Hellen Gerster contro Freistaat Bayern. - Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bayerisches Verwaltungsgericht Ansbach Germania

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Hellen Gerster contro Freistaat Bayern. - Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bayerisches Verwaltungsgericht Ansbach Germania"

Transcript

1 Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 2 ottobre 1997 Hellen Gerster contro Freistaat Bayern. - Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bayerisches Verwaltungsgericht Ansbach Germania Parità di trattamento tra uomini e donne - Dipendenti pubblici - Impiego a tempo parziale - Calcolo dell'anzianità Causa C-1/95 raccolta della giurisprudenza 1997 pagina I Nel procedimento C-1/95, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CE, dal Bayerisches Verwaltungsgericht di Ansbach (Germania) nella causa dinanzi ad esso pendente tra Hellen Gerster e Freistaat Bayern, domanda vertente sull'interpretazione dell'art. 119 del Trattato CE, della direttiva del Consiglio 10 febbraio 1975, 75/117/CEE, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative all'applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile (GU L 45, pag. 19), e della direttiva del Consiglio 9 febbraio 1976, 76/207/CEE, relativa all'attuazione del principio della parità di professionali e le condizioni di lavoro (GU L 39, pag. 40), LA CORTE (Sesta Sezione), composta dai signori J.L. Murray (relatore), presidente della Quarta Sezione, facente funzione di presidente della Sesta Sezione, P.J.G. Kapteyn e G. Hirsch, giudici, avvocato generale: A. La Pergola cancelliere: H.A. Rühl, amministratore principale viste le osservazioni scritte presentate: - per la signora Gerster, dall'avv. Martina Schilke, del foro di Norimberga; - per il Freistaat Bayern, dal signor Walter Rzepka, Generallandesanwalt presso la Landesanwaltschaft Bayern; - per il governo irlandese, dal signor Michael A. Buckley, Chief State Solicitor, in qualità di agente, assistito dalla signora Mary Finlay, Senior Counsel at the Bar of Ireland, e Finola Flanagan, barrister; - per il governo del Regno Unito, dalla signora Lindsey Nicoll, del Treasury Solicitor's Department, in qualità di agente, assistita dal signor David Pannick, QC; - per la Commissione delle Comunità europee, dai signori Christopher Docksey, membro del servizio giuridico, e Horstpeter Kreppel, funzionario nazionale distaccato presso il servizio giuridico della Commissione, in qualità di agenti, vista la relazione d'udienza, sentite le osservazioni orali della signora Gerster, con l'avv. Martina Schilke, del Freistaat Bayern, rappresentato dal signor Gerald Weber, Oberlandesanwalt presso la Landesanwaltschatft Bayern, del governo ellenico, rappresentato dal signor Vassileios Kontolaimos, sostituto avvocato dello Stato, in qualità di agente, del governo irlandese, rappresentato dalle signore Mary Finlay e Finola Flanagan, del governo del Regno Unito, rappresentato dal signor John E. Collins, Assistant Treasury Solicitor, in qualità di agente, assistito dal signor David Pannick, e della Commissione, rappresentata dalla signora Marie Wolfcarius, membro del servizio giuridico, in qualità di agente, assistita dall'avv. Klaus Bertelsmann, del foro di Amburgo, all'udienza del 13 giugno 1996, sentite le conclusioni dell'avvocato generale, presentate all'udienza del 22 ottobre 1996, ha pronunciato la seguente Sentenza Motivazione della sentenza 1 Con ordinanza 23 novembre 1994, pervenuta in cancelleria il 5 gennaio 1995, il Bayerisches Verwaltungsgericht di Ansbach ha sottoposto alla Corte, ai sensi dell'art. 177 del Trattato CE, tre questioni pregiudiziali vertenti sull'interpretazione dell'art. 119 del Trattato CE, della direttiva del Consiglio 10 febbraio 1975, 75/117/CEE, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative all'applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile (GU L 45, pag. 19), e

2 della direttiva del Consiglio 9 febbraio 1976, 76/207/CEE, relativa all'attuazione del principio della parità di professionali e le condizioni di lavoro (GU L 39, pag. 40). 2 Tali questioni sono state sollevate nell'ambito di una controversia tra la signora Gerster e il Freistaat Bayern avente ad oggetto il rigetto, da parte di quest'ultimo, della candidatura della signora Gerster a un posto da coprire mediante promozione. 3 L'art. 119 del Trattato sancisce il principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile per il medesimo lavoro. Ai sensi del secondo comma di questo articolo, per retribuzione, in tale contesto, si devono intendere il salario o trattamento normale di base o minimo e tutti gli altri vantaggi pagati direttamente o indirettamente, in contanti o in natura, dal datore di lavoro al lavoratore in ragione dell'impiego di quest'ultimo. 4 L'art. 1 della direttiva 75/117 fa riferimento al principio di parità delle retribuzioni, il quale «implica, per uno stesso lavoro o per un lavoro al quale è attribuito un valore uguale, l'eliminazione di qualsiasi discriminazione basata sul sesso in tutti gli elementi e le condizioni delle retribuzioni». 5 L'art. 1, n. 1, della direttiva 76/207 precisa che lo scopo che quest'ultima persegue è l'attuazione negli Stati membri del principio della parità di trattamento fra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, ivi compresa la promozione, e l'accesso alla formazione professionale, nonché le condizioni di lavoro. Tale principio è denominato «principio della parità di trattamento». Secondo l'art. 3, n. 1, della medesima direttiva, «L'applicazione del principio della parità di trattamento implica l'assenza di qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda le condizioni di accesso, compresi i criteri di selezione, agli impieghi o posti di lavoro, qualunque sia il settore o il ramo di attività, e a tutti i livelli della gerarchia professionale». 6 L'art. 3, n. 2, della Legge fondamentale tedesca dispone che gli uomini e le donne hanno gli stessi diritti. Esso precisa altresì che lo Stato incoraggia l'effettiva realizzazione della parità di diritti tra le donne e gli uomini e cerca di far cessare le disparità esistenti. Per quanto riguarda i pubblici dipendenti, a prescindere dal fatto che abbiano la qualifica di funzionario, impiegato o di operaio, l'art. 33, n. 2, di tale Legge fondamentale dispone: «La parità di accesso al pubblico impiego è assicurata ad ogni cittadino tedesco, in relazione alle sue attitudini, qualifiche e capacità professionali». 7 Il Beamtenrechtsrahmengesetz (legge quadro di uniformazione del diritto del pubblico impiego, in prosieguo: il «BRRG») impone ai Länder l'osservanza di talune regole qualora, nell'ambito delle loro competenze, adottino disposizioni di legge, di regolamento o amministrative, lasciando loro così un margine di discrezionalità sui punti non vincolanti. Il BRRG, all'art. 7, dispone quindi che si procede alle nomine in ragione delle attitudini, delle qualifiche e delle capacità professionali di ciascuno, senza che possa tenersi conto, in particolare, del sesso. 8 Nello Stato federale, come nei Länder, si applicano al pubblico impiego regolamenti sulle carriere che sono subordinati alle disposizioni di legge dello Stato federale o, nel caso dei Länder, a quelle dei vari Länder. L'assunzione, il periodo di prova e lo sviluppo della carriera sono così disciplinati per ciascuna categoria di dipendenti dell'amministrazione. 9 La normativa applicabile ai dipendenti del Land della Baviera è la Laufbahnverordnung (in prosieguo: il «regolamento sulle carriere»). Secondo tale regolamento, la promozione a un impiego di grado superiore avviene in funzione di criteri fondati sul merito e sull'anzianità. A seguito della valutazione che il superiore gerarchico formula su un dipendente, decorre, a partire dall'ultima promozione di quest'ultimo, un periodo, detto «periodo probativo minimo», alla scadenza del quale l'interessato potrà essere promosso a un impiego di grado superiore. Così un dipendente che abbia ottenuto la nota di qualifica «ottimo» può essere promosso a un posto di grado superiore dopo aver maturato un'anzianità di servizio nell'impiego di almeno tre anni e mezzo. Se il medesimo dipendente avesse ottenuto la nota di qualifica «largamente al di là delle esigenze» tale periodo sarebbe stato, per contro, di cinque anni. Scaduto il periodo probativo minimo, al raggiungimento della «data di promozione teorica», il dipendente potrà effettivamente essere promosso qualora si renda vacante un posto. Trascorso il periodo probativo iniziale, il dipendente viene iscritto in un «elenco dei promuovibili». Gli interessati vi figurano in ordine di data di promozione teorica. 10 L'art. 13, n. 2, del regolamento sulle carriere, applicabile al momento dei fatti della causa principale, precisa che «non viene tenuto conto, nel calcolo dell'anzianità, dei periodi di servizio durante i quali l'orario effettuato è inferiore alla metà dell'orario di lavoro normale. Nel calcolo dell'anzianità i periodi di servizio durante i quali l'orario effettuato è almeno pari alla metà dell'orario normale sono computati in misura pari ai 2/3 di quest'ultimo. I periodi di servizio durante i quali l'orario effettuato è superiore ai due terzi dell'orario normale sono integralmente computati nel calcolo dell'anzianità». 11 L'art. 13, n. 2, del regolamento sulle carriere è stato modificato nel Esso dispone ormai che, a partire dal 17 ottobre 1995, ai fini del calcolo dell'anzianità di servizio in occasione di una promozione, i lavoratori a tempo parziale e i lavoratori a tempo pieno vengono trattati allo stesso modo. Tale disposizione prevede inoltre che, per determinare in quale misura ai fini del detto calcolo debbano essere presi in considerazione periodi di lavoro inferiori, occorre prendere in considerazione l'insieme delle circostanze di ciascun caso di specie. Tuttavia, tenuto conto della data in cui la signora Gerster ha proposto reclamo avverso la decisione di rigetto della sua candidatura, tale modifica non è applicabile nei suoi confronti. 12 La signora Gerster è entrata in servizio presso l'amministrazione finanziaria del Freistaat Bayern il 1_ agosto Nominata dipendente in prova il 1_ maggio 1968, essa è stata nominata di ruolo il 27 giugno 1977, e, tra il 7 settembre 1984 e il 6 settembre 1987, ha beneficiato di un periodo di aspettativa non retribuito. A partire da tale data ha lavorato a tempo parziale - metà tempo - presso l'ufficio locale del Freistaat Bayern. 13 Con lettera 2 dicembre 1993, la signora Gerster ha presentato la sua candidatura a un posto vacante presso il Finanzamt Nürnberg West chiedendo che, nell'esame della sua candidatura, ai fini del calcolo dell'anzianità di

