VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

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1 CITTÀ DI ALBA (Provincia di Cuneo) VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 86 del 27/12/2012 OGGETTO: Adeguamento dei Criteri Comunali di cui all art.8, comma 3, del D.Lgs n.114/98 ed all art. 4, comma 1, della legge regionale sul commercio, ai sensi della deliberazione del Consiglio Regionale n del 20 novembre L anno duemiladodici addì ventisette del mese di dicembre alle ore 17:00 nella solita sala delle riunioni. Previo esaurimento delle formalità prescritte dallo Statuto e dal regolamento consiliare, sono stati per oggi convocati i componenti di questo Consiglio comunale in seduta ORDINARIA di prima convocazione, nelle persone dei signori: N. Cognome e nome Presente Assente N. Cognome e nome Presente Assente 1. BO Carlo X 2. BONARDI Pierangelo X 3. CANOVA Mario X 4. CASTELLENGO Carlo X 5. CAVALLI Sebastiano X 6. DI LIDDO Elena X 7. FERRERO Bruno X 8. GARASSINO Luigi X 9. GATTO Alberto X 10. GIACHINO Roberto X 11. GIOVANNINI Marta X 12. MAGLIANO Luca X 13. MARELLO Maurizio X 14. PAGLIERI Lorenzo X 15. PANERO Giovanni Battista X 16. PRUNOTTO Leonardo X 17. RICCA Adolfo X 18. TIBALDI Claudio X 19. TRIPALDI Fabio X 20. TROVA Roberto X 21. ZUNINO Roberto X Con l intervento e l opera del signor D AGOSTINO dott. Francesco, Segretario Generale. Giustificano l'assenza i Consiglieri signori: ===. Risultano presenti gli Assessori Sigg.. Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, la dott.ssa CAVALLI Sebastiano, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell oggetto suindicato.

2 OGGETTO: Adeguamento dei Criteri comunali di cui all art.8, comma 3, del D.Lgs n.114/98 ed all art. 4, comma 1, della legge regionale sul commercio, ai sensi della deliberazione del Consiglio regionale n del 20 novembre Il Sindaco, Assessore all Urbanistica, riferisce: Il D.L. 24 gennaio 2012 n. 1, Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività, convertito in L. n. 27 del 24 marzo 2012, prevede, al comma 4 dell art. 1, quanto segue: I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni si adeguano ai principi e alle regole di cui ai commi 1, 2 e 3 entro il 31 dicembre 2012, fermi restando i poteri sostituitivi dello Stato ai sensi dell'articolo 120 della Costituzione. A decorrere dall'anno 2013, il predetto adeguamento costituisce elemento di valutazione della virtuosità degli stessi enti ai sensi dell'articolo 20, comma 3, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n A tal fine la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell'ambito dei compiti di cui all'articolo 4, comunica, entro il termine perentorio del 31 gennaio di ciascun anno, al Ministero dell'economia e delle finanze gli enti che hanno provveduto all'applicazione delle procedure previste dal presente articolo. In caso di mancata comunicazione entro il termine di cui al periodo precedente, si prescinde dal predetto elemento di valutazione della virtuosità Recentemente con deliberazione del Consiglio regionale n del 20 novembre 2012, pubblicata sul B.U.R.P. il 6 dicembre 2012 n. 49, in vigore dal 7 dicembre 2012, sono state approvate modifiche all allegato A alla deliberazione del Consiglio Regionale n del 29 ottobre 1999, come modificato dall allegato A alla deliberazione del Consiglio Regionale n del 23 dicembre 2003 e dall allegato A alla deliberazione del Consiglio Regionale n del 24 marzo Il 2 comma delle Ulteriori disposizioni introdotte con la DCR n del 20 novembre 2012, prevede che I comuni che all entrata in vigore della presente normativa abbiano adottato, nel rispetto dell allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 24 marzo 2006, n , i criteri di cui all articolo 8, comma 3 del d.lgs. 114/1998 e l adeguamento degli strumenti urbanistici ai sensi dell articolo 6, comma 5 del d.lgs. 114/1998 e dell articolo 4 della l.r. 28/1999, secondo le procedure indicate all articolo 29 dell allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 29 ottobre 1999, n , come modificato ed integrato dall allegato A della deliberazione del Consiglio regionale 23 dicembre 2003, n e dall allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale 24 marzo 2006, n , non sono tenuti ad un adeguamento obbligatorio alle presenti norme ad eccezione dei casi in cui sia accertato un evidente contrasto con le norme a tutela della concorrenza e del mercato; in tale caso, fatto salvo quanto previsto al comma 3, i comuni adottano un proprio provvedimento secondo le procedure previste nel suddetto articolo 29, esclusivamente con riferimento alle parti non conformi e nel rispetto delle norme di cui all articolo 1 del d.l. 1/2012 convertito dalla l. 27/2012. Si evidenzia che la citata disposizione di cui al 4 comma dell art 1 del D.L. 1/2012, conv. con L. 27/2012 che subordina, di fatto, all avvenuto adeguamento della programmazione commerciale comunale alle norme liberalizzanti di cui alla medesima legge, il mantenimento del requisito di virtuosità della gestione contabile, ai sensi dell art 20, comma 3 della legge 111/2011, rende necessario provvedere a verificare la congruità dei Criteri comunali vigenti ai principi introdotti dal D.L. 1/2012 conv. con L. 27/2012. Com è noto con il Decreto legislativo n. 114 del 31 marzo 1998 Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dell art. 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997 n. 59 è entrata in vigore la riforma del commercio. Successivamente, con Deliberazione n del 29 ottobre 1999 il Consiglio regionale, in fase di prima applicazione della riforma del commercio, ha approvato gli indirizzi generali ed i criteri di programmazione urbanistica per l insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, in attuazione

3 dell articolo 6 del D. Lgs. n. 114/1998, e li ha individuati nell allegato A, parte integrante e sostanziale della deliberazione. In attuazione del Decreto, la Regione Piemonte ha emanato, il 12 novembre 1999, la Legge regionale n. 28 Disciplina, sviluppo ed incentivazione del commercio in Piemonte, in attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n Il Comune di Alba con deliberazione consiliare n. 12 del 4 marzo 2002 ha quindi approvato la Variante parziale n. 41 per l adeguamento del Piano Regolatore Generale agli indirizzi ed ai criteri di cui all articolo 3 della legge regionale sulla disciplina del commercio in attuazione del decreto legislativo n. 114/ 98. Il citato allegato A ha in seguito subito una prima modifica con la deliberazione del Consiglio regionale n del 23 dicembre 2003 che ha fissato il termine di due anni per l adeguamento degli strumenti urbanistici comunali. L incarico per tale adeguamento venne quindi ricompreso nell ambito del nuovo Piano Regolatore Generale per il quale era stato da poco conferito l incarico al Raggruppamento di professionisti Studio Architetti Benevolo Ambiente Italia s.r.l. - Polinomia S.r.l. Con la deliberazione del Consiglio regionale n del 24 marzo 2006, entrata in vigore il 30 marzo 2006, vennero apportate ulteriori modifiche all allegato A con l obbligo per i comuni di adeguare gli strumenti urbanistici, ed i regolamenti entro 180 giorni. Con deliberazione n. 83 del il Consiglio comunale ha approvato i Criteri comunali di cui all art. 8, comma 3, del D.Lgs n.114/98 ed all art. 4, comma 1, della legge regionale sul commercio e relativi allegati, avendo preventivamente convocato e sentito le associazioni Consumatori e Commercianti. Con deliberazione n. 106 del il Consiglio comunale ha approvato la Variante Parziale n. 58 al P.R.G. e relativi allegati, ai sensi dell art. 17 comma 7 della L.R. 56/77 e s.m.i.. In seguito alle osservazioni pervenute dalla Direzione Commercio e Artigianato della Regione Piemonte, il Comune di Alba ha approvato, con deliberazione del Consiglio comunale n. 94 del 28/09/2007, una integrazione ai Criteri comunali di cui all art. 8, comma 3, del D.Lgs