RIPARTIZIONE PATRIMONIO

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1 COMMITTENTE: VIA VAL DI FORO MIGLIANICO (CH) RIPARTIZIONE PATRIMONIO DOCUMENTO SULLA PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI (art. 88-novies del D.Lgs. n. 233 del 12 Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali Giugno 2003) In sigla 10 aprile 2008 SETTORE SERVIZI CIMITERIALI E AUTOTRASPORTI FUNEBRI Ex Art. 26 D.Lgs. del n 81 OGGETTO LAVORI: Affidamento di attività inerenti i servizi cimiteriali del Comune di Bari, presso la Necropoli di Bari e nei cimiteri delle ex frazioni: Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto, Palese, S. Spirito e Torre a Mare. IL SEGUENTE DOCUMENTO E COMPOSTO DA N 50 PAGINE EDIZ.1 REV Marzo 2015

2 Pagina 2 di 50 INDICE PREMESSA 3 RIFERIMENTI NORMATIVI (D. LGS. 81/2008) 3 CAMPO DI APPLICAZIONE 7 FINALITA E SCOPO DEL DOCUMENTO 9 L APPALTO 10 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI SERVIZI E MODALITÀ DI ESECUZIONE 11 COMMITTENZA 28 IMPRESA APPALTATRICE/AGGIUDICATARIA 29 INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI PRESENTI NELLE AREE DI LAVORO INTERESSATE ALL APPALTO MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE 30 RISCHI DA INTERFERENZA 34 DISPOSIZIONI ED OBBLIGHI PER LA DITTA APPALTATRICE 38 DISPOSIZIONI OBBLIGATORIE PER IL PERSONALE DELLA DITTA 38 APPALTATRICE 38 COSTI RELATIVI ALLA SICUREZZA SUL LAVORO 44 SOTTOSCRIZIONI 50

3 Pagina 3 di 50 PREMESSA Il contenuto del presente documento costituisce parte integrante ed essenziale del contratto di somministrazione, di appalto e subappalto così come definiti dagli articoli 1559, 1655 e 1656 C.C., nonché del contratto d opera così come definito dall articolo 2222 C.C., che prevedano l affidamento di lavori ad imprese appaltatrici da effettuarsi all interno del territorio del Comune di Bari. RIFERIMENTI NORMATIVI (D. LGS. 81/2008) Articolo 26 - Obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione (integrato dall Articolo 16 del D. Lgs. 106/2009 e s.m.i.) 1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi o forniture all impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell ambito dell intero ciclo produttivo dell azienda medesima, sempre che abbia la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l appalto o la prestazione di lavoro autonomo: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all articolo 6, comma 8, lettera g), l idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità: 1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; 2) acquisizione dell autocertificazione dell impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell art. 47 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445; b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. 2. Nell ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori: a) cooperano all attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull attività lavorativa oggetto dell appalto;

4 Pagina 4 di 50 b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell esecuzione dell opera complessiva. 3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze ovvero individuando, limitatamente ai settori di attività a basso rischio di infortuni e malattie professionali di cui all articolo 29, comma 6-ter, con riferimento sia all attività del datore di lavoro committente sia alle attività dell impresa appaltatrice e dei lavoratori autonomi, un proprio incaricato, in possesso di formazione, esperienza e competenza professionali, adeguate e specifiche in relazione all incarico conferito, nonché di periodico aggiornamento e di conoscenza diretta dell ambiente di lavoro, per sovrintendere a tali cooperazione e coordinamento. In caso di redazione del documento esso è allegato al contratto di appalto o di opera e deve essere adeguato in funzione dell evoluzione dei lavori, servizi e forniture. A tali dati accedono il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. Dell individuazione dell incaricato di cui al primo periodo o della sua sostituzione deve essere data immediata evidenza nel contratto di appalto o di opera. Le disposizioni del presente comma non si applicano ai rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, e successive modificazioni, tale documento è redatto, ai fini dell affidamento del contratto, dal soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto. 3-bis. Ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai sensi del decreto del Ministro dell interno 10 marzo 1998, pubblicato nel supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 1998, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di cui al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 177, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all allegato XI del presente decreto. Ai fini del presente comma, per uomini-giorno si intende l entità presunta dei lavori, servizi e forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie all effettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento all arco temporale di un anno dall inizio dei lavori. 3-ter. Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall esecuzione del contratto. Il soggetto

5 Pagina 5 di 50 presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell inizio dell esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l appalto; l integrazione, sottoscritta per accettazione dall esecutore, integra gli atti contrattuali. 4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l imprenditore committente risponde in solido con l appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i quali il lavoratore, dipendente dall appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi specifici propri dell attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. 5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente indicati a pena di nullità ai sensi dell articolo 1418 del codice civile i costi delle misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle interferenze delle lavorazioni. I costi di cui al precedente capoverso non sono soggetti a ribasso. Con riferimento ai contratti di cui al precedente periodo stipulati prima del 25 agosto 2007 i costi della sicurezza del lavoro devono essere indicati entro il 31 dicembre 2008, qualora gli stessi contratti siano ancora in corso a tale data. A tali dati possono accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale. 6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture. Ai fini del presente comma il costo del lavoro è determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il costo del lavoro è determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello preso in considerazione. 7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163, come da ultimo modificate dall articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti pubblici le disposizione del presente decreto.

