Entrate Tributarie Internazionali. Luglio Ufficio 3 - Consuntivazione, previsione ed analisi delle entrate

Transcript

1 Entrate Tributarie Internazionali Luglio 2010 Ufficio 3 - Consuntivazione, previsione ed analisi delle entrate Numero 19 Settembre 2010

2 SOMMARIO Premessa Analisi per Paese... 5 Francia... 5 Germania... 5 Irlanda... 6 Portogallo Tabelle e grafici riepilogativi... 8 FONTI Francia: Ministère du Budget, des comptes publics, de la fonction publique et de la réforme de l'état. Germania: Bundesministerium der Finanzen. Regno Unito: HM Treasury. Irlanda: Department of Finance. Italia: Ministero dell Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze. Portogallo: Ministério das Finanças e da Administraçào Pùblica. : Ministerio de Economía y Hacienda. Entrate Tributarie Internazionali Responsabile: Sabatino Alimenti A cura di: Salvatore Ferrante Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze Direzione Studi e Ricerche Economico-Fiscali Ufficio 3 - Consuntivazione, previsione ed analisi delle entrate Via Pastrengo, Roma Tel /1/2/3 Fax Internet: dpf.segreteriauef@finanze.it 2

3 Premessa Le informazioni diffuse con i Bollettini mensili sulle entrate tributarie di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e, pubblicati sui portali web istituzionali dalle Amministrazioni che le gestiscono, consentono di effettuare una analisi dell andamento complessivo e comparato del gettito tributario. I dati pubblicati da ciascun Paese, diversi per livello di dettaglio o di aggregazione, per classificazione e struttura delle imposte, non sono oggetto di alcuna operazione di riclassificazione, che sarebbe in realtà necessaria per effettuare confronti su valori assoluti o su specifiche fattispecie impositive. Lo scopo di questo report, infatti, è solo quello di fornire una visione immediata, per ciascuno dei Paesi oggetto di osservazione, dei tassi di variazione tendenziale del gettito tributario del settore statale e di quello dell imposta sul valore aggiunto. La tipologia di indagine adottata, grazie alla omogeneità temporale dei dati rilevati per ciascun Paese, rende coerentemente confrontabili i rispettivi tassi di variazione tendenziale. L analisi dei dati relativi alle entrate tributarie del 2010, e del loro andamento tendenziale, consente di fare alcune brevi considerazioni: tassi di variazione del gettito positivi per Francia (+19,5%) Portogallo (+5,9%), Regno Unito (7,9%) e (+13,8%); crescita del tasso di variazione del gettito cumulato rispetto al periodo precedente per Irlanda (+0,5), Regno Unito (+0,9) e (+3,4); quinto rialzo consecutivo del tasso di variazione del gettito per Irlanda e ; la Francia è il Paese con il più elevato tasso di variazione del gettito (+19,5%), la quello con la crescita più consistente rispetto al periodo precedente (+3,4 punti percentuali) e rispetto al mese di gennaio (+16,9 punti 30% 20% 10% 0% -10% -20% -30% andamento mensile cumulato 2010 gen feb mar apr mag giu lug Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito 3

