Didattica delle attività motorie per il benessere II (anziani)

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1 Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2005/2006 Didattica delle attività motorie per il benessere II (anziani) Crediti 9 Docenti Prof. Massimo Lanza Prof. Franco Larocca Prof. Bruno Sanguanini Anno II Semestre II Finalità generali Si propone di fornire le conoscenze utili all analisi delle logiche dell agire, dei mezzi e degli strumenti adottati per la progettazione e la promozione delle attività motorie nel ciclo di invecchiamento della popolazione, tenendo conto dei contesti e dell opera di Enti e servizi competenti. Focus speciale sono le teorie pedagogiche dell azione come fonte di sapere e progetto, rispetto agli ostacoli psico-educativi ed alla domanda di coordinamento dell agire educativo nella prospettiva dell inter-disciplinarità. Scoprire come le pratiche di comunicazione dal vivo o i consumi di letture, televisione, internet, telefonino, sono causa di fenomeni e dinamiche della comunicazione nella vita quotidiana che, modellando l interazione sociale (dal vivo e a distanza), concorrono a definire i vantaggi e le disuguaglianze comunicative di anziani/adulti/giovani. Obbiettivi formativi Introdurre gli studenti alla conoscenza delle caratteristiche motorie dei diversi tipi di invecchiamento, focalizzando gli effetti, i benefici ed i limiti delle attività motorie, onde saper applicare i criteri validi per la progettazione e conduzione delle pratiche per individui e gruppi in diversi contesti organizzativi. Acquisizione del sapere circa le metodologie educative, gli sviluppi attivi della mediazione, le prospettive pedagogiche e le qualità delle pratiche dell educatore motorio. Lo stato dei consumi di comunicazione dal vivo o via media da parte di anziano/adulto/giovane e maschile/femminile onde definire l eco-sistema delle interazioni sociali e le forme di vantaggio o disuguaglianza nell accesso alla comunicazione di pubblica utilità ed alle informazioni funzionali. Competenze finali Capacità di progetto e conduzione delle iniziative di promozione di stili di vita attivi, con specifico riguardo all età anziana, nei servizi degli enti pubblici e di istituzioni, anche in collaborazione con figure professionali. Conoscenza delle metodologie funzionali all azione educativa e capacità di operare sia per la ricerca

2 sull azione motoria/educativa sia per fronteggiare gli ostacoli psico-educativi all azione motoria, tanto nel tempo libero quanto nel lavoro. Comprendere il ruolo dei processi comunicativi nella vita quotidiana, quindi nel lavoro, nel tempo libero, nelle relazioni sociali; interpretare le ricerche empiriche sui consumi di mass media da parte di anziani/adulti/giovani; pianificare la comunicazione di pubblica utilità di istituzioni, servizi sociali, organizzazioni. Modalità dell Esame Questionario a risposte aperte e orale.

3 Modulo M-EDF/O1 DIDATTICA DELL'ATTIVITÀ MOTORIA PER PERSONE ANZIANE Ore: 32 Docente: dott. Massimo Lanza Finalità del Modulo Il corso ha lo scopo di fornire conoscenze sul ruolo delle attività motorie nell'invecchiamento di successo e competenze relative a progettazione, programmazione e conduzione di attività motorie per persone anziane anche in contesti che prevedano l integrazione di Enti e competenze diverse. L insegnamento prevede una stretta articolazione, oltre che con gli altri contributi del corso integrato, anche con le competenze proposte dai corsi precedenti, in particolare Attività motorie e sportive per persone anziane e con il successivo corso relativo a monitoraggio e valutazione. Obiettivi Gli studenti dovranno conoscere: le caratteristiche motorie dei diversi tipi di invecchiamento; effetti, benefici e limiti delle attività motorie nelle persone anziane; conoscere e saper applicare: criteri di progettazione e metodi di conduzione delle attività motorie per individui e gruppi di persone anziane in diversi contesti organizzativi; criteri di progettazione di attività integrate per la promozione di stili di vita attivi con specifico riguardo all età anziana. Argomenti didattici Caratteristiche Effetti e limitazioni dell'esercizio fisico nell anziano sano e in alcune delle principali patologie geriatriche.. Analisi dei bisogni e definizione degli obiettivi delle attività motorie per le diverse categorie funzionali di persone anziane. Tipologie di attività motorie rivolte alla opolazione anziana. La programmazione individualizzata e collettiva dell attività motoria adattata alle diverse tipologie di persone anziane. Progettazione di iniziative integrate per la promozione di stili di vita attivi rivolte ad anziani. Competenze finali Alla conclusione del modulo lo studente dimostrerà la capacità di progettare e condurre iniziative per la promozione di stili di vita attivi, con specifico riguardo all età anziana, anche in collaborazione con diversi Enti e figure professionali. Fonti obbligatorie di studio Materiali didattici (reperibili nel sito internet della Facoltà) forniti dal Docente. Bibliografia di approfondimento Tudor-Locke C. (2003), Functional Fitness for Older Adults (FFOA)-Resource Manual, in Canadian Center for Activity and Aging. Website:

4 Cotton R.T. (1998), Exercise for older adults. American Council on Exercise's guide for fitness professionals, in Human Kinetics. Aa.Vv. (1998), Exercise and Physical Activity for Older Adults - Position Stand, in Adults Medicine & Science in Sports & Exercise, Volume 30, Number 6, June. Cherubini A., Rossi R., Senin U. (2002), Attività fisica ed invecchiamento, EdiSES, Napoli. Recapito Docente: massimo.lanza@univr.it

