L ADOZIONE DI AREE VERDI

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1 Presentazione del REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI DA PARTE DI SOGGETTI PRIVATI O PUBBLICI NEL COMUNE DI ANZIO studio realizzato in collaborazione tra Aprile di 10

2 REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI DA PARTE DI SOGGETTI PRIVATI O PUBBLICI NEL COMUNE DI ANZIO (sintesi) Il documento ha lo scopo di regolamentare l adozione delle aree destinate a verde pubblico da parte di cittadini singoli o associati che vogliano occuparsi della loro manutenzione, gestione, recupero e valorizzazione. l'area adottata conserva la funzione pubblica prevista dai piani urbanistici vigenti. OBIETTIVI elevare il livello di qualità urbana dei quartieri promuovendo la riqualificazione e l'effettivo utilizzo delle aree verdi; incentivare e facilitare le attività di relazione ed integrazione sociale grazie a spazi pubblici degnamente attrezzati; promuovere la cultura ambientale coinvolgendo in modo diretto i cittadini e le forze sociali nella gestione e valorizzazione del verde; ottimizzare l'uso dei fondi pubblici ricorrendo al coinvolgimento virtuoso e trasparente dell'iniziativa privata nella gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico e dei servizi alla cittadinanza. 2 di 10

3 Per aree da adottare si intendono: aree destinate a verde e parco urbano dal Piano Regolatore Generale; spazi pubblici urbani con prevalente funzione di verde pubblico; giardini, aree gioco e verde attrezzato di quartiere; aiuole di arredo urbano; aiuole e rotatorie stradali; giardini a mare intesi come aree a margine della spiaggia da risanare, conservare e manutenere; aree residuali di particolare pregio naturalistico necessitevoli di azioni di difesa e tutela; le a.u.p. cioè aree di proprietà sia pubblica che privata vincolate a verde pubblico in base al PRG (es. gli spazi da lasciare ad uso pubblico antistanti le nuove costruzioni) Chi può proporsi per l'adozione? istituti scolastici o singole classi; centri anziani comunali; associazioni di volontariato, culturali, sportive, anche non riconosciute formalmente; comitati di quartiere; comitati promotori di azioni di recupero e valorizzazione del verde; condomìni; attività turistico-ricettive; imprese e/o attività economico-commerciali in genere; enti ed istituti pubblici o privati. singoli cittadini A chi bisogna rivolgersi? L istanza di adozione va indirizzata al Sindaco. Sarà poi l'ufficio Ambiente insieme ad un apposita Commissione ad accertare che vi siano i requisiti necessari. Le aree censite come sensibili sotto il profilo ambientale avranno bisogno della relazione di un agronomo che attesti la rispondenza del progetto di adozione alla normativa vigente. 3 di 10

4 Durata dell'adozione La durata dell'adozione dipende dal tipo di area. Orientativamente si tratterà di:. 1 anno per le aree aventi funzioni di solo arredo urbano e bassa fruizione, che richiedono quindi interventi di sola manutenzione periodica; 3 anni per le aree aventi funzioni di parco o giardino che prevedono attrezzature, servizi e progetti di gestione e sorveglianza e relativi moderati investimenti; 5 anni per le aree dall'alto valore aggiunto per la qualità dei servizi insediati e l'entità degli investimenti necessari per valorizzarle. Responsabilità e sicurezza Il Comune di Anzio non assume su di sé responsabilità alcuna per i danni cagionati a cose o persone nell ambito dell area a verde affidata e per tutta la durata della convenzione. Al momento della consegna dell area l affidatario dovrà produrre copia o attestazione di possesso di assicurazione di responsabilità civile verso cose e/o persone, che diventerà parte integrante del fascicolo di affidamento. Nel caso in cui durante l esecuzione dei lavori di manutenzione o di sistemazione vengano da chiunque provocati danni alle alberature e/o alle strutture preesistenti, sarà obbligo dell affidatario provvedere, a sua cura e spese, al ripristino o alla sostituzione delle piante o delle strutture danneggiate secondo le indicazioni impartite dall Ufficio Ambiente. Cosa si può realizzare in un'area adottata? L affidatario è tenuto ad effettuare la pulizia dell area verde assegnata da tutti i rifiuti, scarti di vegetazione, ecc. e comunque fare quanto necessario al fine di mantenere l area sempre perfettamente pulita. Per le manutenzioni più impegnative richieste da siti e progetti particolari o che contemplano servizi aggiuntivi è consentito il pagamento di un biglietto d'ingresso finalizzato alla copertura delle spese. La valorizzazione in adozione delle aree verdi prevede una specifica disciplina degli usi in funzione delle varie TIPOLOGIE di esse e al vantaggio che ne deriva alla collettività. Eccone qui una sintesi. 4 di 10

