RACCOLTA DEGLI ATTI PRIVATI N. 16 DI DATA 15 MAGGIO 2014

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1 RACCOLTA DEGLI ATTI PRIVATI N. 16 DI DATA 15 MAGGIO 2014 COMUNE DI FONDO Provincia di Trento CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL PIANO GIOVANI DI ZONA PER IL TRIENNIO IN FORMA SOVRACCOMUNALE COMUNI DI AMBLAR, CASTELFONDO, CAVARENO, DAMBEL, DON, FONDO, MALOSCO, ROMENO, RONZONE, RUFFRE -MENDOLA, SAN- ZENO, SARNONICO L anno duemilaquattordici addì quindici del mese di maggio con la presente scrittura privata da valere in ogni migliore modo di ragione di leg- ge Tra i Signori: REMO BONADIMAN, nato a CLES (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Fondo, domiciliato per la carica presso la sede comunale ed autorizzato ad agire in nome e per conto e nell esclusivo interesse del Comune di Fondo C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 02 di data PELLEGRINI BRUNA, nata a AMBLAR (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Amblar, domiciliata per la carica presso la sede comunale ed autorizzata ad agire in nome e per conto e nell esclusivo interesse del Comune di Amblar C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 05 di data IANES NADIA, nata a CLES (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Castelfondo, domiciliata per la carica presso la sede comunale ed autorizzata ad agire in nome e per conto e nell esclusivo interesse

2 del Comune di Castelfondo C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 04 di data ZANI GILBERTO, nata a CAVARENO (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Cavareno, domiciliato per la carica presso la sede del Comune di Cavareno C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 4 di data PEDROTTI FLAVIO, nata a CLES (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Dambel, domiciliato per la carica presso la sede del Comune di Dambel C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 8 di data PIFFER ADRIANO, nata a ROMENO (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Don, domiciliato per la carica presso la sede comunale ed autorizzato ad agire in nome e per conto e nell esclusivo interesse del Comune di Don C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 03 di data MARINI ADRIANO, nato a MALOSCO (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Malosco, domiciliato per la carica presso la sede del Comune di Malosco C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 6 di data WIDMANN LORENZO, nato a CLES (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Romeno, domiciliato per la carica presso la sede comunale ed autorizzato ad agire in nome e per conto e nell esclusivo in-

3 teresse del Comune di Romeno C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 4 di data ENDRIZZI STEFANO, nato a BOLZANO il in qualità di Sindaco del Comune di Ronzone, domiciliato per la carica presso la sede del Comune di Ronzone - C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n.6 di data BORZAGA FABRIZIO, nato a CLES (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Ruffrè-Mendola, domiciliato per la carica presso la sede comunale ed autorizzato ad agire in nome e per conto e nell esclusivo interesse del Comune di Ruffrè-Mendola C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 08 dd. 31 marzo ABRAM SANDRO, nato a CLES (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Sarnonico, domiciliato per la carica presso la sede del Comune di Sarnonico C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale N. 07 di data BONADIMAN MARCELLO, nato a CLES (TN) il in qualità di Sindaco del Comune di Sanzeno, domiciliato per la carica presso la sede del Comune di Sanzeno C.F ai sensi della deliberazione del Consiglio comunale n. 12 di data si stipula la seguente convenzione: Art.1 Fra i comuni di Amblar, Castelfondo, Cavareno, Dambel, Don, Fondo, Malo-

4 sco, Romeno, Ronzone, Ruffrè-Mendola, Sanzeno, Sarnonico, in considerazione del reciproco interesse di attivare iniziative a favore dei giovani, viene adottata la presente convenzione Art.2 La convenzione ha lo scopo di attivare un Piano giovani di zona, così come previsto dalla deliberazione della Giunta provinciale n dd ed avrà durata per il triennio 2014, 2015 e Art.3 Al comune di Fondo viene attribuito il ruolo di capofila, con compiti di coordinamento e gestione finanziaria del piano Art.4 La procedura di formazione del piano giovani di zona deve seguire il seguente iter: gli enti locali si incontrano autonomamente e decidono di attivare un piano giovani per la zona di loro competenza; gli enti locali individuano un referente istituzionale per l iniziativa che rappresenti in modo unitario i loro interessi; di norma l ente di provenienza del referente politico diventa capofila del piano; il referente istituzionale comunica per iscritto all Assessorato all Istruzione e Politiche Giovanili la volontà di attivare un piano giovani di zona, inviando le singole adesioni formali degli enti locali interessati; gli enti locali individuano sul territorio di competenza i soggetti, rappresentativi delle diverse espressioni della comunità, disponibili a partecipare al Tavolo del confronto e delle proposte ; l ente capofila formalizza in un verbale la costituzione del tavolo, il

