UFFICIO STUDI E RICERCHE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UFFICIO STUDI E RICERCHE"

Transcript

1 UFFICIO STUDI E RICERCHE DATI ISTAT Analisi su commercio, vendite e mercato del lavoro La missione dell'istituto nazionale di statistica è quella di servire la collettività attraverso la produzione e la comunicazione di informazioni statistiche, analisi e previsioni di elevata qualità. Queste devono essere realizzate in piena autonomia e sulla base di rigorosi principi etico-professionali e di più avanzati standard scientifici. Lo scopo è quello di sviluppare un'approfondita conoscenza della realtà ambientale, economica e sociale dell'italia ai diversi livelli territoriali e favorire i processi decisionali di tutti i soggetti della società. Laboratorio Terziario - Supplemento n 1 al n

2 UFFICIO STUDI E RICERCHE Supplemento n 1 al n 2 di Laboratorio Terziario 2012 Elaborazione per il Consiglio Generale della Fisascat CISL 25 SETTEMBRE ROMA Direttore Responsabile Pierangelo Raineri Editore, Redazione, Direzione, Amministrazione, Pubblicità Union Labor S.r.L. Via Tevere, Roma Telefono/Fax Registrazione del Tribunale di Roma n. 458/2006 del 13/12/2006 ROC 17005

3 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI II trimestre 2012 In termini congiunturali, le importazioni di beni e servizi sono diminuite dello 0,4% e il totale delle risorse (PIL e importazioni di beni e servizi) dello 0,7%. Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate dello 0,2%, gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del 2,3% e i consumi finali nazionali sono scesi dello 0,7%. Nell ambito dei consumi finali, la spesa delle famiglie residenti è diminuita dell 1,0%, mentre quella della Pubblica Amministrazione (PA) e delle Istituzioni Sociali Private (ISP) è cresciuta dello 0,2%. PRODOTTO INTERNO LORDO Valori concatenati, dati destagionalizzati e corretti (numero indice 2000=100) La contrazione degli investimenti è stata determinata da una flessione di tutte le componenti. In particolare, la spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti è diminuita del 3,1%, la spesa per mezzi di trasporto del 3,8% e gli investimenti in costruzioni dell 1,5%. CONTRIBUTI ALLA CRESCITA DEL PIL. PREZZI DELL ANNO PRECEDENTE 1

4 In termini tendenziali, la spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato un calo del 3,5%, dovuto a diminuzioni del 10,1% per gli acquisti di beni durevoli, del 3,5% per quelli di beni non durevoli e dell 1,1% per gli acquisti di servizi. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una diminuzione del 9,5%. In particolare, si registrano flessioni tendenziali del 10,4% della spesa in macchinari e altri prodotti, del 22,4% degli investimenti in mezzi di trasporto e del 6,3% degli investimenti in costruzioni. Nel secondo trimestre, in termini congiunturali, il Pil è aumentato dello 0,4% negli Stati Uniti, dello 0,3% in Germania e in Giappone, è rimasto stazionario in Francia, mentre è diminuito dello 0,5% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si sono registrati incrementi del 3,6% in Giappone, del 2,3% negli Stati Uniti, dell 1,0% in Germania e dello 0,3% in Francia, mentre nel Regno Unito il PIL è diminuito dello 0,5%. Nel complesso, l area Euro ha registrato un calo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% in confronto allo stesso trimestre del Nel secondo trimestre si rilevano andamenti congiunturali negativi del valore aggiunto di tutti i settori produttivi, con cali dell 1,9% per il settore dell agricoltura, dell 1,7% per il settore dell industria in senso stretto, dell 1,5% per il settore delle costruzioni, dell 1,1% per il settore che raggruppa le attività del commercio, alberghi e pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni e dello 0,2% sia per il settore del credito, assicurazioni, attività immobiliari e servizi professionali, sia per il settore degli altri servizi. In termini tendenziali, il valore aggiunto è aumentato dello 0,9% nell agricoltura, mentre è diminuito del 6,0% nell industria in senso stretto, del 6,5% nelle costruzioni e dell 1,1% nel complesso dei servizi. 2

5 CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE Agosto 2012 L indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, diminuisce ad agosto da 82,0 a 78,5. La riduzione dell'indice complessivo è determinata in larga parte dal calo della fiducia rilevato nelle imprese dei servizi, del commercio e delle costruzioni, a fronte di una sostanziale stabilità di quella del settore manifatturiero. I giudizi sugli ordini delle imprese manifatturiere migliorano, mentre le attese di produzione peggiorano lievemente; il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino rimane invariato. Le attese sulla produzione delle imprese manifatturiere peggiorano nei beni strumentali (da 4 a 8 il saldo) e in quelli intermedi (da 9 a 13), mentre risultano stabili nei beni di consumo ( 4 il saldo). L indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione diminuisce da 83,8 a 82,0, quello delle imprese dei servizi di mercato diminuisce da 82,0 a 78,5 e quello del commercio al dettaglio scende da 77,5 a 74,7. Nel settore dei servizi di mercato peggiorano i giudizi e, più sensibilmente, le attese sugli ordini; risulta in lieve aumento il saldo delle attese sull economia in generale. Nel commercio al dettaglio l indice del clima di fiducia registra un calo sia nella grande distribuzione (da 68,0 a 62,0) sia nella distribuzione tradizionale (da 88,1 a 85,3). Ad agosto, l indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi scende a 78,5 da 82,0 di luglio. Peggiorano i giudizi e le attese sugli ordini, mentre è in lieve aumento (da 44 a 43) il saldo delle attese sull economia in generale. La fiducia delle imprese risulta in calo in tutti i settori: da 84,9 a 80,0 nei servizi di informazione e comunicazione, da 68,2 a 64,3 in quelli turistici, da 79,3 a 77,5 nei trasporti e magazzinaggio e da 83,9 a 82,4 nei servizi alle imprese ed altri servizi. I giudizi sugli ordini peggiorano in tutti i settori tranne che nei trasporti e magazzinaggio, dove il saldo passa da 17 a 15; in flessione risultano anche le attese sugli ordini, con un calo particolarmente marcato nei servizi turistici (da 14 a 24 il relativo saldo). Le attese sull andamento dell economia appaiono in diffuso anche se modesto miglioramento, ad eccezione dei trasporti e magazzinaggio, dove si registra una lieve flessione del saldo (da 54 a 55). La fiducia delle imprese dei servizi di mercato scende in tutte le ripartizioni territoriali: nel Nordovest l indice diminuisce da 83,3 a 78,4, nel Nord est da 78,0 a 71,6, al Centro da 81,7 a 81,6 e nel Mezzogiorno da 81,5 a 74,1. 3

