INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01

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1 COMMITTENTE: ALTA SORVEGLIANZA: GENERAL CONTRACTOR: INFRASTRUTTURE FERROVIARIE STRATEGICHE DEFINITE DALLA LEGGE OBIETTIVO N. 443/01 TRATTA A.V. /A.C. TERZO VALICO DEI GIOVI PROGETTO ESECUTIVO Sistemazione idraulica rio Trasta Relazione Idraulica GENERAL CONTRACTOR DIRETTORE DEI LAVORI Consorzio Cociv Ing. G. Guagnozzi COMMESSA LOTTO FASE ENTE TIPO DOC. OPERA/DISCIPLINA PROGR. REV. I G E C V R I I N X A Progettazione : Rev Descrizione Redatto Data Verificato Data A00 Prima emissione ITEC engineering 17/09/2012 Ing. F. Colla 19/09/2012 Progettista Integratore E. Pagani Data 21/09/2012 IL PROGETTISTA Ing. E. Ghislandi n. Elab.: File: IG51-01-E-CV-RI-IN19-0X-001-A00 CUP: F81H

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3 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 3 di 10 INDICE INDICE PREMESSA OTTEMPERANZA ALLE PRESCRIZIONI CIPE RISPONDENZA AL PROGETTO DEFINITIVO CARATTERISTICHE DEI CORSI D ACQUA INTERFERENTI INQUADRAMENTO NORMATIVO E CRITERI PROGETTUALI INTERVENTI PREVISTI METODOLOGIA DI CALCOLO Verifiche idrauliche globali VERIFICHE IDRAULICHE Portate di progetto Verifiche idrauliche...9 ALLEGATO A1 VERIFICHE IDRAULICHE ALLEGATO A2 IPOTESI FASI DI CANTIERIZZAZIONE

4 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 4 di PREMESSA Lo studio in oggetto riguarda il tratto di linea ferroviaria ad Alta Capacità Milano-Genova in corrispondenza dell interferenza con il Rio Trasta ed esamina in particolare gli aspetti di natura idraulica in relazione alla sicurezza dell opera in progetto e di quanto esistente, tenendo conto delle condizioni di deflusso ordinarie e straordinarie. La verifica idraulica concerne un tratto della lunghezza complessiva di circa 230 m del torrente Trasta in corrispondenza della linea ferroviaria circa 200 m a monte della confluenza con il torrente Ciliegia. Il corso d acqua oggetto di studio appartiene al bacino del torrente Polcevera, in Provincia di Genova. Nel tratto in esame è presente la linea A.C. in progetto che interferisce con il rio Trasta al km (binari pari e dispari), che attraversa il corso d acqua con un tombino scatolare di dimensioni bxh=8,00x6,00 m. L inserimento dei manufatti di attraversamento richiede la realizzazione di alcune opere di raccordo con il corso d acqua, che assolvono i seguenti compiti: definire un nuovo assetto planoaltimetrico del corso d acqua compatibile con l inserimento delle opere ferroviarie in progetto assicurando la necessaria continuità idraulica al corpo idrico e assegnando allo stesso un assetto stabile nel tratto a cavallo di queste ultime; garantire la sicurezza idraulica delle opere in progetto, definendo condizioni di deflusso compatibili con l esigenza di assicurare la stabilità nel tempo dei manufatti in progetto. Il materiale impiegato per il rivestimento delle sponde e del fondo è costituito essenzialmente da pietrame e massi di cava cementati, necessari a garantire la stabilità delle sponde e del fondo del corso d acqua in conseguenza del nuovo assetto planoaltimetrico di quest ultimo e, al tempo stesso, utili al fine di regolarizzare il deflusso idrico, diminuendo il rischio di formazione di deposito del materiale solido trasportato dalla corrente. Le verifiche sono state condotte attraverso il calcolo del profilo di rigurgito in moto permanente gradualmente variato di un tratto del torrente Trasta nella configurazione attuale dell alveo e nello stato di progetto, con la portata di massima piena 200-ennale pari a 36.5 m³/s in accordo con le norme del Piano di Bacino del torrente Polcevera. 2. OTTEMPERANZA ALLE PRESCRIZIONI CIPE In fase di approvazione del Progetto Definitivo del Terzo valico dei Giovi linea AV/AC Milano-Genova con delibera CIPE 80/2006 sono state indicate nella parte 1 dell allegato le prescrizioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. In particolare facendo riferimento al capitolo 4 Corsi d acqua al capo e viene prescritta la modellazione in regime di moto permanente dei corsi d acqua individuati come appartenenti al reticolo idrografico significativo definito dal Piano di Bacino di riferimento. In ottemperanza a quanto richiesto si è pertanto provveduto ad aggiornare le verifiche di moto permanente per il torrente Trasta. 3. RISPONDENZA AL PROGETTO DEFINITIVO Il progetto esecutivo oggetto della presente relazione risponde a quanto previsto nel precedente livello di progettazione definitiva; in questa ulteriore fase sono stati sviluppati gli elaborati conformemente al livello progettuale esecutivo per fornire i necessari elementi di dettaglio.

