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1 enerpl s o c i e t à d i i n g e g n e r i a n S.r.l. PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTI ELETTRICI per la realizzazione di impianti fotovoltaici a servizio di Edifici Pubblici RELAZIONE DI CALCOLO GENERALE Elaborato RC-G Direttore Tecnico e Progettista Energetico: Ing. Faglioni Corrado Ordine Ingegneri Prov. Modena n Carpi, 31 maggio 2011 Enerplan S.r.l Società di ingegneria Via G.Donati, CARPI (MO) C.P. 391 Tel Fax C.F. e P.IVA http : // e_mail: enerplan@enerplan.it Capitale sociale i.v.

2 INDICE INDICE 2 REVISIONI DEL DOCUMENTO 4 1. PREMESSA 5 2. DESCRIZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO Elementi fondamentali di un impianto fotovoltaico I pannelli fotovoltaici TIPOLOGIE CONFRONTO TRA PANNELLI FOTOVOLTAICI CON DIVERSA TECNOLOGIA Installazione Configurazione impiantistica Monitoraggio remoto degli impianti INQUADRAMENTO NORMATIVO Impianti con possibile accesso alle tariffe incentivanti Entità delle tariffe incentivanti Valorizzazione dell energia elettrica prodotta Adempimenti Calcolo della produzione annua ESEMPIO DI PANNELLI ED INVERTER USATI PER LE VALUTAZIONI Pannelli rigidi al silicio policristallino Pannelli rigidi al silicio amorfo Pannelli a film sottile Inverter monofase Inverter trifase Inverter trifase Inverter trifase Inverter trifase

3 5. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL INSTALLAZIONE Variabili di investimento INVESTIMENTO INIZIALE ESPOSTO CONTRIBUTO SULLA PRODUZIONE ANNUA DI ENERGIA ELETTRICA DA FOTOVOLTAICO ENTRATE PER MINORI SPESE DI APPROVVIGIONAMENTO DI ENERGIA ELETTRICA COSTI DI MANUTENZIONE CONCLUSIONI 41 3

4 REVISIONI DEL DOCUMENTO Emissione documento DA CF Rev. Data Descrizione Verifica Approvazione Data Firma Data Firma Codice progetto File Data elaborato Rev. Sostituisce 049.E1007 RELTEC E1007 RC - G n. 0 / Tutti i diritti sono riservati Vietata la riproduzione del documento 4

5 1. Premessa La presente Relazione Tecnica di Calcolo generale ha per oggetto la descrizione dello stato dell arte e dell attuale quadro legislativo che regolamenta l installazione agli impianti fotovoltaici. Verranno altresì descritte le modalità di calcolo della produzione annua attesa degli impianti ed i criteri di valutazione adottati nell ambito delle ipotesi progettuali di possibili impianti da realizzarsi sulla copertura di fabbricati pubblici esistenti o a terra su terreni pubblici indicati come idonei per la presente attività di progettazione. I siti sono ubicati nei comuni di Carpi, Campogalliano, Soliera e Novi di Modena come di seguito elencato: Comune di Carpi 1. Scuola Secondaria e Palestra O. Focherini - Via Magazzeno, 17; 2. Palestra Polivalente Floriano Gallesi Via Ugo da Carpi, 29/A; 3. Palestra Scuola Elementare L. Da Vinci Via Goito; 4. Scuola Secondaria G. Fassi Via Melvin Jones; 5. Palestra G. Fassi Via Melvin Jones; 6. Vasca Laminazione Cavata Occidentale; 7. Bacino Acqua Prima Pioggia; 8. Area Servizi Via I. Martinelli Fossoli; 9. Canile Via Bertuzza Fossoli; 10. Ambulatorio Via Bertuzza Fossoli. Comune di Campogalliano 1. Area A foglio 25; 2. Area B foglio 32 Parcheggio auto; 3. Area B foglio 32 Terreno; 4. Area C foglio 28. 5

6 Comune di Novi di Modena 1. Taverna Parco della Resistenza - Via Zoldi; 2. Scuola Media Gasparini - Via XXII Aprile, 33; 3. Scuola Materna Sorelle Agazzi - Via Sanzio, 7; 4. Asilo Nido E.Mattei - Via Buonarroti, 37; 5. Cimitero - Via Chiesa Nord, 11 Rovereto s/s; 6. Scuola Media - Via IV Novembre, 49 Rovereto s/s; 7. Scuola Materna - Via IV Novembre, 51 Rovereto s/s; 8. Bocciodromo - Rovereto s/s; 9. Palestra Centro Sportivo - Via Curiel, 39 Rovereto s/s. Comune di Soliera 1. Area Depuratore; 2. Vasca Laminazione Cimitero. 2. Descrizione di un impianto fotovoltaico 2.1 Elementi fondamentali di un impianto fotovoltaico Un impianto fotovoltaico trasforma direttamente l energia solare in energia elettrica. La tecnologia fa ricorso alle celle fotovoltaiche che sfruttano una differenza di potenziale che si sviluppa ai capi di una cella elementare in materiale semiconduttore in grado di convertire direttamente la radiazione solare in una differenza di potenziale. Un impianto fotovoltaico è composto essenzialmente da: moduli o pannelli fotovoltaici; inverter, che trasforma la corrente continua generata dai moduli in corrente alternata a seconda della configurazione di impianto e della potenza installata si possono avere uno o più inverter; 6

