PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg. delib. n Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE OGGETTO: Approvazione dell'avviso per la presentazione di proposte formative finalizzate all'inclusione lavorativa di persone svantaggiate a valere sull'asse 2 "Inclusione Sociale" del Programma Operativo FSE Impegno per euro ,00. Affidamento all'agenzia del lavoro della relativa gestione. Il giorno 04 Agosto 2017 ad ore 10:05 nella sala delle Sedute in seguito a convocazione disposta con avviso agli assessori, si è riunita LA GIUNTA PROVINCIALE sotto la presidenza del VICEPRESIDENTE ALESSANDRO OLIVI Presenti: ASSESSORE CARLO DALDOSS MICHELE DALLAPICCOLA MAURO GILMOZZI TIZIANO MELLARINI LUCA ZENI Assenti: PRESIDENTE UGO ROSSI ASSESSORE SARA FERRARI Assiste: IL DIRIGENTE SOST. ELENA GARBARI Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta Pag 1 di 6 RIFERIMENTO : 2017-D

2 LA GIUNTA PROVINCIALE - visto il Regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; - visto il Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio; - visto l accordo di Partenariato Italia (AP) adottato con decisione della Commissione C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014; - visto il Programma Operativo del Fondo sociale europeo della Provincia autonoma di Trento, di seguito PO FSE, approvato dalla Commissione Europea con decisione del 17 dicembre 2014 C(2014) 9884 e approvato con deliberazione di Giunta provinciale del 29 dicembre 2014, n.2377 e la necessità di procedere alla realizzazione dello stesso, secondo gli indirizzi della Giunta provinciale; - visto in particolare l Asse 2 Inclusione sociale, priorità di investimento 9.i L inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l occupabilità, obiettivo specifico 9.2 Incremento dell occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili azione Interventi di presa in carico multi professionali finalizzati all inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione e in generale alle persone che per diversi motivi sono presi in carico dai servizi sociali: percorsi di empowerment, misure per l attivazione e accompagnamento di percorsi imprenditoriali anche in forma cooperativa ; - vista la deliberazione della Giunta provinciale del 18 luglio 2008, n.1820 avente per oggetto: Sistema di accreditamento per l affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati dal Fondo sociale europeo: specificazione dei requisiti e determinazione della documentazione da presentare, ai sensi della Sezione III del regolamento Disciplina del coordinamento e dell attuazione degli interventi della Provincia cofinanziati dal Fondo sociale europeo di cui al decreto del Presidente della Provincia 9 maggio 2008, /Leg. nel rispetto di quanto previsto dal decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n.166/01 e s.m. ; - vista la legge provinciale del 16 febbraio 2015, n.2 recante Attività della Provincia nell ambito dell Unione Europea, rapporti interregionali e cooperazione territoriale in particolare gli art.18-20; - vista la deliberazione della Giunta Provinciale n.799 del 18 maggio 2015, che approva la Metodologia e criteri di selezione delle operazioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo, così come approvato dal Comitato di sorveglianza congiunto del PO FSE e del PO FESR della Provincia autonoma di Trento per il periodo di programmazione nella seduta del 31 marzo 2015; Pag 2 di 6 RIFERIMENTO : 2017-D

3 - ritenuto necessario approvare uno schema di avviso da pubblicare ai sensi del punto 2 dell allegato alla deliberazione della Giunta Provinciale n.799 del 18 maggio 2015, che approva la Metodologia e criteri di selezione delle operazioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo, così come approvato dal Comitato di sorveglianza congiunto del PO FSE e del PO FESR della Provincia autonoma di Trento per il periodo di programmazione nella seduta del 31 marzo 2015; - visto il Decreto del Presidente della Provincia del 14 settembre 2015, n /Leg Regolamento d esecuzione dell articolo 18 della legge provinciale 16 febbraio 2015, n.2 (Attività delle Provincia nell ambito dell Unione europea, rapporti interregionali e cooperazione territoriale) per l attuazione dei programmi operativi del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale; - vista la deliberazione n.1740 del 12 ottobre 2015 avente ad oggetto Approvazione dei Criteri di valutazione dei progetti a cofinanziamento Fondo sociale europeo per la presentazione di proposte aventi contenuto formativo a valere sul PO della Provincia autonoma di Trento. Art.12, comma 2 del d.p.p. del 14 settembre 2015 n.12-26/leg, in particolare l Allegato 1 (azioni ordinarie); - visti i pareri delle strutture provinciali competenti all esame preventivo della presente deliberazione, ai sensi della deliberazione della Giunta provinciale n. 6 del 15 gennaio 2016; - vista la deliberazione della Giunta Provinciale n.1462 del 30 agosto 2016 avente ad oggetto Modifiche e integrazioni dei Criteri e modalità per l attuazione del Programma Operativo Ob.2 Fondo sociale europeo per il periodo di programmazione del Fondo sociale europeo , approvati con deliberazione della G.P. n.1690 del 6 ottobre 2015; - visto il Documento degli Interventi di Politica del Lavoro adottato con deliberazione n.1945 del 02 novembre 2015 e successivamente integrato e modificato con deliberazione della Giunta Provinciale n.2258 del 12 dicembre 2016; - vista la deliberazione della Giunta Provinciale n.2302 del 16 dicembre 2016 avente ad oggetto Modalità di coordinamento organizzativo tra le strutture provinciali coinvolte nell attuazione dei Programmi operativi Fondo sociale europeo (FSE) e Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l Autorità di gestione (ai sensi dell art.3, comma 3, del regolamento d esecuzione dell articolo 18 della legge provinciale 16 febbraio 2015, n.2, approvato con d.p.p. 14 settembre 2015, n.12-26/leg) e conseguente revoca della deliberazione 9 febbraio 2015, n.154 ; - vista la deliberazione della Giunta Provinciale n.2475 del 29 dicembre 2016 avente ad oggetto Approvazione delle descrizioni dei Sistemi di gestione e controllo dell Autorità di gestione e dell Autorità di certificazione relativamente ai Programmi operativi Fondo sociale europeo (PO FSE) e Fondo europeo di sviluppo regionale (PO FESR) della Provincia autonoma di Trento e s.m.i.; - vista la deliberazione della Giunta Provinciale del 13 marzo 2017, n.396 concernente la nomina per l anno 2017 del Nucleo tecnico di valutazione incaricato dell esame delle proposte progettuali finanziate dal FSE e dalla Garanzia Giovani; Pag 3 di 6 RIFERIMENTO : 2017-D

