REGOLAMENTO D ISTITUTO

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CESIOMAGGIORE sc. dell Infanzia di Pez, sc. primarie di Cesio, Soranzen, San Gregorio nelle Alpi, sc. sec. di I gr. di Cesiomaggiore VIA GREI, CESIOMAGGIORE (BL) TEL. e FAX C.F.: REGOLAMENTO D ISTITUTO Parte prima PREMESSA: la scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l acquisizione di conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. Scopo della scuola è quello di favorire la crescita delle persone in tutte le dimensioni, nella salvaguardia dei diritti sanciti sia dalle leggi dello Stato Italiano, come dalla Costituzione e dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell infanzia, del La comunità scolastica fonda il proprio progetto educativo sulla qualità delle molteplici relazioni che la compongono, contribuisce allo sviluppo della personalità dello studente, anche attraverso l educazione alla consapevolezza di sé, alla valorizzazione della propria identità, del senso di responsabilità e dell autonomia. Per creare un clima dove tutto ciò sia possibile, è necessario un certo ordine ed un corretto comportamento che devono essere sentiti dagli alunni come fattori che favoriscono la convivenza e la formazione morale e civile oltre che il buon rendimento scolastico. 1 NORME GENERALI Il rispetto 1.1 Tutti nell istituto sono tenuti al massimo rispetto verso persone e cose. 1.2 I rapporti tra le persone (alunni, insegnanti, personale non docente e genitori) devono basarsi sul reciproco rispetto. 1.3 È esclusa ogni forma di violenza sia fisica che verbale. 1.4 Tutti sono tenuti al rispetto delle regole della scuola. 1.5 Le norme dell Istituto hanno funzione eminentemente educativa. 1.6 Il rispetto si esprime attraverso un corretto linguaggio, l ordine e la pulizia, un conveniente abbigliamento, l osservanza delle regole scolastiche. 1.7 La mancanza di rispetto a persone o cose e alle norme dell Istituto è sanzionata a norma di legge. Il tempo scuola 1.8 Il tempo scuola è dedicato all istruzione e all educazione degli allievi. 1.9 È previsto il tempo per effettuare la pausa tra le lezioni (ricreazione). 1.10Tutti sono tenuti alla puntualità. L osservanza dell orario e la puntualità sono indispensabili per il regolare svolgimento delle lezioni. 2 NORME SPECIFICHE Il rispetto 2.1 A scuola tutti sono tenuti ad esprimersi con un linguaggio corretto. 2.2 Ciò che la comunità mette a disposizione è patrimonio comune, per permettere ad ognuno di trarne il massimo beneficio. Si deve portare il massimo rispetto all edificio, all attrezzatura, al materiale didattico della scuola e a quello personale proprio ed altrui, ai mezzi di trasporto. Ogni danno o deterioramento dovrà essere risarcito da chi lo commette. Le modalità di risarcimento sono definite nelle sanzioni disciplinari. Ordine e igiene 2.3 Ognuno è corresponsabile dell ordine e della pulizia della propria scuola. Ogni alunno ha il dovere di cooperare al mantenimento dell ordine e della pulizia della scuola con particolare riferimento alla propria aula. Ha inoltre il dovere di esigere rispetto e collaborazione dai compagni e da tutti gli operatori scolastici presenti nella scuola. 2.4 Non si gettano a terra carte o rifiuti. 2.5 Ogni giorno, al termine delle lezioni, il banco deve essere lasciato libero per permettere un adeguata pulizia, tutto ciò che può rimanere a scuola deve essere riposto negli armadi. Libretto personale 2.6 Nella scuola sec. il libretto personale è il documento ufficiale della scuola per le comunicazioni scuolafamiglia, per la giustificazione delle assenze, per i permessi di entrata e di uscita fuori orario, per la registrazione delle valutazioni. 2.7 Ogni alunno deve tenere sempre con sé, con ordine e diligenza, ogni strumento di informazione scuola/famiglia previsto dalla scuola

