UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI. LAUREA IN FISICA ex DM 270/2004 (classe L-30)

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI LAUREA IN FISICA ex DM 270/2004 (classe L-30) MANIFESTO DEGLI STUDI PER L ANNO ACCADEMICO 2011/2012 venerdì 3 giugno 2011 Page 1

2 Manifesto Degli Studi Laurea triennale in Fisica DM 270/2004 Scheda informativa Il Corso di Laurea in Fisica ex DM 270/2004 è regolato dalla seguente normativa: Ordinamento Didattico del Corso di Laurea (ODCL); Regolamento Didattico di Ateneo (RDA); Regolamento Didattico della Facoltà di Scienze MFN (RDF); Regolamento Didattico del Corso di Laurea (RDCL). Il presente Manifesto integra e specifica le norme contenute negli ODCL e RDCL della Laurea. Si rimanda integralmente ai suddetti documenti per quanto non previsto dal presente Manifesto degli Studi. Sede didattica: Via Dodecaneso 33, I-16146, Genova. Classe delle lauree in: Scienze e Tecnologie Fisiche (classe L-30). Durata: triennale. Inizio delle lezioni: 19 settembre Indirizzo del sito Web del Corso di Laurea: Indirizzo del sito Web della Facoltà di Scienze MFN: Esame per l accesso: No. Verifica delle conoscenze per l accesso: Si, test di autovalutazione non selettivo che non preclude la possibilità di immatricolazione. Informazioni utili per gli studenti: Requisiti di ammissione, modalità di verifica e attività di recupero. I requisiti di ammissione e le modalità di verifica sono disciplinati dall Art. 2 del RDCL. È stato coordinato a livello nazionale lo svolgimento di test di autovalutazione non selettivo e sono state fissate modalità di svolgimento comuni a tutta la Facoltà di Scienze MFN. Il test avrà luogo nel mese di settembre L esito del test non preclude in alcun modo la possibilità di immatricolazione. Per tutti i dettagli si rimanda alla parte comune del Manifesto degli Studi della Facoltà di Scienze MFN e ai siti Web del Corso di Laurea e della Facoltà di Scienze MFN. Per il Corso di Laurea in Fisica, in caso di non superamento del test, verranno attribuiti Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) per i quali sono previste attività di recupero, coordinate dal Consiglio dei Corsi di Studio in Fisica (CCS); tali attività saranno definite e rese note dopo lo svolgimento del test. Tali OFA dovranno essere soddisfatti entro il 31 luglio 2012 in uno dei seguenti modi: superamento di ulteriori tests di verifica analoghi al primo; superamento degli esami di Matematica obbligatori del primo anno (Analisi Matematica 1 e Geometria). Come previsto dal RDCL, gli studenti che non supereranno gli OFA entro la scadenza prevista dovranno iscriversi all Anno Accademico (AA) successivo come iscritti per la seconda volta al primo anno di corso e dovranno ripetere la procedura sopra descritta per il superamento degli OFA. Per ulteriori dettagli si rimanda al RDCL e al sito Web del Corso di Laurea. Per una proficua frequenza del Corso di Laurea in Fisica è richiesta una buona conoscenza degli argomenti di matematica, in particolare algebra, geometria e trigonometria, elencati in Appendice C. Per questo motivo il CCS offrirà un ciclo di lezioni dedicato agli argomenti in questione all inizio dell AA. Attività di recupero e di tutorato in itinere saranno organizzate dal CCS per tutte le matricole, anche per aiutarle ad acquisire il corretto metodo di studio. venerdì 3 giugno 2011 Page 2