4 percentuali); negativo da inizio anno il tasso di variazione del gettito per Germania (-0,9%) ed Irlanda (-8,2%). I dati del periodo in esame, tranne poche eccezioni, confermano la crescita dei tassi di variazione del gettito, sia relativamente a quelli del mese di gennaio che a quelli del periodo precedente; per la Germania il tasso di variazione dei primi sette mesi (-0,9%) è identico a quello del periodo precedente mentre per l Italia (-3,1%) ed il Portogallo (+5,9%) si hanno delle modeste flessioni di -0,3 e -0,1 punti percentuali. La Francia è il Paese con la flessione più consistente rispetto ai primi sei mesi dell anno (-1,0 punti percentuali), per quanto il tasso di variazione registrato relativamente ai primi sette mesi del 2010 sia piuttosto elevato (+19,5%). Continuano ad essere consistenti le differenze tra i tassi di variazione dei vari Paesi, si va infatti dal -8,2% dell Irlanda al +19,5% della Francia; si osservano, come già accennato, Paesi con valori positivi da inizio anno ed altri con tassi di variazione ancora negativi. La ragione di tali andamenti discordanti è da ricercare nelle differenti evoluzioni del gettito verificatesi nell anno precedente in conseguenza della crisi economica o di manovre atte a contrastarne gli effetti. I Paesi che nel 2009 hanno subito i cali di gettito più consistenti sono quelli che nel 2010 fanno registrare i tassi di variazione più elevati; per il calcolo degli stessi, infatti, viene utilizzato come termine di paragone un anno, il 2009, in cui il gettito è stato particolarmente basso. Anomalo il dato della Francia che nel periodo in esame fa registrare una crescita del gettito del +19,5% rispetto ai primi sette mesi del Tale risultato è sostanzialmente dovuto al consistente calo dei rimborsi, il cui tasso di variazione è pari a -23,9%; se si considera il gettito al lordo dei rimborsi si ottiene un tasso di variazione pari a +3,8%, in lieve flessione rispetto al +4,5% calcolato per i primi sei mesi. Nel caso dell Italia, che tra i Paesi esaminati è quello che nel 2009 ha fatto registrare la perdita di gettito più contenuta in termini percentuali (-3,3%), il tasso di variazione del gettito 2010 risulta negativo poiché calcolato utilizzando una base di confronto più elevata rispetto a quella utilizzata dagli altri Paesi. In altri termini, se l Italia nel 2009 avesse subito perdite di gettito percentualmente paragonabili a quelle degli altri Paesi, il tasso di variazione del gettito 2010 sarebbe stato certamente positivo. Dall esame dei dati relativi all andamento del tasso di variazione del gettito IVA dell anno 2010 emergono le seguenti valutazioni: tasso di variazione negativo solo per l Irlanda (-6,9%), unico Paese in cui lo stesso è sempre stato negativo da inizio anno; settimo rialzo consecutivo del tasso di variazione del gettito per Irlanda e ; Portogallo (+14,6%), Regno Unito (+22,9%) e (+42,2%) sono i Paesi con il tasso di variazione più elevato; la è il Paese che evidenzia la crescita più consistente (+10,8 punti percentuali) del tasso di 4

5 variazione del gettito (+42,2%) rispetto al periodo precedente (+31,4%). Per tutti i Paesi il tasso di variazione del gettito presenta delle variazioni, rispetto a quello relativo al periodo precedente, inferiori a due punti percentuali; solo la manifesta una consistente crescita passando dal +31,4% del primo semestre al +42,2% attuale, con una crescita di quasi 11 punti percentuali. I tassi di variazione particolarmente elevati evidenziati dalla e da altri Paesi, quali il Portogallo (+14,6%) ed il Regno Unito (+22,9%), sono conseguenza delle manovre adottate a sostegno dell economia che provocando una forte contrazione del gettito nel 2009 ne hanno causato, all esaurirsi dei loro effetti, il successivo ritorno a livelli ordinari nell anno in esame. Anche in questo caso, per le ragioni spiegate in precedenza relativamente al gettito tributario totale, l uso di un termine di paragone basso genera dei tassi di variazione particolarmente elevati. 45% 30% 15% 0% -15% -30% -45% andamento mensile cumulato 2010 gen feb mar apr mag giu lug Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito Analisi per Paese Francia Le entrate tributarie dei primi sette mesi del 2010 ammontano, al netto di rimborsi e sgravi, a 146,9 miliardi di euro, contro i 123,0 del medesimo periodo dell anno precedente. Cala del -1,5% l imposta sui redditi, il cui gettito è passato dai 33,8 miliardi del 2009 ai 33,3 attuali. Il gettito lordo delle imposte sui redditi prodotti dalle società nel periodo in esame è di 28,5 miliardi di euro, pressoché identico a quello fatto registrare nei primi sette mesi del Stabile anche il gettito IVA. Imposta sul valore aggiunto totali Francia consuntivo 2009 previsione 2010 Germania Il gettito tributario totale del mese di luglio evidenzia una contrazione del -0,9% rispetto allo stesso mese dell anno precedente; cumulando il gettito dei primi sette mesi del 2010 si osserva una contrazione del medesimo livello. Il gettito dell imposta sui salari è diminuito in luglio del -6,5%; tale declino è conseguenza delle agevolazioni fiscali entrate in vigore ad inizio 2010 e della crescita (+8,2%) dei child benefits, per il cui pagamento viene utilizzato il gettito di tale imposta. 5

