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1 SR 2%cem = Log(N) R 2 = Stress Ratio, SR SR 4%cem = Log(N) R 2 = 0.99 SR > E+01 1.E+02 1.E+03 1.E+04 1.E+05 1.E+06 Cls 2% cem. Cls 2% cem. Cls 4% cem. Cls 4% cem Cycles to failure, N

2 Stress Ratio, SR SR (OC 2%) = *Log(N) R 2 = 0.98 SR (NC/CD 2%) = Log(N) R 2 = 0.95 SR (NC/CD 4%) = Log(N) R 2 = NC/CD 2% NC CD 4% OC 2% Log. (NC/CD 2%) Log. (NC CD 4%) Log. (OC 2%) E+01 1.E+02 1.E+03 1.E+04 1.E+05 1.E+06 Cycles to failure, N

3 Siti sperimentali Road 1 Leaning Tower Pisa Road 2

4 Strade sperimentali Road 1 Road 2

5 Pavimentazioni dei siti sperimentali

6 Prove con Falling Weight Deflectometer Incremento del modulo elastico di una fondazione C&D Subbase and subgrade modulus (MPa) E subbase 2001 E subbase 2005 E subgrade 2001 E subgrade Station Postazione Media Diff.. %

7 Modena Sito sperimentale realizzato seguendo le specifiche ottimizzate mediante studi di laboratorio dall Universit Università di Roma La Sapienza (coordinatore Prof. Antonio D Andrea)

8 Modena Controlli in sito

9 Modena Controlli in sito

10 Sito sperimentale di Piombino (LI( LI)

11 Sito sperimentale di Piombino (LI( LI)

12 Sito sperimentale di NEPI

13 Sito sperimentale di NEPI

14 Sito sperimentale di NEPI

15 Scorie di fonderia di seconda fusione per la produzione di getti di ghisa 1) Campionamento (prelievo del materiale sotto forma di blocchi) 2) I STADIO DI FRANTUMAZIONE (martello) 3) II STADIO DI FRANTUMAZIONE (frantoio a ganasce): 100 % di passante al crivello 25 UNI 2334

16 NORME TECNICHE DI CAPITOLATO In un Capitolato Speciale d'appalto le Norme Tecniche possono avere un'impostazione diversa a seconda che siano di tipo prescrittivo o di tipo prestazionale. Le Norme prescrittive si basano sulle conoscenze precedentemente acquisite sulla buona riuscita di realizzazioni analoghe per tipologia e condizioni di esercizio. Riguardano tutte le fasi della realizzazione di una determinata opera, e cioè: : l'accettabilità dei materiali, il confezionamento delle miscele, i controlli in corso d'opera, le macchine di cantiere e le modalità esecutive dei lavori in generale.

17 Le Norme prestazionali si riferiscono alle prestazioni che l'opera dovrà garantire dopo la sua ultimazione. A queste prestazioni vengono associati parametri di controllo sull opera finita che possono essere valutati prescindendo dai materiali impiegati e dalle tecniche di lavorazione adottate. Per essere pienamente efficaci, le Norme Tecniche di questo tipo debbono basarsi su parametri assolutamente affidabili e inequivocabilmente connessi alle prestazioni finali. Le Norme prestazionali agevolano la Direzione Lavori, perché può evitare i continui controlli in corso d'opera, e l'impresa esecutrice perché può adottare le strategie più vantaggiose per ottenere le caratteristiche prestazionali prescritte.

18 !!! L'attuazione delle Norme prestazionali richiede: - un superiore livello di conoscenze da parte dei Tecnici e delle Imprese - la disponibilità di Laboratori dotati di specifiche attrezzature sperimentali, in generale più complesse di quelle tradizionali, necessarie per le prove in laboratorio e per quelle in sito che debbono essere del tipo ad "alto rendimento", cioè capaci di determinare in breve tempo i parametri richiesti.

19 Il Capitolato della Regione Toscana prevede l'impiego di materiali C&D, anche miscelati con materiali naturali,, in quelle opere di Genio Civile come strade e ferrovie nelle quali sono maggiori le quantità di materiali inerti necessarie per nuove costruzioni. Nel Capitolato si trovano anche indicazioni relative: - ai principali requisiti degli impianti di riciclaggio - alle procedure per il campionamento dei relativi prodotti.

20 Capitolato tipo carattere generale le procedure e le prescrizioni riportate vanno considerate anche come indicazioni a supporto della progettazione e della realizzazione delle opere considerate. Va precisato che le Norme tecniche previste nel Capitolato non possono essere adottate per tutte le opere cui si riferiscono in qualunque condizione ambientale e di sollecitazione cui sono soggette: potranno presentarsi situazioni in cui è opportuno adottare disposizioni diverse e/o innovative in rapporto alle loro specifiche caratteristiche.