3 Curricula Per l AA 2011/2012 sono attivati i seguenti curricula (RDCL): Generale; Applicativo. Organizzazione generale del Corso di Laurea Nell AA si è completata formalmente la fase di transizione al regime previsto dal DM 270/2004: tutti e tre gli anni di corso sono attivati in accordo con il DM 270/2004. Gli studenti immatricolati per la prima volta nell'aa 2008/2009, formalmente ancora un Corso di Laurea secondo il DM 509/1999 ma già organizzato sperimentalmente secondo le norme del DM 270/2004, passeranno automaticamente al nuovo Ordinamento ex DM 270/2004 con il completo riconoscimento dei CFU acquisiti dal superamento degli esami dei corsi del primo anno. Per i corsi curriculari e/o opzionali le modalità d esame sono decise dal docente titolare del corso in base alle diverse tipologie di corso e possono consistere in prove scritte e/o orali e/o di laboratorio. Per i corsi di laboratorio la valutazione comprende la valutazione del lavoro pratico svolto durante il corso. Per i corsi di laboratorio, tenuto conto che si tratta di attività formative ad elevato contenuto sperimentale e pratico, il CFU corrisponde a 24 ore di attività di Laboratorio (si veda il RDA, Art e il RDCL). Per una dettagliata informazione sulla tipologia e modalità delle attività formative, sui CFU, sulla ripartizione in lezioni, esercitazioni, attività di laboratorio, studio e lavoro individuale si rimanda integralmente all Art. 3 del RDCL e al sito Web del Corso di Laurea, che contiene anche i programmi e i dettagli di tutti i corsi. I primi due anni di corso sono comuni a tutti gli studenti. Prima dell inizio del terzo anno di corso tutti gli studenti devono scegliere il curriculum; la mancata scelta comporta l iscrizione d ufficio al curriculum generale. I curricula sono strutturati in dettaglio come riportato nel RDCL e nelle appendici del presente Manifesto. Calendario delle lezioni Le lezioni si svolgeranno nell AA 2011/2012 in due periodi (convenzionalmente chiamati semestri) secondo il seguente schema. Primo Anno Primo semestre Dal al Periodi esami Dal al Secondo semestre Dal al Periodi esami Secondo Anno Dal al Dal al Primo semestre Dal al Periodi esami Dal al Secondo semestre Dal al Periodi esami Terzo Anno Dal al Dal al Primo semestre Dal al Periodi esami Dal al Secondo semestre Dal al Periodi esami Dal al Dal al venerdì 3 giugno 2011 Page 3