4 - considerato necessario approvare le Disposizioni generali di gestione, allegato parte integrante e sostanziale del presente atto, che stabiliscono gli obblighi dell organismo affidatario degli interventi cofinanziati dal Fondo sociale europeo; - acquisito il parere obbligatorio e vincolante dell Autorità di Gestione, ai sensi dell articolo 10, comma 2, del Regolamento FSE e FESR ; - considerato che la modulistica per la presentazione delle proposte progettuali sarà approvata con determinazione del dirigente del Servizio Europa; - preso atto che l avviso di cui ai precedenti capoversi non costituisce appalto pubblico e pertanto non è soggetto alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea; - vista la legge Provinciale 16 giugno 1983 n.19 e successive modifiche, avente ad oggetto l Organizzazione degli Interventi di Politica del Lavoro ed in particolare gli articoli 7 e 15; - vista la legge provinciale 27 luglio 2007, n.13 recante Politiche sociali nella Provincia di Trento ; - visto il D. Lgs. 23 giugno 2011, n.118 recante Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n.42, e in particolare gli artt. 53 e 56 e l allegato 4/2; - considerata la necessità di trasferire l'importo pari ad euro ,00 all Agenzia del lavoro da erogare sulla base di fabbisogni di cassa presentati in via anticipata e compatibilmente con la possibilità per la Provincia di disporre le erogazioni stesse; - a voti unanimi espressi nelle forme di legge, DELIBERA 1) di approvare lo «schema di avviso» che costituisce allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, le Disposizioni generali di gestione allegato 2) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, da sottoscrivere da parte degli organismi presentatori di ipotesi progettuali a valere sull avviso di cui al precedente punto 1); 3) di pubblicare l avviso di cui al precedente punto 1) sul sito internet istituzionale della Provincia autonoma di Trento, nonché di dare comunicazione dei contenuti essenziali dello stesso, sotto forma di estratto, su almeno un quotidiano a diffusione locale; 4) di dare atto che la modulistica per la presentazione dei progetti sarà approvata con determinazione del Dirigente del Servizio Europa; 5) di affidare all'agenzia del lavoro la gestione dell avviso, in collaborazione con il Servizio Europa; Pag 4 di 6 RIFERIMENTO : 2017-D

5 6) di assegnare all'agenzia del lavoro la somma di euro ,00, destinati al finanziamento degli interventi di cui all avviso sopra citato; 7) di erogare la somma di cui al precedente punto 6) mediante versamento alla tesoreria dell'agenzia del lavoro in relazione a fabbisogni di cassa presentati in via anticipata; 8) di impegnare la somma complessiva di euro ,00 sul capitolo , in base all esigibilità della spesa, nel seguente modo: - euro ,00 sull esercizio finanziario 2017: - il 50% corrispondente al cofinanziamento europeo pari ad euro ,00; - il 35% corrispondente al cofinanziamento statale pari ad euro ,00; - il 15% corrispondente al cofinanziamento provinciale pari ad euro ,00; - euro ,00 sull esercizio finanziario 2018: - il 50% corrispondente al cofinanziamento europeo pari ad euro ,00; - il 35% corrispondente al cofinanziamento statale pari ad euro ,00; - il 15% corrispondente al cofinanziamento provinciale pari ad euro ,00; - euro ,00 sull esercizio finanziario 2019: - il 50% corrispondente al cofinanziamento europeo pari ad euro ,00; - il 35% corrispondente al cofinanziamento statale pari ad euro ,00; - il 15% corrispondente al cofinanziamento provinciale pari ad euro ,00; 9) di accertare la somma complessiva di euro ,00 imputando le somme in base alla loro esigibilità: - di imputare la somma di euro ,00 sull esercizio finanziario 2017: - per euro ,00 sul capitolo , corrispondente alla quota UE; - per euro ,00 sul capitolo , corrispondente alla quota STATO; - di imputare la somma di euro ,00 sull esercizio finanziario 2018: - per euro ,00 sul capitolo , corrispondente alla quota UE; - per euro ,00 sul capitolo , corrispondente alla quota STATO; - di imputare la somma di euro ,00 sull esercizio finanziario 2019: - per euro ,00 sul capitolo , corrispondente alla quota UE; - per euro ,00 sul capitolo , corrispondente alla quota STATO. Pag 5 di 6 MR RIFERIMENTO : 2017-D

6 Adunanza chiusa ad ore 10:50 Verbale letto, approvato e sottoscritto. Elenco degli allegati parte integrante 001 Avviso 002 Disposizioni generali di gestione IL VICE PRESIDENTE Alessandro Olivi IL DIRIGENTE SOST. Elena Garbari Pag 6 di 6 RIFERIMENTO : 2017-D