6 Nel commercio al dettaglio l indice del clima di fiducia risulta in discesa, portandosi a 74,7 da 77,5 in luglio. Si confermano in peggioramento sia i giudizi sia le aspettative sulle vendite, i cui saldi scendono, rispettivamente, da 49 a 55 e da 19 a 22. Un leggero calo si rileva anche nei giudizi sulle scorte di magazzino. L indicatore di fiducia registra un calo sia nella grande distribuzione (da 68,0 a 62,0) sia in quella tradizionale (da 88,1 a 85,3). I giudizi e le attese sulle vendite peggiorano in entrambe le tipologie distributive (i saldi passano, rispettivamente, da 52 a 61 e da 20 a 28 nella grande distribuzione; da 45 a 51 e da 19 a 22 in quella tradizionale). Le scorte di magazzino sono giudicate in crescita nella grande distribuzione, mentre si riducono in quella tradizionale (da 14 a 17 e da 2 a 1 i saldi). CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE DEI SERVIZI DI MERCATO E DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO Gennaio 2006 agosto 2012, indici destagionalizzati base 2005=100 4

7 FATTURATO DEI SERVIZI II trimestre 2012 Nel secondo trimestre del 2012 l indice aggregato del fatturato dei servizi registra una diminuzione tendenziale del 6,8%. In particolare, il fatturato diminuisce su base tendenziale nel settore del commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli e commercio all'ingrosso ( 9,3%) e in quello dei servizi di trasporto e magazzinaggio ( 1,7%). Anche gli indici del fatturato del settore dei servizi di informazione e comunicazione e di quello delle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione presentano diminuzioni tendenziali, pari rispettivamente all 1,7% ed all 1,6%. Nel secondo trimestre del 2012 gli indici destagionalizzati del fatturato segnano una variazione congiunturale positiva solo per il settore dei servizi di informazione e comunicazione (+0,2%). Variazioni negative si registrano, invece, per tutti gli altri comparti, in particolare: per il trasporto marittimo ( 7,5%), per i servizi postali e attività di corriere ( 3,0%), per la manutenzione e riparazione di autoveicoli ( 2,2%), per il commercio all ingrosso ( 1,4%). All interno del settore del commercio all ingrosso, nel secondo trimestre del 2012 il fatturato segna variazioni tendenziali negative in tutti i comparti. La riduzione maggiore si registra nel commercio di altri macchinari, attrezzature e forniture ( 11,5%), seguito dal commercio di apparecchiature ICT ( 9,0%) e dal commercio all ingrosso specializzato di altri prodotti ( 7,7%). Seguono il commercio di beni di consumo finale ( 6,6%), il commercio all ingrosso non specializzato ( 4,8%), il commercio di materie prime agricole e animali vivi ( 4,6%), il commercio di prodotti alimentari, bevande e tabacco ( 3,2%) e gli intermediari del commercio ( 2,5%). Nel secondo trimestre del 2012 si registrano variazioni tendenziali positive per magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti (+3,6%). L indice registra variazioni tendenziali negative per l aggregato del commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli ( 19,1%), per trasporto terrestre e trasporto mediante condotte ( 2,2%) e per le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione ( 1,6%); in particolare per il settore delle attività di alloggio il fatturato diminuisce del 2,6% e per i servizi di ristorazione dell 1,0%. FATTURATO DEL COMMERCIO ALL INGROSSO A PREZZI CORRENTI PER GRUPPI DI ATTIVITÀ ECONOMICA II trimestre 2012 (a), variazioni percentuali (indici in base 2005=100) 5

8 COMMERCIO AL DETTAGLIO Giugno 2012 A giugno 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato un aumento congiunturale dello 0,4%. Nella media del trimestre aprile giugno 2012 l indice è diminuito dell 1,7% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel confronto con maggio 2012, le vendite aumentano dello 0,2% per i prodotti alimentari e dello 0,4% per quelli non alimentari. Rispetto a giugno 2011, l indice grezzo del totale delle vendite segna una diminuzione dello 0,5%, sintesi di un aumento dell 1,3% per i prodotti alimentari e di una diminuzione dell 1,4% per i beni non alimentari. Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con giugno 2011, una variazione positiva per la grande distribuzione (+1,8%) e una contrazione per le imprese operanti su piccole superfici ( 2,1%). Nei primi sei mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l indice grezzo diminuisce dell 1,4%: le vendite di prodotti alimentari segnano un lieve aumento (+0,2%), mentre quelle di prodotti non alimentari registrano una flessione ( 2,2%). COMMERCIO AL DETTAGLIO Giugno 2010 giugno 2012, indice destagionalizzato e media mobile (base 2005 =100) 6

9 Andamento delle vendite per forma distributiva e tipologia di esercizio Nel confronto con giugno 2011 si registra una variazione positiva dell 1,8% per le vendite delle imprese della grande distribuzione e una flessione del 2,1% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione le vendite segnano un aumento tendenziale sia per i prodotti alimentari (+3,6%) sia, in misura più contenuta, per quelli non alimentari (+0,2%). Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite diminuiscono sia per i prodotti alimentari ( 2,1%), sia per quelli non alimentari ( 2,3%). Nel mese di giugno 2012, tra le imprese della grande distribuzione si registrano aumenti tendenziali del 2,2% per gli esercizi non specializzati e dello 0,3% per quelli specializzati. Nei primi, le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare aumentano del 2,5%, quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare dello 0,6%. Con riferimento agli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, si registrano aumenti in tutte le tipologie: +4,0% per i supermercati, +3,9% per i discount e +0,2% per gli ipermercati. Andamento delle vendite per dimensione di impresa Con riferimento alla dimensione delle imprese della distribuzione commerciale al dettaglio, nel mese di giugno 2012 il valore delle vendite diminuisce, in termini tendenziali, del 3,2% nelle imprese fino a 5 addetti, dello 0,2% in quelle da 6 a 49 addetti ed aumenta dell 1,4% nelle imprese con almeno 50 addetti. Nel confronto tendenziale relativo ai primi sei mesi dell anno, il valore delle vendite diminuisce del 2,6% nelle imprese fino a 5 addetti, del 2,0% in quelle da 6 a 49 addetti e dello 0,1% nelle imprese con almeno 50 addetti. Prodotti non alimentari Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari (Prospetto 4), a giugno 2012 si registrano variazioni tendenziali negative nella maggior parte dei gruppi di prodotti. Le diminuzioni più marcate riguardano i gruppi: Mobili, articoli tessili, arredamento ( 4,6%), Cartoleria, libri, giornali, riviste ( 3,3%) e Dotazioni per l informatica, telecomunicazioni, telefonia ( 3,0%). L aumento tendenziale di maggiore entità riguarda il gruppo Elettrodomestici, radio, tv e registratori (+1,6%). Nel primo semestre del 2012 tutti i gruppi di prodotti non alimentari hanno registrato, rispetto allo stesso periodo del 2011, una diminuzione delle vendite. Le flessioni più ampie riguardano i gruppi Mobili, articoli tessili, arredamento ( 3,3%), Cartoleria, libri, giornali, riviste ( 3,1%) e Prodotti farmaceutici ( 3,0%), mentre la diminuzione più contenuta è stata registrata per il gruppo Altri prodotti (gioiellerie, orologerie) ( 0,7%). 7

