Il cambio della guardia

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1 Anno XV - n.3-23 gennaio 2019 Melbourne, le fasi calde 6 appuntamenti al giorno per vivere le finali australiane Pag.13 Il cambio della guardia Tsitsipas con il suo modo di giocare (e di essere) si candida a nuovo protagonista del tour mondiale. E lo fa battendo Federer Pag. 4 e 8 Come scalare la classifica Fit-Tpra Il sistema di sfide e tornei amatoriali che funziona come l Atp Pag.17 GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: Roger torna sulla terra Pag.3 Australian Open 2019: gli italiani down under Pag.6 Mikael Ymer Pag.10 - Numeri della settimana Pag.12 Wheelchair: i tre obiettivi di Giulia Capocci Pag.14 Verso gli IBI19 Pag.15 - Junior Next Gen Italia Pag.16 Racchette: la nuova Instinct ha quattro facce Pag.20 L esperto risponde: come si affronta l ansia? Pag.22

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3 3 prima pagina Roger torna sulla terra Stefanos Tsitsipas, 20 anni Roger Federer, 37 anni DI ENZO ANDERLONI e signori, state assistendo al cambio della guardia : lo dice un certo John Signore McEnroe ai 14mila della Rod Laver Arena invitandoli a salutare con un applauso Stefanos Tsitsipas, 20 anni, che si avvia negli spogliatoi dopo aver battuto Roger Federer, 37. Sono stati quattro set tiratissimi alla fine dei quali Tsitsipas l ha spuntata giocando alla Federer: servizio, servizio e diritto, gran rovescio a una mano, frequenti discese a rete. Di questa propensione alla volée, il vecchio John, microfono in mano sul campo, l ha pubblicamente ringraziato. E con quelle parole cerimoniali ha a suo modo identificato nel 20 gennaio 2019 una di quelle date storiche che segnano i momenti di passaggio. Il riferimento più diretto è il famoso match degli ottavi di finale di Wimbledon 2001 in cui Roger compì un gesto analogo: abbatté la statua di Pete Sampras. Dire che oggi Tsitsipas sta a Federer come Federer allora stava a Sampras completa un analogia che rappresenta un bell onere per il giovane Apollo greco. L americano (di origine greca) con i suoi 13 Slam (allora primato assoluto) era all epoca considerato uno dei più grandi di sempre. Proprio come Roger oggi è ritenuto il piú grande. A completare il parallelo c è da dire che quella partita non fu la fine dell Era Sampras (avrebbe conquistato un 14º titolo agli Us Open 2002). E nem- meno il vero inizio dell Era Federer (il primo Slam arrivò a Wimbledon nel 2003). Dunque l ennesimo coro di de profundis sulla carriera della svizzero è un altra volta prematuro. Anzi, la sconfitta altrettanto prematura di Melbourne si accompagna con la buona notizia che The Swiss Maestro torna sulla terra. Quella rossa del Roland Garros. E, a rigor di logica, anche quella di Roma, ideale preludio allo Slam parigino e titolo di prestigio che ancora manca al più vincente di sempre. Sarebbe da sogno che la sua vittoria numero 100 arrivasse proprio sul centrale del Foro Italico. Il fatto che il campionissimo, 38 anni il prossimo 8 agosto, si stia avviando ad approfittare di una non lontana quota 100 appare però oggi più naturale, meno doloroso e scioccante. È arrivato qualcuno che ha i colpi e la personalità per raccogliere uno scettro tanto pesante. Rileggendo questa sfida epocale non nei dettagli delle statistiche ma nei segni del gioco invisibile, nascosto nell animo dei contendenti, si percepisce come il dominatore dell ultimo ventennio fosse sceso in campo pensando di non essere il favorito mentre il vincitore delle ultime Next Gen Atp Finals era lì per cogliere il suo momento. Un immagine su tutte: quella di Federer che inveisce contro se stesso (qui a fianco) per essersi fermato a metà strada nel rincorrere una volée smorzata (non troppo bene) dell avversario. Il Roger dei vent anni su quella palla sarebbe partito a razzo, sarebbe arrivato mezz ora prima e avrebbe infilzato il greco anche colpendo col manico. Quello di oggi è scattato. Poi ha pensato che la volée sarebbe stata troppo difficile da raggiungere e dunque lo sforzo inutile. Infine, quando si è reso conto che avrebbe potuto prenderla facilmente, era ormai tardi. E si è urlato addosso. Forse lì si è reso conto che ormai è il suo istinto a essere conservativo: da buon over 35 non parte su ogni palla a tutta birra, come fosse la prima o l ultima della vita. Questo ormai lo lascia fare a Tsitsipas. Che infatti non si tira indietro: non molla una boccia, gioca all ultimo respiro sia in attacco che in difesa. Salva i break-point, i set-point. Picchia, smorza, schiaccia, rema con quella sua chioma da Jesus Christ Superstar che secondo me Roger e Rafa gli invidiano di brutto. Si candida al ruolo di nuovo grande protagonista. E nessuno ha qualcosa da ridirire. Nemmeno McEnroe. DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Alessandro Mastroluca, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, Roma amministrazione@sportcast.it REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE GAME Comunicazione & Media S.r.l. REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G Roma Info: supertennis@federtennis.it Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell 8 gennaio 2004 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a supertennis@federtennis.it

4 4 australian open Il candidato numero 1 Quando Stefanos Tsitsipas vinse il Bonfiglio, a Milano, diceva di voler diventare come il suo idolo Federer. Adesso che l ha battuto in uno Slam potrà essere davvero il suo successore? Ambizione e numeri non gli mancano DI ALESSANDRO MASTROLUCA FOTO GETTY IMAGES A sei anni, Stefanos Tsitsipas immaginava un giorno di giocare come Federer. Ancora un anno e mezzo fa, nell agosto 2017, guardava qualcun altro fare quel che avrebbe voluto fare lui, essere in un certo momento al suo posto. Mentre lui giocava un Challenger, Denis Shapovalov, di otto mesi più giovane, batteva Rafa Nadal a Montreal. Quella vittoria, ha detto Tsitsipas, l ha motivato ancora di più. Il più bel giorno della sua vita, la vittoria su Federer che vale il primo risultatone negli Slam e porta con sé i complimenti di John McEnroe per come terrà vivo il serve & volley negli anni a venire, inizia quel giorno. O forse ancora prima. Perché Tsitsipas si è sempre pensato, ma non atteggiato, da numero 1. Ambizioni forti Mi ispiro a Federer, voglio avvicinarmi a lui, diceva Stefanos, allora solo un sedicenne biondino dalla folta chioma bionda e dall elegante rovescio a una mano, dopo il titolo al Trofeo Bonfiglio del Quelle del ragazzo già nella scuderia di Patrick Mouratoglou non erano solo le frasi fatte di un ragazzo che sogna quando sale il vento nelle vie del cuore. Alla fine del 2016 si prestò come sparring partner di Murray, Nishikori, Monfils e Thiem alle Atp Finals. Nel 2017 centrò la qualificazione al suo primo Slam, al Roland Garros. Passi chiari, quelli di Tsitsipas, uno abituato a far convivere pensiero e azione. All inizio del 2018 aveva scritto la sua personale lista dei desideri: entrare nei primi 50, arrivare alla seconda settimana di uno Slam, vincere il primo torneo ATP, qualificarsi alle Next Gen Atp Finals. Non solo li ottiene tutti, li supera. Chiude l anno da numero 15, arriva agli ottavi a Wimbledon, vince il titolo a Stoccolma dopo aver perso due finali contro Nadal a Barcellona e Toronto, a Milano non solo si qualifica ma chiude la settimana da campione battendo in finale Alex De Minaur. Una città non si misura in lunghezza o in larghezza, ma dall ampiezza della sua visione e dall altezza dei suoi sogni, scriveva sul suo profilo Instagram che racchiude i segni della sua passione per i viaggi e la fotografia, StevetheHawk. Con i centimetri al Dopo la vittoria su Roger Federer (sotto, suo idolo da ragazzino), Stefanos Tsitsipas ha raggiunto la prima semifinale Slam in carriera battendo anche Bautista Agut posto dei chilometri, vale anche per i giovani tennisti. E i suoi, di sogni, si mantengono gli stessi di sempre. Focus sugli Slam Vuole arrivare più alto, più veloce e più forte, come nel motto olimpico. E se proprio dovesse scegliere, gliel hanno chiesto dopo il successo su Federer, tra il primo Slam e l oro ai Giochi opterebbe per il secondo che è un altro dei suoi grandi sogni. La sua road map per il 2019 l ha traccia-

