AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Attività IPPC 1.1 ed 1.2

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1 Attività IPPC 1.1 ed 1.2 ai sensi dell art. 29-nonies del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Installazione di un sistema di trattamento vapori al carico delle ferrocisterne di Estratto Progetto n 18529I 18529I_ENI_LI_VRU_rev02.docx Giugno ICARO ICARO Nome file Data Revisione Elaborato da Controllato da Il presente documento è composto da una Relazione Generale di n. 16 pagine e da n 3 Allegati ICARO Srl: Piazza Duomo, Cortona (AR) - Tel Fax icaro@icarocortona.it

2 INDICE 1 INTRODUZIONE ELEMENTI IDENTIFICATIVI DESCRIZIONE DELLA MODIFICA PROPOSTA Assetto attuale Assetto futuro Motivazioni della modifica Variazioni Schede AIA e relativi allegati Variazione Scheda A e relativi allegati Variazione Scheda C e relativi allegati Variazione Scheda D e relativi allegati Variazione Scheda E e relativi allegati NON SOSTANZIALITà DELLA MODIFICA PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI ALLEGATI Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Attestazione di versamento della tariffa istruttoria Schede di sicurezza carboni attivi Planimetria modificata dei punti di emissione e trattamento degli scarichi in atmosfera Giugno 2018 Pagina 2 di 16 Rev. 01

3 1 INTRODUZIONE La raffineria ENI R&M di Livorno rientra nel campo di applicazione del titolo III-bis, parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. (Attuazione della Direttiva europea IPPC - Integrated Pollution Prevention Control) relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento. Più specificatamente l attività rientra tra quelle indicate nell Allegato VIII alla parte seconda del suddetto decreto, ed in particolare nelle categorie: 1.1) Impianti di combustione con potenza termica di combustione > 50 MW 1.2) Raffinazione di petrolio e di gas La Società ENI S.p.A. è autorizzata come Gestore all esercizio della raffineria di Livorno mediante D.M. n. 32 del 2 febbraio 2018, avente valenza di riesame complessivo dell autorizzazione integrata ambientale rilasciata con decreto DVA-DEC del 6 agosto 2010, come aggiornata da DM 239/2015 e successivo DM 360/2016. La Società Società ENI S.p.A ha in progetto alcuni interventi minori di miglioramento tecnico e gestionale della sezione di caricamento prodotti via ferroscisterna. In particolare si prevede l installazione di un impianto per raccogliere e trattare le quantità di aria e idrocarburi provenienti dalle ferrocisterne durante le operazioni di caricamento di Estratto presso il raccordo ferroviario sito all interno della Area SOI MOV. Il presente documento viene redatto a supporto della comunicazione di modifica non sostanziale AIA ai sensi dell art. 29-nonies del D.Lgs. 152/2006 ed in conformità ai contenuti minimi definiti dalla Circolare del MATTM del 19/12/2011 Contenuti minimi delle istanze di modifica non sostanziale alla Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciate chiarimenti. In Allegato 1 si riporta l attestazione di versamento della tariffa istruttoria prevista dal D.M. n. 58/2017 in caso di comunicazione di modifica non sostanziale. Giugno 2018 Pagina 3 di 16 Rev. 01

4 2. ELEMENTI IDENTIFICATIVI In tabella seguente si riportano i dati identificativi della raffineria. Denominazione dell impianto Indirizzo sede operativa Gestore dell impianto Rappresentante Legale Indirizzo Sede Legale Referente IPPC ENI S.p.A Via Aurelia 7, Stagno (LI) Fabrizio Loddo Fabrizio Loddo Piazzale Enrico Mattei 1, Roma Iacopo Rainaldi Recapiti telefonici: Codice attività IPPC Modifica richiesta Tabella 1 iacopo.rainaldi@eni.com 1.1 Impianti di combustione con potenza termica di combustione > 50 MW 1.2 Raffinerie di petrolio e gas INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA DI TRATTAMENTO VAPORI AL CARICO DELLE FERROCISTERNE DI ESTRATTO Giugno 2018 Pagina 4 di 16 Rev. 01