10 PREZZI AL CONSUMO Agosto 2012 Nel mese di agosto, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,2% nei confronti di agosto 2011 (era +3,1% a luglio). L inflazione acquisita per il 2012 sale al 3,0% L inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,1% (dal 2,2% di luglio). Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell indice dei prezzi al consumo si porta al 2,2% (+2,3% nel mese precedente). Rispetto a un anno prima il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 3,9%, dal 3,8% del mese precedente, e quello dei prezzi dei servizi si porta al 2,3% (era +2,0% a luglio). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi si riduce di due decimi di punto rispetto al mese di luglio. Ad agosto, l accelerazione dell inflazione è dovuta all aumento congiunturale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+3,3%) che determina una forte accelerazione del loro tasso tendenziale di crescita (13,2% dal 10,5% di luglio). Il rialzo congiunturale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati è principalmente spiegato dall aumento dei prezzi di tutti i carburanti. I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori aumentano su base mensile dello 0,3% e il tasso di crescita su base annua sale al 4,2% (+4,0% a luglio). L indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e un aumento del 3,3% su quello corrispondente del 2011 (la stima preliminare era +3,5%), con una decelerazione di tre decimi di punto percentuale rispetto a luglio 2012 (+3,6%). L indice IPCA a tassazione costante (IPCA TC) risulta invariato sul piano congiunturale e in aumento del 2,4% su quello tendenziale. L indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,5% su base mensile e del 3,1% su base annua. Si precisa che, diversamente dagli indici nazionali NIC e FOI, l indice armonizzato dei prezzi al consumo tiene conto delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi e promozioni). Ciò può determinare in alcuni mesi dell anno andamenti congiunturali significativamente diversi da quelli degli indici nazionali. Inoltre, diversamente dagli indici nazionali, che considerano il prezzo pieno di vendita, l indice IPCA si riferisce al prezzo effettivamente pagato dal consumatore. Ad esempio, per i medicinali e i servizi paramedici, negli indici nazionali viene considerato il prezzo pieno del prodotto, mentre nell indice armonizzato il prezzo di riferimento è rappresentato dalla quota effettivamente a carico del consumatore (il ticket). 8

11 IPCA Le divisioni di spesa Ad agosto la diminuzione congiunturale più marcata riguarda i prezzi della divisione Abbigliamento e calzature ( 5,6%), ridottisi a causa del proseguimento dei saldi estivi. Diminuzioni congiunturali molto più contenute si registrano, inoltre, per i prezzi dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche, dei Mobili e articoli per la casa e dei Servizi ricettivi e di ristorazione (per tutti e tre 0,1%). L incremento congiunturale maggiore interessa i prezzi dei Trasporti (+2,7%). In aumento sul mese precedente risultano anche i prezzi delle Comunicazioni (+0,4%), di Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,3%) e di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,2%). I prezzi delle rimanenti divisioni non variano su base mensile. Gli incrementi tendenziali più elevati riguardano le divisioni Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,1%), Bevande alcoliche e tabacchi e Trasporti (per entrambe +6,3%). I prezzi delle Comunicazioni sono in flessione su base annua ( 0,8%). Il differenziale dei tassi di crescita tendenziali dell indice IPCA e dell indice a tassazione costante resta pari a 0,9 punti percentuali. Esso incorpora, cumulandoli, gli effetti delle variazioni nell imposizione indiretta verificatesi negli ultimi dodici mesi, tra i quali gli incrementi delle accise sui carburanti, registrati nella seconda metà del 2011 e l aumento dell aliquota dell Iva ordinaria dal 20% al 21%, introdotto con la Legge n. 148 del 16 settembre Tale differenziale rappresenta il massimo impatto potenziale delle variazioni di imposte indirette degli ultimi dodici mesi sul tasso di inflazione misurato mediante l IPCA, nell ipotesi di una loro traslazione immediata e completa sui prezzi finali dei prodotti. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO IPCA E IPCA TC Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell anno precedente 9

12 OCCUPATI E DISOCCUPATI Luglio 2012 e II trimestre 2012 A luglio 2012, secondo i dati provvisori destagionalizzati. il numero degli occupati è pari a mila, invariato sia nel confronto con il mese precedente sia in termini tendenziali. La stabilità dell occupazione è sintesi del calo della componente maschile e dell aumento di quella femminile. Il tasso di occupazione è pari al 57,1% e non segna variazioni né in termini congiunturali né su base annua. Il numero dei disoccupati, pari a mila, registra un lieve calo dello 0,1% rispetto a giugno. Su base annua le persone in cerca di occupazione aumentano del 33,6% (695 mila unità). Il tasso di disoccupazione si attesta al 10,7%, invariato rispetto a giugno e in aumento di 2,5 punti percentuali su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15 24enni, ovvero l incidenza dei disoccupati sul totale degli attivi, è pari al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali rispetto a giugno e di 7,4 punti nei dodici mesi. Tra i 15 24enni le persone in cerca di lavoro sono 618 mila e rappresentano il 10,2% della popolazione in questa fascia d età. Gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività è pari al 36%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a giugno. TASSO DI DISOCCUPAZIONE. Luglio 2011 luglio 2012, dati destagionalizzati, valori percentuali 10

