RI-COSTRUIRE LA MAPPA DI UN MONUMENTO : la Cattedrale di Reggio Emilia

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1 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio a.s Classe coinvolte: gruppo potenziamento di Storia dell Arte, II C Liceo Classico Responsabile del progetto: Cristina Casoli, docente di Storia dell Arte presso Liceo Classico- Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Ipotesi di progetto: RI-COSTRUIRE LA MAPPA DI UN MONUMENTO : la Cattedrale di Reggio IL MOMUNENTO ADOTTATO Santa Maria Assunta: la cattedrale di Reggio tra storia e memoria Fig.1. La Cattedrale di Reggio nell' dedicata a santa Maria Assunta. Fig Anonimo della fine XVI-inizi XVII secolo, Festa in piazza a Reggio, Reggio, Musei Civici. 1

2 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio A partire dall anno Mille la cattedrale di Reggio nell', dedicata a santa Maria Assunta, e stata oggetto di periodici interventi di ammodernamento che ne hanno modificato l aspetto e la disposizione degli arredi e delle opere d arte in essa conservate. Di tali interventi ci restano memorie orali e scritte, ma nella maggior parte dei casi si conservano gli stessi documenti oggetto di trasferimenti, vendite, donazioni e oggi collocati altrove, talvolta in sedi inaspettate. Alcune di queste opere si distinguono per rarità e pregio storico-artistico, quali il mosaico pavimentale, di cui un lacerto e visibile in Duomo mentre una porzione, strappata a fine Ottocento, e esposta ai Civici Musei, il grandioso affresco bizantineggiante con Cristo in mandorla, angeli e santi, oggi conservato presso il locale Museo Diocesano, ma che fino al ornava la facciata medievale della Cattedrale, i resti di un ambone-pontile del XII secolo con la lastra antelamica della Majestas Domini parzialmente dipinta. Ricordiamo inoltre per il loro altissimo valore di testimonianza artistica i leoni stilofori ora all ingresso della chiesa sul lato Broletto, le colonne, i capitelli e i resti dei matronei romanici che l ultimo restauro ha riscoperto all interno delle strutture moderne della chiesa. Numerosi gli artisti che operarono in Età Moderna per adeguamenti, suppellettili, elementi iconografici, monumenti funerari. Tra essi Bartolomeo Spani, Dosso Dossi, Prospero Sogari detto Clemente, Palma il Giovane, Giuseppe Cesari detto Cavalier d Arpino, Domenico Cresti detto Passignano, Cristoforo Roncalli detto Pomarancio, Annibale Carracci, il Guercino, Gian Lorenzo Bernini, Carlo Bononi, Orazio Talami. Parte di queste opere non e più presente in Duomo anche a causa delle requisizioni estensi e napoleoniche. Dove sono ora? Da questa domanda ha preso corpo il nostro progetto, che prevede una sistematica mappatura dei musei locali, nazionali ed esteri alla ricerca delle opere provenienti dalla Cattedrale e ad essa originariamente appartenute. Le finalità sono diversi, dalla costruzione di una cittadinanza attiva alla individuazione di testimonianze e peculiarità che identificano la cultura del proprio territorio di appartenenza con l obiettivo formativo di educare gli studenti-cittadini alla tutela e alla valorizzazione del bene, da intendersi quale bene comune. Si tratta in altre parole, e in un senso più ampio, di favorire il rispetto del territorio, del Bene Culturale in esso presente, delle sua conservazione e valorizzazione nella consapevolezza che e patrimonio della collettività. Per indirizzare in modo consapevole i nostri ragazzi alla conoscenza del patrimonio è necessario esplorare in primo luogo le risorse presenti a livello locale mediante la lettura dei suoi mutamenti, dei documenti superstiti, del territorio e dei suoi segni. Occorre avvalersi degli strumenti dello storico e dello storico dell arte per ricavare informazioni utili da Archivi, Biblioteche, Musei, Cataloghi cartacei e informatizzati. Occorre uscire dall aula ed esplorare altre fondamentali risorse, perché il territorio, i luoghi della memoria (musei, archivi, monumenti) insegnano a leggere nel senso più profondo del termine; i loro linguaggi sono polivalenti, vi si intrecciano parole, immagini, oggetti, spazi. Piste di lavoro: - Trasformare tracce in strumenti di informazione 2

