Regione Lombardia. Relazione Tecnica. Provincia di Bergamo. Proposta di Piano Cave In attuazione della Sentenza TAR BS n. 611/2013

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1 Regione Lombardia Provincia di Bergamo Proposta di Piano Cave In attuazione della Sentenza TAR BS n. 611/2013 Relazione Tecnica Dicembre 2014

2 gruppo di lavoro Commissari ad acta ai sensi della Sentenza del TAR BS n. 611/2013: Mario Nova Direttore Generale della DG Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile Regione Lombardia Angelo Elefanti Dirigente UO Attività Estrattive, Bonifiche e Pianificazione Rifiuti Regione Lombardia Regione Lombardia Domenico Savoca Dirigente Struttura Cave e Miniere Francesca Messina Responsabile di PO Pianificazione delle Attività Estrattive Maurizio Turconi Professional Aggiornamento normativo, pianificazione, autorizzazioni ambientali e semplificazione in materia di cave e rifiuti. Gianluca Vitali Responsabile di PO Gestione e Sviluppo delle Attività Estrattive di Cava Provincia di Bergamo Eugenio Ferraris Dirigente del Settore Tutela Risorse Naturali Renato Righetti Responsabile dell Ufficio Cave Maria Grazia Belloli, Laura Benazzi, Giovanni Cremona, William Trullio Staff Ufficio Cave contributo scientifico in ambito di valutazione ambientale strategica Università degli Studi di Bergamo CST _ Centro Studi sul Territorio Lelio Pagani Fulvio Adobati (coordinamento) Renato Ferlinghetti (aspetti naturalisticoambientali) Andrea Azzini (banca dati territoriale) consulenti esterni: Alessandro Oliveri (metodo e contenuti di valutazione strategica) Moris Lorenzi (studio di incidenza) 2

3 INDICE 1. PREMESSA PROCEDURE ADOTTATE RICHIAMI DEL PIANO ANNULLATO Il Piano annullato Stato di attuazione del Piano annullato Proroghe autorizzate in base al Piano DEFINIZIONE DEL QUADRO ESTRATTIVO DI RIFERIMENTO LA PROPOSTA DI PIANO PARTECIPAZIONE ALL ELABORAZIONE DEL PIANO CONTRIBUTI PERVENUTI NELLA FASE DI SCOPING OBIETTIVI E STRATEGIE DI PIANO DURATA DEL PIANO E ANALISI DEL FABBISOGNO Durata del Piano Analisi della dinamica di mercato Stima della domanda di mercato attesa Stima del f abbisogno in applicazione degli indirizzi regionali Stima del fabbisogno di sabbia e ghiaia Stima del fabbisogno di materiali di altri settori merceologici OBIETTIVI DI INTEGRAZIONE AMBIENTALE E FABBISOGNO DI PIANO Obiettivi di integrazione strategica Definizione del Fabbisogno di piano Criteri di valutazione degli ATE Obiettivi di integrazione strutturale I PASSAGGI VALUTATIVI Verifica di coerenza esterna Verifica di coerenza interna Indicazioni dello Studio d Incidenza INTEGRAZIONE AMBIENTALE DEL PIANO DEFINIZIONE DELLA PROPOSTA DI PIANO Norme Tecniche di Attuazione Schede e cartografie Schede della Proposta di Piano Cartografie PROPOSTE DI CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI VALUTAZIONE D INCIDENZA PARERE MOTIVATO VAS PROPOSTA FINALE DI PIANO ALLEGATI Allegato I: Dati ISTAT per la stima del fabbisogno Allegato II: Elenco degli interventi di regimazione idraulica mediante escavazione di materiale inerte dai corsi d acqua di competenza regionale Allegato III: Elenco di sintesi dei contributi pervenuti a seguito della prima Conferenza di Valutazione Allegato A: Elenco delle osservazioni pervenute nel periodo di pubblicazione della Proposta di Piano Allegato B: Esame delle Osservazioni pervenute nel periodo di pubblicazione della Proposta di Piano 3

4 o o Allegato B.1. Controdeduzione alle osservazioni pervenute nel periodo di pubblicazione del Piano Allegato B.2. Schede di Valutazioni Ambientali 4

5 1. PREMESSA Il Piano cave è lo strumento di programmazione mediante il quale si organizzano le esigenze di sviluppo economico del settore estrattivo, nel rispetto della necessità di tutelare il territorio e l ambiente. Con la legge n. 14 del 8 agosto 1998 la Regione Lombardia ha disciplinato la programmazione in materia di ricerca e coltivazione di sostanze minerali di cava e l esercizio della relativa attività nel territorio. Tale programmazione si attua attraverso i Piani provinciali, nei quali si stabiliscono la localizzazione, la qualità e la quantità delle risorse utilizzabili, individuate nel territorio per tipologia di materiale. La proposta dei Piani è stata delegata alle Province mentre l approvazione è stata demandata al Consiglio regionale. La proposta di Piano cave della provincia di Bergamo è stata adottata con Deliberazione del Consiglio provinciale n. 16 del 16 marzo La proposta di Piano adottata dalla provincia riportava, per ciascun settore, le seguenti previsioni quantitative: argilla volumi mc sabbia e ghiaia volumi mc calcari e dolomie volumi mc pietre ornamentali volumi mc pietrisco volumi mc La proposta di Piano è stata trasmessa alla Giunta regionale in data 11 maggio 2004 e successivamente esaminata dagli Uffici Regionali competenti. La Giunta regionale, con deliberazione n. 1547, nella seduta del 22 dicembre 2005, aveva proposto al Consiglio regionale, competente all approvazione del Piano, le seguenti previsioni quantitative per ciascun settore merceologico: argilla volumi mc sabbia e ghiaia volumi mc calcari e dolomie volumi mc pietre ornamentali volumi mc pietrisco volumi mc Il Consiglio regionale della Lombardia, con deliberazione n. VIII/619 del 14/05/2008, pubblicata sul B.U.R.L. 2 Supplemento Straordinario al n. 28 del 10/07/2008, approvava il Piano cave della Provincia di Bergamo, composto dalla Relazione Generale di Piano, dalle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) e dalle schede descrittive di ogni ATE, prevedendo i seguenti volumi di estrazione: argilla volumi mc sabbia e ghiaia volumi mc calcari e dolomie volumi mc pietre ornamentali volumi mc pietrisco volumi mc Dopo l approvazione del Piano cave, sono stati presentati n. 24 ricorsi amministrativi avanti al TAR, n. 3 ricorsi avverso atti di ottemperanza a sentenze relative ai suddetti ricorsi e n. 2 ricorsi al Capo dello Stato. Sono inoltre stati presentati più di 20 ricorsi in appello al Consiglio di Stato sulla base delle relative sentenze del TAR. 5

6 I citati ricorsi hanno interessano oltre 20 ambiti estrattivi del Piano cave su 75 e hanno ad oggi generato n. 37 pronunciamenti del Giudice amministrativo, interessanti a volte l intero Piano cave provinciale, a volte il Piano cave in parte qua. Inoltre le sentenze passate in giudicato hanno prodotto n. 7 atti di Giunta regionale per l ottemperanza a tali sentenze. Tali atti di Giunta hanno tra l altro previsto l individuazione di due nuovi ambiti estrattivi e la modifica di altri quattro ambiti nel settore merceologico della sabbia/ghiaia. Di seguito si riporta l elenco degli ATE interessati dai ricorsi con l indicazione delle d.g.r. di ottemperanza e dello stato del contenzioso vigente. ATE Comune DGR Ottemperanza Stato contenzioso ATEg5 Calcinate d.g.r. n del 4/08/2011 con ampliamento dell ATE In attesa della sentenza del Consiglio di Stato per un operatore dell ATE ATEg8 Treviglio Chiuso ATEg11 Telgate In attesa della sentenza TAR ATEg14 Pontirolo Nuovo In attesa della sentenza TAR ATEg16 Bagnatica d.g.r. n. 577 del 02/08/2013 con ampliamento dell ATE ATEg18 Arcene, Pontirolo Nuovo, Ciserano N. 677 del 13/09/2013 Riperimetrazione ATE secondo la sentenza del Consiglio di Stato n.3345/2012 DGR ottemperanza sospesa dal TAR In attesa sentenza Consiglio di Stato per un operatore dell ATE ATEg26 Pontirolo Nuovo In attesa della sentenza TAR ATEG29 Bottanuco In attesa sentenza del Presidente della Repubblica ATEg30 Brembate di Sopra d.g.r. n del 08/02/2012. Inserimento ATEg30 in Piano. ATEg31 Calusco d'adda, Medolago, Solza Chiuso ATEg37 Calcinate d.g.r. n del 01/02/2011 Chiuso Ricollocati i volumi sull ATEg5 ATEg38 Caravaggio d.g.r. n DEL 13/01/2010. Inserimento nel Piano del nuovo ATEg38 ATEg41 Casirate d Adda d.g.r. n DEL 13/01/2010 Inserimento nel Piano del nuovo ATEg41 In attesa della sentenza TAR, su ricorso di ottemperanza. Chiuso Chiuso ATEa7 Villongo Chiuso ATEc5 Sedrina Zogno ATEc17 Dossena In attesa della sentenza TAR ATEc36 Boltiere Interessati dal Ricorso ATEg40 Antegnate promosso da WWF Italia ATEg42 Torre Pallavicina Nostra. ATEc21 Ardesio Sentenza TAR BS n. ATEo20 Carobbio degli Angeli 1927/2012 che annulla il ATEo24 Castro Piano cave. Rg20 Onore Con ricorso al TAR BS n. 1040/2008 r.g., proposto da WWF, Legambiente e Italia Nostra, sono stati impugnati la deliberazione del Consiglio regionale n. VIII/0619 del 14/5/2008 di approvazione del nuovo Piano Cave della Provincia di Bergamo e gli atti presupposti. La sentenza del TAR Brescia n. 1927/2012 depositata in data 10/12/2012, ha accolto il ricorso n. 1040/2008 r.g. sopra richiamato, disponendo la caducazione degli atti adottati dal Consiglio regionale (d.c.r. n. 619 del 14/5/2008, di approvazione del nuovo piano cave della provincia di Bergamo e d.c.r. nn. 616, 617 e 618 del 14/5/2008, con le quali il Consiglio regionale della Lombardia ha ricollocato quantitativi di ATE stralciati all'interno del predetto piano) per le seguenti motivazioni: approvazione del Piano cave da parte della Regione Lombardia, in difetto della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) prevista dalle direttive comunitarie; 6

