DOCUMENTAZIONE TECNICA DI STABILIMENTO SEZIONE 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA

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1 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 1 di 11 SEZIONE 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO E DELLA SOCIETÀ/IMPRESA 1.1 Identificazione della sostanza/preparato NOME DELLA SOSTANZA: GPL ( gas di petrolio liquefatto) DENOMINAZIONE COMERCIALE: GPL ( gas di petrolio liquefatto) DENOMINAZIONE ADR: UN 1965, IDROCARBURI GASSOSI IN MISCELA LIQUEFATTA, N.A.S. (contenente Propano e Butano) 1.2 Utilizzazione della sostanza Il GPL può essere commercializzato sia in bombole sia in piccoli serbatoi, in funzione delle esigenze dei consumatori. Infatti tra gli svariati usi del GPL si evidenzia come lo stesso, venga ampliamente usato sia per attività culinarie sia per attività di riscaldamento, a livello domestico, artigianale e/o industriale. Inoltre, il GPL è comunemente usato come Carburante per motori a combustione interna e come propellente. 1.3 Identificazione della società/impresa FORNITORE: dell estensore della MSDS: ButanGas S.p.A. Via Larga, 9/ Milano (MI) Tel: Fax: direzionetecnica@butangas.it sito WEB: daniel.mavero@butangas.it 1.4 Telefono di Emergenza IMPRESA: ButanGas S.p.A. UFFICIO TECNICO Tel: Fax: direzionetecnica@butangas.it sito WEB: Nome: D. Mavero Funzione: RSGS Redatto Controllato Approvato Nome: M. Cattoni Funzione: RSPP Nome: S. Cetta Funzione: Datore di Lavoro Firma: Firma: Firma: Data: Data: Data:

2 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 2 di 11 SEZIONE 2. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI CLASSIFICAZIONE DI PERICOLOSITÀ: Xi: Irritante per gli occhi e le vie respiratorie F+: Estremamente infiammabile Vietato l uso di fiamme libere Vietato fumare INDICAZIONI DI PERICOLOSITÀ PER L UOMO E PER L AMBIENTE - Preparato classificato R12: Estremamente infiammabile - Sostanza elencata nell allegato I parte 1, del D.Lgs. 334/99. - Nelle condizioni previste di stoccaggio e d'uso il prodotto non presenta rischi per gli utilizzatori, tuttavia, esposizioni alla sostanza si ppossono verificare per perdite accidentali di liquido o vapori. I vapori, più pesanti dell'aria si propagano a quota suolo e possono creare rischi di esplosione e, in ambienti confinati, rischi di asfissia. - In caso di perdite accidentali di liquido, questo evapora rapidamente assorbendo calore; il rapido raffreddamento delle superficie a contatto può causare ustioni da freddo.

3 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 3 di 11 SEZIONE 3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI DATI DELLE SOSTANZE: PROPANO CAS #: EINECS # : CEE # : ONU/UN # : MF: MW (kg/mol): IUPAC : SINONIMI: C 3 H 8 (CH3 - CH2 - CH3) Propane N-PROPANE, PROPYL HYDRIDE BUTANO CAS #: EINECS # : CEE # : ONU/UN # : MF: MW (kg/mol): IUPAC SINONIMI: C 4 H 10 (CH3 - CH2 - CH2 - CH3) Butane N-BUTANE, BUTANEN, DIETHYLETHYL, METHYLEHTYLMETHANE DESCRIZIONE: Gas di petrolio liquefatto Miscela costituita prevalentemente da propano e butano La miscela, può essere una di quelle definite 13a Serie di Norme integrative del 28 febbraio 1960 al Regolamento approvato con D.M. 22 luglio 1930, e succ. mod. ed int.. MISCELA A (Butano commerciale): tensione di vapore a 70 C non superiore a bar e densità a 50 C non inferiore a 0.525; MISCELA AO: tensione di vapore a 70 C non superiore a bar e densità a 50 C non inferiore a 0.495; MISCELA A1: tensione di vapore a 70 C non superiore a 20,6 bar e densità a 50 C non inferiore a 0.485; MISCELA B: tensione di vapore a 70 C non superiore a 25,5 bar e densità a 50 C non inferiore a 0.450; MISCELA C (Propano commerciale): tensione di vapore a 70 C non superiore a 30.4 bar e densità a 50 C non inferiore a CLASSIFICAZIONE: Estremamente infiammabile

