COMUNE DI THIENE (Provincia di Vicenza)

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Leone Costantino
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1 COMUNE DI THIENE (Provincia di Vicenza) Proposta di deliberazione del CONSIGLIO COMUNALE N 50_SETT_05/2013 del 16/05/2013 Oggetto: MODIFICA AL REGOLAMENTO EDILIZIO Creato da Elisabetta Caretta Struttura 1 livello: Settore Sviluppo del Territorio Struttura 2 livello: Edilizia Privata Voce Titolario: VI/3 Pianificazione e gestione del territorio - Edilizia privata IL CONSIGLIO COMUNALE RELAZIONA L'ASSESSORE ANDREA ZORZAN Il regolamento edilizio comunale vigente, agli artt. 42 e 43, regolamenta le attribuzioni della Commissione Edilizia Comunale, la composizione e il funzionamento e, per mezzo dell'integrazione dei componenti esperti in materia ambientale, ai sensi della L.R. n. 63/2004, si esprime nell'ambito dei procedimenti autorizzatori, ex art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004. La legge regionale n. 10/2011 ha abrogato in toto la legge regionale n. 63/1994 e, pertanto, è venuta meno la specifica competenza della Commissione Edilizia integrata dai due componenti esperti in materia ambientale, ai sensi dell'art. 6 della legge regionale n. 63/1994. Il codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, approvato con il decreto legislativo n. 42/2004, prevede all'art. 148 la costituzione delle Commissioni Locali per il Paesaggio, nel rispetto del principio di distinzione e competenze tra i profili urbanistico edilizi e di tutela del paesaggio, prescritti dallo stesso decreto e dalla normativa regionale in materia paesaggistica. Risulta, pertanto, opportuno stralciare dal Regolamento edilizio le norme che regolamentano la Commissione Edilizia, in quanto questa Amministrazione, ai sensi dell'art. 4, comma 2 del D.P.R. n. 380/2001 e nell'ottitca generale di non aggravare il procedimento amministrativo previsto dalla legge n. 241/1990 e succ. mod. e integr., nonchè nell'ottica del risparmio dell'ente ai sensi dell'art. 96 del decreto legislativo n. 267/2000, non intende più avvalersi di tale organismo. L'art. 45 nonies della L.R. n. 11/2004 (integrata dalla L.R. n. 10/2011) prevede che i comuni possano istituire la Commissione Locale per il Paesaggio con il compito di esprimere pareri nell'ambito dei procedimenti autorizzatori, ai sensi dell'art. 146, commi 6 e 7 del decreto elgislativo n. 42/2004 oltre a stabilirne la composizione, le attribuzioni e la modalità di funzionamento nel rispetto degli indirizzi della Giunta Regionale.

2 Dato atto che ad oggi la Regione Veneto non ha ancora provveduto ad emanare gli indirizzi previsti dall'art. 45 nonies della L.R. n. 11/2004, ma che, comunque, i contenuti dello stesso articolo sono sufficienti a definire le attribuzioni, la composizione ed il funzionamento della Commissione Locale per il Paesaggio. Con l'occasione di modificare il Regolamento edilizio per quanto concerne il suddetto aspetto, si è valutato di inserire alcune specificazioni all'art. 54 "Costruzioni accessorie, arredi di giardini e terrazzi", per meglio definire gli aspetti tecnico costruttivi affinche una struttura possa essere considerata una pompeiana, la definizione e le dimensioni delle casette per deposito attrezzi; Altro aspetto rilevante di modifica del regolamento, che ha comportato l'aggiunta dell'art. 113 bis, riguardante le cosiddette:"linee vita". L'art. 12 della legge regionale n. 4/2008 (collegato alla legge finaziaria 2007) ha aggiunto l'art. 79 bis nella L.R. n. 61/85, il quale prevede al 4 comma che " I comuni adeguano i propri regolamenti edilizi alle istruzioni tecniche del provvedimento di cui al comma 2 prevedendo altresì adeguati controlli sulla effettiva realizzazione delle misure anche ai fini del rilascio del certificato di abitabilità". E' necessario, pertanto, recepire la suindicata normativa, in quanto la Giunta Regionale, con deliberazione n del 22 settembre 2009, ha approvato le " Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive da predisporre negli edifici per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori di mautenzione in quota in condizioni di sicurezza". La norma prevede che "i progetti relativi ad interventi edilizi che riguardano nuove costruzioni o edifici esistenti debbano contenere nella documentazione allegata alla richiesta relativa al titolo abilitativo o alla denunicia di inizio attività, idonee misure preventive e protettive che consentano anche nella successiva fase di manutenzione, l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza". La mancata previsione delle suddette misure costituisce causa ostativa al rilascio del permesso di costruire ed impedisce altresì, l'utile decorso del termine per l'efficacia della denuncia di inizio attività (art. 79 bis, 1 e 3 comma della L.R. n. 61/85). La norma quindi demandando alla Giunta l'approvazione del provvedimento contenente le istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive (art. 79 bis 2 comma), dispone che i Comuni adeguino i propri regolamenti edilizi alle istruzioni tecniche approvate, prevedendo altresì adeguati controlli sulla effettiva realizzazione delle misure anche ai fini del certificato di abitabilità (art. 79 bis 4 comma). Relativamente alla procedura da applicare per l'approvazione delle suddette modifiche, si precisa quanto segue. L'art. 10 della L. R. n. 61/85 prevedeva, nel novero degli elaborati, il Regolamento Edilizio che con la L.R. n. 11/2004 non figura più incluso. La nuova legge urbanistica non ne ha decretato la cancellazione, perchè la L.R. n. 11, diversamente dalla n. 61/85, ha disciplinato solamente la materia urbanistica e non anche quella edilizia.

