Ordine del Giorno. Comune di Agrigento. Seduta del Consiglio Comunale del 3 Aprile 2012

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1 Comune di Agrigento Seduta del Consiglio Comunale del 3 Aprile 2012 Ordine del Giorno 1 Nomina scrutatori; 2 Verifica sussistenza condizione d' urgenza; 3 Lavori per la realizzazione di sistema di video-sorveglianza nelle seguenti piazze e vie cittadine: Piazzale Aster - Piazza Cavour - Piazza Marconi - Piazza Vittorio Emanuele c/o Questura e Via della Concordia Villaseta c/o Comando Polizia Locale - Approvazione Regolamento.

2 Invito i colleghi a prendere posto e il Segretario Generale a chiamare l appello. Prego, Segretario. Il Segretario Generale, Dottore Burgio, procede all appello nominale dei Consiglieri. 16 presenti, la seduta è aperta. Nomino come scrutatori Cirino, Micciché, Vaiana. Chi è d accordo rimane seduto, chi è contrario si alzi. Approvato all unanimità. Una semplice comunicazione che logicamente è evidente ed è da parte mia, come vedete, il deliberato del Consiglio Comunale di qualche mese fa che accettava la donazione della bandiera fatta dalla mamma della zia della nonna di Pirandello, l abbiamo qui esposta nella Sala consiliare. Una semplice precisazione che è significazione di questo drappo, di questo che potrebbe essere non soltanto un ricordo ma acquisisce una valenza storica allorquando non rappresenta soltanto i colori dell Italia ma rappresenta anche l animosità, la capacità degli agrigentini del tempo che riuscirono a essere antesignani, tant è che manifestarono prima che ci fosse lo sbarco dei Mille, in memoria anche di quelli dei Moti del 1848, il cui papà, praticamente Giovanni Ricci Gramitto, morì esule in terra di Malta e il figlio Rocco Ricci Gramitto espose questa bandiera alla Chiesa di San Lorenzo, nella statua che c è guardando il frontespizio alla destra, c è una statua e c è una lapide. Se questa potrebbe 2

3 essere la sintesi storica, il messaggio che rimane mi pare che sia molto chiaro ed evidente. Quando si lotta per la libertà, quando si lotta per la dignità dell uomo, allora si fa storia; e loro, questi personaggi, queste donne e questi uomini sono la storia di Agrigento. Quasi quasi ci lanciano una sfida a volerci anche noi comportare come loro, avendo sempre come obiettivo la libertà e la dignità di ognuno di noi e dell intera comunità agrigentina. Passo al punto N. 2: Verifica sussistenza condizione d urgenza. Punto N. 2 all O.d.G.: Verifica sussistenza condizione d urgenza. Prego, Segretario. La deliberazione dell esame della sussistenza degli estremi d urgenza si rende necessaria ai sensi della normativa del 267, il quale prevede, appunto, che all articolo 31, che dal quarantanciquesimo giorno precedente a quello della votazione, cioè a decorrere dal giorno di pubblicazione del manifesto dei comizi, che è il 22 marzo, il Consiglio Comunale può deliberare soltanto in caso di urgenza e necessità. Quindi, è necessario che il Consiglio Comunale si pronunci in ordine alla sussistenza per l esame del punto successivo, della sussistenza, appunto, dei motivi di urgenza; motivi di urgenza che sono stati evidenziati in due diverse note dal dirigente del Corpo di Polizia Municipale, 3

4 con nota 1036 del 20 marzo e del 266 del 21 marzo. Li considera atti urgenti ed improrogabili appunto perché c è un sistema che è già stato operativo ma non può essere messo in funzione se non dopo l approvazione del relativo Regolamento e pertanto per ragioni di ordine pubblico e di prevenzione ritiene che sia necessario, appunto, approvare questo Regolamento in via di urgenza. Signori Consiglieri, siete chiamati tutti quanti a votare la verifica della sussistenza alla condizione d urgenza, così come ha espresso il Segretario Generale. Sono entrati alcuni consiglieri. (Interventi fuori microfono) Riprende di nuovo la parola, ripetiamo di nuovo. Ai sensi dell articolo 31 del decreto legislativo 267 il Consiglio Comunale è chiamato a votare a potere operare soltanto qualora sussistono i motivi di urgenza e di necessità, cosa che abbiamo spiegato, evidenziato in una nota. La sussistenza dei motivi è stata attestata dal funzionario ma è necessario che il Consiglio Comunale ne dia specificatamente atto, perché il funzionario potrebbe dire che sussistono ma il Consiglio Comunale potrebbe anche ritenere 4

