VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 2 del CONSIGLIO COMUNALE

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1 COMUNE DI NAGO-TORBOLE PROVINCIA DI TRENTO VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 2 del CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Esame ed approvazione degli indirizzi per la predisposizione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione L'anno duemilasedici addì ventotto del mese di gennaio alle ore 19:00 nella sala consiliare di Torbole, a seguito di convocazione regolarmente disposta con avviso ai Consiglieri, si è riunito il Consiglio comunale nelle persone dei signori: Morandi Gianni Presidente Presente Civettini Luca Consigliere Presente Dusatti Danny Consigliere Presente Giovanazzi Sandra Consigliere Assente giustificato Malagoli Fabio Consigliere Presente Mandelli Claudio Consigliere Presente Mandelli Francesco Consigliere Presente Masato Luigi Consigliere Presente Mazzoldi Giuseppe Consigliere Presente Olivieri Roberto Consigliere Assente giustificato Perugini Giovanni Consigliere Presente Rigatti Luisa Consigliere Presente Rosà Giuliano Consigliere Presente Tonelli Eraldo Consigliere Presente Vicentini Giovanni Consigliere Presente Presiede: Il Presidente, Gianni Morandi Assiste: Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Presidente dichiara aperta la discussione sull'argomento in oggetto.

2 OGGETTO: Esame ed approvazione degli indirizzi per la predisposizione del Piano triennale di prevenzione della corruzione ( ). IL CONSIGLIO COMUNALE Letta la proposta di deliberazione presentata dal Responsabile della prevenzione della corruzione, relativa all'oggetto; Premesso che con la legge 6 novembre 2012, n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalita nella pubblica amministrazione e stato introdotto nell ordinamento italiano un sistema organico di disposizioni finalizzate alla prevenzione del fenomeno corruttivo; Evidenziato che nell assetto normativo delineato dalla L. 190/2012 la strategia di contrasto alla corruzione si articola su due livelli, uno nazionale ed uno decentrato, a livello di singola amministrazione pubblica; Considerato, in particolare, che la Legge 6 novembre 2012 n. 190, prevede: a livello nazionale: l'individuazione di ANAC (ex CIVIT) quale Autorità Nazionale Anticorruzione; l'approvazione da parte di ANC di un Piano nazionale anticorruzione (PNA) predisposto dal Dipartimento della funzione pubblica; a livello decentrato: la presenza di un soggetto Responsabile della prevenzione della corruzione (RPC) per ogni Amministrazione pubblica; l'approvazione e adozione, entro il 31 gennaio di ogni anno, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e sulla base delle indicazioni contenute nel PNA, da parte dell'organo di indirizzo politico di ciascuna Amministrazione di un Piano triennale di prevenzione della Corruzione (PTPC); Dato atto che sulla base delle indicazioni contenute nel PNA approvato da ANAC (ex CIVIT) con deliberazione n. 72/2013, la Giunta comunale ha approvato, con deliberazione n. 7 dd. 29 gennaio 2014, un primo Piano triennale di prevenzione della Corruzione i cui contenuti sono stati aggiornati con l'approvazione, con deliberazione n. 8 di data 28 gennaio 2015, del Piano triennale di prevenzione della corruzione ; Richiamato il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge 11 agosto 2014, n. 114, che ha trasferito ad ANAC le competenze sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza attribuite dal Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP), inclusa la redazione del PNA; Rilevato che nel corso del 2015, in virtù della competenza attribuitele con l'intervento normativo predetto, ANAC ha deciso di predisporre l'aggiornamento del PNA approvato con delibera n. 72/2013 muovendo da una parte, dalle risultanze della valutazione condotta sui Piani di prevenzione della corruzione (PTPC) di un campione di 1911 amministrazioni, dall altra dall opportunità di dare risposte unitarie ed offrire un supporto operativo ai Responsabili della prevenzione della corruzione (RPC); Pag. 2 di 5

