A TUTTI GLI APPALTATORI

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1 ALLEGATO A A TUTTI GLI APPALTATORI Preliminare DUVRI OGGETTO: Nota preliminare al Documento Unico di Valutazione dei Rischi d Interferenza (DUVRI) Si comunica quanto segue ai fini di orientare la proposta di offerta di lavori e/ o di prestazioni, da parte dell Appaltatore di beni e/o di servizi. Tali informazioni saranno dettagliate e coordinate, elaborando unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare le interferenze, dopo l aggiudicazione della gara di appalto ai fini della sottoscrizione del contratto. La valutazione dei rischi generale è stata effettuata in Azienda ai sensi dell art.4 D.Lgs.626/94 ed è stata riformulata ai sensi dell Art. 28 del Dlgs 81/08, relativamente a quest ultimo Decreto sono in corso gli aggiornamenti necessari. Il documento è consultabile presso il S.P.P. Aziendale, in via Taverna n 49, del quale è responsabile il Dr. Pugliese Franco, tel e dove sono a disposizione, gli aggiornamenti, le analisi, gli studi specifici riguardanti l attività Aziendale. Qui riportiamo le CONDIZIONI di base da rispettare per ogni intervento nelle aree Aziendali, e l INDIVIDUAZIONE di rischi tipici ospedalieri e non ospedalieri che possono coinvolgere anche le attività in appalto, al fine di valutazione congiunta delle possibili interferenze e dei provvedimenti necessari. In caso di appalto, l incaricato dell Azienda ed il Responsabile della Ditta appaltatrice definiranno un Documento unico di valutazione dei rischi d interferenza (DUVRI) combinato ed approvato da entrambi le parti come specificato nel contratto di appalto. Deve essere cura della Ditta appaltatrice e di tutto il personale esterno in genere adottare tutte le precauzioni richieste dalla prudenza, dalla legislazione e dalle norme di buona tecnica e di sicurezza al fine di eliminare o ridurre al minimo i rischi, anche con l adozione dei dispositivi di protezione individuale necessari. In linea generale, nell intento di eliminare ogni possibile rischio dovuto ad interferenze delle attività del committente e dell appaltatore: si raccomanda di segnalare eventuali manchevolezze e di richiedere informazioni in caso di dubbio. si ricorda comunque l obbligo della valutazione dei rischi da parte Vostra. si ricorda, infine, l obbligo da parte Vostra di fornire durante la RIUNIONE PER IL COORDINAMENTO DELLA SICUREZZA E LA VALUTAZIONE DELLE INTERFERENZE le informazioni relative ai rischi da Voi indotti e dei Vostri requisiti tecnico-professionali. Rev. 01 del 09/09/ SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE AUSL PC - Pag. 1 di 22

2 ATTIVITÀ SVOLTE NEI LUOGHI OSPEDALIERI ATTIVITÀ SVOLTE NEI LUOGHI NON OSPEDALIERI Condizioni e precauzioni generali Viene svolta in prevalenza attività sanitaria di assistenza diretta all utente, attività di diagnostica e di laboratorio. Attività a supporto di quella prevalente. Nei luoghi non ospedalieri, es. poliambulatori, guardie mediche uffici, viene in generale svolta attività sanitaria ambulatoriale di assistenza all utente, attività di diagnostica e di prelievi del sangue. ATTIVITA DI SUPPORTO attività tecnica, logistica, amministrativa di supporto, con differenti autorizzazioni di accesso. COMUNICAZIONI DI ACCESSO E CONTROLLO Le operazioni in loco devono essere sempre anticipate e concordate con il personale preposto al controllo dell appalto / dei lavori e del personale preposto di reparto, anche al fine di tutela dai rischi specifici sotto elencati Il personale della Ditta deve essere riconoscibile tramite tessera di riconoscimento esposta bene in vista sugli indumenti, corredata di fotografia, e contenente le generalità del lavoratore, l'indicazione del datore di lavoro e dell impresa in appalto, come ad es.: Cognome e Nome del lavoratore n. matricola Impresa Sede P. IVA Tessera di riconoscimento (articolo 6, comma 1, Legge n. 123/07) in conformità con provvedimento 23/11/06 del Garante per la Protezione dei dati Personali SERVIZI IGIENICI PRONTO SOCCORSO ALLARME INCENDIO EVACUAZIONE APPARECCHI TELEFONICI Ogni intervento in locali dove si svolge regolare attività sanitaria deve essere anticipato e concordato col personale sanitario ed appositamente autorizzato. E prevista la presenza di personale dell Azienda Ospedaliera per controllo e supervisione della consegna. Ogni interferenza con impianti dovrà essere comunicata e gestita con la supervisione del Servizio Attività tecniche e dei suoi operatori in servizio di pronta reperibilità ( elettricisti, meccanici-idraulici, muratori, ecc). Ogni situazione di pericolo va segnalata al personale individuato preposto. I servizi igienici per gli operatori della Ditta appaltatrice sono disponibili lungo i percorsi dell ospedale o Servizi territoriali accessibili al pubblico. Tutte le Aziende appaltatrici devono disporre della dotazione prevista da DM 388/2003 in ragione della classe di appartenenza. Negli ospedali è possibile fruire delle prestazioni sanitarie della struttura es. Pronto Soccorso. Nei luoghi non ospedalieri non è presente un pronto soccorso, in caso di necessità rivolgersi al personale sanitario presente. In caso di allarme da dispositivo acustico-visivo o per evidenza diretta, seguire le istruzioni del personale di servizio, e la segnaletica di esodo verso luoghi sicuri Gli operatori sono tenuti a leggere le istruzioni riportate sulle planimetrie d emergenza esposte in ogni zona, prima di iniziare ad operare. Gli appaltatori sono responsabili delle proprie attrezzature e materiali che non devono formare intralcio o impedimento o pericolo di incendio lungo le vie di esodo. Nei reparti ospedalieri è disponibile un telefono sia per l emergenza che per le comunicazioni aziendali.