7 mancata sottoposizione delle modifiche sostanziali apportate al Piano agli organi consultivi; in quanto il Piano approvato non avrebbe tenuto conto né dei pareri non positivi espressi in istruttoria per taluni di essi, né delle osservazioni delle associazioni ambientaliste, né dell'incidenza di alcuni siti estrattivi sui siti naturalistici di interesse comunitario. assenza del coinvolgimento dell'autorità provinciale che ha predisposto il Piano, in quanto la proposta originaria (nei passaggi presso la Giunta regionale e in Commissione VI) è stata significativamente alterata, con l approvazione di un Piano radicalmente diverso da quello adottato dalla stessa; La sentenza del TAR BS n. 1927/2012 dispone inoltre che in applicazione del principio di conservazione degli atti non è indispensabile la riattivazione dell'iter procedimentale fin dall'inizio ma, ferme restando le determinazioni assunte in via definitiva dagli organi regionali (Giunta e Consiglio), sulle stesse dovranno essere coinvolti gli Enti locali ed in particolare la Provincia che ha proposto il Piano. Pertanto la Regione dovrà riaprire il procedimento amministrativo di approvazione del Piano Cave con le corrette modalità che contemplano il coinvolgimento degli organi consultivi sulla proposta finale. La citata sentenza TAR Brescia n. 1927/2012 è stata appellata al Consiglio di Stato, con richiesta di sospensiva, dalla Regione Lombardia e, con appello incidentale, dalle ditte Coprem S.r.l., Enzo Pesenti S.r.l., Impresa F.lli Rota Nodari S.p.A., Italcementi S.p.A. e con l intervento ad adiuvandum di Confindustria Bergamo. Con Ordinanza n del 8 maggio 2013 il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata dai ricorrenti, rinviando, per la delicatezza della questione, la decisione al pronunciamento di merito, che allo stato attuale non è ancora stato fissato. Infine, a seguito di richiesta di giudizio di ottemperanza alla sentenza n.1927/12 del 10/12/2012 del TAR Brescia, presentata dalla Provincia di Bergamo, con sentenza n. 611/2013 del 25/06/2013, il TAR Brescia accogliendo il citato ricorso, ha evidenziato che la sentenza TAR Brescia n. 1927/2012 imponeva la riapertura del procedimento ad opera della Regione sul Piano cave come definitivamente approvato, e contemplava il coinvolgimento degli organi consultivi sulla proposta finale e la sottoposizione ad una VAS (necessariamente "postuma"). Ne deriva che unicamente questo è il contenuto dell'esecuzione, la quale rientra nella competenza istituzionale della Regione. A questo fine, il TAR ha ritenuto opportuno coinvolgere il direttore generale dell'area Ambiente, Energia e Reti, e il dirigente dell'unità organizzativa attività estrattive e di bonifica della Regione Lombardia, i quali investiti dei poteri del Commissario ad acta dovranno intraprendere il seguente percorso: verificare la fattibilità della procedura intrapresa nei confronti del Piano cave della Provincia di Varese, analogamente a quanto disposto con la deliberazione giuntale n. IX/4851 del 13/2/2013; eventualmente nell ambito del procedimento sopra descritto, sottoporre la versione definitivamente approvata del Piano cave agli organi consultivi della struttura regionale; monitorare la procedura di approvazione, che dovrà concludersi con un provvedimento espresso. L adeguamento della nuova pianificazione dovrà tenere conto dei progetti già approvati dalla Provincia, delle istruttorie in corso e dei diritti nascenti dalle sentenze passate in giudicato. Medio tempore, è possibile il rilascio di autorizzazioni temporanee per l esercizio delle attività estrattive di cava agli operatori, che abbiano ancora disponibilità di materiale in base ai previgenti Piani Cave provinciali, salvo rientrare nella verifica di VAS sopra citata. E possibile, altresì, la proroga delle autorizzazioni già rilasciate agli operatori nelle aree e con i volumi previsti dai previgenti citati Piani Cave. Le autorizzazioni (anche in proroga) potranno essere rilasciate dall autorità provinciale su delega (e sotto la supervisione) dei Commissari. I predetti adempimenti dovranno essere avviati entro 30 giorni dalla data di comunicazione in via amministrativa della presente sentenza, e conclusi entro 360 giorni (o nel termine più ampio richiesto dalla complessità della procedura, previa espressa pronuncia, sul punto, di questo Giudice dell ottemperanza, tempestivamente investito di una motivata richiesta di proroga, presentata prima dello scadere del suddetto termine di 360 giorni). Alla conclusione, dovrà essere presentata una relazione a questo Tribunale. 7

8 Oltre ai numerosi contenziosi, il Piano cave di Bergamo è stato oggetto di una interrogazione parlamentare presso la Commissione europea, la quale ha esteso il caso Pilot 2706/11/ENVI attivato ai sensi dell art. 4, par. 3, del Trattato sull Unione europea, (Richiesta della Commissione UE sullo svolgimento della procedura di VAS, ai sensi della Direttiva 2001/42/CE, nell approvazione del Piano cave della Provincia di Varese), richiedendo informazione sull eventuale svolgimento della procedura di VAS anche sul Piano cave della Provincia di Bergamo. La Regione ha comunicato alla Commissione europea che il Piano cave di Bergamo è stato annullato dal TAR e che, in adempimento alla sentenza di ottemperanza dello stesso TAR, ha provveduto ad avviare il procedimento per l adeguamento del Piano cave e della procedura di valutazione ambientale strategia (VAS). Nello sviluppo del presente documento verranno utilizzate le seguenti definizioni, anche con riferimento allo schema di flusso delle attività per l elaborazione del Piano e della procedura di VAS riportato in fig. 1: Piano 1990/2000: Piano cave della provincia di Bergamo approvato dalla Regione Lombardia con d.c.r n. 1731/1989 e aggiornato con le revisioni approvate rispettivamente con d.c.r. n. 555/1997 e n. 1485/2000; Piano annullato: Piano cave della provincia di Bergamo approvato dalla Regione Lombardia con d.c.r n. 619 del 14/05/2008 ed annullato con Sentenza TAR n. 1927/2012; Quadro estrattivo di riferimento: definisce i volumi estrattivi risultanti dal Piano annullato e aggiornati sulla base delle sentenze oggetto di ottemperanza e dei dati contenuti nei progetti estrattivi già approvati/presentati; Soggetti interessati: i soggetti coinvolti nella procedura di VAS ed elencati nella determina dei Commissari n. 3 del 18/09/2013; Proposta di Piano: Piano oggetto di pubblicazione per la presentazione delle osservazioni; Fabbisogno di Piano annullato: è il fabbisogno del settore estrattivo indicato nel Piano annullato; Domanda di mercato: stima della capacità di assorbimento di materiali da parte del mercato, elaborata per la realizzazione del Piano di riferimento. 2. PROCEDURE ADOTTATE In esecuzione della sentenza n. 611/2013 del 25/06/2013 del TAR Brescia i Commissari ad acta regionali hanno considerato non automaticamente applicabile la procedura sviluppata la VAS del Piano cave di Varese, in quanto il Piano cave di Bergamo, a differenza di quello di Varese, è stato annullato con sentenza del TAR. Peraltro, considerando che l oggetto dell annullamento si riferisce in particolare alla fase terminale di approvazione del piano, la VAS viene ad esplicarsi non sull intero processo di formazione del piano, ma quale valutazione di compatibilità ambientale su una pianificazione definita e pertanto si è ritenuto di individuare un modello metodologico procedurale e organizzativo specifico per l esecuzione della sentenza TAR BS n. 1927/2012, condiviso con la Provincia di Bergamo. I Commissari pertanto hanno riaperto il procedimento sul Piano cave come definitivamente approvato e hanno assunto i seguenti atti: determina n. 1 del 16 luglio 2013, pubblicata sul BURL Serie Ordinaria n. 30 del 22 luglio 2013, di avvio del procedimento per l attuazione della sentenza TAR Brescia n. 611/2013 relativa al Piano cave della Provincia di Bergamo ed approvazione del modello metodologico procedurale ed organizzativo della relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS); determina n. 2 del 29 luglio 2013, relativa alla gestione nel medio tempore delle funzioni amministrative relative al rilascio di autorizzazione temporanee e proroghe; determina n. 3 del 18 settembre 2013 di individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale e degli enti territorialmente interessati chiamati a partecipare alla conferenza di valutazione ambientale (VAS) dell aggiornamento del Piano cave della provincia di Bergamo e dei settori del pubblico interessati all iter decisionale. Parallelamente la Provincia di Bergamo, direttamente coinvolta in attuazione della predetta determina commissariale n. 1/2013, ha assunto la DGP n. 226 del avente per oggetto Definizione delle procedure operative per l esercizio dell'attività estrattiva di cava, a seguito della sentenza TAR Brescia n. 8

