GARANZIA 25 ANNI INFINITANK

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1 GARANZIA 5 ANNI INFINITANK Catalogo tecnico Maggio 013

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3 Panettone [ INFINITANK Catalogo tecnico Maggio 013 p.9 p.13 p.35 p.65 INFINITANK Moduli base DIVISIONE ACQUA Serbatoi modello INFINITANK - Tipo LINEARE - Tipo CANOTTO - Tipo CANOTTO rinforzato - Tipo forma a SERPENTINA - Tipo forma a U Recupero e riutilizzo acqua piovana - Stazioni di irrigazione - Elettropompe soerse - Accessori - Stazioni di irrigazione ABITA - Modulo ABITA PRESS - Modulo REINTEGRA DIVISIONE DEPURAZIONE Degrassatori e dissabbiatori Vasche settiche Vasche Imhoff Vasche Imhoff pubblica fognatura Vasche Imhoff Emilia Romagna / Umbria Impianti fanghi attivi Depuratori monoblocco fanghi attivi Accessori Firi percolatori - Anaerobici - Aerobici Impianti di prima pioggia in accumulo Impianti di pioggia in continuo MODALITÁ D INTERRO Certificato N IT31900 Il presente catalogo tecnico è di proprietà di Rototec S.p.A., è assolutamente vietata la riproduzione di quanto contenuto nello stesso. Rototec S.p.A. si riserva di apportare modifiche in qualsiasi momento, senza preavviso alcuno ai contenuti del presente catalogo tecnico INFINITANK

4 ROTOTEC 4 INFINITANK

5 L AZIENDA Rototec S.p.A. è un azienda dinamica, in costante crescita, presente su tutto il territorio italiano ed anche all estero (Francia, Spagna, Ungheria ). È nata nel 000 all interno del System Group, gruppo leader operante dal 1980 nel settore della produzione di sistemi completi di canalizzazione (tubazioni, raccorderie, pezzi speciali, ). Rototec S.p.A. si è specializzata da subito nella produzione di serbatoi corrugati e lisci in polietilene lineare adottando la tecnologia dello stampaggio rotazionale. Lo stabilimento sito in Lunano in provincia di Pesaro/Urbino dispone di una superficie di mq e comprende un reparto produzione di 5000 mq, un area esterna adibita a magazzino/ movimentazione di mq e 400 mq occupati dagli uffici dei settori ainistrativo, coerciale, trasporti/logistica e tecnico. I PRODOTTI esigenza di spazio e di volume. Le nostre cisterne prodotte per uso esterno sono contraddistinte dal colore azzurro (Verticale, Box, Jolly ) quelle per l interro sono di colore nero e/o grigio (Cisterna, Canotto e Panettone). I serbatoi modulari da interro INFINITANK consentono di creare accumuli di acqua dalle più svariate forme grazie all assemblaggio dei 4 elementi base: Testata, Centrale, Tee e Curva. Si crea così una gaa infinita di cisterne che soddisfa al meglio ogni più particolare esigenza di installazione. La configurazione Lineare è impiegata anche per la creazione di grandi impianti di depurazione. La nuova DIVISIONE ARREDO GARDEN / ARREDO OUSE propone un ampia scea di manufatti in polietilene (serbatoi, fontane e fioriere) dal design accurato ed innovativo che da un tocco di eleganza in più ai nostri giardini. Per tutti i nostri serbatoi sono previsti numerosi accessori: pompe per il rilancio di acque torbide e luride, quadri elettrici, giunti flangiati, bocchettoni in ottone e moi ari articoli. COSA OFFRIAMO I nostri prodotti sono utilizzati sia per la creazione di impianti di depurazione di acque reflue civili e per i trattamenti di acque di dilavamento di piazzali che per lo stoccaggio di acqua potabile e per il contenimento di ari alimenti e liquidi compatibili. All interno della nostra DIVISIONE DEPURAZIONE si possono trovare degrassatori, fosse biologiche tipo Imhoff, firi percolatori, impianti a fanghi attivi ma anche impianti di prima pioggia, deoliatori gravitazionali e con firi a coalescenza. Tutti corredati da schede tecniche, certificazioni e modalità d interro. La DIVISIONE ACQUA invece comprende una vasta gaa di serbatoi disponibili in diversi modelli per poter soddisfare qualsiasi - Supporto tecnico in fase di dimensionamento degli impianti - Assistenza tecnica in cantiere - Ampia rete di agenti e rivendite presenti su tutto il territorio nazionale - Consegne tempestive Certificato N IT31900 INFINITANK 5

6 VANTAGGI CONVENIENZA Le superfici interne lisce dei manufatti consentono una semplice manutenzione e pulizia, la leggerezza permette un facile trasporto ed una rapida installazione, il costo è nettamente inferiore all acciaio, vetroresina o cemento. Tutto questo garantisce un risparmio consistente di tempo e denaro. SOLIDITÁ La tecnologia dello stampaggio rotazionale permette di produrre serbatoi in struttura monolitica (= in un unico pezzo). L assenza di saldature che potrebbero indebolire le parti sollecitate da tensioni interne, garantisce una elevata robustezza e solidità. AFFIDABILITÁ I serbatoi in polietilene lineare sono ideali per la raccoa di acqua potabile e per are numerose applicazioni. Il polietilene, infatti, è un materiale garantito atossico, pertanto i serbatoi possono venire in contatto anche con sostanze alimentari. DURATA Le migliori materie prime utilizzate per la produzione di tutti i nostri serbatoi garantiscono la massima affidabilità per quanto riguarda problemi di corrosione ed ossidazione, impediscono la formazione di alghe e fanno si che i manufatti non siano soggetti a deterioramento nel tempo in quanto additivati di agenti anti U.V. VERSATILITÁ Produciamo una vasta gaa di serbatoi disponibili in diverse forme e con capacità variabili da 50 a litri per soddisfare qualsiasi esigenza di spazio e di volumi. Inore per installazioni particolari e su richiesta del cliente è possibile praticare fori su misura ed anche collegare i manufatti per ottenere grandi volumi di accumulo. INNOVAZIONE Lo stampaggio rotazionale trova applicazione in numerosi settori, si possono così produrre articoli per l agricoura, la nautica, l arredamento, l imballaggio, contenitori per liquidi vari (alimentari e non), articoli per la sicurezza, particolari per l industria automobilistica, edilizia e termo idraulica. SICUREZZA La facilità di movimentazione e la leggerezza delle nostre cisterne garantiscono una assoluta sicurezza nei cantieri. RISPETTO PER L AMBIENTE Il polietilene lineare ad aa densità utilizzato per la produzione dei serbatoi è una materia prima riciclabile al 100%. 6 INFINITANK

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8 SFRUTTA LO SPAZIO CE AI PER 8 INFINITANK

9 INFINITANK ACCUMULARE L'ACQUA CE VUOI INFINITANK 9

10 Serbatoi modulari [ INFINITANK I serbatoi da interro Rototec sono serbatoi di tipo modulare nei quali più moduli, monolitici in polietilene lineare ad aa densità (LLDPE), prodotti mediante stampaggio rotazionale, vengono collegati tra loro così da ottenere grandi volumi di accumulo. Grazie alla possibilità di utilizzare pezzi speciali (curva e Tee) possono essere creati serbatoi di svariate forme che permettono di sfruttare al meglio lo spazio a disposizione. Il collegamento tra i vari moduli componenti un serbatoio viene effettuato con un doppio sistema di imbullonatura e elettrosaldatura. Infatti moduli vengono accoppiati e fissati tra loro attraverso bulloni di acciaio che garantiscono stabilità meccanica al serbatoio. La tenuta idraulica è invece garantita da una speciale elettrosaldatura di polietilene. Il polietilene è un materiale assolutamente atossico e non favorisce lo sviluppo di alghe nei fluidi contenuti nei serbatoi rendendoli idonei per il contenimento di acqua potabile ed are sostanze alimentari. Inore il polietilene lineare sopporta elevati sbalzi di temperatura (da -0 a + 80 C) ed è inerte nei confronti delle sostanze chimiche presenti nel suolo. Per tali motivi non si verificano problemi di ossidazione e corrosione del materiale che possano pregiudicare le caratteristiche meccaniche e l impermeabilità dei serbatoi. Inore i serbatoi in polietilene, pur garantendo le stesse caratteristiche di ari materiali (cemento, vetroresina,metallo), sono moo più leggeri così che risuano estremamente semplici ed economiche le attività di trasporto, installazione e manutenzione. Infine i serbatoi in polietilene, in caso di necessità (collegamento tra più cisterne, installazione di condotte d entrata/uscita, di troppo pieno ecc.), possono essere forati. NB: I serbatoi Rototec tipo devono essere assolutamente interrati. Ridotto numero di ispezioni e pozzetti Grazie all assenza di pareti di separazione tra i vari moduli è possibile ridurre il numero di ispezioni di ogni serbatoio con conseguente semplificazione delle operazioni di installazione e riduzione dei costi. Parete completamente aperta Tra i vari moduli non è presente alcuna parete di separazione. In questa maniera il serbatoio è veramente un monoblocco. SEZIONE DELLA SALDATURA Piano di cainamento Sulla base di tutto il serbatoio è presente un piano che facilita il cainamento e le operazioni di pulizia nonché il posizionamento di accessori come ad es. pompe, tubazioni, ecc. Elettrosaldatura di polietilene Il collegamento tra i vari serbatoi avviene mediante un elettrosaldatura di polietilene. In questa maniera il liquido contenuto non viene mai a contatto con materiali quali viti e flange metalliche, guarnizioni in goa, ecc. che possono contaminare il liquido contenuto e degradarsi nel tempo. 10 INFINITANK

11 Moduli base [ INFINITANK TESTATA Capacità Aezza TS ,1,8, CENTRALE Capacità Aezza CN ,1,, TEE Capacità Larghezza TE ,1,3,4 Larg. CURVA Capacità Larghezza Aezza CR ,1,4, Larg. PROLUNGA A RIBALTA Aezza Tappo PP INFINITANK 11

12 1 DIVISIONE ACQUA

13 INFINITANK DIVISIONE ACQUA DIVISIONE INFINITANK ACQUA 13

14 [ LINEARE (IT) PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Aezza Tappo PP utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 IT ,6,1, PP75 - Saldatura in cantiere Larg. utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 IT ,88,1, PP75 - Saldatura in cantiere utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 IT ,14,1, - - PP75 - Saldatura in cantiere Larg. Larg. 14 DIVISIONE ACQUA

15 [ LINEARE (IT) utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 IT ,4,1, PP75 - Saldatura in cantiere utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 IT ,66,1, PP75 1 Saldatura in cantiere utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 IT ,9,1, PP75 1 Saldatura in cantiere Larg. Larg. Larg. *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa. DIVISIONE INFINITANK ACQUA 15

16 [ CANOTTO (ITC) PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Aezza Tappo PP utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITC ,85 4,85, PP 75 1 Saldatura in cantiere utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITC ,36 4,85, PP75 1 Saldatura in cantiere Larg. utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITC ,6 4,85, PP75 1 Saldatura in cantiere Larg. 16 DIVISIONE ACQUA

17 [ CANOTTO (ITC) utile Larghezza ITC ,88 4,85, Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere PP75 1 Larg. utile Larghezza ITC ,14 4,85, Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere PP75 Larg. utile Larghezza ITC ,40 4,85, Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere PP75 3 Larg. utile Larghezza ITC ,66 4,85, Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere PP75 Larg. *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa. DIVISIONE ACQUA INFINITANK 17 3

18 [ CANOTTO RINFORZATO (ITCR) PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Aezza Tappo PP utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITCR ,67 4,85, PP75 1 Saldatura in cantiere Larg. utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITCR ,67 7,11, PP75 4 Saldatura in cantiere Larg. utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITCR ,44 4,85, PP75 3 Saldatura in cantiere Larg. 18 DIVISIONE ACQUA

19 ITCR utile ,44 [ CANOTTO RINFORZATO (ITCR) Larghezza 7,11 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 5 Larg. ITCR utile ,80 Larghezza 4,85 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 4 Larg. ITCR utile ,80 Larghezza 7,11 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 8 Larg. *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa. DIVISIONE ACQUA INFINITANK 19

20 [ SERPENTINA (ITSR) PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 utile ITSR Larghezza 5, 7,60 Aezza Tappo PP Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 Larg. utile ITSR Larghezza 7,11 7,60 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 Larg. utile ITSR Larghezza 10,10 7,60 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, 4-6 PP75 Larg. utile ITSR ,84 Larghezza 7,60 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, 3 4 Larg. 0 DIVISIONE ACQUA - 7 PP75

21 utile ITSR [ SERPENTINA (ITSR) Larghezza 7,48 10,35 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 3 Larg. utile ITSR Larghezza 10,10 7,60 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 Larg. utile ITSR ,0 Larghezza 7,60 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 Larg. utile ITSR ,36 Larghezza 7,60 Moduli base Saldatura TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 in cantiere, PP75 Larg. *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa. DIVISIONE ACQUA INFINITANK 1

22 [ U (ITU) PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Aezza Tappo PP utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITU ,3 4,85, - - PP75 1 Saldatura in cantiere utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITU ,40 4,85, - 4 PP75 1 Saldatura in cantiere Larg. Larg. utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITU ,75 4,85, 4-6 PP75 1 Saldatura in cantiere Larg. utile Larghezza Moduli base TS 7500 CN 7000 CR 7000 TE 8500 ITU ,85 4,85, 6-8 PP75 1 Saldatura in cantiere Larg. DIVISIONE ACQUA *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa.