3 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio - Distinguere e selezionare vari tipi di fonti storiche, ricavare informazioni da una o più fonti - Mettere a confronto fonti documentarie e storiografiche relative allo stesso fatto, problema, personaggio, e interrogarle, riscontrandone le diversità e le somiglianze Il prodotto finale prevede la realizzazione di una mappa in grado di restituire l aspetto originario del monumento prima di mutamenti, vendite, dispersioni del suo patrimonio artistico-culturale. Il gruppo di lavoro verrà guidato: - Alla lettura dei documenti - Alla loro schedatura - Alla produzione di informazioni dirette - Alla formulazione di ipotesi - Alla verifica delle stesse - Al montaggio delle conoscenze acquisite in una mappa illustrata Bibliografia consultata: A. Balletti, Storia di Reggio, Reggio 1925 N. Artioli, L' origine della cattedrale di Reggio, Cesena 1977 E. Monducci, V. Nironi, Il Duomo di Reggio, Reggio 1984 W. Montorsi, Il Duomo di Reggio nei secoli IV e VI: le cinque basiliche, Modena 2002 La cattedrale di Reggio. Studi e ricerche. Haec Domus surgit tibi dedicata, a cura di Gisella Cantino Wataghin, Massimo Mussini, Paolo Prodi, Milano 2014 Sitografia:

4 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio La prima MAPPATURA per ricostruire una storia frammentata Fig.2. Ipotesi di costruzione della mappa. Progetti e idee su carta esplorando il monumento. 4

5 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Primi sommari appunti dai musei esplorati Valorizzare i Beni culturali del territorio attraverso un percorso di osservazione, studio e raccolta di dati. REGGIO EMILIA, CIVICI MUSEI (da Sulla parete Sud del vestibolo sono esposti frammenti di mosaici romani rinvenuti nelle adiacenze della Cattedrale: due tralci di vite e un mosaico policromo con volatile al centro di un complesso schema geometrico con quattro kantharoi (coppe per vino) da cui fuoriescono girali vegetali. Fig.3 - Emblema musivo policromo, I sec. d.c. Proveniente dall area del Duomo di Reggio (?), Reggio, Musei Civici, Vestiboli, Parete sud. Nella parete frontale rispetto all ingresso trovano posto i frammenti musivi provenienti dal pavimento medievale della Cattedrale di Reggio. Rinvenuto da don Gaetano Chierici nel 1879 in occasione del rifacimento della pavimentazione, dell intero complesso musivo rimane il rilievo del pittore Lazzaro Pasini, grazie al quale possiamo ricostruire le parti perdute e la disposizione originaria dei frammenti recuperati. I mosaici dell atrio fanno parte di due cicli che trovavano posto all interno di un sistema decorativo a cornici geometriche e quinconce. Il primo ciclo cui appartengono i Due rapaci con colli intrecciati e il Cervo assalito da lupo, è datato agli ultimi decenni del XI secolo, mentre immagini come il campanaro Milio e il Frate che porge un otre ad un ragazzo risalgono probabilmente al secondo quarto del XII secolo. Fig.4. Frate che porge da bere ad un ragazzo Fig.5. Uomo che abbatte un drago con la scure 5

6 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Fig. 6 Il campanaro Milio Fig. 7 Cervo assalito da un lupo. Il frammento si trovava nella navata centrale Lunetta realizzata a mosaico con le storie di san Vito, proveniente dalla Cattedrale di Reggio (?). Vergine con Bambino, marmo, 73 x 62 x 7 cm, dal duomo di Reggio (?), Reggio, Musei Civici. Primo venticinquennio del XII secolo San Pietro, marmo, dal duomo di Reggio (?), Reggio, Musei Civici. venticinquennio del XII secolo. Primo Le lastre si sono volute riferire ad una antica recinzione presbiteriale della Cattedrale di Reggio. Sono calchi di originali esposti in collezioni americane. Dove sono ora? Completano la serie le immagini dei Santi protettori della città: San Prospero, San Grisante, Santa Daria, l Arcangelo Gabriele. (da I musei civici di Reggio. Guida alle collezioni, Diabasis, 1999, pag. 72) Artista emiliano del XVI secolo, «Primo Progetto» per la facciata del duomo di Reggio, Reggio, Musei Civici. Fig. 8. Artista emiliano del XVI secolo, «Primo Progetto» per la facciata del duomo di Reggio, Reggio, 6

