UNIONE DI COMUNI MEILOGU
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- Rosalia Carboni
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1 UNIONE DI COMUNI MEILOGU costituita fra i Comuni di: Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Pozzomaggiore, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba S T A T U T O Approvato con Deliberazioni consiliari COMUNE NUMERO DATA NUMERO DATA BANARI BESSUDE BONNANNARO BONORVA BORUTTA CHEREMULE COSSOINE GIAVE POZZOMAGGIORE SEMESTENE SILIGO THIESI TORRALBA UNIONE COMUNI MEILOGU
2 INDICE TITOLO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - Costituzione dell'unione Art. 2 - Sede Art. 3 - Finalità e funzioni dell Unione Art. 4 - Durata dell Unione Art. 5 - Adesione di nuovi Comuni Art. 6 - Recesso dall Unione Art. 7 - Modalità di attribuzione di funzioni e servizi all Unione TITOLO II - ORGANIZZAZIONE DI GOVERNO Art. 8 - Organi dell'unione Art. 9 - L Assemblea - Composizione Art. 10 La Giunta - Composizione Art Competenze dell Assemblea. Art Diritti e doveri dei componenti l'assemblea. Art Decadenza e dimissioni dei componenti dell Assemblea Art. 14 La Giunta Art Elezione del Presidente Art Competenze del Presidente Art Il Vicepresidente Art Cessazione dalla carica di componente della Giunta Art Normativa applicabile TITOLO III - ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA Art Principi generali Art Principi in materia di ordinamento degli uffici Art Organizzazione degli uffici e dei servizi Art Personale Art. 23 bis - Destinazione del Personale Art. 24 Segretario Art. 24 bis - Il Dirigente apicale Art Principi della partecipazione Art Principi in materia di servizi pubblici locali TITOLO IV - FINANZA E CONTABILITA Art Finanze dell Unione Art Bilancio e programmazione finanziaria Art Ordinamento contabile e servizio finanziario Art Revisione economica e finanziaria Art Affidamento del servizio di tesoreria Art Atti regolamentari TITOLO V - NORME TRANSITORIE E FINALI Art Inefficacia delle norme regolamentari comunali incompatibili Art Proposte di modifica dello statuto Art Norma finale
3 TITOLO I PRINCIPI FONDAMENTALI Articolo 1 Costituzione dell'unione 1. In attuazione dell articolo 32 del Decreto legislativo , n. 267 Testo Unico sull Ordinamento degli Enti Locali, e degli articoli 3 e 4 della Legge Regionale n. 12 e successive modificazione ed integrazioni, concernenti la disciplina delle forme associative in materia di Enti Locali, è costituita, l Unione denominata Meilogu, tra i Comuni di Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Pozzomaggiore, Semestene, Siligo, Thiesi, Torralba. L Unione è lo strumento di collaborazione dei soggetti associati, dotato di personalità giuridica, potestà regolamentare per la disciplina della propria organizzazione, per lo svolgimento delle funzioni ad essa affidate e per i rapporti, anche finanziari, con i Comuni costituenti. Articolo 2 Sede 1. L Unione ha sede presso i locali della Comunità Montana n 5 nel Comune di Bonorva in Via Berlinguer. I suoi organi ed uffici possono rispettivamente riunirsi ed essere trasferiti anche in una sede diversa, purché ricompresa nell'ambito del territorio che la delimita e previa conforme modifica statutaria. 2. L'ambito territoriale dell'unione coincide con quello dei Comuni che la costituiscono. 3. L'Unione può dotarsi, con deliberazione dell Assemblea, di un proprio stemma o logotipo, la cui riproduzione ed uso sono consentiti previa autorizzazione del Presidente. Articolo 3 Finalità e funzioni dell'unione 1. L Unione MEILOGU, con riguardo alle proprie attribuzioni, esercita in forma associata, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi erogati, di ridurre il superamento degli squilibri economici, sociali e territoriali esistenti nel proprio ambito, e di ottimizzare le risorse economico - finanziarie, umane e strumentali, i seguenti servizi e compiti: a) amministrativi, legali, di gestione e di controllo, formazione del personale, catasto; b) tecnico-urbanistici, espropri, di gestione del territorio e dell ambiente, protezione civile e barracelli, piani urbanistici intercomunali, programmi di edilizia residenziale pubblica locale e piani di edilizia economico-popolare; c) polizia locale e vigilanza urbana; d) culturali e scolastici; e) impianti sportivi; f) socio-assistenziali; g) sviluppo economico e piani di insediamenti produttivi. 