5 Modulo M-PED/03 PEDAGOGIA SPECIALE Ore: 16 Docente: prof. Franco Larocca Finalità del Modulo Introdurre lo studente ai fondamenti disciplinari con la conoscenza dei pre-requisiti della ricerca, le basi metodologiche, le coordinate dell azione educativa e le prospettive di inter-disciplinarità. Particolare attenzione sarà prestata alle teorie pedagogiche dell azione come fonte di sapere, al progetto in situazione, agli ostacoli psico-educativi. Obiettivi Studio dell azione motoria e dell educatività nella prassi motoria. Approfondimento della prospettiva dell osservabilità dell agire educativo alla luce degli effetti formativi, delle interferenze culturali, delle mediazioni pedagogiche. Analisi delle qualità dell educatore motorio. La differenziazione educativa sulla base del contesto e delle situazioni di vita. Argomenti didattici L educatività nell azione motoria. Livelli di osservabilità. Gli errori cognitivi. Le interferenze della sfera affettiva. Effetto Pigmalione e altri effetti. L inferenza analogica. La ridondanza e i mediatori. Il dialogo corporeo in conformità alle pratiche motorie (lavoro, sport, ricreazione, ecc.). I limiti e gli sviluppi della formalizzazione scientifica. Competenze finali Operare in termini di programmazione didattica e progetto di conduzione di attività motorie. Comprendere le logiche dell agire educativo e le teorie dell azione come fonte di sapere. Saper operare per la ricerca sull azione motoria/educativa e fronteggiare gli ostacoli psico-educativi all azione motoria nel tempo libero e nel lavoro. Fonti obbligatorie di studio Larocca F. (2000), Pedagogia Speciale, Erickson, Trento. Bibliografia di approfondimento Altre Fonti di studio saranno indicate dal Docente con l avvio del Corso. Recapito Docente: franco.larocca@univr.it

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7 Modulo: SPS/08 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI COMUNICATIVI Ore: 24 Docente: prof. Bruno Sanguanini Finalità del Modulo Introduzione alla sociologia dei fenomeni e delle dinamiche della comunicazione nella vita quotidiana alla luce dei processi comunicativi che investono gli anziani/adulti/giovani nell interazione sociale sia dal vivo che a distanza. Scoperta delle differenze comunicative nei mondi vitali e dei prodotti formalizzati dai mass media. Le forme condivise di rappresentazione sociale degli stili comunicativi delle fasce di popolazione. I consumi di lettura e di televisione. La costruzione sociale dei modelli di comunicazione nel tempo lavorativo, tempo libero, servizi sociali. Obbiettivi Introduzione all analisi dell interazione mediata e del ruolo dei mass media rispetto al cicli di vita. Il posto della stampa o della televisione nella costruzione sociale del senso di realtà. I consumi di media da parte di anziano/adulto/giovane e maschile/femminile. dei mass media nella definizione dell eco-sistema sociale e dello stile di vita. Comprensione degli stati di vantaggio o disuguaglianza nell accesso alla comunicazione di pubblica utilità ed alle informazioni funzionali alla vita quotidiana ed al benessere. Focus: ricerca empirica sul corpo come medium di relazione sociale. Argomenti didattici Il posto della comunicazione dal vivo e dell interazione mediata nella vita quotidiana. Teorie della diffusione, pratiche di consumo, conseguenze sociali del ruolo dominante del Media System. I mezzi, i codici e le pratiche della comunicazione (dal vivo e mediata) nel lavoro e nel tempo libero, nella sfera pubblica e nel privato. Letture, televisione, telefonino nella vita di anziani/adulti/giovani secondo le statistiche ufficiali e le ricerche sociologiche. Lo stato di realtà dei servizi di comunicazione pubblica e istituzionale. La comunicazione nelle reti, con il corpo, con i new media. Competenze finali Conoscenza degli studi sociologici sulla comunicazione sia dal vivo che a distanza. Saper comprendere il ruolo dei processi comunicativi nella vita quotidiana, quindi nel lavoro, nel tempo libero, nelle relazioni sociali. Capacità di leggere interpretare le ricerche empiriche sui consumi di mass media da parte di anziani/adulti/giovani. Saper analizzare l offerta di comunicazione di pubblica utilità da parte di istituzioni, servizi sociali, organizzazioni, nel quadro delle politiche di welfare e di wellness. Capacità di progetto, piano e controllo delle politiche di comunicazione/informazione via media. Fonti obbligatorie di studio

8 Materiali didattici (reperibili nel sito internet della Facoltà) forniti dal Docente. Silverstone R. (2002), Perché studiare i media?, il Mulino, Bologna. Bibliografia di approfondimento Thompson J.B. (1998), Mezzi di comunicazione e modernità, il Mulino, Bologna. Faccioli F. (2000), Comunicazione pubblica e cultura del servizio, Carocci, Roma. Sanguanini B. (2002), Grande Fratello: istruzioni per l uso, Cleup, Padova Silverman D. (2002), Come fare ricerca qualitativa, Carocci, Roma. Scannagatta S., a cura di (2004), Classi e cittadinanza nei servizi sociali, il Mulino, Bologna. Recapito Docente: bruno.sanguanini@univr.it