7 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Musei Civici. Bernardino Brugnoli, progetto per la facciata del duomo di Reggio, 1573 ca., Reggio, Musei Civici, disegno D 159 Fig. 9 Bernardino Brugnoli, progetto per la facciata del Duomo di Reggio, Reggio, Musei Civici. Jacopo Negretti detto Palma il Giovane, «Compianto su Cristo morto», , olio su tela, 128 x 106 cm. Reggio, Reggio, Musei Civici, Galleria Fontanesi (deposito della Cassa di Risparmio di Reggio ). Modelletto preparatorio per la grande pala eseguita per la Cattedrale di Reggio su commissione della contessa Camilla Ruggeri Brami (cappella Ruggeri-Brami) Fig. 10 Jacopo Negretti detto Palma il Giovane (Venezia 1548 ca ), Compianto sul Cristo morto, , Olio su tela, cm. 128 x 106, Reggio, Musei Civici REGGIO EMILIA, MUSEO DIOCESANO Affresco bizantineggiante con Cristo in mandorla e angeli e santi che ornava fino al la facciata medievale della Cattedrale 7

8 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Fig.11. Sala del Museo Diocesano di Reggio Fig Cristo in mandorla e angeli (Ascensione), affresco staccato, già sul timpano della cattedrale Reggio, Museo Diocesano Fig Proiezione degli affreschi sul timpano della cattedrale Reggio Affresco staccato con figure di San Paolo e della Vergine orante, Reggio, Museo Diocesano 8

9 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Fig 12. Affresco staccato con figure di San Paolo e della Vergine orante Reggio, Museo Diocesano Affresco staccato con figure di Apostoli (a destra, forse San Giovanni) Reggio, Museo Diocesano Fig. 13. Affresco staccato con figure di Apostoli (a destra, forse San Giovanni) Reggio, Museo Diocesano Affresco staccato con figure angeliche dipinte negli sguanci di una finestra della facciata Reggio, Museo Diocesano 9

10 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Fig. 14. Affresco staccato con figure angeliche dipinte negli sguanci di una finestra della facciata Reggio, Museo Diocesano Affresco staccato con resti di una figura angelica, Reggio, depositi del Museo Diocesano Fig. 15. Affresco staccato con resti di una figura angelica Reggio, depositi del Museo Diocesano Affresco staccato con figura angelica proveniente dalla cuffia nord-est del tiburio occidentale, Reggio, Museo Diocesano Fig. 16. Affresco staccato con figura angelica proveniente dalla cuffia nord-est del tiburio occidentale Reggio, Museo Diocesano Mosaico di età tardo romana (IV secolo d.c.) scoperto nel 2009 sotto la cripta della Cattedrale di Reggio. Di estremo pregio e raffinatezza, è esposto al pubblico a partire da sabato 21 marzo 2015 nel Museo Diocesano di Reggio. A seguito di scavi archeologici, effettuati nell'ambito del complessivo restauro della Cattedrale, è stato ritrovato un mosaico romano raffigurante scene pagane di notevoli dimensioni, probabilmente il più 10

11 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio importante esempio musivo del periodo tardo romano in area emiliana. Il reperto (Tesserae Versicolores) è stato staccato e restaurato. Fig. 17 Mosaico di età tardo romana (IV secolo d.c.), Reggio, Museo Diocesano Altorilievo con Cristo Pantocratore entro mandorla con i simboli degli Evangelisti (fine XII inizio XIII sec.), in marmo con tracce di policromia, di ambito antelamico, forse proveniente dall'antico ambone o dal pontile sovrastante la cripta. Pezzo di altissima qualità ritrovato alla fine del 1960, raffigura Cristo Pantocrator seduto in trono e scalzo entro una mandorla che racchiude il cielo stellato, con la mano destra elevata a benedire e la sinistra a reggere il libro del creato. La figura è circondata da quattro simboli alati degli Evangelisti e da due angeli maestosi ai lati. Di provenienza antelamica sono anche i leoni stilofori, i quali è probabile che prima reggessero le colonne portanti dell'ambone del Duomo. Fig. 18. Altorilievo con Cristo Pantocratore entro mandorla con i simboli degli Evangelisti (fine XII inizio XIII sec.), Reggio, Museo Diocesano Bernardino Orsi, Madonna con Bambino in trono e Santi Giacomo maggiore, Giovannino e Antonio Abate, 1501, tavola, dalla cappella Canossa della Cattedrale Un restauro novecentesco di Giovanni Forghieri ha permesso di chiarire l'iconografia dei due Santi e di rettificare le affermazioni del Malaguzzi Valeri, il quale teneva che il Santo di destra fosse un S. Benedetto, mentre gli attributi nuovamente apparsi provano che e un S. Antonio Abate, e il Santo di sinistra un S. Rocco mentre, non mostrando la piaga, e più probabile si debba identificare con S. Iacopo 11