5 3. DESCRIZIONE DELLA MODIFICA PROPOSTA 3.1 Assetto attuale La raffineria ENI di Livorno ha come obiettivo la trasformazione del petrolio greggio nei diversi prodotti combustibili e carburanti attualmente in commercio. La capacità di produzione di petrolio greggio autorizzata è pari a t/a. In tabella seguente si riporta una descrizione sintetica delle unità di raffinazione presenti. IMPIANTI DI RAFFINAZIONE Distillazione Primaria Desolforazione GPL - Merox Isomerizzazione - TIP Reforming Catalitico Platformer Desolforazione benzine Unifing 1 Desolforazione benzine Unifing 2 Dearomatizzazione DEA Desolforazione Gasoli HD2 Desolforazione Gasoli HD3 Desolforazione Kerosene HSW Stabilizzatrice GPL Vacuum PS Deasphalting PDA Estrazione Aromatici con solvente FT1 Estrazione Aromatici con solvente FT2 De-Paraffinazione MEK1 De-Paraffinazione MEK2 Hydrofinishing HF2 Hydrofinishing HF3 Wax Vacuum Lavaggio amminico e Rigenerazione MEA1/MEA2 DESCRIZIONE Distillazione primaria del greggio con produzione di GPL, benzine, kerosene, gasoli e residuo. Processo per ridurre il contenuto di zolfo nel GPL. Processo che migliora le caratteristiche ottaniche della benzina leggera Processo che ha lo scopo di migliorare le caratteristiche "ottaniche" della benzina pesante e della nafta prodotte principalmente negli impianti di distillazione primaria. Processo che riduce il contenuto di zolfo delle benzine ottenuti dal petrolio grezzo. Processo che riduce il contenuto di zolfo delle benzine ottenute dal petrolio grezzo. Processo che riduce il contenuto di aromatici delle benzine o kero ottenuti dal petrolio grezzo. Processo che riduce il contenuto di zolfo dei gasoli ottenuti dal petrolio grezzo. Processo che riduce il contenuto di zolfo dei gasoli ottenuti dal petrolio grezzo. Processo che riduce il contenuto di zolfo del kerosene ottenuto dal petrolio grezzo. Riceve i gas provenienti dall unità Merox, TIP e Plat per il successivo frazionamento in etano, propano e butano. Distillazione sotto vuoto di parte del residuo del Topping Processo per la produzione di olio deasfaltato (DAO) con utilizzo di solvente propano Processo per l eliminazione dei composti aromatici con basso indice di viscosità dalle distillazioni sottovuoto e DAO, per ottenere idrocarburi paraffinici Processo per l eliminazione dei composti aromatici con basso indice di viscosità dalle distillazioni sottovuoto e DAO, per ottenere idrocarburi paraffinici Rimuove le n-paraffine da carica preventivamente De - aromatizzata Rimuove le n-paraffine da carica preventivamente De - aromatizzata Processo di idrogenazione che migliora alcune caratteristiche delle basi lubrificanti quali colore e stabilità all ossidazione Processo di idrogenazione che migliora alcune caratteristiche delle paraffine quali colore e stabilità all ossidazione Impianto per il frazionamento degli idrocarburi paraffinici per l eliminazione degli idrocarburi asfaltenici Sistema di lavaggio gas mediante la separazione del H 2S e successiva rigenerazione delle ammine ricche ottenute durante il processo Giugno 2018 Pagina 5 di 16 Rev. 01

