IL REDDITO DI CITTADINANZA D.L. 4/2019. Perugia, 26 febbraio 2019

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1 IL REDDITO DI CITTADINANZA D.L. 4/2019 Perugia, 26 febbraio 2019

2 IL REDDITO DI CITTADINANZA introdotto dal decreto 4/2019: Non è il Reddito di Cittadinanza come definito dalla letteratura Non è una vera misura di contrasto alla povertà È una misura ibrida a metà tra contrasto alla povertà e politica attiva Ha un impostazione opposta al Reddito di Inclusione Ha un impostazione punitiva nei confronti dei cittadini in condizione di povertà Pur essendoci un ingente investimento di risorse, non darà 780 euro al mese ai beneficiari (solo ai monocomponenti con reddito 0) Esclude i soggetti minori

3 Definizione: Una misura fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all esclusione sociale, nonché diretta a favorire il diritto all informazione, all istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro (art.1)

4 Requisiti di accesso: Cittadinanza, residenza e soggiorno Reddito e patrimonio Beni durevoli: a) Cittadinanza Italiana o Paesi UE, oppure diritto di soggiorno, o cittadino Paesi terzi con permesso di soggiorno UE lungo periodo b) Residente in Italia da almeno 10 anni di cui ultimi 2 continuativi a) ISEE inferiore a b) Patrimonio immobiliare (diverso da casa di abitazione) non superiore a c) Patrimonio mobiliare non superiore a * d) Reddito familiare inferiore a per parametro scala equivalenza. In caso di Pensione di cittadinanza la soglia è In caso si risieda in abitazione in locazione, la soglia è a) Nessun autoveicolo, a qualsiasi titolo, immatricolato nei 6 mesi antecedenti o due anni in caso di cilindrata superiore a cc o motoveicolo superiori a 250 cc b) Nessuna nave o imbarcazione da diporto * più per componente fino a , incrementato per ogni figlio successivo al secondo e per componente con disabilità

5 PARAMETRI Fatto 1 il valore per un componente, la scala è incrementata di 0,4 per ciascun altro componente adulto e di 0,2 per ciascun minore fino ad un valore massimo di 2,1. Valore minimo: 1 (un componente) Valore massimo: 2,1 (n componenti) Esempi: Scala di equivalenza 2 adulti: 1+0,4 = 1,4 2 adulti e 2 minori: 1+0,4+0,2+0,2= 1,8 3 adulti e 2 minori: 1+0,4+0,4+0,2+0,2= 2,1* 2 adulti e 4 minori: 1+0,4+0,2+0,2+0,2+0,2= 2,1* 3 adulti e 3 minori: 1+0,4+0,4+0,2+0,2+0,2= 2,1* * I totali sarebbero superiori (2,2 nei primi casi, 2,4 nel terzo), ma il limite posto alla scala fissato a 2,1, penalizza dunque le famiglie più numerose. Non sono computati ai fini del parametro i componenti in stato detentivo o ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o strutture residenziali a totale carico dello Stato

6 SOGLIA MASSIMA DI REDDITO FAMILIARE PER ACCEDERE ALLA MISURA Composizione Nucleo familiare Parametro Scala equivalenza Soglia max reddito (annuo) Soglia max reddito se in affitto 1 componente adulti (1+0,4=) 1, adulto e 1 minore (1+0,2=) 1, adulti e 2 minori (1+0,4+0,2+0,2=) 1, adulti e 2 minori (1+0,4+0,4+0,2+0,2=) 2, adulti e 3 minori (1+0,4+0,2+0,2+0,2=) componente + 67 anni componenti + 67 anni (1+0,4=) 1,

7 Il reddito familiare è determinato ai sensi dell art. 4, comma 2 del Dpcm 159/2013, al netto dei trattamenti assistenziali eventualmente inclusi nell ISEE e inclusivo del valore annuo dei trattamenti assistenziali in corso di godimento da parte dei componenti il nucleo familiare, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi. Al valore Isee è sottratto l ammontare del RdC percepito dal nucleo, rapportato alla scala di equivalenza, parimenti sono sottratti gli ammontari inclusi nell Isee relativi alla fruizione del Sia, del ReI o delle misure regionali di contrasto alla povertà. RdC è compatibile con la NASPI o altro sostegno al reddito per disoccupazione involontaria.

8 Integrazione al reddito familiare: Fino alla soglia di euro annui moltiplicata per il parametro corrispondente della scala di equivalenza. Il beneficio economico Integrazione per i nuclei residenti in: (Abitazione in locazione) pari all ammontare del canone annuo fino ad un massimo di euro. Per le Pensioni di Cittadinanza la soglia è incrementata a euro. Per le Pensioni di Cittadinanza fino a euro. (Abitazione di proprietà) per cui è stato contratto un mutuo per un ammontare annuo massimo di euro

9 RICHIESTA DEL BENEFICIO MODALITÀ Il beneficio può essere richiesto dal 6 marzo 2019 (e ogni 6 dei mesi a seguire) presso: Poste Italiane in modalità cartacea Online sul portale dedicato con credenziali SPID Presso i Caf previa convenzione con Inps