13 Luglio 2012: differenze di genere Nel mese di luglio, secondo i dati provvisori destagionalizzati, l occupazione maschile segna una variazione negativa sia in termini congiunturali ( 0,1%) sia su base annua ( 1,3%). L occupazione femminile aumenta rispetto a giugno dello 0,2% e dell 1,9% nei dodici mesi. Il tasso di occupazione maschile (pari al 66,6%) diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,0 punti rispetto a luglio 2011; quello femminile (pari al 47,6%) aumenta di 0,1 punti nel confronto con il mese precedente e di 1,0 punti percentuali in termini tendenziali. La disoccupazione maschile diminuisce rispetto al mese precedente dello 0,4% e aumenta del 38,5% rispetto a un anno prima. Il numero di donne disoccupate registra un aumento dello 0,3% rispetto a giugno e del 28,3% su base annua. Il tasso di disoccupazione maschile (10%) è stabile nel confronto con giugno, mentre cresce di 2,7 punti percentuali nei dodici mesi; quello femminile (pari all 11,8%) resta invariato rispetto al mese precedente e aumenta di 2,2 punti rispetto a luglio Gli uomini inattivi aumentano dello 0,5% rispetto al mese precedente e diminuiscono del 3,7% su base annua. Il numero di donne inattive segna una variazione negativa sia nel confronto congiunturale ( 0,5%) sia rispetto a dodici mesi prima ( 4,9%). Il mercato del lavoro nel II trimestre 2012 (dati grezzi) Nel secondo trimestre 2012 il numero degli occupati diminuisce in termini tendenziali dello 0,2% ( unità). Il risultato sintetizza il nuovo calo dell occupazione maschile, a fronte del protrarsi del positivo andamento di quella femminile. L aumento dell occupazione più adulta con almeno 50 anni, soprattutto a tempo indeterminato, si contrappone al persistente calo su base annua di quella più giovane e dei 35 49enni. Al calo tendenziale dell occupazione italiana ( unità) si associa la crescita di quella straniera ( unità). In confronto al secondo trimestre 2011, tuttavia, il tasso di occupazione degli italiani rimane stabile, mentre quello degli stranieri segnala una nuova significativa riduzione (dal 63,5% al 61,5%). Gli occupati a tempo pieno proseguono la dinamica negativa ( 2,3%, pari a unità). La caduta tendenziale, particolarmente accentuata nelle costruzioni e nei servizi alle imprese, interessa sia l occupazione dipendente a carattere permanente sia quella autonoma full time. Gli occupati a tempo parziale continuano a crescere in misura ancora sostenuta (+10,9%, pari a unità), ma si tratta in gran parte di part time involontario. L industria in senso stretto accentua la flessione avviatasi nel precedente trimestre, registrando un calo tendenziale del 2,2% ( unità), concentrato nelle imprese di medio grande dimensione. Non si arresta la riduzione degli occupati nelle costruzioni ( 5,1%, pari a unità). Il terziario registra una variazione positiva (+0,6%, pari a unità), dovuta alla crescita delle posizioni lavorative dipendenti e alla diminuzione di quelle autonome. 11

14 Il numero dei disoccupati manifesta un ulteriore forte aumento su base tendenziale (+38,9%, pari a unità), portandosi a unità. Circa la metà dell aumento della disoccupazione è alimentato dalle persone con almeno 35 anni. La crescita interessa tutto il territorio ed è dovuta in sei ogni dieci casi a quanti hanno perso la precedente occupazione. Il tasso di disoccupazione (dati grezzi) è pari al 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto a un anno prima; l indicatore passa dal 6,9% del secondo trimestre 2011 al 9,8% per gli uomini e dal 9% all 11,4% per le donne. Il tasso di disoccupazione dei 15 24enni sale dal 27,4% del secondo trimestre 2011 al 33,9%, con un picco del 48% per le giovani donne del Mezzogiorno. Si riduce la popolazione inattiva ( 4,9%, pari a unità), a motivo della discesa di quanti non cercano e non sono disponibili a lavorare. All aumentata partecipazione delle donne e dei giovani si accompagna, in quattro ogni dieci casi, la riduzione degli inattivi tra 55 e 64 anni, presumibilmente rimasti nell occupazione dati i progressivi maggiori vincoli per l accesso alla pensione. Gli occupati Nel secondo trimestre 2012, il numero di occupati (dati grezzi) registra una flessione tendenziale dello 0,2% ( unità), con un calo dell occupazione maschile ( 1,5%, pari a unità), diffuso sull intero territorio, e un aumento di quella femminile (+1,6%, pari a unità), che interessa soprattutto il Nord e il Mezzogiorno. Nel secondo trimestre 2012 prosegue la significativa riduzione su base annua degli occupati italiani ( unità), dovuta esclusivamente alla componente maschile ( unità). Con intensità inferiore al recente passato, prosegue la crescita tendenziale dell occupazione straniera ( unità), sostenuta esclusivamente dalle donne, in particolare nelle regioni centro settentrionali. 12

15 Tasso di occupazione Nel secondo trimestre 2012, dopo la flessione del precedente trimestre, il tasso di occupazione per la popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) segnala una moderato calo tendenziale ( 0,1 punti percentuali), attestandosi al 57,1%. L indicatore scende in misura molto contenuta nelle regioni settentrionali e in quelle centrali ( 0,1 punti percentuali rispetto al secondo trimestre 2011, in entrambi i casi) e con intensità leggermente più ampia nel Mezzogiorno ( 0,2 punti percentuali), dove si posiziona al 44,2%. l tasso di occupazione degli uomini scende al 66,8% ( 1,1 punti percentuali rispetto a un anno prima). La flessione dell indicatore, diffusa a livello territoriale, interessa con maggiore forza il Mezzogiorno (dal 58,1% del secondo trimestre 2011 all attuale 56,6%). Il tasso di occupazione femminile sale al 47,5% (+0,8 punti percentuali), interessando in misura più estesa le regioni del Nord e quelle del Mezzogiorno. Proseguendo la tendenza avviatasi nel primo trimestre 2009, continua a ridursi il tasso di occupazione degli stranieri (61,5%, a fronte del 63,5% nel secondo trimestre 2011). L indicatore, in forte calo per gli uomini (dal 77,5% del secondo trimestre 2011 al 72,7%), segnala un contenuto accrescimento per le donne (dal 50,9% al 51,5%). La discesa dell occupazione giovanile si manifesta anche con riguardo al tasso di occupazione, che per i 15 34enni scende dal 45% del secondo trimestre 2011 all attuale 43,9% (dal 19% al 18,9% per i 15 24enni). Posizione nella professione e settore di attività economica Nel secondo trimestre 2012 alla modesta crescita su base annua delle posizioni lavorative dipendenti si associa il persistente calo di quelle autonome. L agricoltura registra una crescita del numero di occupati nelle posizioni lavorative dipendenti e autonome del Nord e nelle sole posizioni alle dipendenze del Mezzogiorno. Dopo la moderata flessione del precedente trimestre, l occupazione dell industria in senso stretto segnala una nuova più robusta riduzione tendenziale ( 2,2%, pari a unità). Il risultato riflette la discesa dell occupazione in tutte le ripartizioni geografiche e coinvolge sia i dipendenti sia gli indipendenti. Nelle costruzioni l occupazione continua a ridursi ( 5,1%, pari a unità); la flessione riguarda in misura più elevata l occupazione dipendente residente nel Centro e, soprattutto, nel Mezzogiorno. Il terziario manifesta un moderato aumento (+0,6%, pari a unità in più rispetto al secondo trimestre 2011). Il risultato è dovuto esclusivamente all aumento dell occupazione dipendente, in particolare della componente più adulta (55 anni e oltre), a motivo della crescente permanenza nell occupazione, e di quella a tempo parziale. Nel secondo trimestre 2012, occupati (erano nello stesso periodo del 2011) dichiarano di non avere lavorato nella settimana di riferimento dell indagine, o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma, perché in Cassa integrazione guadagni. 13