23 Saldatura di tubazioni di carico e scarico I serbatoi modulari possono essere corredati di tubazioni di carico e scarico in polietilene lineare. L installazione avviene mediante saldatura del tubo nella parte inferiore o superiore dei moduli e viene realizzata dai ns. operatori tecnici in azienda. Questa operazione garantisce una lunga durata e la miglior tenuta idraulica possibile. Contattare l Ufficio Tecnico per verificare la fattibilità. Di seguito alcuni esempi di lavorazioni effettuate: DIVISIONE INFINITANK ACQUA 3

24 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Stazioni di irrigazione) PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Entrata Quadro elettrico QCSIR Aezza Tappo PP Troppo pieno Uscita pompa 50/63 Catena per sollevamento pompa Tubazione in PEAD Condotta antiturbolenza Valvola di ritegno a clapet Elettropompa in pressione Materiale: Serbatoio monoblocco in polietilene lineare ad aa densità (LLDPE) munito di tronchetti in PVC con guarnizioni per l entrata e il troppo pieno, elettropompa soersa e quadro elettrico per marcia/arresto e bocchettone in PP per collegamento sfiato pompa. Impiego: Accumulo dell acqua piovana e riutilizzo, attraverso un elettropompa soersa, per l irrigazione attraverso l alimentazione di sistemi di irrigazione automatici (irrigatori telescopici, a pioggia, spruzzini, ecc.) o manuali (rubinetti, fontanelle,...), per il lavaggio di superfici esterne, lavaggio auto,.. Funzionamento: Il sistema permette di accumulare e rilanciare volumi d acqua compresi tra e litri. L acqua piovana proveniente dai tetti (o da are superfici scoperte) viene convogliata nel serbatoio di stoccaggio (previo passaggio attraverso un sistema di firaggio consigliato) attraverso la tubazione di ingresso. Una voa pieno, l acqua in eccesso viene convogliata allo scarico finale attraverso la tubazione di troppo pieno. All interno del serbatoio e posizionata un elettropompa soersa che, attraverso un quadro di protezione e marcia/arresto, permette di accendere la pompa in caso di necessita, per poter utilizzare l acqua accumulata. Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITA D INTERRO INFINI- TANK fornite da Rototec (pag.65). Voce di capitolato: Impianto di accumulo e riutilizzo delle acque piovane, in monoblocco corrugato di polietilene (PE), prodotto in azienda certificata ISO 9001/008, per installazione interrata, dotato di: serbatoio di accumulo con condotta in PVC con guarnizione a tenuta in entrata con curva, controcurva e condotta per l iissione dell acqua sul fondo per ridurre al minimo la turbolenza e tronchetto in PVC con guarnizione a tenuta per troppo pieno, elettropompa soersa con galleggiante e quadro di comando/sicurezza e condotta di mandata con valvola antiriflusso a clapet per il rilancio dell acqua accumulata; dotato anche di ispezione a passo d uomo (DN 630) con tappo in PE e lucchetto di sicurezza e bocchettone in PP per collegamento sfiato dell aria; prolunga da installare sull ispezione di aezza 40 e pozzetto con cestello firante per bloccare il materiale grossolano in entrata opzionali. Impianto di accumulo e riutilizzo delle acque piovane da..., misure...x...x... completa di elettropompa soersa mod DIVISIONE ACQUA

25 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Stazioni di irrigazione) E/U Troppo pieno Pompa IT SIR ,6,1, PP75 SRM09 4/100 IT SIR ,6,1, PP75 SRM15 3/00 E/U Troppo pieno Pompa IT SIR ,88,1, PP75 SRM09 4/100 IT SIR ,88,1, PP75 SRM15 3/00 E/U Troppo pieno Pompa IT SIR ,14,1, PP75 SRM09 4/100 IT SIR ,14,1, PP75 SRM15 3/00 E/U Troppo pieno Pompa IT SIR ,40,1, PP75 SRM09 4/100 IT SIR ,40,1, PP75 SRM15 3/00 DIVISIONE ACQUA INFINITANK 5

26 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Elettropompe soerse per stazioni di irrigazione) Scheda tecnica elettropompa soersa per pozzi da 6 Materiale Involucro esterno, impugnatura, bulloneria, involucro motore ed albero in acciaio inox; bocchettone, coperchio motore e corpo centrale in ottone; giranti e diffusori in noryl rinforzato con fibra di vetro, certificato per acque potabili; tenuta meccanica in grafite e ceramica con camera di lubrificazione; motore asincrono con rotore in corto circuito montato su cuscinetti a sfera. Funzione Elettropompa soersa per pompaggio di acqua da cisterne, serbatoi di prima raccoa e pozzi. : SRM 07 3 / 100 SRM 09 4 / 100 SRM 15 3 / 00 Uso e manutenzione In condizioni di normale impiego l elettropompa non necessita di alcuna operazione di manutenzione. Si consiglia di verificare periodicamente l assorbimento di corrente e la pressione fornita dall elettropompa. L assorbimento di corrente superiore al valore nominale può essere causato da anomali attriti meccanici nel motore o nella pompa; una diminuzione di pressione può essere dovuta ad usura dell idraulica della pompa. Potenza A1~ µf DNM A B C Peso Portata Prevalenza pompa P Kw A cavo m pollici kg L/min m 3 /h m SRM 07 0,7 0,5 4, / SRM 09 0,9 0, / ,6 SRM 15 1,5 1, , , 0,5 pompa Max prof. Iersione m Max conc. di sabbia g/m 3 Max num. Avviamenti n /h Max T acqua C SRM SRM SRM A B C 6 DIVISIONE ACQUA

27 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Accessori per stazioni di irrigazione) Quadro di comando e protezione per elettropompe monofase (compreso nella fornitura) Applicazione Quadro elettrico sviluppato per il comando e la protezione di una utenza monofase con protezione termica e condensatore di avviamento. Garantisce l interruzione della marcia della pompa in caso di sovraccarico (presenza di liquidi troppo pesanti che surriscaldano il motore) e può essere utilizzato anche come interruttore manuale di accensione /spegnimento. Modalità d installazione Qualora l avviatore diretto sia collocato all esterno e non sia protetto dagli agenti atmosferici si consiglia di posizionarlo all interno di una apposita cassetta o armadietto che abbia grado di protezione IP55. Caratteristiche costruttive - Ingresso rete 1 ~ 50/60z 30V±10%; - N.1 Ingresso per comando di marcia; - Condensatore di marcia - Interruttore generale bipolare luminoso 0-1; - Involucro termoplastico; - Uscita con pressacavi antistrappo; - Grado di protezione IP50; - Fissaggio a parete mediante fori sfondabili. - Temperatura ambiente: -5/+40 C; - Umidità relativa 50% a 40 C (non condensata). Potenza pompa Prot. termica Condensatore Dimensioni Peso KW P A mf Prof. Kg QCSIR550 0,55 0, ,6 QCSIR755 0, ,6 QCSIR1140 1,1 1, ,6 Quadro di comando e protezione per elettropompe monofase evolution (opzionale) Funzione Quadro elettrico sviluppato per il comando e la protezione di una utenza monofase e trifase con protezione marcia a secco tramite sonde di livello unipolari. Modalità d installazione qualora l avviatore diretto sia collocato all esterno e non sia protetto dagli agenti atmosferici si consiglia di posizionarlo all interno di una apposita cassetta o armadietto che abbia grado di protezione IP55. Caratteristiche costruttive - Ingresso rete 1 ~ 50/60z 30V±10% (monofase); - Ingresso rete 3 ~ 50/60z 400V±10% (trifase); - N.1 Ingresso per comando di marcia; - Ingresso per comando da 3 sonde unipolari di arresto; - Sonde per liquidi conduttivi non infiaabili (non incluse) - Regolatore interno sensibilità sonde; - Led spia verde di presenza rete; - Led spia verde di funzionamento in automatico; - Led spia verde di utenza in funzione; - Led spia rossa di allarme livello; - Led spia rossa di allarme utenza in sovraccarico; - Protezione elettronica per sovraccarico motore - Fusibili di protezione ausiliari e utenza; regolabile e tempo di intervento protezione 5 ; - Sezionatore generale con bloccoporta; - Uscita allarme 5A 50V (com-no.nc carico resistivo); - Involucro in ABS; - Predisposizione per condensatore di marcia (non incluso); - Grado di protezione IP55. - Uscita con pressacavi antistrappo; - Umidità relativa 50% a 40 C (non condensata). - Temperatura ambiente: -5/+40 C; - Selettore dip-switch per il funzionamento sonde - Pulsanti Automatico-0/Reset-Manuale in Riempimento/Svuotamento; (manuale momentaneo); Potenza pompa Corrente Dimensioni Peso KW P da (A) a (A) Prof. Kg QCSIREVO 0,37 -, 0, ,5 Press control (opzionale) Applicazione Pressoflussostato elettronico per il comando diretto di elettropompe ed il controllo contro la marcia a secco. Funzione Grazie al sensore interno fornisce un flusso costante all utilizzo evitando l andamento aalenante della pressione. Il pressostato interno, tarato alla pressione di 1,5 bar (regolabile), determina la partenza automatica dell elettropompa mantenendo in pressione l impianto. Rileva inore la mancanza d acqua in aspirazione dell elettropompa evitando il funzionamento a secco segnalando l anomalia mediante un led rosso (failure). Grazie alla particolare camera d aria posta fra corpo idraulico e box scheda, il pressoflussostato è iune alla formazione di condensa dovuta alla differenza di temperatura fra ambiente e acqua pompata. Tensione alimentazione V Frequenza z Carico Grado di protezione Pressione max bar Temperatura max PRESSCLT (8) A IP C DIVISIONE INFINITANK ACQUA 7

28 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Stazioni di irrigazione ABITA) inconvenienti dovuti alla mancanza di acqua meteorica all interno del suo accumulo. Inore con la pompa installata all interno del serbatoio si evitano fastidiosi rumori, l assenza di ingombri dovuti ad are piccole vasche, antiestetici cassonetti da installare vicino alla vasca di raccoa. ecc. Materiale: Serbatoio monoblocco in polietilene lineare ad aa densità (LLDPE) munito di tronchetti in PVC con guarnizioni per l entrata e il troppo pieno, elettropompa soersa con sonde di controllo livello e condotta di aspirazione sotto pelo libero; centralina di comando, kit di rottura ed elettrovalvola in ottone per il reintegro dell acqua dell acquedotto in caso di assenza di acqua piovana. Voce di capitolato: Impianto di accumulo e riutilizzo delle acque piovane composto da cisterna in monoblocco corrugato di polietilene (PE), prodotto in azienda certificata ISO 9001/008, per installazione interrata, dotata di: serbatoio di accumulo con condotta in PVC con guarnizione a tenuta in entrata con curva, controcurva e condotta per l iissione dell acqua sul fondo per ridurre al minimo la turbolenza e tronchetto in PVC con guarnizione a tenuta per troppo pieno, elettropompa soersa con condotta per pescaggio sotto pelo libero e sonde per il controllo livello, centralina di comando collegata a un elettrovalvola a due vie in ottone per il reintegro in cisterna dell acqua dell acquedotto in condizioni di assenza di acqua piovana; la cisterna è dotata di ispezione a passo d uomo (DN 630) con tappo in PE e lucchetto di sicurezza, bocchettone in PP per collegamento sfiato dell aria e raccordo in PE per il collegamento della condotta di reintegro; prolunga da installare sull ispezione di aezza 40 e pozzetto con cestello firante per bloccare il materiale grossolano in entrata opzionali. Impianto di accumulo e riutilizzo delle acque piovane composto da cisterna da..., misure...x...x... completa di elettropompa soersa mod.... e centralina di comando per la gestione dei livelli dell acqua e per il reintegro di acqua dall acquedotto. Impiego: Accumulo dell acqua piovana e riutilizzo, attraverso un elettropompa soersa, per l irrigazione attraverso l alimentazione di sistemi di irrigazione automatici (irrigatori telescopici, a pioggia, spruzzini, ecc.) o manuali (rubinetti, fontanelle,...), per il lavaggio di superfici esterne, lavaggio auto, per l alimentazione delle cassette dei wc, lavatrici,... Funzionamento: Iil sistema permette di accumulare e rilanciare volumi d acqua compresi tra e L acqua piovana proveniente dai tetti (o da are superfici scoperte) viene convogliata nel serbatoio di stoccaggio (previo passaggio attraverso un sistema di firaggio consigliato) attraverso la tubazione di ingresso. Una voa pieno, l acqua in eccesso viene convogliata allo scarico finale attraverso la tubazione di troppo pieno. All interno del serbatoio è posizionata un elettropompa soersa dotata di sonde di controllo livello che, attraverso una centralina di comando e ad un elettrovalvola a vie permettono il reintegro di acqua dell acquedotto direttamente nel serbatoio. Con questa soluzione tecnica il cliente non avrà mai 8 DIVISIONE ACQUA

29 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Stazioni di irrigazione ABITA) Capacità serbatoio Lungh. Largh. E TP U pompa reintegro centralina ITSIR ,6,1, KITPIO100 ITSIR ,6,1, KITPIO10 ITSIR ,88,1, KITPIO100 ITSIR ,88,1, KITPIO10 ITSIR ,14,1, KITPIO100 ITSIR ,14,1, KITPIO10 ITSIR ,40,1, KITPIO100 ITSIR ,40,1, KITPIO10 Caratteristiche elettropompe DNM DNA 1 KITPIO100 A N1 N KITPIO10 Potenza Amp. 30 V μf Dimensioni pompa Peso kg P A A N 1 N1 DNM DNA KITPIO100 1,0 5, ¼ 1 1 KITPIO10 1, 7, ¼ 1 14 DIVISIONE INFINITANK ACQUA 9

