Lectio divina II domenica di Avvento / B

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1 Lectio divina II domenica di Avvento / B PRIMA LETTURA (Is 40, ) Preparate la via al Signore. Dal libro del profeta Isaìa «Consolate, consolate il mio popolo dice il vostro Dio. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato». Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna;

2 porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri». SALMO RESPONSORIALE (Sal 84) Rit: Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra. Amore e verità s incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo. Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino. SECONDA LETTURA (2Pt 3,8-14) Aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova. Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo Una cosa non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta. Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, mentre a- spettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la 2

3 giustizia. Perciò, carissimi, nell attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. Canto al Vangelo (Lc 3,4.6) Alleluia, alleluia. Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! Alleluia. In confronto all introduzione discreta nel tempo dell Avvento avvenuta domenica scorsa, l annuncio di oggi è spettacolare: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te... Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Giovanni Battista fa il suo ingresso spettacolare nel mondo, vestito di peli di cammello. Le sue parole bruciano l aria, le sue azioni frustano il vento. Predica un battesimo di conversione per il perdono dei peccati ed immerge i suoi discepoli nelle acque del Giordano. Il suo messaggio, pur legato a un momento della storia, è eterno. Si rivolge anche a noi. Anche noi dobbiamo preparare la strada del Signore, poiché un sentiero si spinge fino ai nostri cuori. Sfortunatamente, troppo spesso, durante l Avvento, molte distrazioni ci ostacolano nell accogliere, spiritualmente, il messaggio del Vangelo. Non dovremmo, invece, cercare di dedicare un po di tempo alla meditazione di quanto dice san Pietro: Noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia (2Pt 3,13)? VANGELO (Mc 1,1-8) Raddrizzate le vie del Signore. + Dal Vangelo secondo Marco Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 3

4 Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Lectio/Meditatio 1. La prima lettura è tratta dall introduzione al cosiddetto Deuteroisaia, il Libro della consolazione d Israele (capitoli di Isaia), scritto probabilmente negli ultimi anni prima della fine dell esilio di Babilonia (538 a.c.). Chi parla è il Dio d Israele, che si rivolge con tono affettivo al suo popolo rinnovando la sua alleanza. Dio consola e parla al cuore del suo popolo perché non dimentica la sua promessa e ne prova misericordia: Israele ha sofferto abbastanza, tutto ora si rimette a posto perché Dio lo perdona e lo richiama dall esilio. Il ritorno in patria è ormai prossimo; dovrà essere costruita una strada, che condurrà, senza deviazioni né ostacoli, attraverso il deserto, fino a Gerusalemme. Si tratta di un nuovo esodo, simile alla liberazione dalla schiavitù d Egitto. Vanno rilevati due elementi fondamentali: la strada non è costruita per Israele, ma soprattutto per Jhwh, che la percorrerà come un re vittorioso; questa strada di Jhwh non è costruita da Israele, ma da Jhwh stesso: la liberazione non dipende da Israele, ma da Dio. Dove questa strada passerà, farà rifiorire il deserto e farà rivivere la steppa, manifestando l efficacia della presenza di Dio: Ecco il vostro Dio!, egli stesso viene per salvarvi (Is 35,4) con la potenza del suo amore. Questa è la rivelazione della sua gloria: l assoluta certezza che egli viene con potenza come un eroe vittorioso ; ma anche con amore come un pastore premuroso che raduna, guida e nutre il suo gregge. Il messaggio del profeta ridefinisce l immagine di Dio e ri-orienta la nostra fede in Lui. Non è l uomo a preparare la strada del Signore, ma è il Signore 4

5 che raggiunge l uomo. Non è l uomo a conoscere Dio, ma è Dio che rivela liberamente la sua gloria, nascosta e al di fuori dell esperienza umana e perciò apparentemente inesistente. La venuta di Cristo è l epi-fania di questa gloria: egli è la via attraverso la quale Dio ci raggiunge, è la consolazione che aspettiamo e si compirà nella sua seconda venuta, quando terminerà il tempo della nostra attesa. Da qui nasce la nostra fiducia e il superamento di ogni timore: egli è il buon pastore che ci conosce e si prende cura personalmente di ciascuno di noi (Gv 10,1-18; Lc 15,4-7). 2. Utilizzando il linguaggio dell apocalittica, Pietro annuncia che la venuta (parusìa) del Signore avverrà immancabilmente, d improvviso. Ed essa non coinciderà solo con la fine del mondo, ma con una distruzione improvvisa e violenta della creazione, come se fosse arsa dal fuoco di una gigantesca fornace. E se Dio sembra essere inerte o in ritardo, questo è da intendere come segno della sua infinita pazienza per poter salvare il maggior numero di peccatori. Invece di intervenire, Dio trattiene la sua giustizia per offrire ai colpevoli il tempo di convertirsi. La durata del mondo è per offrire ad ognuno ulteriori opportunità: «Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati» (1 Timoteo 2,4). È proprio di chi non crede alla parusìa vivere nell edonismo o nella disperazione. Ma il discepolo che attende il Signore conforma e regola la sua esistenza vivendo orientato verso Dio. Perciò è vigilante: sapendo la fragilità di questo mondo e la vanità di tutto ciò che oggi sembra essenziale e irrinunciabile, egli aspetta il compimento delle promesse di Dio (cieli nuovi e terra nuova). Il suo vero ed unico tesoro è Dio: «là dov è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,21). Se davvero Dio è al centro del suo cuore, il cristiano vive una vita santa intesa non tanto come perfezione di virtù, quanto come distacco dal peccato ( senza colpa e senza macchia ). 3. Questo brano evangelico costituisce una specie di prologo all attività vera e propria di Gesù. Il Battista, all articolazione tra i due testamenti, è presentato come il profeta che ha la missione di «preparare al Signore un popolo ben disposto» (Lc 1,17) e di «rendere testimonianza alla luce (Cristo) perché tutti credessero per mezzo di lui» (Gv 1,7). Giovanni proclama un battesimo di penitenza: annuncia un atto di grazia, che presuppone e 5