16 OCCUPATI PER POSIZIONE, SETTORE DI ATTIVITÀ E RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Carattere dell occupazione e tipologia di orario Nel secondo trimestre 2012 le figure lavorative a tempo pieno segnalano una forte caduta ( 2,3%, pari a unità rispetto allo stesso periodo di un anno prima). Il risultato riflette il calo del lavoro autonomo full time ( 3,8%, pari a unità) e dei dipendenti a tempo indeterminato ( 1,9%, pari a unità), a fronte della sostanziale stabilità di quelli a tempo determinato. Dopo la crescita intervenuta nel biennio , prosegue l aumento degli occupati a tempo parziale: nel secondo trimestre 2012 l occupazione a orario ridotto aumenta su base annua del 10,9% ( unità). L incremento coinvolge le posizioni lavorative dipendenti maschili e, nei valori assoluti, soprattutto quelle femminili ed è dovuto nella maggioranza dei casi al part time di tipo involontario, ossia ai lavori accettati in mancanza di occasioni di impiego a tempo pieno. Continua a crescere il numero dei dipendenti a termine (+4,5% pari a unità), ma esclusivamente nelle posizioni a tempo parziale, coinvolgendo per circa i due terzi lavoratori di età inferiore a 35 anni. La crescita del lavoro a termine emerge soprattutto nell agricoltura, negli alberghi e ristorazione, nella sanità. L incidenza del lavoro a termine sul totale degli occupati sale così al 10,7%. I disoccupati Nel secondo trimestre 2012 il numero delle persone in cerca di occupazione (dati grezzi) registra un nuovo considerevole incremento tendenziale (+38,9%, pari a unità). La crescita coinvolge sia gli uomini sia le donne e si presenta diffusa sull insieme del territorio nazionale, con una punta, nei valori assoluti, nell area meridionale ( unità in più, a fronte di e unità rispettivamente nel Nord e nel Centro). L area della disoccupazione straniera continua a crescere per entrambe le componenti di genere ( unità su base annua gli uomini e unità le donne). Nella classe tra 15 e 24 anni, il numero delle persone in cerca di occupazione è pari a unità ( unità in più in confronto al secondo trimestre 2011) e rappresenta il 9,7% della popolazione di questa fascia di età. In confronto a un anno prima, nel secondo trimestre 2012 l aumento delle persone in cerca di lavoro interessa ancora una volta in misura prevalente gli ex occupati (+48,1%, pari a unità). Continua a crescere anche il gruppo degli ex inattivi con precedenti esperienze lavorative (+32,6%, pari a unità) e quello alla ricerca del primo impiego (+28,8%, pari a unità in più rispetto al secondo trimestre 2011). 14

17 Sostenuti dal nuovo forte incremento del secondo trimestre del 2012, i disoccupati che hanno perso la precedente occupazione arrivano a rappresentare il 51% del totale dei disoccupati. L incidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o più) sale dal 52,9% del secondo trimestre 2011 all attuale 53,1%. Tasso di disoccupazione Nel secondo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione (dati grezzi) è pari al 10,5%, con un aumento di 2,7 punti percentuali rispetto a un anno prima. Il tasso di disoccupazione maschile, dopo la crescita dei due precedenti trimestri, aumenta su base annua di 2,9 punti percentuali, portandosi al 9,8%; quello femminile aumenta di 2,4 punti, collocandosi all 11,4%. Nel Nord la crescita tendenziale dell indicatore (dal 5,2% al 7,3%) è dovuta in misura più ampia alla componente maschile; nel Centro il tasso sale dal 6,6% del secondo trimestre 2011 all 8,9%, a motivo della crescita sia di quello maschile sia di quello femminile. Nel Mezzogiorno l indicatore raggiunge il 17,1% (era il 13,1% nel secondo trimestre 2011). Il risultato sconta l incremento particolarmente intenso dell indicatore per gli uomini (dall 11,6% al 16%) a cui si associa il significativo aumento per le donne (dal 15,6% all attuale 18,9%). Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 13,6% a fronte del 10,9% del secondo trimestre L indicatore continua a crescere sia per gli uomini (dall 8,5% al 12,1%) sia per le donne (dal 14,1% al 15,4%). Il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni raggiunge il 33,9% (era il 27,4% un anno prima). Per la componente maschile l indicatore aumenta sull insieme del territorio nazionale e, in particolare, nel Centro; per quella femminile cresce nel Nord e nel Mezzogiorno, dove tocca un massimo del 48%. Gli inattivi Tra aprile e giugno 2012 il numero degli inattivi in età compresa tra 15 e 64 anni (dati grezzi) registra, per il quarto trimestre consecutivo, un ulteriore significativo calo su base annua ( 4,9%, pari a unità). La riduzione, diffusa a livello territoriale, è consistente nel Nord ( 4,8%, unità) e soprattutto nel Mezzogiorno ( 4,9%, pari a unità). In entrambi i casi interessa in misura più estesa le donne. Nel Centro il calo del numero degli inattivi è meno ampio nei valori assoluti ( unità), e anche in questo caso coinvolge soprattutto la componente femminile. La discesa tendenziale del numero degli inattivi (15 64 anni) deriva dalla nuova forte riduzione della componente italiana ( unità), diffusa in tutte le classi di età, non compensata dall ulteriore moderato aumento di quella straniera ( unità). Il calo della componente italiana riguarda sia gli uomini ( unità) sia, soprattutto, le donne ( unità), in particolare nel Nord e nel Mezzogiorno. 15