n.114/98 ed all art. 4, comma 1, della legge regionale sul commercio, ai sensi della D.C.R. n del 24/03/2006. L ultima modifica effettuata dal Comune di Alba, per l adeguamento del Piano Regolatore agli indirizzi generali ed ai criteri di programmazione urbanistica per l insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa, ai sensi della D.C.R. n del 24/03/2006, è stata introdotta nel PRG con la Variante Parziale n. 61, approvata con deliberazione del Consiglio comunale n. 126 del 21/12/2007. I Criteri comunali approvati, in sede di adeguamento alla D.C.R. 59/2006, con la deliberazione del Consiglio comunale n. 83 del ed integrata con D.C.C. n. 94 del , presentano disposizioni non in sintonia con le citate nuove norme sovraordinate in materia di liberalizzazione delle attività economiche in quanto:

4 a) prevedono la limitazione all auto riconoscimento di nuove localizzazioni urbane non addensate; b) introducono limitazioni, in termini di tipologie di strutture di offerta commerciale, rispetto a quanto previsto dalle tabelle regionali allegate all art 17 dell Allegato A alla DCR n del 20 novembre 2012; c) non risultano coordinate alle possibilità di monetizzazione delle superfici a servizi introdotte dall'articolo 25 dell Allegato A alla DCR n del 20 novembre 2012; d) prevedono la determinazione nella misura dell 80%, anziché del 50%, del fabbisogno totale di posti a parcheggio per soddisfare lo standard relativo al parcheggio pubblico o di uso pubblico. Le zone di insediamento commerciale riconosciute dai provvedimenti comunali ed approvate con l ultima integrazione ai Criteri comunali di cui all art. 8, comma 3, del D.Lgs n.114/98 ed all art. 4, comma 1, della legge regionale sul commercio, ai sensi della D.C.R. n del 24/03/2006, e recepite nel vigente P.R.G.C. sono: Addensamenti commerciali: A1 Centro Storico A3 Corso Langhe A3 Corso Piave A4 Corso Piave A4 Moretta A4 Corso Europa A4 Torino A4 Corso Bra A4 Corso Canale Localizzazioni commerciali: L1 Corso Europa L1 Acquedotto L1 Via Piana Gallo L2 Mussotto L2 Corso Asti Ancorché le modifiche apportate all Allegato A della DCR n del 20 novembre 2012 abbiano mutato i criteri per il riconoscimento degli addensamenti commerciali e delle localizzazioni commerciali, il riconoscimento di tali zone è attività caratterizzata da ampia discrezionalità dell Amministrazione non manifestante un evidente contrasto con le norme a tutela della concorrenza e del mercato, e pertanto di esse, in questa sede, si conferma la validità. I Criteri comunali vigenti sono costituiti dai seguenti elaborati: RELAZIONE ILLUSTRATIVA (D.C.C. n. 83 del ); RELAZIONE ILLUSTRATIVA - Integrazione (D.C.C. n. 94 del ); COMPATIBILITA TERRITORIALE DELLO SVILUPPO - Integrazione (D.C.C. n. 94 del ); TAVOLA 3.3 -Tavola di Piano-Foglio n 1-scala 1: (D.C.C. n. 94 del ); TAVOLA 3.3 -Tavola di Piano-Foglio n 2-scala 1: (D.C.C. n. 94 del ); TAVOLA 3.3 -Tavola di Piano-Foglio n 3-scala 1: (D.C.C. n. 94 del ); TAVOLA 3.3 -Tavola di Piano-Foglio n 6-scala 1: (D.C.C. n. 94 del ). Occorre quindi provvedere ad adeguare i criteri come di seguito descritto: a) eliminazione del divieto di auto riconoscimento della localizzazione L1 - attualmente inserito nella RELAZIONE ILLUSTRATIVA - Integrazione; b) eliminazione delle limitazioni relative alle tipologie delle strutture dell attività commerciale contenute nell elaborato COMPATIBILITA TERRITORIALE DELLO SVILUPPO, considerato che tale elaborato riporta tabelle che risultano non conformi all art. 17 dell Allegato A della deliberazione del Consiglio regionale, e che le citate tabelle regionali riportano la Compatibilità delle tipologie distributive coerenti con l utilità sociale e funzionali al conseguimento dell obiettivo di promozione della concorrenza nel rispetto delle normative (art. 17 comma 3 dell Allegato A alla DCR n del 20/11/2012), riferite a rispettive categorie di comuni sufficientemente dettagliate da evidenziarne la specificità e la caratterizzazione.