6 IMPIANTI DI RAFFINAZIONE Recupero Zolfo Claus e SCOT Strippaggio Acque Acide SWS Trattamento Acque Reflue DESCRIZIONE Unità in cui il gas acido (H 2S) è convertito in zolfo liquido Unità in cui le acque acide vengono pretrattate per la rimozione di H 2S, NH 3 e idrocarburi con invio gas ad impianto Claus. Unità a cui tutte le acque di impianto (acque meteoriche, civili, di processo) affluiscono mediante la rete fognaria e sono trattate prima di essere scaricate in un corso d acqua superficiale. Tabella 2 Oltre agli impianti di processo sono presenti numerose unità appartenenti ai Servizi Ausiliari o Utilities di raffineria finalizzati alla produzione e distribuzione di vapore, energia elettrica, acqua refrigerante e industriale, aria compressa, ecc. Per quanto concerne in particolare le attività di ricezione materie prime e spedizione prodotti, la raffineria dispone di n. 28 pensiline di carico come di seguito strutturate: pensiline di carico dei prodotti carburanti su Autobotti (ATB), che constano complessivamente di 21 baie, 15 per extra rete e 6 per rete) suddivise per i singoli prodotti. Ogni baia è dotata di più bracci di carico relativi a diversi prodotti; 2 pensiline ATB di carico dei bitumi modificati; 1 pensilina ATB di carico di zolfo liquido; 2 pensiline per il carico di Cat Feed e per lo scarico di oli combustibili su ferrocisterne (FFCC); 2 Pensiline di carico GPL. Allo scopo di abbattere i vapori di benzina che si sviluppano durante il carico delle autobotti e delle navi, le pensiline di carico dei prodotti carburanti ed i pontili della Darsena Petroli sono dotate di unità di recupero vapori, il cui funzionamento si basa su un processo di adsorbimento con carbone attivo ed assorbimento con lavaggio di benzina. Ad oggi non sono presenti sistemi di recupero e trattamento vapori derivanti dalle operazioni di caricamento delle ferrocisterne. 3.2 Assetto futuro L intervento in oggetto prevede l installazione di un unità di recupero e trattamento dei vapori generati durante le operazioni di caricamento delle ferrocisterne di Estratto presso il raccordo ferroviario sito all interno della raffineria in Area denominata SOI MOV. Alle pensiline di carico sono operativi n.2 bracci di carico, i quali possono risultare contemporaneamente in funzione. Giugno 2018 Pagina 6 di 16 Rev. 01

7 La massima portata di vapori da trattare è stimata in 100 m³/h per ferrocisterna. L unità di trattamento in progetto è dimensionata per portate di ca.250 m³/h di vapore, per una quantità complessiva giornaliera da trattare di ca.750 m³/giorno di vapore. Le operazioni di carico avvengono con una temperatura massima del prodotto di 80 C, le linee e le attrezzature sono isolate e tracciate, pertanto la miscela aria idrocarburi in linea teorica dovrebbe mantenersi alla stessa temperatura del prodotto fino all unità del trattamento. La frazione idrocarburica potenzialmente contenuta nei vapori da trattare è quella derivante dai principali estratti caricati (Estratto Sn150, Estratto Sn500 ed Estratto Bs150). I prodotti caricati in particolare sono costituiti da Estratto Bs150 puro o da miscele a percentuale variabile di Estratto Sn150 + Estratto Sn500. Gli estratti caricati sono destinati alla lavorazione agli impianti di conversione della Raffineria di Sannazzaro. La concentrazione complessiva dei VOC presenti nei flussi da trattare potrà essere variabile, sia in funzione della temperatura ambientale e delle condizioni operative, ma soprattutto in funzione alle diverse composizioni degli estratti. L impianto in oggetto è stato progettato in conformità ai seguenti requisiti previsti dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Norme in materia ambientale. L impianto è del tipo ad adsorbimento su carboni attivi di natura sacrificale che cattura e trattiene nella sua struttura porosa i composti organici volatili e l idrogeno solforato, tipicamente contenuti nei vapori derivanti dalla movimentazione dei prodotti indicati. Data la presenza di idrocarburi e di idrogeno solforato nella corrente gassosa, si preveda l uso di due tipi di carbone attivo, selezionati appositamente per l adsorbimento dei diversi tipi di composti. La sezione di adsorbimento è costituita da due colonne in acciaio al carbonio contenenti letti a carbone attivo: una in adsorbimento, l altra di riserva. A seguire si riporta uno schema semplificativo dell impianto di trattamento abbattimento vapori. Giugno 2018 Pagina 7 di 16 Rev. 01