2 Assenze, ritardi e giustificazioni 2.8 Tutte le assenze devono essere giustificate. Non sono ammesse assenze ingiustificate. 2.9 Le assenze per motivi di salute superiori ai 5 giorni, devono essere giustificate con allegato il relativo certificato medico. 2.10Gli studenti di scuola secondaria giustificano l assenza tramite i libretti personali. Tutti i libretti dovranno essere consegnati ai collaboratori scolastici prima del primo suono di campanella. 2.11Nella Scuola primaria e in quella dell infanzia gli alunni in ritardo rispetto all orario di inizio delle lezioni, sono ammessi alla classe solo se accompagnati da un genitore e previa giustificazione del genitore accolta dall insegnante di classe. 2.12Nella scuola secondaria di 1^ grado gli alunni in ritardo, rispetto all orario di inizio delle lezioni, sono ammessi alla classe previa giustificazione dei genitori e autorizzazione firmata dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dal collaboratore o dall insegnante della classe. 2.13I permessi di uscita anticipata devono essere sottoscritti dai genitori e autorizzati dal Dirigente Scolastico o in sua assenza, dal collaboratore o dall insegnante della classe. L alunno può uscire solo se accompagnato dai genitori. Anche per le richieste di uscita anticipata gli studenti di scuola secondaria di 1^ grado usano i libretti personali. Entrata, uscita e spostamenti 2.14 All inizio delle lezioni, nella scuola secondaria di 1^ grado., la campanella suona due volte. Al primo suono (cinque minuti prima dell inizio delle lezioni) gli alunni si recano nelle rispettive aule con gli insegnanti. Al secondo suono hanno inizio le lezioni. 2.15L entrata e l uscita, gli spostamenti dall aula al cortile, alla mensa, alla Palestra, alle altre aule e viceversa, devono essere effettuati senza correre, in ordine e silenzio, sempre sotto la guida e la sorveglianza dell insegnante. 2.16Nel cambio dell ora, gli alunni devono attendere l insegnante in classe e con comportamento adeguato. Eventuali uscite degli alunni della scuola secondaria di 1 grado e primaria, devono essere autorizzate. 2.17Durante le ore di lezione gli alunni non devono sostare nei corridoi. Intervallo 2.18La ricreazione deve essere un tempo di distensione e di svago, durante il quale ogni alunno può fare merenda, accedere ai servizi, muoversi liberamente. 2.19Al suono della campana che segnala l inizio dell intervallo il docente provvede a far uscire tutti gli alunni dall aula. 2.20Gli alunni trascorrono l intervallo nello spazio esterno all edificio scolastico, con gli insegnanti incaricati della sorveglianza. In caso di cattivo tempo la ricreazione si svolgerà all interno dell edifico scolastico negli spazi assegnati. 2.21Durante l intervallo è fatto assoluto divieto di uscire dall area assegnata, di restare nelle aule e di assumere comportamenti che rischino di procurare danni a sé, agli altri e alle cose. 2.22Quando sia possibile, durante il tempo della ricreazione le aule saranno arieggiate. Sorveglianza 2.23Gli insegnanti hanno l obbligo della sorveglianza per i 5 minuti antecedenti l inizio delle attività. 2.24La scuola non è responsabile del ragazzo/a nel tempo che intercorre tra l arrivo anticipato a scuola e il suono della prima campanella sia al mattino che al pomeriggio. Sicurezza dei beni 2.25L Istituto non è responsabile della custodia e della protezione dei beni di valore portati dagli alunni. Chiunque introduca nella scuola beni di valore se ne rende responsabile (si consiglia di lasciare a casa oggetti di valore o somme di denaro non necessarie e qualsiasi altro elemento di disturbo. Il portamonete non va lasciato incustodito e deve sempre essere tenuto con sé per evitare eventuali spiacevoli situazioni) E vietato l uso dei cellulari o di altri dispositivi elettronici all interno di ogni spazio scolastico, durante il tempo scuola, comprese le visite guidate e i viaggi d istruzione. In caso di trasgressione saranno attuate le sanzioni previste dal regolamento. 3 SANZIONI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. 3.1 Gli alunni che non rispettino le regole stabilite o non adempiano ai loro doveri scolastici sono passibili di sanzioni disciplinari. 3.2 In caso di ripetute o gravi mancanze, potranno essere irrogate le seguenti sanzioni: Per mancanze verso i propri impegni scolastici e per atteggiamenti che impediscano il regolare svolgimento delle lezioni sono previsti richiami verbali in forma privata o in classe, ammonizioni del Dirigente Scolastico, annotazioni sul libretto personale e/o sul registro di classe.