6 Nel mese di luglio non sono state registrate variazioni significative nel gettito dell imposta sui redditi societari, ma nel periodo gennaio-luglio la crescita è pari a +25,6%: ciò è probabilmente dovuto alla crescita dei profitti dopo la crisi del Relativamente all IVA, la crescita del +1,9%, rispetto a luglio 2009, è dovuta alla decisa ripresa degli scambi commerciali con l estero che hanno fatto crescere il gettito dell IVA sulle importazioni del +37,7%; tale incremento ha fatto crescere considerevolmente l ammontare dell imposta portata in deduzione dagli operatori interni facendo crollare il gettito dell IVA sugli scambi interni, nel mese di luglio, a -6,9%. Imposta sul valore aggiunto totali Germania consuntivo 2009 previsione 2010 Irlanda Il gettito tributario relativo al periodo gennaioluglio 2010, appena sotto i 17,2 milioni di euro, è più basso delle previsioni dell 1,4%. Nei primi sette mesi dell anno l IVA, l imposta sui redditi prodotti dalle società e le accise hanno avuto un gettito in linea con le previsioni. È importante notare che, nonostante nel medesimo periodo il gettito dell imposta sui redditi personali sia al di sotto delle previsioni, nel mese di luglio le stesse siano state superate. Imposta sul valore aggiunto totali Irlanda consuntivo 2009 previsione 2010 Come previsto, il declino del tasso di variazione del gettito rispetto all anno precedente (-8,2%) si è costantemente ridotto a partire dalla fine del I dati relativi al periodo in esame confermano le previsioni contenute nel Budget 2010, con un gettito complessivo previsto di poco superiore ai 31 miliardi di euro ed un declino rispetto al 2009 pari al -6,0%. Portogallo Il gettito tributario nei primi sette mesi dell anno è cresciuto del +5,9% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, riflettendo una variazione positiva delle imposte indirette (+12,7%); le imposte dirette fanno registrare una variazione negativa pari a -2,8%. Rispetto ai tassi di variazione registrati nel periodo precedente si verifica una crescita delle imposte dirette (-3,8% nel periodo gennaio-maggio) ed una leggera contrazione per quelle indirette (gennaio-giugno +13,2%). stati: I principali fattori che hanno determinato l andamento del gettito delle imposte dirette sono il calo del -7,6% del gettito dell imposta sul reddito delle persone fisiche, prevalentemente dovuto all anticipazione dei termini dei rimborsi d imposta rispetto all anno precedente ed ai trasferimenti alle circoscrizioni municipali della quota di partecipazione al gettito di tale imposta che, contrariamente al 2009, vengono effettuati mensilmente piuttosto che nell ultimo trimestre dell anno; il gettito dell imposta sui redditi societari nei primi sette mesi del 2010 (+3,6%) è cresciuto meno che nel periodo gennaio-giugno (+11,8%) in parte per la crescita dell ammontare dei rimborsi 6