9 611 del 25 giugno 2013 con la quale, tra l altro, ha preso atto del modello metodologico procedurale e organizzativo della VAS del Piano cave della Provincia di Bergamo. Il processo di VAS vede quale autorità procedente i Commissari ad acta individuati dalla sentenza TAR 611/2013 (Direttore Generale della Direzione Ambiente Energia e Sviluppo Sostenibile e nel Dirigente dell Unità Organizzativa Attività Estrattive Rifiuti e Bonifiche della Regione Lombardia); quale autorità competente la Direzione Generale Territorio e Urbanistica, U.O. Programmazione Integrata e Pianificazione Territoriale, di concerto con la D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile. Sarà garantito inoltre il raccordo con la procedura di Valutazione di Incidenza in quanto si rileva la presenza di potenziali ricadute su SIC e ZPS; pertanto il processo di VAS sarà integrato con la valutazione di incidenza e con il coinvolgimento dell autorità competente in materia di SIC e ZPS. Di seguito si riportano le fasi del percorso metodologico procedurale approvato dai Commissari per la VAS del Piano cave provinciale: Fase del procedimento / attività Soggetto 1. Avvio del procedimento Commissari ad acta 2. Individuazione dei soggetti interessati e definizione delle modalità di informazione e comunicazione 3. Elaborazione del documento di scoping 3.1 Convocazione della prima conferenza di valutazione 3.2 Elaborazione della proposta di Piano, sulla base di istruttoria sul Piano di riferimento 3.3 Elaborazione del Rapporto Ambientale sul Piano 4. Presa d atto del Rapporto Ambientale sul Piano, e deposito 4.1 Messa a disposizione del pubblico su web SIVAS e deposito presso la Regione (autorità competente per la VAS) e presso la Provincia di Bergamo 4.2 Raccolta delle osservazioni 5. Proposta delle controdeduzioni 5.1 Valutazione della proposta di Piano da parte del Comitato di cui all art. 34 della l.r. 14/98 Commissari ad acta, sentita la Provincia Provincia Commissari ad acta Commissari ad acta Provincia Commissari ad acta Provincia in collaborazione con Regione Provincia Ufficio tecnico Provinciale Regione 6. Convocazione conferenza di valutazione finale Commissari ad acta 7. Formulazione del parere motivato Attività competente 8. Trasmissione della proposta di Piano da parte della Giunta al Consiglio Regionale per l approvazione 9. Esame e approvazione da parte del Consiglio Regionale Regione Regione 10. Gestione e monitoraggio Provincia La Provincia di Bergamo, per le fasi di propria competenza, come individuate di concerto con i Commissari regionali (documento di Scoping e Rapporto Ambientale), si avvale della collaborazione scientifica dell Università degli Studi di Bergamo, Centro Studi sul Territorio Lelio Pagani. 9

10 3. RICHIAMI DEL PIANO ANNULLATO 3.1 Il Piano annullato Il punto di partenza per il lavoro da svolgere in ottemperanza alla Sentenza del TAR BS n. 611/2013 è costituito dal Piano cave approvato dal Consiglio regionale della Lombardia con la citata deliberazione n. VIII/619 del 14/05/2008. Relativamente a tale Piano, si riportano nelle tabelle seguenti gli Ambiti Territoriali Estrattivi in esso previsti, classificati per settore merceologico con: a argille; g sabbia e ghiaia; c calcari e dolomie; o pietre ornamentali; p pietrischi e indicando con R le cave di recupero previste. Tabella a1): Ambiti Territoriali Estrattivi nel settore merceologico Argilla ATE/Cave Comune Volumi (mc) a1 Almè a2 PontidaCisano Bergamasco Stralciato Ra3 Calusco d'adda a4 Osio Sotto Stralciato a5 Albano S. Alessandro Stralciato Ra6 Credaro a7 Villongo Stralciato a8 PalazzagoBarzana TOTALI Tabella a2): Ambiti Territoriali Estrattivi nel settore merceologico Sabbia e ghiaia ATE/Cave Comune Volumi (mc) g1 Ghisalba loc. Cascina Portico Nuovo g2 Osio Sopra loc. Casa del Gatto g3 Zanica loc. Padergnone g4 CavernagoCalcinate Stralciato g5 Calcinate loc. Cascina Campagna g6 Covo loc. Cascina Bellinzaga g7 Mornico al SerioMartinengo loc. Cascina Vallere g8 Treviglio loc. Cascina Berlona Nuova g9 Cerete loc. Vogno g10 riclassificato Onore loc. Bot in Rg20 g11 Telgate loc. Santa Lucia Stralciato g13 Torre Pallavicina loc. Cascina Telgata Rg12 Costa di Mezzate loc. Molino Longarelli Stralciato g14 Pontirolo Nuovo loc. Moschetta g15 BrusaportoBagnatica loc. Cascina Isolabella g16 Bagnatica loc. Cascina Suriana g17 Palosco g18 ArcenePontirolo NuovoCiserano loc. Cascina Cà d'arcene

11 Rg19 Dalmine loc. Cascina Bianca Stralciato g20 Dalmine Stralciato g21 Fontanella loc. Cascina Triulza g22 Treviglio loc. Cascina Avanzata g23 Grassobbio loc. Capannelle g24 Rogno Stralciato g25 RognoCosta Volpino loc. Africa g26 Pontirolo Nuovo loc. Cascina Peri g27 Pontirolo Nuovo loc. Fornasetta g28 Brembate loc. Arnichi g29 Bottanuco loc. Cerro g30 Brembate di SopraAlmenno S. Bartolomeo Stralciato g31 MedolagoCalusco d'addasolza loc. Facchinette g32 Seriate Stralciato g33 Rogno loc. Ruc g34 Bolgare Stralciato g35 Grassobbio loc. Padergnone Cascina Cristina g36 Boltiere loc. Cascina Rogge g37 Calcinate loc. Cascina Pulcina stralciato g38 Caravaggio loc. Cascina Volte stralciato g39 Telgate loc. Cascina Bertoli g40 Antegnate loc. Cascina Ronzona g41 Casirate d'adda loc. Cascina Ronchi stralciato g42 Torre Pallavicina g43 Calcio stralciato TOTALI Tabella a3): Ambiti Territoriali Estrattivi nel settore merceologico calcari e dolomie ATE/Cave Comune Volumi (mc) c1 CaluscoCarvicoVilla d'adda c2 PalazzagoCaprino Bergamasco Rc3 Albino c4 Grone c5 SedrinaZogno c6 Ubiale Clanezzo c7 Casnigo c8 Nembro c9 Casazza c10 Zandobbio c11 Foresto Sparso Stralciato Rc12 Ardesio riclassificata c21 c13 Sedrina Stralciato c14 Almenno S.B.Palazzago Stralciato c15 Almenno S.S.Strozza

12 c16 RognoCosta Volpino c17 Dossena c18 Endine Gaiano c19 Sovere c20 Gandino c21 Ardesio TOTALI Tabella a4): Ambiti Territoriali Estrattivi nel settore merceologico pietre ornamentali ATE/Cave Comune Volumi (mc) o1 Branzi loc. Scurade o2 Branzi loc. Piodera Ro3 Branzi o4 Valleve o5 Corna Imagna o6 Berbenno loc. Ravagna o7 Berbenno loc. Ponte Giurino o8 PianicoCastro o9 Solto Collina o10 Songavazzo o11 S. Giovanni Bianco o12 Camerata Cornello o13 Ardesio o14 Zandobbio o15 Gandosso o16 Castelli Calepio o17 Credaro o18 CredaroCastelli Calepio o19 Carobbio degli Angeli o20 Carobbio degli Angeli o21 Credaro Stralciato o22 Albino Stralciato o23 Pradalunga Stralciato o24 Castro TOTALI Tabella a6): Ambiti Territoriali Estrattivi nel settore merceologico pietrisco ATE/Cave Comune Volumi (mc) p1 Gandino riclassificata c20 p2 Selvino stralciato p3 Valtorta Rp4 Casnigo stralciato Rp5 Casnigo Rp6 Casnigo TOTALI