30 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Modulo ABITA PRESS) Materiale: Centralina preassemblata contenente una elettropompa autoadescante, una centralina di comando, una elettrovalvola motorizzata, un serbatoio ausiliario per acqua dell acquedotto e tutta la raccorderia necessaria per il corretto funzionamento del sistema. Nella fornitura è compreso il kit di aspirazione da installare nel serbatoio di raccoa, completo di sonde, valvola di ritegno e firo in acciaio inox. Impiego: Aspirazione e rilancio in pressione delle acque pulite contenute in serbatoi di stoccaggio. Ideale per l alimentazione di sistemi di irrigazione automatici (irrigatori telescopici, a pioggia, spruzzini, ecc.) o manuali (rubinetti, fontanelle,...), per il lavaggio di superfici esterne, lavaggio auto, per l alimentazione delle cassette dei wc, lavatrici,... Funzionamento: L'impianto integra un kit di rottura che non permette in nessun caso la possibilità di contatto tra l acqua dell acquedotto e quella piovana. Nel sistema ABITA ore alla valvola regolata dal galleggiante nel serbatoio è presente una valvola motorizzata che impedisce ueriormente il contatto tra acquedotto e acque meteoriche. Il galleggiante è caratterizzato dalla chiusura a scatto, il che permette di passare da portata piena a blocco senza infiniti stadi intermedi che sono la causa principale di malfunzionamenti. Il sistema separa il flusso dell acquedotto da quello dell impianto domestico bloccando il propagarsi di eventuali colpi d ariete provenienti dall esterno che potrebbero danneggiare le tubazioni o agli elettrodomestici che si trovano nell abitazione. Il controllo del livello minimo dell acqua meteorica, onde evitare che la pompa vada in allarme per la mancanza di acqua, viene affidato ad un particolare sistema di sonde per il controllo millimetrico dei livelli, che dà il consenso alla centralina di aprire la valvola motorizzata per l ingresso dal serbatoio. Questo sistema di controllo è installato su un apposita tubazione calibrata, comprensiva di valvola di fondo, in modo da garantire il solito livello di lavoro e di conseguenza il minimo controllo del livello di acqua da mettere sempre all interno della vasca. Nessuna calibrazione successiva è necessaria in quanto basta semplicemente fissare il kit sonde in posizione verticale appoggiato sul fondo del serbatoio senza la necessità di alcuna regolazione, settaggio o prova di funzionamento. La pompa è Automatica, quindi da sola si accende ad ogni richiesta dell acqua. Inore è dotata di un dispositivo antibloccaggio, che ogni 7 ore di inattività fa accendere la pompa per 1 sec. così da tenere sempre sbloccata la girante dal diffusore ed a lubrificare le due tenute attraverso la camera d olio. Al primo impiego la pompa viene adescata semplicemente tramite il comando delle valvole di adescamento 1 e senza dover effettuare complesse operazioni. (aprire valvole, alla fuoriuscita dal troppo pieno la pompa è adescata) Il cliente ha inore la possibilità di controllare lo stato tecnico del suo impianto attraverso il pannello di controllo posizionato al centro del sistema (dettaglio fig. B), dove sono collocate le spie di rilevazione dell attività della pompa di pressione. Con questa soluzione tecnica il cliente non avrà mai inconvenienti dovuti alla mancanza di acqua meteorica all interno del suo accumulo, inore con la pompa installata all interno dell armadio insonorizzato si evita il propagarsi del rumore, l assenza di ingombri dovuti ad are piccole vasche, antiestetici cassonetti da installare vicino alla vasca di raccoa. ecc. Voce di capitolato: Centralina preassemblata per l aspirazione e il rilancio in pressione delle acque pulite contenute in un serbatoio di stoccaggio. La centralina, grazie alla presenza di un kit di aspirazione preassemblato completo di sonde permette di utilizzare in via preferenziale le acque stoccate nel serbatoio. In caso assenza di acqua nel serbatoio, la pompa rilancia direttamente l acqua dell acquedotto. Centralina preassemblata mod DIVISIONE ACQUA

31 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Modulo ABITA PRESS) ~30V 50z 1000 Connettore sonde Connettore aspirazione 1'' F Mandata pompa 1'' F 530 Sonde livello Valvola ritegno Firo Ingresso non piovana 3/4'' F Applicazione da serbatoio 1'' F Flussaggio addescamento tubo 10 Troppo pieno serbatoio ausiliario tubo 10 Caratteristiche elettropompe Il kit di aspirazione è già completo di 0m di cavo elettrico delle sonde con il connettore rapido da inserire direttamente sul quadro di comando, inore il kit è provvisto di firo in acciaio inox e valvola di ritegno con molla pre-tarata in modo da facilitare l attività di aspirazione della pompa. La connessione idraulica del kit con la tubazione di aspirazione (a cura del cliente) è prevista con un raccordo da 1 feina. Questo prodotto garantisce velocità d installazione e inore evita le fastidiose operazioni di regolazione dei livelli di ripristino dell acqua. - Protezione contro la marcia a secco - Ripristino automatico di mancanza acqua - Antiblock ogni 7 ore per inattività Amp. Dati idraulici Potenza 30V Portata (/min) kw P A Prevalenza (m) MP 100 0,75 1 5, MP 10 0,90 1, 6, DIVISIONE INFINITANK ACQUA 31

32 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Modulo REINTEGRA) 3 DIVISIONE INFINITANKACQUA

33 Recupero e riutilizzo dell acqua piovana (Modulo REINTEGRA) Materiale: Quadro di comando protezione IP56 con spie di segnalazione livello di guardia, livello di utilizzo dell acqua piovana, segnalazione reintegro in funzione e impianto alimentato; Elettrovalvola normalmente chiusa in ottone con attacchi da ½ feina; Sonde di livello in acciaio inox; Cavo di alimentazione con spina shuko; Cavo elettrovalvola ; Cavo sonde 0. Utilizzo: Da abbinare a serbatoi per il recupero dell acqua piovana in cui è già presente un sistema per il rilancio. Funzionamento: il kit di gestione dell acqua piovana è necessario ogni qualvoa si vuole utilizzare in modalità automatica un sistema di recupero acqua piovana. Nel caso che, in periodi di modeste precipitazioni, il serbatoio di recupero si svuoti, è necessaria l operazione di reintegro dell acqua per utilizzare i servizi che fruiscono dell acqua raccoa; tale operazione viene realizzata dal Modulo REINTEGRA semplicemente collegando l elettrovalvola alla fornitura di acqua esterna e installando le sonde all interno del serbatoio di recupero. L elettronica del sistema documenta lo stato del serbatoio tramite segnalazione a led, informando se il livello è sufficiente, oppure è vicino alla necessità di reintegro, o il funzionamento dell elettrovalvola comanda il riempimento. In caso di assenza di corrente l elettrovalvola Normalmente Chiusa impedisce che acqua di fornitura esterna venga sprecata per il reintegro. Voce di capitolato: Centralina elettronica per il comando di un elettrovalvola a due vie per il reintegro dell acqua dell acquedotto all interno di un serbatoio per il recupero dell acqua piovana. Grazie alla presenza di sonde da installare all interno del serbatoio, il sistema permette al serbatoio di non svuotarsi mai, anche in assenza di precipitazione per lunghi periodi. Potenza totale assorbita W Alimentazione Sonde n Dimensione quadro MR 13 30V ~ 50 z x 00 x 79 (h) DIVISIONE INFINITANK ACQUA 33

34 34 DIVISIONE DEPURAZIONE

35 INFINITANK DIVISIONE DEPURAZIONE DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 35

36 Degrassatori e dissabbiatori PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Entrata Aezza Tappo PP Uscita Materiale: Contenitore da interro di tipo modulare di polietilene lineare ad aa densità (LLDPE). Presenza di un tronchetto di entrata e uscita in PVC. Dimensionato secondo la norma UNI-EN e UNI-EN 185-, per garantire un tempo di ritenzione superiore a quattro minuti per la portata massima e maggiore di quindici minuti per la portata media giornaliera. Funzione: La degrassatura è un pretrattamento fisico di separazione degli oli, delle schiume, dei grassi, dei sedimenti pesanti, e di tutte le sostanze che hanno peso specifico inferiore a quello del liquame. Uso e manutenzione: Le sostanze rimosse per flottazione, accumulandosi sulla superficie del degrassatore, costituiscono una crosta superficiale, mentre i solidi più pesanti depositandosi sul fondo formano un accumulo di fanghi putrescibili. È utile prevedere interventi di spurgo una eccessiva presenza di fanghi nel degrassatore può provocare sviluppo di condizioni settiche con rilascio di emissioni maleodoranti, in particolare nel periodo estivo. Per quanto detto, si consiglia di contattare personale competente che provveda alla rimozione del cappello superficiale e dei sedimenti di fondo, facendo particolare attenzione ai sedimenti che potrebbero ostruire le sezioni di ingresso ed uscita del liquame. La frequenza degli interventi dipende dal carico di grassi, oli e solidi sedimentabili presenti nello scarico, si consiglia, comunque, di ispezionare la camera di separazione ogni uno/due mesi. Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINI- TANK fornite da Rototec. (Pag. 65) SCEMA D INSTALLAZIONE Vasca biologica Pozzetto prelievo fiscale Pubblica fognatura Degrassatore 36 DIVISIONE DEPURAZIONE

37 Degrassatori e dissabbiatori A.E.= abitanti equivalenti; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; E/U= diametro entrata/uscita; Qmax= portata limite (l/s). E U E/U Vol. utile Vol. grassi Vol. sed. ITDD15000,10 5,6,0 1,86 1, PP , 400 Qmax l/s AE E U E U E/U Vol. utile Vol. grassi Vol. sed. ITDD000,10 7,88,0 1,8 1,75 00 PP ,5 600 Qmax l/s AE E U E U E/U Vol. utile Vol. grassi Vol. sed. ITDD30000,10 10,14,0 1,78 1,71 50 PP ,7 800 Qmax l/s AE E U E U E/U Vol. utile Vol. grassi Vol. sed. ITDD36000,10 1,40,0 1,78 1,71 50 PP , Qmax l/s AE E U DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 37

38 Vasche biologiche settiche PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Entrata Aezza Tappo PP Uscita Materiale: Contenitore da interro corrugato di tipo modulare di polietilene lineare ad aa densità (LLDPE) con tronchetto di entrata e uscita in PVC. Il Decreto Legislativo 15/006 rimanda alle indicazioni dettate dal Comitato Interministeriale per la Tutela delle acque dall inquinamento (supplemento ordinario alla G.U. n. 48 del 1/0/77 par. 3). Funzione: Depurazione di acque reflue domestiche nere per sedimentazione primaria. Uso e manutenzione: Un eccessivo accumulo di materiale putrescibile sul fondo della vasca può provocare fenomeni di digestione anaerobica incontrollata che, causano eccessive produzioni di biogas e sviluppo di cattivi odori; inore la riduzione del volume disponibile nel comparto di digestione e l eccessiva produzione di bolle di gas concorrono alla risalita del materiale decantato con il peggioramento della qualità dell effluente trattato. Per questo in relazione ai carichi alimentati nella fossa sono da prevedersi da 1 a 4 ispezioni l anno ed eventuali operazioni di rimozione della crosta superficiale e spurgo dei fanghi accumulati. Con la rimozione del corpo di fondo occorre eliminare il materiale che potrebbe ostruire i tronchetti di ingresso ed uscita del refluo. Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINI- TANK fornite da Rototec. (Pag. 65) SCEMA D INSTALLAZIONE Vasca biologica settica Pozzetto prelievo fiscale Pubblica fognatura Degrassatore 38 DIVISIONE DEPURAZIONE

39 Vasche biologiche settiche A.E.= abitanti equivalenti; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; E/U= diametro entrata/uscita. * Dimensionando la vasca settica secondo un volume pro capite di 00 /AE è necessario prevedere 1- operazioni di spurgo all anno ** Dimensionando la vasca settica secondo un volume pro capite di 100 /AE è necessario prevedere 3-4 operazioni di spurgo all anno E U E/U Vol. utile AE* 00 procapite AE** 100 procapite ITSE15000,10 5,6,0 1,87 1, PP E U E U E/U Vol. utile AE* 00 procapite AE** 100 procapite ITSE000,10 7,88,0 1,85 1,83 00 PP E U E U E/U Vol. utile AE* 00 procapite AE** 100 procapite ITSE30000,10 10,14,0 1,8 1,80 50 PP E U E U E/U Vol. utile AE* 00 procapite AE** 100 procapite ITSE36000,10 1,40,0 1,8 1,80 50 PP E U DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 39

40 Vasche biologiche Tipo Imhoff PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Entrata Aezza Tappo PP Uscita Materiale: Contenitore corrugato da interro di tipo modulare e sedimentatore di polietilene lineare ad aa densità (LLDPE), corredato di tronchetto di entrata e uscita in PVC. Costruite in conformità alla Norma UNI-EN Il Decreto Legislativo 15/006 rimanda alle indicazioni dettate dal Comitato Interministeriale per la Tutela delle acque dall inquinamento (supplemento ordinario alla G.U. n.48 del 1/0/77 par. 4), per cui sono richiesti volumi medi di 40 l per il comparto di sedimentazione e 100 l per il comparto di digestione per gli scarichi civili con recapito in dispersione sotterranea. Nella versione Emilia-Romagna/Umbria le vasche Imhoff sono dimensionate secondo le delibere D.G.R. 1053/003 (Emilia Romagna) e D.G.R. 1171/007 (Umbria). Funzione: Depurazione di acque reflue nere domestiche mediante trattamento primario di sedimentazione e digestione biologica dei fanghi. Questo tipo di trattamenti consente anche una contestuale rimozione del 5-30% del contenuto organico inteso come BOD 5. Le vasche Imhoff sono costituite da due scomparti sovrapposti e idraulicamente comunicanti. Nel comparto superiore i solidi sedimentabili raggiungono per gravità il fondo del sedimentatore, che ha una opportuna inclinazione per consentire il passaggio dei fanghi nel comparto inferiore dove avviene la digestione; questo tipo di impianto sfrutta l azione combinata di un trattamento meccanico di sedimentazione e di un trattamento biologico di digestione anaerobica fredda. Uso e manutenzione: Un eccessivo accumulo di materiale sedimentabile nel comparto dei fanghi può provocare fenomeni di digestione anaerobica incontrollata che causano eccessive produzioni di biogas e sviluppo di cattivi odori; inore la riduzione del volume disponibile nel comparto di digestione e l eccessiva produzione di bolle di gas concorrono alla risalita del materiale decantato con il peggioramento della qualità dell effluente trattato. Si consiglia l utilizzo del BIO-ATTIVATORE Rototec al fine di rendere più rapido l innesco dei processi biologici, per limitare le operazioni di spurgo e ridurre il rischio dello sviluppo di cattivi odori. Le vasche Imhoff sono pensate per garantire l accumulo dei fanghi primari per un periodo di 6-8 mesi di esercizio dell impianto. Se si sceglie il dimensionamento per Aree Sensibili la frequenza degli spurghi si riduce ad uno ogni 1-14 mesi. In relazione ai carichi alimentati nella fossa sono da prevedersi almeno 1- ispezioni l anno da parte di personale specializzato ed eventuali operazioni di spurgo. Con la rimozione del corpo di fondo occorre effettuare anche la pulizia delle superfici interne della vasca ed eliminare il materiale che ostruisce i tronchetti di ingresso ed uscita del refluo e la bocca di uscita del sedimentatore. Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINITANK fornite da Rototec. (Pag. 65) SCEMA D INSTALLAZIONE Pubblica fognatura Degrassatore Vasca biologica Imhoff Pozzetto prelievo fiscale Sub-irrigazione Tabella 3 40 DIVISIONE DEPURAZIONE