3 Per mancanze che turbino in modo pesante l andamento delle lezioni e il funzionamento della scuola è prevista la sospensione fino a 5 giorni, con provvedimento adottato dal Consiglio di Classe con la sola componente docente. Per offese al decoro personale, alla religione e alle istituzioni sono previsti fino a 10 giorni di sospensione, con provvedimento adottato dal Consiglio di Classe con la sola componente docente. Per offese alla morale, all Istituto o alla persona è prevista la sospensione fino a 15 giorni, con provvedimento adottato dal Consiglio di Classe con la sola componente docente. Chi non rispetta le strutture scolastiche e i sussidi didattici e arreca danni a ciò che è patrimonio della scuola (banchi, sedie ecc...) è tenuto al risarcimento del danno. I genitori saranno informati tempestivamente di tutte le sanzioni inflitte ai propri figli, sia patrimoniali che disciplinari. 3.3 Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l anno scolastico, è previsto l allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 gg. con l esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell anno scolastico. Tale sanzione è adottata dal Consiglio di Istituto. 4 ORGANO DI GARANZIA DELL ISTITUTO 4.1 E istituito l Organo di Garanzia dell Istituto che è presieduto dal Dirigente Scolastico. 4.2 L Organo di Garanzia è composto, oltre che dal Dirigente Scolastico, da 3 membri: 1 docenti e 2 genitori. 4.3 Il docente, designato dal Consiglio d Istituto, viene eletto dal Collegio dei Docenti. I genitori sono designati dal Consiglio d Istituto, fra i genitori della scuola. Per ciascuna categoria di membri è previsto un supplente nominato con la stessa procedura di cui sopra. 4.4 L Organo di Garanzia dura in carica 3 anni ed è deliberante in materia di sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 dell art. 5 del D.P.R n Le funzioni di segretario sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad un docente membro dello stesso organo. Parte seconda DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI Tutto il personale scolastico si impegna a favorire le attività scolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione sociale, culturale e civile consentendo l uso degli edifici e delle attrezzature anche fuori dall orario del servizio scolastico, previa autorizzazione. La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un preavviso, salvo casi eccezionali, non inferiore a cinque giorni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell organo collegiale e mediante affissione all albo di apposito avviso; in ogni caso, l affissione all albo dell avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell organo collegiale. La lettera e l avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell organo collegiale. Di ogni seduta dell organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascuno degli organi collegiali, con esclusione dell Organo di Garanzia dell Istituto, programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte e pareri. SVOLGIMENTO COORDINATO DELL ATTIVITA DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materia definite, di un determinato organo quando il loro esercizio costituisce presupposto necessario ed opportuno per l esercizio delle competenze di un altro organo collegiale. ELEZIONI CONTEMPORANEE DI ORGANI DI DURATA ANNUALE Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo, in giorni diversi per i diversi gradi scolastici ed entro il secondo mese dell anno scolastico.

4 Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali. CONVOCAZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE, DI INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE Il Consiglio di Classe è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta motivata da 1/3 dei suoi membri, e dal coordinatore. I Consigli di Interclasse e d Intersezione vengono convocati,a mesi alterni, dal Dirigente Scolastico e presieduti, in sua assenza, dall insegnante fiduciario. PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO Le riunioni del Consiglio di Classe, di Interclasse e di Intersezione devono essere programmate secondo i criteri stabiliti dal comma 2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali secondo i criteri stabiliti dal comma 3. CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall art.4, terz ultimo comma, del decreto del Presidente della Repubblica n PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO Per la programmazione e il coordinamento dell attività del Collegio dei Docenti si applicano le disposizioni dei precedenti commi 2 e 3. PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D ISTITUTO La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri da parte dell Ufficio Scolastico Provinciale, è disposta dal Dirigente Scolastico. ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dai votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice Presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l elezione del Presidente. ELEZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Nella prima seduta il Consiglio elegge, con votazione separata da quelle di cui al precedente comma 10, la Giunta esecutiva. Sono candidati tutti i membri del Consiglio con esclusione dei membri di diritto della Giunta. Partecipano alla votazione tutti i membri del Consiglio, compreso il Presidente. Le elezioni hanno luogo a scrutinio segreto. I membri da eleggere sono quattro: due genitori, un docente ed un non docente. CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del Consiglio. RELAZIONE ANNUALE La relazione annuale del Consiglio di Istituto al Dirigente dell U.S.P. e al Consiglio Scolastico Provinciale, prevista dall art. 6, ultimo comma, del Decreto del Presidente della Repubblica , n. 416, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del Consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell Organo, prima dell insediamento del nuovo Organo.