12 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio (da _08_-_Cronaca_ritrovamenti_e_restauri_p._279.pdf) Fig. 19 Bernardino Orsi, Madonna con Bambino in trono e Santi Giacomo maggiore, Giovannino e Antonio Abate, 1501, tavola, Reggio, Museo Diocesano Carlo Bonone, Santa Margherita d Antiochia fra san Francesco d Assisi, Giovanni Evangelista, Lucia e Angeli, 1627 olio su tela Fig. 20, Carlo Bononi, Santa Margherita d Antiochia e i santi Francesco, Giovanni evangelista e Lucia, 1627, Reggio, Museo Diocesano (pala Brami) 12

13 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Prospero Sogari Spani detto Il Clemente, e Prospero Pacchioni, modello ligneo per la facciata del duomo di Reggio, 1583 e 1586, Reggio, Museo Diocesano. Fig. 21. Prospero Sogari Spani detto Il Clemente, modello ligneo per la facciata del duomo di Reggio, Reggio, Museo Diocesano. G. B. Cambi, Pace liturgica con il Crocifisso e i santi Crisante e Daria, Pace d argento del XVI secolo proveniente dalla cattedrale di Reggio. Fig. 22 G. B. Cambi, Pace liturgica con il Crocifisso e i santi Crisante e Daria, Reggio, Museo Diocesano REGGIO EMILIA, PALAZZO VESCOVILE Prospero Minghetti, Predica del Battista, 1822 ca., dipinto conservato in Cattedrale fino al 1957, quando fu rimpiazzato dalla statua della Madonna Pellegrina (da La Cattedrale di Reggio, Skira, 2014, p. 326). La pala fu commissionata dalla famiglia Malaguzzi subito dopo le nozze con Anna Atti. Secondo quanto stipulato nel contratto, la tela doveva essere finita nel 1817 e posta nella cappella gentilizia nel duomo reggiano (P. Fantuzzi, Memorie delle cose più rimarcabili che accadute sono giornalmente nella nostra città di Reggio, , I, p. 28). Sisto Badalocchio, Madonna con il Bambino e i Santi Ubaldo, Carlo Borromeo, Biagio e Santo Papa (notizie da La Cattedrale di Reggio, Skira, 2014, p. 348) REGGIO EMILIA, BIBLIOTECA PANIZZI Giuseppe Marchelli, Facciata del Duomo con condotta finora a compimento, acquaforte, particolare della pianta di Reggio in Lombardia, , collezione A, Davoli 13

14 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio REGGIO EMILIA, ARCHIVIO DI STATO Bernardino Brugnoli, stima autografa delle colonne della facciata del duomo di Reggio, Reggio, Archivio di Stato. Fig. 23. Bernardino Brugnoli, stima autografa delle colonne della facciata del duomo di Reggio, Reggio, Archivio di Stato. PARMA, GALLERIA NAZIONALE Dosso e Battista Dossi, Assunta e San Michele Arcangelo, dipinto del su commissione del duca Alfonso I per l altare di San Michele Olio su tavola, cm 243 x 166 Provenienza: Reggio, Duomo Inventario N Fig. 24 Dosso e Battista Dossi, Assunta e San Michele Arcangelo, dipinto del , Parma, Galleria Nazionale PARIGI, MUSEE DU LOUVRE Annibale Carracci, Madonna con il Bambino e i Santi Luca e Caterina d Alessandria, detta Madonna di San Luca proveniente dalla Cappella dei Notai Il piedistallo, nella zona di destra, reca la firma in lettere maiuscole e la data in numeri romani: ANNIBAL CARACTIUS F MDXCII. Le vicende principali dell opera in esame sono state sufficientemente ricomposte da V. Ferrari nella Rivista tecnica del 1913 (Memoria storica sulle vicende del dipinto raffigurante la Madonna di San Luca di Annibale Carracci) in seguito alle ritrovate numerose documentazioni dell Archivio di Stato di Reggio. L opera fu commissionata ad Annibale Carracci nel 1589 dal collegio dei Notari per la cattedrale di Reggio. La tela, dove sono raffigurati, in alto, la Madonna in gloria con il Bambino ed i quattro evangelisti tra le nuvole, in basso, San Luca (a sinistra) e Santa Caterina (a destra), era già abbastanza conosciuta agli studiosi di Storia dell arte del periodo: Azzari (1623) la ricorda Nel Duomo, Chiesa 14