13 La dizione STRALCIATO è presente in corrispondenza di alcuni ATE per i quali risulta conclusa l attività estrattiva derivante dal Piano 1990/ Stato di attuazione del Piano annullato Nel periodo di vigenza del Piano cave poi annullato (periodo tra il 9/07/2008 e 10/12/2012 data della sentenza TAR BS. N. 1927/2010, sono pervenuti alla Provincia n. 53 progetti di gestione produttiva degli Ambiti Territoriali Estrattivi (Progetti di ATE), di cui 22 approvati (n. 8 assoggettati alla procedura di VIA regionale e n. 14 alla verifica di esclusione dalla VIA regionale). Sono inoltre stati autorizzati 20 progetti di gestione estrattiva, che hanno consentito l avvio dell attività di escavazione. La situazione risultante è di seguito riportata. Tabella b1): ATE/cave approvati, in istruttoria e autorizzati nel periodo di validità del Piano annullato settore merceologico sabbia e ghiaia ATE/Cave ATE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) ATE APPROVATI Volumi utili (mc) CAVE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) CAVE AUTORIZZATE Volumi utili (mc) ATEg ATEg ATEg ATEg2 (richiesta ATE d'ufficio) ATEg ATEg ATEg ATEg8 (richiesta ATE d'ufficio) ATEg ATEg ATEg ATEg ATEg ATEg Rg ATEg ATEg ATEg ATEg ATEg26 (richiesta ATE d'ufficio) ATEg ATEg ATEg ATEg ATEg31 ATEg ATEg31 ATEg ATEg

14 ATEg ATEg ATEg ATEg Totale Tabella b2): ATE/cave approvati, in istruttoria e autorizzati annullato settore merceologico argilla ATE/Cave ATE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) ATEa ATE APPROVATI Volumi utili (mc) CAVE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) nel periodo di validità del Piano CAVE AUTORIZZATE Volumi utili (mc) Ra Totale Tabella b3): ATE/cave approvati, in istruttoria e autorizzati nel periodo di validità del Piano annullato settore merceologico calcari e dolomie ATE/Cave ATE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) ATE APPROVATI Volumi utili (mc) CAVE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) CAVE AUTORIZZATE Volumi utili (mc) ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc ATEc19 ATEc ATEc ATEc Totale Tabella b4): ATE/cave approvati, in istruttoria e autorizzati nel periodo di validità del Piano annullato settore merceologico pietre ornamentali ATE/Cave ATE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) ATEo ATEo ATEo ATE APPROVATI Volumi utili (mc) ATEo ATEo CAVE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) CAVE AUTORIZZATE Volumi utili (mc) ATEo ATEo ATEo ATEo ATEo

15 ATEo18 ATEo18 ATEo24 ATEo Totale Tabella b5): ATE/cave approvati, in istruttoria e autorizzati nel periodo di validità del Piano annullato settore merceologico pietrischi ATE/Cave Rp5 ATE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) ATE APPROVATI Volumi utili (mc) CAVE ISTRUTTORIA Volumi utili (mc) CAVE AUTORIZZATE Volumi utili (mc) Nel corso di vigenza del Piano annullato, la Provincia ha pertanto provveduto ad istruire ed autorizzare le attività estrattive come descritto nelle precedenti tabelle b). Di seguito si evidenziano i volumi di materiali complessivamente estratti in attuazione del Piano annullato per i diversi settori merceologici. Tabella b6): Stato di Attuazione del Piano annullato Settori Merceologici Produzione decennale autorizzata (mc) fino al 9/07/2018 Volumi estratti (mc) al 31/12/2013 % Sabbia e ghiaia % Calcari e dolomie % Pietre ornamentali % 3.3 Proroghe autorizzate in base al Piano A seguito dell annullamento del Piano, la Provincia, con deliberazione n. 226 del 15/07/2013, ha disposto di prorogare le autorizzazioni ancora in essere sul previgente Piano cave (1990/2000) che, a seguito dell annullamento del Piano , costituisce il riferimento pianificatorio oggi vigente. In base alle proroghe concesse, con scadenza luglio 2018, i volumi ancora disponibili nel predetto piano (1990/2000) al 31/12/2012, per il settore della sabbia e ghiaia, erano di mc. Stimando che nel corso del 2013 sia avvenuta un estrazione di quota parte di detto materiale inerte, dell ordine di mc, residua una disponibilità per gli anni successivi di mc derivante dal Piano DEFINIZIONE DEL QUADRO ESTRATTIVO DI RIFERIMENTO Nella definizione del quadro estrattivo di riferimento su cui avviare la procedura di VAS ed in particolare la Prima Conferenza di Valutazione, si prende in esame il Piano annullato secondo quanto il TAR Brescia indica come riferimento da assumere per le successive valutazioni nel processo di VAS. In particolare si fa riferimento al Piano annullato, sia nelle componenti tecniche di seguito richiamate, sia nelle previsioni di superfici e volumi estrattivi. Le caratteristiche fisiche del territorio, matrice suolo, sono rappresentate nel Rapporto ambientale e negli elaborati del Piano annullato per quanto riguarda le Sezioni indicate. Tali elaborati costituiscono la base di riferimento nello sviluppo della VAS di Piano: Elaborato estratto da Sezione I relazione tecnica e relativi allegati: Individuazione dei Bacini di Produzione e di Utenza Individuazione dei Giacimenti Allegati cartografici: Carta Limitazioni (scala 1: ); Carta dei Bacini Territoriali (scala 1: ); Carta delle Risorse e delle potenzialità (scala 1: ) 15

16 Elaborato estratto da Sezione III elementi istruttori e relativi allegati: Assetto geologico, idrogeologico, minerario Uso del Suolo vegetazione Ambiente e vincolistica Allegati cartografici: Carta delle Risorse (scala 1:10.000); Carta idrogeologica (scala 1:50.000) Carta uso del suolo e vegetazione (scala 1:10.000); Carta dei vincoli (scala 1:10.000) Inoltre il Piano annullato per l individuazione degli Ambiti territoriali estrattivi, ha applicato i seguenti criteri generali: localizzazione con massima compatibilità ambientale dare precedenza all'ampliamento delle aree esistenti consentire a tutte le attività già esistenti, che comunque rispettino i criteri di tipo territoriale/ambientale, di continuare ad operare, anche quantitativamente, a regimi almeno confrontabili con quelli della pianificazione vigente contenere la frammentazione degli ambiti estrattivi, anche al fine di migliorare la possibilità di gestione, di verifica e controllo da parte degli Enti competenti considerare il beneficio connesso all aumento dei quantitativi prodotti da ciascun ambito estrattivo a fronte della diminuzione del numero degli ambiti, corrispondente alla possibilità di esigere prestazioni ambientali più rilevanti dagli operatori; prevedere una omogenea distribuzione degli ambiti sul territorio, che garantisca una equa distribuzione dei benefici e degli impatti minimizzazione dei trasporti all'interno della provincia, riduzione delle importazioni da fuori provincia e limitazione delle estrazioni non pianificate (non soggette ad autorizzazione provinciale) valutazione di tutte le osservazioni e di tutte le istanze presentate dagli Enti interessati e dagli operatori del settore In fase di approvazione regionale, la proposta di Piano adottato dal Consiglio provinciale di Bergamo, ha visto l introduzione di alcune modifiche conseguenti le osservazioni pervenute. Complessivamente, su n. 75 ATE proposti dalla Provincia sono state apportate modifiche su n. 43 ATE prevedendo, in particolare per il settore sabbia e ghiaia, un incremento di volumi estrattivi di circa mc. 2,5 milioni. I volumi complessivi di Piano per i vari settori merceologici (riportati nelle precedenti tabelle), sono di seguito sinteticamente indicati: Tabella c): Volumi di Piano annullato argilla volumi mc sabbia e ghiaia volumi calcari e dolomie volumi mc pietre ornamentali volumi mc pietrisco volumi mc Le previsioni quantitative del Piano annullato sono state oggetto di necessari aggiornamenti per tenere conto di diversi fattori evolutivi, riscontrati nel tempo, al fine di definire un idoneo quadro di riferimento per il percorso ambientale strategico. Quantitativamente il Piano annullato, è stato aggiornato per consentire le valutazioni ambientali della VAS, considerando i seguenti elementi: 1. l esito dei ricorsi al Tribunale Amministrativo, a seguito dei quali sono stati inseriti in pianificazione, con deliberazione di ottemperanza alle sentenze, ulteriori volumi di sabbia e ghiaia per un volume di mc; quanto indicato comporta la definizione di un volume complessivo di Piano, per il settore sabbia e ghiaia, di mc ( ). 16