10 RICHIESTA DEL BENEFICIO TEMPISTICA Per compilare la domanda è necessario essere in possesso dei REQUISITI richiesti e presentare DSU in corso di validità Entro 10 giorni lavorativi le informazioni contenute nella domanda sono comunicate all INPS. L INPS, entro 5 giorni lavorativi dalla comunicazione, verifica il possesso dei requisiti. Resta in capo ai Comuni la verifica dei requisiti di residenza e soggiorno. Il beneficio è riconosciuto dall INPS entro la fine del mese successivo alla trasmissione della domanda. Ha una durata di 18 mesi e può essere rinnovato dopo una sospensione di 1 mese (la sospensione non è prevista nel caso di Pensione di Cittadinanza)

11 EROGAZIONE DEL BENEFICIO CONDIZIONALITÀ Il beneficio economico è erogato tramite CARTA RDC ed è condizionato alla DID da parte di tutti i soggetti maggiorenni e all adesione di un percorso personalizzato. È consentito un prelievo massimo di 100 euro mensili (moltiplicate per parametro scala di equivalenza) e, in caso di residenza in abitazione in locazione, la possibilità di effettuare bonifici al locatore. È fatto divieto di utilizzare il beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o utilità. L erogazione ha un valore pari a 1/12 del valore complessivo. Deve essere fruito entro il mese successivo all erogazione tramite Carta RdC. Nei casi in cui l ammontare riconosciuto non sia speso, un pari importo è decurtato nella mensilità successiva nel limite massimo del 20% del beneficio. Deve essere comunicata all Inps qualsiasi modifica concernente lo stato reddituale (30 giorni), patrimoniale (15 giorni), occupazionale (30 giorni) o di composizione del nucleo (2 mesi), pena decadenza del beneficio.

12 PRESA IN CARICO /1 Nei casi in cui all interno del nucleo familiare vi sia un componente: In assenza di occupazione da non più di 2 anni Di età inferiore a 26 anni Beneficiario Naspi o altro ammortizzatore o averne terminato la fruizione da non più di un anno Che ha sottoscritto un Patto di servizio in corso di validità Entro 30 giorni, IL RICHIEDENTE, è convocato dai CENTRI PER L IMPIEGO e tutti i componenti maggiorenni non esclusi dagli obblighi rendono la DID e stipulano il Patto per il Lavoro

13 PRESA IN CARICO /2 Nei casi in cui all interno del nucleo familiare NON vi sia un componente con le seguenti caratteristiche: In assenza di occupazione da non più di 2 anni Di età inferiore a 26 anni Beneficiario Naspi o altro ammortizzatore o averne terminato la fruizione da non più di un anno Che ha sottoscritto un Patto di servizio in corso di validità Entro 30 giorni, IL RICHIEDENTE, è convocato dai SERVIZI COMPETENTI per il contrasto alla povertà dei comuni. Nel caso in cui dalla valutazione preliminare emerga un bisogno complesso e multidisciplinare, il beneficiari maggiorenni sottoscrivono il Patto per l inclusione sociale.

14 IL PATTO PER L INCLUSIONE SOCIALE Il PATTO PER L INCLUSIONE SOCIALE assume le caratteristiche del progetto personalizzato così come definito dal decreto istitutivo del Reddito di Inclusione (d.lgs 147/2017) che comprende gli impegni del nucleo e gli interventi afferenti a: Politiche della formazione, Politiche sanitarie e socio-sanitarie, Politiche educative, Politiche abitative, e altre aree di intervento emerse dalla valutazione multidisciplinare dei bisogni, finalizzati al contrasto alla povertà. Tra questi sono compresi gli stessi interventi di Politiche del lavoro.

15 E il ReI? A decorrere dal 1 marzo 2019 il Reddito di inclusione non potrà più essere richiesto. A decorrere dal mese di aprile non potrà più essere riconosciuto o rinnovato. I nuclei cui il ReI è riconosciuto prima di aprile 2019, continueranno a percepirlo per la durata prevista, fatta salva la possibilità di presentare domanda per il RdC (le due misure non sono, ovviamente, cumulabili). Il decreto 4/2019 cancella anche la previsione del Piano Nazionale per la lotta alla povertà e all esclusione sociale. Le Regioni non sono più tenute a effettuare i relativi piani regionali, in attuazione di quello nazionale; la nuova norma si limita a indicare la previsione di una generica programmazione regionale. È abrogata la possibilità che le Regioni integrino con misure e risorse regionali volte ad ampliare platea o incrementare il beneficio. Sono soppressi il Comitato per la lotta alla povertà e l Osservatorio Nazionale sulle povertà. La dotazione del Fondo Povertà destinata al rafforzamento dei servizi rimane invariata.

16 SANZIONI Il beneficiario deve comunicare tempestivamente ogni variazione relativa alla condizione anagrafica, reddituale e occupazionale, pena la decadenza della prestazione e il recupero delle somme indebitamente percepite. In caso di false attestazioni o dichiarazioni mendaci fornite al fine di ottenere indebitamente il beneficio, la pena è da 2 a 6 anni di reclusione In caso di omessa comunicazione di variazioni reddituali e patrimoniali o di altre informazioni rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio, la pena è da 1 a 3 anni di reclusione. Se uno dei componenti il nucleo familiare non si attiene agli obblighi previsti, è disposta la decadenza del beneficio Se uno dei componenti il nucleo familiare non partecipa alla iniziative previste dai Patti per il Lavoro e per l Inclusione sociale sono previste decurtazioni di mensilità.