3 servizio, venisse computato integralmente il periodo di lavoro da lei prestato a tempo parziale dal settembre L'Oberfinanzdirektion di Norimberga, con decisione 5 gennaio 1994, ha respinto la candidatura della signora Gerster, con la motivazione che il posto vacante doveva essere attribuito a un dipendente che la precedeva nell'«elenco dei promuovibili». Con decisione 25 aprile 1994, la stessa amministrazione ha respinto in quanto infondato il reclamo proposto dalla ricorrente nella causa a quo avverso la detta decisione. 15 Il 20 maggio 1994, la signora Gerster ha proposto ricorso dinanzi al giudice a quo deducendo che la decisione di rigetto della sua candidatura era in contrasto col diritto comunitario, e più specificamente con l'art. 119 del Trattato e con le direttive 75/117 e 76/ Sulla base di quanto sopra, il giudice a quo ha sospeso il giudizio e ha sottoposto alla Corte le seguenti tre questioni pregiudiziali: «1) Se l'art. 119 del Trattato CEE si applichi ai dipendenti pubblici. 2) In caso di soluzione affermativa della questione sub 1): se sussista una violazione dell'art. 119 del Trattato CEE e della direttiva del Consiglio 75/117/CEE sotto forma di "discriminazione indiretta delle donne" quando l'art. 13, n. 2, seconda frase, della Laufbahnverordnung (regolamento sulle carriere) prevede che nel calcolo dell'anzianità dei dipendenti pubblici i periodi di servizio con un orario di lavoro che va da almeno la metà a due terzi dell'orario normale vengano calcolati solo per due terzi. 3) In caso di soluzione affermativa della questione sub 1): se vi sia una violazione della direttiva del Consiglio 76/207/CEE sotto forma di "discriminazione indiretta delle donne" relativamente all'accesso all'avanzamento professionale (promozione), quando l'art. 13, n. 2, seconda frase, della Laufbahnverordnung prevede che nel calcolo dell'anzianità dei dipendenti pubblici i periodi di servizio con un orario di lavoro che va da almeno la metà a due terzi dell'orario normale vengano calcolati solo per due terzi». Sulla prima questione 17 Si deve ricordare che l'art. 119 del Trattato pone il principio della parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e lavoratori di sesso femminile per il medesimo lavoro. Come già rilevato dalla Corte nella sentenza 8 aprile 1976, causa 43/75, Defrenne II (Racc. pag. 455, punto 12), esso costituisce uno dei principi fondamentali della Comunità. 18 Si deve constatare che escludere dal campo d'applicazione dell'art. 119 il pubblico impiego equivarrebbe a porsi in contrasto con la finalità di tale norma. Del resto, nella sentenza 21 maggio 1985, causa 248/83, Commissione/Germania (Racc. pag. 1459, punto 16), la Corte ha constatato che la direttiva 76/207 - così come la direttiva 75/117 - si applica ai rapporti di impiego nel settore pubblico. Essa ha inoltre precisato che dette direttive, al pari dell'art. 119 del Trattato CEE, hanno una portata generale, inerente alla natura stessa del principio da esse definito. 19 La prima questione va pertanto risolta dichiarando che l'art. 119 del Trattato va interpretato nel senso che esso si applica ai rapporti d'impiego di diritto pubblico. Sulla seconda questione 20 Con la seconda questione il giudice a quo chiede se l'art. 119 del Trattato e la direttiva 75/117 ostino a una disposizione secondo la quale, ai fini del calcolo dell'anzianità dei dipendenti pubblici, i periodi di servizio durante i quali l'orario effettuato va dalla metà ai due terzi dell'orario di lavoro normale vengono computati solo nella misura di due terzi. 21 In limine, si deve ricordare che nella sentenza 15 giugno 1978, causa 149/77, Defrenne III (Racc. pag. 1365, punto 20), la Corte ha sottolineato che la portata dell'art. 119 non si può estendere ad elementi del rapporto di impiego diversi da quelli cui esso espressamente si riferisce. 22 La signora Gerster sostiene che, nella fattispecie di cui alla causa principale, come nella sentenza 7 febbraio 1991, causa C-184/89, Nimz (Racc. pag. I-297), si tratta di un sistema di inquadramento in livelli retributivi praticamente automatico che rientra nella nozione di retribuzione di cui all'art. 119 del Trattato e che viola la direttiva 75/ Si deve sottolineare che, qualora, come nella fattispecie di cui alla causa a quo, un dipendente pubblico entri nell'elenco dei candidati promuovibili, il suo passaggio al posto di grado superiore, e, pertanto a un livello retributivo più elevato, non è un diritto, ma una semplice possibilità. La promozione effettiva dipende da vari elementi: in primo luogo dalla vacanza di un impiego di grado superiore e, in secondo luogo, dal mantenimento della posizione nell'elenco dei promuovibili. Una disposizione come quella di cui all'art. 13, n. 2, secondo comma, del regolamento sulle carriere è, pertanto, essenzialmente destinata a disciplinare, sotto l'aspetto dell'anzianità, l'accesso del pubblico dipendente nell'elenco dei promuovibili, e quindi a mansioni superiori. Tale disposizione produce pertanto effetti solo indiretti sul livello retributivo cui l'interessato ha diritto quando la procedura di promozione viene portata a termine. 24 Si deve ricordare che la citata sentenza Nimz aveva ad oggetto un avanzamento a conclusione di un periodo probativo sulla base di una certa anzianità. Tale avanzamento era praticamente automatico, una volta che la persona interessata avesse compiuto il periodo prescritto senza essere stata licenziata. La normativa applicabile nella causa a quo, pur avendo un rapporto indiretto con la retribuzione, riguarda l'accesso all'avanzamento professionale. Una siffatta disparità non rientra pertanto nell'ambito di applicazione dell'art. 119 del Trattato e della direttiva 75/ La seconda questione va pertanto risolta nel senso che una disposizione nazionale la quale prescrive che, ai fini del calcolo dell'anzianità dei dipendenti pubblici, i periodi di servizio durante i quali l'orario effettuato va dalla

