COMUNE DI TARQUINIA Provincia di Viterbo D e l i b e r a z i o n e d e l l a G i u n t a

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1 Copia COMUNE DI TARQUINIA Provincia di Viterbo D e l i b e r a z i o n e d e l l a G i u n t a n 251 del Oggetto: Approvazione del Codice di Comportamento del Comune di Tarquinia. ========================================================== L anno Duemilatredici, il giorno Ventitre del mese di Dicembre, alle ore 09:00, nella sala delle adunanze. Previa l osservanza delle modalità prescritte dalla vigente normativa vennero oggi convocati a seduta i componenti la Giunta, Signori: 1 M AZZOLA MAURO S indaco 4 CELLI Sandro Assessore V ice 2 BACCIARDI Renato S indaco 5 RANUCCI Anse lmo Assessore 3 LEONI Enrico Assessore 6 DE LUCA Lucilla Assessore All appello risultano presenti n 5. Assenti i Signori: DE LUCA Lucilla. Assiste il Vice Segretario Dott. Stefano POLI il quale provvede alla redazione del verbale di seduta. Essendo legale il numero degli intervenuti il Sindaco Sig. Mauro MAZZOLA assume la presidenza e dichiara aperta la seduta.

2 LA GIUNTA COMUNALE RICHIAMATI: la Legge , n. 190, pubblicata sulla G.U , n. 265, avente ad oggetto Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione ; il Decreto del Presidente della Repubblica numero 62 del 16 aprile 2013 con il quale è stato approvato il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell art. 54 del d.lgs. 165/2001; il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con Delibera Civit n. 72/2013, che delinea la strategia di prevenzione a livello decentrato della corruzione e dell illegalità, individuando - tra le azioni e le misure per la prevenzione - l adozione di un proprio codice di comportamento da parte delle pubbliche amministrazioni; RILEVATO CHE: a norma dell'articolo 54, comma 5, del citato decreto legislativo numero 165/2001, ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del competente organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento, che integra e specifica il suddetto Codice di comportamento nazionale, nel rispetto dei criteri, delle linee guida e dei modelli predisposti dall'autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche; l art. 1 comma 2 del D.P.R. 62/2013 stabilisce che: Le previsioni del presente codice sono integrate e specificate dai codici di comportamento adottati dalle singole amministrazioni, ai sensi dell art. 54, comma 5 del citato decreto legislativo n. 165 del 2001 ; DATO ATTO che il Codice deve essere adottato dalle amministrazioni locali, sulla base dell intesa raggiunta in data 24 luglio 2013 in sede di Conferenza unificata ai sensi dell articolo 1, commi 60 e 61 della legge numero 190/2012, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del sopra citato codice approvato con il Decreto del Presidente della Repubblica numero 62/2013, tenendo conto della disciplina dettata da quest ultimo; VISTA la delibera n. 75/2013 adottata dalla CIVIT, recante le linee guida per l'adozione da parte delle singole amministrazioni del Codice di comportamento in oggetto, a norma delle quali in particolare: il Codice è adottato dall organo di indirizzo politico-amministrativo su proposta del Responsabile per la prevenzione della corruzione, il quale per la predisposizione si avvale del supporto e della collaborazione dell Ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD), che deve essere costituito obbligatoriamente presso ciascuna amministrazione, per l esercizio delle funzioni previste dall articolo 55 bis e dell articolo 15, comma 3, del Codice nazionale; l'organismo indipendente di valutazione dell'amministrazione (N.V.) è chiamato ad emettere parere obbligatorio nell ambito della procedura di adozione del Codice, verificando che lo stesso sia conforme a quanto previsto nelle linee guida della Commissione; il Codice è adottato con procedura aperta alla partecipazione, l amministrazione dovrà procedere alla pubblicazione sul sito istituzionale di un avviso pubblico, contenente le principali indicazioni del Codice da emanare alla luce del quadro normativo di riferimento, con invito a far pervenire eventuali proposte od osservazioni entro il termine a tal fine