5 Tipo A Area di elevata valenza ambientale e paesaggistica o archeologica sensibile sotto il profilo della tutela benché integrata nel tessuto urbanizzato. Es. residui macchia mediterranea, porzioni di falesia e dune, siti di valenza storico archeologica, ecc. Esempio di area di tipo A: La Villa Imperiale e le Grotte di Nerone Usi fisici NO ai MANUFATTI tranne piccoli annessi in legno facilmente rimovibili e senza piattaforme in conglomerato. SI a SENTIERI e PERCORSI ma solo in terra battuta o con passerelle in legno su pali infissi. SI ad ARREDI, recinzioni, delimitazioni e strutture ma solo in materiali naturali, facilmente amovibili. SI ad INTERVENTI sulla VEGETAZIONE ma solo col supporto di un agronomo e l approvazione dell'ufficio Ambiente Usi socio-economici Sono aree riservate alla fruibilità del verde naturale o del patrimonio archeologico. possono ospitare attività di promozione della cultura ambientale e storica quali percorsi didattici, orti botanici o altre iniziative culturali, ludiche o ricreative purché compatibili con la loro tutela. se molto estese o di particolare pregio storico è opportuno che siano delimitate e soggette a vigilanza. Nel sito sono possibili iniziative economiche di reperimento fondi per la sua manutenzione (biglietto d ingresso o eventi a pagamento) 5 di 10

6 Tipo B Area verde urbana con rilevante valore del patrimonio arboreo e prevalente assetto naturale (es. pineta o esteso parco pubblico) Esempio di area di tipo B: La Pineta della Gallinara Usi fisici NO a MANUFATTI in muratura salvo ove necessario per recinzioni stabili e pavimentazioni rigide di camminamenti e aree attrezzate. Usi socioeconomici FRUIZIONE DEL VERDE e creazione spazi attrezzati per ATTIVITÀ DI RELAZIONE, RICREAZIONE O SPORT SI a CHIOSCHI, GAZEBI e TETTOIE ma di dimensioni proporzionali all estensione del sito e sempre entro i limiti fissati dal regolamento. Vanno realizzati solo con materiali ecocompatibili Includono aree attrezzate per FINALITÀ SPECIFICHE: animali domestici, orti sociali, ecc. Ammesse attività remunerative solo se finalizzate alla COPERTURA DEGLI ONERI di gestione e Consentiti INTERVENTI sulla VEGETAZIONE ma manutenzione e purché siano di tipo servizio privato al sotto supervisione di un agronomo e approvazione cittadino, es. gioco bambini, sport, chioschi ristoro, dell'ufficio Ambiente bicinoleggio, addestramento cani, installazioni pubblicitarie. Il progetto di adozione che preveda attività a pagamento non può essere preso in considerazione se non in possesso di tutti i requisiti e autorizzazioni previste dalla legge. 6 di 10

7 Tipo C Area verde attrezzata con funzioni e caratteri di spazio urbano costruito (giardino di zona, piazza alberata) Esempio di area di tipo C: piazzale Roma Usi fisici Sono ammessi i MANUFATTI in MURATURA limitatamente a recinzioni stabili e pavimentazioni rigide per camminamenti ed aree attrezzate. SI a CHIOSCHI, GAZEBI e TETTOIE ma di dimensioni proporzionali all estensione del sito e sempre entro i limiti fissati dal regolamento. Vanno realizzati solo con materiali ecocompatibili Gli INTERVENTI sulla VEGETAZIONE vanno eseguito sotto le direttive dell'ufficio Ambiente Usi socioeconomici FRUIZIONE DEL VERDE e creazione spazi attrezzati per ATTIVITÀ DI RELAZIONE, RICREAZIONE O SPORT Includono aree attrezzate per ANIMALI DOMESTICI, ORTI SOCIALI, ecc. Ammesse attività remunerative solo se finalizzate alla COPERTURA DEGLI ONERI di gestione e manutenzione e purché siano di tipo servizio privato al cittadino, es. gioco bambini, sport, chioschi ristoro, bicinoleggio, addestramento cani, installazioni pubblicitarie. Il progetto di adozione che preveda attività a pagamento non può essere preso in considerazione se non in possesso di tutti i requisiti e autorizzazioni previste dalla legge.. 7 di 10

