Scheda di sicurezza n SC/012 rev.8. Sostanza: Alcool Etilico pag.1 di 63

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1 Sostanza: Alcool Etilico pag.1 di 63 SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome commerciale: Tipologia chimica: Etanolo sostanza 1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati Solventi ; agenti anti-congelanti ; agenti per il trasferimento di calore ; carburanti e additivi per carburanti ; sostanze chimiche per laboratorio ; sostanze intermedie (vedi ALLEGATO I - Etanolo: scenari di esposizione ) Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza Nome azienda: Caviro Distillerie srl Indirizzo: Via Convertite Faenza (RA)- Italia Telefono: roberto.zama@caviro.it 1.4. Numero telefonico di emergenza (numero aziendale disponibile solo nell orario di ufficio: ) SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli 2.1. Classificazione della sostanza o della miscela Il prodotto è classificato pericoloso ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) e della Direttiva 1967/548/CEE. Classificazione ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) Liquidi infiammabili, categoria di pericolo 2 - H225 Gravi lesioni oculari/irritazione oculare, categoria di pericolo 2 - H319 Classificazione ai sensi della Direttiva 1967/548/CEE Facilmente infiammabile (F) - R Elementi dell etichetta Etichettatura ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) Pittogrammi di pericolo: Avvertenze: Pericolo Indicazioni di pericolo: H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili H319 Provoca grave irritazione oculare Consigli di prudenza: P210 Tenere lontano da fonti di calore/scintille/fiamme libere/superfici riscaldate. Non fumare. P233 / P403 + P235 Tenere il recipiente ben chiuso. Conservare in luogo fresco e ben ventilato. P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/il viso. P303 + P361 + P353 CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia. P305 + P351 + P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. P370 + P378 In caso di incendio: estinguere con polvere chimica, schiuma alcool resistente, anidride carbonica, acqua nebulizzata Altri pericoli L etanolo (costituente principale del prodotto) non soddisfa i criteri di classificazione PBT o vpvb di cui all allegato XIII del Regolamento REACH.

2 Sostanza: Alcool Etilico pag.2 di 63 SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti 3.1. Sostanze Nome EC N EC N CAS: N di INDICE N di registrazione etanolo Classificazione Reg. (CE) 1272/2008 Classificazione Dir. 1967/548/CEE Conc. [%] Flam. Liquid 2, H225 F; R Eye Irrit 2, H319 [1][2] [1] Tale classificazione è più severa rispetto alla classificazione "di minimo" di cui all'allegato VI del Rgolamento (CE) 1272/2008 (CLP). Le aziende che hanno già presentato un dossier di registrazione e in possesso della CSR dovrebbero adottare la classificazione più severa che include l irritazione oculare. [2] Sulla base dei dati disponibili, un limite di concentrazione specifico del 50% può essere applicato alla classificazione delle miscele contenenti etanolo, per l end-point irritazione oculare. SEZIONE 4: Misure di primo soccorso 4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso Contatto con gli occhi: Sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare. Consultare un medico. Contatto con la pelle: Togliersi di dosso immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare la pelle/fare una doccia. In caso di irritazione della pelle, consultare un medico. Inalazione: Trasportare l'infortunato all aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione. In caso di sintomi respiratori, consultare un medico. Ingestione: Non provocare il vomito. In caso di malessere o di ingestione in grandi quantità, consultare un medico Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Contatto con gli occhi: Il liquido o il vapore può causare irritazione degli occhi. Contatto con la pelle: Può causare leggera irritazione della pelle per contatto prolungato o ripetuto. Inalazione: Alte concentrazioni di vapori possono causare irritazione transitoria delle vie respiratorie, mal di testa e nausea. Ingestione: Può causare depressione del sistema nervoso centrale, nausea/vomito e sintomi simili all'intossicazione da bevande alcoliche. Effetti ritardati: Non attesi 4.3. Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali Primo soccorso di base e trattamento sintomatico (vedi SEZIONE 4.1). SEZIONE 5: Misure antincendio 5.1. Mezzi di estinzione Idonei: Non idonei: Polvere chimica, schiuma alcool resistente, anidride carbonica, acqua nebulizzata. Getto d acqua Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela Liquido e vapori facilmente infiammabili. In caso d incendio, possono liberarsi ossidi di carbonio. Il prodotto emette vapori infiammabili che possono formare miscele esplosive con l'aria. I vapori, in presenza di una fonte di accensione, possono produrre una fiammata. La fuoriuscita nelle fognature può causare un pericolo d incendio o di esplosione. I contenitori possono esplodere nel calore del fuoco Raccomandazioni per gli addetti all estinzione degli incendi Utilizzare un autorespiratore con maschera pieno facciale e indumenti di protezione antincendio appropriati. Utilizzare acqua nebulizzata per raffreddare i contenitori esposti al fuoco e per disperdere i vapori. SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale 6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza Evacuare e isolare l area fino a completa dispersione del prodotto. Allertare il personale addetto all emergenza. Eliminare tutte le fonti di accensione. Rimanere sopravento e tenersi al di fuori delle aree basse dove i vapori possono accumularsi e infiammarsi. Evitare di respirare i vapori. Evitare il contatto con la pelle/gli occhi. Utilizzare dispositivi di protezione personale adeguati.

3 Sostanza: Alcool Etilico pag.3 di Precauzioni ambientali Evitare che il prodotto si disperda nell'ambiente e defluisca negli scarichi, nelle acque di superficie e nelle acque sotterranee. Allertare le autorità competenti in caso di grandi fuoriuscite negli scarichi o in corsi d'acqua Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica Coprire gli scarichi. Contenere la fuoriuscita con terra, sabbia o altro materiale assorbente. Raccogliere e trasferire il prodotto in un recipiente correttamente etichettato. Smaltire il prodotto in conformità alla legislazione locale e nazionale. Pulire accuratamente l area interessata per eliminare la contaminazione residua. Non utilizzare apparecchiature elettriche, se non intrinsecamente sicuro Riferimento ad altre sezioni Per informazioni relative ai dispositivi di protezione personale, vedi SEZIONE 8.2. Per informazioni relative allo smaltimento, vedi SEZIONE SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento 7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura Prevedere una formazione adeguata dei lavoratori sulla sicurezza nella manipolazione del prodotto e sulle procedure di primo soccorso. L ambiente e le metodologie di lavoro sono organizzati in modo tale che il contatto diretto con il prodotto sia prevenuto o ridotto al minimo. Evitare di respirare i vapori. Evitare il contatto con la pelle/gli occhi. Assicurare una ventilazione adeguata. Utilizzare dispositivi di protezione personale adeguati. Prevedere la messa a terra delle linee e delle attrezzature Condizioni per l immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità Conservare in luogo asciutto, fresco e ben ventilato. Conservare esclusivamente nel recipiente originale. Tenere il recipiente ben chiuso e adeguatamente etichettato. Evitare l esposizione all umidità e l irraggiamento solare diretto. Tenere lontano da fonti di calore o di accensione. Tenere lontano da materiali incompatibili Usi finali specifici Vedi ALLEGATO 1. SEZIONE 8: Controllo dell esposizione/protezione individuale 8.1. Parametri di controllo Etanolo ACGIH: TWA (8 ore) = 1884 mg/m³ ; = 1000 ppm Etanolo DNEL: inalatoria (breve termine, locale) = 1900mg/m3 (1000ppm) DNEL: inalatoria (lungo termine, sistemica) = 950mg/m3 (500ppm) DNEL: dermale (lungo termine, sistemica) = 343mg/kgbw/day Etanolo PNEC: acqua (acqua dolce) = 0.96mg/l PNEC: acqua (acqua marina) = 0.79mg/l PNEC: acqua (rilascio intermittente) = 2.75mg/l PNEC: STP = 580mg/l PNEC: sedimenti (acqua dolce) = 3.6mg/kgdw PNEC: sedimenti (acqua marina) = 2.9mg/kgdw PNEC: suolo = 0.63 mg/kgdw PNEC: orale = 0.72g/kg food 8.2. Controlli dell esposizione Utilizzare dispositivi di protezione personale conformi alle normative europee. Consultare in ogni caso il fornitore prima di prendere una decisione definitiva. Protezione della pelle: Utilizzare indumenti e calzature impermeabili.