3 UTILIZZABILI Per le chiamate esterne occorre richiedere al centralino la connessione, solo per motivi strettamente di servizio. Non si possono abbandonare i rifiuti nell area ospedaliera e non si RIFIUTI può usufruire dei cassonetti e aree di stoccaggio dell azienda. I rifiuti prodotti ed il materiale non più utilizzabile di proprietà dall Appaltatore devono essere smaltiti, secondo le norme vigenti, a cura e spese della stessa Ditta, immediatamente. Per la circolazione nelle aree esterne a strutture sanitarie occorre VIABILITÀ E SOSTA attenersi alla segnaletica stradale ed a quella specifica. Nelle zone dove è previsto il passaggio di carrelli, di mezzi motorizzati, di autoveicoli si raccomanda di prestare tutta la necessaria attenzione. All interno dell Azienda la circolazione con mezzi motorizzati deve avvenire a bassissima velocità onde scongiurare incidenti. Non sostare, non ingombrare e non intralciare le aree di sosta per i mezzi di soccorso; gli idranti devono essere accessibili e deve essere consentita la loro manovra da parte di operatori. AMBIENTI CONFINATI O PERICOLOSI Vi sono ambienti, intercapedini e cunicoli destinati al passaggio di impianti ai quali si deve accedere per attività di manutenzione, di pulizia e di controllo. L accesso è sottoposto al permesso di accesso, con rigide condizioni di sicurezza, che deve essere rilasciato dal Servizio Attività Tecniche. Rischi ubiquitari da interferenza Agenti chimici e cancerogeni Agenti biologici Infortuni o esposizione all uso di reagenti di laboratorio, disinfettanti, decontaminanti, gas anestetici e farmaci antiblastici. I reparti dove sono presenti queste sostanze sono, ad esempio, i laboratori di analisi, anatomia patologica, l oncologia, l ematologia, gli ambulatori, le sale operatorie, sale parto, gli ambienti dove si eseguono le disinfezioni degli strumenti. Una esposizione ai farmaci antiblastici per il personale non addetto alla preparazione o somministrazione potrebbe verificarsi solamente in caso di: Spandimento accidentale. Manutenzione alle cappe di aspirazione sotto cui ha luogo la preparazione. Manutenzione o pulizia nei locali di preparazione e somministrazione; in particolare nella pulizia dei servizi igienici frequentati dai pazienti trattati sono necessarie idonee protezioni personali. Per tutte queste eventualità l AUSL di Piacenza ha predisposto ed attua specifici protocolli di intervento che riducono la possibilità di esposizione per il personale non addetto a livelli del tutto trascurabili. I rischi correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali. Infortunio -precauzionalmente- in generale, dovuto all inalazione o al contatto con pazienti ed escreti / secreti o liquidi organici provenienti da persone affette da patologie infettive. E un rischio da ritenersi, in modo precauzionale, ubiquitario; gli ambienti a rischio non trascurabile sono i reparti di Malattie Infettive, Pneumologia, Sala Autoptica, Laboratorio di Microbiologia, Laboratorio di Anatomia Patologica, Pronto Soccorso, Radiologia. Concordare l accesso con i responsabili dell attività (Primario, Capo Sala, ecc.) in momenti ove sia ridotta la presenza di pazienti e di

4 materiali. I rifiuti sanitari sono raccolti in appositi contenitori rigidi, resistenti agli urti ed alle sollecitazioni, a tenuta, con indicata la scritta esterna rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, di apposito colore, collocati nei reparti e depositati provvisoriamente in locali dedicati. In caso di ferita anche lieve con aghi o taglienti infetti o in caso di contaminazione ( imbrattamento della cute, degli occhi,.) attenersi alle seguenti disposizioni: - Recarsi al Pronto Soccorso dell Ospedale e segnalare l accaduto. - Rispettare le regole interne che si applicano in tale caso e sottoporsi alla conseguente sorveglianza sanitaria definita dal Medico competente dell Appaltatore che segnalerà l accaduta al Medico Competente Coordinatore del Servizio di Prevenzione e Protezione della Ausl di Piacenza. I rischi correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali. Radiazioni ionizzanti Radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti Esposizione a radiazioni elettromagnetiche (raggi x o gamma) della stessa natura della luce o delle onde radio, dovute all uso di sistemi ed apparecchiature che comportano campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze alte (superiori a GHz). Le sorgenti di radiazioni ionizzanti possono essere differenti, in particolare si può essere in presenza di rischio da irradiazione (apparecchi RX e sorgenti sigillate), oppure in presenza di rischio anche (o solo) da contaminazione (sorgenti non sigillate). L impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti in ambito ospedaliero (macchine RX, sorgenti rappresentate da radioisotopi in forma sigillata e non) avviene solitamente nelle aree radiologiche tradizionali (Radiologia, Radioterapia, Medicina Nucleare), possono avvenire nei Comparti Operatori. L accesso alle Zone Controllate è segnalato e regolamentato mediante apposita cartellonistica. E FATTO DIVIETO AL PERSONALE NON AUTORIZZATO DI ACCEDERE ALLE ZONE CLASSIFICATE A RISCHIO identificate da apposita cartellonistica di avvertimento. Ogni informazione in merito potrà essere richiesta al dirigente responsabile della struttura aziendale interessata ed all Esperto Qualificato I rischi correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali (es. ambulatori odontoiatrici). Infortunio o esposizione legato all uso di sistemi ed apparecchiature sorgenti di campi magnetici statici ed in radiofrequenza, microonde, luce (visibile, ultravioletto, infrarosso). Sono in uso apparecchiature e sostanze che emettono radiazioni non ionizzanti e/o campi elettromagnetici di varia natura nei seguenti Reparti: - Sedi del Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale (marconiterapia, radarterapia, magnetoterapia a bassa frequenza, radarterapia) - Reparto di oculistica, c/o ospedale (laser) - Blocco Operatorio, c/o ospedale (laser) - Servizio di Radiologia, locali Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), Nei locali destinati a diagnostica con Risonanza Magnetica Nucleare le radiazioni sono dovute a presenza del campo magnetico statico continuo; si impone la massima attenzione poiché esso è SEMPRE ATTIVO: introdurre elementi metallici nelle stanze in cui è presente il magnete può condurre a seri danni alle apparecchiature e soprattutto al verificarsi di gravi incidenti qualora all interno sia presente il paziente. L accesso al locale sede di RMN avviene sole su autorizzazione da