3 fissato; di tali proposte l amministrazione terrà conto nella relazione illustrativa di accompagnamento del Codice; la Commissione auspica che, ove possibile, il Codice sia adottato da ciascuna amministrazione entro il 31 dicembre 2013, e, comune, in tempo per consentire l idoneo collegamento con il Piano Triennale per la prevenzione della corruzione (nel nostro Ente, approvato con atto di G.C. n. 172 del e successivamente aggiornato con atti di GC. n. 342 del e n. 689 del ); PRESO ATTO della relazione illustrativa allegata al Codice di Comportamento interno dell Ente, nella quale è esplicitata la modalità di stesura della bozza del Codice, ed in particolare: che in data 9 dicembre 2013, mediante avviso pubblico, la stessa bozza è stata inviata alla pubblicazione sul sito web istituzionale del Comune di Tarquinia (periodo di pubblicazione dal 10/12/2013 al 20/12/2013), per il coinvolgimento degli stakeholder; PRESO ATTO che non è pervenuta alcuna osservazione, come attestate nella relazione illustrativa al Codice; ACQUISITO, quindi, in data 21 dicembre 2013, il parere favorevole obbligatorio de Nucleo di Valutazione relativamente alla conformità della procedura seguita nell adozione del Codice a quanto previsto nelle linee guida della CIVIT (verbale agli atti del NdV n. del 21 dicembre 2013); DATO ATTO che il responsabile del procedimento è individuabile nella persona del Segretario Generale, in quanto Responsabile dell UPD dell Ente; ACQUISITO l allegato parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa del Responsabile della prevenzione della corruzione e, reso ai sensi dell art. 49, comma 1, del TUEL n. 267/2000 (allegato A); RITENUTO di rendere la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell art. 134 del D.Lgs. 267/2000, stante la necessità di approvare nei termini sopra richiamati il Codice; ACQUISITO il parere espresso dal Vice Segretario Generale in termini di conformità della proposta alle Leggi, allo Statuto, ai Regolamenti, come in atti; per le motivazioni espresse in premessa: DELIBERA di approvare il Codice di Comportamento interno dell Ente allegato alla presente deliberazione, così come previsto dall art. 54, comma 5, del decreto legislativo numero 165/2001 e dall art. 1, comma 2 del D.P.R. 62/2013, nonché l allegata relazione illustrativa (allegati B e C); di dare atto che il Codice di Comportamento interno dell Ente si applica a tutto il personale a tempo indeterminato, determinato, collaboratori o consulenti con qualsiasi tipologia di contratto o incarichi e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche, nonché nei confronti dei collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell amministrazione;

4 di demandare al Settore Personale la tempestiva e capillare diffusione del codice di comportamento ai dipendenti, al fine di consentire l immediata conoscenza dei contenuti dello stesso e consentire ai dirigenti/responsabili di porre in essere le attività di loro esclusiva competenza; di demandare ai responsabili di ciascuna struttura idonee azioni finalizzate a favorire da parte dei dipendenti una piena conoscenza ed un pieno rispetto del codice; di demandare ai responsabili di ciascuna struttura, alle strutture di controllo interno e all ufficio per i procedimenti disciplinari le attività di vigilanza sull applicazione del presente Codice; di dare atto che il presente Codice verrà pubblicato sul sito internet del Comune, nella sezione Amministrazione Trasparente ; di dare atto che il Responsabile della prevenzione della corruzione del Comune di Tarquinia, nella persona del Segretario Generale, con la collaborazione dell ufficio per i procedimenti disciplinari (UPD) svolge azioni di verifica annuali sul livello di attuazione del codice, sulla vigilanza da parte dei dirigenti responsabili di ciascuna struttura del rispetto delle norme in esso contenute da parte del personale; di rendere la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell art. 134 del D.Lgs. 267/2000, per le motivazioni espresse in premessa. Allegati : n. 3