7 quadri elettrici e cavi di collegamento. Le celle fotovoltaiche rappresentano la parte attiva del sistema perché convertono la radiazione solare in energia elettrica. Le celle fotovoltaiche vengono poi collegate in serie e parallelo per giungere ai livelli di tensione e potenza desiderati, in base alla specifica applicazione, venendo a formare le cosiddette stringhe. I vantaggi della tecnologia fotovoltaica utilizzata per la produzione di energia elettrica possono riassumersi in: assenza di qualsiasi tipo di emissione inquinante; risparmio di combustibili fossili; affidabilità degli impianti poiché non esistono parti in movimento; costi di esercizio e manutenzione ridotti al minimo; modularità del sistema (per aumentare la potenza dell impianto è sufficiente aumentare il numero dei moduli). E da tener presente che l impianto fotovoltaico è caratterizzato da un elevato costo iniziale (dovuto essenzialmente all elevato costo dei moduli) e da una produzione discontinua a causa della variabilità della fonte energetica (il sole), pertanto è essenziale che si verifichino compiutamente le caratteristiche dell investimento, in relazione al suddetto costo di prima installazione, alla produzione attesa e tenuto conto degli oneri di manutenzione annuali. 2.2 I pannelli fotovoltaici TIPOLOGIE I pannelli o moduli fotovoltaici sono costituiti da un insieme di celle fotovoltaiche che sfruttano una differenza di potenziale che si sviluppa ai capi di una cella elementare in materiale semiconduttore. L elemento principalmente utilizzato è il silicio. Il silicio è costituito da singoli atomi ciascuno dei quali forma normalmente legami con altri quattro atomi di silicio confinanti. Quando all interno della struttura molecolare del silicio vengono aggiunte piccolissime quantità di atomi di altri elementi, quali il boro ed il fosforo, si modificano in modo controllato le sue proprietà di semiconduttore. 7

8 Il silicio può essere in natura in forma cristallina, quando costituito da un insieme di atomi (o molecole) legati tra loro in modo rigido, oppure amorfa, viceversa caratterizzata dal modo disordinato in cui gli atomi sono legati tra di loro. Il silicio cristallino (c-si) può a sua volta essere monocristallino, costituito da un cristallo singolo di silicio con reticolo cristallino senza interruzioni in tutto il solido, o policristallino, costituito da cristalli di silicio disallineati (policristallo). Dal silicio cristallino, mediante differenti processi di lavorazione, si ottengono: Pannelli in silicio monocristallino Con un processo produttivo complesso, dal silicio fuso, si ottengono cristalli cilindrici fino a 30 cm di diametro e a 2 m di lunghezza; ai cilindri viene data una forma esagonale e vengono poi sezionati in fette sottili (wafer) da 200µ/300µ, che vengono sagomate in forme più o meno squadrate al fine di diminuire gli spazi inutilizzati ed aumentare il numero di celle ospitate dai pannelli; si ottengono celle monocristalline riconoscibili dal colore scuro e di forma esagonale o circolare. Pannelli in silicio policristallino Per le applicazioni in elettronica il silicio policristallino può essere ottenuto riciclando componenti elettronici scartati, il cosiddetto "scraps di silicio", che vengono fusi all'interno di un crogiolo in modo da creare un composto omogeneo che poi viene raffreddato in modo tale da generare una cristallizzazione che si sviluppa in verticale. Si ottiene così un pane di circa kg che poi viene tagliato verticalmente in lingotti in forma di parallelepipedo. I blocchi raffreddati vengono tagliati in lingotti e quindi sezionati in wafer da 230µ/350µ. Al termine del procedimento si ottengono celle dal colore blu cangiante e dalla forma squadrata. Il silicio amorfo (a-si) è la forma allotropica non cristallina del silicio e gli atomi formano un reticolo disordinato e continuo. A causa della natura disordinata del materiale, alcuni atomi hanno dei legami disponibili che sono responsabili del suo comportamento elettrico. Utilizzando il silicio amorfo non si può parlare di celle, in quanto si tratta di strati sottili di silicio amorfo applicati su superfici più grandi delle normali celle; l idea alla base è di impiegare materiali a basso costo (vetro, metallo, plastica) insieme a quantità minime di un semiconduttore ad alto costo ma con una superiore capacità di assorbimento della luce solare rispetto al silicio cristallino; i moduli che si ottengono sono denominati: Pannelli a film sottile in silicio amorfo Il pannello fotovoltaico in silicio amorfo è costituito da una lastra di vetro trasparente rivestita, su un lato, da uno strato sottile di silicio amorfo trattato chimicamente con altre sostanze per aumentarne la conducibilità. Lo strato di silicio ha uno spessore di circa 2µ ovvero oltre 100 volte più sottile dello strato ottenuto con celle di silicio cristallino. 8

9 Medianti questi processi produttivi si ottengono pannelli denominati a film sottile, per la produzione dei quali il materiale base viene vaporizzato e depositato su lastre di vetro di spessore pari ai 3-4 mm. Sfruttando la possibilità di depositare il silicio amorfo anche a basse temperature, fino a 75 C, al posto del vetro si possono usare fogli di plastica o di metallo che consentono addirittura di ottenere pannelli arrotolabili. I pannelli a film sottile possono essere rigidi o flessibili a seconda del materiale su cui viene depositato lo strato di silicio. Attualmente diversi materiali sono in competizione per i film sottili in silicio amorfo: 1. a-si/µ-si (giunzione ibrida silicio amorfo/ silicio micro o policristallino). I due materiali, entrambi semiconduttori, hanno caratteristiche complementari rispetto all assorbimento della radiazione solare, pertanto, la loro efficienza di conversione (da radiazione a energia elettrica) è maggiore di quella del a-si; 2. CIS (rame, indio, diseleniuro)/cds (Solfuro di Cadmio) 3. CdTe (tellururo di cadmio)/cds. Il CIS è un semiconduttore policristallino, spesso arricchito con gallio (CIGS), elemento che consente di aumentare l efficienza di conversione. Nei moduli CdTE l effetto fotovoltaico è ottenuto racchiudendo fra due lastre di vetro una pellicola di Tellururo di Cadmio. Il tellururo di cadmio è un composto stabile, che non evapora a temperatura ambiente e che non è solubile in materiali con cui potrebbe ragionevolmente venire a contatto quando si trova in forma di cella solare, tenendo presente che il cadmio sia un elemento tossico CONFRONTO TRA PANNELLI FOTOVOLTAICI CON DIVERSA TECNOLOGIA Coefficiente di temperatura della potenza nominale Il valore della potenza dei pannelli fotovoltaici è convenzionalmente relativo alle condizioni standard, cioè alla temperatura di 25 C. In base al coefficiente di temperatura della potenza nominale è possibile calcolare la potenza per temperature più basse e più alte. Il coefficiente di temperatura della potenza è una costante negativa, quindi all aumentare della temperatura la potenza effettiva diminuisce. Questo fenomeno è importante perché è proprio nei periodi 9

