prot: RL del: 22/02/2017

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1 Dipartimento Partecipazioni Gruppo Roma Capitale ACEA S.p.A. prot: RL del: 22/02/2017 ACEA ATO2 S.p.A. Aequa Roma S.p.A. Aeroporti di Roma S.p.A. AMA S.p.A. All Amministratore Unico ATAC S.p.A. All Amministratore Unico ATLazio S.p.A. in liquidazione Azienda Comunale Centrale del Latte di Roma in liquidazione Azienda Speciale Farmacap Al Commissario Azienda Speciale Palaexpo Al Commissario Centrale del Latte di Roma S.p.A. Centro Agroalimentare Romano S.c.p.A. Centro Ingrosso Fiori S.p.A. in liquidazione EUR S.p.A. Roma Capitale Via Ostiense 131/L Roma Tel /3170 fax protocollo.partecipazioni@pec.comune.roma.it

2 Fondazione Bioparco Fondazione Cinema per Roma Fondazione Mondo Digitale Al Direttore Generale Fondazione Musica per Roma Fondazione Roma Solidale Onlus Investimenti S.p.A. Istituzione Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze Al Commissario Istituzione Sistema delle Biblioteche Centri Culturali Le Assicurazioni di Roma Risorse per Roma S.p.A. Roma Energia Agenzia per l energia di Roma in liquidazione Roma Patrimonio S.r.l. in liquidazione Roma Metropolitane S.r.l. All Amministratore Unico Roma Servizi per la Mobilità S.r.l.

3 Servizi Azionista Roma S.r.l. in liquidazione Zètema Progetto Cultura S.r.l. E p.c. All Ufficio di Gabinetto dell On.le Sindaca All Assessore alla Riorganizzazione delle Partecipate Al Segretario Generale Al Responsabile per la Prevenzione della corruzione e per la Trasparenza di Roma Capitale Oggetto: Approvazione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (P.T.P.C.T.) di Roma Capitale per il triennio Con Deliberazione n. 10 del 31 gennaio 2017, la Giunta Capitolina ha approvato il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (P.T.P.C.T.) di Roma Capitale per il triennio Il Piano è pubblicato nel sito istituzionale di Roma Capitale, nella sezione Amministrazione Trasparente, sottosezioni Disposizioni Generali e Altri Contenuti Corruzione (link A tale riguardo, nel rinviare ad un attenta lettura del P.T.P.C.T, si ritiene opportuno sottolineare, senza presunzione di esaustività, alcuni aspetti che interessano gli Organismi partecipati: - Pagina 22 del Piano Roma Capitale, secondo quanto previsto dall art. 2 del suo Statuto, persegue i fini di seguito riportati: adotta il Codice etico degli Amministratori e dei dipendenti capitolini con l intento di assicurare e testimoniare la trasparenza, l integrità e la legalità nelle attività dell Ente, contrastando ogni possibile forma di corruzione e di infiltrazione criminosa. Con l adesione al Codice, gli Amministratori e i dipendenti capitolini si impegnano a improntare la loro azione ai

4 valori della Costituzione e ai principi di fedeltà allo Stato, di osservanza delle leggi, di imparzialità e buon andamento dell amministrazione, che richiedono a chi è impegnato nelle istituzioni pubbliche, con incarichi di governo o responsabilità della gestione amministrativa, di operare con onore e decoro, nell esclusivo interesse della Nazione e della Comunità rappresentata e mediante stili di comportamento consoni al prestigio di Roma e alla sua funzione di Capitale della Repubblica. Le disposizioni del Codice si applicano anche alle società partecipate da Roma Capitale nei limiti e nelle forme consentite dal loro ordinamento e dal regime giuridico cui sono sottoposte. - Pagina 35 del Piano: Roma Capitale partecipa direttamente o indirettamente ad una pluralità di Società, Aziende, Istituzioni e Fondazioni che costituiscono, nel loro insieme, il Gruppo Roma Capitale. Considerata l importanza strategica della holding nel quadro socio-economico cittadino e, tenuto conto dell esigenza di una puntuale tutela dell esposizione finanziaria dell Ente, l Amministrazione si è dotata nell anno 2016 di uno specifico Assessorato alla Riorganizzazione delle Partecipate, al fine di garantire un presidio forte della governance ed allo scopo di esercitare al meglio le funzioni connesse al proprio ruolo di azionista. Rispetto ai profili direttamente connessi con la prevenzione della corruzione e con la trasparenza si rileva che le società partecipate e controllate dall Amministrazione Capitolina sono tenute a dotarsi di un proprio Piano anticorruzione, ai sensi della legge n. 190/2012. Qualora le stesse adottino modelli di organizzazione e gestione del rischio sulla base del D.Lgs. n. 231/2001 possono far perno su di essi nella propria azione di prevenzione della corruzione, estendendone l ambito di applicazione ai reati contro la PA ed a tutti quelli contemplati dalla legge n. 190/2012, anche in relazione al tipo di attività svolto dall ente. Detti modelli sono pubblicati nella rispettiva sezione di Amministrazione Trasparente. I predetti Enti sono altresì tenuti a nominare un Responsabile per l attuazione dei propri Piani di prevenzione della corruzione, che può essere individuato anche nell Organismo di vigilanza previsto dall art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001, nonché a definire, nei propri modelli di organizzazione, meccanismi di accountability che consentano ai cittadini di avere notizie in merito alle misure di prevenzione della corruzione adottate e alla loro attuazione. - Pagina 43 del Piano: I soggetti destinatari del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione coincidono con tutto il personale a qualsiasi titolo occupato presso l Amministrazione Capitolina, nonché con i collaboratori che a vario titolo interagiscono con l Amministrazione. Ciò è ribadito dall art. 1, comma 14 della legge 190/2012 e dal vigente Codice di Comportamento di Roma Capitale. I Dirigenti e tutto il personale, a qualsiasi titolo dipendente di Roma Capitale, sono tenuti ad assicurare la collaborazione all attuazione del Piano, adempiendo alle disposizioni e alle attività previste, secondo gli indirizzi e le indicazioni tecnico-operative definite dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione. Le Strutture competenti a tal fine dovranno inserire nei

