ALLEGATOA alla Dgr n del 12 luglio 2011 pag. 1/7

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1 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n del 12 luglio 2011 pag. 1/7 Progetto LIFE+ Biodiversità EVISDA Sintesi del progetto Titolo: EValuation of the impact on the eco-system of two Invasive Species: Dryocosmus kuriphilus and Anoplophora (EVISDA) Valutazione dell impatto sull ecosistema di due specie invasive: Dryocosmus kuriphilus e Anoplophora spp. Beneficiario Coordinatore: Regione Emilia-Romagna Beneficiari Associati: Università di Torino, Università di Milano, Regione Piemonte, Regione Lombardia, ERSAF Lombardia, Regione Veneto, Regione Toscana. Durata: 3 anni (da giugno 2012 a maggio 2015) Budget indicativo: di cui per Regione Veneto ( contributo UE contributo della Regione Veneto). Quadro di riferimento Le barriere geografiche naturali (oceani, catene montuose, deserti e grandi fiumi) hanno creato barriere fisiche allo spostamento delle specie animali e vegetali, contribuendo in maniera significativa alla grande biodiversità del pianeta. In seguito all'intervento umano queste barriere sono cadute e le specie stanno arrivando, accidentalmente o intenzionalmente, in località distanti migliaia di chilometri dal loro habitat naturale. Negli ultimi cinquant anni, con l intensificarsi dei flussi commerciali, questo processo ha subito una fortissima accelerazione. In molti casi le specie alloctone si adattano a stento al nuovo ambiente e si estinguono rapidamente, ma a volte riescono a sopravvivere e a riprodursi. A volte i nuovi arrivati si insediano talmente bene nel nuovo ambiente da non rappresentare più solo una curiosità dal punto di vista biologico ma una vera e propria minaccia, causando gravi danni non solo agli ecosistemi ma anche ai raccolti e agli animali di allevamento, turbando l'ecologia locale con effetti sulla salute umana e serie conseguenze sul piano economico. Le specie che hanno un tale impatto negativo sono note come specie aliene invasive (SAI). La nocività delle specie invasive è determinata dall assenza di forme di controllo biologico naturale negli ecosistemi delle aree di nuova introduzione, associata alla scarsa resistenza/tolleranza delle piante ospiti. Per quanto riguarda le ecologie locali, le Specie Aliene Invasive sono considerate una delle maggiori minacce alla biodiversità. Obiettivi Nel progetto denominato EValuation of the impact on the eco-system of two Invasive Species: Dryocosmus kuriphilus and Anoplophora spp.- EVISDA si intende valutare l impatto sull ecosistema di due fitofagi da quarantena recentemente arrivati in Italia ed in Europa. Si tratta di specie invasive la cui pericolosità è ben conosciuta e per i quali sono previste dalle norme internazionali specifiche misure di prevenzione e pronta eradicazione. La diffusione di queste due specie presenta delle importanti differenze. Dryocosmus kuriphilus ha rapidamente colonizzato tutte le aree montane in cui vive la sua pianta ospite, il castagno. Attualmente la specie è presente in tutte le regioni italiane, e in alcuni stati limitrofi (Francia, Slovenia e Svizzera). Da alcuni anni le sue infestazioni vengono contenute mediante l'introduzione nell'ambiente di un ectoparassita monofago specifico (Torymus sinensis) di origine asiatica. E stato accertato che D. kuriphilus ha elevate possibilità di insediamento in tutte le aree della UE in quanto il clima è ovunque adatto (Fonte EFSA 2010). Il potenziale effetto sulla riduzione della produzione di castagne è considerato moderato e l'impatto ambientale in un bosco Castanea è considerato basso (Fonte EFSA 2010) ma esiste il concreto pericolo che la specie possa adattarsi ad altre fagacee. Infatti l abbondante presenza di queste latifoglie accanto ai castagni potrebbe permettere a D. kuriphilus di spostarsi anche su altre piante entrando in competizione con le specie di imenotteri cinipidi indigene già presenti nell ecosistema.