10 dell anno più caldi che si concentra il 50% dell irraggiamento annuale e quindi della produzione di energia fotovoltaica. E da considerare che la temperatura dei pannelli è più alta di quella ambientale per il passaggio di corrente elettrica nei conduttori (effetto Joule). Sono, per questo aspetto, da preferire pannelli fotovoltaici che hanno un coefficiente di temperatura di valore assoluto minore. Da questo punto di vista le celle a film sottile hanno il vantaggio di essere meno influenzate dalla temperatura rispetto alle celle in silicio cristallino e la produzione diminuisce di misura inferiore con l aumentare della temperatura. Efficienza L'efficienza di una cella fotovoltaica è un numero adimensionale dato dal rapporto tra potenza elettrica prodotta e raccolta in uscita e potenza trasportata dalla radiazione solare incidente. Questa definizione di efficienza, per essere paragonabile, va calcolata in particolari condizioni che vengono denominate STC (Standard Test Condition) che possono così riassumersi: - Intensità della radiazione pari a 1000 W/mq che corrisponde alla insolazione media di una giornata col cielo privo di nubi. - Temperatura della cella solare pari a 25 C. L'efficienza delle celle fotovoltaiche varia sensibilmente al variare del materiale che costituisce le celle stesse. Attualmente le celle fotovoltaiche prodotte a livello industriale hanno un efficienza (percentuale di radiazione solare trasformata in energia elettrica) compresa tra il 5% e il 17%: un pannello solare in silicio monocristallino ha un rendimento che varia dal 13 al 17 %, un pannello solare in silicio policristallino ha un rendimento di poco inferiore che varia dal 12 al 14 %; per i pannelli a film sottile le efficienze sono inferiori e variabili dal 5 al 10 %. Questo dato influisce principalmente in termini di spazi: a parità di superficie impegnata, utilizzando pannelli in silicio policristallino o monocristallino si avrà una potenza doppia o superiore se comparata a quella ottenibile utilizzando pannelli di tipo amorfo. 10

11 Una considerazione importante in merito all utilizzo di pannelli in silicio mono e policristallino e legata alla resa dello stesso, va fatta in merito all ombreggiatura: in caso di ombre che coprono anche una piccola parte del pannello o nel caso di nuvole, la resa dello stesso può subire una sostanziale diminuzione. L interruzione della serie dei cari circuiti elettrici può anche arrivare al totale azzeramento della produzione elettrica istantanea. Per quanto riguarda i pannelli in silicio cristallino, i pannelli al silicio monocristallino sono più sensibili alla luce diffusa rispetto ai quelli realizzati al silicio policristallino. Le celle a film sottile hanno il vantaggio di tollerare meglio gli ombreggiamenti. Quindi, tra i molti vantaggi apportati dall uso del film sottile occorre soprattutto ricordare che: 1. risente in misura minore delle zone di ombra; 2. è meno sensibile all'inclinazione non ottimale del cristallino, quindi è più adattabile alle superfici; 3. usufruisce di più ore di luce (inizia a produrre prima al mattino e termina più tardi la sera); 4. sfrutta meglio la luce diffusa e riflessa; 5. produce in misura maggiore con cielo nuvoloso. Stabilità nel tempo Dal punto di vista della stabilità nel tempo, moduli composti da celle in silicio cristallino mantengono il rendimento costante negli anni (anche oltre 20 anni); mentre i moduli realizzati con silicio amorfo si degradano immediatamente subito dopo la produzione e restano successivamente stabili nel tempo. Integrazione Un vantaggio dei moduli in silicio amorfo è la potenziale versatilità nell' integrazione architettonica dei moduli fotovoltaici, sia per quanto concerne la forma che le tonalità cromatiche, fino ad ottenere anche superfici semitrasparenti utilizzabili in facciate vetrate. Costi Il processo di produzione dei pannelli in silicio amorfo consente un elevato grado di automazione nella produzione; questi pannelli hanno costi inferiori rispetto a quelli in silicio monocristallino e policristallino e pertanto il silicio amorfo depositato in film su un supporto opportuno rappresenta una scelta concreta per disporre di un impianto con generatore fotovoltaico a costi bassi rispetto a impianti 11

12 che usano altre forme del silicio. I moduli in silicio monocristallino hanno costi più elevati, rispetto ai costi dei moduli composti da silicio amorfo; i moduli in silicio policristallino si collocano in posizione intermedia. Conclusioni La tecnologia per ridurre i costi è orientata ad aumentare l efficienza della cella e a ridurne lo spessore. Nonostante gli indubbi vantaggi delle tecnologie a film sottile ed al minore costo dei pannelli mediante esse realizzati, l attuale quota di mercato di pannelli realizzati con queste tecnologie è ancora contenuta rispetto al silicio cristallino; l impiego del silicio policristallino, poi, risulta maggiore rispetto al monocristallino. Nella scelta risulta opportuno, per ottenere il massimo della produzione elettrica, valutare le condizioni climatiche del sito (l irradiazione, la temperatura, l umidità ed il vento) prima di selezionare il tipo di pannelli da utilizzare. 2.3 Installazione I moduli fotovoltaici possono essere collocati su qualsiasi pertinenza di un immobile (tetto, facciata, terrazzo) o sul terreno. La decisione deve essere presa in base all esistenza sul sito d installazione della disponibilità di spazio per installare i moduli (un parametro di riferimento medio di occupazione di superficie va da 7 a 9 m 2 per kw di picco di potenza installata per pannelli in silicio cristallino, da 12 a 16 m 2 per kw di picco per pannelli a film sottile) e della corretta esposizione ed inclinazione della superficie dei moduli (le condizioni ottimali in Italia sono: esposizione a SUD, ma sono accettabili anche esposizioni SUD-EST e SUD-OVEST, con ridotta perdita di produzione; inoltre risulta importante l inclinazione dei moduli rispetto all orizzontale che, in funzione della latitudine risulta essere compresa fra 25, per latitudini più meridionali, e 35 per latitudini più settentrionali; va tenuto conto nella disposizione dei moduli della assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento. 2.4 Configurazione impiantistica La configurazione impiantistica di un impianto fotovoltaico è importante per rendere l installazione insensibile ad occasionali guasti sui pannelli o sugli inverter e ad una riduzione di efficienza dei pannelli 12