7 Allegato 1 AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI PROPOSTE FORMATIVE FINALIZZATE ALL INCLUSIONE LAVORATIVA DI PERSONE SVANTAGGIATE a valere sull Asse 2 «INCLUSIONE SOCIALE» del Programma Operativo FSE Premessa Il presente avviso costituisce attuazione del Programma Operativo Fondo sociale europeo della Provincia autonoma di Trento - approvato dalla Commissione europea con decisione del 17 dicembre 2014 C(2014) Detto programma è cofinanziato dall'unione Europea Fondo sociale europeo, dallo Stato italiano e dalla Provincia autonoma di Trento. Gli interventi sono finanziati a valere sull'asse 2 inclusione sociale, priorità di investimento 9.i L'inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l'occupabilità, obiettivo specifico 9.2 "Incremento dell'occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili" - azione "Interventi di presa in carico multi professionale finalizzati all'inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione e in generale alle persone che per diversi motivi sono presi in carico dai servizi sociali: percorsi di empowerment, misure per l'attivazione e accompagnamento di percorsi imprenditoriali anche in forma cooperativa. I beneficiari degli interventi ai sensi del punto 10 dell'art.2 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 sono gli enti accreditati ai sensi del Titolo III, Capo III del decreto del Presidente della Provincia n /Leg. di data 14 settembre 2015 e dalla deliberazione della Giunta provinciale 18 luglio 2008, n che specifica i requisiti richiesti. La normativa e le disposizioni amministrative provinciali di riferimento sono le seguenti: - la legge provinciale 16 febbraio 2015, n. 2 recante Attività della Provincia nell ambito dell Unione europea, rapporti interregionali e cooperazione territoriale in particolare gli art ; - la legge provinciale 16 giugno 1983 n.19 Organizzazione degli interventi di politica del lavoro ; - il Documento degli Interventi di Politica del Lavoro approvato con deliberazione della giunta Provinciale n.1945 di data 2 novembre 2015 e successivamente integrato e modificato con deliberazione della Giunta Provinciale n.2258 di data 12 dicembre 2016; - la legge provinciale 27 luglio 2007,n. 13 recante Politiche sociali nella Provincia di Trento; - il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; 1

8 - il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; - l Accordo di Partenariato Italia (AP) , adottato con decisione della Commissione C(2014) 8021 del 29 ottobre 2014; - il Programma Operativo del Fondo sociale europeo della Provincia autonoma di Trento, di seguito PO FSE, approvato dalla Commissione europea con decisione del 17 dicembre 2014 C(2014) 9884 e approvato con deliberazione di Giunta provinciale del 29 dicembre 2014, n e la necessità di procedere alla realizzazione dello stesso, secondo gli indirizzi della Giunta Provinciale; - il Regolamento d'esecuzione dell'articolo 18 della legge provinciale 16 febbraio 2015, n. 2 (Attività della Provincia nell'ambito dell'unione europea, rapporti interregionali e cooperazione territoriale) per l'attuazione dei Programmi operativi del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo di sviluppo regionale, approvato con Decreto del Presidente della Provincia n /Leg. di data 14 settembre 2015; - la deliberazione della Giunta provinciale n. 799, del 18 maggio 2015, che approva la Metodologia e criteri di selezione delle operazioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo, così come approvato dal Comitato di sorveglianza congiunto del PO FSE e del PO FESR della Provincia autonoma di Trento per il periodo di programmazione nella seduta del 31 marzo 2015; - la deliberazione 1462 del 30 agosto 2016 avente ad oggetto Criteri e modalità per l attuazione del Programma Operativo Ob. 2 Fondo Sociale Europeo ", per il periodo di programmazione del Fondo Sociale Europeo di seguito denominati Criteri di attuazione ; - la deliberazione della Giunta provinciale 5 gennaio 2016, n.6 avente ad oggetto Criteri e modalità per l esame preventivo di piani, programmi, progetti e altri atti di programmazione generale o settoriale nonché dei criteri generali di finanziamento ; - la deliberazione della Giunta provinciale 13 marzo 2017, n. 396 concernente la nomina per l anno 2017 del Nucleo tecnico di valutazione incaricato dell'esame delle proposte progettuali finanziate dal Fondo Sociale Europeo e dalla Garanzia Giovani; - la deliberazione della Giunta provinciale 18 luglio 2008, n avente per oggetto: Sistema di accreditamento per l affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati dal Fondo sociale europeo: specificazione dei requisiti e determinazione della documentazione da presentare, ai sensi della Sezione III del regolamento Disciplina del coordinamento e dell attuazione degli interventi della Provincia cofinanziati dal Fondo sociale europeo di cui al decreto del Presidente della Provincia 9 maggio 2008, /Leg. nel rispetto di quanto previsto dal decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 166/01 e s.m ; - la modulistica e guida alla procedura informatica per la presentazione delle proposte progettuali aventi contenuto formativo cofinanziate dal Fondo sociale europeo approvate con determinazione del Dirigente Generale del Servizio Europa; - la deliberazione della Giunta provinciale n.2302 del 16 dicembre 2016 avente ad oggetto Modalità di coordinamento organizzativo tra le strutture provinciali coinvolte nell attuazione dei Programmi operativi Fondo sociale europeo (FSE) e Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e l Autorità di gestione (ai sensi dell art.3, comma 3, del regolamento d esecuzione dell art.18 della L.P. 16 febbraio 2015, n.2, approvato con d.p.p. 14 settembre 2015, n.12-26/leg) e conseguente revoca della deliberazione 9 febbraio 2015, n.154; - la deliberazione della Giunta Provinciale n.2475 del 29 dicembre 2016 avente ad oggetto Approvazione delle descrizioni dei Sistemi di gestione e controllo dell Autorità di gestione e dell Autorità di certificazione relativamente ai Programmi operativi Fondo sociale europeo (PO FSE) e Fondo europeo di sviluppo regionale (PO FESR) della Provincia autonoma di Trento e s.m.i; - l Allegato 1 (azioni ordinarie) alla deliberazione n 1740 del 12 ottobre 2015 avente ad oggetto Approvazione dei "Criteri di valutazione dei progetti a cofinanziamento Fondo 2