5 parte del Servizio RMN, devono essere rispettate le disposizioni che impartite, occorre depositare, nell apposito armadio all ingresso, tutti gli oggetti metallici (soprattutto quelli ferromagnetici) nonché carte di credito, tessere magnetiche, cellulari ecc. Prima di accedere è comunque necessario compilare apposita la Scheda per ottenere l autorizzazione all ingresso. I rischi da radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali. Radiazioni laser Energia elettrica Incendio Infortunio dovuto alla presenza di apparecchi laser di Classe 3- Rischio moderato o Classe 4- Rischio elevato (pericolosi particolarmente per l occhio con osservazione diretta, riflessione speculare, diffusione: emettono un particolare tipo di luce(vis, UV o IR), in una sola direzione, concentrando grandi quantità di energia in breve tempo e in un punto preciso. Apparecchiature utilizzate in sale operatorie e ambulatori chirurgici dedicati a Oculistica. I rischi correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali. In ogni ambiente ospedaliero esistono impianti ed apparecchiature elettriche verificati e gestiti da personale interno qualificato. Ad eccezione dell impianto elettrico utilizzato per la connessione di apparecchiature, ogni manovra sugli impianti tecnologici è vietata nel modo più assoluto. Costituiscono eccezioni gli interventi su detti impianti per riparazioni o ampliamenti che possono essere eseguiti esclusivamente da ditte appaltatrici incaricate ed autorizzate ed in possesso dei necessari requisiti tecnico-professionali. I rischi correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali. LE STRUTTURE SANITARIE SONO CONSIDERATE LUOGHI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENDIO A CAUSA DELLA PRESENZA DI PERSONE AMMALATE CON DIFFICOLTA O IMPOSSIBILITA AL MOVIMENTO E CON TEMPI NECESSARIAMENTE LUNGHI IN CASO DI EVACUAZIONE. L evento incendio è connesso con maggiore probabilità a : -deposito ed utilizzo di materiali infiammabili / facilmente combustibili; -utilizzo di fonti di calore; -impianti ed apparecchi elettrici non controllati o non gestiti correttamente; -presenza di fumatori; -interventi di manutenzione e di ristrutturazione; -accumulo di rifiuti e scarti combustibili; -locali ove si eroga ossigeno / protossido di azoto. La distribuzione di questi gas medicali è realizzata in rete di tubazioni, nei locali sanitari i gas sono erogati da prese a muro, è possibile la presenza di bombole di ossigeno trasportabili; -locali ove si utilizzano liquidi infiammabili. Luoghi più pericolosi per un principio d incendio: locali sanitari, locali seminterrati, locali non presidiati I rischi correlati possono essere presenti anche nelle strutture sanitarie territoriali. L incendio in strutture sanitarie è un evento particolarmente pericoloso ed il rischio è in parte dovuto alla presenza di persone estranee all organizzazione come ad es.pazienti e visitatori che non conoscono a fondo i luoghi / sono limitati nei movimenti e nelle percezioni. E stato redatto un piano di emergenza aziendale ed un documento sintetico

6 relativo al mantenimento delle condizioni generali di sicurezza antincendio e per la gestione in generale dell emergenza nei cantieri aziendali che dovrà essere preso in visione dai lavoratori di ogni Ditta appaltatrice che opererà all interno dell Ausl di Piacenza. Esplosione Incidente dovuto a perdite di gas infiammabile (metano nelle centrali termiche, acetilene in bombola nelle officine meccaniche). Incidente dovuto alla presenza di quantitativi non trascurabili di vapori di sostanze infiammabili. I rischi correlati possono essere presenti anche nelle strutture sanitarie territoriali. Movimentazione carichi Infortuni connessi alla logistica del movimento delle merci all interno dell Ospedale. Le movimentazioni avvengono sia manualmente che con mezzi meccanici. I rischi correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali. Cadute Infortunio possibile in ogni luogo ospedaliero, particolarmente in presenza di pavimenti bagnati, ostacoli sui percorsi. Il rischio può essere sensibilmente ridotto dall uso di transenne, catene e cartelli mobili, che delimitano le aree interessate I rischi correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali. Cadute dall alto Infortunio possibile per lavori in altezza come ad es. attività di pulizia, di manutenzione e di ispezione che vengono svolte a soffitto, per infissi alti, in copertura. Possibile caduta sia di oggetti che delle persone stesse. Le coperture degli edifici ospedalieri sono differenziate per condizioni e attrezzature di ancoraggio: ogni accesso sarà preventivamente autorizzato da Servizio attività tecniche I rischi correlati possono essere presenti anche a livello delle strutture sanitarie territoriali. Si segnala inoltre che: - i lavori potranno riguardare interventi in zone con presenza di utenti con varie patologie; - le aree di lavoro potranno comportare i rischi sopra descritti (biologico, radiazioni, chimico, ecc.) - i lavori potranno essere concomitanti con altri, sia ad opera di personale interno sia di altre imprese; - potranno essere presenti in zona liquidi infiammabili e/o tossici, oppure rifiuti potenzialmente infetti; - per motivi sanitari, potrà essere necessaria una richiesta scritta di autorizzazione per l accesso a determinati luoghi anche se non menzionati tra le zone a rischio specifico.