7 rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Uno dei principali fattori che hanno determinato l andamento del gettito delle imposte indirette è stata la crescita del gettito dell imposta sul valore aggiunto (+14,6%) dovuta ad un aumento del gettito lordo, in concomitanza con la ripresa dell attività economica, ed agli effetti degli sforzi effettuati, a partire dal 2009, per accorciare i tempi di esecuzione dei rimborsi, cresciuti del +3,5% rispetto a luglio Prosegue la crescita del gettito tributario totale che nel periodo gennaio-luglio fa registrare un +13,8%, il tasso di variazione più alto degli ultimi tre anni e mezzo. I fattori che hanno contribuito maggiormente a tale risultato sono stati il minor ammontare di rimborsi IVA, l incremento del gettito lordo IVA e la parziale soppressione della detrazione di 400 euro per i lavoratori dipendenti. Dei quasi 11,7 miliardi di euro di maggiori entrate del 2010 il 70% (8,2 miliardi) derivano da minori rimborsi (-22,1%) ed il restante 30% (3,5 miliardi) da maggiori entrate lorde (+2,9%). Come già evidenziato nei mesi precedenti, il fattore principale che ha determinato l aumento del gettito lordo sono le misure di consolidamento fiscale adottate nel 2010, il cui impatto nei primi sette mesi dell anno è stato pari a circa 3,6 miliardi di euro: 2,2 per la parziale soppressione della detrazione di 400 euro per i lavoratori dipendenti, 1,2 per l aumento dei tassi di alcune accise e 0,2 per l innalzamento di un punto percentuale (dal 18% al 19%) della ritenuta alla fonte sui redditi da capitale. Corretto dall impatto delle modifiche normative e dal differente grado di esecuzione dei rimborsi relativi al 2009 ed al 2010, il tasso di variazione del gettito tributario netto per i primi sei mesi del 2010 sarebbe stato pari a +6,9%, quasi il doppio di quello calcolato relativamente al primo semestre. I risultati positivi di luglio fanno crescere ulteriormente il tasso di variazione del gettito dell imposta sul reddito delle persone fisiche fino a +5,2% (+3,6% nel primo semestre); in assenza dell effetto delle citate misure di consolidamento fiscale e del calo dei rimborsi il tasso di variazione cumulato sarebbe stato pari a -1,0%. In luglio il consistente ammontare delle ritenute sugli interessi del debito pubblico ha fatto temporaneamente risalire il tasso di variazione del gettito dell imposta sui redditi societari (-9,8%) che dal mese di agosto tornerà a peggiorare, attestandosi intorno al -20,0%, in corrispondenza con il versamento dell imposta 2009 sui redditi prodotti dalle società ed il rimborso di gran parte delle ritenute sugli interessi del debito pubblico. Nel periodo gennaio-luglio l IVA è cresciuta del +42,2% rispetto allo stesso periodo del 2009 e continua ad essere l imposta con il più forte impatto sul gettito del 2010 rappresentando da sola l 81% del maggior gettito tributario complessivo dei primi sette mesi dell anno. Al netto degli effetti delle modifiche normative e del differente grado di esecuzione dei rimborsi, il tasso di variazione corretto rimane comunque elevato (+31,4%). Anche il tasso di variazione del gettito lordo di tale imposta è positivo (+5,0%) sia per il forte impulso derivante dall IVA sulle importazioni (+13,3%) che per le entrate derivanti da rinvii concessi nei mesi precedenti (+40,7%). Imposta sul valore aggiunto totali consuntivo 2009 previsione

8 Tabelle e grafici riepilogativi 20% totali 19,5% totali 15% 13,8% % 5% 5,9% 7,9% % -5% -3,1% -0,9% % -8,2% Irlanda Italia Germania Portogallo Regno Unito gennaio-luglio 2010 Francia 0 Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito gennaio-luglio 2009 gennaio-luglio % 42,2% % % 22,9% % 14,6% % 0% -10% -20% -6,9% 0,1% 1,0% 4,0% Irlanda Francia Germania Italia Portogallo Regno Unito gennaio-luglio Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito gennaio-luglio 2009 gennaio-luglio 2010 Andamento mensile cumulato 2010 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio Francia 5,8% 20,0% 18,9% 17,2% 14,3% 20,5% 19,5% Germania -7,8% -5,3% -4,7% -2,6% -1,8% -0,9% -0,9% Irlanda -17,7% -17,8% -15,0% -10,8% -10,4% -8,7% -8,2% Italia 0,0% -1,4% -1,3% -1,2% -0,9% -2,8% -3,1% Portogallo -0,9% -1,2% 0,8% 2,2% 6,3% 6,0% 5,9% Regno Unito -5,9% -0,9% 4,2% 6,4% 7,2% 7,0% 7,9% -3,1% -3,6% 1,0% 4,5% 7,4% 10,4% 13,8% Francia 1,1% -3,5% 0,1% 0,9% -0,1% 0,5% 0,1% Germania 7,3% 2,9% -0,5% -0,2% 1,2% 0,8% 1,0% Irlanda -17,9% -13,4% -13,0% -10,8% -8,2% -8,0% -6,9% Italia 3,6% 0,8% 0,8% 2,1% 2,2% 3,0% 4,0% Portogallo 3,6% 0,1% 8,6% 14,8% 18,2% 16,3% 14,6% Regno Unito 25,4% 30,5% 29,0% 28,6% 26,8% 24,7% 22,9% -34,7% -8,9% 2,2% 13,6% 21,7% 31,4% 42,2% 8