5 Pertanto non risulta perseguibile motivare lo scostamento della realtà albese da detto indirizzo regionale rispetto ai requisiti di cui all articolo 1 comma 1 lett. b) del citato D.L.1/2012 conv. con L.27/2012; Le difformità presenti nei vigenti criteri comunali, che devono essere corrette, sono le seguenti: - tipologia strutture distributive M-SAM2 in relazione agli Addensamenti storici rilevanti (A1) laddove la norma comunale prevede la non compatibilità anziché la sua compatibilità; - tipologia strutture distributive M-CC in relazione agli Addensamenti storici rilevanti (A1) laddove la norma comunale prevede la non compatibilità anziché la sua compatibilità; - tipologia strutture distributive M-SAM3 in relazione agli Addensamenti commerciali urbani forti (A3) laddove la norma comunale prevede la non compatibilità anziché la sua compatibilità; - tipologia strutture distributive M-SAM4 in relazione agli Addensamenti commerciali urbani forti (A3) laddove la norma comunale prevede la non compatibilità anziché la sua compatibilità; - tipologia strutture distributive M-SE3 in relazione agli Addensamenti commerciali urbani forti (A3) laddove la norma comunale prevede la non compatibilità anziché la sua compatibilità; - tipologia strutture distributive M-SAM4 in relazione alle Localizzazioni commerciali urbane non addensate (L1) laddove la norma comunale prevede la non compatibilità anziché la sua compatibilità; - tipologia strutture distributive VICINATO in relazione alle Localizzazioni commerciali urbanoperiferiche non addensate (L2) laddove la norma comunale prevede la compatibilità solo nei centri commerciali compatibili ai senti della tabella, anziché la compatibilità; - tipologia strutture distributive M-SAM1 in relazione alle Localizzazioni commerciali urbanoperiferiche non addensate (L2) laddove la norma comunale prevede la compatibilità anziché la non compatibilità; - tipologia strutture distributive M-SAM2 in relazione alle Localizzazioni commerciali urbanoperiferiche non addensate (L2) laddove la norma comunale prevede la compatibilità anziché la non compatibilità; - tipologia strutture distributive M-SAM3 in relazione alle Localizzazioni commerciali urbanoperiferiche non addensate (L2) laddove la norma comunale prevede la compatibilità, anziché la compatibilità solo nei centri commerciali compatibili ai senti della tabella; - tipologia strutture distributive M-SAM4 in relazione alle Localizzazioni commerciali urbanoperiferiche non addensate (L2) laddove la norma comunale prevede la compatibilità, anziché la compatibilità solo nei centri commerciali compatibili ai senti della tabella; c) Sostituzione della norma relativa alla possibilità di monetizzazione dei parcheggi, contenuta nella tabella B della Relazione Illustrativa Integrazione, che circoscrive tale opzione rispetto alle più ampie possibilità previste dalla DCR n del 20/11/2012; d) Modifica della percentuale di parcheggi di uso pubblico prevista nella misura dell 80% nella Relazione Illustrativa Integrazione, al paragrafo Fabbisogno parcheggi, con la percentuale del 50% come disposto all art. 25, comma 2 dell Allegato A alla DCR n del 20/11/2012; e) È altresì opportuno dare atto che qualsiasi altra disposizione contenuta nei Criteri comunali, approvati con le deliberazioni del Consiglio comunale n. 83 del e n. 94 del ,risultante in contrasto con i principi del D.L. n. 1/2012, convertito in L. n. 27/2012, è disapplicata dalla data di esecutività della presente deliberazione. In data 19 dicembre 2012 sono state convocate le associazioni dei consumatori (la Federconsumatori di Cuneo; l Associazione Italiana Difesa Consumatori e Ambiente (ADICONSUM) di Cuneo; il Movimento Consumatori di Cuneo; il Movimento Difesa Cittadino di Cuneo; il Comitato Difesa Consumatori di Cuneo; il Movimento Consumatori di Bra ; l ADICONSUM di Alba; il Comitato Difesa Consumatori di Alba; nonché l Associazione Commercianti Albesi.

