Commissione Tecnica Regionale Decentrata L.R. 7 novembre 2003 n. 27, art. 15 V E N E Z I A LA COMMISSIONE REGIONALE TECNICA DECENTRATA

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1 Adunanza del 04/09/2015 Voto n. 142 Pag. n. 1 CONSORZIO DI BONIFICA VENETO ORIENTALE Miglioramento della funzionalità idraulica dei bacini tra i Fiumi Taglio e Tagliamento in Comune Di San Michele Al Tagliamento (Ve). Dorsale Verde Primo stralcio:potenziamento impianto idrovoro I bacino CUP C84H IMPORTO ,00 Cod.Prog Cod. MASTER 70 PROGETTO DEFINITIVO LA COMMISSIONE REGIONALE TECNICA DECENTRATA PREMESSO CHE: - in esecuzione della D.G.R. 537/2014 è stato approvato il D.R. N. 504 del 16/12/2014 Interventi per la sistemazione della rete idraulica minore di competenza dei Consorzi di Bonifica con il quale è stato approvato il programma degli interventi per l anno 2014 e assunto l impegno di spesa di ,00, relativo ai lavori in oggetto; - in data 23/09/2015 il Consorzio Veneto Orientale ha redatto il progetto definitivo dei lavori in oggetto; - poiché il primo stralcio degli interventi comporta una previsione di spesa di ,00, le fonti di finanziamento risultano così ripartite : ,00 con finanziamento regionale; ,00 finanziato dal Comune di San Michele al Tagliamento; ,00 finanziato dal Consorzio di Bonifica Veneto Orientale; - il progetto si propone di potenziare l impianto idrovoro del I bacino secondo quanto già previsto dal Consorzio di Bonifica Veneto Orientale con il progetto preliminare datato 23/09/2013 di importo pari a ,00, per il Miglioramento della funzionalità idraulica all interno dei bacini del comprensorio tra i fiumi Taglio e Tagliamento in comune di San Michele al Tagliamento. L iniziativa ha come finalità quella di migliorare la gestione e lo scarico delle acque all interno del territorio comunale di San Michele al Tagliamento così da creare collegamenti e adeguamenti di canali esistenti lungo una dorsale centrale interessante le aree comunali più depresse, verso cui le acque tendono a convergere Dorsale verde. La realizzazione degli interventi sarà avviata con un primo stralcio funzionale consistente nel potenziamento dell impianto idrovoro del I bacino, prevedendo: 1. la demolizione della vasca contenente le due pompe d emergenza, installate a seguito dell evento di piena del 1966, e delle relative tubazioni metalliche, con la realizzazione del collegamento del canale San Filippo all idrovora;