4 Sostanza: Alcool Etilico pag.4 di 63 Protezione delle mani: Utilizzare guanti impermeabili in gomma nitrilica (spessore > 0,35 mm; tempo di rottura > 480 min) o gomma butilica (spessore > 0,5 mm; tempo di rottura > 480 min) [rif. EN 374]. Protezione degli occhi: Utilizzare occhiali di sicurezza con protezione laterale [rif. EN 166]. Protezione respiratoria: Misure tecniche e di giene: Controllo dell'esposizione ambientale: Non necessaria nelle normali condizioni di utilizzo. In caso di rischio di esposizione ad elevate concentrazioni di vapori, utilizzare un filtro di tipo A [ref. EN 141] o una maschera a pieno facciale [ref. EN 136] o un respiratore con maschera semi facciale [ref. EN 140]. Prevedere un sistema di ventilazione localizzata per aspirazione o altri dispositivi atti a mantenere i livelli di particelle nell aria al di sotto dei limiti di esposizione raccomandati. Non mangiare, bere, né fumare durante l uso. Lavare le mani e le altre aree della pelle esposte al prodotto dopo l uso. Lavare periodicamente gli indumenti di lavoro e i dispositivi di protezione personale per rimuovere i contaminanti. Manipolare il prodotto nel rispetto delle norme di buona igiene industriale. L etanolo è classificato come un VOC ai sensi della Direttiva 99/13/CE. Misure di abbattimento quali l incenerimento o il recupero devono essere utilizzate in combinazione con il controllo delle emissioni, al fine di garantire il rispetto di tale normativa. SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche 9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali a) Aspetto: liquido incolore b) Odore: tipico odore alcoolico c) Soglia olfattiva: 18.8 mg/m 3 d) ph: neutro e) Punto di fusione/punto di congelamento: -114 C (1013 hpa) f) Punto di ebollizione iniziale e intervallo di ebollizione: 78 C (1013 hpa) g) Punto di infiammabilità: 13 C h) Tasso di evaporazione: non disponibile i) Infiammabilità (solidi,gas): non applicabile j) Limite sup./inf. Di infiammabilità o di esplosività: sup.: 13.5% ; inf.: 2.5% k) Tensione di vapore: 5726 Pa (20 C) l) Densità di vapore: non disponibile m) Densità relativa: (25 C) n) Solubilità: completamente miscibile con l acqua o) Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua: -0.35(20 C) p) Temperatura di autoaccensione: 363 C (1013 hpa) q) Temperatura di decomposizione: non disponibile r) Viscosità: 1.2m Pas (20 C) s) Proprietà esplosive: non applicabile t) Proprietà ossidanti: non applicabile 9.2. Altre informazioni Informazione non disponibile. SEZIONE 10: Stabilità e reattività Reattività Il prodotto può reagire violentemente con agenti ossidanti forti Stabilità chimica Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di utilizzo e stoccaggio Possibilità di reazioni pericolose Vedi SEZIONE 10.1.

5 Sostanza: Alcool Etilico pag.5 di Condizioni da evitare Tenere lontano da fonti di calore o di accensione. Tenere lontano da materiali incompatibili Materiali incompatibili Acidi minerali forti e agenti ossidanti Prodotti di decomposizione pericolosi In caso di decomposizione termica, possono liberarsi ossidi di carbonio. SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche Informazioni sugli effetti tossicologici Sono di seguito riportate le informazioni disponibili per l etanolo (costituente principale del prodotto). a) Tossicità acuta Orale (ratto) LD 50 : g/kgbw OECD401 Inalatoria (ratto) LC 50 (4 h) > 50 mg/l OECD403 I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti. b) Corrosione/irritazione cutanea Tutti gli studi di esposizione acuta (4 ore) disponibili non evidenziano effetti irritanti negli animali (OECD404 o equivalente) e negli esseri umani. Negli esseri umani, studi a dose ripetuta non evidenziano effetti irritanti con l applicazione ripetuta per un giorno intero in condizioni occlusive, per un massimo di 12 giorni. A seguito di ulteriori esposizioni possono verificarsi effetti irritanti. I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti. c) Lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi Gli studi (OECD405) evidenziano in generale una moderata irritazione oculare. Tutti gli effetti scompaiono entro 8 14 giorni. Il livello di risposta non è sufficiente a determinare la classificazione ai sensi della Direttiva 67/548/CEE, ma è sufficiente, in termini di risposta congiuntivale, a richiedere la classificazione come irritante di categoria 2, secondo il Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP). d) Sensibilizzazione respiratoria o cutanea Test di massimizzazione su cavia: negativo OECD406 Saggio del linfonodo locale: negativo OECD429 I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti. e) Mutagenicità delle cellule germinali Test di egative batterica: negativo OECD471 Test citogenetico (in vitro): negativo (con attivazione metabolica) OECD473 Test di mutazione genica delle cellule mammarie (in vitro): negativo (con e senza attivazione metabolica) OECD476 Test del micronucleo (in vivo): evidenze non convincenti OECD474 Test dell aberrazione cromosomica (in vivo): negativo OECD475 Test del dominante letale: improbabile produzione di un effetto fino alla dose OECD478 massima tollerata Ci sono alcune evidenze da studi in vitro che l etanolo possa causare effetti genotossici o clastogeni. Tuttavia, gli effetti osservati sono deboli e si verificano solo a dosi molto elevate. I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti. f) Cancerogenicità Orale (ratto) NOAEL > 3000 mg/kg Dermale (topo- F): NOAEL > 4400 mg/kg Inalatoria (topo- M): NOAEL > 4250 mg/kg Non vi sono evidenze che l esposizione degli esseri umani all etanolo (diverso dal consumo ripetuto di bevande alcoliche) possa comportare un aumento dell incidenza del cancro. I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti. g) Tossicità per la riproduzione Fertilità orale (topo) NOAEL= 13.8 g/kg OECD416 inalatoria (ratto) NOAEC > 16,000 ppm OECD416