9 sociale europeo" per la presentazione di proposte aventi contenuto formativo a valere sul Programma Operativo della Provincia autonoma di Trento. Art. 12, comma 2. del d.p.p. 14 settembre 2015, n /Leg., di seguito denominati Criteri di valutazione. Il testo della normativa, le disposizioni, la modulistica e la guida alla procedura informatica sono consultabili sul sito internet dell Ufficio Fondo Sociale Europeo Area Organismi Pubblici e Privati Opportunità di Finanziamento Avvisi e Bandi Avvisi e sul sito Area Interventi a finanziamento europeo Enti Avviso per la presentazione di proposte formative finalizzate all inclusione lavorativa di persone svantaggiate Anno Obiettivi, operazioni finanziabili e risorse disponibili Con il presente avviso si intendono invitare tutti coloro che risultino interessati e che dispongano dei requisiti previsti nel successivo paragrafo 3, a presentare proposte progettuali per le operazioni di seguito riportate. ll presente avviso prevede l'erogazione di sovvenzioni ai soggetti attuatori degli interventi al fine di attuare le iniziative previste dallo stesso. Le operazioni finanziabili rientrano all interno delle tipologie di attività esclusivamente a carattere formativo o ad esso assimilabile di cui al Punto 1, paragrafo 1.2 dell'allegato alla deliberazione della Giunta provinciale n. 799, del 18 maggio 2015 Metodologia e criteri di selezione delle operazioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo. In particolare si intendono finanziare le seguenti Operazioni: a) PERCORSI PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO DESTINATI A PERSONE CON DISABILITA -Codice 2017_2_922_01a per un importo massimo finanziabile di ,00 euro; b) INTERVENTI RIVOLTI A DETENUTI, A SOGGETTI SOTTOPOSTI A FORME DI DETENZIONE ALTERNATIVE E A EX-DETENUTI - Codice 2017_2_922_02a - per un importo massimo finanziabile di ,00 euro; c) INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISAGIO SOCIALE E RICHIEDENTI O TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE- Codice 2017_2_922_02b - per un importo massimo finanziabile di ,00 euro; d) PERCORSI DI INSERIMENTO RIVOLTI A DONNE VITTIME DI VIOLENZA - Codice 2017_2_922_02c - per un importo massimo finanziabile di ,00 euro. Il totale delle risorse disponibili per il finanziamento delle azioni del presente avviso è pari ad euro ,00 (di cui euro ,00 costituiscono il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo - pari a circa il 50% del totale). 3. Organismi proponenti e requisiti degli attuatori Possono partecipare al presente avviso, mediante la presentazione di proposte progettuali, tutti gli organismi, pubblici e privati, aventi sede legale nell Unione Europea. Possono inoltre partecipare raggruppamenti temporanei d impresa (con l indicazione dell impresa capogruppo e delle parti di attività che saranno eseguite da ciascuna impresa), consorzi (con l indicazione delle imprese per conto delle quali il consorzio presenta l offerta e le parti di attività eseguite da ciascuna consorziata) e G.e.i.e. (per i quali dovranno essere indicate le imprese facenti parte del G.e.i.e. e le parti dell'attività che saranno eseguite da ciascuna di esse). Sono esclusi dalla partecipazione al presente avviso tutti gli Enti/Imprese che stiano svolgendo per l Amministrazione provinciale attività di supporto ed erogazione di servizi nel campo dell orientamento al lavoro e/o di sostegno nell inserimento lavorativo, nel caso in cui tali attività orientino l utenza per l adesione o l iscrizione a percorsi formativi rientranti nelle azioni del presente 3

10 invito. La partecipazione di tali Soggetti è esclusa anche in caso di Soggetto mandante o mandatario in raggruppamento o consorzio o G.e.i.e.. L'affidamento in gestione degli interventi risultati finanziabili è condizionato all'accreditamento dell organismo proponente secondo quanto previsto dal Titolo III, Capo III del decreto del Presidente della Provincia 12-26/Leg. del 14 settembre 2015 e dalla deliberazione della Giunta provinciale 18 luglio 2008, n che specifica i requisiti richiesti. Anche nel caso di partecipazione da parte di raggruppamenti temporanei l affidamento in gestione è condizionato all accreditamento da parte di tutti gli organismi che compongono i raggruppamenti temporanei d Impresa e/o A.T.I. e/o consorzio e/o G.e.i.e. A tal fine, a norma dell art. 25 comma 2 del decreto del Presidente della Provincia di data 14 settembre 2015, n /Leg., tutti gli organismi che, a seguito del completamento della procedura di valutazione, risultino in graduatoria in quanto proponenti di progetti approvati a valere sul presente avviso ma che, al momento dell approvazione delle graduatorie, non siano ancora accreditati o non abbiano ancora presentato la relativa domanda, devono presentare istanza di accreditamento entro 15 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di approvazione delle graduatorie previste dall articolo 23 del medesimo decreto, pena la decadenza dalla graduatoria medesima. Non possono partecipare al presente avviso gli organismi nei confronti dei quali ai sensi dell art. 31 del decreto del Presidente della Provincia di data 14 settembre 2015, n /Leg. è in corso la procedura di revoca dell accreditamento. Gli organismi che risulteranno in graduatoria in posizione utile per ricevere il finanziamento dovranno avere assolto regolarmente agli obblighi assicurativi e contributivi e rispettato la normativa antimafia (decreto legislativo di data 6 settembre 2011, n. 159). Nel caso di irregolarità nel DURC sarà assegnato all organismo un termine di massimo 15 giorni per regolarizzare la posizione, trascorsi i quali esso decadrà dalla graduatoria e quindi dal finanziamento. Le risorse professionali che saranno impiegate nell erogazione dei servizi non dovranno aver riportato condanne per i reati di cui agli artt. 600-bis, 600-ter e 600-quarter, 600-quinquies e 609- undecies del codice penale, né avere procedimenti penali pendenti per tali reati, né aver riportato condanne per le quali risulti una sanzione interdittiva all esercizio di attività che comportino contatti diretti e regolari con minori (art.2 D.lgs.39/2014). 4. Caratteristiche dei percorsi formativi e tempi di attuazione. Le proposte progettuali presentate dovranno rispecchiare quanto di seguito indicato, relativamente ad ogni operazione, per quanto riguarda tipologia di azione, obiettivi, contenuti, destinatari, articolazione, aree di intervento, vincoli di durata e numero minimo di partecipanti. In particolare l avvio dei progetti è vincolato all iscrizione e partecipazione di almeno 3 persone ad eccezione dell intervento B, nell ambito del quale i progetti possono prevedere l iscrizione e partecipazione anche di una sola persona. Il termine massimo di attuazione delle attività formative è fissato in 24 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria di merito. L avvio delle attività deve avvenire entro 180 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria di merito, e ne deve essere data comunicazione preventiva all Agenzia del Lavoro (come specificato nel successivo paragrafo 13). Le attività devono realizzarsi sul territorio provinciale di Trento, verrà assegnata una specifica priorità nell attribuzione dei punteggi agli interventi attuati nel territorio della Bassa Valsugana costituito dai comuni di Castello Tesino, Cinte Tesino e Pieve Tesino e dal territorio della Comunità di Valle della Val di Sole ed in particolare i Comuni di Caldes, Cavizzana, Commezzadura, Croviana, Dimaro-Folgarida, Malè, Mezzana, Ossana, Peio, Pellizzano, Rabbi, Terzolas e Vermiglio; tali territori sono stati infatti individuati nell ambito della Strategia nazionale Aree Interne del P.O.FSE dalle deliberazioni della Giunta Provinciale n. 500 del 30 marzo 2015 e n del 22 luglio 2016 in quanto affetti da particolari svantaggi economico-sociali. Possono essere finanziate solo le proposte progettuali che consentono il conseguimento degli obiettivi operativi delle azioni specifiche a cui si riferiscono. 4