7 Qualunque altra versione, che non corrisponde a questo documento originale, non avrà validità all interno dell Azienda scrivente. PRECAUZIONI PER PICCOLI LAVORI UTILIZZO DI VEICOLI A MOTORE Non è consentito la sosta di veicoli a motore all interno degli edifici. L utilizzo di veicoli a motore nell esecuzione dei lavori all esterno dei fabbricati deve avvenire con la massima prudenza per la possibile presenza di pedoni e soprattutto di persone ammalate trasportate ad esempio con carrozzine e barelle nel rispetto della segnaletica orizzontale e verticale presente. IN GENERALE In generale il personale incaricato di lavori all interno di luoghi Aziendali all arrivo deve: 1. presentarsi al Referente aziendale per i soggetti esterni (persona AUSL incaricata di seguire i lavori) 2. presentarsi alla Caposala / Medico in servizio / Dirigente, del luogo ove saranno eseguiti i lavori, segnalando il proprio arrivo 3. spiegare in che cosa consiste il lavoro che ci si appresta ad iniziare e chiedere se sussistono controindicazioni all inizio dei lavori 4. rispettare le indicazioni fornite dal personale sanitario / dirigente. In caso di assenza temporanea tutte le attrezzature ed i materiali potenzialmente a rischio devono essere messi in sicurezza. Al termine dei lavori tutte le attrezzature ed i materiali non utilizzati / da smaltire devono essere rimossi. In caso di evento pericoloso es. incendio 1. diramare l'allarme ai presenti ed al personale Ausl 2. collaborare alla soluzione degli eventi e seguire le disposizioni che verranno impartite. PROVVEDIMENTI ANTINCENDIO A CARATTERE GENERALE Utilizzo di fonti di calore Non introdurre fonti di calore se non autorizzate dal Referente aziendale per i soggetti esterni; solo se autorizzati tenere presente che: 1. I generatori di calore devono essere utilizzati in conformità alle istruzioni dei costruttori. 2. Speciali accorgimenti necessitano quando la fonte di calore è utilizzata per riscaldare sostanze infiammabili. 3. Evitare la costituzione di deposito di materiali nel locale in cui sono installati quadri elettrici, generatori di calore. Apparecchi individuali o portatili di riscaldamento: è vietato l uso di apparecchi di riscaldamento individuali o portatili se non preventivamente autorizzati dal Referente aziendale per i soggetti esterni. Presenza di fumatori 1. Occorre identificare le aree dove il fumare può costituire pericolo di incendio e disporne il divieto in quanto la mancanza di disposizioni a riguardo è una delle principali causa di incendi. 2. Nelle aree ove è consentito fumare mettere a disposizione portacenere. I portacenere non debbono essere svuotati in recipienti costituiti da materiali facilmente combustibili, né il loro contenuto deve essere accumulato con altri rifiuti. 3. Non deve essere permesso fumare nei depositi e nelle aree contenenti materiali facilmente combustibili od infiammabili. Rifiuti e scarti di lavorazione combustibili 1. I rifiuti non devono essere depositati, neppure in via temporanea, lungo le vie di esodo (corridoi, scale, disimpegni) o dove possano entrare in contatto con sorgenti di ignizione.

8 2. L'accumulo di scarti di lavorazione deve essere evitato ed ogni scarto o rifiuto deve essere rimosso giornalmente e depositato in un'area idonea preferibilmente all esterno dell'edificio. Aree non frequentate Le aree del luogo di lavoro che normalmente sono scarsamente frequentate da personale (es. cantinati, locali deposito) ed ogni area dove un incendio potrebbe svilupparsi senza poter essere individuato rapidamente, devono essere tenute libere da materiali combustibili non essenziali e devono essere adottate precauzioni per proteggere tali aree contro l accesso di persone non autorizzate. Mantenimento delle misure antincendio Specifici controlli vanno effettuati al termine dell'orario di lavoro affinché il luogo stesso sia lasciato in condizioni di sicurezza. Tali verifiche, in via esemplificativa, possono essere le seguenti: 1. controllare che tutte le porte resistenti al fuoco siano chiuse, qualora ciò sia previsto; 2. controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione; 3. controllare che tutte le fiamme libere siano spente o lasciate in condizioni di sicurezza; 4. controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi; 5. controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati correttamente depositati in luoghi sicuri o comunque in sicurezza. 6. i lavoratori devono segnalare al Referente aziendale per i soggetti esterni ogni situazione di potenziale pericolo di cui vengano a conoscenza. Lavori di manutenzione e di ristrutturazione 1. All inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l'esodo delle persone dal luogo di lavoro sia comunque garantito. 2. Alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l innesco di un incendio. 3. Particolare attenzione deve essere prestata dove si effettuano lavori a caldo (saldatura od uso di fiamme libere). Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. 4. Occorre che siano disponibili estintori portatili ed informare gli addetti al lavoro sull eventuale sistema di allarme antincendio esistente. 5. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci. 6. Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo autorizzato, sicuro e ventilato. I locali ove tali sostanze sono utilizzate devono essere ventilati e tenuti liberi da sorgenti di ignizione. Il fumo e l'uso di fiamme libere deve essere vietato quando s'impiegano tali prodotti. 7. L utilizzo di bombole di qualsiasi gas deve essere autorizzato dal Referente aziendale per i soggetti esterni; quando non sono utilizzate, devono essere depositate all'esterno del fabbricato in luogo protetto e ventilato. 8. Nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione. 9. Particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione e risistemazione di impianti elettrici e di adduzione di combustibile. Il Dirigente Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Dott. Franco Pugliese

9 Direzione Generale Dipartimento degli Staff U.O. Servizio Prevenzione e protezione Il direttore Dr. Franco Pugliese Allegato A REGOLAMENTO AZIENDALE per il mantenimento delle condizioni generali di sicurezza antincendio e per la gestione in generale dell emergenza nei cantieri aziendali Stato del documento: versione 01_ ultima revisione: Marzo 2002 Autore: Dott. Ing. Tommaso Nicolotti - SPP Verifica del regolamento: RSPP - Dott. Franco Pugliese Coordinatore U.O. Risorse Strumentali e Tecniche, Uorst - Dott. Ing. Franco Camia Approvazione del regolamento: Indice 1. Provvedimenti generali più urgenti per diminuire la probabilità di insorgenza di incendio 2. Corretto utilizzo di apparecchiature / dispositivi elettrici 3. Corretto utilizzo di gas compressi in bombola 4. Note preliminari alle procedure 5. Procedure generali da attuare in caso: 1. emergenza in generale 2. tranciatura / rottura di cavo elettrico, in bassa tensione 3. tranciatura / rottura di tubazione idrica 4. tranciatura / rottura di tubazione che trasporta gas medicali 6. Numeri telefonici utili. 7. Fonti informative di riferimento. 1. Provvedimenti generali più urgenti per diminuire la probabilità di insorgenza di incendio Rifiuti e scarti di lavorazione 1. I rifiuti non devono essere depositati, neppure in via temporanea, lungo le vie di esodo in particolare quelli combustibili / infiammabili non devono entrare in contatto con