4 Piano di Studio (PdS) La presente sezione integra e specifica quanto previsto dall Art. 5 del RDCL. È facoltà dello studente presentare un PdS individuale, con l'indicazione dei corsi che intende scegliere. Per il primo e secondo anno la mancata presentazione del PdS implica una scelta concorde con quanto indicato nel presente Manifesto degli Studi. Per il terzo anno lo studente è tenuto ad effettuare la scelta del curriculum che intende seguire e la scelta dei corsi opzionali, secondo quanto indicato nel presente Manifesto degli Studi e quanto deliberato dal CCS. I PdS riguardanti gli anni successivi al primo devono contenere tutti i corsi obbligatori il cui esame non sia stato superato negli anni precedenti. L ammontare complessivo annuale di CFU indicati nel PdS non può comunque superare i 75 CFU. È facoltà dello studente proporre un PdS difforme da quanto indicato nel presente Manifesto, purché soddisfi i requisiti minimi previsti dalla Classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie Fisiche (L-30). Il PdS è in tal caso soggetto ad approvazione da parte del CCS di Fisica e alle norme prevista dallo RDA (Art. 28). Scelta e attivazione dei corsi opzionali Non saranno attivati corsi opzionali scelti da un numero di studenti inferiore a tre, come previsto dalla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. A tal fine farà fede l informazione ricavata dai PdS presentati al Presidente del CCS, secondo le modalità in seguito descritte e/o in base a quanto deliberato dal CCS, entro la data del 22 luglio In aggiunta alla presentazione del PdS ufficiale alle Segreterie, nei modi e tempi previsti, tutti gli studenti dovranno inderogabilmente trasmettere il loro PdS al Presidente del CCS, entro la data del 22 luglio 2011, attraverso le procedure che saranno predisposte ed attivate a tempo debito (prima iterazione). Gli studenti, in questa prima fase, potranno scegliere liberamente tra tutti i corsi opzionali. Gli studenti che, al termine di questa prima fase, avranno optato per corsi opzionali scelti complessivamente da meno di tre studenti avranno due opzioni, da trasmettere al Presidente del CCS, inderogabilmente, entro la data del 29 luglio 2011 (seconda iterazione): sostituire i corsi scelti complessivamente da meno di tre studenti con un qualunque altro corso, già scelto da almeno tre studenti alla prima iterazione; accordarsi preventivamente con altri studenti in modo da garantire che il corso desiderato risulti - con assoluta certezza - scelto da almeno tre studenti al termine della seconda iterazione; in questo caso gli studenti dovranno indicare anche i nomi degli studenti con cui si sono accordati. Gli studenti che, al termine della seconda iterazione, avessero ancora nel PdS corsi opzionali scelti complessivamente da meno di tre studenti dovranno necessariamente sostituirli con corsi attivati. In nessun caso lo studente, che abbia scelto un corso attivato, potrà poi sostituirlo con qualunque altro corso. Nella scelta dei corsi opzionali della Laurea gli studenti non possono includere corsi previsti per la Laurea Magistrale. Stage (tirocinio formativo) La presente sezione integra e specifica quanto previsto dall Art. 7 del RDCL. Il Regolamento operativo è riportato in appendice G. Con riferimento all inserimento di stage nei PdS della Laurea si precisa quanto segue. Per stage deve intendersi un attività, coerente con il PdS dello studente, svolta fuori sede, presso industrie, laboratori, università o altri istituti di ricerca esterni al Dipartimento di Fisica e all Ateneo. È possibile, in base all ODCL, inserire nel PdS fino ad un massimo di 8 CFU di attività di stage. Ogni stage deve essere effettuato sotto la supervisione e responsabilità di un docente del Dipartimento di Fisica (supervisore) e sotto la guida di un responsabile appartenente alla struttura esterna che ospita lo studente (tutore). Un'attività fuori sede potrà essere inserita nel PdS come stage o tirocinio formativo (massimo 8 CFU) e accreditata quale uno stage o tirocinio formativo sotto le seguenti condizioni: che l attività sia stata preliminarmente inserita nel PdS; in base al parere favorevole di una commissione al corrente del lavoro svolto e dei risultati. La valutazione è fatta sulla base di una relazione scritta sull attività svolta, integrata da una discussione orale sull attività svolta e su argomenti connessi. Il tutore ed il supervisore fanno parte della commissione di valutazione dell attività svolta dallo studente. Inserimento nel PdS di corsi extra-curriculari della Laurea Magistrale Gli studenti che non riescono a conseguire la Laurea nei tempi previsti possono inserire, nel PdS della Laurea triennale, corsi della Laurea Magistrale quali corsi extra-curriculari, nel rispetto del numero massimo di 60 CFU per anno; tali corsi, non necessari per conseguire la Laurea e che portano ad eccedere il numero di 180 CFU richiesto per la Laurea, potranno poi essere riconosciuti come CFU acquisiti dopo l iscrizione alla Laurea Magistrale. venerdì 3 giugno 2011 Page 4