18 La discesa del numero degli inattivi è sintesi di andamenti differenti per tipologia, con l accrescimento dell area dell inattività più vicina al mercato del lavoro e la contestuale più forte discesa di quella più distante da esso. Infatti, all aumento su base annua di quanti non hanno cercato lavoro ma sarebbero disponibili a lavorare ( unità), e a quella degli individui che hanno cercato lavoro ma non sono disponibili a lavorare ( unità), si associa l aumento di quanti hanno cercato non attivamente un impiego e si dichiarano interessati a lavorare qualora se ne offrisse l opportunità ( unità). Per altro verso, si assiste alla notevole riduzione tendenziale di quanti non erano interessati a lavorare ( unità), che coinvolge in quattro ogni dieci casi gli individui tra 55 e 64 anni. Vi concorre presumibilmente l impatto delle mancate uscite dall occupazione delle persone di questa classe di età, in ragione dell inasprimento dei requisiti anagrafici e contributivi per l accesso alla pensione. In base ai motivi della mancata ricerca del lavoro, alla crescita dello scoraggiamento (+15,3%, pari a unità) e dei motivi non compresi tra quelli indicati (+6,5%, pari a unità) si contrappone la marcata riduzione su base annua degli altri motivi. In particolare, emerge la consistente flessione dei motivi familiari ( 8%, pari a unità) e soprattutto il forte calo del numero delle persone non interessate a trovare un lavoro ( 14,6%, pari a unità). Tasso di inattività Nel secondo trimestre 2012 il tasso di inattività della popolazione tra 15 e 64 anni (dati grezzi) si attesta al 36,1%, in riduzione di 1,8 punti percentuali rispetto a un anno prima. Il risultato deriva dalla più contenuta discesa tendenziale dell indicatore per gli uomini (dal 27% al 25,8%) e dal più sostenuto calo rilevato per le donne (dal 48,6% al 46,3%). Nel Nord l indicatore scende dal 31,1% del secondo trimestre 2011 al 29,6%; nel Centro passa dal 33,7% al 32,1%; nel Mezzogiorno si riduce dal 48,8% al 46,6% del secondo trimestre In questa ripartizione, il risultato riflette la contemporanea riduzione del tasso d inattività maschile ( 1,7 punti percentuali) e, per il settimo consecutivo trimestre, di quello femminile (dal 63,2% del secondo trimestre 2011 al 60,4%). Il tasso di inattività della popolazione straniera tra 15 e 64 anni sale dal 15,3% al 17,2% per gli uomini; per le donne l indicatore scende dal 40,7% al 39,1%. Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 73,8% del secondo trimestre 2011 al 71,4%. Tra gli uomini il calo è diffuso soprattutto nel Mezzogiorno (dal 73,5% al 69%); tra le donne nel Centro (78,1% al 75,7%). La discesa del numero dei giovani inattivi è per circa quattro quinti spiegata dalla contrazione di quanti indicano lo studio (o la formazione professionale) come principale ragione della mancata partecipazione al mercato del lavoro. 16

19

20 il periodico d informazione della fisascat cisl il periodico di documentazione della fisascat cisl

Occupazione/disoccupazione giovanile anni 2011/2012

Occupazione/disoccupazione giovanile anni 2011/2012 Occupazione/disoccupazione giovanile anni 2011/2012 Il rapporto Censis del 2011, ha fatto emergere come l Italia negli ultimi 4 anni abbia avuto un grosso calo dell occupazione giovanile. I dati Censis

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 30 novembre 2011 Novembre 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di novembre, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 30 settembre 2011 Settembre 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di settembre, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 1 marzo 2011 Febbraio 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di febbraio, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Aprile Dati provvisori. 29 aprile 2011

PREZZI AL CONSUMO. Aprile Dati provvisori. 29 aprile 2011 29 aprile 2011 Aprile 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di aprile, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Agosto Dati provvisori. 31 agosto 2012

PREZZI AL CONSUMO. Agosto Dati provvisori. 31 agosto 2012 31 agosto 2012 Agosto 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Ad agosto 2012, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi,

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 31 maggio 2011 Maggio 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di maggio, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 4 febbraio 2011 Gennaio 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori A partire dai dati di gennaio 2011 la base di riferimento dell indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC) è il

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 29 luglio 2011 Luglio 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di luglio, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Febbraio Dati provvisori. 1 marzo 2012

PREZZI AL CONSUMO. Febbraio Dati provvisori. 1 marzo 2012 1 marzo 2012 Febbraio 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di febbraio, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Marzo Dati provvisori. 31 marzo 2011

PREZZI AL CONSUMO. Marzo Dati provvisori. 31 marzo 2011 31 marzo 2011 Marzo 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di marzo, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi,

Dettagli

fatturato ordinativi

fatturato ordinativi A dicembre 2014 il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, aumenta dell'1,4% rispetto a novembre, registrando incrementi sia sul mercato interno (+0,8%), sia su quello estero (+2,8%). Nell'intero

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Settembre Dati provvisori. 28 settembre 2012

PREZZI AL CONSUMO. Settembre Dati provvisori. 28 settembre 2012 28 settembre 2012 Settembre 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di settembre 2012, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 31 ottobre 2011 Ottobre 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di ottobre, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 30 agosto 2013 Agosto 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di agosto 2013, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei

Dettagli

Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività

Indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività 31 agosto 2011 Agosto 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di agosto, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei

Dettagli

Marzo 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Marzo 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 31 marzo 2014 Marzo 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di marzo 2014, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 5 febbraio 2013 Gennaio 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di gennaio 2013, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo

Dettagli

Maggio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Maggio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 30 maggio 2014 Maggio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di maggio 2014, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 aprile 2011 OCCUPATI E DISOCCUPATI Nella media del 2010 l occupazione si è ridotta dello 0,7% (-153.000 unità) rispetto all anno precedente. La flessione è dovuta eslusivamente alla componente maschile

Dettagli

30 agosto Agosto 2012 CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE

30 agosto Agosto 2012 CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE 30 agosto Agosto CLIMA DI FIDUCIA DELLE IMPRESE L indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator; per i dettagli si veda la nota metodologica allegata),

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Marzo Dati provvisori. 29 marzo 2013