5 ALLEGATO N. A alla deliberazione di Giunta N. 251 del C O M U N E D I T A R Q U I N I A Provincia di Viterbo PARERI RILASCIATI AI SENSI DELL ART.49 DEL TESTO UNICO delle leggi sull Ordinamento degli Enti Locali (D. Lgs , n 267) SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE PREDISPOSTA IN DATA 23 dicembre 2013 DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE, ALL'OGGETTO: DAL RESPONSABILE Approvazione del Codice di Comportamento del Comune di Tarquinia. ========================================================= Visto, si esprime favorevole sulla regolarità tecnica (art.49 del T.U. delle leggi sull Ordinamento degli Enti locali-d.lgs , n.267). Tarquinia, lì 23 dicembre 2013 Il Responsabile della prevenzione della corruzione (Segretario Generale) F.to Dott.ssa Maria Cristina Fanelli Fratini ======================================================== Visto, si esprime parere favorevole in ordine alla sola regolarità contabile (art.49 del T.U. delle leggi sull Ordinamento degli Enti locali-d.lgs , n.267) Tarquinia, lì Il Responsabile della Ragioneria M O T I V A Z I O N I

6 COMUNE DI TARQUINIA Prov. Di Viterbo Allegato B alla delibera di Giunta n.251 del CODICE DI COMPORTAMENTO INTEGRATIVO Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 251 del 23/12/2013 1

7 ARTICOLO 1 OGGETTO 1. Il presente Codice di Comportamento integrativo definisce, in applicazione dell'art. 54 del DLgs. n. 165/2001 come riformulato dall'art.1, comma 44, L. n.190/2012 e del DPR n.62/2013, le regole comportamentali che tutti i dipendenti ed i collaboratori dell ente, ivi compresi gli LSU ed LPU, nonché i dipendenti ed i collaboratori delle società controllate e delle società che svolgono attività per conto dell ente devono rispettare. 2. Il presente codice integra le previsioni dettate dal codice di comportamento nazionale, DPR n. 62/2013. Esso è uno strumento per migliorare la qualità dei servizi erogati, per prevenire gli episodi di corruzione e rafforzare i vincoli di trasparenza. 3. Esso, in particolare vuole rafforzare i seguenti obblighi: a) servire il pubblico interesse e di agire esclusivamente con tale finalità; b) coniugare l'efficienza dell'azione amministrativa con la economicità della stessa ed il contenimento dei costi, utilizzando la diligenza del buon padre di famiglia (art.1176 codice civile); c) garantire la parità di trattamento dei destinatari dell'azione amministrativa e dunque l'imparzialità e l'immagine dell'imparzialità; d) garantire la massima collaborazione con altre Pubbliche Amministrazioni; e) garantire la correttezza, l'imparzialità e la lealtà nel comportamento verso i colleghi, i collaboratori e i destinatari dell'azione amministrativa. 4. Il presente codice costituisce uno degli strumenti di applicazione del piano triennale di prevenzione della corruzione. 5. L ente garantisce una adeguata formazione ai titolari di posizione organizzativa e dipendenti. ARTICOLO 2 ADOZIONE E PUBBLICITA 1. Il codice è adottato dalla giunta su proposta del Responsabile per la prevenzione della corruzione, con la collaborazione dell ufficio per i procedimenti disciplinari, e previo parere del Nucleo di Valutazione. 2. La proposta di codice è soggetta a consultazione preventiva dei titolari di posizione organizzativa, dei soggetti sindacali e delle associazioni di cittadini presenti nel territorio mediante pubblicazione sul sito internet istituzionale di apposito avviso pubblico, della bozza di regolamento e del modulo per la presentazione delle osservazioni. 3. Il codice, una volta approvato, è pubblicato sul sito internet dell ente (Sezione Amministrazione Trasparente ) ed è trasmesso all Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche (A.N.A.C.). 4. Il Settore Risorse Umane, su impulso del Responsabile per la prevenzione e corruzione, provvede a: - trasmettere il Codice generale di cui al D.P.R , n. 62 ed il presente Codice regolamento, tramite , a tutti i dipendenti del Comune di Tarquinia; - a consegnare ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro, copia del Codice generale e del presente Codice, acquisendone la sottoscrizione per ricevuta. 5. I titolari di posizione organizzativa sono tenuti a: 2