17 2. gli approfondimenti conoscitivi emergenti dalla documentazione prodotta: nei progetti di ATE approvati ed in quelli di cava autorizzati dalla Provincia prima dell annullamento del Piano; nei progetti di ATE e di cava presentati ed in istruttoria presso la Provincia. I progetti presentati come sopra indicato, comportano una migliore definizione delle superfici e dei volumi di ATE e di cava disponibili, portando alla quantificazione di un minore volume rispetto a quello indicato dal Piano annullato (vedi tabella c). 3. le aree ed i volumi presenti nel Piano annullato, che derivano dal precedente Piano (1990/2000) e per le quali la capacità estrattiva risulta autorizzata prima del 2008 ed esaurita al 31/12/2013. Tali aree non verranno considerate all interno dello stato di fatto estrattivo e quindi escluse dalle previsioni della proposta di Piano. Peraltro le aree del Piano 1990/2000 che risultano funzionali alla prosecuzione dell attività estrattiva, potranno essere confermate nel Piano. La tabella d) evidenzia i volumi e le aree relative a quanto sopra riportato. Tabella d1): Volumi previsti nel Piano annullato, aggiornati a seguito di sentenze TAR (indicati con (*) ) e approfondimenti conoscitivi Settore merceologico Sabbia e ghiaia Sigla ATE Comune Produzione del Piano Annullato che tiene conto delle Sentenze Tar di Ottemperanza (mc) Volumi stralciati a seguito degli aggiornamenti (mc) Produzione del Piano Annullato seguito degli aggiornamenti (mc) ATEg1 Ghisalba ATEg2 Osio Sopra ATEg3 Zanica ATEg5 (*) Calcinate ATEg6 Covo ATEg7 Martinengo Mornico al Serio ATEg8 Treviglio ATEg9 Cerete ATEg10 riclassificato in Rg20 Onore ATEg11 Telgate ATEg13 Torre Pallavicina ATEg14 Pontirolo Nuovo ATEg15 Brusaporto Bagnatica ATEg16 (*) Bagnatica ATEg17 Palosco ATEg18 (*) Arcene Pontirolo Nuovo Ciserano ATEg21 Fontanella ATEg22 Treviglio ATEg23 Grassobbio ATEg25 Rogno Costa Volpino ATEg26 Pontirolo Nuovo ATEg27 Pontirolo Nuovo

18 ATEg28 Brembate ATEg29 Bottanuco ATEg30 (*) Brembate di Sopra ATEg31 Medolago Calusco d'adda Solza ATEg33 Rogno ATEg35 Grassobbio ATEg36 Boltiere Calcinate (stralciato Ricollocato ATEg37 (*) VEDI ATEg5) ATEg38 (*) Caravaggio ATEg39 Telgate ATEg40 Antegnate ATEg41 (*) Casirate ATEg42 Calcio, Torre Pallavicina, Pumenengo Totale Settore merceologico argilla Sigla ATE Comune Produzione del Piano Annullato che tiene conto delle Sentenze Tar di Ottemperanza (mc) Volumi stralciati a seguito degli aggiornamenti (mc) Produzione del Piano Annullato seguito degli aggiornamenti (mc) ATEa1 Almè ATEa8 Palazzago Barzana Ra3 Calusco d'adda Ra6 Credaro Totale Settore merceologico calcari e dolomie Sigla ATE Comune Produzione del Piano Annullato che tiene conto delle Sentenze Tar di Ottemperanza (mc) Volumi stralciati a seguito degli aggiornamenti (mc) Produzione del Piano Annullato seguito degli aggiornamenti (mc) Calusco Carvico Villa ATEc1 d'adda ATEc2 Palazzago Caprino Bergamasco ATEc4 Grone ATEc5 Sedrina Zogno ATEc6 Ubiale Clanezzo ATEc7 Casnigo ATEc8 Nembro ATEc9 Casazza ATEc10 Zandobbio

19 ATEc15 ATEc16 Almenno S. Bartolomeo Strozza Rogno Costa Volpino ATEc17 Dossena ATEc18 Endine Gaiano ATEc19 Sovere ATEc20 (ex ATEp1) Gandino ATEc21(ex Rc12) Ardesio Rc3 Albino Totale Settore merceologico pietre ornamentali Produzione del Piano Annullato che tiene conto delle Sentenze Tar di Ottemperanza (mc) Volumi stralciati a seguito degli aggiornamenti (mc) Produzione del Piano Annullato seguito degli aggiornamenti (mc) Sigla ATE Comune ATEo1 Branzi ATEo2 Branzi ATEo4 Valleve ATEo5 Corna Imagna ATEo6 Berbenno ATEo7 Berbenno ATEo8 Pianico Castro ATEo9 Solto Collina ATEo10 Songavazzo ATEo11 San Giovanni Bianco ATEo12 Camerata Cornello ATEo13 Ardesio ATEo14 Zandobbio ATEo15 Gandosso ATEo16 Castelli Caleppio ATEo17 Credaro ATEo18 Credaro Castelli Caleppio ATEo19 Carobbio degli Angeli ATEo20 Carobbio degli angeli Ro3 Branzi ATEo24 Pianico, Castro Settore merceologico pietrischi Sigla ATE Comune Produzione del Piano Annullato che tiene conto delle Sentenze Tar di Ottemperanza (mc) Volumi stralciati a seguito degli aggiornamenti (mc) Produzione del Piano Annullato seguito degli aggiornamenti (mc) ATEp3 Valtorta Rp5 Casnigo Rp6 Casnigo

20 Nella seguente tabella si evidenziano gli ATE e le cave del piano annullato che, essendo presenti anche nel piano 1990/2000, sono state autorizzate prima del 2008 e presentano capacità estrattive esaurite al 31/12/2013. Tabella e1): Ambiti Territoriali Estrattivi esauriti nel settore merceologico Sabbia e ghiaia Sigla ATE ATEg7 Comune Produzione del Piano Annullato che tiene conto delle Sentenze Tar di Ottemperanza (mc) Volumi stralciati a seguito degli aggiornamenti (mc) Produzione del Piano Annullato seguito degli aggiornamenti (mc) Martinengo Mornico al Serio Tabella e2): Ambiti Territoriali Estrattivi e cave esauriti nel settore argilla Sigla ATE ATEa8 Produzione del Piano Annullato che tiene conto delle Sentenze Tar di Ottemperanza (mc) Volumi stralciati a seguito degli aggiornamenti (mc) Produzione del Piano Annullato seguito degli aggiornamenti (mc) Comune Palazzago Barzana Ra6 Credaro Totale Tabella e3): Ambiti Territoriali Estrattivi e cave esauriti nel settore merceologico calcare Sigla ATE Produzione del Piano Annullato che tiene conto delle Sentenze Tar di Ottemperanza (mc) Volumi stralciati a seguito degli aggiornamenti (mc) Produzione del Piano Annullato seguito degli aggiornamenti (mc) Comune Almenno S. Bartolomeo Strozza ATEc15 Rc3 Albino Totale Dalle considerazioni sopra tracciate e dalle relative elaborazioni emerge un Quadro estrattivo di riferimento aggiornato, basato sul piano annullato, adeguato alla luce delle sentenze passate in giudicato e delle relative ottemperanze, nonché sulla base delle informazioni derivanti dai progetti di ATE e di cava approvati/autorizzati e dai progetti di ATE e di cava presentati ed in istruttoria alla Provincia e tenendo conto deli ambiti esauriti. Il Quadro estrattivo di riferimento elaborato prevede complessivamente i seguenti volumi estrattivi nei vari settori merceologici: Tabella f): Volumi del Quadro estrattivo di riferimento argilla volumi mc sabbia e ghiaia volumi calcari e dolomie volumi mc pietre ornamentali volumi mc pietrisco volumi mc Il Quadro di riferimento del settore estrattivo è riportato in dettaglio, con riferimento ai singoli ATE, nella seguente tabella g), che indica: i comuni interessati; 20

21 le superfici degli ATE risultanti dagli approfondimenti conoscitivi e dalle modifiche a seguito di ottemperanze a sentenze; le superfici estrattive valutate escludendo le aree già oggetto di recupero al 31/12/2013; i volumi estraibili. Sono altresì indicati lo stato giuridico degli ATE e delle Cave indicando con il termine approvato la presenza di un progetto di ATE approvato, autorizzato la presenza di un progetto di coltivazione autorizzato, con richiesta di ATE d ufficio la presenza di una richiesta alla Provincia di realizzare un progetto in sostituzione degli operatori presenti nell ATE. Nella tabella sono altresì indicati i volumi relativi ai progetti di cava già autorizzati, nonché gli ATE oggetto di ottemperanza, indicati in tabella g) con il simbolo asterisco (*). Si riportano gli ATE del Piano annullato riferiti al piano 1990/2000 in cui l attività estrattiva risulta conclusa e che saranno stralciati dalla Proposta di Piano. Tabella g): Quadro estrattivo di riferimento SABBIA E GHIAIA ATE/Cave ATEg1 ATEg1 ATEg1 ATEg2 ATEg2 ATEg2 ATEg3 ATEg3 ATEg5 (*) ATEg5 ATEg5 g6 ATEg6 g7 Comune Ghisalba Osio Sopra Zanica Calcinate Covo Mornico al Serio Martinengo Superficie dell'ate Pubblicata su BURL (Ha) Superficie estrattiva al 31/12/2013 Produzione decennale prevista (mc) ATE/Cave Stato giuridico 70,2 44, Approvato 17,6 17, ,5 12,50 Approvato Cave autorizzate Volumi utili (mc) fino al Autorizzata Autorizzata Richiesta ATE d ufficio Autorizzata , Istruttoria 43,5 31, Approvato 31,3 Autorizzata Nessun volume disponibile Richiesta ATE g8 53, d ufficio Treviglio ATEg8 ATEg8 g9 12,3 14, Approvato Cerete ATEg9 Autorizzata g11 16,7 ATEg11 Telgate Nessun volume disponibile g13 19,6 4, ATEg13 Torre Pallavicina ATEg13 g14 Pontirolo Nuovo 74,3 74,

