipo di sezione) determinano sulle condizioni di deflusso idrico e degli effetti degli scambi idrici tra le acque superficiali e sotterranee. Si definisce pertanto il DMV secondo la seguente formula (sono riportati i valori dei singoli coefficienti presenti nella relazione sopracitata): DMV [l/s] = K q meda S M A Z T dove: M = 1,14 - parametro morfologico (media pesata) A = 1,00 - parametro di interscambio con la falda K = 0,15 - parametro sperimentale assegnato per singole aree idrografiche S = 470,85 km 2 - superficie del bacino sotteso q MEDA = 14,82756 l/s/km 2 - contributo specifico medio annuale in regime naturale (formule SIMPO, in coerenza con il valore fornito dal PTA Regione Piemonte) Z = 1 = parametro di naturalità, fruizione e di qualità biologica delle acque, T = parametro relativo alla modulazione del DMV. In particolare nel citato regolamento attuativo vengono definite le grandezze elencate di seguito. - DMV idrologico: K q meda S,

12 CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI rappresenta la componente idrologica (frazione della portata naturale media annua del corpo idrico in una data sezione). 8 - DMV di base: (DMV idrologico) M A, rappresenta il valore idrologico corretto in funzione di M (che considera l incidenza determinata dalle particolari caratteristiche morfologiche dell alveo sulle condizioni di deflusso dell acqua), e di A (che tiene conto degli effetti degli scambi idrici tra le acque superficiali e sotterranee). - DMV ambientale: (DMV di base) Z T rappresenta il valore di DMV di base comprensivo degli eventuali fattori correttivi riguardanti le caratteristiche ambientali locali e le esigenze di modulazione della portata residua a valle dei prelievi. Il Deflusso Minimo Vitale di base risulta essere così pari a 1.194,23 l/s. All interno della relazione si afferma infine che dal momento che la derivazione insiste su di un tratto del t. Grana Mellea individuato dall allegato B alla D.P.G.R ed inserito tra quelli soggetti a ricorrenti deficit idrici estivi, ai sensi dell art. 9 del Regolamento citato si ritiene di poter adottare nel periodo di massima idroesigenza (dal 1 giugno al 15 settembre) il DMV ridotto ad un terzo del valore calcolato, pari a 398,08 l/s.

13 RELAZIONE TECNICA Tabella 2.3 Sintesi dei valori di portata [m 3 /s] mesi Q C.I DMV Q disp gennaio 3,109 0,000 1,194 1,916 febbraio 3,531 0,000 1,194 2,341 9 marzo 4,347 0,000 1,194 2,377 aprile 8,216 0,000 1,194 7,015 maggio 11,672 1,184 1,194 9,286 giugno 9,874 1,208 0,398 8,262 luglio 3,478 1,208 0,398 1,871 agosto 2,051 1,208 0,398 0,574 settembre 4,701 0,753 0,796 3,151 ottobre 4,354 0,000 1,194 3,213 novembre 6,687 0,000 1,194 5,492 dicembre 4,740 0,000 1,194 3,545 media 5,563 0,463 0,962 4, Portata derivabile ad uso irriguo Nella tabella seguente si riassume il quadro idrico complessivo presente presso la derivazione Bealera dei Molini. Come contenuto all interno dell Assenso alla continuazione provvisoria del prelievo (Provincia di Cuneo, 06/10/2010), la portata media derivata per uso irriguo è uguale a 358 l/s.

14 CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI Tabella 2.4 Portate medie mensili teoriche presenti presso la sezione in esame [m 3 /s] mesi Q mesi (1) Q irriguo DMV Q disp Q irr_bealera_molini gennaio 3,110 0,000 1,194 1, febbraio 3,535 0,000 1,194 2,341 - marzo 4,349 0,000 1,194 3,155 - aprile 8,209 0,000 1,194 7,015 0,358 maggio 10,480 1,184 1,194 9,286 0,358 giugno 8,660 1,208 0,398 8,262 0,358 luglio 2,269 1,208 0,398 1,871 0,399 agosto 0,851 1,208 0,398 0,453 0,313 settembre 3,947 0,753 0,796 3,151 0,358 ottobre 4,407 0,000 1,194 3,213 - novembre 6,686 0,000 1,194 5,492 - dicembre 4,739 0,000 1,194 3,545 - media 5,103 0,463 0,962 4,142 0,358 (1) valore a cui è stata sottratta la portata derivata per uso irriguo a monte dell opera di presa considerata 2.5 Scelta della portata ad uso irriguo Per la definizione della portata da richiedere ad uso irriguo è stata utilizzata la procedura Quantum4, versione 4.1, approfondendo le caratteristiche e le necessità delle particelle irrigue dei consorziati. I risultati ottenuti sono descritti nei prossimi capitoli.