13 tramite una vera e propria analisi del rischio che è tanto più importante quanto maggiore è la dimensione dell impianto, offrendo quest ultimo svariate soluzioni di configurazione impiantistica fra cui va scelta quella che ottimizza rendimenti ed affidabilità del sistema. A tal fine debbono pertanto essere ottimizzate sia la scelta di collegare le stringhe di moduli in serie o parallelo sia la scelta del numero di inverter da porre in parallelo. La scelta degli inverter dipende inoltre dalla tecnologia di realizzazione dei pannelli. 2.5 Monitoraggio remoto degli impianti Per ognuno dei Comuni interessati a questa attività di progettazione, si prevede la possibilità di installare una stazione per il monitoraggio e la visualizzazione in remoto dei dati di interesse dei vari impianti che verranno installati sul territorio comunale. Gli inverter e apparecchiature elettriche cui saranno connessi i generatori fotovoltaici dovranno essere dotati delle porte e schede per la connessione WEB a sistema di telecontrollo. Saranno da prevedersi la dotazione dei software e le programmazioni per la configurazione iniziale di inverter e dispositivi sting box (quadri di parallelo di stringa). Per ciascun Comune verrà prevista la dotazione di tabellone a LED con intestazione serigrafata con possibilità di visualizzazione contemporanea di tre di variabili; il tabellone sarà accessoriato con kit convertitore RS485/USB e potrà essere, a seconda del punto di posizionamento da concordare con la Committenza, per interni o per esterni. I costi stimati per le apparecchiature, i software e le programmazioni per la realizzazione dei monitoraggi sono stati raggruppati per Comune e sono stati mantenuti separati dai costi di investimento iniziale degli impianti come dettagliati di seguito al punto della presente realzione. 3. Inquadramento normativo Il Decreto 05 MAGGIO 2011 del MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO recante "Incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 109 del 12 maggio 2011 modifica il meccanismo di incentivazione degli impianti fotovoltaici noto come "Conto Energia" precedentemente disciplinato dal DM del 28 luglio 2005 e modificato dai successivi DM del 6 febbraio 2006, DM del 19 febbraio 2007 e DM del 6 agosto 2010, con DECRETO LEGISLATIVO 3 marzo 2011, n. 28. Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle 13

14 direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE con successive deliberazioni dell Autorità dell Energia Elettrica e del Gas AEEG 14 settembre 2005, n. 188/05, 24 febbraio 2006, n. 40/06, 13 dicembre 2006, n. 260/06, 13 aprile /07, ha come obiettivo il raggiungimento di una potenza installata a livello nazionale di Megawatt corrispondente ad un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi stimabile tra 6 e 7 miliardi. Il DM del 5 maggio 2011, DM 28/2011 denominato anche Quarto conto energia, si applica agli impianti fotovoltaici che entrano in esercizio in data successiva al 31 maggio 2011 e fino al 31 dicembre 2011 ed introduce essenzialmente una riduzione aggiuntiva e progressiva delle tariffe incentivanti che porti a un allineamento graduale dell incentivo con i costi delle tecnologie. Le tariffe sono tabulate in base alla tipologia e potenza dell impianto favorendo gli impianti di piccola taglia rispetto a quelli di grossa taglia; le tariffe possono essere rivalutate annualmente al raggiungimento del valore di costo indicativo cumulato annuo di 6 miliardi per gli impianti che entrano in esercizio dal I limiti di incentivazione dell energia prodotta da impianti fotovoltaici sono determinati sulla base del costo annuo indicativo degli incentivi con riferimento a ciascun periodo. Il Quarto Conto Energia modifica alcuni dei premi già riconosciuti per alcune tipologie di impianti e introducendo in particolare un premio a privilegiare gli impianti realizzati con componenti riconducibili a produzioni realizzate all interno dell Unione Europea. In particolare è' previsto un incremento della tariffa incentivante del: o o o o 5% per gli impianti ubicati in zone industriali, cave, miniere, o discariche esaurite, aree di pertinenza di discariche o siti contaminati; 5% per i piccoli impianti realizzati dai Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti; 10% per gli impianti ove almeno il 60% dell'investimento, ad esclusione della manodopera, sia costituito da componenti realizzati all'interno dell'unione Europea; 5 centeuro/kwh per gli impianti sugli edifici in sostituzione di eternit o amianto. Il DM 05/05/11 introduce inoltre la distinzione tra piccoli impianti e grandi impianti. Sono considerati piccoli impianti: gli impianti sugli edifici di potenza fino a 1MW, con i moduli posizionati secondo le modalità individuate nell'allegato 2; gli impianti di potenza fino a 200 KW in regime di scambio sul posto; 14

15 gli impianti di potenza qualsiasi realizzati sia su edifici che su aree delle pubbliche amministrazioni. Sono considerati grandi tutti gli altri tipi di impianti con caratteristiche diverse da quelle sopraelencate. In base a tale classificazione tutti gli impianti oggetto dalla presente attività di progettazione sono classificati come piccoli impianti. Per gli anni 2011 e 2012 la concessione della tariffa incentivante ai piccoli impianti non integrati né a concentrazione non è sottoposta ad alcun limite di spesa e non è necessaria l'iscrizione in alcun registro. Per gli anni dal 2013 al 2016 il superamento dei costi indicativi definiti non limita l accesso alle tariffe incentivanti per i piccoli impianti non integrati né a concentrazione, ma determina una riduzione aggiuntiva delle stesse per il periodo successivo. Occorre precisare che il "Conto Energia" non prevede l'erogazione di contributi in conto capitale ma introduce la remunerazione dell'energia prodotta dall'impianto ammesso alle agevolazioni con una "tariffa" vantaggiosa. Pertanto risultano premiati proporzionalmente gli impianti efficienti e non è più premiante la sola realizzazione. Questo introduce un meccanismo virtuoso nei criteri di agevolazione che comporta l impegno-convenienza da parte dell utente a mantenere in perfetta efficienza funzionale il proprio impianto. L erogazione dell incentivo è riconosciuta per un periodo di 20 anni a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell impianto. 3.1 Impianti con possibile accesso alle tariffe incentivanti Le considerazioni che seguono fanno riferimento al DM 05/05/11. Hanno accesso alle tariffe incentivanti gli impianti di produzione fotovoltaica ed i relativi componenti che possiedono tutte le seguenti caratteristiche: non abbiano beneficiato delle tariffe incentivanti introdotte dai DD.MM , , , (i provvedimenti del precedente Conto Energia); la potenza nominale degli impianti deve essere non inferiore ad 1 kw; gli impianti devono essere conformi alle pertinenti norme tecniche richiamate nell allegato 1 ed alle disposizioni di cui all art. 10 del D.Lgs n. 28 del 2011, ove applicabili, in particolare i 15