6 Pagina 6 di Nell ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro.

7 Pagina 7 di 50 CAMPO DI APPLICAZIONE Il documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze preliminari, (DUVRI), contiene le misure minime di prevenzione e protezione da adottare al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti da possibili interferenze tra le attività svolte dall Appaltatore, gli utenti/visitatori e le imprese che, a vario titolo, operano nei cimiteri (imprese funebri, marmisti, ecc.). Il documento contiene l indicazione degli oneri della sicurezza (non soggetti a ribasso d asta) necessari per attuare tali misure. Il presente DUVRI contiene indicazioni di massima che devono essere integrate e dettagliate, a cura e onere dell Appaltatore, successivamente all aggiudicazione dell appalto; in nessun caso le eventuali integrazioni potranno giustificare modifiche o adeguamento dei costi della sicurezza individuati nel presente documento. Il DUVRI, così modificato e integrato, deve essere trasmesso al Responsabile Unico del Procedimento. L Appaltatore, nella comunicazione dei rischi specifici connessi alla propria attività, può presentare proposte di integrazione al DUVRI, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza sul lavoro sulla base della propria esperienza. In nessun caso le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamenti dei costi della sicurezza individuati nel presente documento. Il DUVRI, che dovrà essere allegato al contratto di appalto, deve essere messo a disposizione dei partecipanti alla gara ai fini di formulazione dell offerta e costituisce specifica tecnica ai sensi dell art. 68 e dell allegato VIII del D. Lgs. n. 163/2006. Il DUVRI, come ha affermato l Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (Determinazione n. 3/2008), non è un documento statico ma dinamico, per cui la valutazione dei rischi, effettuata prima dell espletamento della gara d appalto, deve essere necessariamente aggiornata in caso di mutamenti, quali l intervento di subappalti o di forniture, ovvero in caso di modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo resesi necessarie nel corso dell esecuzione dell appalto e incidenti sulla modalità di effettuazione del servizio.

8 Pagina 8 di 50 Nel DUVRI vengono riportate solo le misure e i costi per eliminare i rischi derivanti dalle possibili interferenze presenti nell effettuazione delle prestazioni (anche verso gli utenti), fermo restando l obbligo per le imprese di adottare le misure dirette a eliminare i rischi derivanti dalla propria attività. Tali imprese devono dimostrare di ottemperare a tutti gli adempimenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro previsti dal D.Lgs. 81/2008 (valutazione dei rischi, informazione, formazione addestramento, utilizzo DPI, ecc.). Il DUVRI costituisce specifica tecnica del bando di gara ai sensi dell art. 68 e dell allegato VIII del D.Lgs. 163/2006

9 Pagina 9 di 50 FINALITA E SCOPO DEL DOCUMENTO Il comune di BARI, in qualità di committente, istituisce con il presente documento un apposito Team di cooperazione e coordinamento a cui partecipa l appaltatore, per uno scambio di informazioni sulle attività presenti. Il Team ha il compito di individuare le situazioni che producono rischi da interferenza tra le attività svolte dall impresa e la società committente e di elaborare le direttive di coordinamento che contemplino le misure di prevenzione e protezione da adottare. E compito del committente e dell appaltatore garantire la vigilanza ed il controllo del rispetto delle misure di prevenzione e protezione stabilite, da parte del personale alle proprie dipendenze. Pertanto il comune di BARI quale titolare del contratto d appalto nel rispetto dell art. 26 del D.lgs. 81/ 08, richiede alle società quanto segue: Documentazione della società appaltatrice comprovante la verifica dell idoneità tecnico professionale dei servizi in oggetto. Lo stesso, nel rispetto dei dettami legislativi, fornisce all Impresa appaltatrice quanto segue nel presente DUVRI: Informazioni inerenti i rischi presenti nelle aree oggetto dei servizi in appalto, luogo ove verranno svolte le attività lavorative (Informazioni del committente). Valutazione dei rischi con le misure adottate per eliminare le interferenze relativamente lo svolgimento degli appalti (Valutazione rischi da interferenza).

10 Pagina 10 di 50 Oggetto L APPALTO L'appalto ha per oggetto l'esecuzione di tutto quanto necessario alla gestione dei servizi cimiteriali del Comune di Bari, da eseguire nella Necropoli di Bari e nei cimiteri delle ex frazioni: Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto, Palese, S. Spirito e Torre a Mare, e precisamente: a) l'esecuzione delle operazioni cimiteriali relative alla sepoltura di un feretro a mezzo inumazione o tumulazione, oltre a quelle operazioni similari e conseguenti quali: esumazioni, estumulazioni, traslazioni, raccolta resti mortali, ecc., così come più dettagliatamente descritte in seguito; b) custodia, sorveglianza, apertura e chiusura dei cimiteri come più dettagliatamente descritto in seguito; c) manutenzione ordinaria e pulizie dei cimiteri delle ex frazioni, che si realizza a mezzo di tutto l'insieme dei lavori, forniture e quanto altro necessario per mantenere gli stessi in condizioni ottimali di conservazione e decoro per quanto riguarda il manto erboso, i vialetti, i percorsi pedonali, i manufatti, i bagni, e tutto quanto più dettagliatamente descritto in seguito; d) raccolta e conferimento di rifiuti cimiteriali dei cimiteri delle ex frazioni, limitatamente a quelli provenienti da operazioni cimiteriali in genere, tutto quanto più dettagliatamente descritto in seguito; e) rilevamento ed identificazione presso tutti i cimiteri dei tumuli, loculi, cappelle ed altre sepolture già attribuite a privati e ritornate nella piena disponibilità del Comune per il venir meno per qualsivoglia motivo della concessione, tutto quanto più dettagliatamente descritto in seguito, attraverso la creazione di un database anagrafico dei manufatti oggetto di appalto.