41 Vasche biologiche Tipo Imhoff A.E.= abitanti equivalenti; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; E/U= diametro entrata/uscita. Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIM15000,10 5,6,0 1,87 1, X PP Tot. AE E U Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIM000,10 7,88,0 1,87 1, X PP Tot. AE Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIM30000,10 10,14,0 1,83 1, X PP Tot. AE Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIM36000,10 1,40,0 1, X PP Tot. AE E U E U E U DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 41

42 Vasche biologiche Tipo Imhoff (pubblica fognatura) Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIM15000,10 5,6,0 1,87 1, X PP Tot. AE E U Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIM000,10 7,88,0 1,87 1, X PP Tot. AE Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIM30000,10 10,14,0 1,83 1, X PP Tot. AE Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIM36000,10 1,40,0 1,83 1, X PP Tot. AE E U E U E U 4 DIVISIONE DEPURAZIONE

43 Vasche biologiche Tipo Imhoff Emilia Romagna / Umbria Dimensionate secondo le delibere specifiche indicate dalle delibere regionali D.G.R. 1053/003 (Emilia Romagna) e D.G.R. 1171/007 (Umbria) secondo le quali il comparto di digestione deve avere un volume di 00 /AE e quello di sedimentazione 50 /AE. Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIME15000,10 5,6,0 1,87 1, X PP Tot. AE E U Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIME000,10 7,88,0 1,87 1, X PP Tot. AE Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIME30000,10 10,14,0 1,87 1, X PP Tot. AE E U E U Lungh. E U E/U Sedim. Digest. ITIME36000,10 1,40,0 1,87 1, X PP Tot. AE E U DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 43

44 Impianti fanghi attivi a basso carico PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Aezza Tappo PP Entrata Uscita Materiale: contenitore corrugato da interro di tipo modulare e sedimentatore di polietilene lineare ad aa densità (LLDPE), corredato di tronchetto di entrata e uscita in PVC, soffianti e piastre microforate per la distribuzione dell aria. Funzione: Depurazione di acque reflue nere domestiche mediante trattamento secondario di digestione aerobica. L impianto a fanghi attivi a basso carico Rototec è dimensionato per uno scarico domestico medio: si considera una portata specifica scaricata di 00 l/ae x giorno; un carico di inquinamento organico pro capite di 60gBOD/AE x giorno; concentrazione in ingresso all impianto ipotizzata pari a 40 mgbod/l prevedendo a monte dell impianto un trattamento primario tipo Imhoff o settica. E importante separare grassi e schiume a monte della vasca a fanghi attivi perché questi potrebbero pregiudicarne il rendimento di depurazione che in condizioni di regolare esercizio arriva fino al 90% (percentuale di abbattimento del carico organico come BOD 5 ). Uso e manutenzione: Si consiglia di ispezionare la vasca con cadenza almeno annuale e di procedere con eventuali interventi di estrazione del fango di supero. Tali operazioni sono svoe di norma in concomitanza con l ispezione e lo spurgo dei trattamenti primari (degrassatore e vasca biologica La pulizia verrà svoa estraendo una parte dei fanghi di supero, rimuovendo gli accumuli presenti nelle condotte di ingresso ed uscita e pulendo i diffusori d aria per prevenire eventuali intasamenti. Controllare periodicamente il funzionamento dei soffianticompressori. Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINI- TANK fornite da Rototec. (Pag. 65) SCEMA D INSTALLAZIONE Sub-irrigazione Tabella 3 Degrassatore Vasca biologica Impianto a fanghi attivi a basso carico Pozzetto prelievo fiscale Corso d acqua Tabella 3 44 DIVISIONE DEPURAZIONE

45 Impianti fanghi attivi a basso carico A.E.= abitanti equivalenti: = diametro serbatoio; = lunghezza serbatoio; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; E/U= diametro entrata/uscita; CV= carico biologico volumetrico. ITIFA15000,10 Lungh. 5,6 E U E/U,0 1,87 1, X PP75 P80 Vol. Aerato Vol. Sedim Carico Volum. kgbod/m3d 0,39 Soffianti N Piatti Diffusori AE x P Soffianti N Piatti Diffusori AE 3 x P Soffianti N Piatti Diffusori AE 4 x P Soffianti N Piatti Diffusori AE 5 x P P80 U E ITIFA000,10 Lungh. 7,88 E U E/U,0 1,87 1, X PP75 P80 P80 Vol. Aerato Vol. Sedim Carico Volum. kgbod/m3d 0,39 U E P80 ITIFA30000,10 Lungh. 10,14 E U E/U,0 1,87 1, X PP75 P80 P80 P80 Vol. Aerato Vol. Sedim Carico Volum. kgbod/m3d 0,39 P80 U E ITIFA36000 E U E/U,0 1,87 1, X PP75 P80 P80 P80 Vol. Aerato Vol. Sedim P80 Carico Volum. kgbod/m3d 0,39 U E P80,10 Lungh. 1,40 DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 45

46 Depuratori monoblocco a fanghi attivi PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Aezza Tappo PP Entrata Uscita Materiale: Contenitore corrugato da interro di tipo modulare e sedimentatore di polietilene lineare ad aa densità (LLDPE), corredato di tronchetto di entrata e uscita in PVC, soffianti e piastre microforate per la distribuzione dell aria; suddiviso in due comparti distinti, il primo di decantazione dei fanghi, il secondo di ossidazione biologica. Funzione: Depurazione di acque reflue nere domestiche mediante trattamento primario di sedimentazione e digestione anaerobica dei fanghi in vasca biologica e successivo trattamento secondario di digestione aerobica a fanghi attivi. Il depuratore monoblocco Rototec è dimensionato per uno scarico domestico medio: si considera una portata specifica scaricata di 00 l/ae x giorno e un carico di inquinamento organico pro capite di 60gBOD/AE x giorno; è importante separare grassi e schiume a monte della vasca a fanghi attivi perché questi potrebbero pregiudicarne il rendimento di depurazione che in condizioni di regolare esercizio arriva fino al 90% (percentuale di abbattimento del carico organico come BOD 5 ). Il refluo depurato rispetta i limiti di emissione della tabella 3 del Lgs 15/006 per lo scarico in corso idrico superficiale. Uso e manutenzione: Si consiglia di ispezionare la vasca con cadenza almeno annuale e di procedere con eventuali interventi di estrazione del fango che si accumula principalmente nel comparto primario ma in parte anche nel comparto a fanghi attivi. La pulizia verrà svoa estraendo una parte dei fanghi di supero, rimuovendo gli accumuli presenti nelle condotte di ingresso ed uscita e pulendo i diffusori d aria per prevenire eventuali intasamenti. Controllare periodicamente il funzionamento dei soffianti-compressori. Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINI- TANK fornite da Rototec.(Pag. 65) SCEMA D INSTALLAZIONE Depuratore monoblocco a fanghi attivi Pozzetto prelievo fiscale Sub-irrigazione Tabella 3 Degrassatore Corso d acqua Tabella 3 46 DIVISIONE DEPURAZIONE

47 Depuratori monoblocco a fanghi attivi A.E.= abitanti equivalenti: = diametro serbatoio; = lunghezza serbatoio; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; E/U= diametro entrata/uscita. Lungh. e u E/U Vol. Sedim. Vol. Aerato Vol. Sed. finale Soffianti N Piatti diffusori ITSEIFA15000,10 5,6,0 1,87 1,85 15 X PP x P80 40 AE P80 E U Lungh. e u E/U Vol. Sedim. Vol. Aerato Vol. Sed. finale Soffianti N Piatti diffusori ITSEIFA000,10 7,88,0 1,87 1, X PP x P AE P80 P80 E U Lungh. e u E/U Vol. Sedim. Vol. Aerato Vol. Sed. finale Soffianti N Piatti diffusori IITSEIFA30000,10 10,14,0 1,87 1, X PP x P AE P80 P80 E U Lungh. e u E/U Vol. Sedim. Vol. Aerato Vol. Sed. finale Soffianti N Piatti diffusori ITSEIFA36000,10 1,40,0 1,87 1, X PP x P AE P80 P80 P80 E U DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 47

48 Accessori per impianti a fanghi attivi (compresi nella fornitura) Soffianti - Compressori Rototec monta sui propri impianti a fanghi attivi compressori di aria a membrana che sfruttano il principio della vibrazione elettromagnetica di un asta di azionamento supportata da membrane in goa. Questo sistema riduce al minimo i consumi energetici, potendo fornire portate d aria costanti senza variazioni della pressione di esercizio; la soffiante non presenta parti a contatto in movimento quindi non richiede alcun intervento di lubrificazione. Particolare attenzione viene posta nell isolamento acustico e nella progettazione della sezione vibrante del compressore perché risui quanto più silenzioso possibile. Voaggio V Frequenza z Watt W Ampere A Portata l/min Pressione nominale bar Rumorosità db P ,3 40 0,13 < 39 4,9 P ,6 70 0,15 < 48 6,9 P ,15 < 57 7 P , 114 0, < 5 11,8 P , , < 53 1 Peso kg USO E MANUTENZIONE La soffiante non presenta parti a contatto in movimento quindi non richiede alcun intervento di lubrificazione. A parte la facile sostituzione di alcuni componenti (membrana) e la pulizia trimestrale del firo di aspirazione aria, il funzionamento è a lungo termine ed esente da aro tipo di manutenzione. E bene comunque sistemarla in un apposito locale tecnico coperto, predisposto da personale qualificato, avente le seguenti caratteristiche: Deve essere posizionato fuori terra, ad una distanza massima di 10 m. dall impianto di depurazione; Base di appoggio solida, piana e posizionata ad un livello superiore dalla vasca, per evitare il ritorno dei fanghi in caso di interruzione dell erogazione dell aria; Adeguato ricambio d aria per evitare il surriscaldamentodella soffiante; Ambiente privo di gas corrosivi e non esposto a vibrazioni; Quadro elettrico o prese di corrente (0v; 50hz) in numero adeguato, compresa una presa di servizio e sezionatore manuale (a fusibili o magnetotermico), il tutto predisposto da personale tecnico specializzato; Cavidotti di protezione del tubo aria, da locale tecnico a bordo vasca (diametro minimo 80) e del tubo elettrico, da locale tecnico a bordo vasca (diametro minimo 63). Mantenere permanentemente acceso il compressore per l alimentazione dell aria. Un prolungato stato di stato di anossia (mancanza di ossigeno),può provocare l estinzione dei microrganismi che garantiscono l efficacia del trattamento. Precauzioni d impiego Eseguire tutte le operazioni di pulizia e/o sostituzione unicamente in assenza di corrente elettrica; Prima di compiere qualsiasi operazione di pulizia e/o sostituzione, assicurarsi che il corpo del compressore si sia raffreddato per evitare eventuali rischi di bruciature; È buona norma utilizzare, per eventuali riparazioni, solo materiali originali al fine di garantire la sicurezza dell apparecchiatura; Le operazioni di manutenzione che richiedono la presenza di energia elettrica, quali la ricerca di guasti all interno della soffiante, devono essere eseguite da personale qualificato; Non collegare il compressore a fonti di energia diverse da quelle indicate. In caso di dubbio sugli allacciamenti non collegare l apparecchiatura. Modalità d installazione Collegare un estremità del tubo di adduzione aria in dotazione all uscita della soffiante utilizzando le apposite fascette; Collegare l ara estremità del tubo all innesto rapido predisposto sulla vasca. 48 DIVISIONE DEPURAZIONE

49 Accessori per impianti a fanghi attivi (compresi nella fornitura) Diffusori a piastra Per i propri impianti a fanghi attivi Rototec utilizza diffusori a membrana in goa microforata, costruiti per ottenere una distribuzione d aria quanto più uniforme con bolle di dimensioni microscopiche per ottimizzare il rendimento di ossigenazione del liquame. La particolare struttura delle piastre rende minimi i rischi di intasabilità in fase di esercizio e annulla le possibilità di sganciamento in fase di ispezione, garantendo il trasferimento di elevate portate d aria con limitate perdite di carico. Diametro Peso kg Portata d aria massima m 3 /h Diametro delle bolle Capacita` di ossigenazione go / Nm 3 per metro di battente IFADN 11, USO E MANUTENZIONE La particolare struttura del diffusore rende minimi i rischi di intasabilità in fase di esercizio anche intermittente ed annulla la possibilità di sganciamento durante le fasi di ispezione, assicurando così il trasferimento di elevate portate d aria con limitate perdite di carico. La goa che riveste il distributore d aria rigido assicura l infrangibilità del sistema che mantiene le proprie caratteristiche inaerate nel tempo. É bene comunque pulire il diffusore con un getto d acqua ogni voa che si effettua l estrazione dei fanghi dalla vasca, per prevenire eventuali accumuli nei microfori che comporterebbero una scarsa insufflazione d aria ed un conseguente minor rendimento dell impianto. Pastiglie di cloro Gli impianti a Fanghi Attivi vengono costruiti con un comparto di disinfezione inserito lungo la condotta di scarico del refluo, nell apposito alloggiamento è possibile inserire una pastiglia di cloro, per produrre un effetto disinfettante che dura per giorni. Questo accorgimento viene introdotto per evitare il rischio che nello scarico ci siano presenze micro-biologiche non conformi ai limiti di legge. Peso mg Diametro IFACC Aezza Precauzioni d impiego Nocivo per ingestione. Irritante per gli occhi e le vie respiratorie (in caso di contatto con gli occhi, lavare iediatamente ed abbondantemente con acqua e consuare un medico). Conservare fuori dalla portata dei bambini. Conservare al riparo dell umidità. In caso di incendio e/o esplosione non respirare i fumi. Può provocare l accensione di materie prime combustibili. A contatto con gli acidi libera gas tossico. Aamente tossico per gli organismi acquatici. Ispezione in uscita Alloggiamento pastiglia Pastiglia di cloro DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 49