4 metà ai due terzi dell'orario di lavoro normale vengono computati solo nella misura di due terzi non rientra nel campo d'applicazione dell'art. 119 del Trattato e della direttiva 75/117. Sulla terza questione 26 Con la terza questione, il giudice a quo chiede in sostanza se la direttiva 76/207 osti a una disposizione nazionale la quale prescrive che, ai fini del calcolo dell'anzianità dei dipendenti pubblici, i periodi di servizio durante i quali l'orario effettuato va dalla metà ai due terzi dell'orario di lavoro normale vengono computati solo nella misura di due terzi. 27 Si deve ricordare che la direttiva 76/207, secondo il suo art. 1, ha come scopo l'attuazione negli Stati membri del principio della parità di trattamento fra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso al lavoro, ivi compresa la promozione. 28 L'art. 3 di tale direttiva precisa che è vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda le condizioni di accesso, compresi i criteri di selezione, agli impieghi o posti di lavoro qualunque sia il settore o il ramo di attività, e a tutti i livelli della gerarchia professionale. 29 Si deve constatare che la disposizione nazionale controversa nella causa a quo non opera una discriminazione diretta, dal momento che il metodo di calcolo dell'anzianità cui sono assoggettati i lavoratori a tempo parziale non è determinato in relazione al loro sesso. Si deve pertanto esaminare se una siffatta disposizione possa costituire una discriminazione indiretta. 30 Secondo una giurisprudenza consolidata, vi è discriminazione indiretta quando l'applicazione di un provvedimento nazionale, benché formulato in modo neutro, di fatto sfavorisca un numero molto più alto di donne che di uomini (v., in questo senso, sentenze 14 dicembre 1995, causa C-444/93, Megner e Scheffel, Racc. pag. I-4741, punto 24, e 24 febbraio 1994, causa C-343/92, Roks e a., Racc. pag. I-571, punto 33). 31 Secondo l'art. 13, n. 2, del regolamento sulle carriere, le ore di lavoro delle persone che lavorano a tempo parziale, con un orario di lavoro superiore ai due terzi dell'orario normale vengono prese integralmente in considerazione nel calcolo dell'anzianità. Coloro che lavorano con un orario di lavoro almeno pari alla metà dell'orario normale sono considerati, ai fini del calcolo dell'anzianità, come se lavorassero per due terzi dell'orario normale, mentre le ore di lavoro di coloro che lavorano per meno della metà dell'orario di lavoro normale non sono per nulla prese in considerazione nel calcolo dell'anzianità. 32 E' pertanto pacifico che la disposizione nazionale controversa nella causa a quo sfavorisce i lavoratori a tempo parziale rispetto ai lavoratori a tempo pieno in quanto, poiché la loro anzianità progredisce più lentamente, potranno fruire di una promozione solo più tardi. 33 Secondo la signora Gerster, nel servizio nel quale essa ha maturato la sua anzianità, l'87% dei lavoratori a tempo parziale è costituito da donne. Dagli accertamenti effettuati dal giudice a quo emerge che tale percentuale vale anche nel più esteso ambito della funzione pubblica bavarese. 34 In tal caso si deve rilevare che disposizioni come quelle di cui trattasi nella causa pendente dinanzi al giudice nazionale comportano in effetti una discriminazione dei lavoratori di sesso femminile rispetto a quelli di sesso maschile e devono, in via di principio, essere considerate incompatibili con la direttiva 76/207. Ciò non varrebbe solo qualora la disparità di trattamento tra le due categorie di lavoratori fosse giustificata da fattori estranei a qualsiasi discriminazione basata sul sesso (v., in particolare, sentenze 13 maggio 1986, causa 170/84, Bilka, Racc. pag. 1607, punto 29; 13 luglio 1989, causa 171/88, Rinner-Kühn, Racc. pag. 2743, punto 12, e 6 febbraio 1996, causa C-457/93, Lewark, Racc. pag. I-243, punto 31). 35 Secondo la costante giurisprudenza della Corte, spetta al giudice nazionale, che è il solo competente a valutare i fatti e ad interpretare il diritto nazionale, stabilire alla luce di tutte le circostanze se ed entro quali limiti una disposizione di legge la quale si applichi indipendentemente dal sesso del lavoratore, ma colpisca di fatto le donne più degli uomini, sia giustificata da motivi obiettivi ed estranei a qualsiasi discriminazione basata sul sesso (v. sentenza 31 marzo 1981, causa 96/80, Jenkins, Racc. pag. 911, punto 14; sentenze in citata causa Bilka, punto 36, e in citata causa Rinner-Kühn, punto 15). 36 Al riguardo occorre rilevare che, secondo il convenuto nella causa a quo, tale discriminazione sarebbe obiettivamente giustificata, poiché tale regime sarebbe basato sulla necessità, per l'amministrazione, di determinare, in modo generale, un parametro di anzianità per valutare l'esperienza professionale dei lavoratori prima di considerarli promuovibili a un posto di grado superiore. Il Freistaat Bayern ritiene che il dipendente che lavora a tempo parziale, prima di acquisire le competenze e l'idoneità professionali necessarie per accedere a mansioni di livello superiore, debba svolgere la sua attività per un periodo di tempo più lungo rispetto a chi, al contrario, lavora a tempo pieno. 37 Per contro, la ricorrente nella causa principale sostiene di avere espletato, come lavoratrice a tempo parziale, mansioni di grado superiore, alle quali aspirava ad essere promossa, durante gli ultimi dieci anni della sua attività professionale. 38 A questo proposito si deve innanzi tutto rilevare che, secondo il giudice a quo, il convenuto nella causa principale ha affermato che la modifica introdotta nel regolamento sulle carriere nel 1995 era destinata a «contribuire e a migliorare la compatibilità tra la vita professionale e la vita familiare». La tutela della donna nella vita familiare e, allo stesso tempo, nello svolgimento della sua attività lavorativa è, al pari di quella dell'uomo, un principio largamente preso in considerazione negli ordinamenti giuridici degli Stati membri come il naturale corollario della parità tra l'uomo e la donna e riconosciuto dal diritto comunitario. 39 Occorre poi ricordare che, nella citata sentenza Nimz, la Corte ha dichiarato che l'affermazione secondo cui esiste un nesso particolare tra la durata di un'attività lavorativa e l'acquisizione di un certo livello di conoscenza o di esperienza, in quanto costituisce una semplice generalizzazione riguardante determinate categorie di lavoratori, non consente di trarne criteri obiettivi ed estranei a qualsiasi discriminazione. Infatti, anche se

