nuove linee di sviluppo delle attività sperimentali

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1 Martedi 15 dicembre 2009 Prospettive del post progetto di ricerca PROBITEC nuove linee di sviluppo delle attività sperimentali Responsabile UO Servizi per la valorizzazione delle produzioni agro zootecniche per l agroenergia fabio.araldi@ersaf.lombardia.it

2 Il Polo Carpaneta

3 Nel 2004 si fecero delle prove varietali Le altre rinnovabili Prove di comparazione clonale su oleaginose Prove di produzione e insilamento colture enegetiche di mais e sorgo

4 Oggi si parla anche di Valori medi degli elementi nutritivi contenuti nei digestati derivati dai tre fermentatori per biogas analizzati nel progetto.

5 ERSAF ha in corso da anni varie attività tese ad approfondire le conoscenze nell ambito della valorizzazione agronomica del digestato. In particolare, è in atto una prova - tutt ora in fase di svolgimento - per comparare l efficienza degli apporti azotati provenienti da varie matrici, e precisamente: D: Digestato integrale LND: liquame non digerito SL: separato liquido SS: separato solido SA: solfato ammonico C: controllo Il tutto impostato secondo uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con parcelle 7,5*15 in rotazione mais trinciato/loiessa Apportando 120 Kg/Ha di N-NH4

6 La distribuzione è avvenuta non senza qualche difficoltà: Foto Pesatura e miscelazione liquame tal quale (LND). Fabio Araldi - Matteo Zagni - Barbara Bertazzoni

7 La distribuzione è avvenuta non senza qualche difficoltà: Foto 4-5. Separato solido (SS) in arrivo a Carpaneta Foto 6-7. Difficoltà di travaso del separato liquido (SL) nel tank per la distribuzione in campo Fabio Araldi - Matteo Zagni - Barbara Bertazzoni

8 Foto Distribuzione manuale in campo con interramento con erpice rotante. Foto Una pioggia prima della distribuzione di LND che prevedeva, per altro, una dose elevata di distribuzione di effluente liquido (1508 kg LND/parcella) ha bagnato eccessivamente il terreno e ciò ha causato un parziale incrudimento del suolo con l operazione di interramento (foto 13).

9 Lo stato strutturale del terreno: Foto Ben diversa è apparsa la struttura superficiale del terreno trattato con SS, SA (foto 14) o con dosi ridotte di SL, rispetto a quella trattata con elevate dosi LND (foto 15), per il basso tenore di azoto del refluo (1,8 g/kg t.q. Ntot.).

10 Foto di come si presentava il campo-prova: Foto Stato della coltura al 25 luglio 2011

11 Sono stati effettuati una serie di campionamenti sia sulle piante a vari stadi di sviluppo vegetativo che sul terreno: Foto Secondo prelievo di terreno e primo prelievo di piante al luglio

12 Foto Lavori di campionamento del mais al 17 agosto stadio di 12 foglia inizio fioritura Foto Lavori di campionamento del mais SINBION in fase di post fioritura al 26 agosto

13 Considerazioni: per la tesi SS e LND oltre ai 125 e 123 kg/ha di N-NH 4, sono stati apportati rispettivamente anche 132 e 124 kg/ha di altre forme azotate; mentre per SA, SL e D ciò non è avvenuto, oppure è avvenuto con apporti, di queste altre forme azotate, molto più contenuti (< 50 kg/ha). I dati raccolti al 29 settembre indicano una differenza significativa (P< 0,01) tra la produzione di biomassa fertilizzata con D (10,7 t/ha ss) e quella ottenuta con SL e SA rispettivamente pari a 13,6 e 12,7 t/ha ss.

14 Una spiegazione del fatto potrebbe essere imputabile alla poco conosciuta, ma possibile interazione tra la microbiologia anaerobica stretta del digestato, unitamente alle dotazioni molecolari organiche specifiche originatesi nel corso della particolare digestione anaerobica stretta e la microbiologia molto più complessa, varia e più aerobica del suolo. Il fatto che il separato liquido (SL) che proviene dallo stesso digestato (D), abbia ottenuto un risultato agronomico significativamente migliore, potrebbe dipendere non solo dalla sua intrinseca e più efficiente composizione chimica nel rilasciare i propri elementi nutritivi (N- NH 3 /Ntot. 72% per SL vs 66% per D), ma anche dalla sua diversa composizione microbiologica rispetto al digestato e ciò per la lenta e aerobica azione esercitata sulle due matrici SL e SS dal processo di separazione che comportando anche un riscaldamento delle matrici stesse potrebbe essere in grado di determinare un miglioramento nell attitudine ossidativa della matrice stessa attraverso un forte potenziamento dello sviluppo della microflora aerobica utile. Questo per ricordare che l ammoniaca non essendo assorbita tal quale in grande quantità dalle piante, richiede una ossidazione nel suolo e questa potrebbe essere favorita dal processo di separazione del digestato che migliorerebbe anche la qualità microbiologica del separato stesso e quindi possedere una attitudine all ossidazione dell ammoniaca e degli altri composti nel suolo, più spinta del digestato tal tal quale non trattato. Una interpretazione più attendibile di queste ipotesi si avrà con il completamento delle analisi del suolo e delle piante.

15 Due sono le indicazioni emerse che richiedono però un approfondimento nel proseguo dell attività sperimentale: 1) il processo di separazione del digestato potrebbe rappresentare non solo una via fisica per separare/selezionare, all interno dell effluente tal quale, i principi nutritivi più efficienti nella nutrizione delle piante e quindi più compatibili con le esigenze ambientali, ma anche una tecnica in grado di modificare la composizione microbiologica delle due componenti derivate e ciò per l azione estremamente energica ed anaerobica-aerobica alla quale il digestato è lentamente sottoposto nel corso del processo stesso; 2) l interramento dell effluente nei suoli a granulometria fine deve avvenire in modo adeguato senza esercitare impastamenti ed incrudimenti del terreno che bloccano i nutrienti e alterano l ideale equilibrio tra micro e macroporosità del suolo. In relazione a questi due aspetti hanno ottenuto le maggiori produzioni di biomassa la concimazione chimica con solfato ammonico (SA), il separato solido dal digestato D (SS) ed il separato liquido (SL) che è stato distribuito alla dose assoluta più bassa.

16 Grazie per l attenzione fabio.araldi@ersaf.lombardia.it U.O. Servizi per la valorizzazione delle produzioni agro zootecniche per l Agroenergia Via Carpaneta, 7 (46030) Gazzo di Bigarello (MN) tel. 347/ Per altre informazioni al riguardo contattare il collega dott. Colombari di ERSAF (0376/459321).