5 5 australian open ta alla fine delle Next Gen Atp Finals, e si è già messo decisamente sulla buona strada. Il prossimo passo è giocare bene negli Slam, nei grandi tornei, dove si ottiene il grosso dei punti - diceva -. Voglio arrivare lontano nella maggior parte dei tornei che giocherò, anche perché spesso sarò testa di serie e ho intenzione di sfruttare questo vantaggio. Masters 1000 e Slam saranno il mio focus. Le due anime di Tsitsipas La prospettiva delle grandi destinazioni che ha davanti a sé non nasce solo dall ambizione degli obiettivi annunciati. Il carisma dei campioni non è la qualità di chi parla di alti traguardi, è la dote di chi conosce bene cosa sia disposto a perdere per passare dalle parole ai fatti. Tsitsipas, che è due anime, l ha capito subito. Dalla mamma, l ex tennista Julia Salnikova (figlia di un calciatore russo Oro olimpico a Melbourne 56) ha assorbito etica del lavoro e disciplina. Dal padre Apostolos, che lo segue per i tornei, l anima greca e il pensiero creativo. Le tiene insieme quando gira per il mondo con le racchette e la fotocamera, quando passa ore, giorni a montare i video di viaggio per il suo canale YouTube per cui Nick Kyrgios l ha un po preso in giro. La sua idea di tempo libero è esprimere se stesso e restituire qualcosa agli altri - come spiegava papà Apostolos a Sport Quella di Nick è giocare a basket. Difficile che possano parlare, metaforicamente, la stessa lingua. Ai raggi X Le sue due anime, Tsitsipas le tiene insieme in un totale diverso e superiore alla somma delle parti, soprattutto in campo. E ancor di più in allenamento. Cosa fa vincere nel tennis moderno? Servizio, risposta e primo colpo successivo. Sul servizio e sul colpo in uscita Tsitsipas ha lavorato molto in pre-season. L ha spiegato durante l Australian Open, e i numeri lo confermano. Nelle prime quattro partite dell Australian Open, contro Berrettini, Troicki, Basilashvili e Federer, ha vinto complessivamente il 78,7% dei punti con la prima e il 62% con la seconda. È rapido negli spostamenti, usa bene il dritto per aprirsi il campo dopo il servizio, anche da sinistra in diagonale. È propositivo, ha vinto un terzo dei punti nelle prime quattro partite dell Australian Open grazie ai colpi vincenti. Gli avversari ne hanno ricavato solo uno su quattro, invece, dai suoi errori. Ha ancora margini sulla risposta, in Australia ha vinto il 27% dei punti contro la prima, in linea con il suo rendimento nelle ultime 52 settimane, e meno della sua media nello stesso periodo contro la seconda. Nessun greco si era mai spinto così lontano in un torneo dello Slam come Stefanos Tsitsipas agli Australian Open; sotto, i connazionali festeggiano davanti alla Rod Laver Arena, a Melbourne Park Però, ha spiegato dopo il successo su Federer, ora in campo crede più in se stesso e sa cosa fare. Ha le idee più chiare ogni volta che va a servire, su ogni palla da colpire. Con queste basi si vede meglio anche il traguardo. È solo il primo passo verso obiettivi più grandi, ha detto. Così parlò un futuro campione. Contestazione Carreno-Nishikori: ecco perché l arbitro ha ragione Analizziamo la contestazione della settimana. Il match è quello di ottavi di finale degli Australian Open tra Nishikori e Carreno Busta, tie-break del 5 set, punteggio 8-5 in favore dello spagnolo. Un rovescio di Carreno rimbalza sul nastro, finisce sulla riga nel campo di Nishikori che colpisce il rovescio in lungolinea e con lo spagnolo che si dirige dalla parte opposta del campo. Il giudice di linea chiama out proprio mentre Nishikori esegue il suo movimento e colpisce la palla, ma la chiamata è di qualche istante prima rispetto al colpo di Nishikori. Carreno chiede challenge, che l arbitro concede ma, prima dell esito, spiega allo spagnolo che il punto sarebbe comunque andato a Nishikori. Il colpo vincente è stato eseguito e la chiamata del giudice non ha disturbato Carreno. È un raro, ma corretto, caso di tecnica arbitrale, in cui l arbitro attribuisce il punto a Nishikori a prescindere dal fatto che quella palla sia buona o meno. La richiesta - e la concessione - del challenge non hanno influenza sulla decisione. Probabilmente è stato concesso d istinto, prima che l arbitro potesse mettere correttamente a fuoco la decisione giusta da prendere. Ben prima dell esito del challenge infatti l arbitro comunica a Carreno che il punto sarebbe comunque andato a Nishikori. Sarebbe stato semplice far rigiocare il punto, anche perché non sempre i giocatori sono a conoscenza di tali sottigliezze del regolamento, ma la decisione, così come è stata presa, è sacrosanta.

6 6 australian open Azzurri down under: ambizioni rinnovate I nostri tornano da Melbourne con tante certezze in più. L infinito Seppi tiene il bilancio Slam in positivo, Fognini sbatte sulla sua bestia nera, ma Fabbiano e Travaglia danno ottimi segnali. Come Camila Giorgi DI ALESSANDRO MASTROLUCA FOTO GETTY IMAGES I complimenti per l aggressività in risposta non cancellano il rimpianto per la sfortuna nei sorteggi di Matteo Berrettini. Prima, a Doha, prende Bautista-Agut, uno dei più in forma dell anno, poi all Australian Open ha esordito contro Tsitsipas. E non ha nemmeno sfigurato. Anzi. L Italia torna dall Australia senza piazzamenti nella seconda settimana ma con tre giocatori al 3 turno, cosa che non era mai successa prima. Torna con le sicurezze di Thomas Fabbiano, che ha confermato come il tennis non sia solo questione di centimetri, che l altezza sarà anche mezza bellezza ma non sempre fa vincere. Il successo al quinto set su Reilly Opelka, gigante di due metri e 11, è un inno all intelligenza e alla completezza tecnica del pugliese che ha subito 67 ace (quinta prestazione all-time) ma ha saputo superare i limiti e la noia che giocare una partita simile comporta. Le ho provate tutte, ma non c era verso di capire dove tirasse. Finché alla fine ho deciso di mettermi sul corridoio, obbligandolo ad andare dove volevo io, ha detto. Così lo porta al tie-break del quinto, come una finale ai rigori. E lì, chiedere alla Francia, gli italiani quando ci si mettono sanno fare meglio. Fabbiano, non contento, al terzo turno per due set ha fatto innervosire e non poco anche Grigor Dimitrov: forse il bulgaro non si aspettava una resistenza simile dall azzurro che non ha mai battuto un top 30 in uno Slam. Ottimismo azzurro L Italia torna con le rinnovate ambizioni di Stefano Travaglia, che al secondo turno ha spinto al quinto set Due protagonisti azzurri agli Aus Open 2019, il pugliese Thomas Fabbiano (sopra) e il romano Matteo Berrettini Coppa Davis, India-Italia: i convocati In vista dell incontro di Coppa Davis India-Italia, in programma l 1 e 2 febbraio a Calcutta e valido quale turno di qualificazione alla Fase Finale 2019 della competizione, il capitano Corrado Barazzutti ha convocato i seguenti giocatori: Matteo Berrettini, Simone Bolelli, Marco Cecchinato, Thomas Fabbiano e Andreas Seppi. Così come già concesso in passato a giocatrici dal lungo curriculum azzurro quali Silvia Farina, Francesca Schiavone, Flavia Pennetta e Roberta Vinci, la FIT ha autorizzato il capitano ad accettare la richiesta di non essere convocato avanzata da Fabio Fognini, il cui debutto in Coppa Davis risale al Si giocherà sui campi in erba del Calcutta South Club, che festeggerà così in occasione della sfida di Coppa Davis il centesimo anno di attività. Il capitano indiano Mahesh Bhupati ha convocato i segueti giocatori: Prajnesh Gunneswaran, Ramkumar Ramanathan, Saketh Myneni, Rohan Bopanna e Divij Sharan.