10 sorgenti di ignizione. 2. L'accumulo di scarti combustibili / infiammabili provenienti dalle lavorazioni deve essere evitato ed ogni scarto o rifiuto deve essere rimosso periodicamente e depositato in un'area idonea all esterno dell'edificio. Bombole di gas in genere La normativa vigente non consente l impiego e l introduzione all interno nelle strutture sanitarie di bombole di gas combustibile. L utilizzo di bombole di gas non combustibili all interno di strutture sanitarie deve essere autorizzato; in generale al termine delle operazioni di utilizzo le bombole vanno messe in sicurezza; al termine della giornata lavorativa le bombole contenenti gas infiammabile / combustibile vanno collocate, in luogo protetto, all esterno dei fabbricati. Al termine dei lavori è vietato abbandonare bombole di qualsiasi natura. Aree non/poco frequentate Le aree del luogo di lavoro che normalmente non sono frequentate, oppure lo sono in misura minore (es. cantinati, locali deposito) ed ogni area dove un incendio potrebbe svilupparsi senza poter essere individuato rapidamente, devono essere tenute libere da materiali combustibili non essenziali e devono essere adottate precauzioni per proteggere tali aree contro l accesso di persone non autorizzate. Mantenimento delle misure antincendio Specifici controlli vanno effettuati al termine dell'orario di lavoro affinché il luogo stesso sia lasciato in condizioni di sicurezza. Tali operazioni, in via esemplificativa, possono essere le seguenti: 1. controllare che tutte le porte resistenti al fuoco siano chiuse; 2. controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione; 3. controllare che tutte le fiamme libere siano spente o lasciate in condizioni di sicurezza; 4. controllare che i rifiuti e gli scarti combustibili non costituiscano accumulo; 5. controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati correttamente depositati in luoghi sicuri; 6. i lavoratori devono segnalare ai superiori ogni situazione di potenziale pericolo di cui vengono a conoscenza. Lavori di manutenzione e di ristrutturazione 1. All inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l'esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito. 2. Alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l innesco di un incendio. 3. Particolare attenzione deve essere prestata dove si effettuano lavori a caldo (saldatura od uso di fiamme libere). Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. 4. Occorre che siano disponibili estintori portatili ed informare gli addetti al lavoro sull eventuale sistema di allarme antincendio esistente. 5. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci.

11 6. Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo sicuro e ventilato. I locali ove tali sostanze vengono utilizzate devono essere ventilati e tenuti liberi da sorgenti di ignizione. Il fumo e l'uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti. 7. Le bombole di gas, quando non sono utilizzate non devono essere depositate all'interno del luogo di lavoro bensì in luogo protetto e ventilato. 8. Nel luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione. 9. Al termine dei lavori il sistema di rivelazione ed allarme deve essere provato. 10. Particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione e risistemazione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile. 2. Corretto utilizzo di apparecchiature / dispositivi elettrici 1. Utilizzare dispositivi e componenti di impianto adeguati in locali bagnati /umidi. 2. Evitare di sovraccaricare le linee utilizzando prese doppie o triple. 3. Evitare di togliere la spina tirando il cordone. 4. Non calpestare cavi di alimentazione o schiacciarli con ruote di carrelli. 5. Controllare lo stato dei cavi, prese, spine chiedendone, se danneggiati, la sostituzione. 6. Evitare che i cavi transitino in prossimità di corpi o fluidi caldi. 7. Nel caso debba provvedersi ad una alimentazione provvisoria di una apparecchiatura elettrica, il cavo elettrico deve essere posizionato in modo da evitare possibili danneggiamenti / costituire intralcio. 8. Acquistare apparecchiature marchiate CE. 9. Consultare le istruzioni d uso prima di accendere una nuova apparecchiatura. 10. Controllare periodicamente, in base a quanto raccomandato dal costruttore, lo stato dell apparecchiatura e farla controllare se ha subito un danno. 11. Consentire una corretta circolazione dell aria alle apparecchiature non ostruendo le relative griglie di ventilazione. 12. Non esporre al sole o ad elevate temperatura le apparecchiature a meno che esse siano previste allo scopo. 13. I materiali facilmente combustibili ed infiammabili non devono essere collocati in prossimità di apparecchi di illuminazione in particolare dove si effettuano travasi di liquidi. 14. L utilizzo di apparecchi di riscaldamento portatili deve avvenire previo controllo della loro efficienza, in particolare legata alla corretta alimentazione. 15. Evitare il posizionamento di apparecchi scaldanti in prossimità di materiali infiammabili o

12 combustibili. 16. I quadri e gli interruttori elettrici devono essere sempre agevolmente accessibili, non accatastare materiali in loro prossimità. 17. Le riparazioni elettriche devono essere effettuate da personale competente e qualificato. 3. Corretto utilizzo di gas compressi in bombola 1. Le bombole devono essere provviste dell apposito cappellotto di protezione della valvola che deve rimanere sempre avvitato tranne quando la bombola è in uso. 2. Il gas va utilizzato tramite un riduttore di pressione. 3. Le valvole vanno aperte progressivamente e lentamente. 4. Devono essere maneggiate con cautela evitando urti violenti che possono comprometterne l integrità e la resistenza. 5. Per la loro movimentazione occorre usare un apposito carrello o altro sistema idoneo atto ad impedirne la caduta con conseguente alto rischio di rottura della valvola. Gli addetti alla loro movimentazione devono fare uso di mezzi individuali di protezione (guanti appropriati e scarpe antinfortunistiche con puntale di acciaio). 6. Nei luoghi di utilizzo le bombole devono rimanere sull apposito carrello ed agganciate al medesimo da catenella metallica; qualora fossero direttamente posizionate su un piano d appoggio, ad es. il pavimento, devono essere ancorate alla parete con una robusta catenella onde evitare la caduta accidentale, all interno dei locali si suggerisce di posizionare la bombola lungo la parete su cui è attestato l ingresso. 7. Le bombole non vanno lasciate in prossimità di porte, ascensori, luoghi di transito in genere, luoghi con oggetti pesanti in movimento, occorre evitare che esse siano alla portata di tutti. 8. Le bombole contenenti gas compressi, disciolti o liquefatti non vanno sottoposte a temperature superiori a 50 C, non vanno conservate in locali sotterranei o locali chiusi, bensì in luoghi freschi e ben ventilati. 9. Non lubrificare con oli o grassi i raccordi e nessun altra apparecchiatura o dispositivo di qualsiasi tipo destinato a venire in contatto con l ossigeno e/o il protossido di azoto: il contatto di questi gas, soprattutto se in pressione, con sostanze grasse può causare la loro autocombustione. 10. Usare esclusivamente apparecchi ed accessori costruiti con materiali idonei al contatto con il tipo di gas, es. all occorrenza usare chiavi antiscintillio; assicurarsi che questi dispositivi vengano mantenuti in ordine e ben puliti. 11. Non fumare o usare fiamme libere in situazioni che possono creare, anche indirettamente, atmosfere ricche di ossigeno o altri gas comburenti. In generale è opportuno individuare le aree