6 Sostanza: Alcool Etilico pag.6 di 63 Tossicità per lo sviluppo orale (ratto) NOAEL = 5.2 g/kgbw/day OECD414 inalatoria (ratto) NOAEC = 39 mg/l OECD414 La concentrazione nel sangue di etanolo risultante dall esposizione attraverso una via differente dal consumo intenzionale e ripetuto di bevande alcoliche non dovrebbe raggiungere livelli associati a effetti sulla riproduzione o sullo sviluppo. I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti. h) Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione singola Nessun effetto specifico su organi bersaglio osservato a seguito di una singola esposizione. I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti. i) Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione ripetuta Orale (ratto) NOAEL = g/kg L organo più sensibile a queste dosi sembra essere il rene nei maschi. Gli effetti sono visibili solo a dosi ben al di sopra dei livelli che richiederebbero una classificazione. I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti. j) Pericolo in caso di aspirazione Nessun pericolo atteso. Tossicocinetica: Negli esseri umani, l etanolo è prontamente assorbito per via orale e inalatoria, viene distribuito in tutti i tessuti e gli organi ed è facilmente metabolizzato ed escreto. Alle concentrazioni rilevanti per l esposizione occupazionale per via inalatoria, l alcool deidrogenasi è la via metabolica dominante nel fegato e non viene saturata. L etanolo non si accumula nel corpo. L assorbimento per via dermale è molto basso. Vie di esposizione probabili: L inalazione è la via più probabile di esposizione durante il normale utilizzo. L assorbimento per via dermale è probabile solo in caso di esposizione prolungata in condizioni di occlusione. L etanolo è facilmente assorbito per ingestione. SEZIONE 12: Informazioni ecologiche Tossicità Sono di seguito riportate le informazioni disponibili per l etanolo (costituente principale del prodotto). Pesci (salmo gairdneri) LC 50 = 13 g/l (96 ore) (pimephales promelas) LC 50 = g/l (96 ore) Invertebrati (daphnia magna) EC 50 = 12.3 g/l (48 ore) (ceriodaphnia dubia) EC 50 = 5 g/l (48 ore) (daphnia magna) NOEC > 10 mg/l (riproduzione, 21 g) (ceriodaphnia dubia) NOEC = 9.6 mg/l (riproduzione, 10 g) (palaemonetes pugio) NOEC = 79 mg/l (sviluppo, 10 g): (artemia salina) EC 50 > 10 g/l (24 ore) (artemia salina nauplii) EC 50 = 857 mg/l (48 ore) Alghe (chlorella vulgaris) EC 50 = 275 mg/l (72 ore) (selenastrum capricornutum) EC 50 = 12.9 g/l (72 ore) (chlamydomonas eugametos EC 50 = 18 g/l (48 ore) (chlamydomonas eugametos NOEC = 7.9 g/l (skeletonema costatum) NOEC = 3.2 g/l (5 g) I dati disponibili indicano che i criteri di classificazione non sono soddisfatti Persistenza e degradabilità L etanolo è prontamente biodegradabile (BOD 20 = 84%) Potenziale di bioaccumulo Sulla base del coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua, l etanolo ha un basso potenziale di bioaccumulo Mobilità nel suolo Rilascio in aria o acqua: Rilasciare nel suolo o nei sedimenti: L etanolo è volatile e solubile in acqua e si disperde rapidamente. L etanolo è scarsamente assorbiti ed evapora a un ritmo rapido.

7 Sostanza: Alcool Etilico pag.7 di Risultati della valutazione PBT e vpvb L etanolo non risponde ai criteri PBT e vpvb Altri effetti avversi Informazione non disponibile. SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento Metodi di trattamento dei rifiuti Lo smaltimento deve essere effettuato in accordo alla legislazione locale o nazionale. Recuperare/riciclare, ove possibile, in caso contrario l incenerimento è il metodo di smaltimento raccomandato. Se incenerito correttamente questo prodotto si decompone in anidride carbonica e acqua. I recipienti vuoti possono contenere residui pericolosi. I recipienti contaminati non devono essere trattati come rifiuti domestici. I recipienti devono essere puliti secondo metodi adeguati e poi riutilizzati o smaltiti per interramento o incenerimento, a seconda dei casi. Non incenerire i recipienti chiusi. SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto Il prodotto è sottoposto alle disposizioni della legislazione vigente in materia di trasporto di merci pericolose su strada (ADR), su ferrovia (RID), via mare (IMDG Code) e via aerea (IATA) Numero ONU ADR/RID: 1170 IMDG Code: 1170 IATA: Nome di spedizione dell ONU ADR/RID: etanolo IMDG Code: etanolo IATA: etanolo Classi di pericolo connesso al trasporto ADR/RID: 3 IMDG Code: 3 IATA: Gruppo d imballaggio ADR/RID: II IMDG Code: II IATA: II Pericoli per l ambiente Il prodotto non è pericoloso per l ambiente e non è un inquinante marino Precauzioni speciali per gli utilizzatori Non applicabile Trasporto di rinfuse secondo l allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC Non previsto. SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela Decreto Legislativo n 81/ testo unico sulla sicurezza negli ambienti di lavoro Decreto Legislativo n 152/ tutela delle acque (Titolo III) e rifiuti (Titolo IV) Il prodotto non contiene sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) candidate all autorizzazione o soggette alle procedure di autorizzazione e/o restrizione ai sensi del Regolamento CE n 1907/2006 (REACH) Valutazione della sicurezza chimica Una valutazione della sicurezza chimica è stata effettuata per l etanolo (costituente principale del prodotto).

8 Sostanza: Alcool Etilico pag.8 di 63 SEZIONE 16: Altre informazioni Modifiche: La precedente versione della scheda di dati di sicurezza è stata rieditata sulla base delle disposizioni previste dal regolamento (UE) n 453/2010. Testo completo delle indicazioni di pericolo (H) e delle frasi di rischio (R) riportate nella SEZIONE 2 e/o nella SEZIONE 3: H225 Liquido e vapori facilmente infiammabili H319 Provoca grave irritazione oculare R11 Facilmente infiammabile Principali riferimenti bibliografici e fonti di dati: Direttiva 1967/548/CEE (e successive modifiche e adeguamenti) Regolamento CE n 1272/2008 (CLP)(e successive modifiche e adeguamenti) Regolamento CE n 1907/2006 (REACH)(e successive modifiche e adeguamenti) Etanolo - Relazione sulla Sicurezza Chimica Acronimi: ACGIH: ADR: BOD 20 : CLP: DNEL: EC 50 : IATA: IMDG Code: LC 50 : LC 50 : NOAEC: NOAEL: OECD: PBT: PEC: PNEC: RCR REACH: RID: RMMs: STP: TWA: VOC: vpvb: conferenza americana degli igienisti industriali governativi accordo europeo relativo al trasporto internazionale delle merci pericolose su strada richiesta biochimica di ossigeno in 20 giorni classificazione, etichettatura e imballaggio livello derivato di non effetto concentrazione di effetto per il 50% degli organismi associazione internazionale del trasporto aereo codice marittimo internazionale per il trasporto delle merci pericolose concentrazione letale per il 50% degli organismi dose letale per il 50% degli organismi concentrazione di effetto avverso non osservato livello di effetto avverso non osservato organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico persistente, bioaccumulabile, tossico concentrazione predittiva di effetto concentrazione predittiva di non effetto Rapporto di Caratterizzazione del Rischio registrazione, valutazione, autorizzazione and restrizione delle sostanze chimiche regolamento concernente il trasporto interno di merci pericolose su ferrovia misure di gestione del rischio impianto di trattamento delle acque reflue media ponderata nel tempo composto organico volatile molto persistente, molto bioaccumulabile Note: Le informazioni riportate in questa scheda di dati di sicurezza sono basate sulle nostre conoscenze alla data della sua pubblicazione. Le informazioni vengono fornite con l'unico scopo di agevolare l'utilizzo, lo stoccaggio, il trasporto, lo smaltimento e non sono da considerarsi una specifica garanzia di qualità. L utilizzatore deve assicurarsi della idoneità e della completezza delle informazioni in relazione al proprio particolare uso del prodotto. Segue Allegato 1 (scenari di esposizione) da pag.9 a pag.63

9 Sostanza: Alcool Etilico pag.9 di 63 ALLEGATO 1: Etanolo - scenari di esposizione Indice Scenario di Esposizione 1 Produzione della sostanza pag. 10 Scenario di Esposizione 2 Uso come sostanza intermedia / prodotto chimico per processi pag. 13 Scenario di Esposizione 3 Distribuzione della sostanza pag. 16 Scenario di Esposizione 4 Formulazione e (re)imballaggio delle sostanze e delle miscele pag. 19 Scenario di Esposizione 5 Uso industriale, senza applicazione spray pag. 22 Scenario di Esposizione 6 Uso industriale, applicazione spray pag. 24 Scenario di Esposizione 7 Uso industriale come combustibile pag. 26 Scenario di Esposizione 8 Uso professionale, senza applicazione spray pag. 28 Scenario di Esposizione 9 Uso professionale, applicazione spray pag. 30 Scenario di Esposizione 10 Uso professionale come combustibile pag. 32 Scenario di Esposizione 11 Uso industriale / professionale in laboratori pag. 34 Scenario di Esposizione 12 Uso industriale / professionale - Fluidi funzionali pag. 37 Scenario di Esposizione 13 Uso di consumo come combustibile (automobilistica) pag. 40 Scenario di Esposizione 14 Uso di consumo come combustibile domestico (non automobilistica) pag. 43 Scenario di Esposizione 15 Uso di consumo in prodotti contenenti piccole quantità di sostanza (< 50 g) pag. 45 Scenario di Esposizione 16 Uso di consumo - Fluidi funzionali pag. 53 Scenario di Esposizione 17 Uso di consumo nei rivestimenti pag. 55 Scenario di Esposizione 18 Uso di consumo in prodotti antigelo e per lo sbrinamento pag. 58 Scenario di Esposizione 19 Uso di consumo in prodotti per la pulizia pag. 60 Scenario di Esposizione 20 Uso di consumo in cosmetici, prodotti per la cura personale pag. 63

