Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria

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1 Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria La stagione invernale 2008/2009 scrive una pagina della meteorologia Ligure tutt altro che monotona ed assai più dinamica rispetto ai due inverni che l hanno preceduta. Questa stagione verrà ricordata in Liguria per molti aspetti: in primis per l abbondanza precipitativa e per le numerose occasioni nevose fino a quote di pianura, soprattutto nei luoghi dove soffia la ormai nota tramontana scura. Addirittura quattro le occasioni nevose per il capoluogo ligure. Certo, una sola ha visto accumuli sostanziosi fin sulla costa, ma il vedere fiocchi a Genova città merita menzione anche se l accumulo è pressoché nullo. Altro motivo per cui ricorderemo questa stagione sono le nevicate d altri tempi sull Appennino Ligure e nelle zone dell entroterra, anche a pochi chilometri in linea d aria dal mare; nevicate in taluni casi davvero notevoli (Faiallo, Piani di Praglia, Val Trebbia ecc...) con accumuli superiori al metro in meno di 24 ore. Nevicate che non erano cosi abbondanti almeno dalla stagione 96/97. Infine, ma non meno importante, quasi tutta la stagione è stata caratterizzata dall assenza di alte pressioni dominanti alle quali ci eravamo quasi assuefatti negli ultimi anni e sostituite adesso da numerose incursioni perturbate principalmente di stampo atlantico. Solo parte del mese di febbraio è stata segnata da un invadenza, sull Europa centro occidentale, di una vasta area di alta pressione, che ha determinato per la Liguria un mese di febbraio molto secco, con ripetute giornate caratterizzate da venti da nord, freddi ma secchi e totalmente improduttivi in fatto di precipitazioni. Si può quindi affermare che questo sia stato un anno particolare : non tanto per il freddo, che di per se non ha infranto nessun record di gelo, ma per una dinamicità atmosferica davvero notevole, con passaggi perturbati continui e ripetuti, associati in molte occasioni a temperature basse che hanno permesso nevicate spesso molto abbondanti. Tutto questo senza dimenticare le libecciate e le sciroccate per la costa, con pure un paio di passaggi temporaleschi stile agostano in pieno inverno. Si veda ad esempio il violento temporale di grandine che ha colpito la Liguria ed in particolare Genova la sera del 5 febbraio, di cui si riporta un immagine del radar. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 1

2 Potrebbe giovare ad un discorso più specifico citare alcuni dati termo-pluviometrici per le zone più rappresentative della Liguria, ma rimane fondamentale la considerazione che la nostra regione è caratterizzata da un infinità di microclimi e spesso i dati meteorologici di una zona non rendono giustizia neanche alla zona immediatamente contigua. Premesso ciò ecco alcuni valori termo-pluviometrici: a Genova sono caduti 199 mm nel mese di dicembre, 150 mm nel mese di gennaio, gennaio, 155 mm a febbraio (stazione meteo di Villa Cambiaso situata a Genova quartiere di Albaro). La temperatura minima è stata 1,2 C registrata il 7 gennaio. La temperatura massima 14.7 C registrata il 28 febbra io. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 2