21 IMPORTANZA DI UNA CORRETTA PROGETTAZIONE The proper design of the pavement structure is a basic point: there is the risk that the recycled material will be blamed if the road deteriorates, although in the actual fact it is a faulty design that is the cause. This can result in the recycled material acquiring a bad reputation and nobody will want to use it, even if many experimental results indicate that recycled materials, when suitably treated, can usefully replace the natural materials from a technical point of view.

22 Nel Capitolato si è ritenuto opportuno far convivere distinte esigenze: prevedere Norme Tecniche di tipo prestazionale; conservare quelle Norme Tecniche prescrittive non sopprimibili, opportunamente aggiornate; tenere conto della gerarchia delle varie realizzazioni. Si è pure ritenuto utile riportare anche un glossario tecnico dei termini e delle definizioni usati nel testo.

23 AGGIORNAMENTO PERIODICO Per tenere conto del costante sviluppo tecnologico nel settore dei materiali riciclati da costruzione e demolizione, delle tecniche costruttive e in particolare del periodico aggiornamento cui è soggetta la Normativa Tecnica di riferimento, è opportuno che in tal senso il Capitolato venga periodicamente aggiornato

24 LE OPERE CONSIDERATE Opere stradali Corpo dei rilevati Sottofondi Fondazioni Sottobasi in misto cementato Bonifiche di sottofondi Bonifiche dei posa dei rilevati Riempimenti Corpo dei rilevati Sottofondi Opere ferroviarie

25 Opere stradali I requisiti qualitativi dei materiali e i parametri prestazionali sono stati commisurati all'entità delle azioni indotte dalle seguenti categorie di traffico veicolare considerate (gerarchizzazione( gerarchizzazione): PP: molto pesante (> 3000 veicoli commerciali al giorno) P : pesante ( veicoli comm.li al giorno) M : medio ( veicoli comm.li al giorno) L : leggero (< 450 veicoli commerciali al giorno) Veicolo commerciale: autoveicolo di massa totale a terra 3 t

26 COSTRUZIONE DEL CORPO DEI RILEVATI STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti Contenuto di materiali litici di qualunque provenienza, pietrisco o tolto d'opera, calcestruzzi, laterizi, refrattari, prodotti ceramici, malte idrauliche ed aeree, intonaci Contenuto di conglomerati bituminosi Contenuto di altri rifiuti minerali dei quali sia ammesso il recupero nel corpo stradale ai sensi della legislazione vigente Contenuto di vetro e scorie vetrose Parametro Contenuto di materiali deperibili o materiali plastici cavi (carta, legno, fibre tessili, cellulosa, sostanze organiche eccetto il bitume, residui alimentari, corrugati, tubi, parti di bottiglie in plastica, ecc.) Contenuto di altri materiali (metalli, guaine, gomme, lana di roccia o di vetro, gesso, ecc.) Modalità di prova UNI EN Appendice A UNI EN Appendice A UNI EN Appendice A UNI EN Appendice A UNI EN Appendice A UNI EN Appendice A Limiti > 70% in massa 25% in massa 15% in massa e 5% per ciascuna tipologia 15% in massa 0,1% in massa 0,6% in massa

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28 COSTRUZIONE DEL CORPO DEI RILEVATI STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti 2) Plasticità (limiti di consistenza) 3) Requisiti granulometrici

29 COSTRUZIONE DEL CORPO DEI RILEVATI STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti 2) Plasticità (limiti di consistenza) 3) Requisiti granulometrici 4) Ecocompatibilità

30 COSTRUZIONE DEL CORPO DEI RILEVATI STRADALI Materiali - requisiti PRESTAZIONALI in opera 1) Grado di addensamento G=γ d,sito TRAFFICO P e PP L e M,sito /γ dmax,lab Grado di addensamento γ d,sito/ 92 % AASHO Mod. 90 % AASHO Mod. [%],sito/ γ max,laboratorio [%]

31 COSTRUZIONE DEL CORPO DEI RILEVATI STRADALI Materiali - requisiti PRESTAZIONALI in opera 2) Modulo di deformazione Md TRAFFICO P e PP L e M Modulo di deformazione M d [N/mm 2 ] ( * ) ( * ) Determinato al primo ciclo di carico nell'intervallo di pressione e tra 0,05 e 0,15 N/mm 2. Pressioni (N/mm 2 ) P = P' 0.3 Cedimenti (mm) 0.6 scarico 1 ciclo di carico s 0.9 s' 2 ciclo di carico 1.2

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33 COSTRUZIONE DEL CORPO DEI RILEVATI STRADALI Materiali - requisiti PRESTAZIONALI in opera 3) Rapporto Md /Md TRAFFICO M d ' / M d ( * ) P e PP L e M 2,5 2,5 ( * ) Ove prescritto dalla Direzione Lavori.