5 non sussistenti i motivi, quindi c è una presa d atto sulla necessità e addirittura nella circolare del Ministero si dice che questo potere di autodeterminazione viene poi rimesso, appunto come potere di autodeterminazione, al consesso consiliare che si esprime. Chi è stato consigliere comunale molto tempo fa, quando c erano le convocazioni in via di urgenza, prima di procedere all esame della seduta si procedeva, appunto, all esame della sussistenza dei motivi di urgenza. Il dirigente ha espresso nelle note, che ho detto prima, i motivi. Se volete li possiamo anche rileggere: A seguito di indicazione ricevuta dal Segretario Comunale riguardo all ulteriore specificazione dell effettiva improrogabilità e necessità di deliberazione del Regolamento sulla videosorveglianza si precisa che l approvazione del suddetto documento, secondo la prospettata proposta dirigenziale, appare assolutamente necessaria ed urgente per le seguenti considerazioni: Gli impianti di video-sorveglianza sono stati installati già da alcune settimane con collegamento diretto nella Sala operativa della Polizia Municipale e della Questura. La piena operatività di dette strutture allo stato è fortemente limitata in mancanza di una preventiva regolamentazione comunale sul trattamento dei dati personali, tant è che non è ancora possibile attivarne la video-registrazione. Il Regolamento comunale è condizione necessaria richiesta dal Garante della privacy per la legittimità del trattamento delle immagini dei dati personali. Il Garante per la protezione dei dati personali nel provvedimento in argomento ha individuato tra le finalità per l utilizzo della video-sorveglianza quattro ambiti generali che riguardano anche le specifiche competenze dei Comuni attraverso i propri organi tra cui la protezione e l incolumità degli individui, ivi compresi i profili attinenti alla sicurezza urbana, è di stretta competenza dei Sindaci, all ordine e alla sicurezza pubblica, alla 5

6 prevenzione, accertamento, repressione dei reati svolti dai soggetti pubblici, tra cui rientra la Polizia locale alla razionalizzazione e miglioramento del servizio al pubblico, volti anche ad accrescere la sicurezza degli utenti. Altra finalità individuata dal Garante attiene alla protezione della proprietà, in particolare sui Sindaci ricade la titolarità della gestione degli impianti di video-sorveglianza, posti a protezione di sedi, palazzi, uffici, biblioteche, musei e luoghi pubblici. Inoltre vanno evidenziate le attribuzioni in materia di Codice della strada in cui le competenze della Polizia locale, in qualità di organo di Polizia Stradale, sono previsti nell utilizzo dei sistemi di video-controllo, oggi ancora più ampliati dalla recente modifica dello stesso Codice con legge 120 del L ultimo ambito indicato dal Garante tra le finalità nell utilizzo di un impianto di videosorveglianza è quello dell acquisizione di prove, e in tal senso occorre ricordare la competenza di Polizia Giudiziaria posseduta dagli agenti, ufficiali della Polizia locale che dipendono dalla competente autorità giudiziaria secondo l articolo 109 della Costituzione e le norme del Codice di Procedura Penale. Pertanto, tenuto conto di tutte le motivazioni sopraesposte, si ritiene assolutamente necessario dover disporre con la dovuta urgenza del Regolamento sulla video-sorveglianza, onde poter garantire tutte le finalità indicate e la piena funzionalità del sistema. Se il Comandante vuole aggiungere (Intervento fuori microfono) 6

7 La sussistenza dei motivi di urgenza per procedere all esame del Regolamento. Così come motivato. Prego. Il Consigliere RACCUIA Grazie, signor Presidente, colleghi Consiglieri. Sono un po emozionato perché credo che sia il mio ultimo Consiglio Comunale questo. Io volevo intervenire innanzitutto per dichiarazione di voto e già anticipo che il mio voto sarà favorevole, ma principalmente perché ritengo che non ci siano eventuali responsabilità da parte di questo Consiglio Comunale se andiamo a votare un Regolamento che è propedeutico al funzionamento dell impianto di videosorveglianza, soprattutto in vista anche del fatto che eventualmente sarà il nuovo Consiglio Comunale a doverlo approvare e se ne parla a giugno, forse luglio, il tempo che si insediano, il tempo che si istituiscono le Commissioni, il tempo che rivedono questo Regolamento, ritengo che la sicurezza del nostro Comune di Agrigento, soprattutto in vista della stagione estiva, visto questi impianti dove sono installati, è un atto minimo e dovuto che dobbiamo fare in questo Consiglio. È semplicemente un problema di propedeuticità al funzionamento di questi impianti che già di fatto, se avete avuto l occasione di vedere, sono già installati. Quindi io ritengo che non debba dare nessun problema. Io anticipo il mio voto favorevole. Grazie. 7