10 Sostanza: Alcool Etilico pag.10 di 63 Scenario di Esposizione 1 - Produzione della sostanza Sezione 1 - Descrittori d uso Settori d Uso SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industriali SU8 Produzione di prodotti chimici di base su larga scala (compresi i prodotti petroliferi) SU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fine Categorie di Processo PROC1 Uso in un processo chiuso, esposizione improbabile PROC2 Uso in un processo chiuso e continuo, con occasionale esposizione controllata PROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione) PROC4 Uso in processi a lotti e di altro genere (sintesi), dove si verificano occasioni di esposizione PROC8a Trasferimento di una sostanza o di un preparato (riempimento/svuotamento) da/a recipienti/grandi contenitori, in strutture non dedicate PROC8b Trasferimento di una sostanza o di un preparato (riempimento/svuotamento) da/a recipienti/grandi contenitori, in strutture dedicate Categorie di rilascio nell'ambiente ERC1 Produzione di sostanze ERC4 Uso industriale di coadiuvanti tecnologici in processi e prodotti, che non entrano a far parte di articoli Processi, compiti e attività comprese Produzione della sostanza o uso come prodotto chimico per processi o agente per l'estrazione. Comprende il riciclo/recupero, il trasferimento di materiali, lo stoccaggio, la manutenzione e il carico (su imbarcazioni/chiatte, carri cisterna su strada o rotaia e IBC), il campionamento e le attività di laboratorio associate. Metodo di valutazione Salute Modello ECETOC TRA. Modello ECETOC TRA. Valutazione basata su dati misurati. Sezione 2 - Condizioni operative e misure di gestione del rischio Sezione Controllo dell'esposizione del lavoratore Concentrazione della sostanza nel prodotto Quantità usate Fattori umani non influenzati dalla gestione del rischio Altre condizioni operative date che influenzano l'esposizione dei lavoratori Condizioni tecniche e misure a livello di processo per evitare il rilascio e condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dalla fonte al lavoratore Scenari Contributivi RMMs comuni a tutti gli Scenari Contributivi ES1-W1: PROC1 ES1-W2: PROC2 ES1-W3: PROC3 ES1-W4: PROC4 ES1-W5: PROC8a ES1-W6: PROC8b Sezione Controllo dell'esposizione ambientale Liquido, pressione di vapore 0,5-10 kpa in condizioni standard. Copre una percentuale di sostanza nel prodotto fino al 100% (se non altrimenti indicato). Copre un'esposizione giornaliera fino a 8 ore (se non altrimenti specificato). Processo continuo. Nessuno. Presuppone l'applicazione di uno standard di base adeguato in materia di igiene nell'ambiente di lavoro. Presuppone l'utilizzo del prodotto a una temperatura non superiore a 20 C rispetto alla temperatura ambiente, se non altrimenti specificato. RMMs. Le frasi tra parentesi sono solo consigli di buona pratica. Devono essere attivati controlli gestionali per assicurare che le RMMs siano attuate correttamente e che siano seguite le condizioni operative. Manipolare la sostanza in un sistema chiuso. Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Manipolare la sostanza in un sistema chiuso). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Manipolare la sostanza in un sistema prevalentemente chiuso provvisto di unità di ventilazione ed estrazione dell'aria). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Manipolare la sostanza in un sistema prevalentemente chiuso provvisto di unità di ventilazione ed estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Assicurarsi che i trasferimenti di materiale avvengano sotto contenimento o ventilazione con estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Assicurarsi che i trasferimenti di materiale avvengano sotto contenimento o ventilazione con estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). La sostanza ha una struttura univoca. Liquido, pressione di vapore 0,5-10 kpa in condizioni standard. Miscibile in acqua. Praticamente non tossico per le specie acquatiche. Prontamente biodegradabile. Basso potenziale di bioaccumulo ( kg/giorno). Processo continuo. 350 giorni per anno di attività. Quantità usate per sito (tonnellate all'anno) Fattori ambientali non influenzati dalla gestione del Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce: 10.

11 Sostanza: Alcool Etilico pag.11 di 63 rischio Fattore di diluizione locale nell'acqua marina: 100. Altre condizioni operative date che influenzano Non sono richieste misure specifiche. l'esposizione ambientale Condizioni e misure tecniche in sito per ridurre o limitare ES1-E1: ERC1 (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle RMMs) scarichi, emissioni nell'aria Frazione liberata nell'aria dal processo: 226 kg/day Frazione liberata nelle acque reflue dal processo: 11.3 kg/day Frazione liberata nel terreno dal processo: 0 kg/day ES1-E1: ERC4 (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle RMMs) Frazione liberata nell'aria dal processo: 226 kg/day Frazione liberata nelle acque reflue dal processo: 11.3 kg/day Frazione liberata nel terreno dal processo: 0 kg/day Nessun trattamento delle acque reflue in sito richiesto. Non applicare fanghi industriali a terreni naturali. Il trattamento delle emissioni in aria non è richiesto ai fini della conformità al REACH, ma potrebbe essere necessario per ottemperare ad altre legislazioni ambientali. Tenere il recipiente ben chiuso. Non scaricare nelle fogne o nei canali di scolo. Trattare le acque reflue in sito (prima di avviare l'operazione di scarico) per assicurare l'efficacia di rimozione richiesta (%) 87. Misure organizzative per evitare/limitare il rilascio da un sito Condizioni e misure correlate all'impianto di trattamento urbano delle acque reflue Condizioni e misure correlate allo smaltimento di rifiuti al termine della durata d'uso. Condizioni e misure correlate al recupero di rifiuti al termine della durata d'uso. Altre misure di controllo ambientale oltre a quelle sopra descritte: Sezione 3 - Stima dell'esposizione Salute: inalazione (vapore) Salute: cutanea Costruire un bacino di contenimento intorno alle strutture di stoccaggio per impedire l'inquinamento del suolo e delle acque in caso di fuoriuscite. Prevenire lo scarico nell'ambiente in conformità ai requisiti normativi. Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m 3 /g): Rimozione stimata della sostanza dalle acque reflue per mezzo di un impianto di trattamento urbano delle acque reflue (%): 87. Stima della quantità di rifiuti sottoposti a trattamento non superiore a: 2%. Tipo di trattamento adatto ai rifiuti: incenerimento: Efficacia di rimozione (%): Tipo di trattamento adatto ai rifiuti: combustione nelle fornaci per cemento: Efficacia di rimozione (%): Trattare come rifiuti pericolosi. Smaltire i rifiuti o i contenitori usati in conformità alla legislazione locale. Il trattamento e lo smaltimento esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. Stima della quantità di rifiuti sottoposti a trattamento non superiore a: 0%. Esposizione derivante dallo Scenario Contributivo / RCR ES1-W1: 0.01 ppm RCR: < ES1-W2: 10 ppm RCR: 0.02 ES1-W3: 25 ppm RCR: 0.05 ES1-W4: 20 ppm RCR: 0.04 ES1-W5: 50 ppm RCR: 0.1 ES1-W6: 50 ppm RCR: 0.1 Le RMMs descritte proteggono dall'esposizione acuta. Poiché le esposizioni sono state valutate in base all attività, le valutazioni dell'esposizione coprono le esposizioni sia a lungo che a breve termine. Esposizione derivante dallo Scenario Contributivo / RCR ES1-W1: 0.34 mg/kg/giorno RCR: < ES1-W2: 1.37 mg/kg/giorno RCR: ES1-W3: 0.34 mg/kg/giorno RCR: < ES1-W4: 6.86 mg/kg/giorno RCR: 0.02 ES1-W5: mg/kg/giorno RCR: 0.04 ES1-W6: 6.86 mg/kg/giorno RCR: 0.02 I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolosità non consentono la derivazione di un DNEL per gli effetti di irritazione oculare. Esposizione massima derivante dagli Scenari Contributivi descritti - ES1-E1 PEC per i microrganismi del STP: 5.65 mg/l RCR: 9.74E-03 PEC locale nell'acqua superficiale: mg/l RCR: 7.73E-02 PEC locale nei sedimenti di acqua dolce: mg/kgdw RCR: 7.98E-02 PEC locale nell'acqua marina durante un emissione episodica: RCR: 9.52E mg/l PEC locale nei sedimenti marini: mg/kgdw RCR: 9.83E-03 PEC locale nel suolo: mg/kgdw RCR: 1.17E-02 Il rischio legato all'esposizione ambientale è condizionato dai sedimenti di acqua dolce.