PREZZI AL CONSUMO. Marzo Dati provvisori. 29 marzo 2013 29 marzo 2013 Marzo 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di marzo 2013, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,

Dettagli

Conti economici trimestrali Nel II trimestre 2016 Pil invariato sul trimestre precedente e +0,8% sul II trimestre 2015 Retribuzioni contrattuali A

Conti economici trimestrali Nel II trimestre 2016 Pil invariato sul trimestre precedente e +0,8% sul II trimestre 2015 Retribuzioni contrattuali A Conti economici trimestrali Nel II trimestre 2016 Pil invariato sul trimestre precedente e +0,8% sul II trimestre 2015 Retribuzioni contrattuali A luglio 2016 le retribuzioni contrattuali invariate su

Dettagli

31 Marzo 2011 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. L occupazione a Ferrara nel 2010

31 Marzo 2011 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA. L occupazione a Ferrara nel 2010 31 Marzo 2011 n 5 STATISTICA - COMUNE DI FERRARA L occupazione a Ferrara nel 2010 L andamento positivo dell economia italiana nel 2010, tornata a crescere dopo la crisi iniziata nella seconda metà del

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 29 maggio 2015 I trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

Andamento delle vendite per forma distributiva e tipologia di esercizio

Andamento delle vendite per forma distributiva e tipologia di esercizio 25 ottobre 2012 Agosto 2012 Ad agosto 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una variazione

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Ottobre Dati provvisori. 31 ottobre 2012

PREZZI AL CONSUMO. Ottobre Dati provvisori. 31 ottobre 2012 31 ottobre 2012 Ottobre 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di ottobre 2012, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Febbraio Dati provvisori. 1 marzo 2013

PREZZI AL CONSUMO. Febbraio Dati provvisori. 1 marzo 2013 1 marzo 2013 Febbraio 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di febbraio 2013, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 29 agosto 2012 Giugno 2012 A giugno 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato un aumento congiunturale

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 23 novembre 2012 Settembre 2012 A settembre 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato un lieve

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 13 settembre 2012 Agosto 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di agosto, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento

Dettagli

FATTURATO DEI SERVIZI

FATTURATO DEI SERVIZI 7 settembre 2012 II trimestre 2012 FATTURATO DEI SERVIZI Nel secondo trimestre del 2012 l indice aggregato del fatturato dei servizi registra una diminuzione tendenziale del 6,8%. In particolare, il fatturato

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 27 marzo 2013 Gennaio 2013 A partire dai dati riferiti a gennaio 2013 gli indici delle vendite al dettaglio sono diffusi nella nuova base di riferimento 2010=100; di conseguenza, i dati riferiti agli anni

Dettagli

MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento febbraio 2012.

MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento febbraio 2012. MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento febbraio 2012. A febbraio 2012 il monte retributivo destagionalizzato dei lavoratori interinali mostra un aumento

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 luglio 2012 Maggio 2012 A maggio 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione congiunturale

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 10 giugno 2014 I trimestre 2014 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 22 dicembre 2011 Ottobre 2011 Ad ottobre 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato un aumento congiunturale

Dettagli

Maggio 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Maggio 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 29 maggio 2015 Maggio 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di maggio 2015, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Luglio Dati provvisori. 31 luglio 2013

PREZZI AL CONSUMO. Luglio Dati provvisori. 31 luglio 2013 31 luglio 2013 Luglio 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di luglio 2013, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 22 aprile 2011 Febbraio 2011 A febbraio 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è aumentato dello 0,1% rispetto

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 10 agosto 2012 Luglio 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di luglio, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento

Dettagli

FATTURATO DEI SERVIZI

FATTURATO DEI SERVIZI 3 dicembre 212 III trimestre 212 FATTURATO DEI SERVIZI Nel terzo trimestre del 212 l indice aggregato del fatturato dei servizi registra una diminuzione tendenziale del 5,6%. Considerando i diversi settori,

Dettagli

INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO

INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO 22 febbraio 2012 Gennaio 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di gennaio, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento

Dettagli

Agosto 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Agosto 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 31 agosto 2015 Agosto 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di agosto 2015, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 febbraio 2012 Dicembre 2011 A dicembre 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 30 settembre 2011 Agosto 2011 (dati provvisori) e OCCUPATI E DISOCCUPATI Agosto 2011 Ad agosto 2011 gli occupati sono 23.003 mila unità, in aumento dello 0,1% (26 mila unità) rispetto a luglio. La crescita

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 1 dicembre 2015 III trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel terzo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

Luglio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Luglio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 31 luglio 2014 Luglio 2014 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di luglio 2014, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei

Dettagli

FATTURATO DEI SERVIZI

FATTURATO DEI SERVIZI 5 giugno 2013 I trimestre 2013 FATTURATO DEI SERVIZI A partire dai dati riferiti al primo trimestre 2013 gli indici di fatturato dei servizi sono diffusi nella nuova base di riferimento 2010=100; di conseguenza,

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 settembre 2012 Luglio 2012 A luglio 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 20 dicembre 2012 Ottobre 2012 Ad ottobre 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 giugno 2012 Aprile 2012 Ad aprile 2012 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato una diminuzione

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 novembre 2011 Settembre 2011 A settembre 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha segnato un calo dello

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 13 giugno 2012 Maggio 2012 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di maggio, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra una variazione

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI III trimestre 2014 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel terzo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 24 luglio 2013 Maggio 2013 A maggio 2013 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) aumenta dello 0,1% rispetto

Dettagli

IRE - Rapporto mensile

IRE - Rapporto mensile IRE - Rapporto mensile Giugno 2014 Indicatori congiunturali nazionali ed internazionali Previsioni della Commissione Europea Paese Crescita del PIL (%) Tasso di disoccupazione (%) Deficit di bilancio (%

Dettagli

FATTURATO DEI SERVIZI

FATTURATO DEI SERVIZI 6 settembre 2013 II trimestre 2013 FATTURATO DEI SERVIZI Nel secondo trimestre del 2013 l indice del fatturato dei servizi registra una diminuzione del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente.

