MANIFESTAZIONE D INTERESSE PER IL CENSIMENTO DEI CENTRI ANTIVIOLENZA OPERANTI NELLA REGIONE CALABRIA

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1 Catanzaro, lì Regione Calabria MANIFESTAZIONE D INTERESSE PER IL CENSIMENTO DEI CENTRI ANTIVIOLENZA OPERANTI NELLA REGIONE CALABRIA VISTA la Convenzione di Istanbul dell 11 maggio 2011 e i principi dalla stessa enunciati in materia di protezione, prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica; VISTA la Legge 27 giugno 2013, n. 77, con la quale l Italia ha ratificato la suddetta Convenzione; VISTA la Legge 15 ottobre 2013, n. 119 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province. VISTA la L.R. 23 novembre 2016, n. 38 Istituzione dell Osservatorio regionale sulla violenza di genere ; VISTA la L.R. 21 agosto 2007, n. 20 Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri di antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà ; VISTO l art. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.; VISTA la D.G.R. n.539 del 15/11/2017 con la quale sono state approvate, tra l altro, le linee guida finalizzate al Censimento dei Centri antiviolenza regionali (di seguito Linee guida regionali); (Premessa) La Regione è fortemente impegnata nella promozione e nel sostegno di interventi progettuali, anche di carattere innovativo, riconducibili a diverse Linee di intervento e risorse sia di provenienza regionale sia nazionale, volti a dare completa e rigorosa attuazione a tutti gli obblighi nascenti dalla Convenzione di Istanbul e delle priorità del Piano d azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere. Nel corso degli anni, già a partire dalla emanazione della L.R. n 20/2007, si è provveduto alla creazione di servizi e strutture antiviolenza e di accoglienza delle vittime le cui attività si sono rivelate di grande efficacia, costituendo nei rispettivi territori un punto di riferimento stabile per le donne vittime di violenza e contribuendo in modo significativo all emersione del fenomeno della violenza di genere nel territorio regionale. Sulla scorta dell esperienza fatta è emerso, tuttavia, come il potenziamento e il rafforzamento delle reti esistenti su tutto il territorio calabrese sia una priorità assoluta nella lotta al fenomeno della violenza di genere e a tale scopo come sia necessario riorganizzare l offerta di tali servizi al fine di garantire la dovuta continuità e massima copertura possibile nonché per elevarne lo standard di qualità. Con la presente Manifestazione di interesse la Regione Calabria intende avviare, dunque, un processo finalizzato a rendere il sistema dell offerta di servizi in materia di protezione e sostegno alle donne vittime di violenza più organico e strutturato. Tutto ciò premesso e considerato 1

2 Il DIRIGENTE DEL SETTORE EMANA LA SEGUENTE MANIFESTAZIONE D INTERESSE Art. 1 (Obiettivo generale) La Giunta regionale, con propria deliberazione n. 539 del 15/11/2017, ha dato mandato al Settore regionale competente di effettuare, attraverso la pubblicazione di un apposita manifestazione di interesse, il censimento dei Centri antiviolenza già operanti sul territorio regionale ed in possesso dei requisiti minimi obbligatori previsti dalle apposite linee guida approvate con il medesimo provvedimento, con l obiettivo di: ottenere una mappatura di tali servizi, necessaria per il monitoraggio delle risorse erogate; procedere al riconoscimento formale dei CAV, provvedendo all iscrizione nell apposita sezione dell Albo regionale di cui all art. 26 della L.R. n 23/2003 (di seguito Albo regionale); monitorare lo svolgimento di tali servizi sul territorio; programmare strategie specifiche volte alla riduzione del fenomeno della violenza di genere; raggiungere standard qualitativi ottimali. Con le suddette linee guida la Giunta regionale, oltre a disciplinare le fasi procedurali del censimento dei Centri antiviolenza operanti sul territorio regionale ha previsto, altresì, le fasi del riconoscimento formale di quelli idonei mediante rilascio di autorizzazione ed iscrizione alla specifica sezione dell Albo regionale. Art.2 (Destinatari) La presente Manifestazione di interesse è rivolta a tutti i gestori di Centri antiviolenza aventi sede operativa nella Regione Calabria, in possesso, alla data della domanda, dei requisiti previsti dalle Linee guida regionali che qui espressamente si richiamano. Art. 3 (Modalità di presentazione delle domande) 1. Entro il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione della presente manifestazione, gli interessati possono inoltrare domanda, a pena di nullità, utilizzando esclusivamente il modello di cui all allegato A, corredata dai documenti richiesti, in firma digitale a mezzo di posta elettronica certificata al seguente indirizzo: pariopportunita.selfps@pec.regione.calabria.it. L oggetto della PEC deve riportare, pena l inammissibilità, la dicitura: Censimento dei Centri Antiviolenza operanti dalla Regione Calabria. 2. Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione: a) copia Atto costitutivo e Statuto dell Associazione (solo per enti privati); b) schede del personale dipendente e delle volontarie, una per ogni operatrice o volontaria, redatte secondo il modello di cui all allegato B; c) curricula del personale dipendente e delle volontarie; d) nota descrittiva dell immobile sede del Centro Antiviolenza corredata da copia della planimetria catastale, con dettagliata descrizione degli ambienti e dei locali; e) copia titolo di disponibilità dell immobile utilizzato per le attività oggetto del presente avviso; f) perizia asseverata da tecnico abilitato circa l idoneità delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico dell immobile e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto 2