2 ALLEGATOA alla Dgr n del 12 luglio 2011 pag. 2/7 Per questi motivi è necessario comprendere le modifiche che questa specie invasiva sta apportando all'ecosistema valutando anche le interazioni esistenti con Torymus sinensis il parassitoide che attualmente viene utilizzato nella lotta biologica. Anoplophora spp. è ancora poco diffusa in Europa, contenuta in areali ridotti in Lombardia, Lazio e Veneto e in piccoli focolai sparsi in altri stati. Si tratta di una specie caratterizzata da elevatissima polifagia le cui infestazioni vengono contenute esclusivamente tagliando e bruciando le piante infestate. In ragione della sua polifagia Anoplophora potrebbe potenzialmente espandersi in tutte le aree boscate della macro area Nord Italia, nelle foreste di latifoglie, nei parchi cittadini, nelle alberature stradali e nei frutteti. In ragione della sua pericolosità è opportuno concentrare tutti gli sforzi nella prevenzione, cercando di intercettare tempestivamente il suo arrivo in un nuovo areale per applicare con possibilità di successo le tecniche di eradicazione previste nella normativa fitosanitaria (nazionale e comunitaria). Nel breve periodo quindi, l unico modo per contenere i danni ambientali che potrebbe causare l arrivo di Anoplophora, è quello di realizzare una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini di un area ampia. L area geografica di implementazione del progetto riguarda le cinque regioni italiane beneficiarie, ossia Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. In questa macro-area il problema delle due specie invasive costituisce una minaccia importante non solo per la biodiversità, ma anche per gli aspetti socio-economici collegati. Più precisamente gli obiettivi prefissi sono i seguenti: Obiettivo generale: contribuire alla riduzione della perdita di biodiversità nell Unione Europea valutando l impatto dei due organismi alieni sulla biocenosi autoctona ed elaborando strategie finalizzate alla early detection e al loro contenimento biologico con particolare attenzione ad ambienti con equilibrio delicato come aree protette, parchi, siti Natura 2000, ecc. Obiettivi specifici : Per D. kuriphilus valutare l impatto sulle specie autoctone che compongono la biocenosi dei cinipidi galligeni (su castagno, querce, e rosa selvatica). Valutare gli effetti della successiva introduzione del limitatore naturale Torimus sinensis sulla biocenosi autoctona, valutando il rischio di colpire organismi non bersaglio e di ibridizzazione con specie affini autoctone. Giungere a una comprensione quanto più completa possibile delle conseguenze dell introduzione di Anoplophora chinensis (CLB) e Anoplophora glabripennis (ALB) nell ambiente (foreste di latifoglie, parchi cittadini, alberature stradali e frutteti) evidenziando le modifiche che questi coleotteri xilofagi possono provocare nell ecosistema. Valutare le possibilità di controllo naturale e la presenza di parassitoidi indigeni Valutare l efficacia del parassitoide Aprostocetus anoplophorae nel controllo di Anoplophorae spp. e la possibilità di un suo impiego per il controllo biologico della specie invasiva; Attuare un piano di comunicazione e di informazione mirato alla sensibilizzazione della popolazione della macro-area interessata al progetto, al fine di evitare un'ulteriore diffusione della specie (Anoplophora); Creare mappe di rischio del territorio, con particolare attenzione ai siti protetti come Parchi e siti Natura 2000 per indirizzare le attività di monitoraggio di Anoplophora spp. Azioni previste Le azioni previste nel progetto riguarderanno entrambi i temi, Anoplophora e Dryocosmus, e l area geografica di azione riguarderà le 5 regioni italiane coinvolte. Complessivamente verranno implementate 15 azioni, di cui 3 azioni preparatorie (2 per Anoplophora e 1 per Dryocosmus), 8 azioni concrete (6 per Anoplophora e 2 per Dryocosmus), 2 azioni di monitoraggio (1 per ciascun tema), oltre ad una azione di disseminazione e una azione di gestione complessiva del progetto. In dettaglio, le azioni previste saranno le seguenti:

3 ALLEGATOA alla Dgr n del 12 luglio 2011 pag. 3/7 Azioni preparatorie A1 (Anoplophora) Raccolta dati sulle specie di coleotteri presenti nelle aree esaminate ; A2 (Anoplophora) Aggiornamento delle aree infestate da Anoplophora spp. in Lombardia e Veneto ; A3 (Dryocosmus) Raccolta dati e bibliografia Azioni concrete C1 - (Anoplophora) Posizionamento di trappole per le specie xilofaghe nelle zone infestate e nelle zone non infestate; controllo delle trappole, valutazione ed elaborazione dati ; C2 - (Anoplophora) campagna di informazione e comunicazione (aeroporti, metropolitane, bus, pensiline, pagina face book, numero verde, indirizzo mail dedicato, concorsi, ecc) ; C3 - (Anoplophora) creazione di mappe di rischio sovrapponendo le griglie con i dati georefernziati del monitoraggio dell insetto con le fonti di rischio individuate e le aree da tutelare. ; C4 - (Dryocosmus) Interazioni tra D. kuriphilus e la biocenosi autoctona; C5 - (Dryocosmus) Interazioni tra T. sinensis e la biocenosi autoctona; Azioni di monitoraggio D1 Monitoraggio su Anoplophora D2 Monitoraggio su Dryocosmus. Azioni di disseminazione E1 Disseminazione complessiva Azioni di gestione F1 - Project management Regione Veneto coordinerà l azione D1 (Monitoraggio su Anoplophora) e collaborerà all implementazione delle azioni A2, tutte le azioni C1, C2, C3, C4, C5, E e F. Risultati attesi a) Dryocosmus kuriphilus un database sulla distribuzione e sulla biocenosi dei cinipidi delle querce, rosa selvatica e altre latifoglie coinvolte un rapporto di valutazione delle evoluzioni (dirette e indirette) delle biocenosi coinvolte (aumento delle popolazioni di alcune specie, modificazioni trofiche ) un rapporto sul ruolo dei limitatori naturali (parassitoidi) dei cinipidi. un piano generale di gestione delle infestazioni di D. kuriphilus, comprendente la messa a punto o l eventuale modifica delle tecniche di lotta biologica basate sull'introduzione nelle aree infestate di Torymus sinesis. b) Anoplophora spp. un rapporto sul ruolo di Apostrocetus anoplophorae e degli altri eventuali limitatori naturali nel contenimento di Anoplophora spp.