6 Alle riunioni indette dall Amministrazione ha partecipato il rappresentante dell Associazione Commercianti Albesi, mentre non sono intervenuti i rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori. Nel corso della riunione sono state illustrate sia la proposta di integrazione dei criteri comunali sia la proposta relativa agli atti di pianificazione urbanistica, per l adeguamento degli atti alla recente DCR n del 20/11/2012 Il rappresentante dell Associazione Commercianti Albesi non ha evidenziato particolari osservazioni di contenuto tecnico nel corso della riunione, evidenziando tuttavia i riflessi negativi della norma in oggetto sulla rete distributiva esistente. Il presente provvedimento è stato esaminato dalla 1^ Commissione consiliare permanente nelle sedute del 12/12/2012 e del 19/12/2012. Nel corso della seduta del 19/12/2012 si è svolta anche l audizione del rappresentante dell ACA. L adeguamento dei Criteri comunali, ai sensi dell art. 8, c. 3 del D. Lgs. 114/98, nonché dell art. 4, c. 1, della L.R. 28/99 e s.m.i., è costituito dai seguenti elaborati: RELAZIONE ILLUSTRATIVA - Adeguamento; COMPATIBILITA TERRITORIALE DELLO SVILUPPO - Adeguamento. In relazione a quanto precede, la competente Ripartizione Urbanistica e Territorio Settore Urbanistica, Edilizia Residenziale Pubblica ed Attività Produttive propone: 1) Di approvare ai sensi dell art. 8, c. 3 del D. Lgs. 114/98, nonché dell art. 4, c. 1, della L.R. 28/99 e s.m.i., la modifica ai vigenti Criteri comunali in materia di commercio, come segue: Eliminazione del divieto di auto riconoscimento della localizzazione L1 - attualmente inserito nella RELAZIONE ILLUSTRATIVA - Integrazione; Eliminazione delle limitazioni relative alle tipologie delle strutture dell attività commerciale introducendo nell elaborato COMPATIBILITA TERRITORIALE DELLO SVILUPPO le tabelle conformi all art. 17 dell Allegato A della deliberazione del Consiglio Regionale; Sostituzione della norma relativa alla possibilità di monetizzazione dei parcheggi, contenuta nella tabella B della Relazione Illustrativa Integrazione, che limita tale opzione, con le prescrizioni dell articolo 25 dell allegato A alla DCR n del 20/11/2012; Modifica della percentuale di parcheggi di uso pubblico prevista nella misura dell 80% nella Relazione Illustrativa Integrazione, al paragrafo Fabbisogno parcheggi, con la percentuale del 50% come disposto all art. 25, comma 2 dell Allegato A alla DCR n del 20/11/ ) Di dare atto che qualsiasi altra disposizione contenuta nei Criteri comunali, approvati con le deliberazioni del Consiglio comunale n. 83 del e n. 94 del , risultante in contrasto con i principi del D.L. n. 1/2012, convertito in L. n. 27/2012, è disapplicata dalla data di esecutività della presente deliberazione. 3) Di disporre che la Ripartizione Urbanistica e Territorio provveda alla trasmissione del presente provvedimento all Assessorato regionale al commercio. Al riguardo è stato acquisito il parere in ordine alla regolarità tecnica, rilasciato dal Dirigente la Ripartizione Urbanistica e Territorio, ai sensi dell art. 39, comma 1, dello statuto comunale. Il provvedimento rientra nella competenza deliberativa del Consiglio comunale, ai sensi dell art. 20, comma 1, lett. d), dello statuto comunale, al quale, pertanto, la Giunta lo trasmette per l adozione della seguente deliberazione. IL CONSIGLIO COMUNALE Udito il relatore e convenendo con le argomentazioni addotte in ordine al provvedimento proposto. Visto il parere espresso ai sensi dell art. 39, comma 1, dello statuto comunale e dato atto che dallo stesso non emerge alcun rilievo.