5 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 5 di CARATTERISTICHE DEI CORSI D ACQUA INTERFERENTI Il rio Trasta è un affluente di destra del torrente Polcevera, all altezza di Bolzaneto, in comune di Genova. L area complessiva sottesa in corrispondenza della linea ferroviaria circa 200 m a monte della confluenza con il torrente Ciliegia è di circa 0.9 km²; il suo territorio appartiene amministrativamente al Comune di Genova. Il bacino presenta una forma allungata assimilabile ad un rettangolo orientato con il lato più lungo in direzione NO-SE; esso è delimitato a N dal bacino del torrente Ciliegia, a O dal bacino del torrente Chiaravagna e a S da bacini minori subaffluenti del torrente Polcevera. La cima più alta è rappresentata dal Bric del Teiolo, a quota 660 m s.l.m., all estremità nord-occidentale del bacino. Il reticolo idrografico di superficie è caratterizzato dalla presenza di un asta principale e da una serie di affluenti minori su entrambe le sponde che incidono il versante in direzione perpendicolare all asta principale. Quest ultima ha una lunghezza di circa 1.8 km, con una pendenza media pari al 25% circa, la pendenza media dei versanti è del 50% circa. Il bacino risulta scarsamente urbanizzato. Il tronco d alveo oggetto di verifica è costituito da un tratto del torrente Trasta per una lunghezza complessiva di circa 230 m con pendenza del fondo alveo è al 8.5 % circa. La zona non risulta indagata dal Piano di Bacino. 5. INQUADRAMENTO NORMATIVO E CRITERI PROGETTUALI La normativa idraulica di riferimento per il bacino del torrente Polcevera è costituita dal Piano di Bacino Stralcio per la difesa idrogeologica, geomorfologica, per la salvaguardia della rete idrografica e per la compatibilità delle attività estrattive del torrente Polcevera, approvato con DCP n. 14 del 2/04/03 e s.m. per la sola parte geologica e adottato con D.C.P. n. 15 del 2/04/2003 per i soli aspetti idraulici. La parte relativa agli aspetti idraulici è attualmente in fase di revisione per l acquisizione del parere vincolante della Regione Liguria e la conseguente definitiva approvazione. Il Piano di Bacino è sovraordinato a tutti gli altri strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica vigente e costituiscono la norma a cui attenersi per l esecuzione di norme ed infrastrutture che interferiscono con il reticolo idrografico. Il torrente Trasta è inserito tra i corsi d acqua significativi nella Carta del reticolo idrografico principale allegata al Piano; esso non risulta tuttavia tra i tratti d alveo indagati e non sono state individuate le fasce di inondabilità. I criteri adottati nel dimensionamento idraulico delle opere tengono conto delle norme di attuazione dei Piani di Bacino e degli indirizzi e delle indicazioni emerse nel corso dei colloqui con gli uffici competenti della Provincia di Genova. Da un punto di vista generale le sistemazioni idrauliche sono limitate allo stretto necessario alla funzionalità dell opera nel rispetto dell attuale configurazione dei corsi d acqua interferenti; si è verificato che gli interventi non comportassero in nessun caso restringimenti di alveo e non inducessero in generale effetti peggiorativi sul regime idraulico del corso d acqua, con particolare riferimento agli effetti indotti sulla sponda opposta. Al fine di preservare le opere dai possibili fenomeni erosivi della corrente, le fondazioni dei muri d argine e delle opere in alveo in genere quali briglie, spalle e pile dei ponti, sono impostate ad una quota adeguatamente inferiore alla quota minima del fondo alveo (Talweg) e, quando necessario, protette con strutture elastiche