13 e/o le fasi di lavoro in cui è vietato fumare. 12. Al termine dell utilizzo della bombola ricordarsi di chiudere la valvola principale della bombola ed il rubinetto del dosatore. 13. Tutte le operazioni di installazione, manutenzione, utilizzo e controllo periodico del riduttore di pressione devono essere realizzate in conformità con quanto previsto dal costruttore e da personale idoneo. 14. Tenere separate le bombole piene da quelle vuote, lo stoccaggio promiscuo indiscriminato di bombole contenenti gas diversi può dare luogo a reazioni pericolose in caso di perdite di gas. 15. Non utilizzare ossigeno per: - far funzionare utensili pneumatici; - operazioni di gonfiaggio di attrezzature; - rinnovo dell aria in ambienti chiusi; - soffiaggio o spolveratura di macchine o vestiario; - altre operazioni nelle quali l ossigeno è pericoloso. 4. Note preliminari alle procedure o norme comportamentali Quanto esposto nelle procedure seguenti ha lo scopo di fornire indicazioni, a carattere generale, sulle azioni che si ritiene debbano attuate in occasione di alcuni eventi ritenuti potenzialmente pericolosi. Le tematiche trattate difficilmente si prestano ad indicazioni precise sia perchè la reazione delle persone al pericolo è molto soggettiva sia perchè gli eventi indesiderati presi in considerazione possono presentare, nella realtà, caratteristiche di pericolosità e dinamiche di accadimento molto diverse dai casi generali analizzati in questo documento; pertanto quanto indicato deve essere interpretato e recepito come punto di partenza per ulteriori analisi ed approfondimenti. Mediando dalle norme CEI, relative ai criteri da seguire per una corretta esecuzione degli impianti elettrici, pare opportuno fare presente che nessuna norma, per quanto accuratamente studiata, può garantire in modo assoluto l immunità delle persone e delle cose dai pericoli che possono caratterizzare una situazione di emergenza. Conseguentemente il recepimento e l applicazione delle norme comportamentali esposte può diminuire i rischi legati alla dinamica degli eventi, ma non evitare che circostanze accidentali eventualmente dovute anche ad effetti catastrofici o a comportamenti umani errati, possano determinare situazioni pericolose per le persone e per le cose. 5. Procedure / Norme comportamentali generali da attuare in caso di: 1. emergenza in generale nei cantieri 2. tranciatura / rottura di cavo elettrico, in bassa tensione 3. tranciatura / rottura di tubazione idrica 4. tranciatura / rottura di tubazione che trasporta gas medicali Note 1) i gas medicali trasportati sono: ossigeno (comburente), protossido di azoto (anestetico e comburente), aria compressa, aspirazione endocavitaria o vuoto (non è un gas); 2) le persone incaricate di attuare le azioni consigliate nelle procedure devono essere individuate nominalmente e comunicate agli interessati prima dell inizio dei lavori a cura delle Aziende appaltatrici e dei Servizi USL coinvolti.

14 PROCEDURA DI SICUREZZA IN CASO DI EMERGENZA IN GENERALE NEI CANTIERI Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITÀ 5. AZIONI DA ATTUARE 1. SCOPO Lo scopo di questa procedura e quello di tentare di minimizzare i disservizi ed i danni che possono verificarsi, a seguito di una emergenza da intendersi in generale nei cantieri, evitando che il personale di servizio sia colto impreparato di fronte all evento. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura è rivolta a tutto il personale di servizio che lavora nei cantieri ed a tutto il personale dipendente facente parte delle squadre che intervengono in caso di emergenza nei luoghi summenzionati. 3. RIFERIMENTI D.lgs 626/94 art. 9 comma 1; DM 10 marzo 1998 art RESPONSABILITÀ Le responsabilità inerenti questa procedura sono come di seguito specificate: azione responsabilità elaborazione Spp revisione verifica approvazione Direzione generale archiviazione informazione agli operatori interessati + Aziende appaltatrici 5. AZIONI DA ATTUARE Procedura da attuare nei cantieri, in generale, in caso di emergenza.