5 Le seguenti propedeuticità dovranno essere rispettate per i corsi extra-curriculari della Laurea Magistrale inseriti nel PdS della Laurea. I corsi obbligatori della Laurea sono propedeutici a qualunque corso extra-curriculare della Laurea Magistrale. I corsi extra-curriculari obbligatori della Laurea Magistrale sono propedeutici a qualunque altro corso extra-curriculare della Laurea Magistrale. Norme didattiche La presente sezione integra e specifica quanto previsto dagli Artt. 6 e 7 del RDCL. Tutte le attività formative che consentono l'acquisizione di CFU comportano una valutazione finale. Tale valutazione è espressa in trentesimi con eventuale lode. Le commissioni di esame sono composte da almeno due membri dei quali uno è il professore responsabile dell insegnamento. Norme relative ai corsi del primo e secondo anno (ex DM 270/2004) Tutti gli studenti immatricolati per la prima volta al primo anno nell AA 2008/2009 o negli AA precedenti e che devono ancora conseguire dei CFU relativi a parti dei corsi del primo anno (Analisi Matematica 1, Geometria, Fisica Generale 1, Laboratorio 1 e Laboratorio di Calcolo) dovranno superare gli esami secondo le modalità previste dal RDCL ex DM 270/2004. Tutti gli studenti immatricolati per la prima volta al secondo anno nell AA 2008/2009 o negli AA precedenti e che devono ancora conseguire dei CFU relativi a parti dei corsi del secondo anno (Analisi Matematica 2, Fisica Generale 2, Fisica Generale 3, Laboratorio 2, Meccanica Analitica e Chimica) dovranno superare gli esami secondo le modalità previste dal RDCL ex DM 270/2004 a partire dalla sessione di esami estiva del Nel caso siano stati acquisti i CFU su parti dei nuovi corsi (ex DM 270/2004) l esame relativo alla parte mancante seguirà le modalità previste dal RDCL ex DM 270/2004. Prova finale e conseguimento del titolo (ex DM 509/1999) Tutti gli studenti immatricolati per la prima volta prima nell AA (e quindi in regime ex DM 509/1999), sosterranno la prova finale secondo le seguenti modalità. Il totale dei CFU per la prova finale deve sempre valere 6 CFU in base all Ordinamento ex 509/1999. Per gli studenti che non hanno sostenuto nessuna delle prove finali previste negli AA passati per i primi due anni, la valutazione della prova finale è fatta esclusivamente in base alla relazione scritta e orale presentata all esame di laurea, in ogni caso per un totale di 6 CFU. Per gli studenti che hanno già sostenuto in passato una parte della prova finale, al termine del primo e/o secondo anno, la prova finale avrà un numero di CFU tale per cui la somma tra i CFU già acquisti e quelli mancanti sia 6. Sono possibili due opzioni: 1. discussione di una breve relazione scritta (una decina di pagine circa) su un argomento scelto fra una terna estratta a sorte, un mese prima della data della discussione, da una lista di terne preparate dai docenti dei corsi obbligatori del terzo anno; 2. discussione di una relazione su un argomento concordato con un docente (su una attività svolta in uno dei laboratori di ricerca attivi presso il Dipartimento di Fisica o su un argomento del Corso di Laurea) da definire almeno un mese prima della seduta di laurea. Tale relazione scritta viene discussa dinanzi ad un apposita commissione di laurea composta da almeno cinque membri secondo quanto stabilito dal RDA (Art. 16-3). Le norme operative sono riportate nel Regolamento in Appendice E. Prova finale e conseguimento del titolo (ex DM 270/2004) Tutti gli studenti immatricolati per la prima volta a partire dall AA (e quindi in regime ex DM 270/2004), sosterranno la prova finale (3 CFU) secondo le modalità previste dal Regolamento in appendice D. Le norme operative sono riportate nel Regolamento in Appendice F. Propedeuticità Al fine di favorire il percorso formativo dello studente, aiutandolo e guidandolo nelle sue scelte, il CCS identifica alcune propedeuticità. Le propedeuticità (ex DM 270/2004) sono definite nel Regolamento Didattico e riportate in Appendice B. Non può essere sostenuto l esame di un insegnamento prima di aver acquisito i CFU di tutti i corsi ad esso propedeutici. Nel momento in cui uno studente si presenta ad una qualunque prova di esame lo studente autocertifica implicitamente, a suo carico ed esclusiva responsabilità, il rispetto delle propedeuticità. Per gli studenti immatricolati per la prima volta prima dell AA 2008/2009 (e quindi in regime ex DM 509/1999) non sono previste propedeuticità ma è fortemente consigliato un percorso che rispetti integralmente propedeuticità paragonabili a quelle della tabella in Appendice B. Non è comunque possibile sostenere esami dei corsi previsti per il terzo anno se non si sono conseguiti almeno 90 CFU dei corsi previsti nei primi due anni. venerdì 3 giugno 2011 Page 5