6 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 6 di 10 quali scogliere di massi naturali, materassi tipo Reno o gabbioni, mantenendo per quanto possibile la naturalità dell alveo e delle sponde. Nel caso di nuovi attraversamenti dei corsi d acqua significativi si è preferito, ove possibile, l adozione di struttura a campata unica senza ingombri in alveo; salvo casi particolari specificatamente indicati nei Piani di bacino, il franco rispetto all intradosso è stato assunto cautelativamente pari a 1.5 m, con un minimo di 1 m nel caso più favorevole di bacino sistemato a monte e di condizioni di deflusso più regolari. 6. INTERVENTI PREVISTI La soluzione progettuale proposta consiste nel realizzare le seguenti opere: briglia di inizio intervento alta circa 1 m posizionata circa 5 m a monte del canale in c.a. e sistemazione del fondo alveo tra la briglia e il canale; tombino in c.a. avente sezione rettangolare di dimensioni b x h=8.00 x 6.00 m, lungo 25 m con pendenza del fondo scorrevole pari al 3.2%, a servizio della linea A.C.; opere di protezione e raccordo del corso d acqua al manufatto in progetto mediante un canale in c.a., per 20 m a monte e 15 m a valle, dotato di denti di ammorsamento a monte e a valle del canale; sistemazione del fondo alveo a valle del canale per circa 10 m. Nel tratto a monte dell attraversamento la sezione di intervento presenterà una larghezza alla base variabile tra 4.8 e 8.0 m ed altezza delle sponde variabile da 9.8 e 2.0 m e si svilupperà per complessivi 45 m circa (misura in asse) con pendenza del fondo pari al 4.5% circa. Nel tratto a valle dell attraversamento la sezione di intervento presenterà una larghezza alla base variabile da 5.5 a 8.0 m ed altezza delle sponde variabile da 9.2 a 3.3 m e si svilupperà per complessivi 15 m (misura in asse) con pendenza del fondo scorrevole pari al 3.7%. Entrambe le sezioni tipo saranno realizzate con platea orizzontale e muri verticali in c.a., rivestiti sulla superficie interna mediante pietrame di cava dello spessore minimo di 0.25 m. Il coronamento dei muri sarà protetto mediante una copertina in c.a. al di sopra della quale saranno infissi i parapetti metallici. La realizzazione del opere sopra descritte richiede la necessità di effettuare lavorazioni all interno dell alveo del corso d acqua, al fine di garantire il deflusso della portata di magra del rio Trasta si prevede la posa di due tubazioni affiancate di diametro DN500 tipo Finsider in corrispondenza del tratto interessato dai lavori ad una quota inferiore al piano di posa delle nuove opere. Al termine della realizzazione delle opere di sistemazione definitiva le tubazioni verranno abbandonate al di sotto dell alveo (Allegato A2). Per tutta la durata del cantiere in alveo sarà attivato un sistema di allarme ed in caso di diramazione di allerta meteorologica degli enti (Arpa Liguria) si provvederà a rimuovere i mezzi ed i macchinari presenti in alveo e sarà inoltre garantito un presidio. 7. METODOLOGIA DI CALCOLO La verifica idraulica del torrente Trasta è stata condotta secondo un tipo d approccio a carattere esteso riferito al tratto d alveo nel suo insieme. Per quanto riguarda le caratteristiche dimensionali dell alveo e dei manufatti con esso interferenti, si è fatto riferimento ad una serie di rilievi topografici, effettuati nell ambito dell attività di indagine propedeutica alla progettazione definitiva degli interventi. Si è anche provveduto alla verifica dei fenomeni di erosione in alveo dovuta alla presenza di elementi rigidi o ad elementi di protezione delle sponde e del fondo alveo.