8 Figura 1 Schema nuova unità recupero e trattamento vapori Giugno 2018 Pagina 8 di 16 Rev. 01

9 L alimentazione elettrica per il nuovo impianto in campo e per la tracciatura elettrica dei suoi componenti sarà derivata dal PLC dedicato, con switch di rete che consentirà l interfacciamento tra il PLC ed il DCS della SOI MOV, per permettere lo scambio di informazioni necessarie al funzionamento dell intero sistema. È previsto in campo, presso l impianto VRU e sulle due pensiline di carico, un pulsante di emergenza che servirà per arrestare il VRU in situazioni di emergenza ed un segnalatore luminoso indicante lo stato di marcia del VRU. L unità di Trattamento è inoltre provvista di idonei strumenti di misurazione dello stato di usura dei carboni attivi, per programmare la sostituzione degli stessi. Il nuovo impianto è stato progettato per garantire nel suo complesso il non superamento della soglia di 80 dba. L ubicazione del nuovo impianto è riportata in figura seguente: Figura 2 Ubicazione dell area di intervento Giugno 2018 Pagina 9 di 16 Rev. 01

10 3.3 Motivazioni della modifica L obiettivo della modifica è sia di tipo ambientale che di salute e sicurezza. Infatti l intervento permetterà sia di minimizzare le emissioni in atmosfera di idrocarburi volatili aromatici derivanti dalle operazioni di carico delle ferrocisterne che parallelamente di ridurre al minimo l esposizione degli operatori direttamente coinvolti nelle operazioni in oggetto a emissioni fuggitive di sostanze potenzialmente pericolose. In termini di emissioni infatti è prevista una riduzione delle emissioni diffuse, a fronte di una nuova emissione convogliata che, grazie all abbattimento operato dal nuovo impianto, permetterà in termini globali di ridurre il flusso di idrocarburi immesso in atmosfera rispetto alla situazione attuale. In aggiunta si ricorda che le Migliori Tecniche Disponibili prevedono la realizzazione di sistemi di raccolta e trattamento dei vapori generati dalle operazioni di movimentazione dei prodotti idrocarburici ( BAT 52 Best Availaible Techniques (BAT) Reference Documento for the Refining of Mineral Oil and Gas, 2015). 3.4 Variazioni Schede AIA e relativi allegati In accordo con quanto definito dalla Circolare del MATTM del 19/12/2011 Contenuti minimi delle istanze di modifica non sostanziale alla Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciate chiarimenti, di seguito si riporta una descrizione delle variazioni delle schede AIA e relativi allegati a seguito della modifica proposta. Le variazioni saranno valutate sia in termini relativi, variazione rispetto all assetto presentato nella domanda AIA (schede A, C, E e relativi allegati), che assoluti, effetti complessivi della raffineria nell assetto futuro (scheda D e relativi allegati) Variazione Scheda A e relativi allegati All interno dei contenuti della Scheda A non si prevedono specifiche variazioni. La modifica in oggetto rientrerà all interno della fasi Stoccaggio e Movimentazione - Pensiline FCC di Scheda A.4. Non si prevedono quindi modifiche ai seguenti contenuti: dati identificativi dell impianto; fasi delle attività ed attività tecnicamente connesse; autorizzazioni esistenti per l impianto e quadro normativo applicabile; inquadramento territoriale. Non sono inoltre attese modifiche relative agli allegati alla scheda A di domanda AIA presentati. Giugno 2018 Pagina 10 di 16 Rev. 01