11 Pagina 11 di 50 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI SERVIZI E MODALITÀ DI ESECUZIONE Servizio di custodia e sorveglianza dei cimiteri, ricevimento e smistamento delle salme Il Comune di Bari, titolare della responsabilità della custodia dei cimiteri, per svolgere tale funzione si avvale dell Appaltatore che svolgerà tutti i servizi previsti a tale scopo dalle disposizioni di legge, normative e regolamentari vigenti. Il controllo di tale servizio resta all'amministrazione Comunale che lo svolgerà attraverso il Servizio Cimiteriale. Il servizio di custodia affidato anche all Appaltatore riguarda la Necropoli di Bari ed i sei cimiteri delle ex frazioni e consisterà nel garantire il presidio della Necropoli di Bari, assicurato con la presenza continuativa e contemporanea di almeno due persone durante il periodo di apertura al pubblico e con un servizio di reperibilità nelle altre ore in modo da coprire tutte le 24 ore giornaliere per 365 giorni anno. Il personale addetto alla custodia dovrà essere in grado di fornire informazioni esaurienti sul servizio ed, inoltre dovrà essere in grado di : - recepire le richieste, anche telefoniche, degli utenti ed indirizzarle alla persona adatta od effettuare la segnalazione ai propri superiori o al Servizio Cimiteriale del Comune; - ricevere o consegnare le salme ed adempiere a tutte le procedure amministrative collegate, quali ad esempio ritiro o consegna e controllo dei documenti accompagnatori della salma (permesso di seppellimento - autorizzazione al trasporto - verbale di cremazione - comunicazioni) oltre alle annotazioni sui registri cimiteriali; - coadiuvare il personale dell'impresa funebre, incaricato al trasporto, nello scaricare il feretro dall'auto funebre, trasporto del feretro al luogo di tumulazione o inumazione, compreso l'eventuale sosta nella chiesa del cimitero e/o deposito nella camera mortuaria, con mezzo idoneo autorizzato e riservato esclusivamente per detto servizio; - consegnare alla Direzione del Servizio Cimiteriale del Comune, i documenti che sono stati consegnati dall'impresa di Onoranze funebri, che ha provveduto al funerale;

12 Pagina 12 di 50 -compilare i registri di sepoltura, in particolare a cadenza mensile tali registri devono essere vidimati dalla Direzione del POS Controllo Gestione Autotrasporti Funebri e SS. Cimiteriali. Per lo svolgimento del servizio di custodia della Necropoli di Bari, l appaltatore, durante l orario di apertura del cimitero, dovrà utilizzare i locali ad uso ufficio esistenti presso il cimitero stesso ed utilizzerà la linea telefonica esistente con spese a suo carico compreso quelle di trasferimento di intestazione in modo che il numero telefonico conosciuto dagli utenti rimanga sempre lo stesso. L'Attrezzatura dell'ufficio sarà a carico dell Appaltatore che dovrà curarne il decoro. Tutti gli eventuali interventi che la Ditta Appaltatrice intende effettuare nei locali dovranno essere preventivamente concordati ed autorizzati dal Comune di Bari. - effettuare le operazioni di apertura e chiusura della Necropoli di Bari e dei cimiteri delle ex frazioni. Il personale di custodia dovrà provvedere alla apertura e chiusura sia della Necropoli di Bari che dei cimiteri delle ex frazioni secondo l orario stabilito dal Comune. L'Amministrazione Comunale potrà variare tale orario a proprio insindacabile giudizio senza che l'appaltatore possa pretendere alcun compenso aggiuntivo (anche nelle giornate festive). Le operazioni di chiusura dei cimiteri dovranno essere precedute da idonea segnalazione acustica e da un sopralluogo tale da accertare la non presenza di persone all'interno del cimitero fino a trenta minuti dopo l'orario di chiusura previsto. Il personale di custodia dovrà provvedere ad effettuare sopralluoghi periodici tendenti a verificare lo stato di manutenzione e di decoro complessivo del cimitero, l'eventuale presenza di danni particolari (ad es.: distacco di intonaci, infiltrazioni di acqua, funzionamento dell'impianto elettrico, intasamento di scarichi, ecc.), eventuali altre necessità e segnalare tali rilevazioni all'ufficio Servizio Cimiteriale del Comune. Tali sopralluoghi dovranno riguardare anche il perimetro esterno dei cimiteri e dovranno essere effettuati indipendentemente dalla esecuzione o meno di operazioni cimiteriali e da personale diverso da quello che effettua i servizi cimiteriali.

13 Pagina 13 di 50 Servizio di manutenzione della necropoli di bari e dei cimiteri delle ex frazioni. Nella Necropoli di Bari e nei cimiteri delle ex frazioni l'appaltatore dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria eseguendo tutto l'insieme di servizi, forniture e quanto altro, per mantenere i cimiteri in condizioni ottimali di conservazione e decoro, oltre a lavori di manutenzione di piccola entità. Per tali lavori di manutenzione si intendono: lavori di piccola manutenzione su manufatti ed aree di pertinenza; fornitura e posa in opera di ghiaino; controllo e taglio dell'erba all'interno ed all'esterno delle aree cimiteriali; manutenzione dei servizi igienici (nei cimiteri delle ex frazioni).

14 Pagina 14 di 50 Servizio Di Manutenzione E Cura Del Verde Nella Necropoli Di Bari E Dei Cimiteri Delle Ex Frazioni La Ditta Appaltatrice dovrà provvedere al mantenimento del tappeto erboso esistente all'interno della Necropoli di Bari e dei cimiteri delle ex frazioni eseguendo, quando necessario, le falciature in modo da mantenerlo sempre ad un'altezza oscillante tra un minimo di cm. 2,5 ad un massimo di cm. 10. L'operazione dovrà essere eseguita con attrezzature professionali adatte all'andamento del terreno ed alla disponibilità di spazio. Per tali lavori di manutenzione si intendono: - manutenzione di tutti i tappeti erbosi esistenti all'interno del cimitero principale ed in adiacenza agli accessi, compresi i campi destinati alle inumazioni, comprendente la falciatura in tempi opportuni per mantenere i tappeti erbosi in uno stato decoroso confacente all'ambiente, compresa la raccolta dell'erba e la pulizia delle aree; - manutenzione delle aiuole, delle siepi e delle piante all'interno del cimitero, viali d'accesso, delle mura perimetrali e zone di pertinenza del cimitero, comprendente la tosatura delle siepi a regola d'arte, estirpazione delle erbe infestanti, zappatura del terreno circostante, la potatura di tutte le piante soggette alla stessa per mantenere un assetto vegetativo uniforme, due volte l'anno nei periodi marzo-aprile e settembre-ottobre; - innaffiamento delle nuove piante messe a dimora secondo la necessità; - manutenzione dei viali di accesso al cimitero, comprendente il taglio dell'erba ed arbusti lungo i viali e nelle zone limitrofe ai muri perimetrali del cimitero, eventuale potatura degli alberi, inghiaiatura delle banchine, ed ogni altro onere al fine del perfetto decoro delle zone una volta al mese; - raccolta, pulizia dei residui organici derivanti da tosature, sfalci e potature e conferimento negli appositi contenitori posti all interno delle strutture.