7 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 7 di Verifiche idrauliche globali Le verifiche idrauliche di tipo globale sono state effettuate mediante l'ausilio di un software 1 per il calcolo dell'andamento dei profili di rigurgito in moto permanente gradualmente variato in alvei naturali o canali artificiali che consente anche la valutazione degli effetti sulla corrente dovuti all'interazione con ponti, tombinature, briglie, stramazzi, aree golenali, ecc. La determinazione del profilo teorico è ottenuta tramite l'applicazione del cosiddetto Standard step method che si basa sulla semplice equazione mono-dimensionale del contenuto energetico della corrente: H H h h 1 2 f e dove H 1 [m] ed H 2 [m] sono i carichi totali della corrente nelle sezioni di monte e di valle del tronco d'alveo considerato, h f [m] sono le perdite di carico dovute all'attrito del fondo e delle sponde, mentre h e [m] è un termine che tiene conto degli effetti dovuti alla non cilindricità della corrente. In particolare h f dipende principalmente dalla scabrezza del tratto d alveo considerato ed è esprimibile come: h j L f f con j f pendenza motrice nel tratto di lunghezza L[m]. Il calcolo di j f è effettuabile con diverse formulazioni, in funzione della pendenza motrice J in corrispondenza delle sezioni d inizio e fine di ciascun tratto. Il calcolo del termine J nella singola sezione è effettuato mediante la: J Q K 2 dove Q[m³/s] è la portata di calcolo e K (denominato conveyance) è ricavabile attraverso la seguente espressione: K 1 A R n 2 3 dove A[m 2 ] l'area della sezione liquida, R[m] il raggio idraulico e n[m -1/3 s] è il parametro rappresentativo della scabrezza del fondo e delle sponde di Manning. Il termine h e dipende invece dalla variazione del carico cinetico della corrente tra le sezioni 1 e 2 dovuta al cambio di geometria delle sezioni stesse ed è a sua volta esprimibile come: V h 1 V2 e g 2 g 2 2 dove è un coefficiente di contrazione o espansione dipendente dalle condizioni geometriche del tratto considerato, V 1 e V 2 [m/s] sono i valori delle velocità medie agli estremi del tronco e 1 e 2 sono i coefficienti correttivi dell'energia cinetica. 1. HEC-RAS, Haestad Methods Inc. - Waterbury USA