50 Firi percolatori Anaerobici PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Entrata Aezza Tappo PP Uscita Caratteristiche tecniche: Il firo percolatore è un reattore biologico all interno del quale i microrganismi, che svolgono la depurazione del refluo, si sviluppano sulla superficie di appositi corpi di riempimento disposti alla rinfusa. La distribuzione uniforme del liquame attraverso il firo garantisce il massimo contatto tra il materiale organico da degradare e le pellicole biologiche che ricoprono le sfere di riempimento. I corpi che costituiscono il volume firante sono realizzati in polipropilene, pensati per garantire una elevata superficie disponibile all attecchimento dei microrganismi batterici, in particolare le sfere utilizzate offrono una superficie per unità di volume firante di 140 m /m 3, moo superiore ai tradizionali riempimenti lapidei, con un volume di vuoti superiore al 90%; con questa soluzione vengono minimizzati i rischi di intasamento del letto e si garantisce anche una migliore circolazione dell aria attraverso il letto firante del percolatore aerobico. I firi percolatori consentono di raggiungere buoni rendimenti di depurazione senza spese energetiche, con spese di gestione minime limitate alla periodica pulizia dell impianto. Il dimensionamento dei firi percolatori per un liquame domestico medio, si riferisce al fattore di carico organico (kgbod/m 3 d) con cui viene alimentato il firo, questo parametro è il rapporto tra carico organico in ingresso (kgbod 5 d) ed il volume del letto firante. I percolatori Rototec sono pensati per operare con fattori di carico organico (kgbod 5 /m 3 d) medio-bassi questo garantisce un buon margine di sicurezza rispetto alle fluttuazioni di portata in ingresso ed una limitata produzione di fanghi di supero. Funzione: Depurazione di acque reflue domestiche nere per trattamento secondario a basso carico idraulico e organico volumetrico, mediante digestione aerobica a biomassa adesa. Uso e manutenzione: Lo sviluppo delle pellicole sui corpi di riempimento può sporcare eccessivamente il firo, con il rischio di fughe di solidi con l effluente trattato. Per evitare uno scarico eccessivamente torbido si consiglia un ispezione del firo con cadenza almeno annuale ed eventuali operazioni di pulizia. La pulizia verrà svoa attraverso un energico lavaggio del letto firante eventualmente in controcorrente, prestando attenzione nella rimozione degli accumuli nelle condotte di ingresso ed uscita e asportazione dei fanghi. Si ricorda anche che per un corretto funzionamento del firo percolatore è necessario prevedere un trattamento di decantazione in fossa Imhoff o simile a monte del firo stesso. Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINI- TANK fornite da Rototec. (Pag. 65) SCEMA D INSTALLAZIONE Sub-irrigazione Tabella 3 Degrassatore Vasca biologica Firo percolatore anaerobico Pozzetto prelievo fiscale Corso d acqua Tabella 3 50 DIVISIONE DEPURAZIONE

51 Firi percolatori Anaerobici A.E.= abitanti equivalenti: = diametro serbatoio; = lunghezza serbatoio; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; E/U= diametro entrata/uscita; Qmax= portata di punta; Q4= portata giornaliera; CV= carico biologico volumetrico. E U ITAN 15000,10 5,6,0 1,83 1,80 E/U Vol. firo m3 160 PP75-14,15 Qmax m3/h Q4 m3/g Carico vol.co KgBOD5/m3d AE 0 0, Qmax m3/h Q4 m3/g Carico vol.co KgBOD5/m3d AE ,3 140 Qmax m3/h Q4 m3/g Carico vol.co KgBOD5/m3d AE ,35 00 U E E U ITAN 000,10 7,88,0 1,83 1,80 E/U Vol. firo m3 160 PP75 1 0,7 U E E U ITAN 30000,10 10,14,0 1,81 1,78 E/U Vol. firo m3 00 PP75 7,5 U E E U ITAN 36000,10 1,40,0 1,81 1,78 E/U Vol. firo m3 00 PP ,8 Qmax m3/h Q4 m3/g Carico vol.co KgBOD5/m3d AE ,34 40 U E DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 51

52 Firi percolatori Anaerobici Emilia Romagna / Umbria contenitore in monoblocco tipo modulare di polietilene lineare ad aa densità (LLDPE) con tronchetto di entrata e uscita in PVC. Corpi di riempimento in polipropilene ad aa superficie specifica. La L.R del 9/6/003 dell Emilia Romagna e la delibera Regionale Umbria 1171/007 richiedono che, per il dimensionamento, si applichi la relazione S=N/h che lega superficie firante (S), numero di abitanti equivalenti (N) e aezza firante (h), quest uimo valore deve essere compreso tra 0,9 e 1,5 m. ITANE x E U F E/U S Vol. firo SxF Sxh Qmax m m3 m3/h,10 x 5,6,0 1,83 1,80 1, PP75-10, 15,3 3,05 0,46 Q4 Carico vol.co AE m3/g KgBOD5/m3d 4,6 0,07 3 F E U ITANE 000 x E U F,10 x 7,88,0 1,83 1,80 1,50 E/U S Vol. firo SxF Sxh Qmax m m3 m3/h 160 PP ,9 1,7 33,5 0,65 Q4 Carico vol.co AE m3/g KgBOD5/m3d 6,5 0, F E U ITANE x E U F,10 x 10,14,0 1,83 1,80 1,50 E/U S Vol. firo SxF Sxh Qmax m m3 m3/h 160 PP75 19,16 8,0 43,11 0,84 Q4 Carico vol.co AE m3/g KgBOD5/m3d 8,4 0, F E U ITANE x E U F,10 x 1,40,0 1,83 1,80 1,50 E/U S Vol. firo SxF Sxh Qmax m m3 m3/h 160 PP75 3 3,67 34,3 53,5 1,03 Q4 Carico vol.co AE m3/g KgBOD5/m3d 10,3 0,074 F E A.E.= abitanti equivalenti: int.= diametro serbatoio; = lunghezza serbatoio; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; F= aezza massa firante; E/U= diametro entrata/uscita; Qmax= portata di punta; Q4= portata giornaliera; CV= carico biologico volumetrico. 5 DIVISIONE DEPURAZIONE U 53

53 Firi percolatori Aerobici Entrata PROLUNGA MODULARE OPZIONALE - PP75 Aezza Tappo PP Uscita Caratteristiche tecniche: Il firo percolatore è un reattore biologico all interno del quale i microrganismi, che svolgono la depurazione del refluo, si sviluppano sulla superficie di appositi corpi di riempimento disposti alla rinfusa. La distribuzione uniforme del liquame attraverso il firo garantisce il massimo contatto tra il materiale organico da degradare e le pellicole biologiche che ricoprono le sfere di riempimento. I corpi che costituiscono il volume firante sono realizzati in polipropilene, pensati per garantire una elevata superficie disponibile all attecchimento dei microrganismi batterici, in particolare le sfere utilizzate offrono una superficie per unità di volume firante di 140 m /m 3, moo superiore ai tradizionali riempimenti lapidei, con un volume di vuoti superiore al 90%; con questa soluzione vengono minimizzati i rischi di intasamento del letto e si garantisce anche una migliore circolazione dell aria attraverso il letto firante del percolatore aerobico. I firi percolatori consentono di raggiungere buoni rendimenti di depurazione senza spese energetiche, con spese di gestione minime limitate alla periodica pulizia dell impianto. Il dimensionamento dei firi percolatori per un liquame domestico medio, si riferisce al fattore di carico organico (kgbod/m 3 d) con cui viene alimentato il firo, questo parametro è il rapporto tra carico organico in ingresso (kgbod 5 d) ed il volume del letto firante. I percolatori Rototec sono pensati per operare con fattori di carico organico (kgbod 5 /m 3 d) medio-bassi questo garantisce un buon margine di sicurezza rispetto alle fluttuazioni di portata in ingresso ed una limitata produzione di fanghi di supero. Funzione: Depurazione di acque reflue domestiche nere per trattamento secondario a basso carico idraulico e organico volumetrico, mediante digestione aerobica a biomassa adesa. Uso e manutenzione: Lo sviluppo delle pellicole sui corpi di riempimento può sporcare eccessivamente il firo, con il rischio di fughe di solidi con l effluente trattato. Per evitare uno scarico eccessivamente torbido si consiglia un ispezione del firo con cadenza almeno annuale ed eventuali operazioni di pulizia. La pulizia verrà svoa attraverso un energico lavaggio del letto firante eventualmente in controcorrente, prestando attenzione nella rimozione degli accumuli nelle condotte di ingresso ed uscita e asportazione dei fanghi. Si ricorda anche che per un corretto funzionamento del firo percolatore è necessario prevedere un trattamento di decantazione in fossa Imhoff o simile a monte del firo stesso. Nel caso di firi percolatori aerobici è necessario installare anche una vasca di decantazione a valle, che chiarifichi il refluo dai residui di fango eventualmente rilasciati dal firo stesso. Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINI- TANK fornite da Rototec. (Pag. 65) SCEMA D INSTALLAZIONE Sub-irrigazione Tabella 3 Degrassatore Vasca biologica Firo percolatore aerobico Pozzetto prelievo fiscale Corso d acqua Tabella 3 DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 53

54 Firi percolatori Aerobici A.E.= abitanti equivalenti: = diametro serbatoio; = lunghezza serbatoio; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; E/U= diametro entrata/uscita; Qmax= portata di punta; Q4= portata giornaliera; CV= carico biologico volumetrico. E U ITAR 15000,10 5,6,0 1, E/U Vol. firo m3 160 PP75-14,15 Qmax m3/h Q4 m3/g Carico vol.co KgBOD5/m3d AE 0 0, Qmax m3/h Q4 m3/g Carico vol.co KgBOD5/m3d AE ,3 140 Qmax m3/h Q4 m3/g Carico vol.co KgBOD5/m3d AE ,35 00 U E E U ITAR 000,10 7,88,0 1, E/U Vol. firo m3 160 PP75 1 0,7 U E E U ITAR 30000,10 10,14,0 1, E/U Vol. firo m3 00 PP75 7,5 U E E U ITAR 36000,10 1,40,0 1, E/U Vol. firo m3 00 PP ,8 Qmax m3/h Q4 m3/g Carico vol.co KgBOD5/m3d AE ,34 40 U E 54 DIVISIONE DEPURAZIONE

55 Firi percolatori Aerobici Emilia Romagna / Umbria contenitore in monoblocco tipo modulare di polietilene lineare ad aa densità (LLDPE) con tronchetto di entrata e uscita in PVC. Corpi di riempimento in polipropilene ad aa superficie specifica. La L.R del 9/6/003 dell Emilia Romagna e la delibera Regionale Umbria 1171/007 richiedono che, per il dimensionamento, si applichi la relazione S=N/h che lega superficie firante (S), numero di abitanti equivalenti (N) e aezza firante (h), quest uimo valore deve essere compreso tra 0,9 e 1,5 m. x E U F ITARE 15000,10 x 5,6,0 1, ,50 E/U S Vol. firo SxF Sxh Qmax m m3 m3/h 160 PP75-10, 15,3 3,05 0,46 Q4 Carico vol.co AE m3/g KgBOD5/m3d 4,6 0,07 3 U F E x E U F ITARE 000,10 x 7,88,0 1, ,50 E/U S Vol. firo SxF Sxh Qmax m m3 m3/h 160 PP ,9 1,7 33,5 0,65 Q4 Carico vol.co AE m3/g KgBOD5/m3d 6,5 0, U F E x E U F ITARE 30000,10 x 10,14,0 1, ,50 E/U S Vol. firo SxF Sxh Qmax m m3 m3/h 160 PP75 19,16 8,0 43,11 0,84 Q4 Carico vol.co AE m3/g KgBOD5/m3d 8,4 0, U F E x E U F ITARE 36000,10 x 1,40,0 1, ,50 E/U S Vol. firo SxF Sxh Qmax m m3 m3/h 160 PP75 3 3,67 34,3 53,5 1,03 Q4 Carico vol.co AE m3/g KgBOD5/m3d 10,3 0,074 U F E A.E.= abitanti equivalenti: int.= diametro serbatoio; = lunghezza serbatoio; = aezza contenitore; E= aezza entrata; U= aezza uscita; F= aezza massa firante; E/U= diametro entrata/uscita; Qmax= portata di punta; Q4= portata giornaliera; CV= carico biologico volumetrico. DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 55 53