15 Pagina 15 di 50 L Appaltatore dovrà provvedere alla manutenzione, secondo necessità e programmata, della superficie dei campi di inumazione in modo da permetterne la fruizione mantenendo e ripristinando le finiture presenti. E' compreso l'intervento di ripristino del piano del terreno nel caso in cui la sepoltura presenti avvallamenti e/o sprofondamenti delle lapidi. L Appaltatore dovrà altresì provvedere ad effettuare un controllo periodico dello stato di manutenzione delle scale metalliche in dotazione di ciascun cimitero eseguendo quei controlli di sicurezza che la Ditta fornitrice delle scale (od il Responsabile del Servizio) avrà indicato come necessari al mantenimento del livello di prestazioni della scala stessa. Qualora necessario, durante tale periodico controllo la Ditta effettuerà una pulizia sommaria della scala stessa.

16 Pagina 16 di 50 Il servizio di pulizia della necropoli di bari e dei cimiteri delle ex frazioni Il servizio riguarda la Necropoli di Bari ed i cimiteri delle ex frazioni, ed ha l'obiettivo di mantenere puliti e decorosi, fruibili gli spazi comuni, i percorsi, i portici, ecc Si attua mediante pulizia e disinfezione giornaliera di tutti i servizi igienici e della camera mortuaria esistenti nei cimiteri delle ex frazioni; pulizia manuale e/o meccanica di tutte le parti inghiaiate o asfaltate interne al cimitero, avendo cura di raschiare, ove necessario, asportando erbacce, graminacee e riassetto del tutto, una volta la settimana e comunque in base alle necessità dettate dall'igiene e dal decoro dei luoghi; pulizia di tutte le fontane utilizzati dalla cittadinanza, una volta ogni 5 giorni e comunque in base alle necessità dettate dall'igiene e dal decoro dei luoghi; riassetto dei viali inghiaiati; movimentazione per lo svuotamento e rimozione del contenuto di tutti i contenitori, compreso eventuale scarrabile, atti alla raccolta dei rifiuti classificati urbani o assimilabili, nonché degli inerti posti all'interno del cimitero, giornalmente nella Necropoli di Bari e almeno tre volte la settimana o all'occorrenza con cadenze più frequenti nei cimiteri delle ex frazioni, in modo da agevolare la raccolta differenziata; raccolta dei fiori secchi ed accessori (corone, nastri, ecc..) e loro conferimento nei punti di raccolta; eliminazione degli escrementi di piccioni con prodotti disinfettanti; pulizia delle scalinate, ballatoi e corridoi interni ai cimiteri ivi compresi i viali siti tra le cappelle ed i tumuli, avendo cura di togliere eventuali erbe infestanti o muschio una volta la settimana e comunque in base alle necessità dettate dall'igiene e dal decoro dei luoghi, nonché altro genere di rifiuti;

17 Pagina 17 di 50 pulizia, in caso di neve, dei percorsi interni per la fruibilità dei cimiteri. Dovranno inoltre essere previste n 3 pulizie straordinarie annue atte a: eliminare polveri e ragnatele di soffitti, travi di arcate, rampe di scale, ecc.. lavare vetri ed infissi con idonei prodotti, spolverare, lavare e pulire i cancelli, i monumenti ed i sacrari, i parapetti ed i corrimano e le ringhiere estirpazione di erbe, muschi e licheni ed eliminazione di depositi di smog o atmosferici anche a mezzo idro pulitrice a bassa pressione La Ditta Appaltatrice potrà organizzare tale servizio nelle modalità che ritiene più opportune, fermo restando che l'obbiettivo è quello di conservare gli ambienti puliti e decorosi, fruibili dalla collettività.

18 Pagina 18 di 50 Servizio di gestione delle operazioni cimiteriali Si tratta delle operazioni necessarie alla movimentazione delle salme nei loculi, tombe a terra, ecc., e rientrano fra quei compiti previsti dal T.U. n. 1265/34, dal D.P.R. n. 285/90 e dalle circolari del Ministero della Sanità n. 24/93 e 10/98. Lo svolgimento di dette operazioni potrà essere regolamentato dal Comune attraverso appositi ordini di servizio emanati all'uopo oppure tramite atto regolamentare A) INUMAZIONE Inumazione di salma senza esumazione (fossa libera) a) Trasporto del feretro dal punto di sosta del cimitero; b) eventuale eliminazione della cassa metallica nel caso che questa contenga interamente il feretro di legno; c) scavo nell'ambito del cimitero della fossa, a mano o con l'ausilio di mezzi meccanici secondo i criteri e le dimensioni di cui agli art del D.P.R. 285/90 evitando di interessare eventuali sepolture vicine; d) sistemazione del feretro sul fondo della fossa con rete di sostenimento del feretro fornita dalla ditta idoneo anche alla futura raccolta dei resti ossei; e) riempimento e costipazione della terra senza l'uso di mezzi meccanici; f) formazione di un cumulo di terra sull'area interessata di altezza non superiore a 60 cm.; g) posa in opera di cippo di riconoscimento; h) trasporto della terra eccedente e deposito della stessa nell'ambito del cimitero in luogo idoneo indicato dalla direzione del servizio salvo diverso avviso dello stessa; i) mantenimento, nel tempo, dell' omogeneo livellamento della terra per eliminare gli abbassamenti causati dall'assestamento del terreno. B) ESUMAZIONE 1) Esumazione semplice con eventuale deposito nell'ossario comune: a. rimozione della lapide o copritomba;