11 I soggetti attuatori possono presentare proposte progettuali riguardanti uno o più interventi. Nello specifico: a) PERCORSI PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO DESTINATI A PERSONE CON DISABILITÁ -Codice 2017_2_922_01a per un importo massimo finanziabile di ,00 euro; Analisi della situazione o del contesto sociale/ organizzativo che motivano l azione La situazione economica che ha aggravato la situazione occupazionale trentina ha avuto un impatto particolarmente negativo sulle categorie più fragili del mercato del lavoro ed in particolare sulle persone con disabilità. Risulta pertanto centrale investire nel potenziamento delle competenze trasversali e professionali di tali persone. In particolar modo risulta importante investire nelle fasi di transizione scuola lavoro dei giovani al fine di sviluppare e mantenere nel tempo le competenze sociali e professionali, in quanto periodi di inattività hanno un incidenza negativa sulle opportunità di inserimento lavorativo. Risulta ormai attestata a livello sia teorico che empirico la validità dei modelli workfare, soprattutto se applicati a soggetti portatori di disabilità. L inserimento professionale deve naturalmente essere accompagnato e fatto oggetto di attenzioni sia in termini formativi che di mentoring. Adeguati percorsi risultano destinati a favorire idonei ed elevati inserimenti lavorativi anche in ambienti non o modestamente protetti. Obiettivi L azione intende rispondere alle esigenze di assicurare alle persone disabili un effettivo inserimento sociale e lavorativo, dove la dimensione di cura sia affiancata e sostenuta dalla possibilità, per le persone interessate, di condurre una vita autonoma ed attiva grazie ad un lavoro retribuito. Contenuti I percorsi individualizzati o di gruppo dovranno privilegiare soprattutto le aree pratiche ed operative, seppur integrate da momenti teorici conoscitivi di mantenimento e consolidamento degli apprendimenti. In fase di attuazione docenti formatori elaboreranno, a partire dalla documentazione e dalle informazioni raccolte, dapprima una cartella psicopedagogica e, successivamente, un progetto formativo individualizzato di inserimento lavorativo per ogni soggetto disabile. Il progetto dovrà specificare le aree teorico-pratiche e conoscitive di supporto all'inserimento lavorativo e le attività di inserimento lavorativo. Destinatari Persone con disabilità in età lavorativa, privi di occupazione, residenti o domiciliati in Provincia di Trento. Sarà data precedenza assoluta ai residenti disoccupati. È data priorità alle persone che si trovano nel momento di transizione tra scuola e lavoro, cioè che abbiano terminato gli studi negli ultimi due anni scolastici (anno scolastico e ). Per soggetti di età superiore ai 26 anni, il grado di invalidità certificata deve essere almeno del 46%. Fino alla medesima età è necessario che il/la giovane sia in possesso di un certificato di riconoscimento dell handicap o certificato di invalidità anche privo della relativa percentuale. Si escludono i soggetti per cui sia certificata la non collocabilità al lavoro. Articolazione La durata, le caratteristiche e la strutturazione dell'inserimento lavorativo o dell'inserimento in un laboratorio per l acquisizione dei prerequisiti lavorativi dovranno essere commisurate alle capacità/potenzialità del soggetto disabile nel rispetto dei limiti fisici e/o psichici, anche 5