5 quale provvederà a dotarsi di un regolamento di funzionamento; - la Provincia assegna al tavolo un supervisore scientifico, il quale ha il compito di supportare il tavolo nella sua azione; il tavolo provvede a nominare un referente tecnico -organizzativo; la Provincia stanzia un contributo annuo per le spese relative al referente tecnico -organizzativo, determinato in una quota fissa di 6.500,00 ed una variabile di 0,50 per residente fino ad un contributo massimo di Euro ,00; il tavolo del confronto e della proposta, dopo una prima fase di formazione interna e di conoscenza reciproca, avvia la mappatura di quanto esiste sul territorio e l esame dei bisogni, anche attraverso una fase di ascol- to; il tavolo, avendo cura di sollecitare la progettualità del territorio, predispone ed approva un piano annuale o pluriennale, con piani operativi annuali, al quale deve anche dare un nome Il piano contiene: l analisi del contesto, con particolare riferimento ai bisogni espressi dal mondo giovanile; gli obiettivi annuali e pluriennali; le azioni del piano, per ciascuna delle quali deve essere compilata apposita scheda riportante titolo, i destinatari, le motivazioni, gli obiettivi, le descrizione, la durata, il soggetto responsabile nonché un preventivo riportante le voci di uscita, le fonti di entrata ed il disavanzo su cui verrà calcolato il contributo provinciale. Il disavanzo è dato dalla differenza fra il costo totale dei progetti e la somma degli incassi da iscrizione o vendita ed i fi-

6 nanziamenti da enti esterni al territorio (es. Commissione europea, Regio- ne) Nel predisporre il piano, il tavolo deve definire un azione che contempli attività di informazione, di indirizzo e di orientamento finalizzata a facilitare l accesso alle opportunità offerte ai giovani e a fornire prime risposte a richieste che i giovani o le loro famiglie manifestano anche in maniera individuale nei vari ambiti esistenziali: scuola, lavoro, socialità. Sarà cura del tavolo individuare le risorse umane e strutturali necessarie a tal fine Art.5 Il referente istituzionale, individuato dal comune di Fondo (capofila) è l Assessore alle Politiche giovanile del Comune di Fondo, incarico attualmente coperto dal Signor Daniele Graziadei Art.6 Il gruppo referente ( Tavolo del confronto e delle proposte ), sarà supportato dalle prestazioni di un collaboratore (incarico da attribuire a sensi dell art.32 del DL 223/ contratto di collaborazione). Al comune di Fondo (capofila) è attribuito il compito per l affidamento dell incarico del collaboratore Art.7 Il contratto di collaborazione di cui al precedente punto 6, sarà a valere per l anno Art.8 Il Piano giovani di zona sarà redatto a cura del Tavolo del confronto e delle proposte, con il supporto del collaboratore di cui al precedente punto