3 Spostandoci nel medio ponente, più precisamente a Ceriale, nella provincia di Savona, dicembre ha visto una cumulata mensile di 196.4mm, gennaio 48.5mm e febbraio 55mm. Infine l estremo ponente ha raggiunto livelli ragguardevoli di precipitazioni, in quanto il territorio ponentino non e soggetto alle precipitazioni che di norma accadono sul resto della regione. Per Sanremo gli accumuli di pioggia del trimestre invernale sono stati superiori ai 300 mm, mentre la media degli ultimi 40 anni supera di poco i 200 mm. Quindi si può parlare tranquillamente di un ottimo risultato, soprattutto alla luce degli ultimi inverni in cui i livelli di pioggia raggiunti sono stati molto scarsi e notevolmente sottomedia. L inverno del e stato decisamente il più scarso in fatto di precipitazioni, con solo 110 mm di pioggia precipitata in tutto il trimestre invernale con addirittura un febbraio chiuso a 0 giorni di pioggia. Ancora peggio l anno successivo in cui il 2004 ha addirittura chiuso le precipitazioni annuali con uno scarsissimo risultato di 480 mm di pioggia. Le temperature sono state sempre molto gradevoli non scendendo quasi mai a valori inferiori ai 0 Solo per le giornate del 13 e 14 febbraio le temperature al suolo registrate sono state inferiori con -2.1 e - 1.6, mentre al livello di rilevamento di solito utilizzato (tra 1,6 e i 2 m. di altezza) la temperatura si e mantenuta a valori sopra lo zero. Nel levante ligure invece la situazione è stata molto dinamica, anche se per la zona interessata rimane comunque nella normalità, essendo una zona molto più aperta e meno riparata dalla catena alpina, in cui le precipitazioni sono sempre molto frequenti ed abbondanti. L elemento di spicco che rende molto bene l idea e la frequenza delle precipitazioni. Per dicembre i giorni precipitativi sono stati 26 con un accumulo totale di 260 mm. Quasi simile il dato di gennaio con altri 25 giorni di pioggia ed un accumulo di 278 mm. Febbraio invece molto più secco con solo 8 giorni di pioggia ed un accumulo finale di 206 mm. L accumulo totale del trimestre invernale e stato sicuramente oltre ogni più rosea aspettativa con un deciso incremento rispetto alla media storica con i 744 mm accumulati. Bisogna comunque sottolineare che i dati di pioggia del levante sono sempre destinati ad essere notevolmente superiori a quella che è la media regionale. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 3

4 La differenza annuale tra il ponente ed il levante sulla globalità di un anno solare può essere superiore anche ai 400 mm. Rientrando perfettamente nella norma. Tra tutti gli episodi perturbati di questa stagione, merita sicuramente menzione quello del 6-7 gennaio, che ha portato copiose nevicate sulla Liguria, con neve fin sul mare in quasi tutto il Genovesato e Savonese. Ma analizziamo più nel dettaglio la nascita e l evoluzione di questo peggioramento. Nei giorni precedenti all Epifania, la configurazione barica su larga scala vede una traslazione del vortice polare con l Anticiclone delle Azzorre che riesce a guadagnare terreno salendo nella parte settentrionale dell Atlantico quasi ad unirsi all altra area si alta pressione situata sulla Groenlandia, che impone valori pressori decisamente alti (1040hpa). Una seconda area di alta pressione, quasi incastrata sull Europa centro settentrionale, comincia a convogliare sul suo bordo orientale aria fredda proveniente dalla zona russo-scandinava. I geopotenziali sull Europa nord orientale sono molto bassi, e le temperature in quota gelide. L analisi a 500 hpa, (5500m circa) mostra in maniera inequivocabile come una lingua d aria più fredda si appresti a scendere sul bordo meridionale dell Alta pressione con l isoterma -35 C che attraversa i paesi centro europei fino a toccare la Francia. Questa aria molto fredda in quota, che alcuni giorni prima i modelli matematici vedevano entrare troppo ad est per interessare la Liguria, entra invece dalla porta francese andando a imbucarsi sul tiepido Mediterraneo. L interazione di queste due masse d aria, caratterizzate da una differenza termica notevole, genera un minimo depressionario sia al suolo che in quota che sarà responsabile (insieme ad altre variabili) di intense nevicate su buona parte della Liguria e, in alcune zone, fin sulla costa. L immediata evoluzione a livello barico globale vede, nella giornata del 5 gennaio, un appiattimento dell alta pressione sull Europa centrale con Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 4

5 conseguenti correnti nord-orientali che cominciano ad affluire verso il nord della Penisola. L aria gelida entra tra il 5 ed il 6 gennaio nel Mediterraneo passando ad ovest dell arco alpino con conseguente formazione di un minimo depressionario tra la Sardegna e le Baleari. Questo minimo, che procede lentamente verso ovest, genera un apporto d aria umida a tutte le quote per buona parte dell Italia Nord Occidentale. Il cielo, su tutta la nostra regione comincia a coprirsi. Nel frattempo le temperature a 850Hpa (circa 1200m di quota) sono scese e si aggirano sui -4 / -5 gradi nella giornata del 6 su buona parte della Liguria, sui -3-4 C (ma in rapida risalita) per la giorna ta del 7. La giornata del 6 comincia con cielo nuvoloso ma povero di precipitazioni con temperature prossime allo zero (1-3 C) fin sulla costa genovese e savonese. Ben più miti le condizioni sulle riviere di ponente e levante con temperature che toccano i 7 C a Sanremo. Le zone interne invece registrano tutte temperature negative o comunque prossime allo 0. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 5