5 contratti di servizio con le società partecipate specifici obblighi in merito agli adempimenti in materia di prevenzione della corruzione, prevedendo, in caso di inottemperanza, specifiche sanzioni per dette Società e per gli Amministratori, sulla base degli indirizzi approvati dall Amministrazione Capitolina. - Pagina 86 del Piano: In attuazione dell art. 1, comma 17 della L. 190/2012, le Pubbliche Amministrazioni, di regola, predispongono e utilizzano Patti d integrità e protocolli di legalità negli affidamenti di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. A tal fine, i responsabili degli appalti sono tenuti ad inserire negli avvisi, nei bandi di gara e nelle lettere di invito una clausola di salvaguardia, secondo la quale il mancato rispetto del protocollo di legalità o del patto d integrità stipulati dà luogo all esclusione dalla gara e alla risoluzione del contratto. Il Patto di Integrità rappresenta un complesso di regole di comportamento che rafforzano condotte già doverose per coloro che sono ammessi a partecipare alla gara, in funzione di prevenzione del fenomeno corruttivo, con particolare riferimento alla prevenzione di eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità nel delicato settore dei contratti pubblici e al fine di valorizzare comportamenti eticamente adeguati per tutti gli operatori economici. Con deliberazione di Giunta Capitolina n. 40 del 27 febbraio 2015 l Amministrazione Capitolina ha approvato il Protocollo di Integrità di Roma Capitale, degli Enti che fanno parte del Gruppo Roma Capitale e di tutti gli Organismi Partecipati. L entrata in vigore del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, D.Lgs. 50/2016, ha reso necessario l aggiornamento del Protocollo. Pertanto, con la deliberazione di approvazione del presente Piano, la Giunta Capitolina, contestualmente, approva anche il testo aggiornato del Protocollo di Integrità di Roma Capitale, degli Enti che fanno parte del Gruppo Roma Capitale e di Tutti gli Organismi Partecipati (Allegato n. 7). Il Protocollo d Integrità costituisce parte integrante dei contratti stipulati oltre che da Roma Capitale anche dagli enti che fanno parte del Gruppo Roma Capitale e da tutti gli organismi partecipati, così come meglio specificato nel suddetto documento al quale si rimanda. Il Protocollo di Integrità dispiega i suoi effetti fino alla completa esecuzione del contratto, conseguente ad ogni specifica procedura di affidamento. La violazione del suddetto Patto comporta l esclusione dalla procedura, la revoca dell aggiudicazione e la risoluzione di diritto del contratto eventualmente sottoscritto. In ogni caso, alla dichiarazione di violazione, consegue la segnalazione del fatto all Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.AC.) e alle competenti Autorità (art. 4 del Patto di Integrità di cui all All. n. 7). - Pagina 94 del Piano: Per gli amministratori di enti pubblici e privati in ogni modo finanziati e/o partecipati da Roma Capitale, per i dirigenti sia interni che esterni, per gli incaricati di responsabilità amministrativa di vertice, è fatto obbligo di osservare i divieti e le preclusioni previsti dal D.Lgs.39/2013 in tema di inconferibilità e incompatibilità.

6 - Pagina 201 e seguenti del Piano Allegato 7: Il Protocollo di Integrità di Roma Capitale, degli enti che fanno parte del Gruppo Roma Capitale e di tutti gli organismi partecipati, approvato dalla Giunta Capitolina con deliberazione n. 40 del 27 febbraio 2015, è stato modificato con il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza ( ). Con l approvazione del presente atto, da parte dell Amministrazione di Roma Capitale, è precipuo intendimento che, tale documento, divenga parte integrante dei contratti stipulati, non solo da parte di Roma Capitale ma, altresì, degli Enti che fanno parte del Gruppo Roma Capitale e di tutti gli organismi partecipati. - Allegato 10 - RESPONSABILI DEI FLUSSI INFOMATIVI: Tale allegato, definisce sia i Responsabili della trasmissione/elaborazione dei dati, sia Responsabile della pubblicazione dei dati/ documenti/ informazioni per ciascun obbligo di pubblicazione previsto dalla delibera ANAC n.1310/2016. Particolare rilievo assume quanto indicato per gli Enti pubblici vigilati, le Società Partecipate e gli Enti di diritto privato controllato a pag. 9 e 10 dell Allegato10, laddove individuati quali Responsabili della trasmissione/elaborazione dei dati necessari alle pubblicazioni di cui all art. 22, comma 2, del D.Lgs. n.33/2013 e di cui all art. 20, comma 3 del D.Lgs. n.39/2013. Risultano, invece, Responsabili della trasmissione/elaborazione dei dati le società partecipate o in house per quanto concerne i Provvedimenti con cui le società a controllo pubblico garantiscono il concreto perseguimento degli obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, di cui all art. 19, comma 7, del D.Lgs. n. 175/2016. Si invitano gli Organismi partecipati ad attenersi tempestivamente e pedissequamente alle prescrizioni contenute nel Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza (P.T.P.C.T.) di Roma Capitale per il triennio di Roma Capitale. L occasione è gradita per inviare cordiali saluti.