7 7 australian open il numero 20 del mondo, Nikoloz Basilashvili, prima che il vento girasse. E non è solo una metafora. Dal quarto set le condizioni sono totalmente cambiate - ha detto l azzurro -. Nei momenti in cui sono andato sotto ho sempre avuto una buona reazione riuscendo a recuperare il break di svantaggio. Questo vuol dire che in campo ho fatto il mio e questo mi fa essere ottimista per il prosieguo della stagione. Insomma, una sconfitta che brucia sì, ma lascia intravedere ragioni di ottimismo. Come il quinto set di Luca Vanni contro Pablo Carreno Busta, poi furioso nell ottavo di finale contro Kei Nishikori per una chiamata contestata (vedi pagine precedenti). Il marchigiano Stefano Travaglia, bravo a raggiungere il 2 turno a Melbourne dove è andato al 5 col n.20 Atp Basilashvili Fognini & Seppi Lo stesso Carreno su cui si è fermato Fabio Fognini, per la sesta volta in sei confronti diretti: perché le bestie nere nel tennis esistono, e certi numeri contano. Andreas Seppi, tradito dal quinto set nel 3 turno contro lo statunitense Frances Tiafoe (che poi ha eliminato Dimitrov nel giorno del suo ventunesimo compleanno e si è commosso perché grazie al tennis ha cambiato la vita anche dei suoi genitori) mantiene comunque un bilancio positivo in carriera negli Slam: 57 vittorie e 56 sconfitte, un inno alla regolarità nel lungo periodo nient affatto banale. Giorgi più matura Anche il percorso di Camila Giorgi racconta un possibile nuovo inizio. Ha dominato Dalila Jakupovic, slovena entrata per la prima volta fra le prime 100 del mondo l anno scorso, e Iga Swiatek, polacca leggerina dal tennis tutto angoli che si ispira alla Maga Radwanska. Contro Karolina Pliskova al terzo turno, una volta entrata nello scambio ha tenuto il palleggio anche ad alto ritmo e ha fatto spesso più gioco della numero 7 del mondo. Le è mancata un po di incisività contro la seconda nel primo set, e un po di controllo dell emotività nei momenti chiave della partita. Il gioco però, sempre fulmineo e aggressivo, è più modulato, maturo, meno frettoloso e più consapevole. Considerato che in questo passaggio di tempo, il tennis delle colpitrici sembra pagare più dello stile più difensivo delle contrattaccanti o quello più pensato di giocatrici come Kasatkina o Sevastova, il 2019 della numero 1 d Italia può regalare molte soddisfazioni. Camila Giorgi in Australia è arrivata al terzo turno dove ha perso con Karolina Pliskova; sopra, Andreas Seppi, anche lui capace di arrivare al 3 turno (battuto da Tiafoe) Sta arrivando anche Gianluca Mager 1 challenger in Germania, a Coblenza Primo titolo challenger per Gianluca Mager che ha fatto centro al Koblenz Open, torneo challenger Atp dotato di un montepremi di euro, giocato sui campi in cemento di Coblenza, in Germania. Il 24enne sanremese, numero 275 del ranking mondiale, nella sua seconda finale in carriera (dopo quella raggiunta a Milano lo scorso anno quando, partendo dalle qualificazioni, si arrese solo sul più bello al serbo Laslo Djere) si è imposto in rimonta con il punteggio di (6) 6-2, in due ore di gioco, sullo spagnolo Roberto Ortega-Olmedo, numero 323 Atp.

8 8 terza pagina Confronti generazionali: quattro sfide storiche I 17 anni di differenza tra Federer e Tsitsipas sono un abisso ma non è la prima volta che i passaggi di consegne sono così... epocali. Da Suzanne Lenglen e Dorothea Lambert Chambers passando per Connors-Rosewall fino a... DI ALESSANDRO MASTROLUCA FOTO GETTY IMAGES Come si guarderà in futuro alla vittoria di Tsitsipas su Federer negli ottavi dell Australian Open 2019? Sarà davvero l inizio di una nuova epoca? La risposta, per ora, fischia nel vento. Nella storia del tennis il cosiddetto cambio della guardia, un percorso spesso fatto di assestamenti continui e graduali, in certi momenti ha guadagnato velocità e rivelato in un singolo incontro la forza dello stacco tra il moderno e il futuro. Wimbledon 1919, l arrivo della Divina Lenglen Da una parte, una britannica quarantenne che ha vinto il titolo sette volte e non perde a Wimbledon da undici anni; dall altra una ragazza francese che arriva dalla devastata provincia della Piccardia, alla sua prima presenza ai Championships. Così il Daily Telegraph presenta la finale del 1919 fra Dorothea Lambert Chambers, 40 anni, e la Divina Suzanne Lenglen, 20. Dorothea Douglass, che nel 1907 ha sposato Robert Lambert Chambers, ha vinto il primo titolo ai Championships nel 1903 in rimonta su Ethel Thomson Larcombe. Nelle altre sei finali che ha vinto tra il 1904 e il 1914, ha poi perso 29 game e nessun set. Oro olimpico nel 1908, prima donna a conquistare uno Slam con un nel match per il titolo (a Wimbledon nel 1911), ha anche pubblicato un manuale, Tennis for Ladies, con consigli sulle tecniche, le attrezzature e l abbigliamento che nel suo caso ha tutta la severa pesantezza della Londra vittoriana. Lenglen invece si presenta con una gonna sopra le caviglie e le maniche corte, e sorseggia Stefanos Tsitsipas, 20 anni, batte Roger Federer, 37, negli ottavi degli Aus Open 2019; sotto, un secolo prima a Wimbledon Suzanne Lenglen (sotto, a destra), 20 anni, superava a sorpresa Dorothea Chambers (sotto),40 anni, in finale brandy alla fine del secondo set. Lenglen allunga 4-1 nel terzo set. Lambert Chambers rimonta, manca due match point sul 6-5, ma cede Lenglen vince il primo dei suoi cinque titoli consecutivi a Wimbledon. L anno successivo incontrerà ancora Lambert Chambers, che a 41 anni diventerà la più anziana finalista nella storia dei Championships ma vincerà appena tre game: finirà Wimbledon 1974, Connors annienta Rosewall Stavo quasi per piangere, anche se la gente non mi avrebbe ritenuto capace di farlo. Così parlò Jimmy Connors, che a 22 anni nell estate del 1974 ha appena vinto per la prima volta Wimbledon. Ha sconfitto in finale il trentanovenne Ken Rosewall, leggenda del tennis australiano, mancino naturale impostato per giocare con la

9 9 terza pagina destra, che ha trionfato quattro volte all Australian Open (1953, 1955, 1971, 1972), ha conquistato il Roland Garros del 1953 e del 1968, il primo Slam dell era Open, e due volte lo Us Open (1953, 1960). Ma non ha mai vinto Wimbledon. Quella persa contro Connors sarà la sua ultima finale ai Championships. Connors, fidanzato quell estate con Chris Evert che vincerà il titolo femminile, gioca su una nuvola. Ha iniziato l anno col suo primo titolo Slam, l Australian Open in finale contro Phil Dent, e dopo Wimbledon sale al numero 1 del mondo. Il senso potente e profondo del cambio d epoca arriverà pochi mesi dopo, allo Us Open, in finale sempre contro Rosewall, che per la prima volta dal 1952 chiuderà la stagione senza titoli. L australiano appare improvvisamente vecchio, impotente. Connors, maglietta rossa, capelli lunghi e sguardo diabolico, è brutale. Vince Non avevo mai giocato così bene commenta. Non ho sbagliato un colpo. Us Open 1991, Seles e il power tennis Per la prima finale allo Us Open, Monica Seles ha scelto un vestito bianco e rosa. Ha i capelli corti e li acconcia con una buona dose di lacca. Non volevo che si gonfiassero durante la partita. Sono concentrata sul tennis, ma sono pur sempre una ragazza e là fuori non volevo sembrare brutta, ha scritto nell autobiografia Getting the Grip. L anno prima Seles è diventata la più giovane campionessa del Roland Garros. Ha già vinto le WTA Finals nel 1990, e nel 1991 prima di New York ha trionfato a Melbourne e Parigi. La finale contro Martina Navratilova è Wimbledon 1974: il 22enne Jimmy Connors (sopra) batte in finale Ken Rosewall, 39 anni, leggenda australiana iconica. È il passato contro il futuro, annunciato già nella semifinale fra Seles e la quindicenne Jennifer Capriati. Vedevo il pubblico stupito, senza fiato dopo i nostri scambi, ha scritto nel suo libro. Capivo che quella non era come le altre partite. Stavamo giocando un tennis diverso e alla gente piaceva. È l inizio del power-tennis. A 34 anni, Navratilova ha sorpreso nel torneo Arantxa Sanchez Vicario e Steffi Graf. Quattro volte campionessa dello Us Open fra il 1983 e il 1987, non vince uno Slam in singolare da quello che resterà il suo ultimo trionfo a Wimbledon nel Ma il suo serve & volley risulta anacronistico, antico; Seles si adatta dopo il primo set e domina la finale Us Open 2005, Federer come esperienza religiosa Roger Federer entra in campo che sembra Cary Grant. A scriverlo, in Open con la penna del premio Pulitzer J.R. Moehringer, è Andre Agassi che si prepara alla finale dello Us Open 2005, la sua ultima in uno Slam. A 35 anni è l unico che abbia vinto almeno una volta tutti gli Slam, il Masters, la Davis e l oro olimpico in singolare. Federer, che non perderà mai il posto di numero 1 per tutta la stagione, arriva a New York forte del terzo titolo consecutivo a Wimbledon, il suo quinto Slam in carriera. Agassi perde il primo set, diventa ancora più frenetico del solito, così però vince il secondo e prende un break di vantaggio nel terzo. Federer recupera, forza al tiebreak e lì, confessa Agassi, va in un luogo che non riconosco. Trova una marcia che gli altri giocatori semplicemente non hanno. Domina 7-1, nel quarto poi sfodera un lungolinea anomalo tirato col corpo all indietro e infilato in un corridoio di cinque centimetri che lascia a bocca aperta John McEnroe. È uno dei momenti Federer per cui lo svizzero, per Davis Foster Wallace, è assimilabile a un esperienza religiosa. Compatisco il giocatore destinato ad essere l Agassi di questo Federer scrive Andre, sconfitto La maggioranza delle persone ha dei punti deboli. Federer non ne ha. Qui sopra, Us Open 1991, Monica Seles, 17 anni, batte in finale Martina Navratilova, 34. Us Open 2005: Andre Agassi, 35 anni, lascia strada a Roger Federer, 24