12 prevedendo differenziati momenti di accompagnamento dei soggetti a seconda del grado di autonomia posseduto. Dovrà essere dimostrata l effettiva efficacia del percorso formativo a fornire le necessarie competenze ed abilità che consentano un positivo inserimento della persona nel mercato del lavoro avendo riguardo alle caratteristiche possedute. Potrà essere previsto anche un supporto ed un accompagnamento delle famiglie dei partecipanti, al fine di valorizzare le risorse del contesto familiare e adeguarne le aspettative. Il progetto si deve rivolgere ad almeno 3 partecipanti. Il progetto può prevedere uno o più percorsi purchè abbiano la stessa durata. Ogni percorso deve avere almeno 2 partecipanti. La durata dell attività di supporto all apprendimento potrà arrivare fino al 40% della durata della formazione in aula e/o laboratorio pro capite. I momenti di formazione d aula e/o laboratorio potranno risultare di durata massima pari al 60% del tirocinio formativo, che dovrà necessariamente essere svolto totalmente all esterno del Soggetto attuatore del percorso e nel rispetto della normativa provinciale in materia di tirocini formativi e di orientamento. La durata del tutoraggio d aula non potrà superare il 40% della durata della formazione in aula e/o laboratorio. La durata della formazione individualizzata non potrà superare la durata della formazione in aula e/o laboratorio pro capite. Durata e finanziamento massimi La durata dell intervento potrà variare da un minimo di 300 ore ad un massimo di ore pro capite per percorso. Il costo ora-allievo (finanzianziamento totale / (durata corsuale pro capite per il numero allievi)) dell'intervento non potrà superare a preventivo euro 30,00. b) INTERVENTI RIVOLTI A DETENUTI, A SOGGETTI SOTTOPOSTI A FORME DI DENTENZIONE ALTERNATIVE E A EX-DETENUTI - Codice 2017_2_922_02a - per un importo massimo finanziabile di ,00 euro (di cui massimo a favore di progetti rivolti a detenuti e massimo a favore di progetti rivolti a condannati in esecuzione esterna, forme alternative al carcere ed ex-detenuti). Analisi della situazione o del contesto sociale/ organizzativo che motivano l azione La realtà penitenziaria in Trentino vede la presenza e l operatività di una Casa circondariale dove la restrizione è limitata a periodi relativamente brevi e la mobilità particolarmente accentuata. Risulta comunque opportuno, per contribuire ad un progressivo recupero alla vita sociale e professionale dei soggetti ristretti, prevedere durante il periodo di detenzione momenti formativi e lavorativi. Percorsi che mirino ad uno sviluppo/recupero di abilità professionali per facilitare l'inserimento lavorativo. Nell'articolazione del progetto si dovrà tener conto delle caratteristiche dei destinatari, che potrebbero avere un impatto sull'organizzazione dei corsi, pertanto si rende necessario un accordo con la Casa circondariale/ufficio Esecuzione penale pena l'esclusione dei progetti dalla procedura di valutazione. Diversa la realtà dei soggetti ex-detenuti o in regime di semi-libertà o condannati sottoposti a misure alternative alla detenzione. In Trentino, in particolare, l istituto della messa alla prova risulta avere un applicazione molto maggiore rispetto al resto d Italia. I beneficiari degli interventi necessitano spesso di un globale programma di recupero alla vita ordinaria e lavorativa chi implicano forti momenti di recupero culturale e intense fasi di formazione professionale. 6

13 Obiettivi Gli obiettivi di quest azione si diversificano se gli interventi si rivolgono ad utenti detenuti o a condannati in esecuzione penale esterna o ad ammessi a forme alternative di detenzione o ad imputati sottoposti alla messa alla prova (legge 67/2014) o ad utenti ex-detenuti. Le attività di formazione, lavoro e socialità rivolte ai detenuti si pongono l'obiettivo di contribuire al processo di risocializzazione, fornendo elementi professionalizzanti che possono agevolare il reinserimento lavorativo dopo la dimissione dal luogo di restrizione penale, limitando nel contempo l'inattività durante la permanenza in carcere. I percorsi rivolti a condannati in esecuzione penale esterna o a forme alternative al carcere hanno lo scopo di acquisire le necessarie abilità professionali durante il periodo di esecuzione della pena al fine di consentire un successivo reinserimento lavorativo. Le attività formative rivolte agli ex-detenuti hanno l obiettivo di favorire più direttamente l integrazione sociale e lavorativa del soggetto. Destinatari Detenuti, condannati in esecuzione penale esterna, ammessi a forme alternative di detenzione, imputati sottoposti alla messa alla prova (legge 67/2014) o ex detenuti privi di occupazione. Le attività relative ai detenuti possono riferirsi anche a persone non residenti in Provincia di Trento, non disoccupate ma comunque prive di occupazione. Per le altre categorie di persone è richiesta, per la partecipazione all'intervento, la residenza o il domicilio in Provincia di Trento. Sarà data precedenza assoluta ai residenti. Contenuti La programmazione delle attività dei percorsi formativi, lavorativi e di socialità dovrà rispondere a criteri di modularità e flessibilità in considerazione delle esigenze dell'autorità Giudiziaria, e, per i detenuti, deve tener conto anche della effettiva permanenza in carcere affinché sia salvaguardata, nei limiti del possibile, la frequenza dell'intera attività corsuale prevista dal progetto. Le proposte progettuali rivolte ai detenuti saranno approvate tenendo conto dei bisogni formativi emergenti dalla Casa Circondariale e in linea di massima avendo avuto riguardo al numero di detenuti, potenzialmente destinatari degli interventi. Articolazione Il progetto si può rivolgere anche ad un unico partecipante. Il progetto può prevedere uno o più percorsi, anche individualizzati. I progetti di reinserimento lavorativo possono prevedere iniziative di formazione teoricopratica in gruppo o individualizzati e/o esperienze di tirocinio. La durata dell attività di supporto all apprendimento potrà arrivare fino al 40% della durata della formazione in aula e/o laboratorio pro capite. La durata dell eventuale tirocinio, che dovrà necessariamente essere svolto totalmente all esterno del Soggetto attuatore del percorso e nel rispetto della normativa provinciale in materia di tirocini formativi e di orientamento, non potra superare il 40% della durata della formazione d aula e/o laboratorio. La durata del tutoraggio d aula non potrà superare il 40% della durata della formazione in aula e/o laboratorio. Lo stesso progetto potrà riguardare più allievi purché i rispettivi percorsi abbiano la stessa durata. Nel caso in cui il progetto si rivolga ad almeno 2 allievi, la durata della formazione individualizzata non potrà superare la durata della formazione in aula e/o laboratorio pro capite. Condivisione proposta progettuale 7