22 ATEg14 ATEg14 g15 36, Istruttoria ATEg15 Brusaporto Bagnatica ATEg15 g16 (*) 42,4 37, Approvato Bagnatica ATEg16 Istruttoria g , Istruttoria ATEg17 Palosco ATEg17 g18 (*) 61,7 55, Istruttoria Arcene ATEg18 Pontirolo Nuovo ATEg18 Ciserano ATEg18 Rg20 Onore 6,7 5, Autorizzata g21 12,2 12, Approvato Fontanella ATEg21 Autorizzata g22 12,7 8, Approvato Treviglio ATEg22 Autorizzata g23 49, Approvato Grassobbio ATEg23 Autorizzata g25 20,7 20, Istruttoria Rogno Costa Volpino ATEg25 Richiesta ATE g26 11,2 1, d ufficio Pontirolo Nuovo ATEg26 ATEg26 g27 22,8 22, Istruttoria Pontirolo Nuovo Istruttoria ATEg27 g28 38, ATEg28 Brembate ATEg28 ATEg28 g29 49,8 30, Approvato Bottanuco Autorizzata ATEg29 g30 (*) 0 0,9 51 Istruttoria Brembate di Sopra ATEg30 Almenno S. Bartolomeo g31 ATEg31 Medolago Calusco d'adda Solza 59,5 52, Approvato Istruttoria 22

23 ATEg31 g33 6,9 6, Rogno ATEg33 g35 18,7 18, Istruttoria Grassobbio ATEg35 g36 18,5 18, Istruttoria ATEg36 Boltiere ATEg36 g37 (*) Calcinate Stralciato g38 (*) 34,2 34, Caravaggio ATEg38 g39 16,2 16, Istruttoria Telgate ATEg39 g40 34,4 34, Istruttoria Antegnate ATEg40 g41 (*) 0 24, Istruttoria ATEg41 Casirate d'adda ATEg41 g42 46,4 46, Istruttoria Torre Pallavicina ATEg42 ATE/Cave TOTALE mc Comune CALCARI E DOLOMIE Superficie dell'ate (Ha) Produzione decennale prevista (mc) ATE/Cave Stato giuridico Volumi utili Autorizzati al c1 Calusco 80,6 78, Approvato Carvico ATEc1 Villa d'adda Autorizzata c2 95, Approvato Caprino B.co Palazzago Autorizzata ATEc2 Rc3 Albino 8,5 Nessun volume disponibile c4 19,4 19, Istruttoria Grone ATEc4 Istruttoria c5 3,8 73, Sedrina Zogno ATEc5 c6 61,6 61, Istruttoria Ubiale Clanezzo ATEc6 c7 20,8 20, Approvato Casnigo Autorizzata ATEc7 c8 16,1 16, Approvato Nembro Autorizzata ATEc8 23

24 c Approvato Casazza ATEc9 Autorizzata c10 77,2 72, Istruttoria ATEc10 ATEc10 ATEc10 Zandobbio ATEc10 ATEc10 ATEc10 c15 Almenno S. Salvatore, Strozza 12,2 Nessun volume disponibile c16 9, Istruttoria Rogno ATEc16 Costa Volpino ATEc16 c17 40,3 40, Approvato Dossena ATEc17 Autorizzata c Approvato Endine Gaiano ATEc18 Autorizzata c19 6,9 6, Istruttoria Sovere ATEc19 Istruttoria c20 6,9 6, Approvato Gandino ATEc20 Autorizzata c21 4,1 4, Istruttoria Ardesio ATEc21 ATE/Cave o1 ATEo1 o2 ATEo2 ATEo2 ATEo2 Ro3 TOTALE mc Comune Branzi loc. Scurade Branzi loc. Piodera Branzi loc. Spini PIETRE ORNAMENTALI Produzione Superficie decennale dell'ate (Ha) prevista (mc) ATE/Cave Stato giuridico 2,8 2, Istruttoria Volumi utili Autorizzati al ,4 6, Istruttoria 0,8 0, o4 16,7 16, Istruttoria ATEo4 Valleve ATEo4 o5 Corna Imagna 0,8 0, Approvato 24

25 ATEo5 o6 ATEo6 o7 ATEo7 o8 ATEo8 o9 ATEo7 o10 ATEo10 o11 Berbenno loc. Ravagna Berbenno loc. Ponte Giurino Pianico Castro Solto Collina Songavazzo 1,4 1, ,3 1, ,3 0, Approvato 5,4 6, Autorizzata ,3 1, ,6 62, ATEo11 S. Giovanni Bianco ATEo11 o12 86, ATEo12 Camerata Cornello ATEo12 Lenna ATEo12 ATEo12 o13 2,8 3, Ardesio ATEo13 o14 4,5 4, Istruttoria ATEo14 Zandobbio ATEo14 o15 2,8 2, Gandosso ATEo15 o Istruttoria Castelli Calepio ATEo15 o17 2,9 3, Approvato Credaro Autorizzata ATEo17 o18 2,3 2, Istruttoria Credaro Castelli Calepio Istruttoria ATEo18 o19 2,7 3, Carobbio d/angeli ATEo19 o20 0,3 4, Carobbio d/angeli ATEo20 o24 0,3 0, Istruttoria Castro Istruttoria ATEo24 TOTALE mc ARGILLA 25

26 ATE/Cave a1 ATEa1 Comune Almè Superficie dell'ate (Ha) Produzione decennale prevista (mc) ATE/Cave Stato giuridico 6,2 4, Istruttoria Volumi utili Autorizzati al Ra3 Calusco d'adda 4 4, Istruttoria a8 Palazzago, Barzana 24,7 Nessun volume disponibile Ra6 Credaro 1,6 Nessun volume disponibile ATE/Cave p3 ATEp3 TOTALE mc Comune Valtorta Superficie dell'ate (Ha) PIETRISCO Produzione decennale prevista (mc) ATE/Cave Stato giuridico 1,9 1, Volumi utili Autorizzati al Rp5 Casnigo 3,7 3, Istruttoria Rp6 Casnigo 1,8 1, TOTALE mc Si evidenzia, come risulta dalla tabella g) sopra riportata, che i volumi di materiale relativi agli ATE/Cave per i quali non è stato presentato alcun progetto, complessivamente assommano ad un totale di mc, articolati come segue per i diversi settori merceologici: sabbia e ghiaia mc calcari e dolomie mc (ATE interessato da contenzioso) pietre ornamentali mc pietrischi mc 5. LA PROPOSTA DI PIANO Sulla base del Quadro estrattivo di riferimento, formato dall aggiornamento del Piano annullato, si è proceduto alla costruzione della Proposta di Piano che considera, in forme opportunamente integrate, i seguenti elementi imprescindibili per la corretta impostazione dei suoi contenuti: gli obiettivi di sostenibilità ambientale e le valutazioni elaborate all interno dei procedimenti di valutazione ambientale strategica e di valutazione di incidenza, utilizzando gli approfondimenti già effettuati (procedimenti VIA) ed informazioni ottenute nelle fasi di istruttoria delle proposte progettuali presentate alla Provincia; gli obiettivi specifici del settore estrattivo (definiti con riferimento alle caratteristiche fisiche del territorio come delineate dagli elaborati tecnici del piano annullato); la stima della domanda di mercato individuata ed il fabbisogno di Piano per il periodo di vigenza del Piano stesso, nei diversi settori merceologici; i contributi pervenuti a seguito degli incontri tecnici organizzati successivamente alla prima Conferenza di valutazione e forum aperto al pubblico dell 11/02/2014. Nell attuare questo processo, sviluppato per successive verifiche, nel raccordo prioritario fra le esigenze del settore estrattivo e gli obiettivi di salvaguardia dell ambiente, è stato possibile agire su un insieme di elementi di impostazione del Piano, per considerare diversi archi temporali di durata del Piano per i diversi settori merceologici, dal rendere coerenti le necessità estrattive e quelle di salvaguardia ambientale, adottando strumenti adeguati a favorire la sostenibilità degli interventi, agendo sulle modalità di coltivazione e di recupero delle cave e di mitigazione degli effetti indotti sull ambiente, valutando dimensionamenti congruenti con le necessità estrattive e nel rispetto delle valenze ambientali interessate. 26