19 Pagina 19 di 50 b. apertura del coperchio del feretro precedentemente inumato; c. diligente raccolta dei resti mortali in apposito sacchetto fornito dalla ditta Appaltatrice con apposizione di cartellino indicativo dei dati del defunto e collocazione degli stessi nell'ossario comune del cimitero, o in altro ossario comune disponibile nell'ambito del Comune; d. raccolta di tutto ciò che è stato a stretto contatto con la salma (avanzi di casse e indumenti), disinfezione di questo materiale, conferimento dello stesso in contenitori appositi e trasporto del suddetto presso il centro di stoccaggio del cimitero principale nei modi previsti dalla Legge; e. trasporto del materiale lapideo presso discarica per materiale non pericoloso, dopo averlo distrutto e reso anonimo; f. diligente pulizia dell'area interessata all'operazione. 2) Esumazione con ricomposizione resti mortali in cassetta di zinco (anche per trasporto fuori Comune): a. rimozione della lapide o copri tomba; b. apertura del coperchio del feretro precedentemente inumato; c. diligente raccolta dei resti mortali e collocazione degli stessi in apposita cassetta di zinco prevista dall'art. 36 del D.P.R. n 285/90 fornita dalla Ditta Appaltatrice saldata e con apposizione della targhetta di riconoscimento; d. raccolta di tutto ciò che è stato a stretto contatto con la salma (avanzi di casse e indumenti), disinfezione di questo materiale, conferimento dello stesso in contenitori appositi e trasporto del suddetto presso il centro di stoccaggio del cimitero principale nei modi previsti dalla Legge; e. trasporto del materiale lapideo presso discarica per materiale non pericoloso, dopo averlo distrutto e reso anonimo; f. diligente pulizia dell'area interessata all'operazione. 3) Esumazione con reinumazione per incompleta mineralizzazione della salma: rimozione della lapide o copri tomba;

20 Pagina 20 di 50 a. apertura del coperchio del feretro precedentemente inumato; b. accertamento delle mancata mineralizzazione della salma; c. riempimento fossa con diligente ricollocazione nella medesima o altra fossa indicata dall'ufficio Cimiteriale della lapide e pulizia dell'area; d. diligente pulizia dell'area interessata all'operazione. C) TUMULAZIONE 1) Tumulazione di salma senza estumulazione (loculo comune libero)- (il loculo può essere anche a parete che doppio a livello interrato che in sepolcreto a terra, ogni feretro deve essere appositamente diviso l'uno dall'altro) a. trasporto del feretro dal punto di sosta del cimitero a quello della sua tumulazione; b. apertura del tumulo; c. sistemazione del feretro nella sede di tumulazione; chiusura del tumulo come indicato e disposto dai punti 8 e 9 del D.P.R. n 285/90; d. sistemazione della pietra tombale (eventuale); e. pulizia dell'area interessata all'operazione. 2) Tumulazione di salma con preventivo condizionamento (in loculo comune)-il loculo può essere anche a parete che doppio a livello interrato che in sepolcreto a terra, ogni feretro deve essere appositamente diviso l'uno dall'altro. a. apertura tumulo; b. estrazione del feretro; c. apertura dello stesso; d. diligente raccolta dei resti mortali in apposito sacchetto fornito dalla ditta Appaltatrice con apposizione di cartellino indicativo dei dati del defunto e collocazione degli stessi nell'ossario comune del cimitero, o in altro ossario comune disponibile nell'ambito del Comune; e. raccolta di tutto ciò che è stato a stretto contatto della salma ( vedi capoverso "d" del precedente punto 2);

21 Pagina 21 di 50 f. trasporto del materiale lapideo presso discarica per materiale non pericoloso, dopo averlo distrutto e reso anonimo; g. trasporto del feretro dal punto di sosta del cimitero a quello della sua tumulazione; h. apertura del tumulo; i. sistemazione del feretro nella sede di tumulazione; j. chiusura del tumulo come indicato e disposto dai punti 8 e 9 del D.P.R. n 285/90; k. sistemazione della pietra tombale (eventuale); l. pulizia dell'area interessata all'operazione. D) ESTUMULAZIONE 1) Estumulazione di salma con deposito nell'ossario comune a. apertura tumulo; b. estrazione del feretro; c. apertura dello stesso; d. diligente raccolta dei resti mortali in apposito sacchetto con apposizione di cartellino indicativo dei dati del defunto e collocazione degli stessi nell'ossario comune del cimitero, o in altro ossario comune disponibile nell'ambito del Comune; e. raccolta di tutto ciò che è stato a stretto contatto con la salma (avanzi di casse e indumenti ), disinfezione di questo materiale, conferimento dello stesso in contenitori appositi e trasporto del suddetto presso il centro di stoccaggio del cimitero principale nei modi previsti dalla Legge; f. trasporto del materiale lapideo presso discarica per materiale non pericoloso, dopo averlo distrutto e reso anonimo; g. chiusura del tumulo qualora non debba essere immediatamente riutilizzato; h. diligente pulizia dell'area interessata all'operazione. 2) Estumulazione di salma con ricomposizione in cassetta di zinco: a. apertura tumulo; b. estrazione del feretro;