5 anzianità lavorativa ed esperienza professionale vanno di pari passo, ponendo di regola il lavoratore in grado di meglio espletare le proprie mansioni, l'obiettività di un siffatto criterio dipende dal complesso delle circostanze del caso concreto, e in particolare dal rapporto tra la natura delle mansioni svolte e l'esperienza che l'espletamento di tali mansioni fa acquisire dopo un determinato numero di ore di lavoro effettuate. 40 Qualora il giudice nazionale rilevi che, benché la ricorrente nella causa principale abbia già svolto a tempo parziale le mansioni del grado superiore al quale aspira e il calcolo dell'anzianità non sia stato effettuato secondo un criterio di stretta proporzionalità, i lavoratori a tempo parziale acquistano di norma capacità e competenze relative alle loro attività meno rapidamente dei lavoratori a tempo pieno e che le autorità competenti sono in grado di dimostrare che gli strumenti adottati rispondono a un legittimo obiettivo di politica sociale, sono idonei a raggiungere l'obiettivo perseguito da quest'ultima e sono a tal fine necessari, non può essere considerata una violazione della direttiva 76/207 la sola circostanza che la disposizione di legge colpisca i lavoratori di sesso femminile in misura molto più elevata rispetto ai lavoratori di sesso maschile. 41 Qualora il giudice a quo concluda che la durata del servizio non presenta un nesso particolare con l'acquisizione di un certo livello di conoscenze o di esperienza, l'obbligo, che l'art. 13, n. 2, seconda frase, del regolamento sulle carriere pone ai lavoratori a tempo parziale, di compiere un periodo di servizio di durata superiore di un terzo a quello di un dipendente a tempo pieno per poter avere, più o meno, la medesima possibilità di promozione, deve considerarsi in contrasto con le disposizioni della direttiva 76/ La terza questione deve pertanto essere risolta nel senso che la direttiva 76/207 osta a una normativa nazionale la quale prescriva che, ai fini del calcolo dell'anzianità dei dipendenti pubblici, i periodi di servizio durante i quali l'orario svolto va dalla metà ai due terzi dell'orario di lavoro normale sono computati solo nella misura di due terzi, sempreché la detta normativa non sia giustificata da criteri obiettivi ed estranei a qualsiasi discriminazione fondata sul sesso. Decisione relativa alle spese Sulle spese 43 Le spese sostenute dai governi ellenico, irlandese e del Regno Unito, come pure dalla Commissione delle Comunità europee, che hanno presentato osservazioni alla Corte, non possono dar luogo a rifusione. Nei confronti delle parti nella causa principale il presente procedimento costituisce un incidente sollevato dinanzi al giudice nazionale, cui spetta quindi statuire sulle spese. Dispositivo Per questi motivi, LA CORTE (Sesta Sezione), pronunciandosi sulle questioni sottopostele dal Bayerisches Verwaltungsgericht di Ansbach con ordinanza 23 novembre 1994, dichiara: 1) L'art. 119 del Trattato va interpretato nel senso che esso si applica ai rapporti d'impiego di diritto pubblico. 2) Una disposizione nazionale la quale prescrive che, ai fini del calcolo dell'anzianità dei dipendenti pubblici, i periodi di servizio durante i quali l'orario effettuato va dalla metà ai due terzi dell'orario di lavoro normale vengono computati solo nella misura di due terzi non rientra nel campo d'applicazione dell'art. 119 del Trattato e della direttiva del Consiglio 10 febbraio 1975, 75/117/CEE, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative all'applicazione del principio della parità delle retribuzioni tra i lavoratori di sesso maschile e quelli di sesso femminile. 3) La direttiva del Consiglio 9 febbraio 1976, 76/207/CEE, relativa all'attuazione del principio della parità di professionali e le condizioni di lavoro, osta a una normativa nazionale la quale prescriva che, ai fini del calcolo dell'anzianità dei dipendenti pubblici, i periodi di servizio durante i quali l'orario svolto va dalla metà ai due terzi dell'orario di lavoro normale sono computati solo nella misura di due terzi, a meno che la detta normativa non sia giustificata da criteri obiettivi ed estranei a qualsiasi discriminazione fondata sul sesso.

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 16 giugno 1994 *

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 16 giugno 1994 * SENTENZA 16. 6. 1994 CAUSA C-132/93 SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 16 giugno 1994 * Nel procedimento C-132/93, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 7 febbraio 1991 *

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 7 febbraio 1991 * SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 7 febbraio 1991 * Nella causa C-184/89, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell'art. 177 del Trattato CEE, dall'arbeitsgericht

Dettagli

CONCLUSIONI DELL'AVVOCATO GENERALE F. G. JACOBS presentate il 16 ottobre

CONCLUSIONI DELL'AVVOCATO GENERALE F. G. JACOBS presentate il 16 ottobre ELSNER-LAKEBERG CONCLUSIONI DELL'AVVOCATO GENERALE F. G. JACOBS presentate il 16 ottobre 2003 1 1. Con il presente ricorso proposto dal Verwaltungsgericht (Tribunale amministrativo) di Minden (Germania),

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 18 dicembre 1997 (1) «Libera prestazione dei servizi Appalti di lavori pubblici

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 18 dicembre 1997 (1) «Libera prestazione dei servizi Appalti di lavori pubblici SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 18 dicembre 1997 (1) «Libera prestazione dei servizi Appalti di lavori pubblici Abilitazione degli imprenditori Entità da prendere in considerazione» Nel procedimento

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 30 aprile 1996 *

SENTENZA DELLA CORTE 30 aprile 1996 * P./S. SENTENZA DELLA CORTE 30 aprile 1996 * Nel procedimento C-13/94, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CE, dall'industrial

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 25 maggio 1993 *

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 25 maggio 1993 * SENTENZA 25. 5. 1993 CAUSA C-193/91 SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 25 maggio 1993 * Nel procedimento C-193/91, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma

Dettagli

Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 17 giugno Kathleen Hill e Ann Stapleton contro The Revenue Commissioners e Department of Finance

Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 17 giugno Kathleen Hill e Ann Stapleton contro The Revenue Commissioners e Department of Finance Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 17 giugno 1998 Kathleen Hill e Ann Stapleton contro The Revenue Commissioners e Department of Finance Domanda di pronuncia pregiudiziale: Labour Court, Dublin Irlanda

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 9 settembre 1999 *

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 9 settembre 1999 * SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 9 settembre 1999 * Nel procedimento C-281/97, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CE (divenuto

Dettagli

61996J0132. Parole chiave. Massima. Parti. raccolta della giurisprudenza 1998 pagina I-05225

61996J0132. Parole chiave. Massima. Parti. raccolta della giurisprudenza 1998 pagina I-05225 Page 1 of 5 Avis juridique important 61996J0132 Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 24 settembre 1998. - Antonio Stinco e Ciro Panfilo contro Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS). -