6 Riconoscimento dei CFU Il CCS in Fisica può riconoscere attività formative in base a quanto previsto dall Art. 8 del RDCL. I relativi CFU sono attribuiti tenendo conto del contributo dell'attività al raggiungimento degli obiettivi formativi del Corso di Laurea. Mobilità e studi compiuti all estero La Mobilità e gli studi compiuti all estero sono regolati dall Art. 8 dello RDCL. Il Corso di Laurea incoraggia gli studenti a compiere parte degli studi all'estero, specialmente nel quadro di convenzioni internazionali (come ERASMUS). Condizione necessaria per il riconoscimento di studi compiuti all estero è una delibera preventiva del CCS, formulata sulla base di una documentazione che sia in grado di comprovare le caratteristiche delle attività formative previste. Al termine del periodo di permanenza all estero e sulla base delle certificazioni esibite il CCS si esprime sulla possibilità di riconoscere in tutto o in parte le attività formative svolte. Norme transitorie e finali Gli eventuali casi non esplicitamente contemplati dal presente Manifesto verranno sottoposti all analisi della Commissione Tutorato e PdS del CCS e poi sottoposti all approvazione del CCS. venerdì 3 giugno 2011 Page 6

7 APPENDICE A ATTIVITÀ FORMATIVE DEL PRIMO E SECONDO ANNO ANNO / SEMESTRE CORSI CFU ATTIVITÀ FORMATIVE / AMBITI DISCIPLINARI SSD 1 Analisi matematica Fisica generale 1 16 Base / Discipline matematiche e informatiche Base / Discipline Fisiche MAT/05 FIS/01 1 Geometria 10 Affini e integrative MAT/03 1 Laboratorio Laboratorio di calcolo 6 Base / Discipline Fisiche Base / Discipline matematiche e informatiche Altre/Informatica 1/2 Lingua inglese 3 Altre/Lingua 2 Analisi matematica Fisica generale Fisica generale Laboratorio /1 Chimica 6 Base / Discipline matematiche e informatiche Caratterizzanti / Sperimentale e applicativo Caratterizzanti / Sperimentale e applicativo Caratterizzanti / Sperimentale e applicativo Base / Discipline chimiche FIS/01 INF/01 MAT/05 FIS/01 FIS/01 FIS/01 CHIM/03 2/2 Meccanica analitica 5 Affini e integrativi MAT/07 TOTALE 119 venerdì 3 giugno 2011 Page 7

8 ATTIVITÀ FORMATIVE DEL TERZO ANNO Codice Tipo SSD Insegnamento Sem. CFU FIS/01 Laboratorio FIS/02 Fisica Quantistica 1 & 2 16 FIS/02 Metodi matematici della fisica FIS/04 Fisica nucleare, delle particelle e astrofisica FIS/03 Fisica della materia A Scelta Corso a Scelta 1 6 A Scelta Corso a Scelta 2 6 A/I Corso a Scelta 1 oppure 2 6 Prova finale 2 3 TOTALE CFU 61 Corsi Opzionali attivabili per l AA 2011/2012 Codice Tipo SSD Insegnamento Sem. CFU A/I FIS/01 - ING-INF/01 Acquisizione Dati e Controllo (Laboratorio) 2 6 A/I FIS/03 - FIS/07 Biofisica 1 6 A/I FIS/01 - FIS/02 Complementi di Fisica Classica 2 6 FIS/06 Fluidodinamica Generale 2 6 A/I FIS/01 - FIS/03 Laboratorio di Termodinamica Avanzata (mutuato da LM) 2 6 A/I MAT/07 Meccanica Analitica A/I FIS/01 - FIS/03 Ottica Applicata (Laboratorio) 1 6 FIS/08 Storia della Fisica 2 6 Il semestre di svolgimento dei corsi opzionali attivati potrebbe subire variazioni, al fine di ottimizzare la disposizione dei corsi nell anno con flessibilità, dopo che saranno note le scelte degli studenti e quindi i corsi realmente attivati. venerdì 3 giugno 2011 Page 8