8 Tipo D Area verde marginale con funzioni di arredo o di complemento alle strade ed agli spazi pubblici (aiuole, spartitraffico, rotatorie, ecc.) Esempio di area di tipo D: spartitraffico al bivio via V.Schioia/viale alla Marina Usi fisici Nessun MANUFATTO in muratura salvo recinzioni stabili e pavimentazioni rigide per percorsi di attraversamento e simili. INTERVENTI sulla VEGETAZIONE sulla base delle indicazioni predisposte dall'ufficio Ambiente. Gli interventi sull area non devono compromettere la sicurezza della circolazione stradale ed essere a norma col CdS Usi socioeconomici Aree di arredo urbano da attrezzare per migliorare il decoro e la godibilità della città. Ove possibile si possono creare ridotti spazi attrezzati per attività di relazione o servizio (panchina, fontanella, ecc.). Consentite attività remunerative per compensare oneri documentati di gestione e manutenzione, es.: distribuzione ticket, informazioni, installazioni pubblicitarie. Il progetto di adozione che preveda attività a pagamento non può essere preso in considerazione se non in possesso di tutti i requisiti e autorizzazioni previste dalla legge. 8 di 10

9 Tipo E Aree private destinate ad usi pubblici in forza di specifiche convenzioni ai sensi del P.R.G. (funzioni variabili a seconda di dimensioni ed ubicazione) Via Bougainvillee Via Machiavelli stradone s.anastasio angolo v. dei Faggi In funzione delle specifiche caratteristiche e della loro ubicazione ed estensione possono assumere tutte le funzioni previste per le aree di tipo B, C, D. La classificazione dell'area per individuarne gli usi possibili va richiesta all'ufficio Ambiente. 9 di 10

10 Un'attenzione particolare è rivolta alle aree ad uso pubblico (a.u.p.) in esecuzione del Piano Regolatore (P.R.G.) Sono le aree che, in forza di convenzioni previste dal vigente Piano Regolatore comunale, soggetti privati devono adibire ad uso pubblico a fronte degli interventi edilizi da loro attuati. La manutenzione di queste aree è oggi un obbligo posto a carico dei privati che hanno sviluppato le iniziative edilizie a loro connesse. Tuttavia l'assenza di una pianificazione degli usi delle a.u.p. ed il carattere residuale o condominiale che spesso assumono ne penalizza la gestione e le trasforma, nella maggior parte dei casi, in verde incolto ed abbandonato o quantomeno in aree sottoutilizzate rispetto alle loro reali finalità. Tra gli obiettivi del presente regolamento vi è pertanto anche quello di fornire uno strumento per ottimizzare l uso di tali aree rendendole disponibili per progetti di adozione al pari di quelle pubbliche. I detentori delle a.u.p. potranno quindi chiedere la classificazione della propria a.u.p. in una delle tipologie previste dal presente regolamento e quindi procedere a: presentare un progetto di gestione dell area a loro diretta cura e secondo gli indirizzi e le prescrizioni del presente regolamento; inoltrare un'istanza per inserire l'a.u.p. di loro proprietà o competenza nell'elenco delle aree disponibili per le adozioni disciplinate dal presente regolamento affidandola a terzi. Pubblicità e trasparenza delle procedure Per garantire trasparenza alla procedura di affidamento il Comune pubblicherà sul proprio sito almeno i seguenti contenuti minimi: elenco dei proponenti e delle proposte di adozione elenco delle aree verdi completo di tipologia, disponibilità, caratteristiche elenco delle adozioni in corso con indicazione del titolare e delle caratteristiche di ciascuna il Regolamento delle Adozioni; la modulistica per le richieste di adozione e lo schema della convenzione tipo; la composizione della Commissione esaminatrice Per le adozioni ed i progetti che prevedono una remunerazione dell affidatario attraverso ticket di ingresso o altro tipo di iniziativa economica verranno pubblicate anche le relative rendicontazioni. 10 di 10

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