15 RELAZIONE TECNICA 3 DESCRIZIONE GENERALE DEI LUOGHI 3.1 Stato attuale dei luoghi 11 Come visibile nella documentazione fotografica allegata (Tav. A1_B), il tratto di t. Mellea interessato dalle opere presenta una sponda destra con fascia fluviale rada o assente ed una sponda sinistra con fascia fluviale continua ma non estesa a causa di infrastrutture che ne limitano l espansione. L alveo è composto da ciottoli di medie e piccole dimensioni e, a monte della traversa briglia esistente, è presente un accumulo di materiale solido. Il primo tratto della derivazione presenta sponde in cemento, ed una paratoia di regolazione/chiusura con passerella di servizio; in sponda sinistra della bealera è situata una paratoia sghiaiatrice (con relativo canale). Successivamente il canale ha sponde naturali, con campi agricoli limitrofi. In questo contesto è localizzato il misuratore di portata con asta idrometrica (nei pressi di passerella di attraversamento del canale). Nei pressi del centro del Comune di Cavallermaggiore le sponde sono nuovamente in cemento, con fabbricati produttivi e insediamenti abitativi situati nelle vicinanze. Presso il centro abitato, il canale alterna tratti interrati a tratti in cui le acque ritornano alla luce, fino alla confluenza con la bealera del Giogo; l alveo è situato tra i muri perimetrali di case ed aree verdi private. A valle della confluenza con la bealera del Giogo sono presenti paratoie di regolazione che consentono la derivazione di acqua nel ramo denominato bealera del Priocco (confluente nel t. Maira) oppure il deflusso lungo la stessa bealera del Molino. Superata l area dell ex Mangimificio, il canale scorre parallelamente alla ferrovia, per poi dividersi in sub-derivazioni a servizio della prevalenza delle aree agricole del consorzio, a valle del centro abitato di Cavallermaggiore (cfr. Tav. A3_b). 3.2 Localizzazione della derivazione Il canale attraversa il Comune di Cavallermaggiore e prosegue il suo percorso nei Comuni a valle (in primis Sommariva del Bosco). Il suo percorso prevede l attraversamento di aree agricole e urbanizzate, come visibile nella tavole grafiche allegate.

16 CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI 3.3 Opere di derivazione L opera di presa è attualmente composta da: 12 - traversa in massi scogliera con giunti intasati con cls, - primo tratto del canale con sponde in cemento, - paratoia di chiusura di larghezza circa 5,10 m, - passerella di servizio, - paratoia sghiaiatrice con relativo canale immediatamente a monte della paratoia di chiusura, - passerella di servizio con asta idrometrica storica e misuratore di portata recentemente installato dal Consorzio Irriguo, a valle della paratoia di chiusura. È prevista la realizzazione di scala di risalita dell ittiofauna, collocata in sponda destra, adiacente all attuale opera di presa, alimentata dalla portata in arrivo e non costituente una criticità in caso di evento di piena con trasporto di materiale solido di rilievo. La scala di risalita dell ittiofauna è attualmente in fase di progettazione e autorizzazione a carico del Consorzio Irriguo Bealera dei Molini quale adempimento richiesto dal Regolamento Regionale n. 8/R del 17/07/2007 (Comunicazione della Provincia di Cuneo Settore gestione risorse del territorio, Ufficio Acque, Classifica: 08.09/2011/5392).

17 RELAZIONE TECNICA 4 CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI Il Consorzio Irriguo è costituito da 148 consorziati, i quali presentano 509 ettari da irrigare a scorrimento, così composti: - 400,6 ha coltivati a mais, 13-79,5 ha prativi, - 29,0 ha con pioppeti. La rete irrigua collettiva è composta da canale in terra per circa il 70%, mentre la rimanente parte è rivestita e in cemento. La rete irrigua aziendale è invece totalmente in terra. La restituzione della derivazione avviene nel t. Maira; le parcelle irrigue sono site nei Comuni di Cavallermaggiore e Sommariva del Bosco Nelle seguenti tabelle sono riportati i fabbisogni di valore medio. Tabella 4.1 Fabbisogni netti parcellari di valore medio (altezze mensili) Tabella 4.2 Fabbisogni netti parcellari di valori medio (portate areiche continue fittizie) Tabella 4.3 Fabbisogni lordi comprensoriali alla fonte di valore medio

18 CONSORZIO IRRIGUO BEALERA DEI MOLINI Nelle tabelle sottostanti sono riportati i fabbisogni con frequenza di superamento 20%. Tabella 4.4 Fabbisogni netti parcellari con frequenza di superamento 20% (altezze mensili) 14 Tabella 4.5 Fabbisogni netti parcellari con freq. di superamento 20% (portate areiche continue fittizie) Tabella 4.6 Fabbisogni lordi comprensoriali alla fonte con frequenza di superamento 20% Tabella 4.7 Riepilogo dei fabbisogni lordi comprensoriali alla fonte In conclusione quindi la derivazione presenta le seguenti caratteristiche: - periodo di prelievo: 1 aprile - 30 settembre - durate annua del prelievo: 180 giorni - valore massimo della portata derivabile: 673 l/s - valore medio stagionale della portata prelevabile: 358 l/s - valore medio annuo continuo fittizio della portata prelevabile: 177 l/s

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