12 Sostanza: Alcool Etilico pag.12 di 63 Esposizione massima derivante dagli Scenari Contributivi descritti - ES1-E2 PEC per i microrganismi del STP: 5.65 mg/l RCR: 9.74E-03 PEC locale nell'acqua superficiale: mg/l RCR: 7.73E-02 PEC locale nei sedimenti di acqua dolce: mg/kgdw RCR: 7.98E-02 PEC locale nell'acqua marina durante un emissione episodica: RCR: 9.52E mg/l PEC locale nei sedimenti marini: mg/kgdw RCR: 9.83E-03 PEC locale nel suolo: mg/kgdw RCR: 1.17E-02 Il rischio legato all'esposizione ambientale è condizionato dai sedimenti di acqua dolce. Sezione 4 - Guida alla verifica della conformità allo Scenario di Esposizione: Salute Inalazione (vapore): non è richiesta alcuna correzione, in quanto si presuppone che tutte le esposizioni abbiano una durata di 8 ore (stima del caso peggiore). Cutanea: non è richiesta alcuna correzione, in quanto si presuppone che tutte le esposizioni derivino da concentrazioni della sostanza fino al 100%. Msafe: kg/giorno. La linea guida si basa su presupposte condizioni di impiego che potrebbero non essere applicabili a tutti i siti: potrebbe essere necessaria un'operazione di scaling per definire RMMs adeguate a ogni sito. dove: msperc: frequenza d'uso della sostanza nella SPERC. EER,SPERC: efficacia delle RMMs nella SPERC. Frelease,,SPERC: frazione di rilascio iniziale nella SPERC. DFSPERC: fattore di diluizione nel fiume dell'effluente del STP. msite: frequenza d'uso della sostanza nel sito. EER,site: efficacia delle RMMs nel sito. Frelease,,site: frazione di rilascio iniziale presso il sito. DFsite: fattore di diluizione nel fiume dell'effluente del STP. Se lo scaling evidenzia una condizione di uso non sicuro (cioè il rapporto di caratterizzazione del rischio è > 1) sono necessarie ulteriori RMMs o una valutazione della sicurezza chimica specifica per il sito.

13 Sostanza: Alcool Etilico pag.13 di 63 Scenario di Esposizione 2 - Uso come sostanza intermedia / prodotto chimico per processi Sezione 1 - Descrittori d uso Settori d Uso SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industriali SU8 Produzione di prodotti chimici di base su larga scala (compresi i prodotti petroliferi) SU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fine Categorie di Processo PROC1 Uso in un processo chiuso, esposizione improbabile PROC2 Uso in un processo chiuso e continuo, con occasionale esposizione controllata PROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione) PROC4 Uso in processi a lotti e di altro genere (sintesi), dove si verificano occasioni di esposizione PROC8a Trasferimento di una sostanza o di un preparato (riempimento/svuotamento) da/a recipienti/grandi contenitori, in strutture non dedicate PROC8b Trasferimento di una sostanza o di un preparato (riempimento/svuotamento) da/a recipienti/grandi contenitori, in strutture dedicate Categorie di rilascio nell'ambiente ERC6a Uso industriale che ha come risultato la produzione di un'altra sostanza (uso di intermedi) Processi, compiti e attività comprese Uso come sostanza intermedia (non correlato alle condizioni rigidamente controllate). Comprende il riciclo/recupero, il trasferimento di materiali, lo stoccaggio, il campionamento, le attività di laboratorio associate, la manutenzione e il carico (su imbarcazioni/chiatte, carri cisterna su strada o rotaia e IBC). Uso come prodotto chimico per processi. Metodo di valutazione Salute Modello ECETOC TRA. Modello ECETOC TRA. Valutazione basata su un approccio con tabella A&B. Fattori di rilascio affinati per produrre RCRs < 1. Sezione 2 - Condizioni operative e misure di gestione del rischio Sezione Controllo dell'esposizione del lavoratore Concentrazione della sostanza nel prodotto Quantità usate Fattori umani non influenzati dalla gestione del rischio Altre condizioni operative date che influenzano l'esposizione dei lavoratori Condizioni tecniche e misure a livello di processo per evitare il rilascio e condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dalla fonte al lavoratore Scenari Contributivi RMMs comuni a tutti gli Scenari Contributivi ES2-W1: PROC1 ES2-W2: PROC2 ES2-W3: PROC3 ES2-W4: PROC4 ES2-W5: PROC8a ES2-W6: PROC8b Sezione Controllo dell'esposizione ambientale Quantità usate per sito (tonnellate all'anno) Fattori ambientali non influenzati dalla gestione del rischio Liquido, pressione di vapore 0,5-10 kpa in condizioni standard. Copre una percentuale di sostanza nel prodotto fino al 100% (se non altrimenti indicato). Copre un'esposizione giornaliera fino a 8 ore (se non altrimenti specificato). Processo continuo. Nessuno. Presuppone l'applicazione di uno standard di base adeguato in materia di igiene nell'ambiente di lavoro. Presuppone l'utilizzo del prodotto a una temperatura non superiore a 20 C rispetto alla temperatura ambiente, se non altrimenti specificato. RMMs. Le frasi tra parentesi sono solo consigli di buona pratica. Devono essere attivati controlli gestionali per assicurare che le RMMs siano attuate correttamente e che siano seguite le condizioni operative. Manipolare la sostanza in un sistema chiuso. Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Manipolare la sostanza in un sistema chiuso). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Manipolare la sostanza in un sistema prevalentemente chiuso provvisto di unità di ventilazione ed estrazione dell'aria). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Manipolare la sostanza in un sistema prevalentemente chiuso provvisto di unità di ventilazione ed estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Assicurarsi che i trasferimenti di materiale avvengano sotto contenimento o ventilazione con estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Assicurarsi che i trasferimenti di materiale avvengano sotto contenimento o ventilazione con estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). La sostanza ha una struttura univoca. Liquido, pressione di vapore 0,5-10 kpa in condizioni standard. Miscibile in acqua. Praticamente non tossico per le specie acquatiche. Prontamente biodegradabile. Basso potenziale di bioaccumulo (41000 kg/giorno). Processo continuo. 300 giorni per anno di attività. Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce: 10. Fattore di diluizione locale nell'acqua marina: 100.

