Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino
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1 PREFETTURA di NOVARA Ufficio Territoriale del Governo PIANO DI EMERGENZA ESTERNO (Art. 21 D. Lgs. 105/2015) Area ad elevata concentrazione di stabilimenti di S. Martino Comune di Trecate ALLEGATO 2G - SARPOM Descrizione dello stabilimento e ipotesi incidentali Planimetrie: non riportate perché non necessarie ai fini della pubblica informazione Impianti e stoccaggi con presenza di sostanze pericolose Centri di pericolo e cerchi di danno Rete antincendio di stabilimento Rete fognaria
2 P i a n o d i E m e r g e n z a E s t e r n o A r e a a d e l e v a t a c o n c e n t r a z i o n e d i s t a b i l i m e n t i d i S. M a r t i n o d i T r e c a t e DESCRIZIONE STABILIMENTO La Raffineria Padana Olii Minerali S.A.R.P.O.M. di San Martino di Trecate (Novara) è un impianto per la distillazione o raffinazione, ovvero altre successive trasformazioni del petrolio greggio o dei prodotti petroliferi. Il petrolio greggio da lavorare è trasportato mediante navi petrolifere fino al campo boe presso Savona, atto a ricevere navi fino a tonnellate di portata. Dalle navi il petrolio, attraverso oleodotti sottomarini, è immesso nel deposito costiero di Quiliano e da qui ai serbatoi della Raffineria. Dai serbatoi di deposito il petrolio greggio viene pompato agli impianti di distillazione atmosferica per la separazione dei prodotti intermedi. Nella colonna di distillazione vengono frazionati gas, benzine, cheroseni, gasoli, ossia i cosiddetti prodotti bianchi. Mentre dal fondo della colonna si estraggono gasoli pesanti e olii combustibili, ossia i cosiddetti prodotti neri. I prodotti bianchi passano agli impianti di desolforazione ove viene notevolmente ridotto il loro contenuto in zolfo. I prodotti neri subiscono invece i seguenti ulteriori trattamenti : - i gasoli pesanti vengono inviati all impianto di cracking per essere trasformati in benzine e gas; - gli olii combustibili vengono inviati all impianto di distillazione sottovuoto, ottenendo un ulteriore quota di gasoli da inviare all impianto di cracking; - i gas insaturi sono a loro volta trasformati in benzina nell impianto di polimerizzazione. Infine e residui degli impianti di distillazione atmosferica, di distillazione sottovuoto e di cracking sono utilizzati per la produzione di olii combustibili. Orario di lavoro e lavoratori presenti Dato non riportato perché non necessario ai fini della pubblica informazione Ipotesi incidentali di riferimento Gli eventi incidentali, in relazione all intensità degli effetti attesi ed alla loro tipologia (energetica, tossica, ecc.), sono stati raggruppati per livelli di allerta (attenzione, preallarme e allarme) e per tipologia di effetti (energetici, tossici, ecc..) secondo lo schema indicato nella sezione 2 del PEE. Per rendere immediatamente associabili gli eventi codificati con quelli descritti dal gestore, in seguito ai risultati dell analisi del rischio dallo stesso prodotta, è stata adottata la medesima numerazione alfanumerica proposta dal gestore con relativa corrispondenza nella mappa delle conseguenze di stabilimento. Si adottano, nel seguito, le distanze di danno riferite, a vantaggio di sicurezza, alle condizioni di stabilità atmosferica a cui corrispondono per le dispersioni tossiche una maggiore area di impatto. Si precisa che le distanze di danno sono calcolate dal centro di pericolo corrispondente, identificato dall unità dello stabilimento in cui si può verificare lo scenario ALLEGATO 2G SARPOM