10 10 focus next gen Mikael, l altro Ymer Fratello minore di Elias, insieme hanno già vinto in doppio, ma adesso il ventenne svedese ha conquistato il primo titolo challenger in carriera. Calciatore mancato, ha già dovuto superare un grosso problema all anca DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW FOTO GETTY IMAGES Lontano dalla luce dei riflettori, da sempre concentrate sul fratello maggiore Elias, Mikael Ymer sta crescendo, mese dopo mese, inseguendo i piani alti del tennis. La prima settimana del 2019 ha portato in dote al ventenne svedese il primo titolo challenger della carriera, conquistato sul cemento outdoor di Noumea (Nuova Caledonia). Grande forza mentale, un rovescio bimane splendido, ottima mano e due piedi velocissimi. Un bel mix che però non ha permesso a Ymer Jr - per il momento - di raggiungere i Top 100. Qualcosa che è già accaduto in passato a tanti suoi coetanei. Le ragioni? Mancanza di potenza, killer instinct ancora poco sviluppato e - soprattutto - tanti problemi fisici. Dall incubo al sogno Nel 2016, a causa di un serio problema all anca, Ymer è stato costretto a rimanere lontano dai campi per 10 mesi ripartendo dal numero 700 Atp. Una scalata lenta ma costante, che ha portato Mikael al trionfo di Noumea, superando avversari di ottimo livello come Delbonis e Rubin, oltre al forte e caratteristico vento della Nuova Caledonia. Oggi la classifica recita numero 195 Atp (best ranking), ma l inizio di stagione lascia ben sperare. Questo successo mi rende davvero felice - ha raccontato Mikael - perché testimonia il grande lavoro svolto durante la lunga off-season. E pensare che avevo anche perso il volo e sono arrivato a Noumea solamente il sabato prima Mikael Ymer, fratello di Elias, ha vinto il primo challenger in carriera la scorsa settimana e oggi è n.195 Atp (best ranking); alto 183 cm, pesa 75 kg, vive a Stoccolma (in Svezia). Qui sopra è con l amico Stefanos Tsitsipas, autore di un grande Australian Open La storia di Mikael, figlio di un mezzofondista etiope Wondwosen Ymer è un mezzofondista etiope di buon livello specializzato nei metri. Nel 1987, con il paese natio perennemente in guerra, decide che è tempo di cambiare vita. La meta è la Svezia e più precisamente Skara, paesino di abitanti a 150 chilometri da Goteborg. Qui, dopo il matrimonio con Kelemework, nascono Elias (1996), Mikael (1998) e Rafael (2006). Il sogno di Wondwosen è che i figli ripercorrano le sue orme, correndo e raggiungendo il gotha dell atletica leggera. Ma a 4 anni Elias prende in mano per la prima volta una racchetta da tennis, seguito pochi anni dopo da Mikael, e il chapter one della storia da romanzo della famiglia Ymer ha inizio. (a.n.)

11 11 focus next gen del torneo (non giovedì come da programmi, n.d.r.). L obiettivo numero 1 della mia stagione non è semplicemente tennistico: voglio disputare un annata senza infortuni e, grazie alla preparazione invernale, penso e spero possa accadere. Nuovo coach e fratello mentore Mikael Ymer è ripartito, sin dalle ultime settimane del 2018, con un nuovo coach. Ho iniziato a collaborare con Frederik Nielsen, allenatore che è riuscito a entrare letteralmente nella mia mente e nei miei pensieri. Ho capito ancor di più l importanza dell aspetto mentale, lavorando tanto anche fisicamente, ha detto. Il fratello maggiore Elias, classe 1996 e numero 111 Atp, è fonte di ispirazione per il più giovane Mikael. È sempre stato il mio modello - ha spiegato -: Eli è fondamentale per il supporto e i consigli che mi dà ogni giorno. Parliamo tantissimo e i suoi successi sono anche i miei. L importante è che la famiglia Ymer porti a casa sempre più titoli. E chissà che non si aggiunga alla ciurma anche il piccolo Rafael, classe 2006, che sembra già dimostrare un bel talento. HASHTAG #NEXTGEN Social: altro che #10yearschallenge, De Minaur nel 2004 era già... Galattico Il classe 99 australiano Alex De Minaur, ottimo protagonista nelle prime settimane dell anno, si dedica ai social Network. Per farlo modifica, e come dice lui, porta un po più in là il tanto in voga #10yearschallenge (pubblicare sui propri profili una foto attuale paragonata a una di 10 anni fa): eccolo nel suo personalissimo #15YearsChallenge postare su Instagram una sua foto da piccolino con la maglia dei Galacticos del Real Madrid. (a.n.) Calciatore mancato? Le grandi passioni di Mikael sono, da sempre, tennis e calcio. Cresciuto nel mito del connazionale Zlatan Ibrahimovic, tifa Bayern Monaco ( è la mia squadra del cuore ), e se non avesse fatto il tennista avrebbe preso a calci un pallone. Sì, credo che se non avessi scelto il tennis avrei tentato la carriera da calciatore professionista. I miei obiettivi per il 2019? Io e Frederik vogliamo lavorare seguendo determinati dettami, cercando soprattutto di migliorare e di mantenere il fisico integro. I risultati arriveranno di conseguenza. Oltre a Mikael e a Elias, classe 1999 (qui sopra insieme), c è un altro Ymer: è il fratellino più piccolo Rafael (a destra abbracciato a Mikael), considerato da molti già un talentino Transition Tour, non è ancora un circuito per giovani Le prime settimane del nuovissimo Transition Tour hanno portato alla ribalta un numero ridotto di giocatori Next Gen. Non sono mancati gli acuti dei giovanissimi protagonisti del nuovo circuito, voluto fortemente dall Itf, ma tra i primi 30 del ranking vi sono attualmente soltanto 4 under 21. Si tratta di Javier Barranco Cosano (Spagna, n.7), Mate Valkusz (Ungheria, n.20), Louis Wessels (Germania, n.23), Camilo Ugo Carabelli (Argentina, n.28). L unico titolo conquistato in settimana dalla Next Gen è giunto dall argentino Francisco Cerundolo, classe 1998, che si è imposto nel $ di Manacor, a casa di Rafael Nadal. (a.n.)