2. All Unione possono essere attribuiti ulteriori funzioni e servizi, mediante l adozione di conformi deliberazioni dei Consigli Comunali dei Comuni aderenti da recepire, successivamente, con deliberazione di modifica dello Statuto da parte dell Assemblea dei Sindaci, secondo quanto previsto dall art. 32, co 4 del D.Lgs. 267/ L Unione assicura la partecipazione delle comunità locali adeguando la propria azione ai principi ed alle regole della democrazia, persegue la collaborazione e la cooperazione
4 con tutti i soggetti pubblici e privati, promuove la partecipazione dei cittadini e delle forze sociali ed economiche all attività amministrativa. 4. L Unione ispira la propria azione ai seguenti principi: giustizia, equità, solidarietà sussidiarietà e policentrismo. 5. Sono obiettivi prioritari dell Unione: a) la promozione dello sviluppo socio-economico del territorio, nel rispetto della salvaguardia dell ambiente e della tutela della salute dei cittadini; b) l armonizzazione dell esercizio delle funzioni e servizi alle esigenze dei cittadini assicurando un uso equo delle risorse; c) la valorizzazione del patrimonio storico, ambientale, culturale, linguistico e artistico dei Comuni partecipanti. d) La promozione turistica del territorio e la valorizzazione delle sue peculiarità. 6. Per una migliore organizzazione dell esercizio associato delle funzioni e dei servizi e in relazione al particolare contesto territoriale, l Unione può prevedere la gestione delle funzioni e dei servizi per sub ambiti territoriali. Articolo 4 Durata dell Unione 1. L'Unione è costituita a tempo indeterminato con decorrenza dalla data di sottoscrizione dell atto costitutivo. 2. Lo scioglimento dell Unione è disposto con l approvazione di una uguale deliberazione consiliare da parte di tutti i Comuni partecipanti, adottata con le stesse procedure e la stessa maggioranza richiesta per le modifiche statutarie. A seguito di tale delibera, i Comuni, oltre a ritornare nella piena titolarità delle funzioni e dei compiti precedentemente conferiti, succedono all Unione in tutti i rapporti giuridici ed in tutti i rapporti attivi e passivi, in proporzione alla quota di riparto stabilita in riferimento ad ogni singola funzione o servizio. Articolo 5 Adesione di nuovi Comuni 1. In ogni momento altri Comuni possono manifestare la volontà di aderire all Unione. L adesione all Unione avviene mediante approvazione, da parte del Consiglio comunale che intende aderire, dello Statuto dell Unione nelle forme previste dalla legge. La deliberazione del Consiglio comunale dovrà essere recepita da apposita deliberazione dell Assemblea dell Unione. 2. L ammissione decorre dal 60 giorno successivo alla esecutività della delibera di recepimento da parte dell Assemblea dell Unione, a condizione che entro lo stesso termine i Consigli comunali dei Comuni aderenti approvino il nuovo atto costitutivo dell Unione e lo statuto. Articolo 6 Recesso dall Unione 1. Ogni Comune partecipante può recedere unilateralmente dall Unione, con le procedure e le maggioranze richieste per le modifiche statutarie. 2. Il recesso deve essere deliberato dal Consiglio comunale entro il mese di settembre di ogni anno e ha effetto a decorrere dal primo gennaio dell anno successivo. Dal medesimo termine ha luogo la caducazione dei componenti gli organi dell Unione rappresentante dell Ente receduto.