22 Pagina 22 di 50 c. apertura dello stesso; d. diligente raccolta dei resti mortali e collocazione degli stessi in apposita cassetta di zinco prevista dall'art. 36 del D.P.R. n 285/90 fornita dalla Ditta Appaltatrice saldata e con apposizione della targhetta di riconoscimento; e. raccolta di tutto ciò che è stato a stretto contatto con la salma (avanzi di casse e indumenti ), disinfezione di questo materiale, conferimento dello stesso in contenitori appositi e trasporto del suddetto presso il centro di stoccaggio del cimitero principale nei modi previsti dalla Legge; f. trasporto del materiale lapideo presso discarica per materiale non pericoloso, dopo averlo distrutto e reso anonimo; g. chiusura provvisoria del tumulo qualora non debba essere immediatamente riutilizzato; diligente pulizia dell'area interessata all'operazione. 3) Estumulazione di salma con avvio alla cremazione: a. apertura tumulo; b. estrazione del feretro; c. apertura dello stesso; d. diligente raccolta dei resti mortali o della salma non mineralizzata e collocazione degli stessi in apposito contenitore adatto alla cremazione fornito dalla Ditta Appaltatrice; e. raccolta di tutto ciò che è stato a stretto contatto con la salma (avanzi di casse e indumenti ), disinfezione di questo materiale, conferimento dello stesso in contenitori appositi e trasporto del suddetto presso il centro di stoccaggio del cimitero principale nei modi previsti dalla Legge; f. trasporto del materiale lapideo presso discarica per materiale non pericoloso, dopo averlo distrutto e reso anonimo; g. chiusura provvisoria del tumulo qualora non debba essere immediatamente riutilizzato; h. diligente pulizia dell'area interessata all'operazione;

23 Pagina 23 di 50 4) Estumulazione di salma per traslazione in altro Comune a. apertura tumulo; b. estrazione del feretro; c. diligente raccolta della salma e dei resti della cassa lignea e collocazione entro apposita cassa metallica, come prevista dall'art. 30 del D.P.R. n 285/90; d. raccolta degli avanzi e dei rifiuti e trasporto del suddetto presso il centro di stoccaggio del cimitero principale nei modi previsti dalla Legge; e. trasporto del materiale lapideo presso discarica per materiale non pericoloso, dopo averlo distrutto e reso anonimo; f. chiusura provvisoria del tumulo qualora non debba essere immediatamente riutilizzato; g. diligente pulizia dell'area interessata all'operazione. 5) Tumulazione di resti ossei o ceneri: a. Trasporto dei resti ossei o delle ceneri in cassetta dal punto di sosta del cimitero a quello della loro tumulazione; b. apertura del tumulo; c. sistemazione della cassetta nella sede di tumulazione; d. chiusura del tumulo come indicato e disposto dai punti 8 e 9 del D.P.R. n 285/90; e. sistemazione della pietra tombale (eventuale); f. pulizia dell'area interessata all'operazione. 6) Estumulazione di resti ossei o ceneri: a. apertura tumulo; b. estrazione della cassetta contenente le ossa e le ceneri; c. chiusura provvisoria del tumulo; d. diligente pulizia dell'area interessata all'operazione. E) TRASLAZIONE

24 Pagina 24 di 50 1) Traslazione di salma da loculo ad altro loculo- il loculo può essere anche a parete che doppio a livello interrato che in sepolcreto a terra, ogni feretro deve essere appositamente diviso l'uno dall'altro) a. apertura dei due tumuli; b. estrazione del feretro; c. trasporto del feretro al luogo della sua nuova tumulazione; d. sistemazione del feretro nella sede di tumulazione; e. chiusura del tumulo come indicato e disposto dai punti 8 e 9 del D.P.R. n 285/90; f. sistemazione della pietra tombale (eventuale); g. pulizia delle aree interessate dall'operazione. 2) Sepoltura feti e resti ospedalieri: a. scavo nell'ambito del cimitero di piccola fossa, a mano o con l'ausilio di mezzi meccanici secondo i criteri e le dimensioni stabiliti dalle disposizioni, evitando di interessare eventuali sepolture vicine; b. riempimento e costipazione della terra senza l'uso di mezzi meccanici; c. formazione di un cumulo di terra sull'area interessata di altezza non superiore a 30 cm.; d. apposizione del cippo di riconoscimento fornito dalla ditta Appaltatrice; e. trasporto della terra eccedente e deposito della stessa nell'ambito del cimitero in luogo idoneo indicato dalla direzione del servizio salvo diverso avviso dello stesso; f. mantenimento, nel tempo, dell' omogeneo livellamento della terra per eliminare gli abbassamenti causati dall'assestamento del terreno L appaltatore ai fini del corretto espletamento delle suddette operazioni cimiteriali deve dotarsi di: n. 1 escavatore ; n. 1 autocarro per il trasporto di escavatori e di macchine operatrici; n. 1 elevatore con cestello idoneo per la potatura degli alberi ad alto fusto;

25 Pagina 25 di 50 n. 1 elevatore per il trasporto di feretri; n. 1 furgone per trasporto feretri; n. 1 furgone per trasporto materiale di risulta; massa vestiario idonea per quantità e qualità per lo svolgimento del servizio, nonché in linea con gli standard di legge. idonei presidi medico- sanitari.