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 22 novembre 2001 *

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 22 novembre 2001 * SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 22 novembre 2001 * Nei procedimenti riuniti C-541/99 e C-542/99, aventi ad oggetto le domande di pronuncia pregiudiziale proposte alla Corte, a norma dell'art. 234

Dettagli

incide sull'esercizio dell'attività professionale dei lavoratori interessati, rimodulando, secondo le necessità, il loro orario di lavoro. 31.

incide sull'esercizio dell'attività professionale dei lavoratori interessati, rimodulando, secondo le necessità, il loro orario di lavoro. 31. Corte di giustizia delle Comunità europee - sentenza 12 ottobre 2004, n. C-313/02 - Pres. Skouris - Rel. Macken - Avv. Kokott - Wippel c. Peek & Cloppenburg GmbH & Co. KG Direttiva 97/81/CE; Direttiva

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 3 febbraio 2000 *

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 3 febbraio 2000 * SENTENZA 3. 2. 2000 CAUSA C-12/98 SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 3 febbraio 2000 * Nel procedimento C-12/98, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 30 aprile 1998 *

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 30 aprile 1998 * BELLONE SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 30 aprile 1998 * Nel procedimento C-215/97, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato

Dettagli

Parole chiave. Massima. Parti

Parole chiave. Massima. Parti Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 30 aprile 1998. - Barbara Bellone contro Yokohama SpA. - Domanda di pronuncia pregiudiziale: Tribunale di Bologna - Italia. - Direttiva 86/653/CEE - Agenti commerciali

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 11 agosto 1995 *

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 11 agosto 1995 * SENTENZA 11. 8. 1995 CAUSA C-63/94 SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 11 agosto 1995 * Nel procedimento C-63/94, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art.

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 4 febbraio 1988*

SENTENZA DELLA CORTE 4 febbraio 1988* SENTENZA 4. 2. 1988 CAUSA 157/86 SENTENZA DELLA CORTE 4 febbraio 1988* Nel procedimento 157/86, avente ad oggetto la domanda di pronunzia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del trattato

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 13 maggio 1986 *

SENTENZA DELLA CORTE 13 maggio 1986 * SENTENZA DEL 13. 5. 1986 CAUSA 170/84 SENTENZA DELLA CORTE 13 maggio 1986 * Nel procedimento 170/84, avente ad oggetto la domanda di pronunzia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del

Dettagli

[Trattato CE, artt. 86 e 90, nn. 1 e 2 (divenuti artt. 82 CE e 86, nn. 1 e 2 CE)]

[Trattato CE, artt. 86 e 90, nn. 1 e 2 (divenuti artt. 82 CE e 86, nn. 1 e 2 CE)] di 6 16/09/2013 11:15 Sentenza della Corte di giustizia europea dell'8 giugno 2000 Causa C-258/98 Procedimento penale a carico di Giovanni Carra e altri Domanda di pronuncia pregiudiziale: Pretore di Firenze

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 11 gennaio 2000 *

SENTENZA DELLA CORTE 11 gennaio 2000 * SENTENZA DELLA CORTE 11 gennaio 2000 * Nel procedimento C-285/98, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CE (divenuto art. 234 CE),

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE. 11 gennaio 2000 (1)

SENTENZA DELLA CORTE. 11 gennaio 2000 (1) AVVISO IMPORTANTE:Le informazioni contenute in questo sito sono soggette ad una Clausola di esclusione della responsabilità e ad un avviso relativo al Copyright. SENTENZA DELLA CORTE 11 gennaio 2000 (1)

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 27 maggio 1993 *

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 27 maggio 1993 * SCHMID SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 27 maggio 1993 * Nel procedimento C-310/91, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato

Dettagli

ORDINANZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 12 luglio 2001 *

ORDINANZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 12 luglio 2001 * WELTHGROVE ORDINANZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 12 luglio 2001 * Nel procedimento C-102/00, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 234 CE, dallo

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 16 giugno 1987*

SENTENZA DELLA CORTE 16 giugno 1987* SENTENZA DEL 16. 6. 1987 CAUSA 225/85 SENTENZA DELLA CORTE 16 giugno 1987* Nella causa 225/85, Commissione delle Comunità europee, rappresentata dal sig. Enrico Traversa, membro del suo servizio giuridico,

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 6 dicembre 2007 (*)

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 6 dicembre 2007 (*) {mosimage} La Corte di Giustizia delle Comunità Europee (con sentenza della I Sezione, in data 6/12/2007, in causa C-300/06) ha deciso che "L'art. 141 del Ce deve essere interpretato nel senso che esso

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) del 26 ottobre 2006, causa C- 371/04

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) del 26 ottobre 2006, causa C- 371/04 SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) del 26 ottobre 2006, causa C- 371/04 Nella causa C-371/04, avente ad oggetto un ricorso per inadempimento ai sensi dell art. 226 CE, proposto il 30 agosto 2004, Commissione

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 25 luglio 1991 *

SENTENZA DELLA CORTE 25 luglio 1991 * SENTENZA DELLA CORTE 25 luglio 1991 * Nel procedimento C-345/89, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE, dal Tribunal de police

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (sesta sezione) 8 ottobre 1987 *

SENTENZA DELLA CORTE (sesta sezione) 8 ottobre 1987 * SENTENZA DELLA CORTE (sesta sezione) 8 ottobre 1987 * Nel procedimento 80/86, avente ad oggetto una domanda di pronunzia pregiudiziale proposta alla Corte, in forza dell'art. 177 del trattato CEE, dell'arrondissementsrechtbank

Dettagli

gli ufficiali giudiziari su internet

gli ufficiali giudiziari su internet SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 9 febbraio 2006 (*) «Cooperazione giudiziaria Regolamento (CE) n. 1348/2000 Artt. 4-11 e 14 Notificazioni e comunicazioni degli atti giudiziari Notificazione tramite

Dettagli

Domanda di pronuncia pregiudiziale: High Court of Justice, Queen's Bench Division - Regno Unito

Domanda di pronuncia pregiudiziale: High Court of Justice, Queen's Bench Division - Regno Unito Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 16 dicembre 1999 The Queen contro Secretary of State for Social Security, ex parte John Henry Taylor Domanda di pronuncia pregiudiziale: High Court of Justice,

Dettagli

Corte di Giustizia UE, Prima Sezione, sentenza 5 novembre 2014, causa C-476/12

Corte di Giustizia UE, Prima Sezione, sentenza 5 novembre 2014, causa C-476/12 Corte di Giustizia UE, Prima Sezione, sentenza 5 novembre 2014, causa C-476/12 Sentenza 1 La domanda di pronuncia pregiudiziale verte sull interpretazione della clausola 4 dell accordo quadro sul lavoro

Dettagli

N. 1612, RELATIVO ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI ALL' INTERNO DELLA COMUNITA ( GU L 257, PAG. 2 ). 2 LA LEGGE ITALIANA 20 MARZO 1975, N.