5 3. Nell assumere rapporti obbligatori verso terzi e nella stesura degli atti di conferimento della gestione, gli organi dell Unione hanno cura di disporre espressamente in merito all evenienza del recesso di uno o più dei Comuni che la costituiscono o di scioglimento della gestione associata. 4. In caso di recesso da parte di uno o più Comuni costituenti, ogni comune recedente ritorna nella piena titolarità delle funzioni e dei servizi conferiti all Unione, perdendo comunque il diritto a riscuotere qualsiasi quota dei trasferimenti pubblici maturati. 5. in caso di recesso, il personale comunale trasferito, distaccato o comandato presso l Unione rientra automaticamente nella dotazione organica del Comune di provenienza. Articolo 7 Modalità di attribuzione di funzioni e servizi all Unione 1. Il trasferimento delle funzioni e dei servizi di cui all articolo 3 del presente Statuto viene effettuato con le seguenti modalità: a) trasferimento da parte di tutti i Comuni dell Unione; b) trasferimento da parte di due o più comuni dell Unione. 2. Il trasferimento, sia di tutti che di due o più comuni, si perfeziona con l approvazione, a maggioranza semplice, da parte dei Consigli comunali dei comuni aderenti, e subito dopo dell Assemblea dell Unione, di una convenzione, da sottoscrivere formalmente, che deve, in ogni caso, prevedere: a) Il contenuto della funzione o del servizio trasferito; b) i rapporti finanziari tra gli Enti; c) gli eventuali trasferimenti di risorse umane, finanziarie e strumentali; d) le periodicità ed i contenuti delle informazioni da fornire ai comuni; e) eventuale durata, nel caso in cui la durata medesima non coincida con quella dell Unione; f) modalità di recesso. 3. Contestualmente all approvazione dello schema di convenzione, l Assemblea dell Unione effettua una verifica in merito alle modalità e condizioni del trasferimento, al fine di valutare l accettazione o meno del trasferimento stesso. La mancata accettazione dovrà essere adeguatamente motivata al fine di consentire l attivazione di un utile confronto con i Comuni, teso a superare i motivi di contrasto. 4. L individuazione delle competenze oggetto di trasferimento è operata attraverso la ricomposizione unitaria delle funzioni e dei servizi tra loro omogenei, tale da evitare di lasciare in capo al Comune competenze amministrative residuali. 4.bis All unione sono conferite dai comuni partecipanti le risorse umane e strumentali necessarie all esercizio delle funzioni da esercitarsi in forma associata 5. Il conferimento all Unione di ulteriori funzioni e compiti, non rientranti nelle materie di cui all articolo 3 costituisce integrazione del presente statuto ed è deliberato dai Consigli comunali, con le procedure e le maggiorazioni richieste per le modifiche statutarie. 6. L Unione subentra ai Comuni nei rapporti in essere con soggetti terzi in relazione alle funzioni e ai compiti trasferiti all atto dell approvazione della deliberazione dell Unione con la quale si perfeziona tale trasferimento. 7. La revoca all Unione di funzioni e compiti già trasferiti, è deliberata da tutti i Consigli comunali, a maggioranza semplice, entro il mese di settembre di ogni anno ed ha effetto a decorrere dal 1 gennaio dell anno successivo. Con lo stesso atto, i Comuni provvedono a regolare gli eventuali profili successori.
6 TITOLO II ORGANIZZAZIONE DI GOVERNO Articolo 8 Organi dell Unione 1. Gli organi dell Unione di Comuni, sono: a) l Assemblea dei Sindaci (A.d.S.) b) il Presidente; c) La Giunta dell Unione (GU) 2. Gli organi dell'unione hanno durata corrispondente a quella prevista dalla vigente normativa per gli enti aderenti. Nel caso vi fossero tornate elettorali differenziate temporalmente, si provvede al rinnovo dei rappresentanti dei Comuni interessati dalle elezioni. Articolo 9 L Assemblea - Composizione 1. L Assemblea è formata dai Sindaci dei Comuni associati o da un loro delegato, scelto tra i consiglieri comunali Salvo il caso di cui al comma precedente, se componente l Assemblea dell Unione è un consigliere comunale, cessando per qualsiasi altro motivo da quest ultima carica, decade ipso iure anche dalla carica presso l Unione ed è sostituito da un nuovo rappresentante del comune secondo le modalità previste dal presente Statuto. Articolo 10 La Giunta 1. La Giunta è eletta dall'assemblea al suo interno. Essa è formata da non più di quattro elementi oltre il Presidente. 2. Tutte le cariche nell'unione sono esercitate a titolo gratuito 3. I componenti della Giunta assumono, a turno, la loro carica per la durata di dodici mesi. Alla scadenza i componenti potranno comunque essere rieletti. 4. La Giunta dell Unione adotta un proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Articolo 11 Competenze dell Assemblea 1. L Assemblea determina l'indirizzo politico-amministrativo dell'unione e ne controlla l'attuazione, adottando gli atti fondamentali attribuiti dalla legge alla competenza del Consiglio comunale, in quanto compatibili con il presente statuto. 2. Il programma amministrativo recante gli indirizzi generali di governo dell'ente, presentato dal Presidente ed approvato dall Assemblea costituisce il principale atto di riferimento sul quale l Assemblea esercita le proprie funzioni di indirizzo e controllo sull'azione politico-amministrativa dell'ente. Articolo 12 Diritti e doveri dei componenti l'assemblea 1. I componenti l Assemblea rappresentano l'intera comunità dell'unione ed esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato.