14 Sostanza: Alcool Etilico pag.14 di 63 Altre condizioni operative date che influenzano l'esposizione ambientale Condizioni e misure tecniche in sito per ridurre o limitare scarichi, emissioni nell'aria Misure organizzative per evitare/limitare il rilascio da un sito Condizioni e misure correlate all'impianto di trattamento urbano delle acque reflue Condizioni e misure correlate allo smaltimento di rifiuti al termine della durata d'uso. Condizioni e misure correlate al recupero di rifiuti al termine della durata d'uso. Altre misure di controllo ambientale oltre a quelle sopra descritte: Sezione 3 - Stima dell'esposizione Salute: inalazione (vapore) Salute: cutanea Non sono richieste misure specifiche. ES2-E1: ERC6a (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle RMMs) Frazione liberata nell'aria dal processo: 0.05 Frazione liberata nelle acque reflue dal processo: Frazione liberata nel terreno dal processo: Nessun trattamento delle acque reflue in sito richiesto. Il trattamento delle emissioni in aria non è richiesto ai fini della conformità al REACH ma potrebbe essere necessario per ottemperare ad altre legislazioni ambientali. Tenere il recipiente ben chiuso. Non scaricare nelle fogne o nei canali di scolo. Trattare le acque reflue in sito (prima di avviare l'operazione di scarico) per assicurare l'efficacia di rimozione richiesta (%) 87. Costruire un bacino di contenimento intorno alle strutture di stoccaggio per impedire l'inquinamento del suolo e delle acque in caso di fuoriuscite. Prevenire lo scarico nell'ambiente in conformità ai requisiti normativi. Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m 3 /g): Rimozione stimata della sostanza dalle acque reflue per mezzo di un impianto di trattamento urbano delle acque reflue (%): 87. Stima della quantità di rifiuti sottoposti a trattamento non superiore a: 2%. Tipo di trattamento adatto ai rifiuti: incenerimento: Efficacia di rimozione (%): Tipo di trattamento adatto ai rifiuti: combustione nelle fornaci per cemento: Efficacia di rimozione (%): Trattare come rifiuti pericolosi. Smaltire i rifiuti o i contenitori usati in conformità alla legislazione locale. Il trattamento e lo smaltimento esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. Stima della quantità di rifiuti sottoposti a trattamento non superiore a: 0%. Esposizione derivante dallo Scenario Contributivo / RCR ES2-W1: 0.01 ppm RCR: < ES2-W2: 10 ppm RCR: 0.02 ES2-W3: 25 ppm RCR: 0.05 ES2-W4: 20 ppm RCR: 0.04 ES2-W5: 50 ppm RCR: 0.1 ES2-W6: 50 ppm RCR: 0.1 Le RMMs descritte proteggono dall'esposizione acuta. Poiché le esposizioni sono state valutate in base all attività, le valutazioni dell'esposizione coprono le esposizioni sia a lungo che a breve termine. Esposizione derivante dallo Scenario Contributivo / RCR ES2-W1: 0.34 mg/kg/giorno RCR: < ES2-W2: 1.37 mg/kg/giorno RCR: ES2-W3: 0.34 mg/kg/giorno RCR: < ES2-W4: 6.86 mg/kg/giorno RCR: 0.02 ES2-W5: mg/kg/giorno RCR: 0.04 ES2-W6: 6.86 mg/kg/giorno RCR: 0.02 I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolosità non consentono la derivazione di un DNEL per gli effetti di irritazione oculare. Esposizione massima derivante dagli Scenari Contributivi descritti - ES2-E1 PEC per i microrganismi del STP: 62.5 mg/l RCR: 1.08E-01 PEC locale nell'acqua superficiale: mg/l RCR: 8.25E-01 PEC locale nei sedimenti di acqua dolce: 3.04 mg/kgdw RCR: 8.52E-01 PEC locale nell'acqua marina durante un emissione episodica: RCR: 1.00E mg/l PEC locale nei sedimenti marini: mg/kgdw RCR: 1.03E-01 PEC locale nel suolo: mg/kgdw RCR: 1.39E-01 Il rischio legato all'esposizione ambientale è condizionato dai sedimenti di acqua dolce. Sezione 4 - Guida alla verifica della conformità allo Scenario di Esposizione: Salute Inalazione (vapore): non è richiesta alcuna correzione, in quanto si presuppone che tutte le esposizioni abbiano una durata di 8 ore (stima del caso peggiore). Cutanea: non è richiesta alcuna correzione, in quanto si presuppone che tutte le esposizioni derivino da concentrazioni della sostanza fino al 100%.

15 Sostanza: Alcool Etilico pag.15 di 63 Msafe: kg/giorno. La linea guida si basa su presupposte condizioni di impiego che potrebbero non essere applicabili a tutti i siti: potrebbe essere necessaria un'operazione di scaling per definire RMMs adeguate a ogni sito. dove: msperc: frequenza d'uso della sostanza nella SPERC. EER,SPERC: efficacia delle RMMs nella SPERC. Frelease,,SPERC: frazione di rilascio iniziale nella SPERC. DFSPERC: fattore di diluizione nel fiume dell'effluente del STP. msite: frequenza d'uso della sostanza nel sito. EER,site: efficacia delle RMMs nel sito. Frelease,,site: frazione di rilascio iniziale presso il sito. DFsite: fattore di diluizione nel fiume dell'effluente del STP. Se lo scaling evidenzia una condizione di uso non sicuro (cioè il rapporto di caratterizzazione del rischio è > 1) sono necessarie ulteriori RMMs o una valutazione della sicurezza chimica specifica per il sito.

16 Sostanza: Alcool Etilico pag.16 di 63 Scenario di Esposizione 3 - Distribuzione della sostanza Sezione 1 - Descrittori d uso Settori d Uso SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industriali SU8 Produzione di prodotti chimici di base su larga scala (compresi i prodotti petroliferi) SU9 Fabbricazione di prodotti di chimica fine Categorie di Processo PROC8a Trasferimento di una sostanza o di un preparato (riempimento/svuotamento) da/a recipienti/grandi contenitori, in strutture non dedicate PROC8b Trasferimento di una sostanza o di un preparato (riempimento/svuotamento) da/a recipienti/grandi contenitori, in strutture dedicate PROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimento dedicata, compresa la pesatura) Categorie di rilascio nell'ambiente ERC2 Formulazione di preparati SpERC ESVOC 3 Carico (su imbarcazioni/chiatte, carri cisterna su strada o rotaia e IBC) e reimballagio (inclusi fusti e piccoli imballi) comprese le perdite durante lo stoccaggio fuori dal sito (es. terminali) Processi, compiti e attività comprese Carico e reimballagio di sostanze, compreso il campionamento, lo stoccaggio, lo scarico, la distribuzione e le attività di laboratorio associate. Metodo di valutazione Salute Modello ECETOC TRA. Modello ECETOC TRA. Sezione 2 - Condizioni operative e misure di gestione del rischio Sezione Controllo dell'esposizione del lavoratore Concentrazione della sostanza nel prodotto Quantità usate Fattori umani non influenzati dalla gestione del rischio Altre condizioni operative date che influenzano l'esposizione dei lavoratori Condizioni tecniche e misure a livello di processo per evitare il rilascio e condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dalla fonte al lavoratore Scenari Contributivi RMMs comuni a tutti gli Scenari Contributivi ES3-W1: PROC8a ES3-W2: PROC8b ES3-W3: PROC9 Sezione Controllo dell'esposizione ambientale Quantità usate per sito (tonnellate all'anno) Fattori ambientali non influenzati dalla gestione del rischio Altre condizioni operative date che influenzano l'esposizione ambientale Condizioni e misure tecniche in sito per ridurre o limitare scarichi, emissioni nell'aria Liquido, pressione di vapore 0,5-10 kpa in condizioni standard. Copre una percentuale di sostanza nel prodotto fino al 100% (se non altrimenti indicato). Copre un'esposizione giornaliera fino a 8 ore (se non altrimenti specificato). Processo continuo. Nessuno. Presuppone l'applicazione di uno standard di base adeguato in materia di igiene nell'ambiente di lavoro. Presuppone l'utilizzo del prodotto a una temperatura non superiore a 20 C rispetto alla temperatura ambiente, se non altrimenti specificato. RMMs. Le frasi tra parentesi sono solo consigli di buona pratica. Devono essere attivati controlli gestionali per assicurare che le RMMs siano attuate correttamente e che siano seguite le condizioni operative. Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Ambienti esterni: non sono richieste misure specifiche (Ambienti interni: assicurarsi che i trasferimenti di materiale avvengano sotto contenimento o ventilazione con estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Ambienti esterni: non sono richieste misure specifiche (Ambienti interni: assicurarsi che i trasferimenti di materiale avvengano sotto contenimento o ventilazione con estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Ambienti esterni: non sono richieste misure specifiche (Ambienti interni: prevedere un buon livello di ventilazione controllata (10-15 ricambi d'aria all'ora)). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). La sostanza ha una struttura univoca. Liquido, pressione di vapore 0,5-10 kpa in condizioni standard. Miscibile in acqua. Praticamente non tossico per le specie acquatiche. Prontamente biodegradabile. Basso potenziale di bioaccumulo. 320 (1000 kg/giorno). Processo continuo. 300 giorni per anno di attività. Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce: 10. Fattore di diluizione locale nell'acqua marina: 100. Non sono richieste misure specifiche. ES3-E1: ERC2, SpERC ESVOC 3 (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle RMMs) Frazione liberata nell'aria dal processo: Frazione liberata nelle acque reflue dal processo: Frazione liberata nel terreno dal processo: 0 Non rilasciare le acque reflue direttamente nell'ambiente. In caso di scarico verso un