34 COSTRUZIONE DEL CORPO DEI RILEVATI STRADALI Materiali - requisiti PRESTAZIONALI in opera 4) Modulo elastico equivalente E da prove con F.W.D. TRAFFICO P e PP L e M "E" determinato tramite F.W.D. del valore determinato in campo prove del valore determinato in campo prove

35 In alternativa, o anche ad integrazione delle misure di modulo di d deformazione, il controllo della portanza degli strati finiti può ò essere effettuato mediante misure di deflessione, operando con mezzi ad elevato rendimento come il Falling Weight Deflectometer

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37 Piastre dinamiche Dynatest LWD Germany Dynamic Plate - Zorn

38 COSTRUZIONE DEI SOTTOFONDI STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti 2) Requisiti granulometrici 3) Fine prodotto dal costipamento CNR B.U. n.69/78 UNI EN Parametro Produzione finissimo per costipamento AASHO mod. nell'intervallo ±2% W OTT Modalità di prova Limite P 0,063post Differenza 0,063post P 0,063ante 5% Percentuale dei passanti ,01 0, Diametro equivalente (mm)

39 COSTRUZIONE DEI SOTTOFONDI STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti 2) Requisiti granulometrici 3) Fine prodotto dal costipamento 4) Resistenza all abrasione abrasione e al gelo

40 COSTRUZIONE DEI SOTTOFONDI STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti 2) Requisiti granulometrici 3) Fine prodotto dal costipamento 4) Resistenza all abrasione abrasione e al gelo Indice di forma Parametro Indice di appiattimento 5) Plasticità (limiti di consistenza) 6) Requisiti di forma Modalità di prova UNI EN UNI EN Limiti 35% 35%

41 6) Requisiti di forma

42 COSTRUZIONE DEI SOTTOFONDI STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 5) Plasticità (limiti di 1) Materiali componenti consistenza) 2) Requisiti granulometrici 6) Requisiti di forma 3) Fine prodotto dal costipamento 7) Requisiti di portanza 4) Resistenza all abrasione abrasione e al gelo Parametro Normativa Limite Indice di portanza CBR dopo quattro giorni di imbibizione in acqua CNR-UNI > 20

43 COSTRUZIONE DEI SOTTOFONDI STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 5) Plasticità (limiti di 1) Materiali componenti consistenza) 2) Requisiti granulometrici 6) Requisiti di forma 3) Fine prodotto dal costipamento 7) Requisiti di portanza 4) Resistenza all abrasione abrasione e al gelo

44 COSTRUZIONE DI STRATI DI FONDAZIONE DI SOVRASTRUTTURE STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti 2) Aggregato grosso (>4( mm 3) Aggregato fine (<4( mm) >4 mm) Determinazione dell Equivalente in Sabbia Soluzione flocculante Lettura Argilla Lettura Sabbia Argilla in sospensione Sabbia sedimentata

45 Passante (%) COSTRUZIONE DI STRATI DI FONDAZIONE DI SOVRASTRUTTURE STRADALI Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti 2) Aggregato grosso (>4( mm 3) Aggregato fine (<4( mm) >4 mm) Fondazione Stradale Diametro equivalente (mm) 4) Miscela - requisiti granulometrici Apertura maglia (mm) 63,000 31,500 16,000 10,000 4,000 2,000 0,500 0,125 0,063 Passante (%)

46 COSTRUZIONE DI STRATI DI FONDAZIONE DI SOVRASTRUTTURE STRADALI Materiali - requisiti PRESTAZIONALI in opera 5) Spessore e regolarità degli strati UNI EN Misurazione dell irregolarit irregolarità delle pavimentazioni: misura con il regolo

47 COSTRUZIONE DEGLI STRATI IN MISTO CEMENTATO Materiali - requisiti di accettazione 1) Materiali componenti 2) Aggregato grosso (>4( mm 3) Aggregato fine (<4( mm) >4 mm) 4) Requisiti granulometrici 5) Requisiti prestazionali in laboratorio

48 Determinazione della resistenza a compressione e del valore del modulo elastico (UNI EN )

49 GRAZIE PER L ATTENZIONEL Alessandro Marradi Università di Pisa Dipartimento di Ingegneria Civile Sezione Vie e Trasporti a.marradi@ing.unipi.it

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