27 Figura 1. Diagramma di elaborazione della Proposta di Piano PIANO APPROVATO CON DCR N. 619/2008 SENTENZE PASSATE IN GIUDICATO E OTTEMPERANZE AGGIORNAMENTO DELLE PREVISIONI DI PIANO AL 2013 ATE E CAVE APPROVATE / AUTORIZZATE ED IN ISTRUTTORIA QUADRO ESTRATTIVO DI RIFERIMENTO VALUTAZIONI AMBIENTALI STRATEGICHE OBIETTIVI DEL SETTORE ESTRATTIVO STIMA DELLA DOMANDA DI MERCATO CONTRIBUTI PARTECIPATIVI (A SEGUITO DELLA CONFERENZA DI SCOPING) PROPOSTA DI PIANO 27

28 6. PARTECIPAZIONE ALL ELABORAZIONE DEL PIANO Il primo quadro di riferimento per l avvio del processo di VAS, definito come sopra indicato e rappresentante lo stato di fatto dell attività estrattiva provinciale, è stato ulteriormente integrato sulla base dei contributi pervenuti in fase di Scoping e sarà ulteriormente perfezionato considerando le osservazioni che perverranno e che saranno valutate nello sviluppo delle successive fasi di elaborazione del Piano. Tali contributi hanno la finalità di consentire la partecipazione all elaborazione del Piano, così da documentare eventuali esigenze degli Enti locali, dei singoli operatori e di tutti i soggetti interessati (Determina n. 3 del 18/09/2013 dei Commissari), tenendo conto peraltro che il mandato del Tribunale si riferisce alla realizzazione di una VAS su un piano già elaborato, che costituisce il riferimento per la VAS stessa. Pertanto i contributi attesi, nello spirito del mandato assegnato dal Tribunale ai Commissari, riguardano in particolare proposte specificative e migliorative delle caratteristiche degli ATE presenti, anche tenendo conto degli obiettivi di integrazione ambientale e delle risultanze valutative effettuate nell ambito dei procedimenti di VAS e di VIC. Per favorire in ogni caso la partecipazione alla formazione del Piano, che si ricorda è stato elaborato a partire dai primi anni 2000, si è proceduto a promuovere incontri e momenti di confronto pubblico (Bergamo 19/02/2014), a seguito della Prima Conferenza di Valutazione, con tutte le categorie interessate, per giungere alla massima condivisione dei criteri di valutazione e delle scelte da operare. Dalla composizione tra lo Stato di fatto del settore estrattivo (elaborato secondo l istruttoria sopra descritta) ed i contributi pervenuti a seguito della prima Conferenza di Valutazione e degli incontri indicati, è stato definito il Quadro estrattivo di riferimento (vedi diagramma di elaborazione in figura 1.), sul quale sono state sviluppate le valutazioni ambientali, anche tenendo conto del fabbisogno stimato, degli obiettivi del settore estrattivo e dell iter istruttorio dei procedimenti di autorizzazione/approvazione degli ATE e delle cave, pervenendo così in conclusione, alla definizione del Piano di riferimento. Sul Piano così elaborato e reso disponibile al pubblico, si procederà, nei 60 giorni successivi alla sua pubblicazione, a raccogliere formali osservazioni che saranno oggetto di valutazione e di controdeduzioni con il coinvolgimento tecnico della Provincia, con la conseguente convocazione della seconda Conferenza di valutazione e forum aperto al pubblico. 7. CONTRIBUTI PERVENUTI NELLA FASE DI SCOPING All interno del procedimento integrato di formulazione delle scelte di piano e di valutazione strategica, nella fase di scoping, riguardante la prima Conferenza di Valutazione e la messa a disposizione del Documento Programmatico di Piano e del Rapporto Preliminare, sono pervenuti numerosi contributi e pareri da parte dei vari soggetti cointeressati alle scelte di piano. Un certo numero di contributi riguarda situazioni estrattive e/o territoriali specifiche, che hanno fornito elementi conoscitivi e istanze delle quali si è tenuto in conto sia nelle scelte di piano sia nella valutazione strategica di piano. Sono pervenute alcune richieste di operatori di settore che chiedono vengano inserite nel piano ulteriori possibilità estrattive. Tali richieste non sono state recepite alla luce di considerazioni generali di dimensionamento e impostazione del Piano, in quanto non si ritengono, in generale, congruenti con il mandato ricevuto dal TAR di realizzare la valutazione ambientale sul Piano annullato. I contributi pervenuti da parte dei Comuni, oltre ad indicare elementi conoscitivi sui singoli ambiti estrattivi, hanno evidenziato la necessità di tener conto nelle scelte di Piano e nella VAS, della Pianificazione locale (PGT) e delle valutazioni ambientali già espletate. Associazioni ambientaliste e associazioni di categoria hanno segnalato, in sede di prima Conferenza di valutazione, la necessità che la durata del Piano sia decennale per il settore merceologico delle sabbie e ghiaia e ventennale per il settore di calcari e dolomie e pietre ornamentali, nonché hanno fornito indicazioni tecniche per orientare le scelte di Piano e le valutazioni ambientali. 28

29 Gli Enti competenti in materia ambientale hanno specificato le informazioni che dovrebbero essere contenute nel Rapporto ambientale. Si riporta in allegato (Allegato III) un sintetico quadro dei contributi pervenuti e valutati nell elaborazione della Proposta di Piano 8. OBIETTIVI E STRATEGIE DI PIANO In coerenza con gli orientamenti comunitari in materia di risparmio di materie prime e di tutela dell ambiente, con le politiche regionali di sviluppo economicoterritoriale, di salvaguardia dell ambiente e di risparmio del suolo, la proposta di Piano cave per la provincia di Bergamo assume l obiettivo generale di garantire la disponibilità dei materiali necessari al settore edile, industriale e delle infrastrutture, per un arco temporale di 10 anni, in un quadro di sostenibilità ambientale delle proposte. Gli obiettivi di valenza generale sono declinati, per il settore estrattivo, dalle norme e dalle direttive di riferimento e, in particolare, dalla l.r.14/98 e dalle deliberazioni della Giunta regionale n /2010, indicante indirizzi e criteri di pianificazione e n. 2752/2011, di definizione delle Norme Tecniche di Piano, che in particolare prevedono la necessità di: far fronte al fabbisogno di carattere provinciale e per le aree delle provincie limitrofe, di materiali inerti e di riferirsi ad un mercato più ampio per i materiali destinati all industria e soprattutto per le pietre ornamentali; favorire l ampliamento di poli estrattivi esistenti rispetto all apertura di nuove cave, per tener conto della struttura territoriale che si è consolidata; tener conto dei giacimenti che presentano un adeguato volume estraibile, per consentire la disponibilità di materiale di qualità e di risorse estrattive di riserva; operare una distribuzione equilibrata sul territorio dei poli estrattivi, al fine di limitare la movimentazione del materiale; sfruttamento di siti per i quali sia necessario e concretamente attuabile un adeguato recupero paesaggisticoambientale; valutare in termini quantitativi il materiale proveniente da fonti alternative per far fronte alle necessità di approvvigionamento di inerti, al fine di destinare le risorse naturali ad usi pregiati; definire le norme tecniche di coltivazione e recupero, funzionali al corretto e razionale sfruttamento della risorsa. Allo sviluppo economico del settore estrattivo e della lavorazione dei materiali estratti è funzionale la definizione di una pianificazione di mediolungo termine, che consenta di poter gestire l attività d impresa in un quadro di riferimento consolidato. Se questa esigenza è presente per l intero comparto, per il settore lapideo tale esigenza è stata recepita anche a livello normativo, consentendo, in relazione alle condizioni e alle caratteristiche dei giacimenti, alle esigenze impiantistiche e di recupero dei fronti di cava, anche pianificazioni di durata ventennale. Anche se il Piano da realizzare deve fare riferimento al Piano annullato dal TAR (per la parte relativa alla fase conclusiva di approvazione da parte del Consiglio regionale), nello sviluppo del Piano sarà valutata la possibilità di prevedere scenari diversi, articolando il piano in due diversi comparti: cave di pietre ornamentali e cave dei rimanenti settori merceologici, anche con differenti durate di riferimento. 9. DURATA DEL PIANO E ANALISI DEL FABBISOGNO Al fine di consentire, nello sviluppo della VAS, un equilibrata valutazione delle esigenze estrattive, in rapporto all obiettivo di consentire un offerta adeguata a sostenere lo sviluppo economico ed al contempo a tutelare le risorse ambientali ed a salvaguardare le materie prime non rinnovabili, si è proceduto da un lato a 29