17 Sostanza: Alcool Etilico pag.17 di 63 Misure organizzative per evitare/limitare il rilascio da un sito Condizioni e misure correlate all'impianto di trattamento urbano delle acque reflue Condizioni e misure correlate allo smaltimento di rifiuti al termine della durata d'uso. Condizioni e misure correlate al recupero di rifiuti al termine della durata d'uso. Altre misure di controllo ambientale oltre a quelle sopra descritte: Sezione 3 - Stima dell'esposizione Salute: inalazione (vapore) Salute: cutanea impianto di trattamento urbano delle acque reflue, non è necessario alcun trattamento in sito. Il trattamento delle emissioni in aria non è richiesto ai fini della conformità al REACH ma potrebbe essere necessario per ottemperare ad altre legislazioni ambientali. Tenere il recipiente ben chiuso. Trattare le acque reflue in sito (prima di avviare l'operazione di scarico) per assicurare l'efficacia di rimozione richiesta (%) 87. Costruire un bacino di contenimento intorno alle strutture di stoccaggio per impedire l'inquinamento del suolo e delle acque in caso di fuoriuscite. Prevenire lo scarico nell'ambiente in conformità ai requisiti normativi. Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m 3 /g): Rimozione stimata della sostanza dalle acque reflue per mezzo di un impianto di trattamento urbano delle acque reflue (%): 87. Stima della quantità di rifiuti sottoposti a trattamento non superiore a: 5%. Tipo di trattamento adatto ai rifiuti: incenerimento: Efficacia di rimozione (%): Tipo di trattamento adatto ai rifiuti: combustione nelle fornaci per cemento: Efficacia di rimozione (%): Trattare come rifiuti pericolosi. Smaltire i rifiuti o i contenitori usati in conformità alla legislazione locale. Il trattamento e lo smaltimento esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. Stima della quantità di rifiuti sottoposti a trattamento non superiore a: 0%. Esposizione derivante dallo Scenario Contributivo / RCR ES3-W1: 50 ppm RCR: 0.1 ES3-W2: 50 ppm RCR: 0.1 ES3-W3: 50 ppm RCR: 0.1 Le RMMs descritte proteggono dall'esposizione acuta. Poiché le esposizioni sono state valutate in base all attività, le valutazioni dell'esposizione coprono le esposizioni sia a lungo che a breve termine. Esposizione derivante dallo Scenario Contributivo / RCR ES3-W1: mg/kg/giorno RCR: 0.04 ES3-W2: 6.86 mg/kg/giorno RCR: 0.02 ES3-W3: 6.86 mg/kg/giorno RCR: 0.02 I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolosità non consentono la derivazione di un DNEL per gli effetti di irritazione oculare. Esposizione massima derivante dagli Scenari Contributivi descritti - ES3-E1 PEC per i microrganismi del STP: mg/l RCR: 9.19E-06 PEC locale nell'acqua superficiale: mg/l RCR: 3.03E-03 PEC locale nei sedimenti di acqua dolce: mg/kgdw RCR: 3.14E-03 PEC locale nell'acqua marina durante un emissione episodica: RCR: 4.94E mg/l PEC locale nei sedimenti marini: mg/kgdw RCR: 5.10E-04 PEC locale nel suolo: mg/kgdw RCR: 2.57E-03 Il rischio legato all'esposizione ambientale è condizionato dai sedimenti di acqua dolce. Sezione 4 - Guida alla verifica della conformità allo Scenario di Esposizione: Salute Inalazione (vapore): non è richiesta alcuna correzione, in quanto si presuppone che tutte le esposizioni abbiano una durata di 8 ore (stima del caso peggiore). Cutanea: non è richiesta alcuna correzione, in quanto si presuppone che tutte le esposizioni derivino da concentrazioni della sostanza fino al 100%. Msafe: kg/giorno. La linea guida si basa su presupposte condizioni di impiego che potrebbero non essere applicabili a tutti i siti: potrebbe essere necessaria un'operazione di scaling per definire RMMs adeguate a ogni sito. dove: msperc: frequenza d'uso della sostanza nella SPERC. EER,SPERC: efficacia delle RMMs nella SPERC. Frelease,,SPERC: frazione di rilascio iniziale nella SPERC. DFSPERC: fattore di diluizione nel fiume dell'effluente del STP. msite: frequenza d'uso della sostanza nel sito. EER,site: efficacia delle RMMs nel sito.

18 Sostanza: Alcool Etilico pag.18 di 63 Frelease,,site: frazione di rilascio iniziale presso il sito. DFsite: fattore di diluizione nel fiume dell'effluente del STP. Se lo scaling evidenzia una condizione di uso non sicuro (cioè il rapporto di caratterizzazione del rischio è > 1) sono necessarie ulteriori RMMs o una valutazione della sicurezza chimica specifica per il sito. Per ulteriori dettagli sulle SpERC, consultare il sito:

19 Sostanza: Alcool Etilico pag.19 di 63 Scenario di Esposizione 4 - Formulazione e (re)imballaggio delle sostanze e delle miscele Sezione 1 - Descrittori d uso Settori d Uso SU3 Usi industriali: usi di sostanze in quanto tali o in preparati presso siti industriali SU10 Formulazione [miscelazione] di preparati e/o reimballaggio (tranne le leghe) Categorie di Processo PROC3 Uso in un processo a lotti chiuso (sintesi o formulazione) PROC5 Miscelazione o mescolamento in processi in lotti per la formulazione di preparati e articoli (contatto in fasi diverse e/o contatto significativo) PROC8a Trasferimento di una sostanza o di un preparato (riempimento/svuotamento) da/a recipienti/grandi contenitori, in strutture non dedicate PROC8b Trasferimento di una sostanza o di un preparato (riempimento/svuotamento) da/a recipienti/grandi contenitori, in strutture dedicate PROC9 Trasferimento di una sostanza o di un preparato in piccoli contenitori (linea di riempimento dedicata, compresa la pesatura) PROC14 Produzione di preparati o articoli per compressione in pastiglie, compressione, estrusione, pellettizzazione Categorie di rilascio nell'ambiente ERC2 Formulazione di preparati Processi, compiti e attività comprese Formulazione, imballaggio e reimballaggio della sostanza e delle sue miscele in operazioni in lotti o continue, compresi lo stoccaggio, il trasferimento di materiali, la miscelazione, la pastigliatura, la compressione, la pellettizzazione, l'estrusione, l'imballaggio su grande e piccola scala, il campionamento, la manutenzione e le attività di laboratorio associate. Metodo di valutazione Salute Modello ECETOC TRA. Modello ECETOC TRA. Valutazione basata su un approccio con tabella A&B (MC-1b, IC-9, UC48). Fattori di rilascio affinati per produrre RCRs < 1. Sezione 2 - Condizioni operative e misure di gestione del rischio Sezione Controllo dell'esposizione del lavoratore Liquido, pressione di vapore 0,5-10 kpa in condizioni standard. Concentrazione della sostanza nel prodotto Copre una percentuale di sostanza nel prodotto fino al 100% (se non altrimenti indicato). Quantità usate Copre un'esposizione giornaliera fino a 8 ore (se non altrimenti specificato). Processo continuo. Fattori umani non influenzati dalla gestione del rischio Nessuno. Altre condizioni operative date che influenzano Presuppone l'applicazione di uno standard di base adeguato in materia di igiene l'esposizione dei lavoratori nell'ambiente di lavoro. Presuppone l'utilizzo del prodotto a una temperatura non superiore a 20 C rispetto alla temperatura ambiente, se non altrimenti specificato. Condizioni tecniche e misure a livello di processo per Formulare in contenitori per la miscelazione chiusi o ventilati. evitare il rilascio e condizioni e misure tecniche per controllare la dispersione dalla fonte al lavoratore Scenari Contributivi RMMs. Le frasi tra parentesi sono solo consigli di buona pratica. RMMs comuni a tutti gli Scenari Contributivi Devono essere attivati controlli gestionali per assicurare che le RMMs siano attuate correttamente e che siano seguite le condizioni operative. ES4-W1: PROC3 Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Prevedere un buon livello di ventilazione controllata (10-15 ricambi d'aria all'ora)). (Dotare i punti in cui si verificano emissioni di un'unità di ventilazione ed estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). ES4-W2: PROC5 Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Prevedere un buon livello di ventilazione controllata (10-15 ricambi d'aria all'ora)). (Dotare i punti in cui si verificano emissioni di un'unità di ventilazione ed estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). ES4-W3: PROC8a Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Prevedere un buon livello di ventilazione controllata (10-15 ricambi d'aria all'ora)). (Assicurarsi che i trasferimenti di materiale avvengano sotto contenimento o ventilazione con estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). ES4-W4: PROC8b Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Prevedere un buon livello di ventilazione controllata (10-15 ricambi d'aria all'ora)). (Assicurarsi che i trasferimenti di materiale avvengano sotto contenimento o ventilazione con estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). ES4-W5: PROC9 Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Prevedere un buon livello di ventilazione controllata (10-15 ricambi d'aria all'ora)). (Dotare i punti in cui si verificano emissioni di un'unità di ventilazione ed estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). ES4-W6: PROC14 Utilizzare una protezione adeguata per gli occhi. (Prevedere un buon livello di ventilazione

20 Sostanza: Alcool Etilico pag.20 di 63 controllata (10-15 ricambi d'aria all'ora)). (Dotare i punti in cui si verificano emissioni di un'unità di ventilazione ed estrazione dell'aria). (Indossare guanti idonei testati secondo lo standard EN374). Sezione Controllo dell'esposizione ambientale Quantità usate per sito (tonnellate all'anno) Fattori ambientali non influenzati dalla gestione del rischio Altre condizioni operative date che influenzano l'esposizione ambientale Condizioni e misure tecniche in sito per ridurre o limitare scarichi, emissioni nell'aria Misure organizzative per evitare/limitare il rilascio da un sito Condizioni e misure correlate all'impianto di trattamento urbano delle acque reflue Condizioni e misure correlate allo smaltimento di rifiuti al termine della durata d'uso. Condizioni e misure correlate al recupero di rifiuti al termine della durata d'uso. Altre misure di controllo ambientale oltre a quelle sopra descritte: Sezione 3 - Stima dell'esposizione Salute: inalazione (vapore) Salute: cutanea La sostanza ha una struttura univoca. Liquido, pressione di vapore 0,5-10 kpa in condizioni standard. Miscibile in acqua. Praticamente non tossico per le specie acquatiche. Prontamente biodegradabile. Basso potenziale di bioaccumulo ( kg/giorno). Processo continuo. 300 giorni per anno di attività. Fattore di diluizione locale nell'acqua dolce: 10. Fattore di diluizione locale nell'acqua marina: 100. Non sono richieste misure specifiche. ES4-E1: ERC2 (rilascio iniziale prima dell'applicazione delle RMMs) Frazione liberata nell'aria dal processo: Frazione liberata nelle acque reflue dal processo: Frazione liberata nel terreno dal processo: Non rilasciare le acque reflue direttamente nell'ambiente. In caso di scarico verso un impianto di trattamento urbano delle acque reflue, non è necessario alcun trattamento in sito. Il trattamento delle emissioni in aria non è richiesto ai fini della conformità al REACH ma potrebbe essere necessario per ottemperare ad altre legislazioni ambientali. Tenere il recipiente ben chiuso. Trattare le acque reflue in sito (prima di avviare l'operazione di scarico) per assicurare l'efficacia di rimozione richiesta (%) 87. Costruire un bacino di contenimento intorno alle strutture di stoccaggio per impedire l'inquinamento del suolo e delle acque in caso di fuoriuscite. Prevenire lo scarico nell'ambiente in conformità ai requisiti normativi. Portata ipotizzata per l'impianto di trattamento urbano delle acque reflue (m 3 /g): Rimozione stimata della sostanza dalle acque reflue per mezzo di un impianto di trattamento urbano delle acque reflue (%): 87. Stima della quantità di rifiuti sottoposti a trattamento non superiore a: 5%. Tipo di trattamento adatto ai rifiuti: incenerimento: Efficacia di rimozione (%): Tipo di trattamento adatto ai rifiuti: combustione nelle fornaci per cemento: Efficacia di rimozione (%): Trattare come rifiuti pericolosi. Smaltire i rifiuti o i contenitori usati in conformità alla legislazione locale. Il trattamento e lo smaltimento esterni dei rifiuti devono essere conformi alla legislazione locale e/o nazionale applicabile. Stima della quantità di rifiuti sottoposti a trattamento non superiore a: 0%. Esposizione derivante dallo Scenario Contributivo / RCR ES4-W1: 25 ppm RCR: 0.05 ES4-W2: 50 ppm RCR: 0.1 ES4-W3: 50 ppm RCR: 0.1 ES4-W4: 50 ppm RCR: 0.1 ES4-W5: 50 ppm RCR: 0.1 ES4-W6: 50 ppm RCR: 0.1 Le RMMs descritte proteggono dall'esposizione acuta. Poiché le esposizioni sono state valutate in base all attività, le valutazioni dell'esposizione coprono le esposizioni sia a lungo che a breve termine. Esposizione derivante dallo Scenario Contributivo / RCR ES1-W1: 0.34 mg/kg/giorno RCR: < ES1-W2: mg/kg/giorno RCR: 0.04 ES1-W3: mg/kg/giorno RCR: 0.04 ES1-W4: 6.86 mg/kg/giorno RCR: 0.02 ES1-W5: 6.86 mg/kg/giorno RCR: 0.02 ES4-W6: 3.43 mg/kg/giorno RCR: 0.01 I dati disponibili sulle caratteristiche di pericolosità non consentono la derivazione di un DNEL per gli effetti di irritazione oculare. Esposizione massima derivante dagli Scenari Contributivi descritti - ES4-E1 PEC per i microrganismi del STP: 50 mg/l RCR: 8.62E-02

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