56 Impianti di trattamento delle acque di prima pioggia (impianti in accumulo) Pozzetto scolmatore Quadro elettrico temporizzato By-pass Valvola antiriflusso Pompa di rilancio Deoliatore con firo a coalescenza Pozzetto prelievo fiscale Il trattamento delle acque di pioggia La materia del trattamento delle acque di dilavamento di superfici impermeabili viene regolamentata dal D.lgs 15/06 secondo il quale: 1. Ai fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali, le regioni, previo parere del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio, disciplinano e attuano: a) Le forme di controllo degli scarichi di acque meteoriche di dilavamento provenienti da reti fognarie separate; b) I casi in cui può essere richiesto che le iissioni delle acque meteoriche di dilavamento effettuate tramite are condotte separate, siano sottoposte a particolari prescrizioni, ivi compresa l eventuale autorizzazione.. Le regioni disciplinano aresì i casi in cui può essere richiesto che le acque di prima pioggia e di lavaggio di aree esterne siano convogliate e opportunamente trattate in impianti di depurazione per particolari condizioni nelle quali, in relazione alle attività svoe vi sia il rischio di dilavamento da superfici impermeabili scoperte di sostanze pericolose o di sostanze che creino pregiudizio per il raggiungimento degli obiettivi di qualità per i corpi idrici. Spesso nel dimensionamento di questo tipo di impianti si seguono le prescrizioni tecniche definite dalla legge regionale lombarda del 7 maggio 1985 n. 6, secondo la quale: sono considerate acque di prima pioggia quelle corrispondenti per un evento meteorico ad una precipitazione di 5 uniformemente distribuita sull intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio; ai fini del dimensionamento delle portate si stabilisce che tale valore venga scaricato in un periodo di quindici minuti; i coefficienti di afflusso alla rete si assumono pari a 1 per superfici coperte, lastricate o impermeabilizzate e a 0,3 per quelle permeabili di qualsiasi tipo, escludendo dal computo le superfici coivate. Caratteristiche tecniche impianti di prima pioggia con sistema in accumulo L impianto comprende un pozzetto scolmatore, un sistema di accumulo in vasca monoblocco del tipo modulare, con valvola di chiusura automatica e pompa soersa temporizzata, un sistema di trattamento di dissabbiatura e disoleatura dimensionato secondo normativa UNI-EN858-1 e conforme alle richieste del D.lgs 15/06. L impianto è dimensionato per trattare i primi 5 di pioggia in quanto solo in esse sono presenti le sostanze inquinanti secondo quanto indicato dalla L.R. Lombardia 7 maggio 1985 n. 6. Una voa riempita la vasca di accumulo le successive piogge, definite secondarie e teoricamente non inquinate, confluiranno direttamente nel corpo recettore grazie al pozzetto scolmatore posizionato a monte della vasca stessa. L acqua inquinata stoccata viene quindi rilanciata da una pompa soersa che si attiva mediante quadro elettrico che regola lo svuotamento dell accumulo in modo che dopo 48/7 ore dall evento di pioggia il sistema sia pronto per un nuovo ciclo di funzionamento. L impianto di trattamento è costituito da un deoliatore con firo a coalescenza che permette di scaricare il refluo depurato nel rispetto dei limiti della colonna 1 della tabella 3 D.lgs 15/06 (scarico in corso idrico superficiale). Prima dell iissione del refluo trattato nel recettore finale è previsto un pozzetto prelievi nel quale possono svolgersi i campionamenti per le opportune analisi del refluo. L efficacia dell impianto è per i seguenti parametri: Solidi sedimentabili. Idrocarburi totali ed ari liquidi leggeri non emulsionati aventi peso specifico sino a 0.95 g/ 3. La portata di punta m³/h per ogni singolo modello dove non espressamente indicato deve essere inferiore ai limiti indicati sulla scheda tecnica. La superficie (m ) del piazzale da trattare per ogni singolo modello, dove non espressamente indicato, deve essere minore o uguale ai limiti indicati sulla scheda tecnica. Per quanto non espressamente indicato si fa riferimento ai dati di progetto indicati sulla scheda tecnica. Impiego Separazione di oli minerali, idrocarburi e inerti per: Parcheggi auto, box e saloni espositivi Stazioni di servizio Stazioni di lavaggio Autofficine e imprese di demolizione Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINITANK fornite da Rototec. (Pag. 65) 56 DIVISIONE DEPURAZIONE

57 Impianti di trattamento delle acque di prima pioggia (impianti in accumulo) Vol. prima pioggia ITIPP3000DOFC Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc PSC IPP IT x NDOFC1000 1,5 l/s PPF Entrata Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Pozzetto prelievi fiscali Pozzetto scolmatore Elettropompa Deoliatore con firo a coalescenza Vol. prima pioggia ITIPP4500DOFC Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc PSC IPP Serbatoio di accumulo IT x ,5 NDOFC1000 1,5 l/s PPF Entrata Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Pozzetto prelievi fiscali Pozzetto scolmatore Elettropompa Deoliatore con firo a coalescenza Superficie Superficie Superficie Vol. prima pioggia ITIPP6000DOFC Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc PSC050 0IPP Serbatoio di accumulo IT x NDOFC1000 1,5 l/s PPF Entrata Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Pozzetto prelievi fiscali Pozzetto scolmatore Elettropompa Deoliatore con firo a coalescenza Serbatoio di accumulo DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 57

58 Impianti di trattamento delle acque di prima pioggia (impianti in accumulo) Vol. prima pioggia ITIPP7000DOFC Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc PSC050 0IPP IT x NDOFC1000 1,5 l/s PPF Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Entrata Pozzetto prelievi fiscali Pozzetto scolmatore Deoliatore con firo a coalescenza Elettropompa Serbatoio di accumulo Vol. prima pioggia Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc ITIPP9000DOFC PSC105 0IPP Superficie Superficie IT x NDOFC1000 1,5 l/s PPF Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Entrata Pozzetto prelievi fiscali Pozzetto scolmatore Deoliatore con firo a coalescenza Elettropompa Serbatoio di accumulo Vol. prima pioggia Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc ITIPP10000DOFC PSC105 0IPP Superficie IT x NDOFC1000 1,5 l/s PPF Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Pozzetto prelievi fiscali Entrata Pozzetto scolmatore Deoliatore con firo a coalescenza Serbatoio di accumulo Elettropompa *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa. 58 DIVISIONE DEPURAZIONE

59 Impianti di trattamento delle acque di prima pioggia (impianti in accumulo) Vol. prima pioggia Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc ITIPP1000DOFC PSC1031 0IPP Superficie ITU x NDOFC1000 1,5 l/s PPF Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Entrata Pozzetto prelievi fiscali Pozzetto scolmatore Deoliatore con firo a coalescenza Elettropompa Serbatoio di accumulo Vol. prima pioggia Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc ITIPP14000DOFC PSC1031 0IPP Superficie ITC x NDOFC1000 1,5 l/s PPF Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Entrata Pozzetto prelievi fiscali Pozzetto scolmatore Deoliatore con firo a coalescenza Elettropompa Serbatoio di accumulo *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa. DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 59

60 Impianti di trattamento delle acque di prima pioggia (impianti in accumulo) Vol. prima pioggia Pozzetto scolmatore Serbatoio di accumulo Deoliatore Pozzetto prelievi fiscale E-U-BP x Largh. Vol. mq mc ITIPP17000DOFC PSC1040 0IPP Superficie ITC x NDOFC1000 1,5 l/s PPF Valvola antiriflusso Quadro elettrico temporizzato Entrata Pozzetto prelievi fiscali Pozzetto scolmatore Deoliatore con firo a coalescenza Elettropompa Serbatoio di accumulo *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa. 60 DIVISIONE DEPURAZIONE

61 Impianti di trattamento delle acque di pioggia (impianti in continuo) Pozzetto scolmatore Firo a coalescenza By-pass Dissabbiatore Deoliatore Il trattamento delle acque di pioggia La materia del trattamento delle acque di dilavamento di superfici impermeabili viene regolamentata dal D.lgs 15/06 secondo il quale: 1. Ai fini della prevenzione di rischi idraulici ed ambientali, le regioni, previo parere del Ministero dell ambiente e della tutela del territorio, disciplinano e attuano: a) Le forme di controllo degli scarichi di acque meteoriche di dilavamento provenienti da reti fognarie separate; b) I casi in cui può essere richiesto che le iissioni delle acque meteoriche di dilavamento effettuate tramite are condotte separate, siano sottoposte a particolari prescrizioni, ivi compresa l eventuale autorizzazione.. Le regioni disciplinano aresì i casi in cui può essere richiesto che le acque di prima pioggia e di lavaggio di aree esterne siano convogliate e opportunamente trattate in impianti di depurazione per particolari condizioni nelle quali, in relazione alle attività svoe vi sia il rischio di dilavamento da superfici impermeabili scoperte di sostanze pericolose o di sostanze che creino pregiudizio per il raggiungimento degli obiettivi di qualità per i corpi idrici. Spesso nel dimensionamento di questo tipo di impianti si seguono le prescrizioni tecniche definite dalla legge regionale lombarda del 7 maggio 1985 n. 6, secondo la quale: sono considerate acque di prima pioggia quelle corrispondenti per un evento meteorico ad una precipitazione di 5 uniformemente distribuita sull intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio; ai fini del dimensionamento delle portate si stabilisce che tale valore venga scaricato in un periodo di quindici minuti; i coefficienti di afflusso alla rete si assumono pari a 1 per superfici coperte, lastricate o impermeabilizzate e a 0,3 per quelle permeabili di qualsiasi tipo, escludendo dal computo le superfici coivate. Caratteristiche tecniche impianti di trattamento delle acque di pioggia con sistema in continuo L impianto, realizzato con un serbatoio monoblocco di tipo modulare, permette di trattare in continuo le acque di pioggia provenienti dal dilavamento di superfici impermeabili di grandi dimensioni, di transito e parcheggio per aree industriali, residenziali e stazioni di servizio potenzialmente inquinate da oli minerali, idrocarburi, sabbia e inerti. Il sistema di trattamento acque di pioggia sfrutta l azione di un separatore di sabbie e oli a funzionamento continuo in grado di trattare portate fino a 10 l/s. Le acque di dilavamento provenienti dalle aree di transito impermeabili devono essere convogliate al sistema di trattamento. Nelle vasche di trattamento viene inviata una portata data dai primi 5 di un evento meteorico scaricati in 15 minuti; per portate superiori si attiva il by-pass che invia al recapito delle acque bianche, le acque in eccesso. L impianto di trattamento è costituito da un dissabbiatore e un deoliatore con firo a coalescenza così che il refluo in uscita abbia le caratteristiche idonee per poter essere scaricato in corpo idrico superficiale (all. 5 tab. 3 D.lgs 15/006). L efficacia dell impianto è per i seguenti parametri: Solidi sedimentabili. Idrocarburi totali ed ari liquidi leggeri non emulsionati aventi peso specifico sino a 0,95 g/ 3. La portata di punta m³/h per ogni singolo modello dove non espressamente indicato deve essere inferiore ai limiti indicati sulla scheda tecnica. La superficie (m ) del piazzale da trattare per ogni singolo modello, dove non espressamente indicato, deve essere minore o uguale ai limiti indicati sulla scheda tecnica. Per quanto non espressamente indicato si fa riferimento ai dati di progetto indicati sulla scheda tecnica. Impiego Separazione di oli minerali, idrocarburi, e inerti per: Parcheggi auto, box e saloni espositivi Stazioni di servizio Stazioni di lavaggio Autofficine e imprese di demolizione Modalità di installazione: Seguire scrupolosamente le MODALITÁ D INTERRO INFINITANK fornite da Rototec. (Pag. 65) DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 61

62 Impianti di trattamento delle acque di pioggia (impianti in continuo) Superficie Portata Vol. utile totale Pozzetto scolmatore Dissabbiatore - disoleatore Vol. Vol. E-U-BP x Largh. E-U dissabbiatura disoleatura mq l/s ITIPC PSC1055IPC x Entrata By-pass Firo a coalescenza Uscita Pozzetto scolmatore Superficie Portata Vol. utile totale Pozzetto scolmatore Dissabbiatore - disoleatore Vol. Vol. E-U-BP x Largh. E-U dissabbiatura disoleatura mq l/s ITIPC PSC1055IPC x Entrata By-pass Firo a coalescenza Uscita Pozzetto scolmatore Superficie Portata Vol. utile totale Pozzetto scolmatore Dissabbiatore - disoleatore Vol. Vol. E-U-BP x Largh. E-U dissabbiatura disoleatura mq l/s ITIPC PSC103131IPC x Entrata By-pass Firo a coalescenza Uscita Pozzetto scolmatore 6 DIVISIONE DEPURAZIONE

63 Impianti di trattamento delle acque di pioggia (impianti in continuo) Superficie Portata Vol. utile totale Pozzetto scolmatore Dissabbiatore - disoleatore Vol. Vol. E-U-BP x Largh. E-U dissabbiatura disoleatura mq l/s ITIPC PSC103131IPC x Entrata By-pass Firo a coalescenza Uscita Pozzetto scolmatore Superficie Portata Vol. utile totale Pozzetto scolmatore Dissabbiatore - disoleatore Vol. Vol. E-U-BP x Largh. E-U dissabbiatura disoleatura mq l/s ITIPC PSC103131IPC x Entrata By-pass Firo a coalescenza Uscita Pozzetto scolmatore *Saldature in cantiere N.B.: per i dimensionamenti superiori contattare il nostro ufficio tecnico. N.B.: La posizione dell'asterisco è puramente indicativa. DIVISIONE DEPURAZIONE INFINITANK 63