15 In caso di eventi indesiderati In generale, in caso di incidente / accadimento di eventi potenzialmente pericolosi, es. principio di incendio / rotture / guasti, che possono, se non prontamente controllati, impedire il normale svolgimento delle attività, occorre: 1-diramare l'allarme ai presenti avvisando del guasto o rottura; avvisare il personale Uorst in servizio o reperibile; 2-mettere in sicurezza le eventuali persone in difficoltà; 3-tentare di risolvere / controllare in sicurezza l'evento sfavorevole; all occorrenza chiedere l intervento di soccorritori esterni es. Vigili del Fuoco - tel 115 / Emergenza Urgenza Sanitaria - tel 118, attendere il loro arrivo in luogo sicuro; 4- collaborare alla soluzione degli eventi e seguire le disposizioni che verranno impartite. Il Direttore Sanitario del Presidio, o suo sostituto, può disporre l interruzione immediata dei lavori in appalto dandone motivata comunicazione al Direttore dei lavori (personale Uorst). In generale in caso di emergenza significativa all esterno del : La Direzione ospedaliera tramite i suoi delegati informa il Responsabile in loco dei servizi appaltati circa l esistenza di una emergenza in corso in servizi USL tale da poter pregiudicare il normale svolgimento dei lavori o la sicurezza degli addetti ai servizi appaltati oppure che il proseguimento dei lavori possono peggiorare l emergenza in atto. Il Responsabile in loco dei servizi medesimi, informato dell emergenza in corso, dispone: 1. l'interruzione immediata dei lavori; 2. l avviso di tutti gli addetti ai servizi ; 3. la messa in sicurezza delle macchine e delle attrezzature, in particolare: 1. spegnere le macchine operatrici in uso; 2. interrompere l erogazione dell acqua; 3. far scendere da ponteggi / scalette gli addetti; 4. se necessario, l'evacuazione dai luoghi di lavoro: in questo caso tutti gli addetti si devono recare, senza diffondere il panico, senza trasportare utensili, all esterno dell edificio e radunarsi nel luogo sicuro più vicino consentito dall emergenza in corso; il Responsabile in loco dei servizi conta i presenti, qualora non tutti fossero presenti avvisa il Servizio 118 (tel. 118) e dispone la ricerca delle persone mancanti in accordo con le squadre di soccorso; 5. si reca presso la Direzione Sanitaria ospedaliera per ottenere eventuali disposizioni; 6. i lavori potranno essere ripresi, pur con eventuali limitazioni, previa autorizzazione del Direttore Sanitario del Presidio o suo sostituto. In particolare, in caso di emergenza all interno di luoghi di lavoro ad uso esclusivo dell'appaltatore: 1. Il Responsabile in loco dei lavori appaltati informa sull'emergenza in atto immediatamente il Referente Ausl dell appalto, o il suo sostituto, che, se ritenuto necessario, coinvolge le unità aziendali ritenute utili. 2. il Responsabile in loco dei servizi appaltati avvisa all'occorrenza il pronto soccorso dell'ospedale ed i Vigili del Fuoco. In funzione di quanto sopra indicato il Responsabile in loco dei servizi appaltati, o il suo sostituto, deve preventivamente: 1. conoscere sempre l esatto numero dei lavoratori impegnati e la loro collocazione indicativa; particolare attenzione deve essere posta nei confronti degli addetti che lavorano in luoghi remoti e disporre conseguentemente una verifica periodica in detti luoghi;

16 2. disporre, in caso di emergenza, di un efficace sistema di avviso per avvisare tutti i lavoratori impegnati. PROCEDURA DI SICUREZZA IN CASO DI TRANCIATURA - ROTTURA DI CAVO ELETTRICO, IN BASSA TENSIONE, DURANTE OPERAZIONI DI DEMOLIZIONE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITÀ 5. AZIONI DA ATTUARE 1. SCOPO Lo scopo di questa procedura e quello di tentare di minimizzare i disservizi ed i danni che possono verificarsi, a seguito di tranciatura - rottura di cavo elettrico, in bassa tensione, durante operazioni di demolizione, evitando che il personale di servizio sia colto impreparato di fronte all evento. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura è rivolta a tutto il personale di servizio che lavora nei cantieri ed a tutto il personale dipendente facente parte delle squadre che intervengono in caso di emergenza nei luoghi summenzionati. 3. RIFERIMENTI D.lgs 626/94 art. 9 comma 1; DM 10 marzo 1998 art RESPONSABILITÀ Le responsabilità inerenti questa procedura sono come di seguito specificate: elaborazione revisione verifica approvazione archiviazione azione responsabilità Spp Direzione generale

17 informazione agli operatori interessati + Aziende appaltatrici 5. AZIONI DA ATTUARE CANTIERI Presidio Ospedaliero di TRANCIATURA - ROTTURA DI CAVO ELETTRICO, IN BASSA TENSIONE DURANTE OPERAZIONI DI DEMOLIZIONE SEQUENZA AZIONI INCARICATI 1 Chiunque si accorga della presenza di una persona in difficoltà Tutti deve diramare l' allarme e prestare un primo soccorso all'interessato con le dovute cautele. 2 Avvisare il Direttore del. Chi si accorge dell' evento 3 Terminare le fasi di demolizione che non possono essere interrotte per motivi di sicurezza, al loro termine interrompere le opere di demolizione. 4 Prestare soccorso in modo idoneo alle persone eventualmente infortunate o in difficoltà a seguito della tranciatura / rottura del cavo. Emergenza sanitaria tel. 118; Vigili del Fuoco tel Interrompere cautelativamente l' eventuale erogazione dell' acqua nell' area sede dell' incidente. 6 Avvisare dell' accaduto il gestore degli impianti tecnici Azienda Giglio tel. 7 Inviare sul posto uno specialista in impiantistica elettrica con il compito di intervenire in modo adeguato. 8 Convocare sul posto dell' incidente un tecnico elettrico specialista del Servizio Tecnico Ospedaliero, 9 Disporre le verifiche del caso presso i servizi ospedalieri potenzialmente interessati dall' incidente e sopperire alle loro eventuali necessità dando priorità ai servizi operatori, terapie intensive, pronto soccorso. 10 La ripresa delle opere di demolizione deve avvenire solo previo consenso del Direttore Sanitario e/o del Responsabile della Gestione complessiva del Presidio sentito il Servizio tecnico ospedaliero. Fine procedura. Incaricati del Incaricati del Incaricati del Incaricati del Azienda Giglio Azienda Giglio Tecnico ospedaliero Direttore del