2 Adunanza del 04/09/2015 Voto n. 142 Pag. n la realizzazione di un nuovo impianto idrovoro in prossimità dell impianto esistente in modo da potenziarne la capacità di sollevamento con il contestuale collegamento del canale San Filippo all impianto oggetto di potenziamento e l'escavo dei bacini di alimentazione e scarico dell impianto attualmente interrati nell ottica di smaltire le portate proveniente dai sottobacini di monte (vedasi elaborati di progetto). Attualmente l impianto idrovoro I bacino, alimentato dalle acque del canale Principale Terreni Bassi tramite botte a sifone a volta sottopassante il canale San Filippo, risulta dotato di n.3 pompe centrifughe (per un totale di circa 3.00 m³/s) e di n.2 elicopompe d emergenza (ulteriori 700 l/s ciascuna). Il nuovo impianto di sollevamento sarà dotato di n.4 elettropompe sommerse (di cui n. 2 non a carico del progetto in oggetto e quindi previste inizialmente in sola predisposizione) di adeguata portata alloggiate in una vasca in calcestruzzo armato. Le opere saranno completate con tubazioni metalliche di mandata e altre opere di carpenteria metallica, sgrigliatore oleodinamico, ecc. Gli interventi di primo stralcio, oltre che da un punto di vista esecutivo risulteranno autoconsistenti anche da un punto di vista funzionale; il nuovo impianto idrovoro, anche nella fase transitoria alla realizzazione degli interventi di scavo relativi ai canali e all adeguamento dei manufatti esistenti, sarà infatti in grado di andare in soccorso dell impianto idrovoro esistente (3.7 m³/s ad oggi allontanabili) incrementando la portata sollevata (a 8 m³/s con l eliminazione della stazione di emergenza) in modo da far fronte alle elevate portate meteoriche che la rete esistente attualmente non è in grado di collettare/smaltire. Si prevedono inoltre: 1. demolizioni: (smantellamento della stazione di sollevamento d emergenza posta ad est dell impianto esistente con la rimozione delle due elicopompe installate e relative tubazioni di scarico e demolizione della vasca in c.a. e della cabina elettrica di alimentazione adiacente alle stesse); 2. opere civili: la vasca di aspirazione del nuovo impianto idrovoro sarà realizzata mediante l affondamento di un cassone in c.a. e sarà suddivisa al suo interno in n.4 vani per l alloggiamento delle pompe di sollevamento dei quali solo 2 saranno, allo stato di progetto, occupati da elettropompe. Completano le opere le tubazioni di aspirazione e mandata, i sifoni, le opere accessorie elettriche ed elettromeccaniche; - nell ottica di recapitare all impianto oggetto di potenziamento anche le acque raccolte dalle aree a sud di San Michele al Tagliamento, particolarmente soggette ad allagamenti, è inoltre prevista la realizzazione del collegamento del canale San Filippo (verso cui defluiscono le acque raccolte da suddette aree) mediante la posa a monte del sifone del canale Principale Terreni Bassi di uno scatolare (dimensioni interne 3.00 x 2.00 m) in modo da deviare all impianto I bacino le sue acque così da allontanarle anche nel caso in cui si realizzino nel canale Taglio elevati livelli idrici tali da chiudere le porte vinciane tramite cui avviene lo scarico naturale del canale San Filippo nel Taglio stesso. Per garantire il funzionamento del sistema, è previsto quindi un

3 Adunanza del 04/09/2015 Voto n. 142 Pag. n. 3 contestuale intervento di manutenzione ed adeguamento delle porte vinciane di regolazione all estremità di valle del canale San Filippo in modo da garantirne la chiusura. Sarà quindi necessario allargare il bacino delle vasche così da adeguarne la sezione all arrivo del manufatto di collegamento dal canale San Filippo ed alla nuova luce di alimentazione dell impianto potenziato provvedendo all abbassamento delle quote del fondo per circa 1.3 m. Lo scavo complessivo previsto sarà di circa m³. A tal proposito a pag. 20 della RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA si legge che: Non essendo presenti nelle aree di intervento singolarità tali da contaminare i terreni oggetto di escavo, il materiale di risulta è da ritenersi idoneo al reimpiego in sito provvedendo alla sua stesa nelle aree adiacenti allo scavo. Per contrastare eventuali fenomeni di erosione e franamento delle sponde in prossimità dell impianto, è prevista la realizzazione localizzata di interventi a basso impatto che non alterino i caratteri dei luoghi ma che al tempo stesso garantiscano il sostegno e la stabilità delle sponde. A tal proposito è prevista l infissione di pali in legno di larice accostati del diametro di 25 cm e di lunghezza minima pari a 5 m provvedendo ad aumentarne la stabilità della struttura creando un intelaiatura mediante il fissaggio di tavolati. PREMESSO INOLTRE CHE: - per le opere di progetto, che non rientrano nell elenco di cui al comma 7 lettera o dell Allegato IV parte seconda del D. Lgs. 152/2006 Norme in materia di ambiente (canalizzazioni ed interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque) e sono ricomprese nelle tipologie di cui all allegato A alla D.G.R.V. n.1547 del 31 luglio 2012 (Interventi esclusi dalla procedura di Verifica di Assoggettabilità di cui all art. 20 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.), è stato predisposto uno specifico documento di Screening VIA. - gli interventi previsti, non ricadono all interno di siti della Rete Natura 2000 (SIC/ZPS), e per tanto non è stata redatta la V.Inc.A. - i luoghi in cui è prevista la realizzazione degli interventi rientrano nella fascia di tutela di 150 m del corpo arginale del canale Lugugnana e sono sottoposti a vincolo paesaggistico di cui alla parte Terza titolo primo - D. Lgs , n.42 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ed è di conseguenza stata predisposta la Relazione Paesaggistica; - il quadro economico del progetto è il seguente:

4 Adunanza del 04/09/2015 Voto n. 142 Pag. n. 4 A A1 LAVORI Lavori in appalto A1.1 Opere civili ,90 A1.2 Opere di carpenteria metallica ,06 A1.3 Fornitura e posa apparecchiature elettriche ed elettoniche ,50 A1.4 Fornitura e posa apparecchiature elettromeccaniche di sollevamento ,00 A2 B Oneri per la sicurezza ,46 A2.1 Oneri per la sicurezza su A ,00 A2.2 Oneri per la sicurezza su A ,00 A2.3 Oneri per la sicurezza su A ,00 A2.4 Oneri per la sicurezza su A ,00 B1 QUADRO ECONOMICO DI SPESA ,00 Totale lavori compresi oneri per la sicurezza ,46 SOMME A DISPOSIZIONE Interventi in D.A.: demolizione stazione di sollevamento d'emergenza esistente, escavi, ripresa frane e pafilicata di fondazione nuovo ,00 impianto (compresi IVA e oneri per la sicurezza) B2 Automazione e telecontrollo per impianto (IVA compresa) ,00 B3 Indagini e monitoraggi (bonifica bellica, indagine archeologica, indagini geotecniche, chimiche) 5.000,00 B4 Risoluzione interferenze con sottoservizi 9.000,00 B5 Aumento potenza ENEL (IVA compresa) ,00 B6 I.V.A. 22% su (A1+A2) ,48 B7 Spese generali ,00 B8 Imprevisti ed arrotondamento 1.953,06 Esaminata la documentazione tecnica; VISTA la legge regionale 14/01/2003, art.47; VISTO il D.Lgs 42/2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio); VISTA la legge 98/2013 (decreto del fare); VISTO il D.Lgs. 163/06; VISTO il D.P.R. 207/2010; Totale somme a disposizione ,54 TOTALE COMPLESSIVO ,00

5 Adunanza del 04/09/2015 Voto n. 142 Pag. n. 5 VISTE le direttive 92/43/CEE, e ss.mm.ii., e 09/147/ce, e ss.mm.ii.; VISTI i D.P.R. n. 357 del 8 settembre 1997 e n. 120 del 12 marzo 2003; VISTA la D.G.R. n del 9 dicembre 2014; VISTE le D.G.R. n del 4 dicembre 2007 e n del 27 novembre 2014 VISTA la D.G.R. n. 203 del 03 febbraio 2010 UDITA la relatrice p.ed. Marzia Boscolo Sale; CONSIDERATO CHE: - il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale ha approvato il progetto esecutivo in argomento con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 0121/C-14 del 24/09/2014; - i quantitativi sono desunti da regolari ed attendibili computi metrici ed i prezzi assunti a base dell estimativo sono conformi al prezziario regionale mentre per quelli non specificatamente previsti è stata prodotta apposita analisi (allegato 5.2); - gli interventi di progetto non ricadono all interno di zone Natura 2000 SIC o ZPS., mentre rientrano nella fascia di tutela di 150 m del corpo arginale del canale Lugugnana risultano sottoposti a vincolo paesaggistico di cui alla parte Terza titolo primo - D. Lgs , n.42 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio : nel progetto è pertanto inclusa la relazione paesaggistica, redatta ai sensi deld.lgs. 42/2004, che è stata trasmessa alla Soprintendenza per i beni architettonici e del Veneto Orientale Provincia di Venezia Terraferma Padova Treviso con nota prot / del 14/04/2015, in ottemperanza di quanto disposto nel comma 7 dell.art.146 del D.Lgs 22/01/2004 n.42, per l espressione del parere di competenza che non è pervenuto nei termini previsti dall art.46, comma 8, D.Lgs. 42/04; - con attestazione del 23/09/2014 (allegato 2) il RUP dichiara idoneo, ai sensi dell art. 41-bis (ulteriori disposizioni in materia di terre e rocce da scavo) della legge 98/2013 (decreto del fare), il materiale all impiego previsto come da progetto; - la somma accantonata per spese tecniche potrà essere liquidata a consultivo sulla base di specifica documentazione di spesa in ottemperanza alla L.R. 27/2003, art.51 lett. e), alla circolare 26/02/2004 n /46.04 del Dirigente della Direzione Regionale lavori Pubblici ed alla DGR n del 07/08/2006; - in data 12/06/2015 il progetto è stato sottoposto ad esame della Commissione Tecnica Regionale Decentrata, la quale ha ritenuto di sospendere il proprio parere richiedendo le integrazioni di cui alla successiva nota di prot del 22/06/2015 e più precisamente:

6 Adunanza del 04/09/2015 Voto n. 142 Pag. n attestazione della conformità del progetto alla disciplina urbanistica ed edilizia dal Comune interessato nell intervento ai fini dell Autorizzazione Paesaggistica, sulla base del D.P.R. n.139/2010; 2. analisi dei campioni di sedimento dal fondo dei canali oggetto degli scavi, previsti in m³, da progetto, che dovranno essere caratterizzati, al fine di stabilire se il materiale può essere classificato come terreno di riutilizzo in quanto rientrante in Fascia A e B in riferimento ai limiti di concentrazione previsti dal D.Lgs. 152/06, e s.m.i.; - con nota prot del 08/04/2015 il Comune di San Michele al Tagliamento ha risposto inviando l attestazione richiesta, allegata agli atti; - con nota nstr. prot del 29/07/2015 il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale ha inviato le analisi dei terreni, (elaborato allegato agli atti), da cui si deduce che il materiale di escavo può ritenersi idoneo al suo riutilizzo in sito alla luce dell indagine condotta per la quale sono state eseguite n.3 analisi di laboratorio ( Test tal quale ) su campioni prelevati in data al fine di stabilire se il materiale di risulta dagli scavi potesse essere classificato come terreno di riutilizzo omissis tutti e tre i campioni hanno presentato concentrazioni rientranti in colonna A e per tanto se ne prevede il riutilizzo in sito ; - non si è trovato null altro da eccepire sia nei riguardi tecnici che sotto il profilo economico; tutto ciò premesso e considerato, la all unanimità esprime parere FAVOREVOLE in linea tecnica ed economica, all accoglimento del progetto esecutivo redatto dal Consorzio di Bonifica Veneto orientale di Miglioramento della funzionalità idraulica dei bacini tra i Fiumi Taglio e Tagliamento in Comune di San Michele al Tagliamento (Ve) Dorsale Verde Primo stralcio:potenziamento impianto idrovoro 1 bacino dell importo complessivo di ,00 di cui ,00 con finanziamento regionale PRESCRIVENDO CHE con riferimento alla tav qualsiasi variazione nella collocazione delle terre di riporto nelle aree individuate, che non sia di mero adeguamento allo stato dei luoghi, sia soggetta a specifica autorizzazione. L esecuzione dei lavori può essere altresì autorizzata per quanto concerne il vincolo di tutela dei beni paesaggistici ed ambientali ai sensi del D.L.gs. 42/2004.

7 Adunanza del 04/09/2015 Voto n. 142 Pag. n. 7 IL PRESIDENTE dott. ing. Salvatore Patti MBS