64 64 MODALITÀ D INTERRO

65 MODALITÀ D INTERRO MODALITÀ INFINITANK D INTERRO 65

66 Modalità d'interro AVVERTENZE E PRECAUZIONI A) Durante lo svolgimento di tutte le operazioni deve essere rispettato il D.Lgs. 81/08 e successive modifiche sulla sicurezza dei cantieri temporanei e mobili. B) Controllare moo attentamente il materiale al momento della consegna per verificare se corrisponde all ordine effettuato ed ai dati di progetto, è importante inore segnalare subito eventuali difetti riscontrati e/o danni dovuti al trasporto. Contattare direttamente l azienda tramite telefonata, fax o . C) Verificare che il serbatoio modulare sia corredato di tutta la documentazione (schede tecniche, modalità di interro, ecc ). Comunicarne all azienda l eventuale mancanza, sarà nostra premura inviarne subito una copia. D) Accertarsi che guarnizioni, tubi e tutte le parti diverse dal polietilene siano idonee al liquido contenuto. E) Utilizzare mezzi di sollevamento e trasporto di adeguata portata e rispondenti alle norme di sicurezza vigenti. F) Evitare urti e contatti con corpi taglienti o spigolosi che potrebbero compromettere l integrità del manufatto. G) Movimentare i serbatoi solo se completamente vuoti utilizzando gli appositi golfer di sollevamento; non sollevare MAI la vasca dai tubi di entrata e/o uscita (Vedi par. Movimentazione ). ) Per la scea del materiale di rinfianco e per le modalità di compattazione far riferimento alle norme europee UNI-ENV 1046 ed UNI-EN I) Durante i lavori di installazione delimitare l area interessata con adeguata segnaletica. DIVIETI A) É assolutamente vietato utilizzare il serbatoio da interro per uso esterno. B) É severamente proibito utilizzare il serbatoio come stoccaggio di rifiuti e liquidi industriali. C) Il serbatoio da interro NON è conforme e NON può essere usato per il contenimento di gasolio. IMPORTANTE: il mancato rispetto delle modalità di interro fa decadere iediatamente la garanzia del serbatoio. MOVIMENTAZIONE A) Per movimentare il materiale utilizzare mezzi di trasporto e/o di sollevamento idonei al carico. B) Durante il trasporto evitare movimenti bruschi che possono compromettere l integrità del serbatoio. C) Sollevare il serbatoio solo se completamente vuoto. Non sottostare MAI sotto il carico sollevato. D) Per il sollevamento utilizzare apposite funi o fasce adeguatamente resistenti al carico da sostenere ed in ottimo stato di conservazione. Sistemare le funi o le fasce nei golfer di sollevamento presenti sulla parte superiore dei serbatoi modulari. Per evitare sbilanciamenti del carico, posizionarle sempre in modo sietrico secondo quanto riportato di seguito, rispettando l angolo di tiro che NON deve essere minore di 45 (Fig.1). Larghezza Peso Kg IT IT IT IT MODALITÀ D INTERRO

67 Modalità d'interro MOVIMENTAZIONE Piano orizzontale 45 IT Fig.1 Angolo di tiro formato da funi o fasce IT 000 IT IT MODALITÀ INFINITANK D INTERRO 67

68 Modalità d'interro N.B. La collocazione migliore del serbatoio di accumulo è precisata dal progettista incaricato a seconda di proprie valutazioni tecniche approfondite. Le presenti modalità di interro sono linee guida da seguire durante la posa. 0/ LO SCAVO 1.1 Preparare uno scavo di idonee dimensioni con fondo piano, in modo che intorno al serbatoio vi sia uno spazio di 0/30. In presenza di terreni pesanti (es: substrato argilloso e/o falda superficiale) la distanza deve essere almeno di 50. Stendere sul fondo dello scavo un letto di ghiaia lavata /6 di 15/0 in modo che il serbatoio poggi su una base uniforme e livellata. É assolutamente proibito utilizzare come rinfianco il materiale di scavo. Lo scavo deve essere realizzato almeno ad 1 m di distanza da eventuali costruzioni. 0/30 Terreno vegetale Terreno vegetale 15/0 5 15/0. RINFIANCO E RIEMPIMENTO ACQUA.1 Posare il serbatoio totalmente vuoto sul letto di ghiaia lavata /6 distribuito sul fondo dello scavo, riempire progressivamente il serbatoio con acqua e contemporaneamente rinfiancare con ghiaia lavata /6: procedere per strati successivi di 15/0 continuando a riempire prima il serbatoio e successivamente rinfiancando con ghiaia. Riempire il serbatoio fino a 3/4 della capacità e ricoprire gli uimi 40 con terreno vegetale (NON materiale di scavo). Non usare MAI materiale che presenti spigoli vivi onde evitare forti pressioni sul serbatoio. N.B. Per la posa in contesti più gravosi (falda, terreno argilloso o presenza di declivio), proseguire al cap. 3 Installazioni eccezionali. 3) ACQUA 1) ACQUA Terreno vegetale 5) TERRENO VEGETALE 4) GIAIA LAVATA /6 ) GIAIA LAVATA /6. Dopo aver riempito e rinfiancato in modo adeguato il serbatoio, ricoprirlo gradualmente con del terreno vegetale (NON materiale di scavo) per 30/40, lasciando liberi i tappi di ispezione. In questo modo l area interessata è pedonabile ed è vietato il transito di automezzi fino a m di distanza dallo scavo. N.B. Per rendere il sito carrabile leggere il cap. 4 Carrabilità. Terreno vegetale Terreno vegetale Terreno vegetale Ghiaia lavata /6 68 MODALITÀ D INTERRO

69 Modalità d'interro.3 INSTALLAZIONE DI PROLUNGA Pozzetto prolunga Pozzetto prolunga Qualora si dovesse interrare il serbatoio a 40 di profondità, mantenendo sempre la pedonabilità del sito, si consiglia di installare il pozzetto prolunga Rototec in PE direttamente sui fori di ispezione. Nel caso in cui si dovesse posare il manufatto ore l aezza indicata precedentemente, condizione moo gravosa e sconsigliata, bisogna seguire fedelmente le istruzioni specificate nel cap. 4 Carrabilità. A seconda della profondità di installazione, il tecnico incaricato seguirà le indicazioni dei due paragrafi. Terreno vegetale Terreno vegetale Terreno vegetale Ghiaia lavata /6.4 INSTALLAZIONE DI POMPA Tubo per sfiato pompa Pozzetto prolunga Durante l installazione di una pompa sia esterna che interna, prevedere SEMPRE uno sfiato a cielo aperto, dopodichè assicurarsi che lo sfiato sia libero ed adeguatamente dimensionato alla stessa per evitare che il serbatoio, durante il funzionamento, vada in depressione e si deformi. Dopo aver collegato lo sfiato, effettuare le connessioni e collaudare i vari allacciamenti. La tubazione per lo sfiato della pompa indicata nel disegno non è compresa nella fornitura. Terreno vegetale Terreno vegetale Ghiaia lavata /6.5 REALIZZAZIONE DI POZZETTI Soletta in cls. Chiusino Soletta in cls. Chiusino La posa di pozzetti o chiusini di peso superiore a 50kg dovrà avvenire in maniera solidale con la soletta in calcestruzzo, adeguatamente dimensionata al carico da sostenere, realizzata per consentire una distribuzione uniforme del carico. La soletta, quindi, NON deve essere realizzata direttamente sul serbatoio ma deve poggiare sul terreno circostante. Evitare di realizzare parti in muratura che possano pregiudicare la manutenzione o l eventuale sostituzione del serbatoio stesso. Terreno vegetale Terreno vegetale Ghiaia lavata /6 Soletta in cls. Chiusino Terreno vegetale MODALITÀ INFINITANK D INTERRO 69

70 Modalità d'interro 3. INSTALLAZIONI ECCEZIONALI 3.1 POSA IN ZONE CON FALDA SUPERFICIALE Getto in cls. adeguatamente impermeabilizzato Terreno vegetale L interro in presenza di falda acquifera superficiale è moo sconsigliato ed è la condizione più rischiosa; si raccomanda una relazione geotecnica redatta da un professionista specializzato. In relazione ai risuati, il tecnico definisce il livello di spinta della falda e dimensiona il rinfianco e la soletta; in particolare i rinfianchi avranno la portanza necessaria per resistere alle forti spinte laterali. Tale resistenza può essere incrementata inserendo delle reti elettrosaldate. Realizzare sul fondo dello scavo la soletta in calcestruzzo e stendere un letto di ghiaia lavata /6 di 10 per riempire le corrugazioni sulla base della cisterna. Il riempimento ed il rinfianco devono essere effettuati in modo graduale: si consiglia, perciò, di riempire la cisterna a metà, di rinfiancarla contemporaneamente con calcestruzzo e di lasciare riposare per 4/36 ore [punti 1-]. Poi terminare il riempimento ed il rinfianco [punti 3-4]. Letto di ghiaia lavata /6 Falda acquifera Soletta in cls. 3) ACQUA 1) ACQUA 4) CLS. ) CLS. Falda acquifera Rete elettrosaldata 3. POSA IN ZONE CON TERRENO ARGILLOSO L interro in aree con substrato argilloso rappresenta un ara condizione gravosa. Si raccomanda sempre una relazione geotecnica redatta da un professionista specializzato. A seconda dei risuati, il tecnico definisce il livello di spinta del terreno (in questo caso elevato) e dimensiona il rinfianco. In particolare, bisogna ricoprire il fondo dello scavo con un letto di ghiaia lavata /6 e rinfiancare il serbatoio con ghiaia (diam. 0/30) per agevolare il drenaggio. Per il riempimento ed il rinfianco leggere il par..1. Sul fondo dello scavo si deve prevedere un sistema drenante. Argilla Sistema drenante Terreno argilloso Letto di ghiaia lavata /6 Argilla Ghiaia (0/30) 3.3 POSA IN PROSSIMITÁ DI DECLIVIO Se l interro avviene nelle vicinanze di un declivio o in luoghi con pendenza, bisogna confinare la vasca con pareti in calcestruzzo armato, opportunamente dimensionate da un tecnico specializzato, in modo da bilanciare le spinte laterali del terreno e da proteggere l area da eventuali infirazioni. Per il riempimento ed il rinfianco leggere il par..1. Terreno vegetale Declivio Parete in cls. Declivio Parete in cls. Terreno vegetale Terreno vegetale 70 MODALITÀ D INTERRO

71 Modalità d'interro 4. CARRABILITÁ 4.1 CARRABILITÀ- LEGGERA - CLASSE B15-EN14/95 - MAX 1,5 TON Cls. Cls. Cls. Per rendere il sito adatto per il transito veicolare leggero sarà necessario realizzare, in relazione alla portata, una idonea soletta autoportante in cemento armato con perimetro maggiore dello scavo del serbatoio in modo da evitare che il peso della struttura gravi sul manufatto stesso. Si consiglia di realizzare anche sul fondo una soletta in calcestruzzo aa 15/0 e stendere sopra un letto di sabbia ao 10 per riempire gli spazi delle corrugazioni presenti alla base della cisterna. La soletta autoportante in cemento armato e quella in calcestruzzo dovranno essere sempre dimensionate da un professionista qualificato. Il riempimento del serbatoio ed il rinfianco devono essere sempre effettuati in modo graduale come specificato precedentemente (Vedi par..1). Soletta in cls. Terreno vegetale Letto di ghiaia lavata /6 4. CARRABILITÀ PESANTE - CLASSE D400-EN14/95 - MAX 40 TON Per rendere il sito idoneo al transito veicolare pesante è necessario realizzare una cassaforma in calcestruzzo armato gettata in opera ed un idonea soletta in calcestruzzo con perimetro maggiore dello scavo in modo da distribuire il peso sulle pareti del contenimento e non sul manufatto. Stendere poi un letto di ghiaia lavata /6 di 10 sul fondo della cassaforma per riempire gli spazi delle corrugazioni presenti alla base della cisterna. La cassaforma e la soletta devono essere sempre dimensionate, in relazione alla portata, da un professionista specializzato. Il riempimento del serbatoio ed il rinfianco devono essere sempre effettuati in modo graduale come specificato nel par..1. Cls. Terreno vegetale Cassaforma in cls. armato Letto di ghiaia lavata /6 MODALITÀ INFINITANK D INTERRO 71

72 Dichiarazione di conformità TABELLA DI RESISTENZA DEI SERBATOI AD ALCUNI FLUIDI E REAGENTI Prodotto 3 60 Prodotto 3 60 Prodotto 3 60 Prodotto 3 60 Aceto R R Amile cloruro R R Ferro nitrato (ico) R R Potassio persolfato R R Acido acetico ( 10 % ) R R Aoniaca (100 % gas) R R Ferro solfato (oso) R R Potassio solfato (conc.) R R Acido acetico (50 %) R LR Aonio carbonato R R Fosfato bisodico R R Potassio solfito (conc.) R R Acido arsenico (tutte le con.) R R Aonio cloruro (sol.sat.) R R Fosfato sodico (tri) R R Potassio solfuro (conc.) R R Acido ascorbico (10 %) R R Aonio fluoruro (sol. Sat.) R R Fruttosio R R Propilene dicloruro (100 %) NR NR Acido benzoico (tutte le con) R R Aonio idrato (10 %) R R Furfurolo NR NR Propilenglicole R R Acido borico (tutte le con.) R R Aonio idrato (30 %) R R Gasolio autotrazione* R R Rame cianuro (sat.) R R Acido bromidrico (50 %) R R Aonio nitrato (sol. Sat) R R Gasolio uso domestico* R R Rame cloruro (sat.) R R Acido butirrico (tutte le con.) NR NR Aonio persolfato (sol.sat) R R Glicerina R R Rame fluoruro ( %) R R Acido carbonico R R Aonio solfato (sol. Sat.) R R Glicol trietilenico R R Rame nitrato (sat.) R R Acido cianidrico R R Anidride acetica NR NR Glicole R R Rame solfato (sat.) R R Acido citrico (sat.) R R Anidride carbonica R R Glicole etilenico R R Resorcinolo R R Acido cloridrico (gas secco) R R Anilina NR NR Glucosio R R Salamoia R R Acido cloridrico (tutte le con) R R Argento nitrato (sol.) R R Idrocarburi aromatici NR NR Sali di diazo R R Acido clorosolfonico (100 %) NR NR Aria R R Idrochinone R R Sidro R R Acido diglicolico R R Bario carbonato (sol. Sat.) R R Idrogeno R R Sodio acetato R R Acido fluoborico R R Bario cloruro (sol. Sat.) R R Inchiostro R R Sodio benzoato (35 %) R R Acido fluoridrico (40 %) R R Bario idrato R R Iodio (sol. In Kl) LR NR Sodio bicarbonato R R Acido fluoridrico (60 %) R R Bario solfato (sol. Sat.) R R Latte R R Sodio bicromato R R Acido fluosilicico R LR Bario solfuro (sol. Sat.) R R Liquidi di sviluppo fotografico R R Sodio bisolfato R R Acido fluosilicico (30 %) R R Benzene NR NR Lisciva (10 %) R R Sodio bisolfito R R Acido formico (tutte le con.) R R Benzina NR NR Lievito R R Sodio borato R R Acido gallico R R Birra R R Magnesio carbonato R R Sodio bromuro R R Acido glicolico R R Bismuto carbonato (sol. Sat.) R R Magnesio cloruro R R Sodio carbonato R R Acido ipocloroso R R Borace R R Magnesio idrossido R R Sodio cianuro R R Acido nitrico (30 %) R R Boro trifluoruro R R Magnesio nitrato R R Sodio clorato R R Acido nitrico (50 %) R LR Bromo (liquido) NR NR Magnesio solfato R R Sodio cloruro R R Acido nitrico (70 %) R LR Butandiolo (100 %) R R Mercurio R R Sodio ferri/ Cianuro R R Acido nitrico (95 %) NR NR Butandiolo (10 %) R R Metilene cloruro (100%) LR NR Sodio fluoruro R R Acido ossalico R R Butandiolo (50 %) R R Nafta LR NR Sodio idrossido R R Acido salicilico R R Butaliacetato NR NR Naftalina NR NR Sodio ipoclorito R R Acido selenico R R Caffè R R Nichel cloruro R R Sodio nitrato R R Acido solfidico R R Calcio bisolfito R R Nichel nitrato R R Sodio solfato R R Acido solforico (umante) NR NR Calcio carbonato (sol. Sat) R R Nichel solfato R R Sodio solfito R R Acido solforico (10 %) R R Calcio clorato (sol. Sat) R R Nicotina (diluita) R R Sodio solfuro R R Acido solforico (50 %) R R Calcio cloruro (sol. Sat.) R R Nitrobenzene NR LR Solfuro di carbonio NR NR Acido solforico (70 %) R LR Calcio idrato (tutto conc.) R R n-eptano LR LR Soluzione sapone (tutte le conc.) R R Acido solforico (80%) R NR Calcio nitrato (50%) R R n-ottano R R Soluzione per fotografia R R Acido solforico (96 %) LR NR Calcio ossido (sol. Sat.) R R Oli minerali R LR Soluzione per placcat. Argento R R 7 DICIARAZIONE DI CONFORMITÀ