9 APPENDICE B Propedeuticità previste dal Regolamento Didattico ex DM 270/2004 Corsi Corsi propedeutici Analisi matematica 2 Analisi matematica 1 Fisica generale 2 Fisica generale 3 Fisica Quantistica (Meccanica Quantistica 1 e 2) Fisica nucleare, delle particelle e astrofisica 1 Laboratorio 2 Fisica generale 1 Analisi matematica 1 Geometria Fisica generale 1 Analisi matematica 1 Geometria Fisica generale 2 Fisica generale 3 Meccanica analitica Fisica generale 2 Fisica generale 3 Fisica generale 1 Laboratorio 1 Laboratorio 3 Laboratorio 2 Meccanica analitica Analisi matematica 1 Fisica generale 1 Geometria Metodi matematici della Fisica 1 Analisi matematica 2 Struttura della materia 1 Corsi a scelta Fisica generale 2 Fisica generale 3 Fisica generale 2 Fisica generale 3 venerdì 3 giugno 2011 Page 9

10 APPENDICE C Dall appendice B del RDCL: conoscenze preliminari di Matematica. Algebra Calcolo letterale, prodotti notevoli e decomposizione in fattori. Proprietà delle potenze, dei radicali e dei logaritmi. Elevamento a potenza di un binomio. Progressioni aritmetiche e geometriche. Equazioni e disequazioni di primo e secondo grado; equazioni speciali di grado superiore; equazioni e disequazioni irrazionali; semplici equazioni e disequazioni contenenti funzioni elementari. Trigonometria Definizioni e proprietà fondamentali delle funzioni trigonometriche. Formule di addizione, duplicazione e bisezione, addizione e moltiplicazione di funzioni trigonometriche. Soluzione di triangoli tramite la trigonometria (teorema dei seni e teorema dei coseni). Geometria Perimetri, superfici, volumi e proprietà delle figure geometriche piane e solide più comuni. Soluzione di problemi con le figure piane e solide più comuni. venerdì 3 giugno 2011 Page 10

11 APPENDICE D CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA (ex DM 270/2004) Riferimenti: Regolamento prova finale e conseguimento del titolo della Laurea Triennale Regolamento Laurea Triennale in Fisica ex DM 270/2004, Art. 10. o Approvato dal CdF di Scienze MFN il 31/03/2009. Manifesto degli Studi Laurea Triennale in Fisica. La prova finale consiste nella preparazione di una sintetica relazione scritta (massimo tremila parole), nella relativa dissertazione e discussione orale di temi legati ad un argomento tratto dai programmi dei corsi obbligatori della Laurea Triennale di argomento di Fisica (cioè di settore scientifico-disciplinare FIS/XX). L obiettivo della prova finale è di verificare la capacità del Laureando di esporre (sia in forma scritta che orale) e di discutere, con chiarezza, padronanza e autonomia, un argomento di fisica di base, in modo critico. La dissertazione e la discussione avvengono di fronte ad un apposita Commissione di Laurea composta da cinque membri, incluso Presidente e Segretario, eventualmente integrata, a discrezione della Commissione, volta per volta, da docenti che insegnano nei corsi obbligatori dal cui programma è tratto l argomento presentato. Il CCS nomina un nucleo permanente della Commissione di Laurea, composto da cinque docenti incluso Presidente e Segretario, più cinque docenti supplenti. I membri e i supplenti sono docenti dei SSD FIS/XX afferenti al Dipartimento di Fisica. Quattro settimane prima della data prevista per la Laurea lo studente estrae a sorte cinque titoli da un insieme di circa cento titoli preparato e aggiornato annualmente dalla Commissione di Laurea e seleziona liberamente tre dei cinque titoli sorteggiati. Due giorni prima della data prevista per la Laurea uno dei tre titoli precedentemente estratti e poi scelti dallo studente viene ulteriormente sorteggiato come argomento della sintetica relazione scritta e relativa dissertazione e discussione orale. Il sorteggio è effettuato in modo da garantire che durante la stessa sessione di Laurea i titoli degli argomenti presentati siano tutti diversi. Il CCS valuta annualmente l eventuale aggiornamento della composizione della Commissione. La Commissione annualmente entro il mese di giugno e comunque almeno 30 giorni prima della prima sessione di Laurea, aggiorna la lista dei titoli da sorteggiare e li rende pubblici agli studenti. Il voto di Laurea è espresso in centodecimi, con eventuale lode e calcolato come somma dei seguenti addendi. Voto di base: si ottiene come media aritmetica, pesata con i CFU, dei voti di tutte le attività formative nel Piano di Studio, eliminando dal computo i trenta CFU relativi ai voti più bassi. Valutazione della prova finale: fino ad un massimo di 6 punti a disposizione della Commissione di Laurea. Il punteggio aggiuntivo al voto base, V A (espresso in centodecimi), si ottiene dal voto V PF (in trentesimi) conseguito dal candidato nella prova finale, con la formula seguente: V A = (V PF 18)/2. Valutazione dei tempi del curriculum di studio. Al fine di incentivare il conseguimento della Laurea Triennale nei tempi previsti, si applicano le seguenti regole: a) per chi si Laurea entro la fine di ottobre del terzo Anno di corso (31 ottobre, fine del terzo anno Accademico): + 4 punti; b) per chi non soddisfa a) ma si Laurea entro il 31 marzo dell Anno successivo: + 2 punti; c) La Commissione di Laurea valuterà eccezionali, motivati e documentati periodi di interruzione degli studi, nell applicazione della suddetta regola. d) La Commissione di Laurea adatterà anche la presente regola al caso di studenti iscritti a tempo parziale. Il risultato della somma dei tre addendi di cui sopra è arrotondato all intero più vicino. Agli studenti che ottengono un voto maggiore o uguale 111 è attribuita la lode. Qualunque aspetto non esplicitamente regolamentato dal presente regolamento o da altri regolamenti dell Ateneo è delegato alla Commissione di Laurea. venerdì 3 giugno 2011 Page 11

