PATTO DI CORRESPONSABILITÀ E REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
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- Leona Masini
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuole: infanzia - primaria - secondaria di 1 grado Piazza Unità d Italia Cassina de Pecchi (MI) Tel.: fax segreteria@icscassina.it Cod. mecc. MIIC8BH007 PATTO DI CORRESPONSABILITÀ E REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Visti gli articoli 10, comma 3 lettera "a" e 42 del D.L.vo 297/94; Vista la CM 16 aprile 1975 n. 105; Visto l art. 20 del D.L.vo 196/2003; Visto il dpr 235/2007 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Viste le linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l attività didattica emanate il 15/3/2007; Visto il parere del Collegio dei docenti Visto lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria D.P.R. 249/1998 il Consiglio d'istituto ha approvato il presente Patto di corresponsabilità e Regolamento di disciplina in data 14 marzo 2013 Finalità La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. la scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. Principi Nella scuola ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio secondo i principi sanciti dalla Costituzione. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità della relazione insegnante-alunno, contribuisce allo sviluppo della personalità dei ragazzi, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione del senso di responsabilità e di autonomia individuale. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale, che sia la loro età e condizione, senza alcuna barriera ideologica, sociale e culturale.
2 Obiettivi del Patto e del Regolamento 1. Tutelare i diritti ed esplicitare i doveri degli alunni e delle altre componenti della scuola 2. Chiarire la funzione di ciascuno nell'esercizio del controllo, gli strumenti a disposizione da adottare per esercitarlo 3. Definire che cosa la scuola si impegna a fare per il rispetto dei diritti e dei doveri 4. Informare sulla direttiva del Ministro della PI n. 104 del 30/11/2007 riguardante l uso di telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche. Diritti degli alunni 1. Essere ascoltati; 2. Essere valorizzati; 3. Essere rispettati per le proprie idee, esperienze, capacità, debolezze e fragilità 4. Essere informati sulle norme che regolano la vita della scuola 5. Partecipare in modo sereno ad ogni momento della vita della scuola 6. Apprendere nel rispetto dei ritmi di ciascuno 7. Essere accolti nel rispetto della vita culturale, religiosa della comunità di appartenenza e/o di provenienza. Doveri degli alunni 1. Frequentare regolarmente 2. Avere comportamenti che consentano il regolare svolgimento delle attività didattiche 3. Assolvere assiduamente agli impegni di studio 4. Rispettare il dirigente scolastico, i docenti e tutto il personale e gli alunni della scuola 5. Mantenere un comportamento corretto con tutti, cioè evitare situazioni o giochi che creino conflitto 6. Non usare il turpiloquio 7. Evitare le situazioni di conflitto che possano recare offesa o danni alle persone, alle cose o alle attività scolastiche 8. Osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d'istituto 9. Utilizzare correttamente e non arrecare danni alle strutture, ai macchinari e sussidi didattici e a tutto il patrimonio della scuola 10. Essere responsabili nel mantenere pulito ed accogliente l'ambiente scolastico 11. Partecipare alla vita della scuola in modo attivo e responsabile Doveri degli adulti 1. Far leggere e commentare, all inizio di ogni anno scolastico, il presente regolamento; 2. Promuovere relazioni positive basate sul dialogo, l assertività e l accettazione; 3. Creare un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona 4. Attuare un servizio educativo- didattico di qualità; 5. Promuovere attività formative di integrazione al curricolo 6. Attuare iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio e per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; 7. Curare la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati a tutti gli alunni, con particolare attenzione agli alunni diversamente abili; 8. Fornire una adeguata strumentazione tecnologica compatibilmente con le risorse della scuola; 9. Fornire servizi di sostegno e promozione del benessere individuale e sociale attraverso la collaborazione con gli enti e le agenzie formative del territorio.