8 Altri Consiglieri? Se volete ulteriori delucidazioni dal Comandante? Allora si passa alla votazione. D accordo con gli scrutatori, Cirino, Micciché e Vaiana, facciamo per alzata e seduta. Sono tutti presenti, non ci sono variazioni. Allora, chi è d accordo rimane seduto, chi è contrario si alzi. Presenti 18, favorevoli 18. Ora si passa al terzo punto. Punto N. 3 all O.d.G.: Lavori per la realizzazione di sistema di videosorveglianza nelle seguenti piazze e vie cittadine: Piazzale Aster - Piazza Cavour - Piazza Marconi - Piazza Vittorio Emanuele c/o Questura e Via della Concordia Villaseta c/o Comando Polizia Locale - Approvazione Regolamento. Comandante, se ci illustra l atto deliberativo. Prego. Il Regolamento per la disciplina. Questo Regolamento trae origine da una intesa che esiste tra l ANCI e il Garante per la privacy. In pratica è stato stabilito uno schema generale, un prototipo, una tipologia di Regolamento che è stata approvata dal Garante della Privacy assieme all Aci su predisposizione in un certo senso dell ANCI e diventa lo schema tipico per tutti i Comuni d Italia che 8

9 intendono dotarsi di un sistema di video-sorveglianza. Naturalmente il lavoro che è stato predisposto dal Comando è stato quello di adattare il Regolamento, lo schema tipo, a quella che è la realtà locale, ma fondamentalmente la struttura è una struttura obbligata perché segue quella che è stata già vagliata ed approvata dal Garante della privacy, per cui vi sono certezze giuridiche, quindi è una struttura che possiamo considerare esaustiva, completa. Io posso leggere l indice per dare la sensazione della struttura del Regolamento. Si compone di cinque capi, il primo capo riguarda i principi generali dove vengono definiti l oggetto, le definizioni, le finalità. Per definizioni vengono elencate che cosa si intende per banca dati, per trattamento, per dato personale, chi è il titolare, il responsabile, l incaricato, l interessato, cosa si intende per comunicazione, diffusione e dato anonimo e per blocco. Il trattamento dei dati personali, che poi è dato dall articolo 4, enumera tutti quelle che sono le condizioni da rispettare per il trattamento del dato, perché il problema che si intende garantire con il Regolamento non è tanto il funzionamento degli strumenti ma le finalità che si intendono perseguire e al tempo stesso si prevedono una serie di garanzie per i cittadini che sono soggetti passivi in un certo senso dell azione di videosorveglianza. Quindi abbiamo al capo secondo gli obblighi per il titolare del trattamento. Questi obblighi per il titolare del trattamento, così come ciò che avviene nel capo terzo, cioè trattamento dei dati personali, altro non sono che la normativa del Codice della privacy che è stata adattata e trasfusa nel Regolamento di video-sorveglianza. Infatti per obblighi del titolare del trattamento abbiamo la notificazione, le persone che sono autorizzate ad accedere alla Sala di controllo. È un dato importantissimo questo perché il fatto che vi sia una Sala di controllo presso il Comando di Polizia locale o presso la 9