7 2. I componenti l Assemblea esercitano le funzioni e godono delle prerogative stabilite dalla legge, secondo le procedure e le modalità stabilite dal regolamento interno dell Assemblea. Articolo 13 Decadenza e dimissioni dei componenti l Assemblea 1. Decade il componente dell'assemblea che, senza giustificato motivo, non intervenga a tre sedute consecutive dei lavori dell'assemblea. A tal fine, deve essere formalmente notificata la causa di decadenza, con l assegnazione di un termine di quindici giorni per l invio di eventuali giustificazioni e controdeduzioni. La decadenza si perfeziona con la presa d'atto da parte dell'assemblea della suddetta condizione risolutrice, tenuto conto delle eventuali giustificazioni e controdeduzioni presentate. 2. Le dimissioni dalla carica di componente l'assemblea, indirizzate per iscritto all'assemblea, devono essere assunte immediatamente al protocollo dell'ente nell'ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente efficaci. 3. Nelle ipotesi previste dai commi precedenti, si fa riferimento alle disposizioni contenute nell articolo 53 del Decreto legislativo n. 267/2000. Articolo 14 La Giunta 1. La Giunta collabora con il Presidente nell amministrazione dell Unione. 2. In particolare provvede: a) a dare attuazione agli indirizzi dell'assemblea; b) a svolgere attività propositiva e di impulso nei confronti dell'assemblea formulando, tra l'altro, le proposte di atti assembleari nei casi indicati dal presente statuto; c) a riferire semestralmente all'assemblea sulla propria attività; d) ad adottare tutti gli atti di amministrazione ordinaria e comunque, tutti gli atti di amministrazione che non siano riservati dalla legge all'assemblea e che non rientrino nelle competenze previste dalla legge e dallo statuto, del Presidente e dei responsabili del servizio; e) ad adottare in via di urgenza, le deliberazioni comportanti variazioni di bilancio da sottoporre a ratifica dell'assemblea entro i termini previsti dalla legge. 3. Il Presidente può delegare ai singoli componenti della Giunta, la cura di specifici settori dell'amministrazione dell'ente unitamente all'adozione dei relativi atti. 4. La Giunta adotta collegialmente gli atti a rilevanza esterna nelle materie di propria competenza di cui al comma 2 del presente articolo, a patto che non siano dalla legge o dal presente statuto direttamente attribuiti alla competenza dell'assemblea, del Presidente ovvero degli organi di direzione amministrativa. 5. Il Presidente e la Giunta forniscono periodicamente all'assemblea rapporti globali e per settori di attività, sulla base di indicatori che consentano di apprezzare, anche sotto il profilo temporale, l'andamento della gestione in relazione agli obiettivi stabiliti nel documento di cui al precedente comma. 6. La Giunta non può delegare le proprie funzioni ad altri organi dell Unione.