15 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio molto bella, [ ] la Tavola di S. Luca, opera la migliore a giuditio di tutti gl intendenti, che mai uscisse dalla dotta mano d Annibal Caracci. Il Bellori (1672) puntualizza che, a causa luogo abbastanza buio, la pala fu rimossa dalla cappella dei Notari (della cattedrale) ed ubicata al centro del coro. Più tardi pervenne nella collezione del duca di Modena, quindi portata a Parigi insieme al bottino di guerra di Napoleone (fonte: Blumer, 1936). Fig. 25 Annibale CARRACCI, Madonna con il Bambino e i Santi Luca e Caterina d Alessandria, detta Madonna di San Luca, 1592, 4.01 x 2.26 m, Parigi, Musée du Louvre I due Gobbi di Reggio, i telamoni in marmo rosso di Verona (lo stesso dei Leoni di San Prospero) che sino alla metà del XVI secolo aveva adornato il pronao della Cattedrale di Reggio, poi spostati all interno del tempio e nel 700 vennero collocati all ingresso di un palazzo di via del Bargello, che è oggi si chiama appunto via dei due Gobbi. Sino al 1890 le due statue si trovavano murate ai fianchi del portone che si affacciava sulla strada. Dopo quella data furono venduti e se ne persero le tracce, sino a quando Nicola Cassone, in visita al Louvre per una mostra, non ha individuato i due Gobbi di Reggio esposti nell ingresso della galleria Donatello. Erano lì dalla fine dagli anni Ottanta, e con un attribuzione generica di arte medievale dell alta Italia, provenienti da una villa della Costa Azzurra a seguito di una confisca. 15

16 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Fig. 26 Parigi, Museo del Louvre, ala Denon, sezione Scultura, mezzanino, Galleria Donatello. Due telamoni stilofori provenienti dal protiro della facciata della Cattedrale di Reggio. Pietra calcarea detta rosso di Verona. Anonimo, Veduta frontale. Numeri di inventario R.F. 4197a e 4197b. Altezza 1,24 m. (telamone di sinistra), 1,22 m. (telamone di destra). ROUEN, MUSEE DES BEAUX-ARTS Guercino, Visitazione, , dalla cappella Fiordibelli in Cattedrale L opera aveva come suo pendant il Martirio dei Santi Giovanni e Paolo oggi conservato al Musée des Augustins a Toulouse. Fig. 27. Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, Visitazione, , olio su tela, 314 x 208 cm, Rouen, Musée des Beaux-Arts, inv. D TOULOUSE, MUSEE DES AUGUSTINS Guercino, Il Martirio dei santi Giovanni e Paolo, 1632, dalla Cappella Fiordibelli in Cattedrale Soggetto assai raro nella pittura occidentale poiché i personaggi raffigurati, Giovanni e Paolo, non sono i due Apostoli ma due fratelli martirizzati nel 363. Fig. 28 Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino, Martirio dei Santi Giovanni e Paolo, , olio su tela, 308 x 203 cm, Toulouse, Musée des Augustins, inv. 343 MONACO DI BAVIERA, STAATLICHE GRAPHISCHE SAMMLUNG 16

17 Progetto Cattedrale di Reggio a.s Liceo Classico-Scientifico Ariosto-Spallanzani di Reggio Fig. 29. Progetto per la facciata del duomo di Reggio (?), Monaco di Baviera, Staatliche Graphische Sammlung, inv