7 D E L I B E R A 1) Di approvare ai sensi dell art. 8, c. 3 del D. Lgs. 114/98, nonché dell art. 4, c. 1, della L.R. 28/99 e s.m.i., la modifica ai vigenti Criteri comunali in materia di commercio, come segue: Eliminazione del divieto di auto riconoscimento della localizzazione L1 - attualmente inserito nella RELAZIONE ILLUSTRATIVA - Integrazione; Eliminazione delle limitazioni relative alle tipologie delle strutture dell attività commerciale introducendo nell elaborato COMPATIBILITA TERRITORIALE DELLO SVILUPPO le tabelle conformi all art. 17 dell Allegato A della deliberazione del Consiglio Regionale; Sostituzione della norma relativa alla possibilità di monetizzazione dei parcheggi, contenuta nella tabella B della Relazione Illustrativa Integrazione, che limita tale opzione, con le prescrizioni dell articolo 25 dell allegato A alla DCR n del 20/11/2012; Modifica della percentuale di parcheggi di uso pubblico prevista nella misura dell 80% nella Relazione Illustrativa Integrazione, al paragrafo Fabbisogno parcheggi, con la percentuale del 50% come disposto all art. 25, comma 2 dell Allegato A alla DCR n del 20/11/ ) Di dare atto che qualsiasi altra disposizione contenuta nei Criteri comunali, approvati con le deliberazioni del Consiglio comunale n. 83 del e n. 94 del , risultante in contrasto con i principi del D.L. n. 1/2012, convertito in L. n. 27/2012, è disapplicata dalla data di esecutività della presente deliberazione. 3) Di disporre che la Ripartizione Urbanistica e Territorio provveda alla trasmissione del presente provvedimento all Assessorato regionale al commercio. O M I S S I S Si dà atto che entra in aula il Consigliere Castellengo. Sono pertanto presenti n. 19 Consiglieri. O M I S S I S Il Presidente pone in votazione il provvedimento ed accerta che esso riporta il seguente risultato: Consiglieri presenti n. 19 Consiglieri astenuti n. 6 (Ferrero-Castellengo-Canova-Bo-Zunino-Cavalli) Consiglieri votanti n. 13 Voti favorevoli n. 13 Il Presidente dà quindi atto che il provvedimento risulta approvato nella formulazione predisposta dalla Giunta comunale. Successivamente, con 13 voti favorevoli e 6 Consiglieri astenuti (Ferrero-Castellengo-Canova-Bo- Zunino-Cavalli) su 19 Consiglieri presenti, il suindicato provvedimento è dichiarato immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.

8 Verbale fatto e sottoscritto, per estratto. IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Si certifica che la presente deliberazione è in corso di pubblicazione, per estratto, all albo pretorio del Comune per 15 giorni consecutivi, dal al compreso, ai sensi dell art. 124, 1 comma, del D. Lgs. n. 267/2000. Alba, IL SEGRETARIO GENERALE Si certifica che la presente deliberazione è divenuta esecutiva per decorrenza del termine di cui all art. 134, 3 comma, del D. Lgs. n. 267/2000. Alba, IL SEGRETARIO GENERALE CERTIFICATO DI AVVENUTA PUBBLICAZIONE Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata, per estratto, all albo pretorio del Comune per 15 giorni consecutivi, dal 03 gennaio 2013 al 17 gennaio 2013 compreso, senza opposizioni, ai sensi dell art. 124, 1 comma, del D. Lgs. n. 267/2000. Alba, IL SEGRETARIO GENERALE