16 moduli fotovoltaici dovranno essere certificati in accordo con la norma CEI EN61215 se realizzati con silicio cristallino, con la norma CEI EN 61646, se realizzati con film sottili; gli impianti devono rispettare le condizioni dell art. 10 comma 4 del D.Lgs n. 28 del 2011, qualora collocati a terra in aree agricole ovvero la potenza nominale di ciascun impianto non sia superiore a 1 MW e, nel caso di terreni appartenenti al medesimo proprietario, gli impianti siano collocati ad una distanza non inferiore a 2 chilometri e non sia destinato all'installazione degli impianti piu' del 10 per cento della superficie del terreno agricolo nella disponibilita' del proponente. Quanto detto vale fatto salvo quanto ai commi 5, i terreni non siano abbandonati da almeno 5 anni, e 6 del medesimo art. 10 del D.Lgs n. 28 del 2011; gli impianti rispettino gli ulteriori requisite e specifiche tecniche di cui all art. 10 a Allegato 2 del D.Lgs. n.28 del 2011; gli impianti devono essere realizzati con componenti di nuova costruzione e comunque non già impiegati in altri impianti così come stabilito dal DM 02/03/09; gli impianti devono essere collegati alla rete elettrica o a piccole reti isolate. Ogni singolo impianto fotovoltaico dovrà essere caratterizzato da un unico punto di connessione alla rete elettrica, non condiviso con altri impianti fotovoltaici; gli impianti non siano non collegati alla rete elettrica o a piccole reti isolate (gli impianti in isola saranno oggetto di un successivo decreto). Si segnala che nell ambito dei siti in elenco per la presente attività di progettazione per gli impianti nell Area B del Comune di Campogalliano per gli impianti Vasca Laminazione Cavata Occidentale e Bacino Acqua Prima Pioggia del Comune di Carpi, qualora l Amministrazione decida per la realizzazione di entrambi gli impianti sarà da verificare la applicabilità del comma 5 dell art. 10 del D.Lgs n. 28 del 2011, in quanto la distanza degli impianti risulta inferiore ai 2 chilometri. 16

17 Gli impianti vengono classificati dipendentemente dal posizionamento dei moduli sugli edifici e nelle seguenti due tipologie: Allegato 2 comma 1 DM Impianto fotovoltaico realizzato su un edificio Altri impianti fotovoltaici Tipologie 1. Moduli fotovoltaici installati su tetti piani ovvero su coperture con pendenze fino al 5%. 2. Moduli fotovoltaici installati su tetti a falda. 3. Moduli fotovoltaici installati su tetti aventi caratteristiche diverse dal quelli di cui ai punti 1 e Moduli fotovoltaici installati in qualità di frangisole. Impianti installati su superfici e con modalità diverse da quelle di cui ai punti 1, 2, 3 e 4. Descrizione Qualora sia presente una balaustra perimetrale, la quota massima, riferita all asse mediano dei moduli fotovoltaici, deve risultare non superiore all altezza minima della stessa balaustra. Qualora non sia presente una balaustra perimetrale l altezza massima dei moduli rispetto al piano non deve superare i 30 cm. I moduli devono essere installati in modo complanare alla superficie del tetto con o senza sostituzione della medesima superficie. I moduli devono essere installati in modo complanare al piano tangente o ai piani tangenti del tetto, con una tolleranza di più o meno 10 gradi. I moduli sono collegati alla facciata al fine di produrre ombreggiamento e schermatura di superfici trasparenti. Non rientrano nella definizione di edificio le pergole, le serre, le tettoie, le pensiline, le barriere acustiche e le strutture temporanee comunque denominate. 3.2 Entità delle tariffe incentivanti Le tariffe incentivanti sono modulate in base alla potenza nominale dell impianto ed in base alla tipologia di impianto secondo tabelle riassuntive. 17

18 Le modulazioni delle tariffe sono mensili per gli impianti che entrano in esercizio dal 1 giugno 2011 al 31 dicembre 2011, secondo la seguente tabella: Tabella 1: Tariffe per gli impianti che entrano in esercizio dal 1 giugno 2011 al 31 dicembre 2011 Per gli impianti che entrano in esercizio dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 le tariffe subiscono modulazioni semestrali. 18

19 Le tariffe per gli impianti che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2012 subiscono modulazioni delle tariffe semestrali secondo la seguente tabella riassuntiva: Tabella 2: Tariffe per gli impianti che entrano in esercizio da 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 A decorrere dal primo semestre 2013 le tariffe, che assumono valore onnicomprensivo sull energia immessa nel sistema elettrico mentre sulla quota di energia auto consumata è attribuita una tariffa specifica. Le tariffe per gli impianti che entrano in esercizio dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2013 sono individuate dalla seguente tabella: Tabella 3: Tariffe per gli impianti che entrano in esercizio dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno

20 Le riduzioni programmate applicate per gli impianti che entrano in esercizio dal 1 luglio 2013 al 31 dicembre 2016, vengono applicate alle tariffe vigenti nel semestre precedente e sono individuate dalla seguente tabella: Tabella 4: Riduzioni programmate per gli impianti che entrano in esercizio dal 1 luglio 2013 al 31 dicembre 2016 Nel caso di impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative (Titolo III D.M. 05/05/2011) sono previste le tariffe riportate come dalle successive tabelle 4 8. Questa categoria include le installazioni che utilizzano moduli e componenti speciali espressamente realizzati per integrarsi e sostituire elementi architettonici. Gli impianti dovranno avere una potenza nominale complessiva compresa tra 1 kw e 5000 kw. Tabella 5: Tariffe per gli impianti con caratteristiche innovative che entrano in esercizio dal 1 giugno 2011 al 31 dicembre