4 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 4 di 11 SEZIONE 4. INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO INALAZIONE: - Portare il soggetto in zona molto ben areata. - Se è necessario, applicare senza indugio respirazione artificiale - Se il soggetto e privo di sensi e non respira o respira con difficoltà, applicare senza indugio respirazione artificiale o somministrare ossigeno e trasportare immediatamente al ospedale più vicino. - In caso di arresto cardiaco praticare il massaggio cardiaco. - Notificare il medico competente CONTATTO CON GLI OCCHI: - Lavare abbondantemente con acqua tiepida per diversi minuti (c.a. 15 min) - Consultare il medico. - Trasportare l infortunato in ospedale CONTATTO CON LA PELLE: - Trattare la parte lesa con acqua tiepida. - Coprire con garza sterilizzata. - In caso di sospetta ustione non rimuovere gli abiti, altrimenti togliere gli abiti contaminati. - Consultare il medico. SEZIONE 5. MISURE ANTINCENDIO MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI: - Anidride carbonica. - Polvere chimica. - Nel caso di formazione di pozza del preparato evitare la sua evaporazione con l'impiego di schiuma. - Usare getti d'acqua solo per raffreddare le superfici esposte al fuoco. MEZZI DI ESTINZIONE NON - Evitare l'impiego di getti d'acqua. IDONEI: MEZZI PROTETTIVI SPECIFICI: - Usare idonei DPI (schermo facciale, occhiali di sicurezza, abiti con maniche lunghe, guanti antisolvente, autorespiratori, scarpe antistatica) prima dell avvicinamento al fuoco PROCEDURA ANTINCENDIO: - In caso di incendio, provvedere a togliere la tensione elettrica - In caso di INCENDIO, non cercare di estinguere l'incendio finché lo spandimento non sia stato bloccato. - Usare getti d'acqua solo per raffreddare le superfici esposte al fuoco.

5 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 5 di 11 SEZIONE 6. PROVVEDIMENTI IN CASO DI DISPERSIONE ACCIDENTALE MISURE CAUTELARI RIVOLTE ALLE PERSONE: - Eliminare tutte le fonti di innesco - Evacuare immediatamente l area allontanandosi in direzione sopravento, verso luogo sicuro - Avvisare gli occupanti di zone sottovento del rischio di incendio ed esplosione; Se è necessario procedere alla evacuazione. - Informare le autorità competenti in accordo con la legislazione vigente. - Ventilare gli ambienti chiusi, lasciar evaporare il prodotto. AZIONI OPERATIVE: - Togliere l energia elettrica - Eliminare le fonti di accensione - Indossare idonei DPI (schermo facciale, occhiali di sicurezza, abiti con maniche lunghe, guanti antisolvente, autorespiratori) e se è possibile rimuovere la perdita CONDIZIONI DI PERICOLO IN CASO DI RILASCIO: - Può formare miscela esplosiva a contatto con l aria - I vapori, più pesanti dell'aria si propagano a quota suolo e possono creare rischi di esplosione e, in ambienti confinati, rischi di asfissia. SEZIONE 7. MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO 7.1 Manipolazione Operare in luoghi ben ventilati. Non manipolare in presenza di fiamme libere Durante le operazioni di trasferimento e di miscelazione, osservare misure protettive contro le scariche elettriche. 7.2 IMMAGAZZINAMENTO Non stoccare vicino a fonti di innesco. Stoccare in luoghi ventilati (naturale e/o forzata) Evitare l uso di fiamme libere in zona di stoccaggio

6 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 6 di 11 SEZIONE 8. PROTEZIONE PERSONALE/CONTROLLO DELL'ESPOSIZIONE 8.1 Valori limite per l'esposizione. SOSTANZA IDLH (ppm) TLV-TWA (ppm) Propano 2100 (NIOSH, ACGIH 1991; Braker 1980) Valore legato alla sicurezza e non a problemi di tossicità umana Asfissiante (ACGIH 1993/1994) 1000 (OSHA PEL/NIOSH REL) Butano (A.C.G.I.H ) 8.2 Controllo dell esposizione Controllo dell esposizione professionale Protezione respiratoria. Nelle normali condizioni di impiego non sono previste specifiche misure tecniche di protezione. In zone non ventilate e/o per esposizione al di sopra del TLV-TWA usare idonei autorespiratori e/o maschere di protezione ad esempio, del tipo 3M SA (autorespiratore provvisto d aria con mezzo facciale), 3M OV (maschera a mezzo facciale con filtri per vapori organici) Protezione delle mani. In caso di manipolazione del prodotto indossare idonei DPI. In particolare per la protezione delle mani usare appositi guanti: pelle fiore e/o crosta, antisolvente e/o termoriflettenti e/o criogenici.

7 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 7 di Protezione degli occhi. In caso di manipolazione del prodotto indossare idonei DPI. In particolare per la protezione degli occhi usare appositi schermi facciali e/o occhiali di sicurezza Protezione della pelle. In caso di manipolazione del prodotto indossare idonei DPI (schermo facciale, occhiali di sicurezza, abiti con maniche lunghe, guanti antisolvente antisolvente e/o termoriflettenti, autorespiratori) MISURE D'IGIENE: Evitare di respirare vapori o nebbie. Evitare il contatto con la pelle e gli occhi. Cambiare gli indumenti se sono impregnati ed in ogni caso a fine lavoro. Lavarsi le mani prima di andare al bagno. SEZIONE 9. PROPRIETA FISICO CHIMICHE 9.1 Informazioni generali. STATO FISICO: COLORE: ODORE: Liquido perché sotto pressione. A condizioni normali di pressione e temperatura (T e P atmosferiche) è un gas Incolore Inodore, tranne il GPL per uso domestico che viene odorizzato con Tetraidrotiofene (THT), oppure con terbutilmercaptano (TBM)