12 i numeri della settimana 65 ace non sono... tutto DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES 65 gli ace di differenza tra quelli mesi a referto da Reilly Opelka (67) e quelli fatti registrare da Thomas Fabbiano (nella foto) nella sfida agli Australian Open che ha visto l azzurro imporsi al tie-break del 5 set. Battuto il maggior differenziale di ace della storia, che fu registrato nella sfida di Davis tra Karlovic e Stepanek nel 2009: -60 (Karlovic 78, Stepanek 18). 3 gli azzurri capaci di issarsi al 3 turno degli Australian Open: Fabio Fognini, Andreas Seppi e Thomas Fabbiano. Non era mai accaduto al di fuori del Roland Garros che ci fossero ben 3 nostri rappresentanti nei sedicesimi di un major. 12 le palle break non concretizzate da Roger Federer contro Stefanos Tsitsipas. Per lo svizzero si è trattato del match in cui ha avuto più palle break senza mai riuscire a strappare il servizio all avversario. In precedenza aveva chiuso al massimo con 0/9 alla voce palle break: contro Agassi agli Us Open 2001 e contro Murray alle Olimpiadi del le vittorie a Melbourne per Lucas Pouille prima di questa edizione degli Australian Open, che lo ha visto raggiungere i quarti di finale. Il neo allievo di Amelie Mauresmo è il 13 francese nella storia tra i migliori 8 degli Australian Open. 3:12 l orario del mattino in cui è terminato il match tra Garbine Muguruza e Johanna Konta. Si è trattato del 3 match conclusosi più tardi a Melbourne dopo che Hewitt-Baghdatis nel 2008 finì alle 4:34 e che Seppi-Reynolds si concluse alle 3:34 (2007). I primi 20 del ranking Atp Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Novak Djokovic (SRB) Rafael Nadal (ESP) Roger Federer (SUI) Alexander Zverev (GER) Juan Martin del Potro (ARG) Kevin Anderson (RSA) Marin Cilic (CRO) Dominic Thiem (AUT) Kei Nishikori (JPN) John Isner (USA) Karen Khachanov (RUS) Borna Coric (CRO) Fabio Fognini (ITA) Kyle Edmund (GBR) Stefanos Tsitsipas (GRE) Diego Schwartzman (ARG) Milos Raonic (CAN) Marco Cecchinato (ITA) Daniil Medvedev (RUS) Nikoloz Basilashvili (GEO) 1820 Le prime 20 del ranking Wta Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Simona Halep (ROU) Angelique Kerber (GER) Caroline Wozniacki (DEN) Naomi Osaka (JPN) Sloane Stephens (USA) Petra Kvitova (CZE) Elina Svitolina (UKR) Karolina Pliskova (CZE) Kiki Bertens (NED) Daria Kasatkina (RUS) Aryna Sabalenka (BLR) Anastasija Sevastova (LAT) Julia Goerges (GER) Elise Mertens (BEL) Ashleigh Barty (AUS) Serena Williams (USA) Madison Keys (USA) Garbine Muguruza (ESP) Caroline Garcia (FRA) Anett Kontaveit (EST) 2525 I PRIMI NEXT GEN DELLA RACE TO MILAN Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Alex de Minaur (AUS) Mikael Ymer (SWE) 90 3 Jeffrey John Wolf (USA) 80 4 Stefanos Tsitsipas (GRE) 45 5 Ugo Humbert (FRA) 44 6 Miomir Kecmanovic (SRB) 32 7 Elliot Benchetrit (FRA) 23 8 Michael Mmoh (USA) I primi 20 italiani del ranking Atp Pos. Rank. Nome Punti 1 13 Fabio Fognini Marco Cecchinato Andreas Seppi Matteo Berrettini Thomas Fabbiano Lorenzo Sonego Paolo Lorenzi Simone Bolelli Stefano Travaglia Gianluigi Quinzi Salvatore Caruso Alessandro Giannessi Luca Vanni Filippo Baldi Andrea Arnaboldi Stefano Napolitano Matteo Donati Federico Gaio Lorenzo Giustino Gian Marco Moroni 222 Le prime 20 italiane del ranking Wta Pos. Rank. Nome Punti 1 28 Camila Giorgi Sara Errani Martina Trevisan Martina Di Giuseppe Jasmine Paolini Giulia Gatto-Monticone Anastasia Grymalska Deborah Chiesa Jessica Pieri Stefania Rubini Georgia Brescia Camilla Rosatello Federica Di Sarra Gaia Sanesi Martina Caregaro Lucrezia Stefanini Cristiana Ferrando Martina Colmegna Dalila Spiteri Lucia Bronzetti 46 Pos. Nome (nazionalità) Punti 9 Jurij Rodionov (AUT) Casper Ruud (NOR) Alen Avidzba (RUS) Ulises Blanch (USA) Felix Auger-Aliassime (CAN) Sam Riffice (USA) 7 15 Stefan Kozlov (USA) 7 16 Yunseong Chung (KOR) 5

13 13 il tennis in tv Caldissima Melbourne Lo spettacolo sulla Rod Laver Arena prosegue. E prosegue anche la maratona televisiva di SuperTennis e del suo Melbourne. Gli studi d approfondimento con collegamenti diretti dall Australia torna tutti i giorni, fino a domenica, con i suoi 6 appuntamenti quotidiani. Si comincia alle 8.00, poi alle 10.30, alle 14.00, alle 17.00, alle e alle 23.00, perché adesso il termometro si alza e si entra nelle fasi più calde. Le telecamere di SuperTennis a Melbourne Park terranno d occhio non soltanto i grandi del circuito mondiale, ma anche i nostri baby azzurri nei tabelloni juniores. E poi, una volta che la frenesia Slam si sarà placata, toccherà di nuovo agli appuntamenti coi match live, da San Pietroburgo per la precisione, dove da martedì 29 gennaio andranno in scena le protagoniste del circuito Wta. Da martedì alle i live dal WTA di San Pietroburgo Giovedì 24 01:45 - WTA Pechino Sevastova vs Wozniacki 03:00 - Coppa Davis Ferrer vs Kohlschreiber 08:00 - Melbourne 08:30 - World Padel Tour Master SF2 Femminile 10:30 - Melbourne 11:00 - ATP 250 Doha - Berdych vs Cecchinato 12:30 - WTA Finals Singapore - Stephens vs Bertens 14:00 - Melbourne 14:30 - WTA Sydney Stosur vs Cibulkova 16:30 - Magazine ATP 17:00 - Melbourne 17:15 - ATP 250 Budapest Cecchinato vs Millman 19:00 - WTA Roma 2018 Sharapova vs Ostapenko 21:00 - Melbourne 21:30 - WTA Brisbane Pliskova vs Vekic 23:00 - Melbourne 23:30 - Coppa Davis 2018 SF Croazia vs USA Doppio Venerdì 25 04:00 - WTA Brisbane - Pliskova vs Tsurenko 06:00 - ATP Pune - Anderson vs Simon 07:30 - Magazine ATP 08:00 - Melbourne 08:30 - World Padel Tour Master SF2 Maschile 10:30 - Melbourne 11:00 - Fast 4 14:00 - Melbourne 14:30 - WTA Sydney - Barty vs Bertens 17:00 - Melbourne 17:15 - ATP Gstaad, Berrettini vs Bautista Agut 19:00 - WTA Roma Svitolina vs Halep 20:00 - Best of WTA :00 - Melbourne 21:30 - ATP 250 Doha - Bautista Agut vs Berdych 23:00 - Melbourne 23:30 - Coppa Davis Sf Coric vs Tiafoe Sabato 26 03:00 - Magazine ATP 03:30 - WTA Shenzhen - Sabalenka vs Riske 05:45 - Tennis Parade 06:00 - ATP Basilea Federer vs Copil 08:00 - Melbourne 08:30 - World Padel Tour Master Finale Femminile 10:30 - Melbourne 11:00 - ATP 250 Pune - Anderson vs Simon 12:45 - WTA Sydney - Kvitova vs Kerber 14:00 - Melbourne 14:30 - WTA Roma Halep vs Sharapova 17:00 - Melbourne 17:15 - Magazine ATP 17:45 - ATP 250 Stoccarda Federer vs Raonic 19:00 - WTA Finals Singapore - Osaka vs Stephens 21:00 - Melbourne 21:30 - WTA Sydney - Kvitova vs Barty 23:00 - Melbourne 23:30 - Coppa Davis Chardy vs Coric Domenica 27 05:00 - WTA 2018 Singapore Stephens vs Svitolina 06:30 - ATP 250 Auckland - Fognini vs Gojoviccky 08:00 - Melbourne 08:30 - World Padel Tour Master Finale Maschile 10:30 - Melbourne 11:00 - WTA Sydney - Giorgi vs Tomljanovic 12:15 - Laver Cup Federer vs Kyrgios 14:00 - Melbourne 14:30 - ATP 250 Doha -Djokovic vs Bautista Agut 17:00 - Melbourne 17:30 - Borg McEnroe, Wimbledon :00 - Melbourne 21:30 - WTA Brisbane - Pliskova vs Tsurenko 23:00 - Melbourne 23:30 - Coppa Davis 2018 Finale - Tsonga vs Cilic Lunedì 28 01:30 - Magazine ATP 02:00 - ATP 250 Pune (replica) - Anderson vs Karlovic 04:00 - WTA Brisbane - Kontaveit vs Kvitova 06:00 - ATP 250 Budapest Cecchinato vs Millman 08:00 - WTA Shenzhen - Sabalenka vs Riske 10:00 - ATP Doha Djokovic vs Fucsovics 12:00 - Kvitova vs Barty - WTA Sydney 14:00 - ATP Los Cabos Fognini vs Del Potro 15:30 - ATP 500 Basilea 2018, Federer vs Copil 17:00 - News 17:15 - Coppa Davis 2018 Finale - Doppio Francia vs Croazia 21:00 - News 21:15 - Coppa Davis 2018 Finale - Pouille vs Cilic NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali Martedì 29 00:00 - WTA Auckland Finale (replica) - Goerges vs Andreescu 02:00 - Best of Coppa Davis :00 - ATP 250 Doha (replica) - Bautista Agut vs Djokovic 05:00 - WTA Premier Brisbane Finale (replica) - Tsurenko vs Pliskova 07:00 - Borg McEnroe, Wimbledon :00 - LIVE WTA 12:30 - LIVE WTA 14:30 - LIVE WTA 16:30 - LIVE WTA 18:15 - News 18:30 - LIVE WTA 20:15 - WTA (replica) 22:00 - News 22:05 - WTA (replica) Mercoledì 30 00:00 - WTA (replica) 02:00 - WTA (replica) 04:00 - WTA (replica) 06:00 - ATP 250 Auckland - Norrie vs Sandgren 07:30 - Best of WTA 2018, Tokyo Giorgi vs Wozniacki 09:00 - WTA (replica) 11:00 - LIVE WTA 12:30 - LIVE WTA 14:30 - LIVE WTA 16:30 - LIVE WTA 18:15 - News 18:30 - WTA (replica) 20:30 - Magazine ATP 21:00 - News 21:05 - WTA (replica) 23:00 - WTA (replica)