6 insieme perfeziona la conversione. Un annuncio che richiede di riconoscere e confessare le proprie colpe, ritornando a Dio e invocando il perdono dei peccati piuttosto che confidare nell appartenenza al popolo dell elezione: «Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre» (Mt 3,8-9). Giovanni Battista. vestito di peli di cammello come un profeta (Zaccaria 13,4) e con una cintura di pelle intorno ai fianchi come Elia (2 Re 1,8), si nutre di miele selvatico come i più poveri tra i nomadi del deserto. E tuttavia, a differenza degli asceti di Qumran, egli non impone una forma di vita ascetica ai suoi uditori, ma si limita ad incarnare in se stesso il messaggio che annuncia. Un messaggio che è soprattutto escatologico, teso a rammentare il giudizio di Dio. Giudizio che ora si ripropone nella comparsa terrena di colui che deve venire, del più forte che battezzerà nella forza dello Spirito Santo. La severa esigenza della metanoia stabilisce una linea di continuità tra Giovanni e Gesù: entrambi esigono una conversione che trasformi l uomo nelle sue più intime profondità. Metanoia non significa fare penitenza, ma convertirsi, cambiare mentalità, accogliere in sé la nuova logica del vangelo. E questo può implicare la disponibilità a lasciare che le proprie opere vengano anche distrutte da Dio, affinché lo Spirito di Gesù possa porre in noi un nuovo inizio. La dinamica escatologica dell Avvento ci dovrebbe impedire di ridurre la nostra esperienza religiosa di esso alla solo preparazione interiore del Natale. Beninteso, non si tratta di annullare questa essenziale dimensione, ma di porre al centro di essa l attesa della venuta (parusia, adventus) di Cristo nella gloria messianica alla fine dei tempi. Il Signore ritornerà: da qui si apre lo spazio dell attesa, fuori del frastuono di altri falsi miraggi e illusorie speranze, con sguardo profetico, non incantati da promesse consolatorie al ribasso. Ma nessuno di noi vivrà in profondità e fecondamente l esperienza dell attesa senza una interiorità ricca, nutrita (non episodicamente!) di silenzio, ma anche di relazioni dense di umanità, di solidarietà e di servizio. 6

7 Oratio O Padre che ridoni al nostro cuore la speranza e lo colmi di consolazione sempre nuova, purificaci, convertici e rinnova in noi la tua santità, perché prepariamo la via al Figlio tuo che viene. Ecco, ci lasciamo alle spalle il rumore e gli affanni, le immagini opache di false illusioni, gli idoli vani, gli amori sciupati, le attese incompiute e deluse. Tu, Dio, ci chiami all incontro. La «voce» ci guida là dove tu hai piantato una nuova speranza, una gioia, una luce che sorge per noi. Attiraci a te: come popolo che vaga smarrito in cerca di un lembo di pace, ci lasciamo condurre dal grido che s alza sull arida terra: «È finita la nostra schiavitù. Ecco il nostro Dio». Sei tu, parola di fuoco, mandata dall alto, che sciogli le asprezze del male. Il sentiero del cuore del Padre non ha inclinature: è uno sguardo diritto, è il tuo sguardo d'amore. Se tu che prepari la via, che abbatti i monti del male e dell'odio, che colmi le valli delle nostre omissioni, distendi le ripide vie della vana superbia. Sei tu che spiani le alte montagne, le rupi perenni che i nostri passi non sanno affrontare. Su questa mia povera terra prepari una strada appianata, perché sia più facile al cuore vedere i tuoi occhi, limpido specchio dell amore del Padre. Colletta Dio grande e misericordioso, fa che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio, ma la sapienza che viene dal cielo 7

8 ci guidi alla comunione con il Cristo, nostro Salvatore. Egli è Dio, e vive e regna con te... Oppure O Dio, Padre di ogni consolazione, che agli uomini pellegrini nel tempo hai promesso terra e cieli nuovi, parla oggi al cuore del tuo popolo, perché in purezza di fede e santità di vita possa camminare verso il giorno in cui manifesterai pienamente la gloria del tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Tu, quando verrai, Signore Gesù, quel giorno sarai un sole per noi. Un libero canto da noi nascerà e come una danza il cielo sarà. Tu, quando verrai, Signore Gesù, insieme vorrai far festa con noi. E senza tramonto la festa sarà, perché finalmente saremo con te. Tu, quando verrai, Signore Gesù, per sempre dirai: «Gioite con me!». Noi ora sappiamo che il Regno verrà: nel breve passaggio viviamo di te. S. Andrea, 2 dicembre