11 3.4.2 Variazione Scheda C e relativi allegati Vengono di seguito sintetizzate le attese variazioni alla Scheda C relativa alle modifiche proposte (Conformemente alla modulistica AIA MATTM), con la sintetica descrizione delle variazioni più significative, attese nel nuovo assetto. C.3 Consumi ed emissioni (alla capacità produttiva) dell impianto da autorizzare Riferimento scheda B Variazioni Descrizione delle variazioni B.1.2 NO Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) Non sono quindi attese variazioni significative a quanto indicato quale consumo alla capacità produttiva in domanda AIA (Cfr. B.1.2). Sono attesi consumi minori relativi alla sostituzione dei carboni attivi del sistema di trattamento delle emissioni (4000 kg/anno). In Allegato 1 si riporta la relativa Scheda di Sicurezza. B.2.2 NO Consumo di risorse idriche (alla capacità produttiva) La capacità di consumo stimata in domanda AIA risulta adeguata all esercizio dell intero stabilimento, anche a valle della realizzazione delle modifiche in progetto. B.3.2 NO Produzione di energia (alla capacità produttiva) Non sono quindi attese variazioni alla relativa scheda. B.4.2 NO Consumo di energia (alla capacità produttiva) I consumi di energia aggiuntivi legati alla messa in esercizio del nuovo impianto (es. pompe) sono non significativi rispetto alla stima globale di raffineria alla capacità produttiva. B.5.2 NO Combustibili utilizzati (alla capacità produttiva) Non sono quindi attese variazioni alla relativa scheda. B.6 SI Fonti di emissione in atmosfera di tipo convogliato La modifica in progetto comporterà l inserimento di un nuovo punto di emissione. A seguire i principali dati: SIGLA E24 Coordinate WGS84 UTM 32T Altezza dal suolo 2,5 mt Sezione camino 0, m 2 Unità di provenienza Caricamento FCC Estratti Tecniche di abbattimento BAT 52 Adsorbimento su carboni attivi Sistema monitoraggio continuo NO B.7.2 SI Emissioni in atmosfera di tipo convogliato (alla capacità produttiva) La modifica in progetto comporterà l inserimento di un nuovo punto di emissione. A seguire i principali dati: Giugno 2018 Pagina 11 di 16 Rev. 01

12 C.3 Consumi ed emissioni (alla capacità produttiva) dell impianto da autorizzare Riferimento scheda B Variazioni Descrizione delle variazioni Camino E24 Unità di provenienza Caricamento FCC Estratti Portata 250 Nm 3 /h Limite di emissione in concentrazione VOC: mg/nm 3 Benzene: 1 mg/nm 3 B.8.2 SI Fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato (alla capacità produttiva) La modifica in progetto comporterà una riduzione delle di fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato dalla sezione di caricamento FCC Estratti (Cfr. B.8.2). L eventuale quantificata potrà esser effettuata solo a valle della messa in esercizio della nuova unità di recupero e trattamento vapori. B.9.2 NO Scarichi idrici (alla capacità produttiva) Non sono quindi attese variazioni alla relativa scheda. B.10.2 NO Emissioni in acqua (alla capacità produttiva) Non sono quindi attese variazioni alla relativa scheda. B.11.2 NO Produzione di rifiuti (alla capacità produttiva) È attesa la produzione di rifiuti derivanti dalla sostituzione periodica dei carboni attivi del sistema di abbattimento (CER *, circa 4000 kg/anno). Le modalità di gestione saranno analoghe ai quantitativi della stessa tipologia di rifiuto prodotti ad oggi in raffineria. B.12 NO Aree di stoccaggio di rifiuti La modifica in progetto non comporterà variazioni alle modalità di gestione dei rifiuti adottate della raffineria che verranno infatti gestiti mediante le aree di deposito già presenti. B.13 NO Aree di stoccaggio di materie prime, prodotti ed intermedi La modifica in progetto non comporterà variazioni alle modalità di gestione delle materie prime approvvigionate nella raffineria. B.14 NO Rumore Non sono ipotizzabili modifiche significative al clima acustico esterno rilevato dalle indagini effettuate e comunicato in domanda AIA (Cfr. Allegato B.24) ne sono previste modifiche all assetto comunicato in domanda AIA (Cfr. B.14). B.15 NO Odori La modifica in progetto comporterà una riduzione delle fonti di emissioni in atmosfera di tipo non convogliato dalla sezione di caricamento FCC Estratti con possibili miglioramenti anche in termini di emissioni odorigene. L eventuale valutazione quantificata potrà esser effettuata solo a valle della messa in esercizio della nuova unità di recupero e trattamento vapori. Giugno 2018 Pagina 12 di 16 Rev. 01