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 30 agosto 2011 Giugno 2011 A giugno 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è diminuito, rispetto a maggio

Dettagli

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI

CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI 1 settembre 2015 II trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel secondo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL),

Dettagli

Febbraio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori

Febbraio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori 31 marzo 2015 Febbraio 2015 OCCUPATI E DISOCCUPATI Dati provvisori Dopo la crescita del mese di dicembre e la sostanziale stabilità di gennaio, a febbraio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,2% (-44

Dettagli

OCCUPATI E DISOCCUPATI

OCCUPATI E DISOCCUPATI 1 luglio 2011 Maggio 2011 (dati provvisori) e OCCUPATI E DISOCCUPATI Maggio 2011 A maggio 2011 gli occupati sono 22.914 mila unità, in aumento dello 0,1% (21mila unità) rispetto ad aprile. Nel confronto

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006 21 dicembre 2006 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di ottobre 2006 l'indice generale del valore delle

Dettagli

IL MERCATO DEL LAVORO

IL MERCATO DEL LAVORO 13 marzo 2018 IV trimestre 2017 IL MERCATO DEL LAVORO una lettura integrata Il 2017, nel complesso, si caratterizza per un nuovo aumento dell occupazione sia nei valori assoluti sia nel tasso che coinvolge

Dettagli

Cruscotto congiunturale

Cruscotto congiunturale La dinamica dell economia italiana a cura della Segreteria Tecnica n. 3 23 dicembre 2015 Cruscotto congiunturale Pil e occupazione Nel terzo trimestre l attività produttiva conferma i risultati positivi

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008 23 dicembre 2008 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di ottobre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Agosto 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Agosto 2008 22 ottobre 2008 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Agosto 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di agosto 2008 l'indice generale del valore delle vendite

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007 24 aprile 2007 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di febbraio 2007 l'indice generale del valore delle

Dettagli

MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento gennaio 2012.

MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento gennaio 2012. MONTE RETRIBUTIVO, OCCUPATI E ORE LAVORATE NEL LAVORO INTERINALE 1. Periodo di riferimento gennaio 2012. A gennaio 2011 il monte retributivo destagionalizzato dei lavoratori interinali mostra un aumento

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 23 Giugno 2015 Aprile 2015 COMMERCIO AL DETTAGLIO Per ampliare l insieme delle informazioni statistiche congiunturali sul settore del commercio al dettaglio, a partire da questo mese vengono diffusi anche

Dettagli

Giugno 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori

Giugno 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori 30 giugno 2015 Giugno 2015 PREZZI AL CONSUMO Dati provvisori Nel mese di giugno 2015, secondo le stime preliminari, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei

Dettagli

CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO

CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO 1. PIL-Prodotto Interno Lordo L'economia del Trentino ha registrato una crescita del PIL superiore a quella dell Italia sia nel 2016 (rispettivamente +1,1% e +0,9%)

Dettagli

NEWSLETTER CGIL LIGURIA MARCO DE SILVA UFFICIO ECONOMICO - CGIL LIGURIA

NEWSLETTER CGIL LIGURIA MARCO DE SILVA UFFICIO ECONOMICO - CGIL LIGURIA NEWSLETTER CGIL LIGURIA FACTS & FIGURES #10/2015 MARCO DE SILVA UFFICIO ECONOMICO - CGIL LIGURIA Nota mensile n. 3/2015 Nella Nota Mensile sull andamento dell economia italiana del mese di marzo 2015:

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 15 settembre 2011 Agosto 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di agosto, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO. Aprile Dati definitivi. 16 maggio INDICE GENERALE NIC Aprile 2010-aprile 2011, variazioni percentuali congiunturali

PREZZI AL CONSUMO. Aprile Dati definitivi. 16 maggio INDICE GENERALE NIC Aprile 2010-aprile 2011, variazioni percentuali congiunturali 16 maggio 2011 Aprile 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di aprile, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 12 agosto 2011 Luglio 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di luglio, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento

Dettagli

In T4 2014, l attività economica nell area euro è attesa crescere dello 0,2%, lo stesso tasso registrato in T3. L evoluzione positiva proseguirà

In T4 2014, l attività economica nell area euro è attesa crescere dello 0,2%, lo stesso tasso registrato in T3. L evoluzione positiva proseguirà In T4 2014, l attività economica nell area euro è attesa crescere dello 0,2%, lo stesso tasso registrato in T3. L evoluzione positiva proseguirà anche nei primi mesi dell anno corrente: il PIL è previsto

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 maggio 2011 Marzo 2011 A marzo 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è diminuito dello 0,2% rispetto

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 Settembre 2014 Luglio 2014 A luglio 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) segna una lieve contrazione

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 12 aprile 2013 Marzo 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di marzo 2013, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello % rispetto

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 14 ottobre 2011 Settembre 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di settembre, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra una

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 23 Dicembre 2014 Ottobre 2014 Ad ottobre 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) è stabile rispetto al mese

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 26 Marzo 2014 Gennaio 2014 A gennaio 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra una variazione nulla

Dettagli

IRE - Rapporto mensile

IRE - Rapporto mensile IRE - Rapporto mensile Luglio 2014 Indicatori congiunturali nazionali ed internazionali Previsioni della Commissione Europea Paese Crescita del PIL (%) Tasso di disoccupazione (%) Deficit di bilancio (%

Dettagli

Conti economici trimestrali III trimestre 2008

Conti economici trimestrali III trimestre 2008 Conti economici trimestrali 0 dicembre 2008 Nel terzo trimestre del 2008 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretto per gli effetti di calendario

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005 23 settembre 2005 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di luglio 2005 l'indice generale del valore delle

Dettagli

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 14 luglio 2011 Giugno 2011 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di giugno, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), comprensivo dei tabacchi, registra un aumento

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008 23 gennaio 2009 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Novembre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di novembre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 25 marzo 2011 Gennaio 2011 COMMERCIO AL DETTAGLIO A gennaio 2011 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce

Dettagli

Agosto 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi

Agosto 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi 12 settembre 2013 Agosto 2013 PREZZI AL CONSUMO Dati definitivi Nel mese di agosto 2013, l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,4%

Dettagli

COMMERCIO AL DETTAGLIO

COMMERCIO AL DETTAGLIO 28 Agosto 2014 Giugno 2014 A giugno 2014 l indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) resta invariato rispetto al

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro secondo trimestre 2014

Rilevazione sulle forze di lavoro secondo trimestre 2014 Trento, 29 agosto 2014 Rilevazione sulle forze di lavoro secondo trimestre 2014 L Istat ha diffuso oggi i dati sull occupazione e sulla disoccupazione relativi al secondo trimestre 2014 (da aprile a giugno

Dettagli

UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO

UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO 36 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO Il Governo dei tecnici alla resa dei conti 10 dicembre 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Prodotto Interno Lordo

Dettagli