3 dispone la normativa vigente, nonché la conformità dell opera al progetto presentato ed approvato e la sua agibilità; g) nota descrittiva delle giornate e degli orari di apertura/chiusura del servizio; h) carta dei servizi; i) organigramma completo del Centro con indicazione del personale impiegato e relative mansioni nonché, in caso di articolazioni del Centro in più sportelli o punti di ascolto, prospetti recanti la diversa distribuzione del personale; j) attestazione sull adesione al numero di pubblica utilità 1522; k) attestazione sull apertura di un numero di telefono dedicato attivo 24h su 24 anche collegato al 1522; l) dichiarazione di affidabilità giuridico-economico-finanziaria resa ai sensi dell art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 (allegato C), sottoscritta dal legale rappresentante dell ente gestore, corredata da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità (solo per enti privati); m) relazione dettagliata e circostanziata sulle principali attività realizzate dal Centro antiviolenza negli ultimi cinque anni; n) documentazione probante l esperienza quinquennale acquisita 1 come prescritto all art. 4, c.1 delle Linee guida, nel caso in cui manchino nello statuto i temi del contrasto alla violenza di genere, del sostegno, della protezione e dell assistenza delle donne vittime di violenza e dei loro figli, quali finalità principali; o) dichiarazione ai sensi dell art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445, redatta sul modello di cui all allegato D, sottoscritta dal legale rappresentante dell ente gestore, corredata da copia di un documento di riconoscimento in corso di validità (solo per enti privati), attestante l iscrizione in Albi/Registri pubblici; p) copia documento di valutazione dei rischi (D.V.R.) in ordine alla sicurezza degli impianti, prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro; q) certificazione attestante l Iscrizione del personale legale (avvocata/e civilista/e e penalista/e) all albo del gratuito patrocinio ovvero dichiarazione resa dallo stesso, ai sensi dell art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445, secondo il modello di cui all allegato E; r) regolamento interno. Art. 4 (Istruttoria) La verifica di ammissibilità delle istanze sarà effettuata a cura del RUP che provvederà a trasmettere le domande ammesse a valutazione ad una Commissione interna, appositamente nominata e composta da un Presidente e n. 2 componenti, nominata con decreto del dirigente del Settore competente. L istruttoria valutativa nell ambito del procedimento di autorizzazione si realizza sia attraverso l analisi dei documenti presentati all atto della domanda sia mediante un sopralluogo diretto all interno del servizio interessato; L esito dell istruttoria valutativa si riflette in apposito verbale sottoscritto dai componenti la Commissione tecnica. 1 L esperienza predetta dovrà essere comprovata attraverso copie di atti e documenti ufficiali di pubbliche amministrazioni, attestanti ad esempio rapporti di collaborazione, patrocini, partecipazione a tavoli tecnici, ecc. e documentazione relativa all attività di CAV/CR svolta sul territorio. 3

4 A conclusione dei lavori, la Commissione, previo sopralluogo, rimette al Settore regionale competente l elenco dei CAV idonei al riconoscimento e all iscrizione All Albo regionale per la emanazione del consequenziale provvedimento amministrativo. Il provvedimento finale di autorizzazione e conseguente iscrizione all apposita sezione dell Albo regionale della domanda nonché il provvedimento di autorizzazione sub conditione, in caso di carenze risolvibili con adeguamento nel termine massimo di 6 mesi (come previsto dall art.9 Norma transitoria delle Linee guida) ovvero di rigetto, viene assunto dal dirigente del competente settore regionale. In presenza di vizi o carenze documentali, la Regione si riserva la facoltà di richiedere chiarimenti e/o integrazioni. L attività istruttoria deve concludersi entro il termine massimo di 60 (sessanta) giorni dall avvio del procedimento amministrativo e cioè dalla data di scadenza del termine di cui all art. 3, c.1. A seguito del censimento e della verifica del possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e funzionali e previo sopralluogo con esito favorevole effettuato dalla commissione regionale interna sopra richiamata, i CAV sono formalmente riconosciuti mediante rilascio di autorizzazione regionale e conseguente iscrizione alla specifica sezione dell Albo regionale. Art. 5 (Obblighi dei CAV) È fatto obbligo ai soggetti gestori dei centri antiviolenza riconosciuti di: a) comunicare tempestivamente alla Regione Calabria ogni variazione o aggiornamento dei dati autocertificati e delle dichiarazioni rese; b) conservare a disposizione di Regione Calabria la documentazione che attesti il possesso dei requisiti previsti; c) mantenere i requisiti che hanno dato luogo al rilascio dell autorizzazione comunicando tempestivamente ogni variazione, modifica e aggiornamento in merito, pena la revoca previa sospensione della stessa. d) fornire alla Regione, con cadenza e modalità da questa stabilite, dati statistici e informazioni relativi alle attività finanziate nonché sul fenomeno della violenza contro le donne, come previsto dall art. 4, c.6 delle Linee guida. e) collaborare in occasione di controlli e ispezioni da parte dei funzionari Regionali e degli altri organi preposti; In merito al mantenimento dei requisiti, alla sospensione e alla revoca del riconoscimento nonché al rilascio dell autorizzazione sub conditione e a tutto quanto non previsto dalla presente Manifestazione, si rinvia alle disposizioni di cui alle Linee guida approvate con DGR n. 539/2017. Art.6 (Privacy e norme di rinvio) 1. Ai sensi dell art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 e successive modifiche ed integrazioni, recante Codice in materia di protezione dei dati personali, il trattamento dei dati personali forniti o comunque acquisiti dal Dipartimento è finalizzato unicamente all espletamento dell attività di valutazione e selezione ed avverrà a cura del personale preposto e/o designato al procedimento concorsuale, con l utilizzo di procedure anche informatizzate, nei modi e nei limiti necessari per perseguire le predette finalità, anche in caso di eventuale comunicazione a terzi. 4