8 - trasmettere il Codice generale di cui al D.P.R , n. 62 ed il presente Codice regolamento, tramite , a tutti i titolari di contratti di collaborazione e consulenza con il Comune di Tarquinia; - trasmettere il Codice generale di cui al D.P.R , n. 62 ed il presente Codice regolamento, tramite , agli affidatari di appalti per forniture, servizi o lavori che operano presso i rispettivi settori dell amministrazione affinché provvedano alla consegna ai propri dipendenti/collaboratori a qualsiasi titolo. - a consegnare ai nuovi collaboratori/consulenti, contestualmente all atto di conferimento dell incarico, copia del Codice generale e del presente Codice, acquisendone la sottoscrizione per ricevuta. 6. Copia del codice inoltre è inviata alle società controllate dall ente. 7. La stessa procedura e la stessa pubblicità si applicano nel caso di modifiche. ARTICOLO 3 IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 1. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione predispone, diffonde la conoscenza e monitora il Codice di comportamento. In particolare: a) predispone lo schema di Codice di Comportamento sulla base delle previsioni di cui al precedente articolo 2; b) verifica annualmente il livello di attuazione del Codice, rilevando il numero, il tipo ed i settori delle violazioni accertate e sanzionate; c) provvede alla comunicazione dei dati ricavati dal monitoraggio di cui al punto b) all'autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche (A.N.A.C.) ai sensi dell articolo 54, comma 7, del D. Lgs. n. 165/2001; d) assicura che i dati ricavati dal monitoraggio siano considerati in sede di aggiornamento sia del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, sia del Codice di Comportamento; e) dà pubblicità dei dati ricavati dal monitoraggio e del Codice sul sito istituzionale dell'ente ; f) utilizza i dati ricavati dal monitoraggio al fine della formulazione di eventuali interventi volti a correggere i fattori che hanno contribuito a determinare le "cattive condotte". ARTICOLO 4 IL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1. Il Nucleo di Valutazione: a) rilascia il parere obbligatorio sullo schema del Codice di Comportamento, volto a verificare che il Codice sia conforme alle linee guida dell' all'autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle Amministrazioni Pubbliche (A.N.A.C.) giusta deliberazione n.75/2013; b) assicura il coordinamento tra i contenuti del Codice ed il sistema di misurazione e valutazione della performance nel senso della rilevanza del rispetto del Codice ai fini della valutazione dei risultati conseguiti dai Responsabili di Settore incaricati di PO; c) controlla l'attuazione ed il rispetto del Codice di Comportamento da parte dei titolari di posizione organizzativa, i cui risultati saranno considerati anche in sede di formulazione della proposta di valutazione annuale. 3