3 Doveri dei Genitori 1. Collaborare attivamente con i docenti nel rispetto dei reciproci ruoli 1. Far frequentare regolarmente le lezioni ai propri figli; 2. Far rispettare gli orari della scuola; 3. Guidare il figlio/a in un percorso graduale di assunzione di responsabilità nell'affrontare gli impegni di studio; 4. Segnalare eventuali problematiche che possono essere affrontate positivamente con le risorse disponibile nella scuola o nel territorio. Norme di attuazione Il principio che sta alla base delle norme di attuazione del presente regolamento e patto di corresponsabilità è il diritto dell'alunno ad essere ascoltato, diritto sancito dalla Convenzione di Strasburgo sui diritti dei minori. Scuola dell Infanzia Nelle scuole dell'infanzia si lavora per organizzare un ambiente favorevole alle relazioni tra bambini e bambini e tra bambini e adulti. I bambini e le bambine sono guidati a scoprire l'importanza del rispetto di tutti e la necessità di perseguire regole di vita comunitaria che permettono il benessere di ciascuno, in un percorso graduale di attività mirate ad accompagnare la crescita dell'autonomia. Scuola Primaria Per gli alunni nella fascia d'età della scuola primaria l'attenzione va posta, più che sull'applicazione di tabelle di sanzioni e sulla distinzione tra atti gravi, sulla pratica di rielaborazione dei conflitti, sulla costruzione graduale della consapevolezza dei diritti e dei doveri. Un rapporto assiduo e collaborativi con l'azione educativa della famiglia è indispensabile nel percorso di ogni bambino verso la conquista dell'autonomia e della pratica della partecipazione responsabile. Scuola Secondaria di primo grado Nella scuola secondaria di primo grado si deve tendere al potenziamento dell autocontrollo, della consapevolezza di sé, dei propri comportamenti e della responsabilità. Gli interventi avranno carattere formativo e potranno contemplare sanzioni. Nessun alunno può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Tenuto conto che la responsabilità disciplinare è personale, nella scuola sono vietate sanzioni disciplinari generalizzate ed indiscriminate. I provvedimenti disciplinari devono: avere finalità educativa tendere al rafforzamento del senso di responsabilità individuale non essere lesivi della persona essere preceduti da interventi educativi preventivi documentabili essere temporanei essere proporzionati all'infrazione essere prioritariamente finalizzati alla riparazione del danno. tenere conto della situazione personale e familiare dell'alunno offrire la possibilità di lavorare in favore della comunità scolastica tradursi in un arricchimento personale dell'alunno.
4 Procedure di prevenzione Tutto il personale della scuola (docenti e non docenti) presterà particolare attenzione alle situazioni a rischio che necessitano di segnalazioni ai consigli di classe, di analisi e di particolari interventi educativi. Il Coordinatore o altri docenti del Consiglio di Classe devono prestare una attenzione personalizzata ai bisogni individuali, ed esercitare la funzione di "tutoraggio" nei confronti di alunni che presentano necessità educative particolari. Si ricorda che sia l intervallo breve che la mensa sono attività didattico-educative. Tipologie di sanzioni 1. Richiamo verbale dell insegnante 2. Richiamo verbale dell insegnante e comunicazione scritta alla famiglia 3. Richiamo ufficiale del Responsabile di plesso e/o del Dirigente Scolastico 4. Richiamo ufficiale scritto del Responsabile di plesso e/o del Dirigente Scolastico e 5. convocazione della famiglia tramite libretto o telefonata o lettera della Dirigenza 6. Sospensione temporanea dalle lezioni con obbligo di frequenza con attività didatticoeducative concordate 7. Sospensione temporanea dalle lezioni senza obbligo di frequenza con interventi educativi attuati dai genitori La sanzione non dovrebbe durare più di tre giorni e non essere comminata, possibilmente più di due volte nell arco dell anno scolastico. Il Consiglio di Istituto nomina un "Organo di disciplina" formato dal Dirigente (o chi ne fa le veci), dal Presidente del Consiglio d'istituto, da due genitori e da due docenti e interviene su richiesta dei genitori dell alunno sanzionato. L organo di garanzia è convocato nei casi di sanzioni che potrebbero derogare dalle regole previste. Non è consentito far portare a scuola telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici (macchine digitali, I-Pod, Playstation, registratori audio...). È