6 A Genova città si viaggia su valori compresi tra 1 e 3 gradi, con le dovute differenze tra quartiere e quartiere a seconda principalmente dell esposizione alla tramontana e della distanza dal mare. Tuttavia la non eccessiva umidità (punto di rugiada a -3 C) permette di vedere qualc he sporadico fiocco fino in città già nella mattinata dell Epifania. Dal tardo pomeriggio si passa da correnti quasi puramente occidentali ad un sud sud-ovest decisamente più consono alle precipitazioni, e di conseguenza il carico umido a media quota (si vedano le carte a 700 hpa in figura) comincia ad essere via via più sostanzioso. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 6

7 La conseguenza è che dalla serata iniziano le precipitazioni su buona parte della Liguria, con fiocchi fin da subito sia nell entroterra che sul capoluogo. Piove invece sulla riviera dei Fiori e su quella di levante. Le precipitazioni inizialmente molto blande prendono coraggio verso le 23 circa del giorno della Befana, con neve che comincia a formare un primo timido strato bianco sui tetti e sulle macchine anche nel Centro di Genova. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 7

8 Nella notte Genova è avvolta da una nevicata di intensità a tratti moderata con temperatura che scende fino a valori prossimi a -1 C nelle prime ore del 7gennaio. Il travaso di aria fredda, di origine padana, irrora sotto forma di tramontana scura la costa Genovese e Savonese, inchiodando per tutta la notte, pur senza eccessi (vento con raffiche sui km/h), i termometri di Genova e Savona a valori negativi. Verso le prime ore del mattino, le correnti diventano sciroccali anche a media quota ed i fiocchi su Genova si fanno più grossi e gonfi, chiaro segnale che l apporto igrometrico è decisamente aumentato. Dunque più neve ma temperatura che comincia ad approssimarsi, soprattutto a 850hpa al valore limite per permettere ai fiocchi di scendere fino in basso, dove la tramontana scura conserva uno strato ancora sufficientemente freddo. Bisogna inoltre considerare che la maggior umidità ormai presente nell aria influisce anche sulla conservazione del fiocco fino al suolo (Dew Point in risalita). Dunque mattinata del 7 che vede un getto via via più potente ed un carico umido sciroccale praticamente saturo, con quasi un ora di autentica bufera di neve sul capoluogo genovese, che culmina intorno alle 9 con blizzard e raffiche di tramontana scura di notevole violenza. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 8

9 E proprio in queste ore che si riscontrano i primi problemi alla circolazione, principalmente nei quartieri collinari della città ma non solo. La corrente sciroccale però, come detto pocanzi, mette in crisi le temperature nei medi strati, ed è proprio in un momento di precipitazione più blanda che la temperatura comincia ad essere leggermente positiva anche al suolo. Cosi dopo le 10 del mattino pur continuando a nevicare in tutta Genova, i fiocchi riescono ad attecchire solo nei quartieri più freddi. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 9

10 Nel primo pomeriggio l apporto umido a media quota è nel suo momento maggiore, e sulla città cadono fiocchi di rara intensità e dimensione, che però non riescono a resistere al suolo data la temperatura di circa 1,5 C. Verso sera la neve si trasforma in pioggia nel centro città e sulla costa mentre continua a nevicare nell entroterra, con accumuli veramente notevoli, che superano i 60/70 cm in diverse località dell entroterra. La particolarità di questa nevicata genovese sta nel fatto che l aria umida, sciroccale, responsabile delle precipitazioni e quella più fredda responsabile della neve, sono giunte pressoché in concomitanza. Questo a differenza delle più tipiche nevicate liguri, nelle quali si verifica in genere un irruzione gelida e poi col passaggio di una corrente tiepido-umida, arriva la neve sospinta dal travaso di aria fredda dal basso Piemonte. Report Inverno 2008/2009 Regione Liguria 10

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