5 2. Ai soggetti proponenti è riconosciuto il diritto di cui all art. 7 del citato decreto legislativo del 30 giugno 2003, n. 196 e in particolare, il diritto di accedere ai propri dati personali, di chiederne la rettifica, l aggiornamento e la cancellazione, se incompleti, erronei o raccolti in violazione della legge, nonché di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi rivolgendo le richieste alla Regione Calabria - Dipartimento Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche sociali Settore Pari opportunità, Politiche di genere, Volontariato, Servizio civile e Immigrazione, Viale Europa, snc., località Germaneto Catanzaro tramite utilizzo di posta certificata - PEC all indirizzo pariopportunita.selfps@pec.regione.calabria.it. Art. 7 (Informazioni) 1. I soggetti interessati potranno inviare quesiti per posta elettronica certificata all indirizzo: pariopportunita.selfps@pec.regione.calabria.it entro e non oltre 5 (cinque) giorni antecedenti il termine ultimo previsto per la presentazione della domanda, indicando nella voce oggetto l articolo o gli articoli della presente manifestazione, sulla quale si intende avere informazioni. 2. Le risposte a quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito internet sezione Bandi e Avvisi di Gara. 3. Il Responsabile del Procedimento è il Dott. Angelo Parente del Settore n.7 Pari Opportunità, Politiche di genere, Volontariato, Servizio civile ed Immigrazione (tel. 0961/ a.parente@regione.calabria.it ) - Dipartimento n.7 Sviluppo economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E REGOLAMENTARI NAZIONALI Legge 07 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii. Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi ; Legge 30 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 Testo unico sulla documentazione amministrativa ; Legge 4 aprile 2001, n. 154 Misure contro la violenza nelle relazioni familiari ; Legge 16 gennaio 2003, n. 3 Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione ; Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali ; Legge 23 aprile 2009, n. 38 Conversione in legge del decreto-legge 23 febbraio 2009, n.11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori ; Legge 13 agosto 2010, n. 136, art. 3 così come modificato dal D.L. 12 novembre 2010, n. 187, convertito in Legge 17 dicembre 2010, n. 217, Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia ; Convenzione di Istanbul dell 11 maggio 2011 sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica; Legge 6 novembre 2012, n. 190 del Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione ; 5

6 Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33 del Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ; Legge 27 giugno 2013, n.77 Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, firmata a Istanbul l 11 maggio 2011 ; Decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 recante Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo l, comma 1, della legge 15 ottobre 2013, n. 119; Intesa C.U. del 27 novembre 2014, n. 146, tra il Governo e le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e le Autonomie locali, relativa ai requisiti minimi dei CAV e delle CR; Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere adottato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 luglio 2015; Delibera A.N.A.C. del 20 gennaio 2016, n. 32; D.P.C.M. 25 novembre 2016 Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità , di cui all'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito nella legge 15 ottobre 2013, n. 119 ; REGIONALI L.R. 4 settembre 2001, n.19 Norme sul procedimento amministrativo, la pubblicità degli atti ed il diritto di accesso ; L.R. 5 dicembre 2003, n. 23 Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali nella Regione Calabria, in attuazione della legge n. 328/2000 ; L.R. 2 febbraio n.1 Politiche regionali per la famiglia ; L.R. 21 agosto 2007, n.20 Disposizioni per la promozione e il sostegno dei CAV e delle CR per donne in difficoltà ; D.G.R. n.539/2016 Istituzione Tavolo di Lavoro regionale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza sulle donne, ex Legge n.119/2013 e Legge regionale n.20/2007 ; D.G.R. n.368/2014 Approvazione schema Patto di integrità negli affidamenti ; D.D.G. N. 3690/2017 Interventi in materia di contrasto alla violenza sulle donne art.14, c.1, DPCM 27/11/2014 art. 5 bis, c.6, L.119/2013 L.R. 20/

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