14 14 wheelchair I tre obiettivi di Giulia La Capocci, a Melbourne, dopo essere entrata tra le prime 8 al mondo (primo traguardo), ha realizzato anche il secondo che si era posta quando ha cominciato col tennis in carrozzina: giocare in uno Slam. Il terzo? Tokyo 2020 DA MELBOURNE, ANGELO MANCUSO I suoi occhi marroni ti fissano e in quella luce c è un mondo, il mondo di Giulia Capocci: Gioco a tennis in carrozzina, che è un modo di giocare a tennis. Io mi sento una tennista, non una ragazza su una sedia a rotelle. Ventisette anni, gli ultimi 6 passati su una carrozzina. È fra le tenniste più forti al mondo e sorride dopo l allenamento a Melbourne Park in vista degli Australian Open: il torneo di tennis in carrozzina è in programma dal 23 al 26 gennaio. Mi alleno, prendo confidenza con i campi e il fuso. Il sorteggio mi ha riservato la giapponese Yui Kamiji, testa di serie numero due, racconta. Il tennis in carrozzina ha le stesse regole del tennis per normodotati, con l eccezione che la pallina può rimbalzare più di una volta sul campo avversario. Giulia è numero 5 nel ranking mondiale ITF. Anche prima della malattia che mi ha portato via una gamba ero una tennista, ma non facevo grandi risultati. È con il tennis in carrozzina che sto bruciando le tappe. Soprattutto lo sport mi ha dato una grande mano. È stata dura, ma proprio la mia passione per il tennis, sport che pratico dall età di dieci anni, ha fatto sì che tornassi a essere più forte di prima. Giulia Capocci, toscana nata a Montevarchi, nel 2017 si è trasferita a Poirino (Torino): si allena al Poggio Agrisport con coach Silingardi; sotto, con il SuperTennis Award conquistato a fine 2017 Terza al Master in Florida Ma c è molto di più. Il tennis in carrozzina non è uno sport che fa sconti e serve una grande forza di volontà per primeggiare. Adesso ho una nuova opportunità, lo sport per me è vita. Il tennis è soprattutto un confronto con se stessi, un allenamento fisico e mentale, è una disciplina che ti mette a dura prova, in quello in carrozzina poi c è grande empatia tra atleti, anche se in campo ognuno cerca di fare il suo. E tra le crepe della vita l oro di Giulia sta iniziando a luccicare. Lo scorso dicembre si è piazzata al terzo posto in una delle competizioni più importanti al mondo, il NEC Wheelchair tennis Master ITF ad Orlando, in Florida. Un piazzamento che la inserisce di diritto nell élite del tennis mondiale femminile in carrozzina, aprendo nuovi e importanti scenari per il futuro dell azzurra. Mai nessun altra giocatrice italiana era riuscita a ottenere un risultato di questa portata e quello che è doveroso sottolineare è il fatto che Giulia, vista la poca esperienza di partecipazione a competizioni di questo livello, ha molti margini di crescita. Quando ho cominciato, anzi ricominciato, mi ero posta tre obiettivi: entrare tra le prime otto della classifica mondiale. Bene ce l ho fatta, anzi sono quinta. Partecipare a un torneo del Grande Slam e sono qui a Melbourne, e partecipare nel 2020 alle Paralimpiadi di Tokyo. Da Arezzo a Poirino Una storia diversa, di vita vera, di sport che salva e di sogni in grande. Ma fuori dal campo da tennis è una ragazza come tante: Mi piace la meccanica, andare al cinema, ascoltare musica e stare in compagnia. Ho un carattere forte e passionale, non riesco mai a stare ferma. È nata a Montevarchi, prima viveva a San Giovanni Valdarno e ogni giorno si allenava al centro sportivo Giotto della vicina Arezzo. Nel 2017 Giulia si è trasferita dalla Toscana in Piemonte, a Poirino, piccolo comune in provincia di Torino, per inseguire i suoi sogni. Ho deciso di intraprendere una nuova avventura, lontano da casa. Si allena al Poggio Agrisport seguita dal coach Graziano Silingardi. Per inseguire un sogno senza porsi limiti. E senza paura.

15 15 in italia Tutti quanti hanno la testa agli IBI19... I biglietti e i pacchetti (con benefit esclusivi) sempre in vendita per vivere gli Internazionali BNL d Italia 2019 a bordocampo. Ma è già l ora di candidarsi per fare il volontario o il giudice di linea. Ecco come Roma si avvicina. Anzi, se consideriamo il treno delle Pre-Quali IBI19, è già cominciata. Ma c è ancora tempo per assicurarsi il proprio posto in prima fila. Lo si può fare acquistando on-line, o alla biglietteria centrale del Foro Italico, il proprio biglietto per uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Gli Internazionali BNL d Italia, come sempre con formula combined, si svolgeranno dal 4 al 19 maggio 2019 al Foro Italico. Per acquistare i tagliandi è possibile collegarsi a ticketing.internazionalibnlditalia.com e scegliere tra le varie opzioni, ivi compresa la formula a pacchetto che comprende anche il pernottamento in hotel e prevede alcuni benefit del tutto esclusivi. I giudici di linea Ma non ci sono solo i tifosi e gli appassionati con la testa già ben focalizzata su Roma. Anche i giudici di linea che desiderano offrire la propria disponibilità a collaborare durante gli Internazionali BNL d Italia possono cominciare a muoversi. Si potranno candidare per vivere il torneo da protagonisti coloro che hanno una documentata esperienza come giudici di linea e che, alla data dell 1 maggio 2019, avranno compiuto 18 anni e non superato i 65. Per farlo basterà compilare la candidatura online (nella sezione Bacheca del sito allegando una foto tessera) entro il 31 gennaio 2019 (per maggiori informazioni si può scrivere a giudicidilinea@federtennis.it). Nel corso del processo di selezione, saranno prese prioritariamente in considerazione le domande di coloro i quali, nell arco di tempo che intercorre tra gennaio 2018 e gli Internazionali BNL d Italia 2019, abbiano svolto in Italia attività documentata come Giudice di Linea in tornei ATP (Challenger, Tour o Masters) e/o WTA (Premier ed International) e/o siano stati selezionati per Davis o Fed Cup. La selezione delle domande pervenute sarà effettuata entro la fine del mese di febbraio 2019 e i nominativi di coloro che verranno selezionati saranno pubblicati nella pagina dedicata agli Internazionali BNL d Italia 2019 sul sito La home page del sito ticketing. internazionalibnlditalia. com dove acquistare i biglietti per gli IBI19; si può vivere il torneo da protagonisti anche come volontari e giudici di linea (sotto): entrambe le campagne sono aperte L ora dei volontari Le candidature sono aperte. Far parte del gruppo Volontari degli Internazionali BNL d Italia 2019 si può. La campagna è aperta a coloro che hanno un età compresa tra i 18 e i 50 anni e che possono garantire la presenza per l intera durata del torneo a titolo completamente gratuito (non sono previsti rimborsi spese né per il vitto, né per l alloggio). Si tratta di un impegno variabile fra le 6 e le 8 ore giornaliere. Per inviare la propria candidatura basta scaricare il modulo sul sito (sezione Bacheca ), compilarlo in ogni sua parte, allegare una foto formato 400x330, copia di un documento d identità valido e rispedire il tutto a volontari@federtennis.it. Il candidato verrà poi contattato per un colloquio conoscitivo che si svolgerà a Roma e, in caso d idoneità, immediatamente inserito nel nostro gruppo operativo. Da tenere presente che le richieste giunte oltre il 19 aprile 2019 non potranno essere prese in considerazione.