73 Dichiarazione di conformità R = Resistente / LR = Limitata Resistenza / NR = Non Resistente Prodotto 3 60 Prodotto 3 60 Prodotto 3 60 Prodotto 3 60 Acido solforico (98 %) LR NR Calcio solfato R R Olio di canfora LR NR Soluzione per placcat. Cadmio R R Acido solforoso R R Carbonio tetracloruro LR NR Olio di cotone R R Soluzioni per placcat. Nichel R R Acido stearico R R Cloro liquido NR NR Olio di mais R R Soluzioni per placcat. Oro R R Acido tannico R R Cloro (100 %) gas secco LR NR Olio di ricino (tutte le con.) R R Soluzioni per placcat. Ottone R R Acqua R R Clorobenzene NR NR Olio d oliva R NR Soluzioni per placcat. Piombo R R Acqua di mare R R Concetrati di cola R R Percloretilene NR NR Soluzioni per placcat. Stagno R R Acqua regia NR NR Destrina R R Piombo acetato R R Soluzioni per placcat. Zinco R R Acquaragia LR LR Destrosio R R Piombo nitrato R R Stagno cloruro (ico) R R Agenti bagnanti R R Destrosio (sol. Acquosa sat.) R R Piridina R R Stagno cloruro (oso) R R Alcool amilico R R Detergenti sintetici R R Polpa di frutta R R Tetraidrofurano LR NR Alcool butilico R R Dibutilftalato LR LR Potassio bicarbonato R R Titanio tetracloruro NR NR Alcool da olio di cocco R R Dicoloro etano NR NR Potassio bromuro R R Toluene LR LR Alcool etilico R R Diclorobenzene (orto e para) NR NR Potassio carbonato R R Tricloro etilene NR NR Alcool etilico (35 %) R R Dietilchetone LR LR Potassio cianuro R R Urea (30 %) R R Alcool furfurilico LR LR Dietilen glicole R R Potassio clorato R R Vaniglia R R Alcool metillico (100 %) R R Dimetilaina NR NR Potassio cloruro R R Vini R R Alcool propargilico R R Emulsionanti per fotografia R R Potassio cromato (40 %) R R Wiskey R R Alcool propilico R R Esaclorobenzene R R Potassio dicromato (40% ) R R Xilene NR NR Aleide acetica LR NR Esanolo (terziario) R R Potassio esacianoferrato II R R Zinco bromuro R R Allume (tutti i tipi) R R Etere etilico NR NR Potassio esacianoferrato III R R Zinco carbonato R R Alluminio cloruro (tutte le con) R R Etil acetato LR NR Potassio fluoruro R R Zinco cloruro R R Alluminio floruro (tutte le con) R R Etil benzene NR NR Potassio idrossido (conc) R R Zinco ossido R R Alluminio solfato (tutte le con) R R Etil cloruro NR NR Potassio nitrato R R Zinco solfato R R Amido (soluzione satura) R R Ferro cloruro (ico) R R Potassio perclorato (10%) R R Zinco stearato R R Amile acetato NR NR Ferro cloruro (oso) R R Potassio permanganato (0%) R R Con la presente dichiariamo che le nostre cisterne in polietilene sono adatte a contenere gasolio, come da tabella di compatibilità al polietilene presente sopra. I dati riportati in questa tabella sono puramente orientativi in quanto la resistenza dei manufatti agli agenti chimici è influenzata dalla loro forma e dalle condizioni d uso. Poiché è risaputo che all aumento della temperatura corrisponde sempre un aumento dell aggressività della sostanza inserita nel contenitore, per tutti i fluidi suddetti, qualora la temperatura di esercizio si avvicinasse ai 70 C, è indispensabile che il cliente, prima dell uso, faccia sempre un test con un campione di materiale, non potendo ROTOTEC S.p.A., in questi casi, offrire precise garanzie o assumersi alcuna responsabilità. Prendere quindi preventivamente contatti con il nostro ufficio tecnico. Per ueriori informazioni contattare i ns. uffici coerciali: alcuni degli agenti indicati potrebbero richiedere attacchi e guarnizioni particolari. NB: per utilizzi con liquidi diversi dell acqua, tenere conto delle eventuali differenze di peso specifico. * I serbatoi non hanno l omologazione dei VVF per il contenimento del gasolio DICIARAZIONE DI CONFORMITÀ 73

74 Riferimenti normativi Decreto legislativo 15/006: Norme in materia ambientale ART. 74, Definizioni Abitante equivalente: il carico organico biodegradabile avente una richiesta biochimica di ossigeno (BOD 5 ) pari a 60 grai di ossigeno al giorno. Acque reflue domestiche: acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche. Acque reflue industriali: qualsiasi tipo di acque reflue provenienti da edifici od installazioni in cui si svolgono attività coerciali o di produzione di beni, differenti qualitativamente dalle acque reflue domestiche e da quelle meteoriche di dilavamento, intendendosi per tali anche quelle venute in contatto con sostanze o materiali, anche inquinanti, non connessi con le attività esercitate nello stabilimento. Acque reflue urbane: il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali e/o di quelle meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato. Scarico: qualsiasi iissione di acque reflue in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. Trattamento primario: il trattamento delle acque reflue che comporti la sedimentazione dei solidi sospesi mediante processi fisici e/o chimico-fisici e/o ari, a seguito dei quali prima dello scarico il BOD 5 delle acque in trattamento sia ridotto almeno del 0 % e i solidi sospesi totali almeno del 50 %. Trattamento secondario: il trattamento delle acque reflue mediante un processo che in genere comporta il trattamento biologico con sedimentazione secondaria, o mediante un aro processo in cui vengano comunque rispettati i requisiti di cui alla tabella 1 dell allegato 5 alla parte terza del presente decreto. Note alle tabelle (*) i limiti per lo scarico in rete fognaria indicati in tabella 3 sono obbligatori in assenza di limiti stabiliti dall autorità d ambito o in mancanza di un impianto finale di trattamento in grado di rispettare i limiti di emissione dello scarico finale. Limiti diversi stabiliti dall ente gestore devono essere resi conformi a quanto indicato alla nota della tabella 5 relativa a sostanze pericolose. (1) per i corsi d acqua la variazione massima tra temperature medie di qualsiasi sezione del corso d acqua a monte e a valle del punto di iissione non deve superare i 3 C. Su almeno metà di qualsiasi sezione a valle tale variazione non deve superare 1 C. Per i laghi la temperatura dello scarico non deve superare i 30 C e l incremento di temperatura del corpo recipiente non deve in nessun caso superare i 3 C ore 50 m di distanza dal punto di iissione. Per i canali artificiali, il massimo valore medio della temperatura dell acqua di qualsiasi sezione non deve superare i 35 C, la condizione suddetta è subordinata all assenso del soggetto che gestisce il canale. Per il mare e le zone di foce di corsi d acqua non significativi, la temperatura dello scarico non deve superare i 35 C e l incremento di temperatura del corpo recipiente non deve in nessun caso superare i 3 C ore i 1000 metri di distanza dal punto di iissi ne. Deve inore essere assicurata la compatibilità ambientale dello scarico con il corpo recipiente ed evitata la formazione di barriere termiche alla foce dei fiumi. () Per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue urbane valgono i limiti indicati in tabella 1 e, per le zone sensibili anche quelli di tabella. Per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue industriali recapitanti in zone sensibili la concentrazione di fosforo totale e di azoto totale deve essere rispettivamente di 1 e 10 mg/l. (3) Tali limiti non valgono per lo scarico in mare, in tal senso le zone di foce sono equiparate alle acque marine costiere, purchè almeno sulla metà di una qualsiasi sezione a valle dello scarico non vengono disturbate le naturali variazioni della concentrazione di solfati o di cloruri. (4) In sede di autorizzazione allo scarico dell impianto per il trattamento di acqua reflue urbane, da parte dell autorità competente andrà fissato il limite più opportuno in relazione alla situazione ambientale e igienico sanitaria del corpo idrico recettore e agli usi esistenti. Si consiglia un limite non superiore ai 5000 UFC/100 ml. (5) Il saggio di tossicità è obbligatorio. Ore al saggio su Daphnia magna, possono essere eseguiti saggi di tossicità acuta su Ceriodaphnia dubia, Selenastrum capricornutum, batteri luminescenti o organismi quali Astemia salina, per scarichi di acqua salata o ari organismi tra quelli che saranno indicati ai sensi del punto 4 del presente allegato. In caso di esecuzione di più test di tossicità si consideri il risuato peggiore. Il risuato positivo della prova di tossicità non determina l applicazione diretta delle sanzioni di cui al titolo V, determina aresì l obbligo di approfondimento delle indagini analitiche, la ricerca delle cause di tossicità e la loro rimozione. 74 RIFERIMENTI NORMATIVI

75 Riferimenti normativi Parametro Unità di misura Tabella 3 Scarico in acque superficiali Tabella 3 Scarico in pubblica fognatura (*) Tabella 4 Scarico sul suolo p 5,5 9,5 5,5 9,5 6-8 SAR 10 Temperatura C (1) (1) Colore Non percettibile con diluizione 1:0 Non percettibile con diluizione 1:40 Odore Non deve essere causa di molestie Non deve essere causa di molestie Materiali grossolani Assenti Assenti Assenti Solidi sospesi totali () BOD5 (come O) () mg/l COD (come O) () mg/l Alluminio mg/l 1 1 Arsenico mg/l Bario mg/l 0 10 Berillio mg/l 0.1 Boro mg/l Cadmio mg/l Cromo totale mg/l 4 1 Cromo VI mg/l Ferro mg/l 4 Manganese mg/l 4 0. Mercurio mg/l Nichel mg/l 4 0. Piombo mg/l Rame mg/l Selenio mg/l Stagno mg/l 10 3 Vanadio mg/l 0.1 Zinco mg/l Cianuri totali (come CN) mg/l Cloro attivo libero mg/l Solfuri (come S) mg/l Solfiti (come SO) mg/l Solfati (come SO3) (3) mg/l Cloruri (3) mg/l Fluoruri mg/l 100 Fosforo totale (come P) () mg/l Azoto aoniacale (come) N4) () mg/l Azoto nitroso (come N) () mg/l Azoto nitrico (come N) () mg/l Azoto totale mg/l 0 30 Grassi e oli animali/vegetali mg/l 15 Idrocarburi totali mg/l 0 40 Fenoli mg/l Aldeidi mg/l Solventi organici aromatici mg/l Composti organici aromatici totali mg/l 0.01 Composti organici azotati totali mg/l 0.01 Solventi organici azotati mg/l Tensioattivi totali mg/l Pesticidi fosforati mg/l Pesticidi totali mg/l (escluso i fosforati) mg/l Tra cui: - aldrin mg/l dieldrin mg/l endrin mg/l isodrin mg/l Solventi clorurati mg/l 1 Escherichia coli (4) UFC / 100 ml nota Saggio di tossicità acuta (5) mg/l Il campione non è accettabile quando, dopo 4 ore, il numero degli organismi iobili è uguale o maggiore del 50% del totale. Il campione non è accettabile quando, dopo 4 ore, il numero degli organismi iobili è uguale o maggiore dell 80% del totale. Il campione non è accettabile quando, dopo 4 ore, il numero degli organismi iobili è uguale o maggiore del 50% del totale. RIFERIMENTI INFINITANK NORMATIVI 75

76 Note 76 NOTE

77

78 Verticale [ INFINITANK EDIVISIONE DEPURAZION DIVISIONE DEPURAZIONE DIVISIONE ACQUA DIVISIONE ACQUA INFINITANK INFINITANK ARREDO GARDEN DIVISIONE ARREDO GARDEN ARREDO OUSE Rototec S.p.a. via dell Artigianato, Lunano (PU) tel. (+39) fax (+39) info@rototec.it Rototec S.p.A. è un azienda Certificato N IT31900

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