8 Articolo 15 Elezione del Presidente 1. I Sindaci dei Comuni aderenti all Unione assumono a turno la carica di Presidente dell Unione per la durata di sei mesi. 2. Nel corso della prima seduta, l Assemblea, presieduta dal Sindaco del comune sede dell unione ed assistito dal Segretario dello stesso Comune, procederà ad eleggere il Presidente tra i Sindaci dei Comuni aderenti. A detto primo Presidente, succederanno i Sindaci dei rispettivi Comuni nel rispetto del principio della turnazione semestrale. Articolo 16 Competenze del Presidente 1. Il Presidente è responsabile dell'amministrazione dell' Unione dei Comuni. Esso esercita le funzioni a lui attribuite dalle Leggi, dallo Statuto e dai Regolamenti. 2. In particolare il Presidente: a) rappresenta l'unione e presiede l Assemblea e La Giunta; b) sovrintende al funzionamento degli uffici e all'esecuzione degli atti e svolge gli altri compiti attribuiti ai Sindaci, relativamente alle funzioni e servizi trasferiti non incompatibili con la natura delle Unioni comunali, dalla legge, dal presente Statuto e dai Regolamenti dell'unione; c) sovrintende all'espletamento delle funzioni e dei compiti attribuiti all'unione e garantisce la coerenza tra indirizzi generali e settoriali, strategie concrete di attuazione e loro risultati; d) sentita La Giunta, provvede alla nomina, designazione e revoca dei rappresentanti dell' Unione presso organismi pubblici e privati, sulla base degli indirizzi stabiliti dall'assemblea; e) può attribuire specifiche deleghe a singoli componenti la Giunta e/o dell'assemblea. Articolo 17 Il Vicepresidente 1. Il Vicepresidente, nominato dal Presidente tra i membri della Giunta, sostituisce il Presidente in caso di assenza o di impedimento temporaneo dello stesso. 2. Nelle stesse ipotesi, le funzioni del Vicepresidente sono esercitate dal componente più anziano di età. Articolo 18 Cessazione dalla carica di componente la Giunta 1. La cessazione dalla carica, per qualsiasi causa, di Sindaco del comune di provenienza determina la decadenza dall'ufficio di componente dell'unione. 2. La sostituzione del componente di cui sopra avverrà sulla base della procedura prevista dall'articolo 10 del presente Statuto. Articolo 19 Normativa applicabile 1. Ove compatibili, si applicano agli organi dell Unione e ai loro componenti le norme di funzionamento, di distribuzione delle competenze, di stato giuridico ed economico e di incompatibilità stabilite dalla legge per gli enti locali.
9 TITOLO III ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA Articolo 20 Principi generali 1. L'assetto organizzativo è improntato a criteri di autonomia operativa ed economicità di gestione, nel rispetto dei principi di professionalità e di responsabilità per il perseguimento degli obiettivi programmatici degli organi di governo. 2. Gli organi dell'unione individuano gli obiettivi prioritari dell'ente e ne definiscono i processi di controllo in grado di misurare il livello di conseguimento. 3. L'azione amministrativa tende al costante avanzamento dei risultati riferiti alla qualità dei servizi e delle prestazioni, alla rapidità ed alla semplificazione degli interventi, al contenimento dei costi, all'estensione dell'ambito di fruizione delle utilità sociali prodotte a favore della popolazione dell' Unione. Articolo 21 Principi in materia di ordinamento degli uffici 1. L Unione provvede alla determinazione del proprio assetto organizzativo, nonché all'organizzazione e gestione del personale nell'ambito della propria autonomia normativa ed organizzativa, con i soli limiti derivanti dalle proprie capacità di bilancio e dalle esigenze di esercizio delle funzioni e dei compiti ad essa assegnati. 2. L'organizzazione s'ispira a criteri di autonomia, funzionalità, economicità di gestione. 3. Il personale dell'unione è organizzato in base ai principi di partecipazione, responsabilità, valorizzazione dell'apporto individuale, qualificazione professionale. 4. L'Unione promuove la partecipazione dei dipendenti alla definizione dei metodi di lavoro, alle modalità di esercizio delle competenze assegnate, alla verifica della rispondenza agli obiettivi rispetto alle linee programmatiche ed alle risorse assegnate. Articolo 22 Organizzazione degli uffici e dei servizi 1. Il regolamento per l'ordinamento degli uffici e dei servizi definisce le regole o caratteristiche del sistema di decisione e di direzione dell'ente, specificando le finalità, le caratteristiche essenziali dei ruoli di direzione e determinando le responsabilità attribuite ai responsabili di servizio. 2. Il Regolamento per l'ordinamento degli uffici e dei servizi è approvato con deliberazione della Giunta, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dall'assemblea. 1. L Unione ha una sua dotazione organica. Articolo 23 Personale 2. Per l esercizio delle proprie funzioni l Unione si avvale del personale dipendente degli enti locali aderenti attraverso gli istituti previsti dai Contratti Collettivi nazionali di lavoro di riferimento; il personale attualmente in servizio presso i Comuni aderenti potrà essere assegnato definitivamente all Unione mediante trasferimento, transitando nella dotazione organica della stessa. 3. L'unione può avvalersi, inoltre, di personale esterno convenzionato o assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato.