21 Tabella 6: Tariffe per gli impianti con caratteristiche innovative che entrano in esercizio dal 1 giugno 2011 al 31 dicembre 2011 Tabella 7: Tariffe per gli impianti con caratteristiche innovative che entrano in esercizio dal dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2013 Tabella 8: Tariffe per gli impianti con caratteristiche innovative che entrano in esercizio dal dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno 2013 Le tariffe incentivanti sono erogate per un periodo di venti anni, a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell impianto e rimangono costanti, non subiscono cioè aggiornamenti ISTAT, per l intero periodo di incentivazione. Tali riduzioni di cui alle tabelle 4 e 8 possono ulteriormente ridotte rispetto a quelle indicate sulla base del costo annuo imputabile agli impianti che entrano in esercizio nel periodo di osservazione. 21

22 Le tariffe base sopra indicate sono incrementate, con arrotondamento commerciale alla terza cifra decimale dei seguenti premi (Atr. 14 D.M. 05/05/11): del 5% per gli impianti fotovoltaici diversi da quelli realizzati su edifici qualora i medesimi impianti siano ubicati in zone classificate alla data di entrata in vigore del presente decreto dal pertinente strumento urbanistico come industriale, commerciali, cave, o discariche esaurite, area di pertinenza di discariche o di siti contaminati come definiti dall art 240 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 e successive modificazioni o integrazioni; del 5% per gli impianti realizzati sugli edifici, operanti in regime di scambio sul posto, realizzati da comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti sulla base dell ultimo censimento ISTAT effettuato prima della data di entrata in esercizio dei medesimi impianti, dei quali i predetti comuni siano soggetti responsabili; di 5 centesimi di euro/kwh per gli impianti realizzati sugli edifici, installati in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenti amianto. del 10% per gli impianti il cui costo di investimento per quanto riguarda i componenti diversi dal lavoro, sia per non meno del 60% riconducibile ad una produzione realizzata all interno dell Unione europea. Gli impianti i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie, pensiline hanno diritto ad una tariffa pari alla media aritmetica fra la tariffa spettante per impianti fotovoltaici realizzati su edifici e la tariffa spettante per altri impianti fotovoltaici. E inoltre stato attivato un premio spettante ai piccoli impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici, abbinato all uso efficiente dell energia negli edifici con specifico riferimento al D.Lgs. 192/05 come modificato dal D.Lgs. 311/06. Esso ricorre nei casi in cui sugli edifici nuovi o esistenti vengano conseguiti obiettivi di riduzione del consumo di energia superiori agli obiettivi fissati dai suddetti decreti legislativi e consiste in una maggiorazione percentuale della tariffa incentivante del Conto Energia in misura proporzionale agli obiettivi di risparmio conseguiti. 3.3 Valorizzazione dell energia elettrica prodotta L energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza nominale non superiore a 200 kwp (se entrati in esercizio dopo il 31 dicembre 2007) può beneficiare della disciplina dello scambio sul posto 22

23 (regolamentata dalla Delibera 74/08 e s.m.i. dell Autorità per l Energia Elettrica e il GAS). Tale disciplina continua ad applicarsi dopo il termine del periodo di diritto alla tariffa incentivante e consente all utente che abbia la titolarità o la disponibilità di un impianto, la compensazione tra il valore associabile all energia elettrica prodotta e immessa in rete e il valore associabile all energia elettrica prelevata e consumata in un periodo differente da quello in cui avviene la produzione. L energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici che non beneficiano della disciplina dello scambio sul posto, qualora immessa nella rete pubblica, è ritirata con le modalità e alle condizioni fissate dall Autorità ai sensi dell art. 13, comma 3, del D.Lgs. 387/2003, e può essere o venduta sul mercato direttamente (in borsa, mercato gestito dal GME Gestore del Mercato elettrico oppure ad un grossista con un contratto bilaterale direttamente stipulato fra le parti) oppure può essere venduta indirettamente attuando il ritiro dell energia immessa in rete da parte del GSE (Gestore dei Servizi Elettrici), applicando il cosiddetto ritiro dedicato ai sensi della delibera AEEG n.280/07, ad un prezzo pari a quello medio mensile registrato per fascia oraria e zona di mercato nel mercato elettrico. Quest ultima procedura di solito è più semplice e conveniente, anche per la semplicità gestionale del rapporto, di quella di vendita diretta, solitamente riservata alle grosse taglie di impianto. Nei casi tra quelli proposti dove l energia prodotta sarebbe in parte auto consumata e quindi valorizzata al costo medio di acquisto dell utente, la parte eventualmente in eccesso sarebbe immessa in rete e beneficerebbe di un costo minimo di vendita garantito, in quanto proveniente da fonti rinnovabili, in base al D.Lgs. 387/03 ed alla Delibera 280/07 dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas, secondo prezzi che vengono aggiornati annualmente dipendentemente alla produzione annua dell impianto; per l anno 2011 valgono i valori indicati nella seguente tabella: Intervallo di energia prodotta PREZZO MINIMO GARANTITO CORRISPONDENTE [kwh annui] [ /KWh] E , E , E ,0762 In realtà gli scambi di mercato ultimamente effettuati sono a valori leggermente superiori. Tale importo, tuttavia, risulta leggermente inferiore al valore di acquisto dal gestore di rete. La disciplina dello scambio sul posto, dove applicabile, sarebbe da questo punto di vista più premiante rispetto al regime imposto agli autoproduttori sopra i 200 kwp di potenza installata. I benefici di cui sopra sono aggiuntivi alle tariffe incentivanti ed all eventuale premio sopra descritti. 23