16 16 giovani Junior Next Gen Italia, si riparte a febbraio Dal 23 torna il circuito giovanile FIT suddiviso per Macroaree. La competizione si articolerà in 5 tappe che toccano 19 regioni. Master a Milano, sempre in contemporanea con le Next Gen Atp Finals DI FABIO BAGATELLA È ufficiale: a febbraio torna l appuntamento con il Circuito giovanile Junior Next Gen Italia, edizione Organizzato dalla FIT con l osservazione del proprio settore tecnico, la competizione è alla 9 a edizione, seconda sotto la denominazione Next Gen. Il circuito, che anche quest anno avrà il suo epilogo in novembre a Milano in contemporanea con le Next Gen Atp Finals, ha adottato alcune regole del nuovo format, come il killer point (punto secco sul 40-40) e il no-let (se la palla tocca il nastro sul servizio, il gioco non si interrompe). 4 categorie, 5 tappe Il circuito si articolerà in cinque macroaree regionali e in quattro categorie di età (maschili e femminili): under 10, 12, 14 e 16. Le tappe, in 19 regioni su 20, saranno 5: gli iscritti potranno giocare in qualsiasi macroarea a eccezione della terza tappa (vincolo di tesseramento), durante la quale si giocherà anche un torneo di doppio che darà punti come per il singolare. I punteggi saranno invece maggiorati negli appuntamenti sulle isole e diventeranno doppi nell ultima tappa. Così si andranno a definire i ranking che definiranno i 200 qualificati per il Master di Milano, vale a dire i primi 5 di ogni categoria e di ogni macroarea (in base al tesseramento); in caso di punti pari, si terrà contro prima della classifica federale e poi del maggior numero di tornei disputati (solo singolare). Le gare si svolgeranno con formula standard (non Next Gen): si gioca con i set al 6 (tie-break sul 6-6) e con eventuale match tie-break a 10 punti al posto del terzo set (a 7 punti per gli under 10). Data inizio MACROAREA NORD EST Circolo REGIONE Data fine 23-feb SPORTING CLUB SASSUOLO EMILIA 3-mar 23-mar TENNIS CLUB PADOVA VENETO 31-mar 13-apr TENNIS CLUB MERANO BOLZANO 22-apr 1-giu CIRCOLO TENNIS ROVERETO TRENTO 9-giu 7-set EUROTENNIS CLUB FRIULI 15-set MACROAREA NORD OVEST Data inizio CIRCOLO REGIONE Data fine 23-feb CIRCOLO TENNIS LE PLEIADI PIEMONTE 3-mar 23-mar HANBURY ALASSIO LIGURIA 31-mar 13-apr BIELLA TENNIS ACADEMY PIEMONTE 22-apr 1-giu TENNIS COMO LOMBARDIA 9-giu 7-set T.C. BAGNATICA + MONGODI T.T. LOMBARDIA 15-set Data inizio MACROAREA CENTRO NORD Circolo REGIONE Data fine 23-feb TENNIS GIOTTO - C.T. AREZZO - JUNIOR AREZZO TOSCANA 3-mar 23-mar JUNIOR TENNIS PALOCCO LAZIO 31-mar 13-apr TENNIS CLUB CAGLIARI SARDEGNA 22-apr 1-giu CENTRO TENNIS PERUGIA UMBRIA 9-giu 7-set CIRCOLO TENNIS EUR LAZIO 15-set Data inizio MACROAREA CENTRO SUD Circolo REGIONE Data fine 23-feb TENNIS CLUB FOGGIA PUGLIA 3-mar 23-mar CIRCOLO TENNIS MAGGIONI MARCHE 31-mar 13-apr CIRCOLO TENNIS MATERA BASILICATA 22-apr 1-giu ASSOCIAZIONE TENNIS CAMPOBASSO MOLISE 9-giu 7-set CIRCOLO TENNIS LANCIANO ABRUZZO 15-set Data inizio MACROAREA SUD Circolo REG Data fine 23-feb TENNIS CLUB 2002 CAMPANIA 3-mar 23-mar CIRCOLO TENNIS ROCCO POLIMENI CALABRIA 31-mar 13-apr ACCADEMIA DEL TENNIS CALABRIA 22-apr 1-giu TENNIS SCHOOL SICILIA 9-giu 7-set ACCADEMIA TENNIS NAPOLI CAMPANIA 15-set MASTER FINALE 5-nov MILANO LOMBARDIA 9-nov

17 17 circuito amatoriale Ecco come si scalano la classifiche Fit-Tpra Arrivare in alto nel ranking significa andare al Master di fine anno. Ecco come si assegnano i punti e come funziona il sistema. Sfide e tornei sono due graduatorie separate la cui somma qualifica per le AWT Finals DI CLAUDIA PAGANI Si chiama Race, come quella dei professionisti che puntano alle Atp Finals di Londra. È il ranking del circuito Fit-Tpra, l universo amatoriale la cui stagione ufficialmente inizia il primo ottobre e si chiude il 30 settembre dell anno successivo. Tutti i punti guadagnati in questo arco di tempo stabiliscono i qualificati per il grande ballo finale. Per entrare in classifica basta iscriversi - gratuitamente - su creando la propria scheda atleta e partecipando poi ai tornei. Come scalare il ranking Tornei Per ottenere punti validi per il rankingtornei, i fighters possono giocare tutte le prove cui intendono partecipare ma saranno solo i migliori 15 risultati ottenuti negli ultimi 12 mesi a essere conteggiati al fine della classifica (i giocatori nuovi sommeranno i punti ottenuti di volta in volta). È il concetto del Best 15. Così i giocatori attivi da tempo ogni anno devono difendere i loro migliori 15 risultati. In ogni scheda-giocatore sono visibili i migliori punteggi totalizzati e il mese in cui scadono. Il sistema in rosso evidenzia i punti che usciranno durante il mese successivo e in verde quelli che entreranno salvo un miglior punteggio conseguito. I punteggi vengono distribuiti secondo il risultato ottenuto in un torneo, ma con percentuali diverse a seconda della categoria in cui sono stati ottenuti: - tornei OPEN danno il 100% dei punti; - tornei LIMIT 65 danno il 65% dei punti; - tornei LIMIT 45 danno il 45% dei punti. Tutti i numeri 1... di oggi In attesa degli esiti del SuperSlam Australian Open, prova che vale punti e che si giocherà su base provinciale a differenza del 2018 (si giocava un torneo per ogni regione), a comandare tra gli uomini nella categoria Open è Luigi Croci; inseguono Fabio Filippazzo e Piergiorgio Lugasi. Tra le donne invece, dopo l uscita di scena della dominatrice 2018 Annamaria De Bortoli, Giuseppa Monaco è la nuova numero 1 davanti a Valentina Monti e a Cristina Montagner. Grande lotta nelle altre categorie che regalano il Master finale. Nel Limit 65 il capofila è Massimo Roca, mentre nel Limit 45 guida Lucio Oieni. Nel Limit 55 femminile il primo posto è di Francesca Morrone. Passando alla categoria Next Gen, Giuseppe Giordano e Diana Ingianni sono i due leader, così come Fabio Filippazzo e Maria Gorgone stanno davanti a tutti tra gli All Star. Nei doppi, Gennaro Pagano e Sergio Somma sono in testa nel maschile, mentre tra le donne guidano Annamaria De Bortoli e Sara Benini. Nel misto, Maurice Husband e Claudia Pagani davanti a tutti. Come scalare il ranking Sfide Per ottenere punti validi per questo ranking i tesserati FIT possono rendere ufficiali un massimo di 6 sfide al mese e giocare un massimo di 4 volte l anno con lo stesso avversario. Per i primi 12 mesi dall iscri-

18 18 circuito amatoriale zione i punti si aggiungono normalmente e il saldo punti è la somma di ogni risultato mensile. Dal 13 mese in poi ogni giocatore dovrà difendere i punti ottenuti nello stesso mese dell anno precedente. Al termine di ogni mese la differenza positiva o negativa modificherà il saldo totale e necessariamente anche la posizione nel ranking. In ogni scheda giocatore si possono trovare i punti totalizzati mensilmente e da difendere. Nell assegnazione dei punteggi, il power di ogni giocatore (l indice di valore) ha un ruolo importante. Il power gestisce infatti il compenso punti di ogni match distribuendoli in modo omogeneo premiando leggermente i game ottenuti dai più deboli e penalizzando i match vinti con una differenza di power molto elevata. Va precisato che le sfide concorrono per la gara Premium in modo attivo: il totale punti della classifica Sfide verrà sommato a quello della classifica Tornei per ottenere poi la classifica Premium per le AWT Finals. Chi va alle AWT Finals Il Master finale, o AWT Finals, è il torneo che decreta i campioni di fine anno per tutte le categorie del circuito Fit-Tpra. Come detto, per il Master si qualificano i migliori giocatori della classifica Premium To AWT Finals (che riunisce i punti del ranking Tornei con i punti del ranking Sfide) al 30 settembre (alle ore 23:59). Si qualificano per il grande evento di fine stagione i primi 8 classificati del ranking nella categoria Open maschile, le prime 4 per l Open femminile; i primi 4 per la categoria Limit 45, i primi 4 per la categoria Limit 65 e le prime 2 del Limit 55 femminile. Poi ci sono i Next Gen Under 21: si qualificano i migliori due ragazzi e le migliori due ragazze delle classifiche a loro dedicati (per quest anno concorrono solo i nati dopo il primo gennaio 1998). Non è finita, perché alle AWT Finals ci vanno anche sei All-Star, i primi 4 uomini e le prime 2 donne. Discorso leggermente diverso per quanto riguarda i doppi. Nel maschile, come nel femminile e nel misto, si qualificano i primi due singoli classificati per categoria, ai quali toccherà scegliere un partner per La sezione dedicata ai ranking sul sito il portale ufficiale del circuito Fit-Tpra L iscrizione, la licenza Premium e il passaggio a Epic Fighter Quando ci si iscrive sul sito i servizi subito compresi sono la propria scheda profilo-giocatore, la bacheca per commenti e messaggi, l iscrizione al ranking Sfide e a quello Tornei, il calcolo del Power e la possibilità di iscriversi ai Campionati provinciali amatori / Gazzetta Tpra Challenge. Con la licenza Premium, che da quest anno si attiva subito gratis per tre mesi (e poi si conferma per tutto l anno giocando almeno 5 tornei dal primo gennaio al 31 dicembre), si ha la possibilità anche di vedere i numeri di telefono degli altri fighter, di accedere in modo prioritario ai tornei, di visualizzare le statistiche nella scheda giocatore e di essere presenti nella Premium Race to AWT. C è uno step in più: tutti i giocatori che disputeranno almeno 20 tornei nell anno civile (conteggiati dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno, non si possono sommare i tornei giocati in annate diverse) acquisiscono il titolo di Epic Fighter e ricevono gratuitamente un riconoscimento celebrativo esclusivo diverso di anno in anno (magliette, felpe, etc). disputare il Master (scelto all interno della classifica AWT di doppio e a condizione che abbiano giocato almeno 3 tornei insieme nella stagione di riferimento). Come sempre sarà cura della Fit comunicare quale sarà l ultimo evento dell anno che darà punti ai fini della qualificazione e la sede prescelta per lo svolgimento delle Finals (nel 2018 fu Capri).