30 valutare la dinamica di mercato dei materiali nei diversi settori merceologici, d altro lato a stimare il fabbisogno secondo i criteri dettati dagli indirizzi regionali. Obiettivo delle valutazioni è pertanto l indicazione, a partire dal fabbisogno indicato nel Piano annullato, degli ordini di grandezza dei volumi estrattivi di riferimento nel periodo di vigenza del Piano, per i vari settori merceologici. 9.1 Durata del Piano La legge regionale 14/1998 indica durate di piano massime di 10 anni per i settori sabba e ghiaia, argilla e pietrischi ed indica in massimi 20 anni la durata di Piano nei settori delle pietre ornamentali, dei calcari e delle dolomie (cave di monte). A seguito dell annullamento degli atti di approvazione del Piano e del mandato ricevuto dal TAR, di cui si sono riportati gli elementi essenziali nei precedenti capitoli, si procederà ad adottare un nuovo Piano che avrà vigenza dalla data di pubblicazione conseguente l approvazione. Sulla durata di Piano si sono manifestate, in sede di scoping di VAS, numerose richieste volte a definire durate diversificate tra i cosiddetti settori di pianura e quelli di monte, con particolare riferimento alle cave di pietre ornamentali. Le diverse caratteristiche delle cave di monte rispetto a quelle di pianura, sia in relazione alle modalità estrattive e quindi alle difficoltà di cantiere ed ai costi relativi, sia in relazione alle modalità ed ai tempi necessari per realizzare le opere di recupero, giustificano ed anzi possono richiedere, tempi di piano di maggior respiro. Peraltro il quadro estrattivo di riferimento per le cave di monte, presenta volumi rilevanti per le pietre ornamentali, compatibili con un periodo estrattivo di durata di 20 anni, mentre prevede volumi estrattivi di calcari e dolomie congruenti con una pianificazione decennale. Per quanto indicato ed in considerazione degli andamenti di mercato, di seguito analizzati, che indicano una rilevante flessione nella domanda, in relazione alla congiuntura economica che ha colpito in particolare il settore delle costruzioni, si ritiene di poter proporre: per i settori sabbia e ghiaia, argilla e pietrischi e calcaridolomie, durata decennale, per il settore delle pietre ornamentali, durata ventennale. Questa proposta è avanzata anche considerando i limitati volumi autorizzati sul piano annullato (tabella b6) e le rimanenti disponibilità di materiale estrattivo, che fanno ritenere nel complesso i volumi di piano come adeguati a soddisfare le esigenze per le durate indicate. Si rileva inoltre che la legge regionale 14/1998, qualora si verifichino necessità di far fronte a maggiori esigenze estrattive (in particolare con riferimento alle cave autorizzate ad operare sul Piano annullato), consente la proposta di varianti di piano. Data l eccezionalità dell iter percorso dall attività di pianificazione estrattiva nel territorio bergamasco, oggetto di massive azioni della magistratura amministrativa, è stato previsto nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano, per rendere congruenti le durate di Piano indicate con l esigenze di garantire la continuità estrattiva delle cave autorizzate sul Piano annullato, che la Provincia predisponga, a metà del periodo di durata dei Piani, una revisione di Piano, qualora dette cave esauriscano i volumi disponibili. Considerando che in vigenza del piano annullato sono stati autorizzati ed estratti volumi di materiali indicati in tabella b6, si ritiene necessario, da un lato convalidare gli iter istruttori e gli atti realizzati qualora il nuovo Piano porti alla conferma degli ATE e dei volumi autorizzati, d altro lato tener conto dei volumi già estratti nel periodo sopra indicato nel definire il fabbisogno di Piano. Pertanto tali volumi verranno considerati ad integrazione all interno del fabbisogno complessivo di Piano. 9.2 Analisi della dinamica di mercato L andamento del settore estrattivo provinciale viene inquadrato nel suo complesso con riferimento alle dimensioni aziendali ed alle autorizzazioni ottenute e l analisi della domanda di materiali estrattivi viene svolta tenendo conto, per i diversi settori merceologici, degli andamenti della produzione e quindi dei quantitativi di materiali prodotti e immessi sul mercato, come risultanti dalla denunce annuali per il periodo Sulla base di tale analisi viene valutato il volume medio annuo che il mercato può assorbire per i periodi di vigenza del Piano. 30

31 Le elaborazioni svolte utilizzano i dati messi a disposizione dalla Provincia di Bergamo, nonché da altre fonti ufficiali ISTAT Il settore estrattivo della Provincia di Bergamo, come si evince dal grafico riportato in fig. 21, indica un progressivo calo sia del numero di imprese sia degli addetti occupati a partire dall anno Il settore, negli ultimi 5 anni, perde quasi un terzo del livello occupazionale preesistente. Figura 21 numero di imprese e di addetti del settore estrattivo nr. imprese nr. addetti Poli. (nr. imprese) Poli. (nr. addetti) Anche il dato sulla dimensione media aziendale vede una tendenza a decrescere dal 2007 in poi, confermando il dato strutturale di imprese capital intensive, ad alta intensità di capitale e bassa intensità di lavoro. Figura 22 dimensione media delle imprese del settore estrattivo 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 4,2 4,4 3,6 4,1 4,2 4,1 4,4 4,2 4,0 3,9 4,0 3,6 3,3 3,2 3,2 3, Sul fronte dei rapporti tra la domanda estrattiva degli operatori di settore e la risposta autorizzativa degli Uffici Provinciali, dai grafici a seguire è evidente un sensibile calo sia del numero di autorizzazioni (dal 2005) sia delle quantità complessivamente assentite (sin dal 2003). Entro questa dinamica, fa eccezione unicamente il Figura 23 numero autorizzazioni rilasciate

32 Figura 24 produzione autorizzata (mc) Gli effettivi livelli di produzione che si sono manifestati in questi anni sono rappresentati nei grafici a seguire. Dal massimo di oltre 5 milioni di mc di materiale prodotto nel 2005, la produzione in questi 7 anni è progressivamente scesa a meno della metà. Figura 25 produzione complessiva di materiale (mc) La coltivazione di argilla è scesa nel 2011 ai valori del 2005 e nel 2012 non risulta estratto alcun volume di argilla. Figura 26 produzione di argilla (mc) Per quanto riguarda sabbia e ghiaia, dopo anni di relativa stabilità tra il 2002 e il 2006, la produzione è in forte calo, sino ad attestarsi nel 2012 su un valore di poco superiore al milione di mc estratti. Nel giro di un decennio, la produzione ha perso i 2/3 del valore iniziale. 32

33 Figura 27 produzione di sabbia e ghiaia (mc) L andamento della coltivazione di calcari e dolomie è risultato più stabile, ma anche per questa tipologia di materiali si registra la perdita di 1/3 delle quantità estratte nell arco dell ultimo quinquennio. Figura 28 produzione di calcari e dolomie (mc) La coltivazione di pietre ornamentali, con andamento annuale più variabile, si attesta nel 2012 ad ¼ dei livelli produttivi del Figura 29 produzione di pietre ornamentali (mc) Per quanto concerne il pietrisco, i livelli produttivi degli ultimi 4 anni sono sempre sotto alla metà della media dei precedenti 4, anche qui a denotare un progressivo calo di attività. 33

34 Figura 210 produzione di pietrisco (mc) Relativamente al rapporto tra ambiti attivati e ambiti cessati, dal grafico riportato in fig. 211 si evince che dal 2001 si assiste ad una progressiva dismissione degli ambiti di escavazione; nel quindicennio di riferimento, la superficie complessiva degli ambiti entro i quali è venuta a cessare l attività estrattiva ammonta a mq, più del doppio rispetto alla superficie dei nuovi ambiti attivati. Figura 211 estensione (mq) dei nuovi ambiti attivati e di quelli dismessi ambiti attivati ambiti cessati/abbandonati Per quanto riguarda il recupero degli ambiti di escavazione, la superficie territoriale delle cave che hanno concluso il loro ciclo di vita e che sono state recuperate ammonta complessivamente a oltre 560 ettari ( mq), come in fig. 212: Figura 212 superfici (mq) degli ambiti recuperati per settore merceologico sabbia e ghiaia; argilla; pietrisco; 0 calcali e dolomie; pietre ornamentali; Dai dati a disposizione risulta che complessivamente nell ultimo decennio, in provincia di Bergamo si sono estratti complessivamente mc di materiale, così articolati per settore: 34

35 Figura 213 produzione complessiva sabbia e ghiaia; calcali e dolomie; argilla; pietrisco; pietre ornamentali; Al fine di meglio cogliere gli andamenti tendenziali di mediolungo periodo, è utile verificare gli andamenti della produzione negli ultimi tre quinquenni, che nell insieme confermano le valutazioni precedentemente operate Dal grafico di fig. 214 risulta evidente che l ultimo decennio di produzione si struttura su due componenti molto dissimili: il primo quinquennio (200307) concorre per l 63% alla produzione dell intero decennio; il secondo quinquennio ( ) concorre per il rimanente 37%, segnalando, in sintesi, un significativo e progressivo calo di produzione dal in poi. È inoltre da registrare, specificando gli andamenti per settore merceologico, che: per sabbia e ghiaia (il settore maggiormente incidente sulle quantità complessive), mentre è presente un modesto aumento di produzione tra e , nel passaggio a si assiste alla perdita di più della metà della produzione; per calcari e dolomie, nel più recente quinquennio ci si attesta su quantità analoghe a quelle del quinquennio ; i settori argilla, pietre ornamentali e pietrisco mostrano livelli produttivi sempre in significativo calo nel passaggio da un quinquennio all altro, segnalando quindi una dinamica di contrazione costante dalla fine degli anni 90. Figura 214 andamento della produzione negli ultimi tre quinquenni (mc) sabbia e ghiaia calcali e dolomie argilla pietre ornamentali pietrisco

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