26 Pagina 26 di 50 Raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali cimiteriali Si tratta della raccolta, riduzione e conferimento di rifiuti provenienti dall'attività specifica cimiteriale svolta presso i cimiteri comunali; in particolare si tratta dei rifiuti derivanti dalle operazioni di esumazione ed estumulazione. L'attività comprende le seguenti operazioni: a. Raccolta dei rifiuti cimiteriali provenienti dalle operazioni cimiteriali (avanzi di casse, indumenti e zinco ) e dei rifiuti inerti speciali e loro stoccaggio presso apposita area all'interno b. del Cimitero Principale; c. Separazione del materiale metallico da riciclare e disinfezione del medesimo; d. Riduzione e ed inserimento in appositi contenitori (vedi DPR 254 del 15/7/2003); e. Stoccaggio in apposito contenitore per il periodo previsto dalla legge per il successivo periodico smaltimento nelle forme di legge; f. Manutenzione del luogo di stoccaggio. Sono a carico della Ditta Appaltatrice tutti gli oneri, diretti ed indiretti, necessari per eseguire le operazioni di raccolta, stoccaggio dei rifiuti cimiteriali in conformità alle disposizioni di legge in materia. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle operazioni di pulizia e /o svuotatura dei cassonetti è previsto all'interno del servizio di pulizia.

27 Pagina 27 di 50 Servizio di censimento delle sepolture ritornate nella piena disponibilità L attività di rilevamento ed identificazione dei tumuli, loculi, cappelle ed altre sepolture già attribuite a privati e ritornate nella piena disponibilità del Comune per fine della concessione deve essere svolta nel modo seguente : 1. gli incaricati della ditta appaltatrice si recheranno nei siti individuati dalla Direzione del POS Controllo Gestione Autotrasporti Funebri e SS. Cimiteriali ed Autotrasporti Funebri ; 2. fotografare con macchine digitali le sepolture annotando a quale sepoltura si riferisce ogni fotografia. 3. mettere a disposizione della Direzione dei Servizi Cimiteriali tutto il materiale raccolto (in formato digitale).

28 Pagina 28 di 50 COMMITTENZA RAGIONE SOCIALE DATORE DI LAVORO Dott.ssa Pierina NARDULLI RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dott. Nicola MILELLA SETTORE RIPARTIZIONE PATRIMONIO Settore servizi cimiteriali e autotrasporti funebri INDIRIZZO Piazza del Ferrarese BARI TEL 080/ / / FIGURE RESPONSABILI DATORE DI LAVORO Dott.ssa Pierina NARDULLI R.S.P.P. Dott. Giuseppe VERRATTI MEDICO COMPETENTE Dott.ssa Consiglia SCANDIFFIO R.L.S.

29 Pagina 29 di 50 IMPRESA APPALTATRICE/AGGIUDICATARIA RAGIONE SOCIALE Da definire DATORE DI LAVORO SETTORE PRODUTTIVO INDIRIZZO TEL FAX FIGURE RESPONSABILI DATORE DI LAVORO Da definire R.S.P.P. MEDICO COMPETENTE R.L.S. CAPOSQUADRA - PREPOSTO NUMERO E PRESENZA MEDIA GIORNALIERA PREVISTA: Da definire DOCUMENTAZIONE ALLEGATA: 1- Certificato CCIAA 2- Autocertificazione requisiti di idoneità tecnico professionale ex allegato XVII del D.Lgs 81/08 ai sensi art. 47 disp leg. e regolamentari di cui al DPR445/00; 3- DURC 4- VALUTAZIONE DEL RISCHIO

30 Pagina 30 di 50 INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI PRESENTI NELLE AREE DI LAVORO INTERESSATE ALL APPALTO MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE LUOGO - AMBIENTE DI LAVORO: CIMITERI COMUNALI Fattore di rischio Rischio/Gravità Valutazione/Misure di prevenzione e protezione Rete fognante Rete idrica Contatti diretti ed indiretti Urto accidentale BASSO Sono presenti all interno dei cimiteri e nell area esterna condutture interrate per fognatura e servizi in genere; Durante le fasi dei lavori prestare attenzione e segnalare l eventuale presenza; Utenze elettriche Cavi elettrici Rete illuminazione pubblica Viabilità Contatti diretti ed indiretti Rischio di Incendio MEDIO Caduta a terra Cadute di materiali MEDIO prestare attenzione ad eventuali cavi elettrici per evitare il danneggiamento; verificare con il delegato dal Committente che l assorbimento di eventuali utenze elettriche utilizzate siano compatibili alla potenza dell impianto elettrico; gli impianti sono dotati dei requisiti minimi di sicurezza, in alcuni ambienti possono essere presenti cavi elettrici in prossimità delle utenze; ogni intervento su impianti elettrici o utenze elettriche deve essere esplicitamente richiesto e autorizzato dal Committente, secondo procedura; prima di scavi o demolizioni è necessario individuare i sottoservizi presenti anche con idoneo strumento cerca cavi e disalimentare la parte di impianto al fine non ci sia tensione elettrica nei cavidotti eventualmente riscontrati; Nel cimitero vengono effettuate operazioni cimiteriali; In alcune zone dei cimiteri e dell area esterna è possibile trovare terreno dissestato a causa di lavorazioni eseguite da personale addetto, questo può generare il pericolo di cadute a terra; Prestare attenzione ad eventuali avvallamenti del terreno presenti derivati dalle operazioni cimiteriali; Durante le operazioni di tumulazione in quota segnalare e delimitare la zona di intervento; Durante le operazioni di scavo delimitare e interdire le aree;

31 Pagina 31 di 50 Fattore di rischio Rischio/Gravità Valutazione/Misure di prevenzione e protezione Incidenti Investimenti BASSO Regolamentazione degli accessi con permesso dell Ufficio cimiteri per entrare con mezzi di circolazione; Avvisare l utenza con idonea segnaletica le aree oggetto di intervento; Gli autorizzati con i mezzi dovranno procedere ad andatura lentissima; In caso di necessità interrompere il passaggio dei mezzi e delle persone; Idoneità dei pavimenti Scivolamento Cadute BASSO Nel cimitero sono presenti aree pavimentate, scale a gradini, pavimentazioni in ghiaia, che in caso di pioggia o neve, possono risultare scivolose; Prestare la massima attenzione nel camminare in queste zone; In caso di fondo scivoloso per pioggia, neve, gelo, altro, delimitare l area interessata, non permettere l'accesso a nessuno. Alberature Cadute con distacchi di rami MEDIO Nelle aree cimiteriali sono presenti alberi di alto fusto e di notevoli dimensioni. In condizioni di vento, pioggia e neve possono rappresentare pericolo per distacco dirami o parti dell albero; Verifica continua dello stato delle alberature, potatura all occorrenza, abbattimento in caso di probabile pericolo;