8 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 8 di Importanti informazioni, sulla salute umana, la sicurezza e l'ambiente. PROPRIETA /PARAMETRO UNITA DI MISURA VALORE PESO MOLECOLARE g/mol DENSITA (T = 15 C): kg/m 3 >560>502 1 PESO SPECIFICO VAPORI (rif. ARIA): PUNTO DI EBOLLIZIONE: C PUNTO DI INFIAMMABILITA : C < - 60 TEMPERATURA DI AUTOACCENSIONE (P=1 C > 400 atm): TENSIONE DI VAPORE (T = 15 C): bar max. 7.5 SOLUBILITÀ IN ACQUA - Praticamente insolubile SOLUBILITÀ IN ALTRI SOLVENTI - Metanolo, Etanolo, Etere LIMITI INFERIORE DI INFIAMMABILITÀ % vol 1. 6 LIMITI SUPERIORE DI INFIAMMABILITÀ % vol SEZIONE 10. STABILITA E REATTIVITA Il GPL in condizioni normali di stoccaggio è una sostanza molto stabile. Se sottoposto ad incrementi di temperatura aumenta la sua tensione di vapore e conseguentemente la pressione del contenitore ove mantenuto Condizioni da evitare. Non sottoporre i contenitori ad elevate temperature. Non forare i contenitori Evitare il contatto con agenti ossidanti 10.2 Materiali da evitare. Sostanze incompatibili: forti ossidanti 10.3 Prodotti di decomposizione pericolosi. Decomposizione per incendio: prodotti tipici della combustione degli idrocarburi CO, COx 1 La densità varia a seconda s è composto puro e/o miscela

9 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 9 di 11 SEZIONE 11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE Data l'elevata volatilità del prodotto non esistono dati di LC50 orale e cutanea. Il propano e il butano hanno effetto narcotico/anestetico. l vapori di GPL sono soffocanti. La rapida evaporazione del liquido a contatto la pelle e con gli occhi causa bruciature da freddo. Propano e butano sono risultati non mutageni. Non esistono evidenze relative ai seguenti effetti: - Tossicità cronica - Potere sensibilizzante - Cancerogenesi - Teratogenesi SEZIONE 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE Non esistono evidenze di ecotossicità e di biodegradabilità a causa della elevata volatilità del prodotto, che non persistendo nel mezzo acquoso, non consente di portare a termine i test. SEZIONE 13. OSSERVAZIONI SULLO SMALTIMENTO Non applicabile NOTA: Non esiste un problema di smaltimento di contenitori relativi all utilizzo, trasporto e stoccaggio. Non esiste la necessità di dovere smaltire il prodotto. Nel caso di emergenze che costringano a smaltire del prodotto, naturalmente allo stato gassoso, è opportuno bruciarlo con le opportune precauzioni.

10 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 10 di 11 SEZIONE 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO TRASPORTO SIMBOLO CLASSE CODICE DI N N PERICOLO CLASSIFICAZIONE ONU ADR/RID 2 2F Per ulteriori informazioni contattare ButanGas S.p.A. SEZIONE 15. INFORMAZIONI SULLA NORMATIVA CLASSIFICAZIONE CEE - D.Lgs 65/2003 e normativa collegata: Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi. SIGLA ED ETICHETTATURA DI PERICOLOSITA DEL PRODOTTO Xi Irritante F+ FRASI DI RISCHIO R 12 R 35 R 67 CONSIGLI DI PRUDENZA S2 S 9 S 16 S 33 S 53 Estremamente infiammabile Estremamente infiammabile Provoca gravi ustioni L inalazione dei vapori può provocare sonnolenza e vertigine Tenere lontano dalla portata dei bambini Tenere il recipiente in luogo ben ventilato Conservare lontano da fiamme e scintille. Non fumare Evitare l'accumulo di cariche elettrostatiche Evitare l'esposizione

11 Edizione n. 8 Revisione n. 0 Data di emissione: Pagina 11 di 11 DISPOSIZIONI NAZIONALI E COMUNITARIE D.Lgs 81/08 D.Lgs. 334/99 Regolamento CE n. 1907/2006 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose REACH (Registration, evaluation, approval of Chemicals) SEZIONE 16. ALTRE INFORMAZIONI Scheda conforme alle disposizioni sia a quanto stabilito dal DM Recepimento della direttiva 2001/58/CE riguardante le modalità della informazione su sostanze e preparati pericolosi immessi in commercio, sia alle disposizioni del Titolo IV del Regolamento REACH. Le notizie sopra riportate sono basate sulle conoscenze in nostro possesso alla data di formulazione della scheda e delle sue revisioni. Le informazioni qui contenute si riferiscono soltanto al prodotto indicato e possono non valere se il prodotto viene usato in combinazione con altri od in lavorazione. Esse sono conformi alle disposizioni in vigore e sono fornite in buona fede; esse hanno tuttavia un carattere indicativo e non impegnativo. Pertanto nessuna responsabilità può derivare alla ButanGas per incompletezza o inesattezza delle stesse.