3 Viste le indicazioni contenute nell'aggiornamento 2015 del Piano Nazionale Anticorruzione, approvato da ANAC con determinazione n. 12 del , le quali si configurano come correzioni di rotta indispensabili ed adottabili nel breve periodo da parte delle pubbliche amministrazioni e degli altri soggetti tenuti all introduzione di misure di prevenzione della corruzione, al fine di migliorare l efficacia complessiva dell impianto a livello sistemico; Rilevato in particolare come al punto 4.1. Ruolo degli organi di indirizzo e dei vertici amministrativi della determinazione n. 12/2015 ANAC identifichi nel ridotto coinvolgimento dei componenti degli organi di indirizzo e della politica in senso ampio una ragione della scarsa qualità dei PTPC e dell'insufficiente individuazione delle misure di prevenzione e raccomandi pertanto alle amministrazioni di prevedere, con apposite procedure, la più larga condivisione delle misure, sia nella fase dell individuazione, sia in quella dell attuazione; Evidenziato com per gli enti territoriali, caratterizzati dalla presenza di due organi di indirizzo politico, uno generale (il Consiglio) e uno esecutivo (la Giunta), si preveda espressamente l approvazione da parte dell assemblea di un documento di carattere generale sul contenuto del Piano Triennale di prevenzione della Corruzione, residuando in capo alla Giunta comunale la competenza all'adozione finale; Ritenuto pertanto opportuno enucleare gli indirizzi seguiti nel percorso, già da tempo avviato, di predisposizione del PTPC , evidenziando come gli stessi siano stati elaborati dal Responsabile della prevenzione della corruzione, in conformità alle prescrizioni dettate da ANAC in sede di Aggiornamento 2015 al PNA e sulla base delle risultanze dell'attività di monitoraggio espletata, e si inseriscano, in un'ottica correttiva ed implementativa rispetto alle azioni previste nel PTPC , al cui contenuto si fa espresso rinvio; Considerato infine necessario dare immediata attuazione al presente provvedimento, stante la necessità di concludere l'iter di approvazione del piano entro il ; Visti: la Legge 6 novembre 2012 n. 190 recante: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione ; il Piano Nazionale Anticorruzione ed il suo aggiornamento 2015 approvato da ANAC con determinazione n. 12/2015; visto il decreto del Sindaco n. 4 di data 24 febbraio 2015, di nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione; la legge legge regionale 29 ottobre 2014, n. 10, recante Disposizioni in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della Regione e degli enti a ordinamento regionale ; la Relazione 2015 del Responsabile della prevenzione della corruzione; Preso atto dell'allegato parere, formulato sulla proposta di deliberazione in oggetto, ai sensi e per gli effetti dell'art. 81 del Testo unico delle leggi regionali sull ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino - Alto Adige, approvato con DPReg. 1 febbraio 2005 n. 3/L e s.m., dal responsabile dei Servizi Generali, Elisabetta Pegoretti, in ordine alla regolarità tecnicoamministrativa; Dato atto che la presente proposta di deliberazione non necessita dell espressione di parere di regolarità contabile in quanto non induce alcuna spesa, non comporta verifica di regolarità di calcolo, né incide direttamente sugli equilibri di bilanci; Pag. 3 di 5

4 Con voti favorevoli n. 13, contrari n. 0 ed astenuti n. 0 su n. 13 presenti, espressi per alzata di mano e con l'assistenza dei due scrutatori, designati all'inizio di seduta; DELIBERA 1) di approvare, per le motivazioni sopra esplicitate, gli indirizzi per la predisposizione/aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione , elaborati dal Responsabile della prevenzione della corruzione, allegati alla presente deliberazione per formarne parte integrante e sostanziale; 2) di dare atto che la predisposizione/aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione deve avvenire coerentemente con gli indirizzi predetti; 3) di stabilire che, in sede di prossimo aggiornamento del piano e semprechè non intervenga una previsione normativa difforme, il coinvolgimento degli amministratori avvenga mediante informativa indirizzata a ciascun consigliere; 4) di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 79, comma 4, del Testo unico delle leggi regionali sull ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino - Alto Adige, approvato con DPReg. 1 febbraio 2005 n. 3/L e s.m., con voti favorevoli n. 13, contrari n. 0 ed astenuti n. 0, espressi per alzata di mano su n. 13 consiglieri presenti e votanti; 5) di evidenziare, ai sensi dell art. 4 della L.P. 30 novembre 1992 n. 23 e ss.mm., che avverso la presente deliberazione sono ammessi i seguenti ricorsi: a) opposizione alla Giunta comunale entro il periodo di pubblicazione, ai sensi dell art. 79, comma 5, del T.U.LL.RR.O.CC., approvato con D.P.Reg. 1 febbraio 2005, n. 3/L e ss.mm.; b) ricorso giurisdizionale al T.R.G.A. di Trento entro 60 giorni, ai sensi degli artt. 5 e 29 del D.Lgs 2 luglio 2010, n. 104; c) ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni, ai sensi dell art. 8 del D.P.R. 24 novembre 1971, n Proposta n. 12 dei SERVIZI GENERALI Istruita da Pegoretti Elisabetta Alla presente deliberazione sono uniti/è unito: parere in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa; Indirizzi. Pag. 4 di 5

5 Data lettura del presente verbale, viene approvato e sottoscritto. Il Presidente, Gianni Morandi CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Si certifica, ai sensi dell' art. 79 comma 1 del Testo unico delle leggi regionali sull ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino Alto Adige approvato con DPReg 1 febbraio 2005 n. 3/L e s.m., che copia del presente verbale viene pubblicata il giorno all'albo pretorio e all albo telematico all indirizzo: ove rimarrà esposta per 10 giorni consecutivi fino al CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' Il presente atto è esecutivo: ai sensi dell'art. 79 comma 4 del Testo unico delle leggi regionali sull ordinamento dei comuni della Regione autonoma Trentino - Alto Adige approvato con DPReg. 1 febbraio 2005 n. 3/L e s.m., lo stesso giorno in cui l atto è adottato. Pag. 5 di 5