3 A tutt'oggi il perdurare dell'inerzia del legislatore regionale sul riordino della materia edilizia, in conformità alla previsione di principio dell'art. 4 del nuovo T.U. dell'edilizia, consente ai Comuni di provvedere autonomamente considerando l'edilizia materia di legislazione concorrente, seguendo per la sua adozione le forme proprie dei regolamenti comunali. Si rammenta in merito che l'art. 13 della L.R. 1 agosto 2003, n. 16 "Disposizioni di riordino e semplificazione normativa - collegato alla legge finanziaria 2003 in materia di mobilità, viabilità edilizia residenziale, urbanistica ed edilizia" provvede alla disciplina transitoria dell'attività edilizia, disponendo che, fino all'entrata in vigore della legge regionale di riordino della disciplina edilizia, trovano applicazione le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia" e successive modificazioni, nonchè le disposizioni della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61 "Norme per l'assetto e l'uso del territorio" e successive modificazioni, che regolano la materia dell'edilizia in maniera differente dal testo unico e non siano in contrasto con i principi fondamentali desumibili dal testo unico medesimo. All luce di quanto esposto, l'art. 113 della L. R. n. 61/1985 deve ritersi superata per effetto della sopravvenuta legislazione statale e regionale, quindi non vincolante per le Amministrazioni comunali. le quali possono ben procedere - attraverso l'adozione di un proprio provvedimento - a disciplinare il regolamento edilizio in senso conforme alla nuova disciplina, in attuazione della propria autonomia normativa, costituzionalmente garantita dall'art Ne consegue che non sarà necessaria l'adozione di un'apposita variante al piano regolatore comunale (piano degli interventi), ma sarà sufficiente modificare il solo regolamento edilizio nei termini e nei modi previsti per qualunque altro regolamento comunale e, quindi, di norma, mediante l'adozione di un'apposita deliberazione del Consiglio comunale. TUTTO QUANTO PREMESSO Udita la relazione dell'assessore; Richiamati i seguenti provvedimenti: Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali; le leggi regionali n. 61/1985 e 11/2004 con le loro modifiche ed integrazioni; il D.P.R. n. 380/2001; il decreto legislativo n. 42/2004; la legge n. 241/1990; il regolamento edilizio vigente; Visto il parere favorevole espresso dalla II^ commissione consiliare nella seduta del ; Visto il parere espresso, ai sensi dell'art. 49 del decreto legislativo n. 267/2000, dal dirigente del settore sviluppo del territorio, in data in ordine alla regolarità tecnica della proposta: parere favorevole (f.to Roberto Cacco);

4 Con voti favorevoli n. essendo i presenti e votanti n. espressi nelle forme di legge: DELIBERA di approvare le modifiche e integrazioni al regolamento edilizio vigente, all. sub A), al presente provvedimento; di demandare al dirigente del Settore Sviluppo del Territorio ogni atto conseguente all'applicazione del regolamento edilizio così come modificato; di dare atto che è stato dato corso agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti dall'art. 39 del decreto legislativo 14/03/2013, n. 33; di dare atto che è stato acquisito il prescritto parere tecnico favorevole, ai sensi dell'art. 49 del decreto legislativo n. 267/2000; RegED_98 appr. Reg aggiornato 2013 finale per consiglio.doc

5 Proposta di deliberazione del CONSIGLIO COMUNALE Oggetto: MODIFICA AL REGOLAMENTO EDILIZIO PARERE TECNICO Si esprime Parere Favorevole di regolarità tecnica ai sensi dell'art. 49 del T.U. - D.Lgs. 18 Agosto 2000 n Thiene, 16/05/2013 Dirigente Arch. Roberto Cacco

6 1 allegato RegED_98 appr. Reg aggiornato 2013 finale per consiglio.doc

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