18 PROCEDURA DI SICUREZZA IN CASO DI TRANCIATURA - ROTTURA DI TUBAZIONE IDRICA DURANTE OPERAZIONI DI DEMOLIZIONE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITÀ 5. AZIONI DA ATTUARE 1. SCOPO Lo scopo di questa procedura e quello di tentare di minimizzare i disservizi ed i danni che possono verificarsi, a seguito di tranciatura - rottura di tubazione idrica durante operazioni di demolizione, evitando che il personale di servizio sia colto impreparato di fronte all evento. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura è rivolta a tutto il personale di servizio che lavora nei cantieri ed a tutto il personale dipendente facente parte delle squadre che intervengono in caso di emergenza nei luoghi summenzionati. 3. RIFERIMENTI D.lgs 626/94 art. 9 comma 1; DM 10 marzo 1998 art RESPONSABILITÀ Le responsabilità inerenti questa procedura sono come di seguito specificate: azione responsabilità elaborazione Spp revisione verifica approvazione Direzione generale archiviazione informazione agli operatori interessati + Aziende appaltatrici 5. AZIONI DA ATTUARE

19 CANTIERI Presidio Ospedaliero di TRANCIATURA - ROTTURA DI TUBAZIONE IDRICA DURANTE OPERAZIONI DI DEMOLIZIONE SEQUENZA AZIONI 1 Chiunque si accorga della presenza di una persona in difficoltà deve diramare l' allarme e prestare un primo soccorso all' interessato con le dovute cautele. 2 Non interagire con apparecchiature elettriche qualora si fosse bagnati. 3 In caso di abbondante perdita di acqua spegnere le apparecchiature elettriche in utilizzo nel locale / area interessata dall' evento. 4 Prestare attenzione alle eventuali apparecchiature elettriche presenti nell' area interessata e che non possono essere subito INCARICATI Tutti Tutti Tutti Tutti spente. 5 Avvisare il Direttore del. Chi si accorge dell' evento 6 Valutare la possibilità di tamponare la perdita. Incaricati del 7 Avvisare dell' accaduto il gestore degli impianti tecnici Azienda Giglio tel 8 Inviare sul posto uno specialista in impiantistica idraulica con il compito di intervenire in modo adeguato. 9 Convocare sul posto sede dell' evento un tecnico meccanico specialista del Servizio Tecnico Ospedaliero, 10 Disporre le verifiche del caso presso i servizi ospedalieri potenzialmente interessati dall' evento e sopperire alle loro eventuali necessità dando priorità ai servizi operatori, terapie intensive, pronto soccorso. 11 La ripresa dei lavori nel locale / area allagata può avvenire solo quando si è verificata in tale area l' assenza di rischi dovuti all' utilizzo di apparecchiature elettriche qualora tale utilizzo fosse indispensabile. 12 La ripresa delle opere di demolizione deve avvenire solo previo consenso del Direttore Sanitario e/o del Responsabile della Gestione complessiva del Presidio sentito il Servizio tecnico ospedaliero. Fine procedura. Incaricati del Azienda Giglio Azienda Giglio Tecnico ospedaliero Direttore del Direttore del PROCEDURA DI SICUREZZA IN CASO DI TRANCIATURA - ROTTURA DI TUBAZIONE CHE TRASPORTA GAS MEDICALI DURANTE OPERAZIONI DI DEMOLIZIONE

20 Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITÀ 5. AZIONI DA ATTUARE 1. SCOPO Lo scopo di questa procedura e quello di tentare di minimizzare i disservizi ed i danni che possono verificarsi, a seguito di tranciatura - rottura di tubazione che trasporta gas medicali durante operazioni di demolizione, evitando che il personale di servizio sia colto impreparato di fronte all evento. 2. CAMPO DI APPLICAZIONE La procedura è rivolta a tutto il personale di servizio che lavora nei cantieri ed a tutto il personale dipendente facente parte delle squadre che intervengono in caso di emergenza nei luoghi summenzionati. 3. RIFERIMENTI D.lgs 626/94 art. 9 comma 1; DM 10 marzo 1998 art RESPONSABILITÀ Le responsabilità inerenti questa procedura sono come di seguito specificate: azione responsabilità elaborazione Spp revisione verifica approvazione Direzione generale archiviazione informazione agli operatori interessati + Aziende appaltatrici 5. AZIONI DA ATTUARE CANTIERI Presidio Ospedaliero di

21 TRANCIATURA - ROTTURA DI TUBAZIONE CHE TRASPORTA GAS MEDICALI DURANTE OPERAZIONI DI DEMOLIZIONE SEQUENZA AZIONI INCARICATI 1 Chiunque si accorga della presenza di una persona in difficoltà Tutti deve diramare l' allarme e prestare un primo soccorso all' interessato con le dovute cautele. 2 Interrompere le operazioni di demolizione. Incaricati 3 Attenzione alle cause che possono favorire un incendio, impedire Tutti la vaporizzazione di liquidi infiammabili. 4 Nell'area sede dell' incidente disattivare tutte le apparecchiature Tutti elettriche accese incluso quelle illuminanti. 5 Favorire il maggior numero possibile di ricambi d' aria. Incaricati 6 Abbandonare il luogo sede dell' incidente. Tutti 7 Impedire l' accesso all'area alle persone non addette alla Incaricati soluzione dell' emergenza. 8 Avvisare il Direttore del. Incaricati 9 Avvisare dell' accaduto il gestore degli impianti tecnici Azienda Giglio tel 10 Inviare sul posto uno specialista in impiantistica meccanica con il compito di intervenire in modo adeguato accertandosi in primo luogo della natura del gas in dispersione. 11 Convocare sul posto sede dell' evento un tecnico meccanico specialista del Servizio Tecnico Ospedaliero, 12 Disporre le verifiche del caso presso i servizi ospedalieri potenzialmente interessati dall' evento e sopperire alle loro eventuali necessità dando priorità ai servizi operatori, terapie intensive, pronto soccorso. 13 La ripresa dei lavori nel locale / area interessata può avvenire solo quando si è certi della soluzione dell' incidente e dell assenza di concentrazioni pericolose di ossigeno / protossido di azoto. 14 La ripresa delle opere di demolizione deve avvenire solo previo consenso del Direttore Sanitario e/o del Responsabile della Gestione complessiva del Presidio sentito il Servizio tecnico ospedaliero. Fine procedura. Incaricati del Azienda Giglio Azienda Giglio Tecnico ospedaliero Direttore del Direttore del 6. Numeri di telefono Ausl utili: Sede Ospedale Direzione Igienico - org Direzione infermieristica Pronto soccorso Servizio tecnico Piacenza segreteria: SPP Piacenz segreteri

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