14 La programmazione delle attività per detenuti dovrà risultare preconcordata con la direzione delle Casa Circondariale di Trento attraverso un formale accordo di condivisione del progetto pena l'esclusione del progetto dalla procedura di valutazione. Le proposte progettuali per le persone in esecuzione penale esterna, ammessi a forme alternative di detenzione, imputati sottoposti alla messa alla prova (legge 67/2014) dovranno risultare preconcordate con l Ufficio Esecuzione penale esterna di Trento attraverso un formale accordo di condivisione del progetto pena l'esclusione del progetto dalla procedura di valutazione. Le ipotesi progettuali per ex-detenuti dovranno risultare preconcordate con i servizi sociali territoriali, pena l esclusione del progetto dalla procedura di valutazione. Durata e finanziamento massimi La durata dell intervento potrà variare da un minimo di 30 ore ad un massimo di 300 ore pro capite per percorso. Il costo ora-allievo (finanzianziamento totale / (durata corsuale pro capite per il numero allievi)) dell'intervento non potrà superare a preventivo euro 26,00. c) INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE IN SITUAZIONE DI DISAGIO SOCIALE E RICHIEDENTI O TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE Codice 2017_2_922_02b - per un importo massimo finanziabile di ,00 euro; Analisi della situazione o del contesto sociale/ organizzativo che motivano l azione Le persone che vivono in situazione di disagio per le cause più diverse e risultano in genere prese in carico dai servizi sociali competenti, esprimono una pluralità di bisogni. Resta peraltro il fatto che spesso tali individui non studiano, non hanno lavoro, oppure svolgono lavori precari o assistiti, magari per periodi limitati di tempo. Queste persone, presentando bisogni diversi, hanno necessità di essere sostenuti e accompagnati mettendo in capo una rete di competenze per cui il progetto sul soggetto dovrà avere una visione ampia che va oltre quella lavorativa. In questa categoria, i richiedenti o titolari di protezione internazionale (art.17, comma 1, d.lgs. 142/2015) accolti in progetti d accoglienza in Trentino meritano una particolare attenzione in quanto soggetti altamente vulnerabili e a rischio di marginalità sociale in concomitanza delle contingenze storiche, politiche ed economiche degli ultimi anni. Obiettivi La finalità dell'intervento è quella di avvicinare le persone che si trovano in questa particolare condizione al mondo del lavoro attraverso lo svolgimento di concrete attività produttive recuperando, in un processo di socializzazione e di risocializzazione anche lavorativa, le potenzialità delle stesse. Contenuti Si intendono attivare per questa particolare utenza dei percorsi formativi in gruppo o individualizzati destinati alla rimotivazione, alla socializzazione professionale e all'inserimento lavorativo. Questi percorsi possono prevedere una strutturazione che può comprendere azioni di: - formazione teorico-pratica; - tirocinio per consentire l'acquisizione di consapevolezze in termini di orientamentosocializzazione e di conoscenze e di competenze lavorative. In ogni caso l intervento dovrà fare riferimento alle capacità, alle competenze e al progetto di vita personale e lavorativo del soggetto. Destinatari 8

15 Persone in età lavorativa, prive di occupazione che si trovano in situazione di disagio e di devianza sociale o a rischio di emarginazione sociale o con problematiche di dipendenza,, richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale accolti in progetti d accoglienza o usciti dall accoglienza da non oltre un anno. Sarà data precedenza assoluta a persone disoccupate residenti in Provincia di Trento. Dovranno essere considerati, in particolare, giovani in situazioni di disagio personale e familiare. La condizione di disagio deve essere attestata dal competente servizio pubblico. Articolazione Il progetto si deve rivolgere ad almeno 3 partecipanti. Il progetto può prevedere uno o più percorsi purchè abbiano la stessa durata. Ogni percorso deve avere almeno 2 partecipanti. I percorsi dovranno risultare dimensionati e strutturati tenendo conto delle propensioni, attitudini, capacità e motivazioni delle persone coinvolte. La durata della formazione individualizzata non potrà superare la durata della formazione in aula e/o laboratorio pro capite. La durata dell attività di supporto all apprendimento potrà arrivare fino al 40% della durata della formazione in aula e/o laboratorio pro capite. La durata dell eventuale tirocinio, che dovrà necessariamente essere svolto totalmente all esterno del Soggetto attuatore del percorso e nel rispetto della normativa provinciale in materia di tirocini formativi e di orientamento, non potra superare il 40% della durata della formazione d aula e/o laboratorio. La durata del tutoraggio d aula non potrà superare il 40% della durata della formazione in aula e/o laboratorio. Condivisione proposta progettuale Gli interventi rivolti esclusivamente a tossicodipendenti dovranno essere condivisi almeno con una organizzazione pubblica che operi nel settore della tossicodipendenza pena l'esclusione del progetto dalla procedura di valutazione. Durata e finanziamento massimi La durata dell intervento potrà variare da un minimo di 30 ore ad un massimo di 600 ore pro capite per percorso. Il costo ora-allievo (finanzianziamento totale / (durata corsuale pro capite per il numero allievi)) dell'intervento non potrà superare a preventivo euro 28,00. d) PERCORSI DI INSERIMENTO RIVOLTI A DONNE VITTIME DI VIOLENZA - Codice 2017_2_922_02c - per un importo massimo finanziabile di ,00 euro. Analisi della situazione o del contesto sociale/ organizzativo che motivano l azione La violenza sulle donne rappresenta un fenomeno che richiede un attenzione particolare e una molteplice e diversificata attività al fine di fornire risposte adeguate, efficaci e innovative. L attuale risposta al bisogno delle donne necessita di una presa in carico anche nell ottica di un inserimento lavorativo, attraverso azioni formative e attività di supporto. Il lavoro è infatti uno strumento indispensabile in ogni percorso di uscita dalla violenza: da un lato favorisce la ricostruzione dell autostima e di relazioni sociali positive, dall altro permette alla donna di rendersi indipendente economicamente dall aggressore. Obiettivi La finalità degli interventi è quella di accompagnare le donne vittime di violenza in uno dei passaggi più delicati dopo la fase acuta dell emergenza, ponendo le basi per un nuovo percorso di vita indipendente innanzitutto dal maltrattante, ma anche progressivamente autonomo dal circuito assistenziale. 9