13 C.3 Consumi ed emissioni (alla capacità produttiva) dell impianto da autorizzare Riferimento scheda B Variazioni Descrizione delle variazioni B.16 NO Altre tipologie di inquinamento La modifica in progetto non comporta la modifica di quanto comunicato in sede di domanda AIA in merito a quanto concerne le altre tipologie di inquinamento (Cfr. B16). In Allegato 3 si riporta la Planimetria modificata dei punti di emissione e trattamento degli scarichi in atmosfera in cui è inserito il nuovo punto di emissione E24. Gli altri allegati alla Scheda B della domanda AIA non risultano invece modificati rispetto all assetto attualmente autorizzato. La relazione tecnica dei processi produttivi (Allegato B.18 alla domanda di riesame AIA presentata) si intende integrata, relativamente al par.2.2 Descrizione stoccaggio e movimentazione prodotti, con la descrizione dell assetto futuro riportata nel par. 3.2 della presente relazione Variazione Scheda D e relativi allegati In merito agli aspetti ambientali, di cui alle valutazioni riportate negli allegati alla scheda D della domanda AIA, non si prevedono variazioni apprezzabili, così come dettagliato nei precedenti paragrafi. Non vengono quindi aggiornati i documenti di valutazione degli effetti riguardanti: Effetti delle emissioni in aria: come esplicitato nei precedenti paragrafi l installazione comporterà in generale un miglioramento sia su scala locale che più ampia delle interazioni sulla componente atmosfera, con la raccolta ed il trattamento degli idrocarburi presenti negli sfiati gassosi generati dalle attività di caricamento FCC Estratti. Effetti delle emissioni idriche: le modifiche proposte non comporteranno variazioni alle emissioni idriche di raffineria ed alla capacità di scarico complessive di raffineria. Effetti delle emissioni di rumore: le modifiche proposte non comporteranno variazioni significative alle emissioni sonore di raffineria verso l esterno. Gestione dei rifiuti: Per la modifica proposta non sono attese modifiche alle modalità di gestione dei rifiuti attualmente adottate in raffineria. Analisi di rischio incidentale: la modifica proposta non comporta una variazione del livello di rischio associato alla raffineria. Giugno 2018 Pagina 13 di 16 Rev. 01

14 Analisi stato applicazione MTD: l implementazione della modifica in progetto migliorerà lo stato di applicazione attuale delle Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) applicabili alla raffineria Variazione Scheda E e relativi allegati La modifica in progetto non prevede variazioni nelle modalità di gestione degli aspetti ambientali nel sito rispetto alla situazione attuale descritta nell Allegato E.3 alla domanda AIA. Per il nuovo punto di emissione si propongono le seguenti attività di monitoraggio: Punto di emissione Parametro Limite Frequenza Rilevazione dati Registrazione E24 portata Controllo Semestrale Misura Registrazione su file dei risultati NMVOC, Benzene Concentrazione limite Semestrale Tabella 3 Misura (campionamento manuale ed analisi di laboratorio) Registrazione su file dei risultati Giugno 2018 Pagina 14 di 16 Rev. 01

15 4. NON SOSTANZIALITÀ DELLA MODIFICA In base a quanto dettagliato ai paragrafi precedenti, tali interventi sono configurabili come intervento di modifica non sostanziale dell assetto della raffineria Eni di Livorno poiché, in riferimento a quanto disposto dall art. 5 comma 1 lettera l-bis) D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.: la modifica non comporta un incremento delle potenzialità degli impianti di raffineria; la modifica non comporta effetti significativi e negativi sull ambiente. L intervento in progetto non comporterà, infatti, alcuna variazione alle capacità produttive massime di raffineria dichiarate nella domanda di AIA, né verranno modificate le attività già svolte. Per contro si potrà assistere ad un impatto positivo sia in termini ambientali (come emissioni diffuse fuggitive ed odorigene) che di salute e sicurezza degli operatori coinvolti nelle operazioni di caricamento FCC Estratti. Per quanto sopra affermato, ed in riferimento ai dati riportati nella presente relazione, la modifica proposta è quindi da intendersi come non sostanziale ai sensi dell art. 5 comma 1 lettera I-bis del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Giugno 2018 Pagina 15 di 16 Rev. 01

16 5. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI In accordo con quanto disposto dalla norma (art.29-nonies, comma 1, D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.), il Gestore ha la facoltà di avviare la realizzazione della modifica proposta dopo 60 giorni dalla presentazione della comunicazione, in mancanza di diverse indicazioni da parte dell Autorità Competente. Giugno 2018 Pagina 16 di 16 Rev. 01

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