12 APPENDICE E Prova finale e conseguimento del titolo (ex DM 509/1999) Tutti gli studenti immatricolati per la prima volta prima nell AA (e quindi in regime ex DM 509/1999), sosterranno la prova finale secondo le seguenti modalità. Il totale dei CFU per la prova finale deve sempre valere 6 CFU in base all Ordinamento ex 509/1999. Per gli studenti che non hanno sostenuto nessuna delle prove finali previste negli AA passati per i primi due anni, la valutazione della prova finale è fatta esclusivamente in base alla relazione scritta e orale presentata all esame di laurea, in ogni caso per un totale di 6 CFU. Per gli studenti che hanno già sostenuto in passato una parte della prova finale, al termine del primo e/o secondo anno, la prova finale avrà un numero di CFU tale per cui la somma tra i CFU già acquisti e quelli mancanti sia 6. Sono possibili due opzioni: 1. discussione di una breve relazione scritta (una decina di pagine circa) su un argomento scelto fra una terna estratta a sorte, un mese prima della data della discussione, da una lista di terne preparate dai docenti dei corsi obbligatori del terzo anno; 2. discussione di una relazione su un argomento concordato con un docente (su una attività svolta in uno dei laboratori di ricerca attivi presso il Dipartimento di Fisica o su un argomento del Corso di Laurea) da definire almeno un mese prima della seduta di laurea. Tale relazione scritta viene discussa dinanzi ad un apposita commissione di laurea composta da almeno cinque membri secondo quanto stabilito dal RDA (Art. 16-3). Il sottoscritto,, dichiara di: aver già conseguito CFU * oppure * non aver conseguito alcun CFU durante le prove finali del primo e/o secondo anno degli Anni Accademici passati. Data Firma dello Studente per presa visione venerdì 3 giugno 2011 Page 12