32 Pagina 32 di 50 Fattore di rischio Rischio/Gravità Valutazione/Misure di prevenzione e protezione Dispositivi antincendio Misure generali di gestione dell emergenza Vie di uscita Incendio gestione dell emergenza Innesco incendio BASSO Sono presenti mezzi estinguenti; Divieto di manomettere i dispositivi di protezione attiva e passiva contro gli incendi; Nei casi in cui si verifichi un principio di incendio, il lavoratore è informato sull'obbligo di avvisare immediatamente gli addetti della squadra antincendi. Tale disposizione è resa necessaria per tutelare la sicurezza di tutti i presenti; Per ridurre comunque il rischio di inneschi di un incendio, è previsto che l'operatore adotti tutte le misure necessarie ed in suo possesso affinchè il rischio di incendio venga ridotto al minimo (allontanamento dei materiali combustibili e/o infiammabili dalla aree dove vi è la produzione di sorgenti d'innesco; A seguito dell'ordine impartito dagli addetti alla gestione delle emergenze, è previsto che ciascun lavoratore adotti quanto previsto dal piano di evacuazione; Qualora durante l'operatività si ravvisi la presenza di materiale combustibile o infiammabile o sussista il rischio di sorgenti di innesco, derivato da lavorazioni della committenza o da parte di ditte esterne, sarà necessario rapportarsi con il personale preposto al fine di pianificare eventuali coordinamenti specifici o il divieto di svolgere lavorazioni; Lasciare sempre libere le vie di uscita da stoccaggi o attrezzature, in caso necessario predisporre viabilità alternativa con idonea cartellonistica; Immagazzinamento degli oggetti Cadute di materiali dall alto BASSO Negli uffici sono presenti scaffalature per il deposito e lo stoccaggio di faldoni cartacei; Verificare periodicamente la stabilità e l ancoraggio delle scaffalature; Divieto di utilizzare le scaffalature per l immagazzinamento di attrezzature di lavoro;

33 Pagina 33 di 50 Fattore di rischio Rischio/Gravità Valutazione/Misure di prevenzione e protezione Sostanze infiammabili e/o combustibili Innesco incendio BASSO interdizione accesso a personale non autorizzato mediante apposita segnaletica; E' fatto divieto di fumare e usare fiamme libere; Nei casi in cui si verifichi un principio di incendio, il lavoratore è informato sull'obbligo di avvisare immediatamente gli addetti della squadra antincendi. Tale disposizione è resa necessaria per tutelare la sicurezza di tutti i presenti; Per ridurre comunque il rischio di inneschi di un incendio, è previsto che l'operatore adotti tutte le misure necessarie ed in suo possesso affinché il rischio di incendio venga ridotto al minimo (allontanamento dei materiali combustibili e/o infiammabili dalla aree dove vi è la produzione di sorgenti d'innesco; A seguito dell'ordine impartito dagli addetti alla gestione delle emergenze, è previsto che ciascun lavoratore adotti quanto previsto dal piano di evacuazione; Qualora durante l'operatività si ravvisi la presenza di materiale combustibile o infiammabile o sussista il rischio di sorgenti di innesco, derivato da lavorazioni della committenza o da parte di ditte esterne, sarà necessario rapportarsi con il personale preposto al fine di pianificare eventuali coordinamenti specifici o il divieto di svolgere lavorazioni; Materiale biologico Rischi biologico Utilizzare idonei DPI per evitare contaminazioni; Implementare e seguire idonee procedure per evitare dispersioni e contaminazioni;

34 Pagina 34 di 50 RISCHI DA INTERFERENZA Le possibili situazioni d interferenza che possono verificarsi nel corso dell appalto, valutabili in questa fase di elaborazione del documento, vengono di seguito elencate: a) attività dell Appaltatore e contestuale presenza di utenti: ove non sia possibile differire l attività dell Appaltatore, si devono adottare tutte le misure necessarie per ridurre i possibili rischi di interferenza (segnalazioni, transenne, recinzioni, etc.). b) attività dell Appaltatore e contestuale presenza di altre imprese (committenza, imprese funebri, marmisti, imprese incaricate dai privati): L Appaltatore ha l onere di provvedere al coordinamento delle varie imprese e di adottare tutte le misure necessarie per ridurre i possibili rischi di interferenza (segnalazioni, transenne, recinzioni, etc.); Di seguito si riporta l elenco dei possibili rischi da interferenza e le indicazione delle misure di sicurezza di massima da adottare VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA ATTIVITÀ - LAVORAZIONI RISCHI DA INTERFERENZA MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Apertura e chiusura di tombe e colombari per tumulazioni, estumulazioni Pericoli di caduta, rischio caduta materiali dall alto Delimitazione dell area interessata da tali attività con idonee recinzioni e segnaletica atte ad impedire l accesso degli utenti e del personale presente. Prevedere un addetto preposto al controllo del transito del pubblico. Inumazione salma a terra Urto, inciampo, rischio caduta, possibile cedimento di terreno Delimitazione dell area interessata, segnaletica, cartellonistica, sbatacchiature Tumulazione salma in loculo, tomba di famiglia, tomba a terra, cappella privata Rischio caduta dall alto, rischio caduta materiali dall alto, rischio di inciampo Delimitazione dell area interessata, segnaletica, cartellonistica, utilizzo di montaferetri, trabattelli/ponteggi

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