9 ARTICOLO 5 L'UFFICIO PER I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI 1. L Ufficio per i Procedimenti Disciplinari: a) svolge le funzioni disciplinari di cui all articolo 55-bis e seguenti del D. Lgs. n. 165/2001,; b) supporta il Responsabile della prevenzione della Corruzione; c) supporta i titolari di posizione organizzativa nell'attività di monitoraggio e controllo sul rispetto del presente Codice da parte dei dipendenti assegnati alla struttura diretta. ARTICOLO 6 SANZIONI 1. La violazione degli obblighi previsti dal presente codice integra, sulla base delle previsioni di cui al DLgs n. 165/2001 ed al DPR n. 62/2013, comportamenti contrari ai doveri d ufficio ed è fonte di responsabilità disciplinare. 2. La violazione è valutata in ogni singolo caso con riguardo alla gravità del comportamento e all entità del pregiudizio, anche morale, derivatone al decoro o al prestigio dell ente, nonché della eventuale recidiva. ARTICOLO 7 REGALI, COMPENSI ED ALTRE UTILITA 1. Per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelli elargiti dallo stesso soggetto nel corso di un anno, di valore non superiore, in via orientativa, a 150,00 euro (centocinquanta) con le seguenti specificazioni: a) il modico valore (di regali o altre utilità, anche sotto forma di sconto) è riferito all anno solare e quale limite complessivo nel quale il dipendente deve considerare, cumulativamente, tutte le fattispecie accettate, da chiunque provenienti; b) nel caso di regali o altre utilità destinati in forma collettiva ad uffici o servizi dell ente e per le finalità qui in contesto, il valore economico si considera suddiviso pro-quota per il numero dei destinatari che ne beneficiano; 2. Ai dipendenti ed ai titolari di posizione organizzativa impegnati nelle attività a più elevato rischio di corruzione, nonché ai dipendenti impegnati nel settore della vigilanza, è fatto divieto di ricevere regali o altre utilità di qualsiasi importo. 3. Nel caso di infrazione delle disposizioni del presente articolo i regali devono essere consegnati al responsabile anticorruzione che deciderà la utilizzazione, di norma attraverso la donazione ad associazioni prive di scopo di lucro, parrocchie etc. 4. In materia di incompatibilità ad accettare gli incarichi di collaborazione valgono le norme del vigente Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi. ARTICOLO 8 PARTECIPAZIONE AD ASSOCIAZIONI E ORGANIZZAZIONI 1. I dipendenti, collaboratori cui si applica il presente codice comunicano al proprio Responsabile titolare di posizione organizzativa entro 7 giorni la iscrizione ad associazioni o organizzazioni che possano interferire con le attività svolte dall ufficio cui sono assegnati. 2. I titolari di posizione organizzativa effettuano tale comunicazione al responsabile per la prevenzione della corruzione. 4

10 3. I vincoli di cui ai precedenti commi non si applicano per le iscrizioni a partiti politici ed organizzazioni sindacali. 4. Nella fase di prima applicazione tale comunicazione deve essere effettuata entro 20 giorni dalla entrata in vigore del presente codice. ARTICOLO 9 ASTENSIONE 1. I dipendenti, nei casi in cui sono tenuti a segnalare la presenza di una condizione di conflitto di interessi anche potenziale, devono informare immediatamente e per iscritto il proprio Responsabile titolare di posizione organizzativa. 2. I titolari di posizione organizzativa danno comunicazione al responsabile per la prevenzione della corruzione della presenza di un conflitto di interessi anche potenziale. ARTICOLO 10 TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA 1. I Titolari di posizione organizzativa assumono tutte le iniziative necessarie per il benessere organizzativo, ivi compresa la instaurazione di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori. Assegnano l'istruttoria delle pratiche sulla base di un'equa ripartizione del carico di lavoro, tenendo conto delle capacità, delle attitudini e della professionalità del personale a disposizione. Affidano gli incarichi aggiuntivi in base alla professionalità e, per quanto possibile, secondo criteri di rotazione. 2. Comunicano, entro i 5 giorni successivi al conferimento dell incarico, al Responsabile della Prevenzione della Corruzione le partecipazioni azionarie e gli altri interessi finanziari che possono porlo in conflitto di interessi e se hanno parenti e affini entro il 2 grado, coniuge o convivente che esercitano attività politiche, professionali o economiche che li pongano in contatti frequenti con il Settore/Ufficio che dovrà dirigere o che siano coinvolti nelle decisioni e nelle attività inerenti al Settore/Ufficio. In fase di prima applicazione tali informazioni sono fornite entro 15 giorni dalla entrata in vigore del presente codice. 3. E vietato al Titolare di posizione organizzativa di concludere per conto dell'amministrazione contratti di appalto, fornitura, servizio, finanziamento o assicurazione con le imprese con le quali abbia stipulato contratti a titolo privato o ricevuto altre utilità nel biennio precedente, ad eccezione di quelli conclusi ai sensi dell'art.1342 c.c. (contratti conclusi mediante moduli o formulari). 4. Annualmente, entro 30 giorni successivi alla scadenza del termine, forniscono le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggette ad IRPEF. In sede di prima applicazione le informazioni sono fornite entro il 31 gennaio 2014, con riferimento alla situazione patrimoniale e reddituale del ARTICOLO 11 ALTRI VINCOLI 1. La identità dei dipendenti che effettuano segnalazioni, in via riservata, al Responsabile della prevenzione della corruzione di situazioni di illecito o irregolarità di cui vengano a conoscenza sul luogo di lavoro e durante lo svolgimento delle proprie mansioni, non deve essere resa nota, salvo i casi in cui ciò è espressamente previsto da parte del legislatore. A tal fine i titolari di posizione organizzativa nelle amministrazioni che ne sono sprovvisti 5