10 Questura, non significa che il Comandante dirigente o tutti gli appartenenti al Corpo possano godere dell arbitrio di entrare in quella sala, di verificare i dati e addirittura anche di osservare attraverso il video le immagini che vengono proiettate, ma vi sono tutta una serie di procedure e di protocolli che servono a selezionare coloro i quali possono già entrare in quella sala, quindi non tutti, coloro che possono poi a vari livelli accedere alle immagini e coloro ancora che devono essere ancora selezionati, che possono utilizzare quelle immagini oppure accedere alla registrazione. Quindi ci sono diversi livelli che devono essere poi strutturati sulla base del Regolamento che ce lo imporrà. Ecco l importanza. Il trattamento dei dati, poi non diciamo nulla di nuovo, tutto quello che è prescritto nel Codice della privacy lo ritroviamo nel Regolamento: raccolta, requisiti dei dati, modalità di raccolta; perché ovviamente quando noi parliamo di immagini che catturiamo, l immagine è un dato, e il fatto che viene catturato è una raccolta di dato. Immaginate quindi quanto sia delicata la materia e quando sia necessario il Regolamento. La mancanza del Regolamento renderebbe abusiva e illegale l attività di video-sorveglianza e di trattamento dei dati e costituirebbe un vulnus nei confronti del cittadino. Finiamo con il capo quarto che è la tutela amministrativa e giurisdizionale, cioè il cittadino deve sapere a priori quali sono i mezzi di tutela dei propri diritti, qualora possano essere gli stessi violati da chi tratta e raccoglie il dato e quindi questo serve a garanzia della cittadinanza, così come, attenzione, trattasi sia di tutela amministrativa ma addirittura anche di tutela giurisdizionale. Quindi in questo modo si mettono dei limiti a chi dovrà raccogliere e utilizzare questi dati, che sono in questo caso la Polizia Municipale, e al tempo stesso si danno delle direttrici di come utilizzarli. Questo è il Regolamento e conclude con il capo 10

11 quinto, modifiche regolamentari, si lascia aperto. Vi voglio dire un ultima cosa, che molti Comuni, quasi tutti i Comuni hanno il Regolamento di videosorveglianza, ma molti ce l hanno non aggiornato perché quelli più aggiornati sono del Questo che nascerà nel 2012 tiene conto dell ultimo aggiornamento del Garante della privacy, per cui sarà un Regolamento aggiornato all ultimo dato di aggiornamento del Garante della privacy. Grazie Comandante. Prego Segretario. Comandante, solo una precisazione che può eventualmente correggere. Nell allegato, che poi è un allegato, all articolo 20, vengono indicate le 18 rubricazioni delle 18 telecamere, viene indicato otto piazza Cavour, però mi pare che dall allegato, mi ha fatto notare il Consigliere Saeva, è piazza Aster, o piazzale Giglia che sia otto, o no? Sono in tutto 18 telecamere, in questo caso esistenti e quindi cinque a piazza Marconi, cinque a piazzale Giglia e ne risultano otto a piazza Cavour. Ma perché nell allegato dopo, nella pagina dopo 11

12 Voglio vederlo un attimo per capire. Piazza Marconi È giusto quello di prima, della pagina di prima o quello della pagina dopo? Otto sarebbero nel piazzale Aster, sarebbe piazzale Giglia piazzale Aster? Vediamo, può darsi che ci sia stato un errore. Sì, dall allegato risulta così. Piazzale Aster io ne vedo otto, anche nel disegno sono otto in piazzale Aster. Sì, è giusto come dice lei, c è stato un errore di correzione. Lo correggiamo. Lei ce lo corregge e poi ce lo controfirma. Poi un altra cosa, Comandante, c era un suggerimento da parte del Collegio dei Revisori dove all articolo 6, dove dicevano appunto all articolo 6 si prevede, viene indicata la via della Concordia N. 1, cioè se era il caso magari di eliminare queste parole 12

13 perché poi può cambiare. Forse è il caso di lasciarlo, perché significa dove sono conservati attualmente gli atti. La certezza dobbiamo averla che si trova in via Concordia. Sì, potremmo dire presso la sede centrale oppure lasciamo via della Concordia e poi quando eventualmente fare poi una modifica regolamentare sulla via credo che non sia difficoltoso. Sì, certo, anche perché chi vuole sapere dove sono conservati gli atti Deve sapere con precisione dove sono custoditi i dati. È necessario conoscere la certezza del posto dove sono custoditi. Sì. 13

14 Se ci sono degli interventi? (Interventi fuori microfono) Allora passiamo alla votazione per appello nominale. Si vota prima l articolato e poi la proposta di delibera. Prego, Segretario. Sono in votazione da 1 a 20. Non si è assentato nessuno mi pare. Per appello nominale. Quindi votiamo l articolo da 1 a 20, compresi gli allegati. Il Segretario Generale, Dottore Burgio, procede alla votazione per appello nominale. 14

15 19 presenti, 19 voti favorevoli. Ora per tutto il corpo della delibera per alzata e seduta, manca Salsedo, presenti 18. Chi è favorevole rimane seduto, chi è contrario si alzi. I pareri ci sono tutti. Approvato all unanimità dei presenti, sarebbe in numero 18. Essendo esauriti i punti all ordine del giorno la seduta è sciolta. 15

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