N. 1612, RELATIVO ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEI LAVORATORI ALL' INTERNO DELLA COMUNITA ( GU L 257, PAG. 2 ). 2 LA LEGGE ITALIANA 20 MARZO 1975, N. Sentenza della Corte del 16 giugno 1987 Commissione delle Comunità europee contro la Repubblica italiana Libera circolazione dei lavoratori Violazione del principio di non discriminazione in ragione della

Dettagli

Cause riunite da C-295/04 a C-298/04. Vincenzo Manfredi e altri contro Lloyd Adriatico Assicurazioni SpA e altri

Cause riunite da C-295/04 a C-298/04. Vincenzo Manfredi e altri contro Lloyd Adriatico Assicurazioni SpA e altri Cause riunite da C-295/04 a C-298/04 Vincenzo Manfredi e altri contro Lloyd Adriatico Assicurazioni SpA e altri (domande di pronuncia pregiudiziale proposte dal Giudice di pace di Bitonto) «Art. 81 CE

Dettagli

Hilmar Kulzer contro Freistaat Bayern. - Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bundessozialgericht Germania

Hilmar Kulzer contro Freistaat Bayern. - Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bundessozialgericht Germania Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 5 marzo 1998 Hilmar Kulzer contro Freistaat Bayern. - Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bundessozialgericht Germania Regolamento (CEE) n. 1408/71 - Lavoratore

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 13 luglio 2000 *

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 13 luglio 2000 * SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 13 luglio 2000 * Nel procedimento C-423/98, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CE (divenuto

Dettagli

Previdenza sociale - Artt quater del regolamento (CEE) n. 1408/71 - Norme anticumulo nazionali - Prestazioni della stessa natura

Previdenza sociale - Artt quater del regolamento (CEE) n. 1408/71 - Norme anticumulo nazionali - Prestazioni della stessa natura Sentenza della Corte (Seconda Sezione) del 7 marzo 2002 Caterina Insalaca contro Office national des pensions (ONP) Domanda di pronuncia pregiudiziale: Tribunal du travail de Mons Belgio Previdenza sociale

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 24 gennaio 1991 *

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 24 gennaio 1991 * SENTENZA 24. I. 1991 CAUSA C-339/89 SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 24 gennaio 1991 * Nella causa C-339/89, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art.

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 2 aprile 2009 (*)

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 2 aprile 2009 (*) SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 2 aprile 2009 (*) «Regolamento (CE) n. 2193/2003 Dazi doganali supplementari sulle importazioni di determinati prodotti originari degli Stati Uniti d America Ambito

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 7 novembre 2018 (*)

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 7 novembre 2018 (*) Edizione provvisoria SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 7 novembre 2018 (*) «Rinvio pregiudiziale Direttiva 2003/86/CE Diritto al ricongiungimento familiare Articolo 15 Rifiuto di rilascio di un permesso

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 22 giugno 1993 *

SENTENZA DELLA CORTE 22 giugno 1993 * SENTENZA DELLA CORTE 22 giugno 1993 * Nel procedimento C-333/91, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE, dal Conseil d'état

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea, in particolare gli articoli 100 e 235,

visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea, in particolare gli articoli 100 e 235, Direttiva 86/378/CEE del Consiglio del 24 luglio 1986 relativa all'attuazione del principio della parità di trattamento tra gli uomini e le donne nel settore dei regimi professionali di sicurezza sociale

Dettagli

La superficie o il volume d affari? La scelta dipende dalla precisione

La superficie o il volume d affari? La scelta dipende dalla precisione Articolo pubblicato su FiscoOggi (http://fiscooggi.it) Giurisprudenza La superficie o il volume d affari? La scelta dipende dalla precisione 10 Giugno 2016 La Corte di giustizia chiamata a fornire indicazioni

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 9 settembre 1999 (1) «Libertà di stabilimento Libera prestazione di servizi

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 9 settembre 1999 (1) «Libertà di stabilimento Libera prestazione di servizi SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 9 settembre 1999 (1) «Libertà di stabilimento Libera prestazione di servizi Organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti» Nel procedimento C 108/98, avente

Dettagli

CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITÀ EUROPEE Terza Sezione

CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITÀ EUROPEE Terza Sezione Giurisprudenza comunitaria CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITÀ EUROPEE Terza Sezione SENTENZA del 13 ottobre 2005 nella causa C - 379/04 parti: Richard Dahms GmbH e Fränkischer Weinbauverband ev, Massima:

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (sesta sezione) 8 febbraio 1990*

SENTENZA DELLA CORTE (sesta sezione) 8 febbraio 1990* SENTENZA 8. 2. 1990 CAUSA C-320/88 SENTENZA DELLA CORTE (sesta sezione) 8 febbraio 1990* Nel procedimento C-320/88, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 30 aprile 2002 *

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 30 aprile 2002 * CLUB-TOUR SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 30 aprile 2002 * Nel procedimento C-400/00, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 234 CE, dal Tribunal

Dettagli

Parti. Motivazione della sentenza

Parti. Motivazione della sentenza Sentenza della Corte di Giustizia Europea (Quinta Sezione) del 6 marzo 2003. Direttiva 86/653/CEE - Agenti commerciali indipendenti - Normativa nazionale che prevede l'iscrizione di un agente commerciale

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 15 dicembre 1993 *

SENTENZA DELLA CORTE 15 dicembre 1993 * SENTENZA DELLA CORTE 15 dicembre 1993 * Nel procedimento C-63/92, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE, dal Value Added Tax

Dettagli

Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bayerisches Verwaltungsgericht Ansbach Germania

Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bayerisches Verwaltungsgericht Ansbach Germania Conclusioni riunite dell'avocato generale La Pergola del 22 ottobre 1996 Hellen Gerster contro Freistaat Bayern Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bayerisches Verwaltungsgericht Ansbach Germania Causa

Dettagli

e condanni l' università a versare loro le dovute retribuzioni dal 1 novembre In subordine, le ricorrenti hanno chiesto che il giudice

e condanni l' università a versare loro le dovute retribuzioni dal 1 novembre In subordine, le ricorrenti hanno chiesto che il giudice Sentenza della Corte (quinta sezione) del 30 maggio 1989 Pilar Allue e Carmel Mary Coonan contro Università degli Studi di Venezia Domanda di pronuncia pregiudiziale, proposta dalla Pretura unificata di

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 15 ottobre 2014 (*)

SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 15 ottobre 2014 (*) Page 1 of 6 SENTENZA DELLA CORTE (Terza Sezione) 15 ottobre 2014 (*) «Rinvio pregiudiziale Politica sociale Direttiva 97/81/CE Accordo quadro sul lavoro a tempo parziale concluso dall UNICE, dal CEEP e

Dettagli

Sentenza della Corte del 23 maggio Johann Buchner e a. contro Sozialversicherungsanstalt der Bauern

Sentenza della Corte del 23 maggio Johann Buchner e a. contro Sozialversicherungsanstalt der Bauern Sentenza della Corte del 23 maggio 2000 Johann Buchner e a. contro Sozialversicherungsanstalt der Bauern Domanda di pronuncia pregiudiziale: Oberster Gerichtshof Austria Direttiva 79/7/CEE - Parità di

Dettagli

Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 10 aprile Giulia Pugliese contro Finmeccanica SpA, Betriebsteil Alenia Aerospazio

Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 10 aprile Giulia Pugliese contro Finmeccanica SpA, Betriebsteil Alenia Aerospazio Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 10 aprile 2003 Giulia Pugliese contro Finmeccanica SpA, Betriebsteil Alenia Aerospazio Domanda di pronuncia pregiudiziale: Landesarbeitsgericht München Germania

Dettagli

E riducibile la retribuzione della lavoratrice in gravidanza

E riducibile la retribuzione della lavoratrice in gravidanza E riducibile la retribuzione della lavoratrice in gravidanza Renzo La Costa Una lavoratrice gestante che, in conformità all art. 5, n. 2, della direttiva 92/85, sia stata provvisoriamente assegnata, a