11 assumono tutte le misure necessarie. In ogni caso nei confronti di questi dipendenti devono essere assunte tutte le iniziative per garantire che non abbiano conseguenze negative, anche indirette, per la loro attività. 2. L ente assume le iniziative necessarie per garantire la tracciabilità dei processi decisionali anche la fine di favorire la loro ripetibilità. 3. I destinatari del presente codice non devono sfruttare, nè menzionare la posizione ricoperta per ottenere utilità; non devono assume comportamenti che possano nuocere all'immagine dell'ente e devono fruire dei permessi nel rispetto delle previsioni legislative e/o contrattuali. 4. Essi devono dare corso a tutte le forme di risparmio (quali la riduzione dell uso della carta, della energia, anche attraverso lo spegnimento delle luci etc e della cancelleria) e devono ricercare le migliori soluzioni di natura organizzativa e gestionale. 5. Nella trattazione delle pratiche, sono impegnati al rispetto dell'ordine cronologico o delle priorità stabilite formalmente dall'ente. 6. I destinatari del presente codice operano con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità nei confronti dei pubblico e, nel rispondere alla corrispondenza, a chiamate telefoniche e ai messaggi di posta elettronica, danno risposte nella maniera più completa e accurata possibile. Hanno particolare cura nel garantire il rispetto degli appuntamenti con il pubblico. ARTICOLO 12 ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente Codice entra in vigore dal 1 gennaio Dall attuazione delle disposizioni del presente Codice non devono derivare nuovi o maggiori oneri per il bilancio comunale. 6

12 Allegato C alla Delibera di Giunta n.251 del C O M U N E D I TARQUINIA P R O V I N C I A D I VITERBO RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI - art. 54, comma 5, D.Lgs. n. 165/2001 Premessa Il Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Tarquinia è definito ai sensi dell art. 54, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 e dell art. 1, comma 2, del Codice di comportamento generale, approvato con D.P.R. n. 62 del 16/04/2013. Come disciplinato dall art. 2, comma 3, del citato D.P.R. n. 62/2013, il Codice prevede che gli obblighi ivi previsti si estendono, per quanto compatibili, a tutti i collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, ai titolari di organi e di incarichi negli uffici di supporto agli organi di direzione politica dell Ente, nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi che realizzano opere nei confronti dell amministrazione. Gli stessi obblighi si estendono, altresì, per quanto compatibili, ai dipendenti dei soggetti controllati o partecipati dal Comune. Contenuto del codice Il codice si suddivide in n. 12 articoli, che specificano ed integrano le previsioni del Codice generale sopra richiamato sulla base delle indicazioni fornite dalla CIVIT nelle Linee guida approvate con la delibera n. 75/2013, di cui si richiamano i titoli e si riportano sommariamente i rispettivi contenuti: Art. 1 - Oggetto Rinvio alla legge ed al Codice Generale (D.P.R. n. 62/2013) Individuazione dei soggetti destinatari delle regole del codice; Estensione di tutte o alcune regole a soggetti controllati o partecipati dalla stessa amministrazione; Individuazione dei comportamenti nei rapporti privati ritenuti lesivi dell immagine dell amministrazione; Rinvio alle previsioni del Piano triennale di prevenzione della corruzione; Garanzia ad un adeguata formazione ai titolati di P.O. e ai dipendenti. Art. 2 Adozione e Pubblicità Modalità di approvazione del Codice; Modalità di consultazione preventiva dei responsabili di P.O. e dei soggetti esterni portatori di interessi diffusi; Procedura di pubblicazione e invio all A.N.A.C.; Regolamentazione dell iter procedurale per la trasmissione del codice: al personale dipendente, nonché delle modalità di consegna ai nuovi assunti, a tutti i titolari di contratti di collaborazione e consulenza e agli affidatari per forniture, servizi e lavori; Invio del codice alle Società controllate dall Ente. Art. 3 Il Responsabile della Prevenzione della corruzione Compiti e funzioni del Responsabile della Prevenzione della corruzione;