3 Scenari incidentali prodotti dal gestore della Sarpom Associata a quanto prodotto nella notifica del maggio 2013 Unità Ipotesi incidentale Scenario incidental e Frequenza [occ/anno] Sostanza Prima zona(di sicuro impatto) [m] Seconda zona[di danno] [m] Terza zona (di attenzione) [m] 1.APS3 2.SOLVENTI 3.PARCO SERBATOI Area Est 4. PARCO SERBATOI Area 5.OMB-Area 6.OMB-Area Sovrappressione Desalter D3150 Rottura linea di fondo D-4504 su mandata P-4503 serbatoi: TK-1001 TK-1002 serbatoio: TK-1053 serbatoi: TK-2260 TK TK-2263 TK TK-1057 serbatoi: TK-1071 TK TK-226 Jet fire 2.73 X 10-8 GREGGIO Flash fire 4.13 X 10-6 ESANO Tank fire 1.0 X 10-6 BENZINA Tank fire 1.0 X 10-6 GASOLIO Tank fire 1.0 X 10-6 OLIO COMBUSTIBILE Tank fire 1.0 X 10-6 GREGGIO OMB-Area 8.OMB-Area serbatoio: TK-1061 Tank fire 1.0 X 10-6 GREGGIO serbatoio: TK-1060 Tank fire 1.0 X 10-6 GREGGIO ALLEGATO 2G SARPOM
4 9.OMB-Area 10.OMB-Area 11.PARCO SERBATOI Area 12.PARCO SERBATOI Area Est 13.PARCO SERBATOI Area Est 14.Stoccaggio GPL Refrigerato serbatoio: TK-111 Tank fire 1.0 X 10-6 BENZINA serbatoi: TK-101 TK- Tank fire 1.0 X 10-6 PETROLIO serbatoio: TK-1054 Tank fire 1.0 X 10-6 GREGGIO serbatoi: TK-1004 TK serbatoi: TK-1014 TK TOP 9 EIR 5 Rilascio di GPL da organi di tenuta pompa P 2200 Tank fire 1.0 X 10-6 BENZINA Tank fire 1.0 X 10-6 BENZINA Jet fire 2.5 X 10-3 GPL Stoccaggio GPL EIR 3Rilascio GPL da accoppiamento flangiato Pool fire 1.8 X 10-3 GPL Spedizioni 17.Spedizioni 18.Stoccaggio GPL Refrigerato EIR 2 Rottura braccio carico GPL _ AUTOBOTTI EIR 3 Rottura braccio carico GPL - FERROCISTERNE 8. Rottura tubazione in prossimità uscita D-2200 Jet fire 8.1 X 10-4 GPL Jet fire 8.1 X 10-4 GPL UVCE 2.1 X 10-5 GPL A L L E G A T O 2 G S A R P O M 2
5 19.Stoccaggio GPL 20.Stoccaggio GPL Refrigerato 21.Spedizioni 22.Spedizioni 23.APS2 EIR 2 Apertura intempestiva valvola di sicurezza a protezione serbatoio cilindrico ad asse orizzontale contenente GPL (Rif. TOP EVENT n. 2) EIR 1 Fuoriuscita LPG refrigerato per rottura tubazione in prossimità stoccaggio TK 1022 EIR 2 Rottura braccio carico GPL _ AUTOBOTTI EIR 3 Rottura braccio carico GPL - FERROCISTERNE EIR 1 Apertura intempestiva PSV colonna T-101 (Rif. TOP EVENT n. 4) 24.NHF2 EIR 6 Sovrapressione gassosa circuito di reazione 25. IMP Zolfo 2 EIR 2 Esplosione camera di combustione forno F-3801 (Rif. TOP n. 2a) UVCE 2.5 X 10-4 GPL UVCE 1.5 X 10-4 GPL UVCE 8.1 X 10-4 GPL UVCE 8.1 X 10-4 GPL UVCE 2.5 X 10-5 Vapori Idrocarburi UVCE 4.8 X 10-5 Vapori Idrocarburi Rilascio tossico di H2S 1.0 X 10-5 H 2 S A L L E G A T O 2 G S A R P O M 3
6 Con l aggiornamento Analisi delle conseguenze impianto MEA datato luglio 2012, l elaborazione del Top Event 3 Eir 1 relativo al rilascio di H 2 S dal piping di testa del Rigeneratore T-3502, a causa di una variazione/diminuzione della concentrazione in peso di acido solfidrico, ha determinato il seguente risultato: le concentrazioni in atmosfera non raggiungono le soglie LC50 e IDLH che per H 2 S sono rispettivamente di 444 ppm (617 mg/m 3 ) e 100 ppm (139 mg/m 3 ). Tabella di corrispondenza tra i TOP EVENT assunti per la pianificazione dell emergenza e le ipotesi incidentali valutate dal gestore TOP EVENT 0 TOP EVENT 3 TOP EVENT 5 TOP EVENT 6 Incidente non identificabile a priori Incendi olii minerali nelle aree di stoccaggio dei serbatoi aerei, incendi di GPL nelle baie di carico e di alcuni possibili incendi per rilasci di prodotto da linee di processo Sversamento e successiva contaminazione delle matrici ambientali. fenomeni esplosivi connessi al rilascio di GPL in area stoccaggio o in area travaso. Rientrano in questa codifica gli scenari valutati nel rapporto di sicurezza con frequenze di accadimento non credibili (< 10-6 ) e/o eventuali atti connessi ad azioni deliberate le cui conseguenze non possono essere stimate a priori. Ricomprende gli scenari dal n.1 al n.17 individuati dal gestore. Si tratta di un evento di natura ambientale non esplicitato dal gestore, ma da considerare ai fini della pianificazione in relazione alle tipologie di sostanze presenti nello stabilimento. Ricomprende gli scenari dal n. 18 al n.24 individuato dal gestore. TOP EVENT 7 Rilascio tossico di H2S Ricomprende gli scenari dal n. 25 individuato dal gestore A L L E G A T O 2 G S A R P O M 4
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