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Ottava Sezione) 10 marzo 2011 (*)

SENTENZA DELLA CORTE (Ottava Sezione) 10 marzo 2011 (*) SENTENZA DELLA CORTE (Ottava Sezione) 10 marzo 2011 (*) «Previdenza sociale dei lavoratori Regolamento (CEE) n. 1408/71 Ambito di applicazione ratione personae Interpretazione della nozione di lavoratore

Dettagli

Corte di giustizia europea, Sez. VII, ordinanza 10/4/2008 n. C- 323/07

Corte di giustizia europea, Sez. VII, ordinanza 10/4/2008 n. C- 323/07 Corte di giustizia europea, Sez. VII, ordinanza 10/4/2008 n. C- 323/07 ORDINANZA DELLA CORTE (Settima Sezione) 10 aprile 2008 «Appalti pubblici Appalto pubblico di forniture e di servizi Affidamento senza

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 10 ottobre 1996"

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 10 ottobre 1996 SENTENZA 10. 10. 1996 CAUSA C-78/95 SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 10 ottobre 1996" Nel procedimento C-78/95, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma

Dettagli

1 CON ORDINANZA EMESSA DAL VICE-CHANCELLOR IL 1 ) MARZO 1974 E PERVENUTA IN CANCELLERIA IL 13 GIUGNO 1974, LA CHANCERY DIVISION

1 CON ORDINANZA EMESSA DAL VICE-CHANCELLOR IL 1 ) MARZO 1974 E PERVENUTA IN CANCELLERIA IL 13 GIUGNO 1974, LA CHANCERY DIVISION Sentenza della Corte del 4 dicembre 1974 Yvonne Van Duyn contro Home Office - (Domanda di pronunzia pregiudiziale, proposta dal Chancery Division of the High Court of Justice) Causa 41/74 1. LAVORATORI

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 23 maggio 1996*

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 23 maggio 1996* OTLYNN SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 23 maggio 1996* Nel procedimento C-237/94, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CE,

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 18 dicembre 1997 *

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 18 dicembre 1997 * SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 18 dicembre 1997 * Nel procedimento C-309/96, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CE, dalla

Dettagli

1 Con ordinanza 22 giugno 1993, pervenuta nella cancelleria il 23 novembre seguente, il Bundesarbeitsgericht ha sottoposto alla Corte,

1 Con ordinanza 22 giugno 1993, pervenuta nella cancelleria il 23 novembre seguente, il Bundesarbeitsgericht ha sottoposto alla Corte, SENTENZA DELLA CORTE DEL 17 OTTOBRE 1995. ECKHARD KALANKE CONTRO FREIE HANSESTADT BREMEN. DOMANDA DI PRONUNCIA PREGIUDIZIALE: BUNDESARBEITSGERICHT - GERMANIA. PARITA DI TRATTAMENTO TRA UOMINI E DONNE -

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 2 maggio 1996

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 2 maggio 1996 SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 2 maggio 1996 Nel procedimento C-231/94, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CE, dal Bundesfinanzhof

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 9 novembre 2000 *

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 9 novembre 2000 * INGMAR SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 9 novembre 2000 * Nel procedimento C-381/98, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 7 luglio 2005 *

SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 7 luglio 2005 * NESTLÉ SENTENZA DELLA CORTE (Seconda Sezione) 7 luglio 2005 * Nel procedimento C-353/03, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell'art. 234 CE, dalla Court

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 5 novembre 2014 (*)

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 5 novembre 2014 (*) SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 5 novembre 2014 (*) «Rinvio pregiudiziale Politica sociale Accordo quadro sul lavoro a tempo parziale Principio di non discriminazione Contratto collettivo che prevede

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta sezione) 30 maggio 1989*

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta sezione) 30 maggio 1989* SENTENZA 30. 5. 1989 CAUSA 33/88 SENTENZA DELLA CORTE (Quinta sezione) 30 maggio 1989* Nel procedimento 33/88, avente ad oggetto la domanda di pronunzia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell'art.

Dettagli

Contributi previdenziali maturati in Svizzera (Cass. n /2013)

Contributi previdenziali maturati in Svizzera (Cass. n /2013) Contributi previdenziali maturati in Svizzera (Cass. n. 17722/2013) Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro, Giurisprudenza commentata Massima La legge n. 296/2006 viola il principio di irretroattività

Dettagli

Direttiva 76/207/CEE del Consiglio

Direttiva 76/207/CEE del Consiglio Direttiva 76/207/CEE del Consiglio del 9 febbraio 1976 RELATIVA ALL'ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO FRA GLI UOMINI E LE DONNE PER QUANTO RIGUARDA L'ACCESSO AL LAVORO, ALLA FORMAZIONE

Dettagli

Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 10 marzo Vasiliki Nikoloudi contro Organismos Tilepikoinonion Ellados AE

Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 10 marzo Vasiliki Nikoloudi contro Organismos Tilepikoinonion Ellados AE Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 10 marzo 2005 Vasiliki Nikoloudi contro Organismos Tilepikoinonion Ellados AE Domanda di pronuncia pregiudiziale: Eirinodikeio Athinon - Grecia Politica sociale

Dettagli

Sentenza della Corte del 22 aprile Nils Draehmpaehl contro Urania Immobilienservice OHG

Sentenza della Corte del 22 aprile Nils Draehmpaehl contro Urania Immobilienservice OHG Sentenza della Corte del 22 aprile 1997 Nils Draehmpaehl contro Urania Immobilienservice OHG Domanda di pronuncia pregiudiziale: Arbeitsgericht Hamburg Germania Politica sociale - Parità di trattamento

Dettagli

Parità di trattamento tra uomini e donne - Congedo di maternità - Acquisto di diritti previdenziali

Parità di trattamento tra uomini e donne - Congedo di maternità - Acquisto di diritti previdenziali Sentenza della Corte (Prima Sezione) del 13 gennaio 2005 Elisabeth Mayer contro Versorgungsanstalt des Bundes und der Länder Domanda di pronuncia pregiudiziale: Bundesgerichtshof - Germania Parità di trattamento

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 29 febbraio 1996 *

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 29 febbraio 1996 * SENTENZA 29. 2. 1996 CAUSA C-215/94 SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 29 febbraio 1996 * Nel procedimento C-215/94 avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma

Dettagli

LA CORTE DI GIUSTIZIA SI PRONUNCIA IN MATERIA DI DISCRIMINAZIONE DIRETTA FONDATA SUL SESSO (CGCE, SEZ. X, SENT

LA CORTE DI GIUSTIZIA SI PRONUNCIA IN MATERIA DI DISCRIMINAZIONE DIRETTA FONDATA SUL SESSO (CGCE, SEZ. X, SENT LA CORTE DI GIUSTIZIA SI PRONUNCIA IN MATERIA DI DISCRIMINAZIONE DIRETTA FONDATA SUL SESSO (CGCE, SEZ. X, SENT. 7 febbraio 2018, CAUSE RIUNITE C-142/17 E C-143/17) *** L articolo 14, paragrafo 1, lettera

Dettagli

Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 21 ottobre Susanne Lewen contro Lothar Denda

Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 21 ottobre Susanne Lewen contro Lothar Denda Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 21 ottobre 1999 Susanne Lewen contro Lothar Denda Domanda di pronuncia pregiudiziale: Arbeitsgericht Gelsenkirchen Germania Parità di retribuzione tra lavoratori

Dettagli

Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 18 novembre Georges Platbrood contro Office national des pensions (ONP)

Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 18 novembre Georges Platbrood contro Office national des pensions (ONP) Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 18 novembre 1999 Georges Platbrood contro Office national des pensions (ONP) Domanda di pronuncia pregiudiziale: Tribunal du travail de Mons Belgio Previdenza

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quarta Sezione) 16 dicembre 1992 *

SENTENZA DELLA CORTE (Quarta Sezione) 16 dicembre 1992 * SENTENZA DELLA CORTE (Quarta Sezione) 16 dicembre 1992 * Nel procedimento C-208/91, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE,

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 5 giugno 1997 *

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 5 giugno 1997 * SETTG SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 5 giugno 1997 * Nel procedimento C-398/95, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE,

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 13 luglio 1993 *

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 13 luglio 1993 * SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 13 luglio 1993 * Nel procedimento C-42/92, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE, dal

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 16 ottobre 1997 *

SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 16 ottobre 1997 * SENTENZA DELLA CORTE (Quinta Sezione) 16 ottobre 1997 * Nel procedimento C-258/95, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE, dal

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (seconda sezione) 21 gennaio 1987'' '

SENTENZA DELLA CORTE (seconda sezione) 21 gennaio 1987'' ' SENTENZA DEL 21. 1. 1987 CAUSA 86/85 SENTENZA DELLA CORTE (seconda sezione) 21 gennaio 1987'' ' Nel procedimento 86/85, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma

Dettagli

Direttive 76/207/CEE e 79/7/CEE - Parità di trattamento tra gli uomini e le donne - Accredito di contributi pensionisticiù

Direttive 76/207/CEE e 79/7/CEE - Parità di trattamento tra gli uomini e le donne - Accredito di contributi pensionisticiù Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 30 gennaio 1997 Livia Balestra contro Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) Domanda di pronuncia pregiudiziale: Pretura circondariale di Genova Italia

Dettagli

[Il Consiglio dell'unione europea,

[Il Consiglio dell'unione europea, Dir. 15 dicembre 1997, n. 97/80/CE (1). Direttiva del Consiglio riguardante l'onere della prova nei casi di discriminazione basata sul sesso (2) (3) (4) [Il Consiglio dell'unione europea, visto l'accordo

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 2 giugno 1994 *

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 2 giugno 1994 * EMPIRE STORES SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 2 giugno 1994 * Nel procedimento C-33/93, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 19 maggio 1993 *

SENTENZA DELLA CORTE 19 maggio 1993 * SENTENZA DELLA CORTE 19 maggio 1993 * Nel procedimento C-320/91, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE, dal Tribunal correctionnel

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 11 marzo 1997 *

SENTENZA DELLA CORTE 11 marzo 1997 * SENTENZA 11. 3. 1997 CAUSA C-13/95 SENTENZA DELLA CORTE 11 marzo 1997 * Nel procedimento C-13/95, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell'art. 177 del

Dettagli

ARCHIVIO SICURAMBIENTE.IT

ARCHIVIO SICURAMBIENTE.IT ARCHIVIO SICURAMBIENTE.IT www.sicurambiente.it AVVERTENZA: I documenti sono riportati solo a titolo d'informazione e non hanno carattere di ufficialità. Fonte: Corte di giustizia dell Unione europea http://curia.europa.eu

Dettagli

Jean-Marie Podesta contro Caisse de retraite par répartition des ingénieurs cadres & assimilés (CRICA) e a

Jean-Marie Podesta contro Caisse de retraite par répartition des ingénieurs cadres & assimilés (CRICA) e a Sentenza della Corte (Quinta Sezione) del 25 maggio 2000 Jean-Marie Podesta contro Caisse de retraite par répartition des ingénieurs cadres & assimilés (CRICA) e a Domanda di pronuncia pregiudiziale: Tribunal

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 24 novembre 1993 *

SENTENZA DELLA CORTE 24 novembre 1993 * SENTENZA 24. 11. 1993 CAUSE RIUNITE C-267/91 E C-268/91 SENTENZA DELLA CORTE 24 novembre 1993 * Nei procedimenti riuniti C-267/91 e C-268/91, aventi ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Quarta Sezione) 25 ottobre 2007 *

SENTENZA DELLA CORTE (Quarta Sezione) 25 ottobre 2007 * SENTENZA 25. 10. 2007 CAUSA C-427/05 SENTENZA DELLA CORTE (Quarta Sezione) 25 ottobre 2007 * Nel procedimento C-427/05, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi

Dettagli

Tribunale Bologna , n ISSN Direttore responsabile: Antonio Zama

Tribunale Bologna , n ISSN Direttore responsabile: Antonio Zama Tribunale Bologna 24.07.2007, n.7770 - ISSN 2239-7752 Direttore responsabile: Antonio Zama Lavoro - Corte Giustizia Unione Europea: la condotta di una persona che si candida per un posto di lavoro al solo

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 20 giugno 1991 *

SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 20 giugno 1991 * SENTENZA 20. 6. 1991 CAUSA C-60/90 SENTENZA DELLA CORTE (Sesta Sezione) 20 giugno 1991 * Nella causa C-60/90, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale sottoposta alla Corte, a norma dell'art.

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 14 dicembre 1995 *

SENTENZA DELLA CORTE 14 dicembre 1995 * PETERBROECK SENTENZA DELLA CORTE 14 dicembre 1995 * Nel procedimento C-312/93, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE, dalla

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 18 novembre 2004 (1)

SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 18 novembre 2004 (1) SENTENZA DELLA CORTE (Prima Sezione) 18 novembre 2004 (1) «Inadempimento di uno Stato Direttiva 92/50/CEE Appalti pubblici Servizi di trasporto dei rifiuti Procedura non preceduta dalla pubblicazione di

Dettagli

Corte di Giustizia CEE

Corte di Giustizia CEE Corte di Giustizia CEE Sentenza del 17/09/1997 - parte 1 Intitolazione: Imposta sul valore aggiunto - Interpretazione degli artt. 21, punto 1, lett. c), e 22, n. 3, lett. c), della sesta direttiva 77/388/CEE

Dettagli

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA Ia Sezione Sentenza n. C-456/98 del 13 luglio 2000, n. 456. Libera circolazione delle persone - Libertà di stabilimento - Agenti commerciali indipendenti - Direttiva 86/653 -

Dettagli

Domanda di pronuncia pregiudiziale: Verwaltungsgericht Frankfurt am Main Germania

Domanda di pronuncia pregiudiziale: Verwaltungsgericht Frankfurt am Main Germania Sentenza della Corte (Sesta Sezione) del 7 dicembre 2000 Julia Schnorbus contro Land Hessen Domanda di pronuncia pregiudiziale: Verwaltungsgericht Frankfurt am Main Germania Parità di trattamento tra uomini

Dettagli

LA DISCIPLINA ANTIDISCRIMINATORIA NEL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. 6 Ottobre 2014

LA DISCIPLINA ANTIDISCRIMINATORIA NEL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. 6 Ottobre 2014 LA DISCIPLINA ANTIDISCRIMINATORIA NEL DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA 6 Ottobre 2014 1 Il divieto di discriminazione nei Trattati dell UE Versione originaria del TCEE (1957) 1. Divieto di discriminazione in

Dettagli

SENTENZA DELLA CORTE 17 ottobre 1995 *

SENTENZA DELLA CORTE 17 ottobre 1995 * KALANKE SENTENZA DELLA CORTE 17 ottobre 1995 * Nel procedimento C-450/93, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, a norma dell'art. 177 del Trattato CEE, dal Bundesarbeitsgericht,

Dettagli