13 APPENDICE F Prova finale e conseguimento del titolo (ex DM 270/2004) Tutti gli studenti immatricolati per la prima volta a partire dall AA (e quindi in regime ex DM 270/2004), sosterranno la prova finale (3 CFU) secondo le seguenti modalità. La prova finale consiste in una dissertazione orale su un argomento facente parte dei programmi dei corsi obbligatori di Fisica della Laurea e nella discussione di temi legati all argomento. La dissertazione e discussione sono presentate di fronte ad un apposita commissione di Laurea composta da almeno cinque membri secondo quanto stabilito dal RDA (Art. 16-3). Quattro settimane prima della data prevista per la laurea lo studente estrae a sorte cinque titoli da un insieme di titoli precedentemente preparato dalla commissione di Laurea e seleziona liberamente tre dei cinque titoli sorteggiati. Due giorni prima della data prevista per la laurea uno dei tre titoli precedentemente estratti e poi scelti dallo studente viene sorteggiato dallo studente per la dissertazione e discussione. Il voto di laurea viene espresso in cento-decimi con eventuale lode ed è determinato a partire dalla media delle votazioni ottenute nelle attività formative superate dallo studente, con esclusione della prova finale, pesate con i relativi CFU, a cui la commissione aggiunge un punteggio derivante dalla valutazione dei seguenti ulteriori elementi: valutazione riportata nella prova finale; valutazione del curriculum con particolare riferimento, al fine di incentivare la partecipazione attiva ai corsi e favorire la regolarità del ritmo di studio, al tempo impiegato per conseguire il titolo; valutazione di eventuali professionalità acquisite e di particolari capacità ai fini dell inserimento nel mondo del lavoro. Il regolamento di voto della prova finale è deliberato dal CCS (vedi: Regolamento Voto di Laurea) che determina anche i punteggi massimi che possono essere attribuiti a ciascuna delle singole valutazioni tenendo anche conto dell efficacia delle varie attività formative dedotte dai valori delle votazioni assegnate. Data Firma dello Studente per presa visione venerdì 3 giugno 2011 Page 13

14 APPENDICE G Regolamento per lo Svolgimento dei tirocini Corsi di laurea in Fisica Premessa Le richieste di tirocini (stage), interni al dipartimento di fisica da parte di studenti della laurea magistrale stanno progressivamente ed inaspettatamente crescendo di numero. Ad ogni buon conto si intende ricordare che i tirocini, in questo corso di laurea come anche in altri affini, sono stati introdotti per permettere agli studenti un primo contatto con il mondo esterno, in particolare quello aziendale. Tirocini presso laboratori di ricerca (non aziendali) esterni al dipartimento, non obbediscono strettamente a questa logica ma possono rappresentare, soprattutto se svolti all estero, un utile esperienza formativa e un alternativa ai tirocini in azienda. Sarebbe quindi preferibile che le domande si orientassero in tal senso. Tuttavia il manifesto e il regolamento didattico in vigore non proibiscono espressamente tirocini interni ma pongono chiaramente vincoli: in sostanza lo stage deve sempre rappresentare un momento di formazione chiaramente distinto dalla tesi di laurea. Modalità di svolgimento raccomandate Definiremo tirocini interni i tirocini svolti presso laboratori del DIFI o presso laboratori di enti di ricerca operanti al DIFI (INFN, CNR, etc.). A norma del Regolamento e del Manifesto del corso di Laurea occorre procedere come segue. 1. Prendere preventivamente contatto con un ricercatore (il tutore), docente universitario oppure ricercatore di un ente di ricerca operante al DIFI. 2. Elaborare un breve programma e sottoporlo preventivamente al responsabile degli stage pro-tempore. Si ricorda che il programma deve prevedere un impegno corrispondente a 6 CFU (compresa la redazione della relazione scritta, vedi sotto). 3. Presentare una dichiarazione sottoscritta dallo studente e dal tutore in cui sull'onore si attesta che l'attività di tirocinio non ha e non avrà ragionevolmente a che fare con i temi della tesi di laurea. La veridicità di tale affermazione sarà controllata anche a posteriori. 4. In caso di approvazione, nel caso il tutore non sia un docente universitario, verrà assegnato un supervisore (docente universitario) garante del tirocinio. 5. Per l'esame si presenterà una relazione di tirocinio (massimo venti pagine circa) e si dovrà effettuare una presentazione di fronte al tutore, al supervisore e ad un apposita commissione d esame. venerdì 3 giugno 2011 Page 14

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