13 Diffusione della conoscenza del Codice ai soggetti interessati; Monitoraggio e comunicazione dei dati sul livello di attuazione del codice; Aggiornamento del Piano Anticorruzione con i dati del monitoraggio di attuazione del codice; Utilizzazione dei dati ricavati dal monitoraggio. Art. 4 Il Nucleo di Valutazione Modalità del rilascio del parere sullo schema di Codice di comportamento; Definizione delle modalità di coordinamento tra contenuti del codice e il sistema di misurazione e valutazione della performance per risultati conseguiti dei Responsabili di P.O.; Controllo sul rispetto dell attuazione ed rispetto del Codice da parte dei titolari di P.O.. Art. 5 L Ufficio per i Procedimenti Disciplinari Richiamo alle competenze e funzioni dell Ufficio per il Procedimenti Disciplinari; Affidamento dell attività di supporto ai titolari di P.O. nell attività di monitoraggio e controllo sul rispetto del Codice da parte dei dispendenti delle strutture organizzative. Art. 6 Sanzioni Rinvio alle sanzioni per comportamenti contrari ai doveri di ufficio quali integrazioni prodotte dal codice alle previsioni di cui al D.Lgs n. 165/2001 d al D.P.R. n. 62/2013; Indicazione di criteri a cui attenersi per valutare le sanzioni, anche in base alla gravità del comportamento sanzionabile. Art. 7 - Regali, compensi e altre utilità (art. 4 del D.P.R. n. 62/2013) Definizione del limite del valore dei regali di modico valore o previsione del divieto di riceverli; Definizione dei criteri di valutazione del valore in caso di cumulo di più regali; Modalità di utilizzo da parte dell amministrazione dei regali ricevuti al di fuori dei casi consentiti; Rinvio allo specifico regolamento in materia di incompatibilità ad accettare gli incarichi di collaborazione esterna. Art. 8 - Partecipazione ad associazioni e organizzazioni (art. 5 del D.P.R. n. 62/2013) Definizione ambiti di interesse che possono interferire con lo svolgimento dell attività d ufficio; Precisazione del termine entro cui effettuare la comunicazione al proprio responsabile sull adesione o appartenenza ad associazioni ed organizzazioni. Art. 9 - Astensione (art. 7 del D.P.R. n. 62/2013) Procedimentalizzazione della comunicazione dell astensione e delle relative ragioni al proprio Responsabile titolare di posizione organizzativa; Previsione di un controllo da parte del responsabile e comunicazione al responsabile per la prevenzione della corruzione dei casi di confitti di interesse anche potenziale. Art. 10 Titolari di Posizione Organizzativa (art. 13 del D.P.R. n. 62/2013) Previsione dell obbligo per il responsabili di osservare e vigilare sul rispetto delle regole in materia di incompatibilità da parte dei propri dipendenti nonché di assunzione di tutte le iniziative necessarie per il benessere organizzativo; Procedimentalizzazione della comunicazione dei dati relativi ai conflitti di interesse di cui al comma 3, prevedendo anche un obbligo di aggiornamento periodico; Individuazione dei tempi e modalità di comunicazione degli interessi finanziari e conflitti di interesse (art. 6 del D.P.R. n. 62/2013)