7 Art.9 Il piano sarà inviato alla Provincia, la quale, entro 30 giorni, dovrà esaminarlo e attivare un confronto con il responsabile del piano, qualora fossero necessarie delle modifiche. La Giunta provinciale approverà poi formalmente il piano, deliberando anche il contributo annuo da concedere nella misura massima del 50% del disavanzo evidenziato e comunque fino ad un massimo di ,00. La quota restante deve essere messa a disposizione dal tavolo, anche attraverso la partecipazione finanziaria di soggetti locali I finanziamenti saranno erogati per il 50% del finanziamento complessivo quale prima anticipazione che verrà corrisposta a seguito della concessione del contributo, per il restante 50% (a saldo), secondo le modalità previste dal D.P.G.P. 5 giugno 2000, n. 9-27/Leg, dietro compilazione, entro il 30 giugno dell anno successivo, di appositi moduli che verranno predisposti dal Dipartimento Istruzione. Il termine per la rendicontazione può essere prorogata per una sola volta fino ad un massimo di ulteriori 3 mesi, decorrenti dalla data ultima prevista, per particolari esigenze comunque non dipendenti dall inerzia del beneficiario Le attività progettuali dovranno essere ultimate entro l anno a cui il piano fa riferimento Per comprovati ed oggettivi motivi indipendenti dalla volontà del soggetto responsabile dell azione progettuale e comunque non dipendenti da inerzia, il termine di ultimazione dell azione progettuale può essere prorogato per una sola volta fino ad un massimo di ulteriori 3 mesi, previa motivata richiesta scritta, da presentare alla struttura competente in materia di politi-

8 che giovanili da parte dell ente capofila. Il Dirigente della struttura provinciale competente in materia di politiche giovanili provvede, con propria determinazione, ad autorizzare la proroga entro 30 giorni dalla data di presentazione della richiesta Nel caso in cui l intervento non venga ultimato entro suddetto termine per comprovati ed oggettivi motivi indipendenti dalla volontà del soggetto proponente, ma la parte realizzata risulti funzionale alla finalità del progetto, la Provincia autonoma di Trento potrà erogare un contributo proporzionale alla parte di piano realizzata Qualora in sede di rendicontazione la spesa ammessa risulti inferiore a quanto indicato nel preventivo, l importo del contributo sarà rideterminato in proporzione alla spesa rendicontata ed in modo da non generare avanzo. Sempreché rimangano inalterati i contenuti del piano nonché la spesa totale ammessa, sono possibili compensazioni fra le diverse voci di spesa e fra i singoli progetti nella misura massima del 20% della spesa totale prevista del singolo progetto qualora coerenti con il senso dei progetti interessati dalla variazione. Sono escluse dalla compensazione le spese riferite ad azioni progettuali non realizzate. La Provincia, previa presentazione anticipata di motivata richiesta, può autorizzare modifiche alle attività progettuali, con nota del dirigente della struttura competente, a condizione che le modifiche proposte lascino inalterate le finalità del piano Art.10 Al comune di Fondo capofila spettano le incombenze per la gestione del piano da un punto di vista finanziario e pertanto nel suo documento previsionale dovrà essere costituito stanziamento per spesare i progetti e per

9 l introito del contributo provinciale e dei trasferimenti dei comuni partecipi, per il completamento del finanziamento dell iniziativa Art.11 L approvazione della presente convenzione equivale ad impegno per l assunzione a carico degli oneri conseguenti all attivazione del piano L onere per il singolo comune aderente all iniziativa sarà dato dalla quota di piano di competenza, non finanziata dall intervento provinciale, secondo le modalità stabilite dal regolamento che il Tavolo del confronto e delle proposte provvederà ad adottare Art.12 La presente convenzione ha validità per il triennio 2014, 2015, 2016 e cesserà comunque in caso di rinuncia da parte dei comuni interessati Art.13 Per quanto non espressamente previsto dalla presente convenzione si richiamano le disposizioni del TULLRROC approvato con D.P.Reg , n.3/l e s.m Le parti sottoscrivono il presente atto con firma digitale, ai sensi dell'articolo 6 del D.L. n. 179/2012, convertito dalla L. n. 221/ Letto e sottoscritto: COMUNE DI FONDO Bonadiman Remo COMUNE DI AMBLAR Pellegrini Bruna

10 COMUNE DI CASTELFONDO Ianes Nadia COMUNE DI CAVARENO Zani Gilberto COMUNE DI DAMBEL Pedrotti Flavio COMUNE DI DON Piffer Adriano COMUNE DI MALOSCO Marini Adriano COMUNE DI ROMENO Widmann Lorenzo COMUNE DI RONZONE Endrizzi Stefano COMUNE DI RUFFRE -MENDOLA Borzaga Fabrizio

11 COMUNE DI SANZENO Bonadiman Marcello COMUNE DI SARNONICO Abram Sandro

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