Testo: 1 Corinzi 12:13 LUG 26 novembre 2017 Tema: Il battesimo dello Spirito Santo

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1 Testo: 1 Corinzi 12:13 LUG 26 novembre 2017 Tema: Il battesimo dello Spirito Santo Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito. Nel giorno della Pentecoste (50 giorni dopo la resurrezione di Gesù Cristo) l apostolo Pietro disse ai presenti: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo» (Atti 2:38). Questo «dono dello Spirito Santo» (Atti 2:38) è un sinonimo di «la promessa del Padre» (Atti 1:4; 2:33, 39; Lc 24:49), «il battesimo dello Spirito Santo» (Atti 1:5), «l effusione dello Spirito» (Atti 2:17, 33). Anche nel caso di Cornelio, Pietro usa i termini «battesimo dello Spirito Santo» e «dono dello Spirito Santo» (Atti 11:16-17). Il Battesimo dello Spirito Santo è la stessa cosa che la promessa, o il dono dello Spirito, e fa parte della Buona Notizia della salvezza come il perdono dei peccati. Questo battesimo dello Spirito è per tutti quelli che si convertono, (cioè per tutti quelli che si ravvedono e credono in Cristo), senza eccezione, per tutti quelli che Dio chiama (Atti 2:39), senza distinzione di età, sesso, rango o razza (Atti 2:17-18). Tutti quelli che si convertono (e nello stesso istante in cui si convertono) ricevono contemporaneamente due doni: (1) il perdono dei loro peccati e (2) il dono dello Spirito Santo. La norma per la nostra era non sono i 120 radunati nella sala di sopra (Atti 1:15) il giorno di Pentecoste (Atti 2:1-4); non sono i Samaritani (Atti 8:5-17); non sono i 12 discepoli di Giovanni Battista (Atti 19:1-7). Questi erano avvenimenti eccezionali, non ripetibili. La norma, il modello, il prototipo, per noi oggi, sono i 3000 che si sono convertiti il giorno della Pentecoste, a seguito del sermone di Pietro (Atti 2:37-41). Di quei 3000, per esempio, non sta scritto che hanno parlato in lingue, neppure dell Etiopo (Atti 8:35-39), e neppure di Lidia (Atti 16:13-15). 1

2 Eppure tutti questi hanno ricevuto lo Spirito Santo quando hanno creduto (Rom 8:9 Chi non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui ) La norma per tutti quelli che si convertono nella nostra era è questa: (1) ravvedimento (2) fede in Cristo (3) e immediatamente si ricevono due doni: il perdono dei peccati e il dono dello Spirito Santo (contemporaneamente e non in due momenti separati). Paolo scrive ai Gàlati: Avete ricevuto lo Spirito Santo perché avete ubbidito alle leggi che Dio ha dato agli Ebrei, oppure perché avete udito parlare di Cristo ed avete avuto fede in lui per essere salvati? 14 Per mezzo della fede in Cristo, noi riceviamo lo Spirito Santo che è stato promesso (Gal 3:2, 14; Atti 2:33). Paolo chiese ai 12 discepoli di Giovanni Battista: Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando avete creduto?(atti 19:2). (ovviamente fino a quel momento non erano ancora nati di nuovo). Tutte le persone, al momento della conversione, ricevono «il dono dello Spirito Santo», o altrimenti detto «il battesimo dello Spirito». Atti 10:44-47 Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. 45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, 46 perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio. 47 Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» 1 Cor 12:13 Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito. Il Signore Gesù è colui che battezza con lo Spirito Santo (Mt 3:11; Mc 1:8; Lc 3:16; Gv 1:33; Atti 1:5; Atti 11:16; 1 Cor 12:13), tutti quelli che si ravvedono e credono in lui, per formare un solo corpo, il corpo di Cristo. Questo è un avvenimento unico, che avviene una volta per tutte, che non si ripete, che non richiede preparazione, preghiera, aspettare. 2

Ogni credente riceve lo Spirito Santo e vien immerso nel corpo di Cristo Naturalmente un credente può ricercare ed esperimentare più volte nella sua vita

Tramite queste esperienze il credente può fare un passo di crescita più o meno grande. Ma nessuna di queste esperienze sarà il «battesimo dello Spirito Santo».

3 Ogni credente riceve lo Spirito Santo e vien immerso nel corpo di Cristo Naturalmente un credente può ricercare ed esperimentare più volte nella sua vita cristiana di essere ricolmo dello Spirito (Ef 5:18, Atti 4:31). Queste esperienze potranno essere più o meno intense. Tramite queste esperienze il credente può fare un passo di crescita più o meno grande. Ma nessuna di queste esperienze sarà il «battesimo dello Spirito Santo». Considerare i cristiani suddivisi in due categorie: semplici cristiani e cristiani battezzati di Spirito, contribuisce al diffondere nelle chiese una mentalità del «noi-loro» e porta alla gelosia, all orgoglio. 3