8 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 8 di 10 Il modello consente di suddividere la sezione in più zone in cui assegnare un valore diverso del parametro n di scabrezza; in particolare è possibile individuare tre zone principali: quella centrale dell'alveo inciso (denominata main channel) e due zone laterali golenali (denominate right and left overbanks). Il programma consente la simulazione del deflusso attraverso ponti e tombinature (culvert) mediante la loro schematizzazione geometrica (impalcato, pile, setti, ecc.). La procedura di calcolo utilizzata consente di simulare il deflusso a pelo libero al di sotto dell'impalcato, il deflusso in pressione al di sotto dell'impalcato e la combinazione del deflusso in pressione e del deflusso con scavalcamento dell'impalcato stesso (funzionamento a stramazzo). Per il deflusso a pelo libero il modello consente la scelta fra diversi metodi di calcolo quali il metodo del bilancio energetico (Standard step method), il metodo dei momenti (Momentum Balance), la formula di Yarnell per correnti lente. Il funzionamento in pressione è simulato mediante la formulazione propria dell'efflusso da luce: Q C A 2 g H dove Q[m 3 /s] è la portata defluita attraverso la luce di area A[m 2 ], H[m] è il dislivello tra il carico totale di monte ed il pelo libero a valle e C è il cosiddetto coefficiente di efflusso. Il programma prevede la messa in pressione della struttura quando, secondo la scelta dell utente, il carico totale o la quota del pelo libero risultano superiori alla quota dell intradosso dell impalcato. Il funzionamento a stramazzo è simulato attraverso la formulazione standard Q C L H 3 2 dove Q[m 3 /s] è la portata defluita sulla soglia di larghezza L[m] e H[m] è il dislivello tra il carico totale di monte e la quota della soglia e C è il coefficiente di efflusso, variabile in funzione del tipo di stramazzo e del carico sopra la soglia. Nel caso di funzionamento combinato di moto in pressione con scavalcamento del ponte (stramazzo) l'entità delle portate stramazzanti e defluenti al di sotto dell'impalcato viene determinata attraverso una procedura iterativa combinando le equazioni che regolano i due fenomeni. La verifica del nodo di confluenza è eseguita mediante l applicazione del teorema della quantità di moto. In particolare è stato individuato un volume di controllo definito dalla superficie di contorno del tratto in esame in cui è applicabile la relazione generale: Fe G Mu Me dove F e è la risultante delle forze di superficie (spinta idrostatica e attrito del fondo e delle pareti) agenti dall'esterno sul volume di controllo, G è la risultante delle forze di massa (in genere la forza peso), M u ed M e le quantità di moto delle masse che nell'unità di tempo entrano ed escono dal volume di controllo. La metodologia di calcolo è applicabile al caso specifico di due rami che confluiscono in un terzo ella confluenza di un affluente nel corso d acqua principale secondo un angolo di incidenza rispetto alla direttrice principale di deflusso. Il volume di controllo è individuato dalle due sezioni poste a monte della confluenza (individuate dai pedici 1 e 2 rispettivamente) ed una posta a valle (pedice 3).

9 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 9 di 10 Proiettando l equazione della quantità di moto secondo l asse del corso d acqua di valle, che forma un angolo α 1-2 e α 1-3 con gli assi dei due corsi d acqua a monte, vale la relazione: ( my mq) 3 ( my mq) 1 cos 1 3 ( W Ff ) 1 3 ( my mq) 2 3 cos 2 3 ( W Ff ) 2 3 avendo indicato con: my = A Y prodotto dell area per la distanza verticale tra il pelo libero e il centro di gravità delle sezioni di deflusso. 2 Q mq g A F f = forza dovuta all attrito sul fondo e sulle pareti. W x = forza peso nella direzione del flusso. Ai fini della risoluzione dell equazione dei momenti sono state fatte le seguenti assunzioni: rigurgito in corrente lenta con profondità del pelo libero nota nella sezione di valle; uguaglianza tra le quote del pelo libero nelle sezioni di monte del corso d acqua principale e in quella dell affluente; calcolo delle componenti di attrito e del peso come media pesata dei valori tra le sezioni di monte del corso d acqua principale, dell affluente e di valle, in funzione delle portate e dell angolo di incidenza. 8. VERIFICHE IDRAULICHE 8.1. Portate di progetto Con riferimento allo Studio Idrologico di dettaglio al quale si rimanda per ogni indicazione di dettaglio circa la metodologia di analisi e di calcolo adottata, il valore della portata 200-ennale risulta pari a 36.5 m³/s Verifiche idrauliche È stato eseguito il calcolo del profilo di rigurgito in moto permanente gradualmente variato di un tratto del torrente Trasta della lunghezza di circa 230 m. Il calcolo del profilo è stato effettuato nella configurazione di stato attuale e di stato di progetto. Lungo l asta del corso d acqua sono state individuate una serie di sezioni trasversali numerate dalla 0.1 alla 18, in funzione delle caratteristiche plano altimetriche del fondo e delle sponde (larghezza, pendenza, curve, presenza di manufatti ecc.). Nelle sezioni di calcolo del profilo quale quota di riferimento della sommità degli argini è stata assunta, quando presente, quella del piano viabile delle strade adiacenti. Ai fini del calcolo è stato assunto un valore del coefficiente di scabrezza equivalente n pari a corrispondente alla situazione di alveo naturale con presenza di ciottoli e ghiaia, sezioni di forma sostanzialmente regolare, presenza di ostruzioni in alveo quali pile di ponti, basamenti di tralicci ecc., scarsa presenza di vegetazione. Dato il carattere torrentizio dell'alveo in oggetto il profilo è stato integrato per entrambe le condizioni di corrente veloce (Fr>1) da monte verso valle, e di corrente lenta (Fr<1) da valle verso monte, imponendo quali condizioni al contorno la profondità critica (Fr=1) nelle sezioni di estremità. I risultati sono riassunti in forma numerica e grafica per ciascuna configurazione esaminata nei seguenti elaborati riportati in Allegato A1:

10 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 10 di 10 Stato attuale Schema planimetrico dell alveo con l indicazione delle sezioni idrauliche di calcolo in scala 1:500; Profilo di rigurgito in scala 1:1000/1:200; Tabelle riassuntive dei risultati Sezioni trasversali di calcolo in scala 1:200/1:100 con l indicazione delle quote del pelo libero; Stato di progetto Schema planimetrico dell alveo con l indicazione delle sezioni idrauliche di calcolo in scala 1:500; Profilo di rigurgito in scala 1:1000/1:200; Tabelle riassuntive dei risultati; Sezioni trasversali di calcolo in scala 1:200/1:100 con l indicazione delle quote del pelo libero; Confronto stato attuale / progetto Profilo di rigurgito in scala 1:1000/1:200 Di seguito si riporta una descrizione dei risultati delle verifiche per le due configurazioni esaminate. Stato attuale Il deflusso avviene in corrente veloce con altezze medie del pelo libero comprese tra 0.8 m e 2.4 m e velocità comprese tra 4 e 9 m/s. Solo in corrispondenza della sezione 12 si evidenziano livelli idrici superiori, di poche decine di centimetri, rispetto alla quota della sponda sinistra determinando una modesta esondazione in corrispondenza dell edificio esistente. Stato di progetto Gli interventi previsti nell ambito del progetto non modificano sostanzialmente l attuale assetto idraulico del corso d acqua: il profilo idraulico risulta del tutto simile a quello dello stato attuale. Il deflusso avviene in corrente veloce con altezze medie del pelo libero comprese tra 0.7 m e 2 m e velocità comprese tra 2 e 9 m/s. Il deflusso attraverso il tombino avviene con altezze medie del pelo libero comprese tra 0.7 m e 1.9 m e velocità comprese tra 2.4 e 6.2 m/s. Il manufatto di attraversamento della linea ferroviaria risulta verificato con oltre 3.5 m di franco. Il franco rispetto agli argini risulta ovunque superiore a 0.5 m. Nel tratto in cui è prevista la nuova sistemazione,tra la sezione 6 e la sezione 0.2, le velocità risultano uguali o leggermente inferiori rispetto allo stato attuale.

11 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 2 di 4 ALLEGATO A1 VERIFICHE IDRAULICHE

12 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 3 di 4 ELENCO ELABORATI Stato attuale - Schema planimetrico con l indicazione delle sezioni idrauliche - Profilo di rigurgito - Tabella riassuntiva dei risultati - Sezioni trasversali di calcolo Stato di progetto - Schema planimetrico con l indicazione delle sezioni idrauliche - Profilo di rigurgito - Tabella riassuntiva dei risultati - Sezioni trasversali di calcolo Confronto stato attuale / progetto - Profilo di rigurgito

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42 GENERAL CONTRACTOR ALTA SORVEGLIANZA ig51-01-e-cv-ri-in19-0x-001-a00 Foglio 4 di 4 ALLEGATO A2 IPOTESI FASI DI CANTIERIZZAZIONE

43 NOTE Le tubazioni, DN500 a perdere, garantiranno per tutta la durata del cantiere il deflusso di magra del torrente Trasta. INDICAZIONI DI CANTIERIZZAZIONE FASE 1 scala 1:500

44 INDICAZIONI DI CANTIERIZZAZIONE FASE 2 scala 1:500

45 INDICAZIONI DI CANTIERIZZAZIONE FASE 3 scala 1:500

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