10 4. Al personale dell Unione si applica la vigente normativa per il personale degli Enti Locali. 5. Gli aspetti contrattuali sono regolati dagli accordi nazionali e decentrati definiti nel comparto di contrattazione regioni-enti locali. Articolo 23 bis Destinazione del Personale 1. Nei casi di scioglimento dell Unione, di revoca dell adesione o di inadempienza da parte dell amministrazione di provenienza degli obblighi al concorso finanziario degli oneri dell Unione per la gestione associata della funzione trasferita all Unione, il personale trasferito rientra automaticamente nei ruoli dei rispettivi enti di appartenenza, conservando il trattamento economico fisso e continuativo acquisito nell Unione. Tale diritto è esteso anche a tutto il personale a tempo determinato assegnato ai servizi afferenti alla funzione trasferita, limitatamente al tempo indicato nel contratto di assunzione. 2. Fermo restando quanto previsto al precedente comma 1, il rientro automatico del personale opera anche in caso di acquisizione di categoria superiore o posizione economica di sviluppo, superiore a quella posseduta alla data del trasferimento, per effetto di processi di valorizzazione e riqualificazione ad opera dell Unione. 3. In caso di scioglimento del Unione, al fine di garantire continuità del lavoro da parte del personale assunto direttamente dall Unione,, il personale di cui trattasi viene trasferito agli enti recedenti secondo criteri stabiliti in un apposito accordo sindacale sottoscritto fra le parti prima dello scioglimento. 4. Nel caso in cui il personale trasferito o assunto direttamente gli venga riconosciuta una inidoneità parziale o totale allo svolgimento delle mansioni di cui alle declaratorie professionali, l Unione, ovvero gli enti aderenti al Unione provvedono alla verifica congiunta della possibilità di utilizzare il lavoratore inidoneo a svolgere le mansioni del proprio profilo in mansioni equivalenti, o, con il suo consenso, anche in mansioni di profilo di categoria inferiore presso la stessa Unione, ovvero presso gli enti aderenti al Unione. Solo ove ciò non sia realmente possibile, oppure nel caso che il dipendente sia dichiarato permanentemente inidoneo a svolgere qualsiasi proficuo lavoro, l Unione può procedere alla risoluzione del rapporto, corrispondendo al dipendente l'indennità sostitutiva del preavviso ai sensi dell'art. 21, comma 4-bis, introdotto dall'art. 13 del CCNL del Articolo 24 Segretario 1. L'unione ha un Segretario scelto dal Presidente. 2. Il Segretario svolge i compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi dell'unione in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti. Il Segretario sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l'attività. 3. Il Segretario inoltre: a) partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni dell assemblea e della Giunta e ne cura la verbalizzazione; b) può rogare tutti i contratti nei quali l'ente è parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali nell'interesse dell'ente;
11 c) esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti o conferitogli dal Presidente. 4. Il Segretario viene nominato dal Presidente al momento del suo insediamento. 5. Per l'esercizio di tali funzioni al Segretario dell'unione sarà corrisposto apposito compenso. Articolo 24 bis Il Dirigente apicale 1. Fino all entrata in vigore di un nuovo ordinamento nazionale della dirigenza pubblica ove sia prevista e disciplinata la figura del Dirigente Apicale degli Enti Locali, di cui all art. 14 comma 5 della Legge Regionale 4 febbraio 2016 n. 2, il Presidente dell Unione si avvale di uno dei Segretari dei Comuni associati di cui al precedente articolo; Articolo 25 Principi della partecipazione 1. L'unione assicura a tutta la popolazione residente il diritto di partecipare alla formazione delle proprie scelte politico-amministrative e favorisce l accesso alle informazioni, ai documenti ed agli atti formati o detenuti. Le forme della partecipazione e dell accesso sono stabilite da appositi regolamenti approvati dall Assemblea. 2. L Unione si impegna ad adottare e diffondere, con riguardo a tutte le attività di prestazione da essa direttamente od indirettamente assunte, lo strumento della carta dei servizi quale prioritario parametro offerto alla collettività per valutarne l effettiva qualità. Articolo 26 Principi in materia di servizi pubblici locali 1. L Unione gestisce i servizi pubblici locali di cui abbia la titolarità nelle forme previste dalla legge. 2. L Unione non può dismettere l esercizio di un servizio pubblico locale di cui abbia ricevuto la titolarità dai Comuni senza il loro preventivo consenso.