16 L obiettivo è quello di fornire alle donne strumenti propedeutici all'ingresso nel mondo del lavoro (come la tenuta dell attenzione e della motivazione nel tempo, il riconoscimento dei ruoli, la gestione efficace delle proprie difficoltà, ecc.), nonché specifiche conoscenze e competenze operative in grado di migliorarne l'occupabilità. Destinatari Donne vittime di violenza in età lavorativa presenti sul territorio della Provincia autonoma di Trento e prese in carico dai servizi sociali territoriali. Sarà data precedenza assoluta a persone disoccupate residenti in Provincia di Trento. Contenuti I progetti di reinserimento lavorativo rivolti a donne vittime di violenza devono prevedere iniziative di formazione teorico-pratica in gruppo o individualizzati presso laboratori o in aula e/o esperienze di tirocinio presso imprese del territorio. Entrambe le modalità, da scegliersi in base alla valutazione delle capacità/potenzialità lavorative delle destinatarie, dovranno dotarle a fine percorso di una certificazione delle competenze e/o di un attestato delle abilità conseguite nello svolgimento di specifiche mansioni nell ambito del processo produttivo. Articolazione Il progetto si deve rivolgere ad almeno 3 partecipanti. Il progetto può prevedere uno o più percorsi purchè abbiano la stessa durata. Ogni percorso deve avere almeno 2 partecipanti. I percorsi dovranno risultare dimensionati e strutturati tenendo conto delle propensioni, attitudini, capacità e motivazioni delle persone coinvolte. La durata della formazione individualizzata non potrà superare la durata della formazione in aula e/o laboratorio pro capite. La durata dell attività di supporto all apprendimento potrà arrivare fino al 40% della durata della formazione in aula e/o laboratorio pro capite. La durata dell eventuale tirocinio, che dovrà necessariamente essere svolto totalmente all esterno del Soggetto attuatore del percorso e nel rispetto della normativa provinciale in materia di tirocini formativi e di orientamento, non potra superare il 40% della durata della formazione d aula e/o laboratorio. La durata del tutoraggio d aula non potrà superare il 40% della durata della formazione in aula e/o laboratorio. Durata e finanziamento massimi La durata dell intervento potrà variare da un minimo di 100 ore ad un massimo di 600 ore pro capite per percorso. Il costo ora-allievo (finanzianziamento totale / (durata corsuale pro capite per il numero allievi)) dell'intervento non potrà superare a preventivo euro 28, Presentazione della proposta progettuale Le proposte progettuali presentate dai soggetti interessati si compongono dei seguenti documenti: domanda di finanziamento in regola con le vigenti normative sul bollo (16 euro) contenente: la comunicazione dei requisiti di partecipazione, il riepilogo del progetto e l eventuale delega (qualora il soggetto proponente intenda delegare quote di attività secondo la normativa prevista nei Criteri di attuazione ); descrizione progettuale; preventivo finanziario; disposizioni generali di gestione; eventuale dichiarazione di RTI/ATI/Consorzio/G.E.I.E. costituita o intenzionale da parte di ciascun soggetto; eventuali accordi di condivisione (se richiesti dalla specifica operazione); 10

17 6. Modalità di redazione delle proposte progettuali Le proposte progettuali dovranno essere redatte mediante utilizzo della procedura informatica reperibile sul sito e seguire il percorso: Servizi ad accesso riservato - Area Interventi a Finanziamento europeo. Qualora l ente non fosse già registrato è necessario effettuare la registrazione cliccando accesso alla presentazione dal percorso descritto precedentemente. A registrazione avvenuta, il soggetto presentatore potrà accedere all area riservata enti presentazione progetti ove compilare on line: - la domanda di finanziamento ; - la descrizione progettuale, compilata secondo i contenuti e le modalità previste nei Criteri di valutazione"; - il preventivo finanziario, compilato secondo quanto previsto dai Criteri di attuazione ; - le disposizioni generali di gestione. Le istruzioni operatativi per l'utilizzo di tale procedura sono contenute nella "Guida alla procedura informatica" reperibile sul sito area interventi a finanziamento europeo Enti Avviso per la presentazione di proposte formative finalizzate all inclusione lavorativa di persone svantaggiate Anno È necessario procedere alla conferma definitiva dei dati nella procedura informatica per poter procedere alla generazione dei documenti in formato digitale. I documenti dovranno essere firmati dal legale rappresentante dell organismo presentatore o da un suo delegato con potere di firma (in tale caso dovrà essere allegata la delega di firma che dovrà contenere una specifica indicazione del potere di impegnare l organismo presentatore) e presentati secondo le modalità indicate nel successivo paragrafo 7. In caso di progetti presentati da A.T.I. o R.T.I. o consorzio o G.E.I.E.: - costituiti: dovrà essere presentato l atto di costituzione e la firma sui documenti deve essere apposta dal legale rappresentate dell ATI o R.T.I, consorzio o G.E.I.E o da suo delegato con potere di firma; non ancora costituiti: la domanda di finanziamento, la descrizione progettuale, il preventivo finanziario, le disposizioni generali di gestione, devono essere sottoscritti da tutti i soggetti che intendono partecipare. Inoltre dovrà essere presentata la dichiarazione di intenti di costituzione dell ATI, o R.T.I. o consorzio o G.E.I.E sottoscritta da tutti i partecipanti, ai sensi e per gli effetti dell art. 37 del D.Lgs. 163/2006. In caso di finanziamento del progetto, l attività formativa non potrà avere inizio prima della consegna della documentazione relativa alla formalizzazione dell ATI o R.T.I. o consorzio o G.E.I.E.. Eventuali accordi di condivisione dovranno essere redatti in carta libera. La mancata osservanza delle modalità richieste per la presentazione delle domande, l'irregolarità della medesima o dei documenti specificatamente indicati nel presente Avviso comporteranno l esclusione dalla procedura. Non comporterà l esclusione, bensì le diverse conseguenze previste dalla vigente normativa, in particolare l obbligo di regolarizzazione e l applicazione delle relative sanzioni da parte dell Autorità competente, le irregolarità concernenti l imposta di bollo. 7. Termini e modalità per la presentazione delle proposte progettuali È possibile presentare la documentazione progettuale (riportata al paragrafo 6) a partire dalla data di pubblicazione del presente Avviso sul sito internet istituzionale dell Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento ed entro la seguente scadenza: Le proposte progettuali potranno essere: 20 settembre 2017 entro le ore

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