4 Ci sono molti gradi di potenzialità, di comunione con Dio, e di maturità cristiana personale. Il seguente schema presenta il mondo diviso fra non-cristiani e cristiani, ma fra i cristiani non ci sono categorie entro cui poter collocare i credenti e suddividerli in gruppi distinti. Invece, i cristiani sono dislocati lungo tutti i punti di una scala di progressiva maturità cristiana (la santificazione), e di esperienze sempre più intense della potenza dello Spirito Santo operante nella loro vita e nel loro ministero. Quella cristiana dovrebbe essere una vita di crescita in tutte queste aree, man mano che procediamo nel corso della nostra vita. Per molti questa crescita sarà graduale e progressiva (con alti e bassi) e abbraccerà tutti gli anni della loro esistenza. Anni di vita cristiana 4

5 Essere ripieni di Spirito Santo non produce sempre l effetto di parlare in lingue (lingue che gli uomini non possono capire e non sono state imparate da colui che parla). Esempio di persone ripiene di Spirito: Elisabetta (Lc 1:41-45); Zaccaria (Lc 1:67-79); gli Apostoli (Atti 4:31). Molti cristiani nel corso della storia hanno sperimentato momenti di pienezza dello Spirito Santo, ma non accompagnati dal parlare in lingue. La preghiera in lingue in un contesto privato è un altra forma di preghiera a Dio. Paolo dice: «Se prego in altra lingua, prega lo Spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa» (1 Cor 14:14). Paolo afferma di pregare e cantare tanto in lingue quanto nella sua stessa lingua (1 Cor 14:15). Tuttavia, Paolo vede nella preghiera in lingue un mezzo aggiuntivo di comunione con Dio nell ambito della preghiera e dell adorazione. Il parlare in lingue è una preghiera di ringraziamento o di lode espressa a Dio (Atti 14:16-17; Atti 2:11; Atti 10:46). Il Nuovo Testamento non parla di altri scopi delle lingue (è meglio dire solo quello che la Bibbia dice, si eviteranno speculazioni). Nessuno capisce quelle parole: né chi parla né chi ascolta. «Chi parla in un altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno lo capisce, ma in spirito dice cose misteriose» (1 Cor 14:2, 16). Non sono parole che uno conosce. A differenza delle lingue a Pentecoste, che erano comprese. «Ciascuno li udiva parlare nella propria lingua» (Atti 2:6-7). Paolo dice: «Se prego in altra lingua, prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa» (1 Cor 14:14). Paolo dice che quando parla in lingue parla direttamente a Dio, anche se la sua intelligenza non ha bisogno di formulare parole e frasi, di decidere per che cosa pregare. 5

DIO DIO PREGARE CON L INTELLIGENZA (nella mia lingua) Gli altri mi capiscono e possono dire Amen PREGARE CON LO SPIRITO (in lingue) Questa preghiera viene da Dio e ritorna a Dio e fa bene a me stesso

6 Paolo intercala il pregare e cantare in lingue al pregare e cantare nella sua lingua. Che devo fare allora? Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza; salmeggerò (canterò) con lo spirito, ma salmeggerò (canterò) anche con l'intelligenza (1 Cor 14:15). DIO DIO PREGARE CON L INTELLIGENZA (nella mia lingua) Gli altri mi capiscono e possono dire Amen PREGARE CON LO SPIRITO (in lingue) Questa preghiera viene da Dio e ritorna a Dio e fa bene a me stesso Nessuno mi capisce La persona decide se e quando pregare in lingue, e quando smettere, ha il pieno controllo (1 Cor 14:32). Il pregare in lingue fa bene a chi prega. Chi parla in altra lingua edifica se stesso (1 Cor 14:4) Chi ha ricevuto il dono delle lingue, ne faccia uso (se no, è come avere un violino e non usarlo). Chi non ha il dono del lingue, e lo desidera, lo chieda al Signore. Io ringrazio Dio che parlo in lingue più di tutti voi (1 Cor 14:18) Vorrei che tutti voi parlaste in altre lingue (1 Cor 14:5). Anche questo dono non si riceve per meriti, ma solo per grazia. Lo Spirito Santo distribuisce i doni come egli vuole (1 Cor 12:11). 6

7 Non ti angosciare per averlo, ma anche non arrenderti troppo in fretta. Se non parli in lingue, non sei un cristiano di seconda classe. Lo Spirito Santo abita in te, e hai la potenza dello Spirito Santo (Lc 24:49; Atti 1:8) (per crescere, per servire, per evangelizzare). Non dubitare che le lingue siano frutto della tua fantasia. Non temere che te le abbia date il diavolo. Se chiedi il pane quotidiano al Padre celeste, non temi che ti venga dato dal diavolo. Non preoccuparti se la tua preghiera in lingue consiste di poche parole (Gli abitanti di Efeso per quasi due ore gridarono: «Grande è Diana, la dea degli Efesini» - solo 7 parole) (Atti 19:34). Alcuni versetti che non si riferiscono al parlare in lingue: (Rom 8:26-27; Ef 6:18; Giuda 20). Quando ci riuniamo, possiamo parlare a Dio o cantare a Dio parole di lode o di ringraziamento in lingue o con l intelligenza tutti insieme, simultaneamente come il suono di una cascata Questo glorifica il Signore 7

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