4 ALLEGATOA alla Dgr n del 12 luglio 2011 pag. 4/7 un rapporto sull individuazione e la comprensione dell'impatto della specie invasiva sulle popolazioni di coleotteri xilofagi indigene una campagna informativa e di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, comune a tutte le aree interessate al progetto, nei principali luoghi di passaggio (metropolitane, aeroporti, stazioni, ecc), comprendente anche- un numero verde per raccogliere le segnalazioni, una mail dedicata, una pagina facebook una campagna informativa indirizzata alle scuole, Video Tv e micro video web, Guide pratiche al riconoscimento dell insetto. una serie di incontri informativi con gli stakeholders (importatori di legname, manutentori del verde, vivaisti,ecc.) Specifiche "mappe di rischio" per la sorveglianza del territorio. c) risultati relativi alla comunicazione e disseminazione generale un sito web di progetto, creato all inizio del progetto, aggiornato sia durante che nei 5 anni successivi ; un kit di materiale di comunicazione e disseminazione ( brochures, 15 posters, 6 newsletters, 1 rollup, 500 chiavi USB, DVD) 10 conferenze stampa 28 eventi informativi, sia nelle 5 regioni partner che a livello nazionale ed europeo 2 video informativi 1 After-LIFE Communication Plan

5 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n del 12 luglio 2011 pag. 5/7 Budget indicativo dell'intero progetto: di cui per Regione Veneto ( contributo UE contributo della Regione Veneto) NOTE % (personale dipendente tempo indeterminato, tempo determinato, collaborazioni a progetto, borse di studio,.) 44,44% VOCI DI SPESA RIPARTIZIONE COSTI COSTI ANNUI Staff interno , ,67 QUOTA CONTRIBUTIVA UE ,00 (viaggi del personale dipendente per incontri di progetto) 1,39% Viaggi 2.500,00 833, ,00 Consulenze a partita IVA Assistenza esterna (subcontraente UNIPD) 33,33% Assistenza esterna , ,00 (brochures, posters, materiale vario di disseminazione non ammortizzabile) (comprende anche la quota aggiuntiva per la campagna informativa, + catering, affitto sale, ) (utenze di ufficio, quota forfettaria da non rendicontare) 1,39% 13,89% Altri costi 5,56% 100,00% Materiale di consumo 2.500,00 833, , ,33 Spese generali , ,33 TOT BUDGET VENETO , , , , , ,00

6 ALLEGATOA alla Dgr n del 12 luglio 2011 pag. 6/7 Spese Tot. Progetto Annue Dirette * ,00 Indirette ,00 Totali , ,00 * Le spese dirette sono compensate con la contribuzione del che si otterrà dalla Comunità Europea Valutazione della disponibilità finanziaria di cassa annua occorrente per sostenere le spese dirette Elenco Spese Dirette Viaggi del personale dipendente per 833,33 incontri di progetto Consulenze a partita IVA Assistenza esterna (subcontraente ,00 UNIPD) Brochures, posters, materiale vario 833,33 di disseminazione non ammortizzabile) (comprende anche la quota aggiuntiva per la campagna 8.333,33 informativa, + catering, affitto sale, ) Totale ,99 Arrotondamento

7 ALLEGATOA alla Dgr n del 12 luglio 2011 pag. 7/7 Prima annualità Riporti Entrate Uscite Anticipo spese dirette Anticipazione del 40% del contributo europeo ,00 Rimanenza attiva 6.000,00 Seconda annualità Rimanenza prima annualità 6.000, ,00 Anticipo annuo spese dirette Sbilancio finziario Terza annualità , ,00 Anticipo spese indirette Sbilancio finziario Disponibilità finanziaria totale necessaria per anticipi spese dirette ,00 Introito dalla Comunità Europea del contributo a saldo progetto , ,00 Saldo a pareggio , ,00

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