5 La relazione, firmata dal Presidente del Consiglio di Istituto e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al Dirigente dell U.S.P. e al Consiglio Scolastico Provinciale, entro 15 giorni dalla data della sua approvazione, dal Dirigente Scolastico. 14 PUBBLICITA DEGLI ATTI La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto disciplinata dall art.27 del decreto del Presidente della Repubblica n. 416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo dell Istituto della copia integrale sottoscritta e autenticata dal Segretario del Consiglio del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L affissione all albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell Ufficio di Segreteria dell Istituto e per lo stesso periodo sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La copia della deliberazione da affiggere all Albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal Segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne dispone l affissione immediata e attesta in calce ad essa la data di affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell interessato. 15 CONVOCAZIONE DELL ORGANO DI GARANZIA DELL ISTITUTO L Organo di Garanzia è convocato dal Capo d Istituto mediante comunicazione diretta ai membri effettivi ed ai membri supplenti. L Organo di Garanzia si riunisce qualvolta debba deliberare sui casi rientranti nella sua competenza. CONVOCAZIONE DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico: in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 2, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell art. 66 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 417; alla conclusione dell anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi dell art. 58 del decreto del Presidente della Repubblica n. 417 ; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. 17 FUNZIONAMENTO DELLE BIBLIOTECHE, DEI GABINETTI, DEI LABORATORI, DELLA PALESTRA E DEI SUSSIDI DIDATTICI Il funzionamento della biblioteca è disciplinato da criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, sentito il Collegio Docenti, in modo da assicurare modalità agevoli di accesso al prestito o alla consultazione. Il funzionamento della biblioteca verrà affidato dal Dirigente Scolastico, su designazione del Collegio dei Docenti, a insegnanti della scuola stessa. L uso della Palestra e dei locali scolastici è disciplinato dal Consiglio d Istituto in modo da assicurare la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola. Il Consiglio d Istituto può concedere l uso dei locali scolastici ad associazioni sportive o altre associazioni locali nel rispetto dei criteri stabiliti dalla Legge 517/77 e dal Consiglio Scolastico Provinciale. L uso dei sussidi didattici, quali videocassette, diapositive ecc. è disciplinato dal Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, in modo da assicurare lo sfruttamento razionale di tali sussidi e dell aula per le loro presentazioni. Pertanto si stabilisce che: l insegnante che intende usufruire della suddetta aula segnerà per tempo, su apposito registro, il giorno, l ora di inizio e di fine visione; i sussidi didattici utilizzati (videocassette, diapositive ecc. ) nonché le apparecchiature per la visione (videoregistratore, proiettore ecc.,) devono essere lasciati in condizioni di pronta ed efficiente riattivazione per un loro successivo e regolare riutilizzo: L uso del fotocopiatore è disciplinato dal Consiglio di Istituto in modo da assicurare un utilizzo razionale e duraturo dell apparecchio. Inoltre si stabilisce che non possono essere richieste fotocopie per esigenze personali non collegate alla didattica e alla operatività della scuola. Deliberato dal Consiglio d Istituto nella seduta del 13/10/2010. Cesiomaggiore, 13/10/2010 IL DIRIGENTE SCOLASTICO Anna Maria PRADEL

6 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CESIOMAGGIORE Scuole dell Infanzia, Primarie e Secondaria di 1 grado di Cesiomaggiore e San Gregorio nelle Alpi Via Grei, CESIOMAGGIORE (BL) Telefono e fax: blic807006@istruzione.it PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA TRA SCUOLA E FAMIGLIE a.s Ai sensi del D.P.R. 245/2007 è richiesta la sottoscrizione, da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, studenti e famiglie. Nel pieno rispetto del Piano dell offerta formativa e del Regolamento d Istituto, si delinea, quale ulteriore contributo alla cultura delle regole del nostro istituto, il seguente Patto educativo di corresponsabilità tra scuola e famiglie. La scuola è l ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l obiettivo di costruire un alleanza educativa con i genitori. L Istituto si impegna a: creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione; realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell offerta formativa, tutelando il diritto ad apprendere; procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo e trasparente rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati; comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta; prestare ascolto e attenzione ai problemi degli studenti con assiduità e riservatezza e a ricercare ogni possibile sinergia con le famiglie. La famiglia si impegna a: instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa; tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto, il diario personale dell alunno e le comunicazioni scuola famiglia; partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle d inizio d anno, nel corso delle quali vengono illustrati il P.O.F., il Regolamento della scuola e degli alunni, le attività che saranno svolte durante l anno; verificare attraverso un contatto frequente con i docenti che l alunno segua gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa; intervenire con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero ed il risarcimento del danno. L alunno si impegna a: rendersi responsabile nel suo comportamento tenendo presenti: - RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di orari, di consegne, di impegni, di strutture, arredi e materiale scolastico. - CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo dei media. - LEALTA : nei rapporti con gli altri, nelle verifiche, nelle prestazioni. - DISPONIBILITA : a migliorare, a partecipare, a collaborare. Il genitore e l alunno, presa visione dell allegato Regolamento d Istituto, che la scuola ritiene fondamentale per una corretta convivenza civile, sottoscrivono, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità con il Dirigente Scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d Istituto vigente. Il Dirigente Scolastico Il Genitore L Alunno Cesiomaggiore, lì

7 Deliberato dal Consiglio d Istituto nella seduta del

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