24 3.4 Adempimenti Le procedure per avere accesso alle tariffe incentivanti sono le seguenti: - DOMANDA AL GESTORE DI RETE Il soggetto che intende realizzare un impianto fotovoltaico inoltra al gestore di rete (ENEL o altro distributore) il progetto preliminare dell impianto a firma di tecnico abilitato e richiede al medesimo gestore la connessione alla rete ai sensi dell art. 9, comma 1 del D.Lgs. 79/99 e art. 14 del D.Lgs. 387/2003, precisando anche (nel caso di impianti compresi fra 1 e 200 kw) se intende avvalersi del servizio di scambio sul posto. Dopodichè seguirà la comunicazione del gestore di rete al soggetto responsabile con indicato l importo del preventivo per l esecuzione dei lavori di allacciamento e i tempi di esecuzione degli stessi. Il soggetto responsabile deve accettare il preventivo e chiudere il rapporto contrattuale con il gestore di rete. - COMUNICAZIONE DI ULTIMAZIONE LAVORI AL GESTORE DI RETE A impianto ultimato, il soggetto che ha realizzato l impianto trasmette al gestore di rete la comunicazione di ultimazione lavori. Il gestore di rete verificherà e certificherà le condizioni di cui all allegato 3-A del presente DM 5 maggio RICHIESTA TARIFFA INCENTIVANTE AL GSE Entro 15 giorni (il mancato rispetto del termine su indicato comporta la non ammissibilità alle tariffe incentivanti per il periodo intercorrente fra la data di entrata in esercizio e la data della richiesta al GSE, fermo restando il diritto alla tariffa vigente alla data di entrata in esercizio) dalla data di entrata in esercizio dell impianto il soggetto responsabile è tenuto a far pervenire al GSE richiesta di concessione della tariffa incentivante, unitamente alla documentazione finale di entrata in esercizio composta dalla documentazione prevista dall Allegato 3-C del presente DM 5 maggio 2011: documentazione finale di progetto dell impianto conforme a CEI 0-2 a firma di tecnico abilitato, completa di documentazione fotografica; scheda tecnica impianto; elenco dettagliato dei moduli fotovoltaici e degli inverter installati indicante anche i numeri di matricola oltre che marca e modello; 24

25 certificato di collaudo dell impianto; dichiarazione sostituiva di atto notorio con dichiarazioni di conformità dell impianto; una relazione contenente tutte le informazioni tecniche e documentali necessarie a valutare la conformità dei componenti e dell impianto agli allegati 1 e 2 del presente DM 5 maggio 2011; documentazione di cui all allegato 3-A del presente DM 5 maggio 2011; certificato antimafia del soggetto responsabile; esclusivamente per gli impianti di potenza superiore a 20 kw, l impegno a trasmettere al GSE, secondo le modalità previste nelle regole tecniche di cui agli art. 8 e 9 per i grandi impianti, copia del verbale di verifica di primo impianto rilasciato dall Agenzia delle dogane oppure, se l impianto immette tutta l energia prodotta nella rete, copia della comunicazione fatta all Agenzia delle dogane sulle caratteristiche dell impianto (circolare 17/D del 28 maggio 2007 dell Agenzia delle dogane). Tale comunicazione può essere trasmessa anche nei tre mesi successivi alla data di entrata in esercizio; esclusivamente per gli impianti di potenza superiore a 6 kw relazione generale che descriva i criteri progettuali e le caratteristiche dell impianto, disegno planimetrico atto ad identificare con chiarezza la disposizione dell impianto, dei tracciati elettrici e delle apparecchiature. Inoltre devono essere allegati: dichiarazione di proprietà dell immobile destinato all installazione dell impianto o autorizzazione alla installazione dell impianto da parte del proprietario; copia del permesso di costruire o della denuncia di inizio attività; copia della documentazione con la quale il gestore di rete locale ha notificato al soggetto responsabile dell impianto il codice identificativo del punto di connessione (POD); copia del verbale di attivazione del contatore di misura dell energia prodotta e di connessione alla rete (per impianti inferiori a 20 kw). La eventuale richiesta del premio può essere fatta solo dopo aver richiesto la tariffa incentivante secondo le procedure sopra indicate. Ai fini delle tempistiche per la richiesta di concessione delle tariffe incentivanti, è fatto obbligo ai gestori di rete di provvedere alla connessione degli impianti alla rete elettrica nei tempi stabiliti dalla deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas ARG/elt 99/08 e successive modificazioni. 25

26 Se il gestore di rete ritarda l allacciamento dell impianto alla rete, sforando i tempi previsti dalla delibera dell Autorità per l energia elettrica e il gas Arg/elt 99/08 e facendo perdere il diritto a una determinata tariffa incentivante, il proprietario dell impianto riceverà un indennizzo ai sensi della delibera Arg/elt 181/ Calcolo della produzione annua Per ogni sito verranno ipotizzate le installazioni tecnicamente possibili e confrontabili ipotizzate in base alla tipologia del sito, ai parametri geometrici ed agli altri vincoli installativi quali ad esempio orientamenti non ottimali e presenza di ombreggiamenti. In caso di installazioni a terra si prenderanno in considerazione solo impianti con pannelli in silicio policristallino, soluzione tecnica che garantisce la resa migliore alle latitudini del Nord Italia nei casi in cui si possono ottimizzare, come in questi, l inclinazione e l orientamento dei generatori fotovoltaici. In caso di installazioni sulle coperture degli edifici, le soluzioni confrontabili dipenderanno dalla superficie utile per l installazione dei pannelli, dall orientamento ed inclinazione della copertura. In particolare impianti con pannelli a film sottile flessibili verranno presi in considerazione solo nei casi in cui si renderà necessaria la sostituzione della copertura esistente qualora questa risulti danneggiata oppure in caso di presenza di eternit. Ciascuna soluzione ipotizzata verrà dimensionata in base al lay-out dei singoli siti tenendo conto della superficie utile per l installazione dei pannelli al netto delle aree inutilizzabili causa orientamento sfavorevole, fenomeni di ombreggiamento ed ingombri. Il calcolo delle rispettive produzioni annue attese per ciascuna installazione sarà ottenuto dalla simulazione con calcolatore elettronico utilizzando il software pvgis (Photo-Voltaic Geographical Information System) applicativo web nato su commissione della comunità europea per la stima dei rendimenti annuali. Il programma di calcolo utilizzato tiene conto dei dati climatici di riferimento ed i dati di radiazione solare riferiti alla stazione meteorologica di rilevamento più prossima alla località di installazione dell impianto. Verranno inseriti sul foglio di calcolo i seguenti parametri di ciascuna installazione: tipologia di installazione, tipologia di pannelli, potenza nominale dell impianto, orientamento ed inclinazione dei pannelli. 26