14 Art. 11 Altri Vincoli Previsione dell obbligo da parte del responsabile di rilevare e tenere conto delle eventuali deviazioni dall equa e simmetrica ripartizione dei carichi di lavoro, dovute alla negligenza di alcuni dipendenti; Disposizioni volte a definire le iniziative per garantire la tracciabilità dei processi decisionali; Individuazione dei comportamenti nei rapporti privati ritenuti lesivi dell immagine dell amministrazione; Previsione dei vincoli sull utilizzo adeguato di materiali, attrezzature, servizi e risorse, imponendo ai dipendenti determinate regole d uso. Art. 12 Entrata in Vigore Definizione del termine di entrata in vigore del codice dopo la pubblicazione all albo delle delibera di approvazione; Disposizione che dall attuazione del codice non devono derivare nuovi e maggiori oneri. Procedura di approvazione In merito alla procedura di approvazione del Codice si è tenuto conto delle espresse indicazioni dell art. 54, comma 5, del D.Lgs. n. 165/2001 e dell art. 1, comma 2, del D.P.R. n. 62/2013. In particolare: - sono state seguite, sia per la procedura che per i contenuti specifici, le linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni elaborate dalla CIVIT ed approvate definitivamente con delibera n. 75/2013; - il parere obbligatorio dell OIV/Nucleo di Valutazione è stato acquisito in data 21 dicembre 2013; - la procedura aperta è stata attuata mediante la pubblicazione sul sito web istituzionale di un avviso, unitamente all ipotesi di codice, con il quale sono stati invitati tutti i soggetti interessati (in qualità di portatori di interessi diffusi) a fornire in merito eventuali proposte e/o osservazioni, da trasmettere all amministrazione su apposito modello predefinito; - entro il termine fissato dal predetto avviso non sono pervenute proposte e/o osservazioni; - il Codice, unitamente alla presente relazione illustrativa, dopo la definitiva approvazione da parte della Giunta Comunale, verrà pubblicato sul sito web istituzionale nella sezione Amministrazione trasparente, sotto-sezione 1 livello Disposizioni generali, sottosezione 2 livello Atti generali ; il relativo link verrà comunicato all Autorità Nazionale Anticorruzione ai sensi dell art. 1, comma 2, lettera d), della L. n. 190/2012. Tarquinia, 23 dicembre 2013 IL RESPONSABILE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE F.to Dott.ssa Maria Cristina Fanelli Fratini

15 Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE F.to Sig. Mauro MAZZOLA IL VICE SEGRETARIO F.to Dott. Stefano POLI = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = C E R T I F I C A T O D I P U B B L I C A Z I O N E Si certifica che il suesteso verbale di deliberazione rimarrà affisso all Albo Pretorio on-line di questo Comune per 15 giorni consecutivi ai sensi dell art. 124 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n dal.. al Tarquinia,.. IL SEGRETARIO GENERALE F.to Dott. ssa Maria Cristina FANELLI FRATINI CERTIFICATO DI ESECUTIVITA Ai sensi dell art.134 del Testo Unico delle leggi sull Ordinamento degli Enti Locali: comma 3, il presente atto diventerà esecutivo il giorno comma 4, il presente atto è stato dichiarato immediatamente eseguibile. Tarquinia, Il Vice Segretario Generale F.to Dott. Stefano POLI Per copia conforme all originale per uso amministrativo Tarquinia,.... IL SEGRETARIO GENERALE F.to Dott. ssa Maria Cristina FANELLI FRATINI

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