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20 20 racchette e dintorni La nuova Instinct ha quattro facce Berdych e Sharapova hanno già in mano la nuova versione della Head con tecnologia Graphene 360. Promette ancora più potenza, con minor dispendio d energia, grazie a stabilità e maneggevolezza. In vendita in 4 versioni DI MAURO SIMONCINI FOTO GETTY IMAGES Il giorno dell istinto è arrivato, almeno per quelli di Head. La data ufficiale dell uscita nei punti vendita della nuova edizione della Head Instinct, arricchita del Graphene di ultimissima generazione a 360 gradi. Materiale forte e leggero ma soprattutto distribuito con generositá in tutte le zone strategiche dell attrezzo. Il tutto per conferire sicurezza e produrre potenza senza sforzo, assecondando appunto... l istinto. Come successo alla linea Speed (quella delle racchette di Djokovic e Sascha Zverev) e più recentemente alla Extreme (l attrezzo di Matteo Berrettini), dal punto di vista estetico, le racchette della Casa austriaca, anche in questa famiglia Instinct si sono ripulite perdendo ogni sfumatura e giocando sul netto contrasto tra il nero del cuore (e del manico) e l azzurro/blu del telaio con solo le scritte in nero. Pochi fronzoli e immediata riconoscibilità. In ottica tecnologica oltre alle qualità della formula Graphene 360 la gamma Instinct si giova di un profilo innovativo nella sua sezione trasversale che dovrebbe garantire ulteriore stabilità e sweetspot più ampio. La nuova versione della Head Instinct, oltre alle qualità del Graphene 360, ha un profilo innovativo nella sua sezione trasversale. Caratteristica che punta a garantire ulteriore stabilità e sweetspot più ampio. Sotto, Maria Sharapova, testimonial della linea Instinct La versione MP è quella dei top player La famiglia di Instinct resterà invariata con la Mp a fare da leader con i suoi 300 grammi di peso, l ovale da 100 pollici quadrati, schema corde 16x19 e bilanciamento (senza incordatura) a 32 centimetri, esattamente in linea con i canoni della moderna racchetta, una tipica tuttofare (prezzo di listino 220 euro).

21 21 racchette e dintorni C è anche la Instict S, più leggera e maneggevole grazie ai suoi 285 grammi e al bilanciamento fermo a 32 centimetri (200 euro). La Instinct Mp Lite, concepita specialmente per i giovani agonisti pesa invece 265 grammi ma sposta il punto di equilibrio decisamente più in avanti a 34 centimetri. Con la Lite cambia anche il piatto corde che diventa decisamente più grande e la rende attrezzo facile : 107 pollici quadrati con 270 grammi di peso bilanciati a 34 centimetri. Il prezzo sale a 210 euro. PWR, iperleggera per vincere facile Per chiudere il cerchio c é la soluzione per il tennista Over o il doppista del Club: Head Instinct PWR è più lunga (27,7 pollici, oltre 70 centimetri) e ha un ovale oversize da 115 pollici quadrati, oltre che un peso (230 grammi) ai minimi storici. Tanta tecnologia ha peró il suo prezzo che è il piú alto della serie: 230 euro (sempre secondo il listino). L intento è appunto quello di assecondare un po tutti i potenziali fruitori, dal giocatore doppista del Club appunto sino al top player, puntando con decisione sulla potenza sì ma soprattutto sul comfort e sul trasferimento di peso ed energia sulla pallina senza sforzi eccessivi, proprio come insegna la teoria dei manuali della tecnica del tennis. Non resta che provarla la nuova Head Instinct, e dal 16 gennaio, si può. Ufficialmente. A sinistra, il marchio della tecnologia Graphene 360 all interno del cuore della nuova Instinct (qui la versione PWR); a destra, il ceco Tomas Berdych in campo agli Australian Open Caroline, che fai? Che cosa sta facendo Caroline Wozniacki? È in campo a Melbourne per la sfida (ahilei, persa ) con Maria Sharapova e sta controllano la tensione dinamica della sua incordatura. Lo strumentino al centro del piatto corde si chiama Ert 300 ed è in grado di simulare un impatto della palla generando vibrazioni a una certa frequenza. E di misurare conseguentemente la tensione delle corde in modo dinamico. I giocatori hanno un loro parametro di riferimento. Sanno che quando chiedono una certa tensione in kg all incordatore il risultato finale di un lavoro corretto dovrà essere un certo dato rilevato dall Ert. Probabilmente la campionessa danese aveva la sensazione che le sue corde fossero o troppo molli o troppo tese e voleva verificare oggettivamente se questa sua percezione fosse corretta. (e.a.)

22 22 l esperto risponde La domanda - Come affrontare l ansia prima o durante una partita? Risponde Umberto Longoni, psicologo specializzato nello sport, autore de Il Tennis e l arte di allenare la mente La risposta Quando un tennista scende in campo, spesso è costretto a fronteggiare un doppio avversario: il primo è un elemento reale e coincide con il contendente oltre la rete, il secondo può essere quell aspetto legato all interiorità che corrisponde all ansia. Lo stato ansiogeno può intervenire prima di un match, alle volte anche solo pensando all incontro che dovremo giocare, o durante la partita stessa. Bisogna subito sottolineare che l ansia rappresenta una reazione normale del nostro organismo, e in particolar modo della nostra mente, che ci sta preparando alla lotta. Quando però l ansia diventa eccessiva, sarebbe utile imparare a gestirla nel miglior modo possibile. Lo si può fare non soltanto considerando il metodo del training autogeno (una tecnica molto conosciuta e usata da tanti sportivi e campioni), ma anche adottando una tecnica immediata che ho chiamato i respiri del drago. Quando inspirate, pensate che state immettendo nel vostro corpo aria azzurra e pulita, come se provenisse direttamente dal mare o dalla montagna. Quando invece espirate, immaginate che state buttando fuori dal vostro corpo tutta l ansia e la tensione, come se fosse nebbia o fumo. Questo tipo di respirazione ha il pregio di permettere lo sbloccamento del diaframma (quando siamo molto agitati subentra anche una sorta di blocco respiratorio), cosa che rappresenta un piccolo aiuto a livello psicologico derivante dall idea di calma che abbiamo fatto entrare nel nostro organismo attraverso la respirazione. Questa tecnica può essere usata in vari momenti: prima del match (bastano tre o quattro respirazioni) o nel corso dell incontro durante i momenti di pausa: tra un punto e Inviate via mail le vostre domande per l esperto I nostri esperti sono pronti a rispondere alle vostre domande sui più vari argomenti riguardanti i vari aspetti del tennis. Come? Semplicissimo: scriveteci una al seguente indirizzo di posta elettronica supertennismagazine@federtennis.it con i vostri quesiti, le vostre curiosità, non più solo e soltanto di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti, settore per settore, e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica settimana dopo settimana. l altro si può far ricorso a una o due respirazioni. Le pause previste dal regolamento danno modo di rifiatare, di riflettere e anche di respirare. L ansia non si combatte solo con il contributo delle tecniche respiratorie; bisogna cercare di cambiare anche l atteggiamento e il modo di pensare: è necessario imparare ad accettare l ansia e a non lottarci contro, perché altrimenti ci troveremmo, come ho già evidenziato, a fronteggiare due avversari. L ansia può essere una sgradevole compagna, ma se riusciamo a ignorarla il più possibile, essa si stempererà, diminuendo a poco a poco. (testo raccolto da Fabio Bagatella)

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