27 Detti calcoli ottenuti saranno presentati sotto forma di una tabella riassuntiva delle caratteristiche dell impianto ed una tabella che riporta la radiazione solare attesa giornaliera, mensile ed annua al mq sul piano inclinato del pannello fotovoltaico installato in relazione al tipo di impianto previsto (fisso o con inseguitore solare), all angolo di inclinazione rispetto all orizzontale ed all orientamento rispetto ai punti cardinali. Verranno redatte relazioni specialistiche di calcolo per ognuno degli impianti da realizzare all interno delle quali saranno posti in evidenza i valori e le differenze delle produzioni e degli andamenti delle produzioni mensili ed annuali attese per le tipologie installative considerate. Le differenze in termini di produzione dipenderanno dalla superficie occupata dei generatori fotovoltaici, stante che i pannelli in silicio policristallino presentano una efficienza nominale maggiore rispetto alle altre tipologie di pannelli. Le differenze in termini di rendimento dei generatori fotovoltaici tenderanno viceversa a privilegiare i generatori in silicio amorfo. Indipendentemente dalle differenti soluzioni tecniche, gli studi evidenzieranno come durante il periodo invernale la produzione risulta minore mentre è massimizzata nei mesi estivi, fino a valori di produzione nel mese di luglio di circa 3,5 volte superiore alla produzione ottenibile in dicembre. Ai fini della produzione fotovoltaica è la presenza di luce a determinare l attivazione della cella fotovoltaica, anche se la maggiore o minore radiazione dipende dalla maggiore o minore nuvolosità. 4. Esempio di pannelli ed inverter usati per le valutazioni Per quanto riguarda i pannelli, al semplice scopo di redige gli studi preliminari si sono utilizzate le caratteristiche di un modulo fotovoltaico per ciascuna delle tipologie utilizzate fra quelli disponibili sul mercato e con tali moduli sono stati dimensionati gli impianti che poi sono stati simulati al calcolatore. Analogamente per gli inverter, per le apparecchiature a valle dei generatori fotovoltaici degli impianti sono stati considerati i modelli di un prodotto disponibile sul mercato. Il dimensionamento della lunghezza delle stringhe, della taglia e del numero degli inverter degli schemi unifilari realizzati per gli impianti è stato fatto sulla base delle caratteristiche tecniche di tali apparecchiature. Le soluzione adottate fatte rappresentano solo una fra quelle esplorabili sul mercato, che sono svariate per quanto riguarda i pannelli e gli inverter di piccola taglia, alcune per quanto riguarda gli inverter di grossa taglia; tali soluzioni adottate hanno il semplice scopo di individuare una fattibilità tecnico- 27

28 economica, rimandando alla successiva fase progettuale l approfondimento e l eventuale ottimizzazione del tipo di pannelli ed inverter da utilizzare. Per quanto riguarda i generatori fotovoltaici, il mercato presenta soluzioni differenziate a livello di costi e rendimenti offerti; nella realtà, sono offerti dal mercato moduli fotovoltaici con efficienze anche superiori rispetto a quelli scelti tuttavia cautelativamente sono stati assunti valori medio alti di efficienza in quanto uno dei problemi rilevanti che condizionano l installazione è anche legato alla disponibilità dei pannelli ed ai tempi di consegna. 4.1 Pannelli rigidi al silicio policristallino Caratteristiche elementari del modulo proposto Tipo pannello Policristallino Marca Solar Fabrik Modello Premium L poli Potenza unitaria W 235 Lunghezza pannello mm Larghezza pannello mm 998 Area pannello mq 1,664 Peso Kg 24,0 Efficienza media % 13,8 Garanzia costruttiva Anni 7 Garanzia rendimento Anni 25 28

29 Disegno e dimensioni Caratteristiche elettriche e prestazioni Dati relativi alla temperatura 29

30 Dati ulteriori 4.2 Pannelli rigidi al silicio amorfo Caratteristiche elementari del modulo proposto Tipo pannello Silicio Amorfo Marca Sharp Modello NA Potenza unitaria W 128 Lunghezza pannello mm Larghezza pannello mm Area pannello mq 1,422 Peso Kg 19,0 Efficienza media % 9,0 Garanzia costruttiva Anni 2 Garanzia rendimento Anni 10 anni 90%; 25 anni 80%; Disegno e dimensioni 30

31 Caratteristiche elettriche e prestazioni Valori limite 31

32 4.3 Pannelli a film sottile Caratteristiche elementari del modulo proposto Tipo pannello Flessibile a film sottile Marca UNI SOLAR Modello PVL Potenza unitaria W 144 Lunghezza pannello mm Larghezza pannello mm 394 Area pannello mq 2,161 Peso Kg 7,7 Efficienza media % Garanzia costruttiva Anni 5 Garanzia rendimento Anni 10 anni 92%; 20 anni 84%; 25 anni 80% Disegno e dimensioni Caratteristiche elettriche e prestazioni 32

33 Dati relativi alla temperatura Dati ulteriori 33

34 4.4 Inverter monofase 34

35 4.5 Inverter trifase Inverter trifase 1 35

36 4.5.2 Inverter trifase 2 36

37 4.5.3 Inverter trifase 3 37

38 5. Criteri di valutazione dell installazione Ai fini di scegliere per ciascun sito l installazione ottimale, che verrà poi sviluppata in termini di lay-out, configurazione ed analisi finanziaria, verranno valutate per ciascuna soluzione presa in considerazione le variabili dell investimento e determinati in base ad esse il risparmio netto annuo. Verrà calcolato un parametro denominato efficienza dell investimento in termini di rapporto tra risparmio netto annuo ed importo totale del primo investimento. Per ciascun sito verrà scelta la soluzione impiantistica tra quelle ipotizzate che determinerà il valore più alto di tale parametro, che viene quindi utilizzato come elemento di merito per valutare la tipologia più idonea per l investimento e discriminare la tipologia di impianto più conveniente. Da rilevare che l inverso di tale parametro, non considerando oneri finanziari, rappresenta gli anni di rientro dell investimento. Vengono di seguito dettagliate le variabili di investimento considerate. Il risparmio netto annuo, che costituisce la parte attiva nella valutazione dell investimento ed è determinato dalla somma dei due contributi di cui ai punti ed detratta dei i costi di manutenzione necessaria per mantenere in efficienza l impianto. 5.1 Variabili di investimento 38

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