12 TITOLO IV FINANZA E CONTABILITA Articolo 27 Finanze dell Unione 1. L Unione ha autonomia finanziaria, nell ambito delle leggi sulla finanza pubblica locale, fondata sulla certezza delle risorse proprie e trasferite. 2. All'Unione competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad essa affidati. 3. Il Presidente dell Unione cura di presentare richiesta per l accesso a contributi disposti a favore delle forme associative. 4. Ogni deliberazione relativa al conferimento di funzioni e servizi all'unione deve prevedere i relativi trasferimenti di risorse umane, finanziarie e strumentali. Senza tale previsione e fino alla sua definizione la delibera di conferimento si considera inattuabile. Articolo 28 Bilancio e programmazione finanziaria 1. L Assemblea dell'unione delibera, entro i termini previsti per i Comuni, con i quali si coordina al fine di assicurarne la reciproca omogeneità funzionale dei rispettivi strumenti finanziari, il bilancio di previsione per l anno successivo ed il rendiconto di gestione. 2. Il bilancio è corredato di una relazione previsionale e programmatica e da un bilancio di previsione triennale. Il bilancio è redatto secondo i principi e le norme, per quanto compatibili, degli enti locali. Articolo29 Ordinamento contabile e servizio finanziario 1. L ordinamento contabile dell Unione e, in particolare, la gestione delle entrate e delle spese previste nel bilancio, sono disciplinati dalla legge e dal regolamento di contabilità approvato dall'assemblea dell Unione. Articolo 30 Revisione economica e finanziaria 1. L'Assemblea dell'unione elegge, ai sensi di legge, l'organo di revisione economicofinanziario che, nell'espletamento delle sue funzioni, ha diritto di accesso agli atti e ai documenti amministrativi e contabili dell'unione. Articolo 31 Affidamento del servizio di tesoreria 1. Il servizio di tesoreria dell Ente è affidato mediante la procedura prevista dalla vigente normativa in materia. Articolo 32 Atti regolamentari 1. Ove necessario, sino all emanazione di propri regolamenti, l Assemblea può deliberare, su proposta della Giunta, l adozione provvisoria dei regolamenti in vigore presso Comuni partecipanti all Unione.
13 TITOLO V NORME TRANSITORIE E FINALI Articolo 33 Inefficacia delle norme regolamentari comunali incompatibili 1. Il trasferimento di funzioni comunali all'unione determina, salvo diversa volontà espressa recata negli atti di trasferimento e fatti comunque salvi i diritti dei terzi, l'inefficacia delle normative comunali dettate in materia. Tali effetti si producono dal momento in cui divengono esecutivi gli atti dell'unione deputati a surrogare le disposizioni normative comunali. 2. Gli organi dell'unione curano di indicare, adottando gli atti di propria competenza, le normative comunali rese, in tutto o in parte, inefficaci. Articolo 34 Proposte di modifica dello statuto 1. Le deliberazioni di revisione dello Statuto sono approvate dall Assemblea dei Sindaci nel rispetto di quanto stabilito dall art. 32, comma 4, del d.lgs. n. 267/2000. Articolo 35 Norma finale 1. Per quanto non espressamente disciplinato dal presente Statuto, si rinvia alle disposizioni vigenti in materia di enti locali. 2. Il presente Statuto è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna, nell Albo Pretorio on line dell Unione e dei Comuni aderenti per trenta giorni consecutivi e inviato al Ministero dell Interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli Statuti. 3. Il presente Statuto entra in vigore decorsi trenta giorni dalla pubblicazione dell Ente che per ultimo ha concluso tale procedura.
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