fatta eccezione per gli alunni con DSA e per le attività didattiche in cui i docenti autorizzano l utilizzo di tali dispositivi. Si ricorda che i Genitori sono responsabili per qualsiasi utilizzo non consentito, in particolare se si tratta di diffusione di foto/video/audio non autorizzati dagli interessati e/o lesivi della dignità o della reputazione dei soggetti ripresi. I docenti sono tenuti a non utilizzare il cellulare durante le lezioni. Procedure di attuazione delle sanzioni Ogni docente registra le infrazioni reiterate e le comunica alla famiglia con annotazione formale sul libretto dell'alunno e sul registro di classe. Per le situazioni più problematiche il docente informa il Coordinatore di classe e insieme convocano i genitori dell alunno informando anche il Responsabile di plesso e/o il Dirigente Scolastico. Il Coordinatore di classe contatta e/o convoca inoltre i genitori per assenze, ritardi e altre infrazioni ripetute. Il temporaneo allontanamento dell alunno dalla classe, con obbligo di frequenza, deve essere accompagnato da un attività positiva (letture, attività di biblioteca, esecuzione di compiti, ecc.) e prevedere l assistenza da parte dei docenti. Il temporaneo allontanamento dell alunno dalla comunità scolastica deve essere sanzionato per gravi motivi o per reiterate infrazioni che proseguono nonostante i
5 precedenti interventi e, per le situazioni più gravi, deve prevedere la convocazione dell Organo di Disciplina. La sospensione fino a 5 giorni, anche con obbligo di frequenza, è decisa dal Consiglio di Classe e/o dal dirigente scolastico. La sospensione di cui al punto 7 è decretata dal Consiglio di classe, alla sola presenza dei docenti, in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari nella comunità scolastica. Prima del Consiglio di classe, l alunno è chiamato ad esporre le proprie ragioni. L alunno può inoltre chiedere di essere ascoltato dal Consiglio di interclasse/classe. La sospensione superiore a 15 giorni è decretata dal Consiglio di istituto, in seduta non aperta al pubblico, in caso di reati che violino la dignità e il rispetto della persona (ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale, tramite anche le nuove tecnologie informatiche) o di reati che abbiano creato una concreta situazione di pericolo per l incolumità delle persone (es. incendio, allagamento) e di gravità tale da richiedere una deroga al limite dell allontanamento fino a 15 giorni. Durante il periodo d allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato. IL PROCEDIMENTO DELLA SOSPENSIONE La sospensione è un atto amministrativo, il procedimento deve seguire quanto previsto dalla legge n. 241/90, in termini di rispetto dell istruttoria, obbligo di conclusione, motivazione e possibilità di impugnazione. Il Dirigente scolastico deve convocare il Consiglio di classe o di istituto in seduta straordinaria nel più breve tempo possibile. Prima del Consiglio, il Dirigente scolastico deve ascoltare le ragioni dello studente e di eventuali altri studenti interessati e riportarle in sede di riunione. Lo studente può richiedere di essere ascoltati in sede di riunione del Consiglio di classe Lo studente oggetto di procedimento, i suoi genitori, gli studenti interessati ed i loro genitori possono chiedere di essere ascoltati in sede di riunione del Consiglio di istituto. La votazione avviene alla sola presenza dei componenti del Consiglio e, nel caso del Consiglio di istituto, a scrutinio segreto. L IMPUGNAZIONE I genitori o chiunque abbia interesse possono impugnare il provvedimento della sospensione, ricorrendo per iscritto, entro 15 giorni, all organo di garanzia istituito presso la scuola. L organo di garanzia decide entro i successivi 10 giorni, qualora non decida, la sanzione si intende confermata. L impugnazione non interrompe automaticamente l esecutività della sanzione. È compito del consiglio decidere l eventuale interruzione. L organo di garanzia può accogliere integralmente l istanza del ricorrente o ridurre la durata della sospensione, sulla base della proposta motivata di un componente. Non può in ogni caso aumentare l entità della sanzione. L organo si esprime attraverso la votazione a scrutinio palese sulla conferma della sanzione. Qualora essa non sia confermata la sanzione, l organo decide sulla richiesta del ricorrente e su eventuali altre proposte dei componenti. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.
6 COMPORTAMENTI CHE CONFIGURANO MANCANZE - Elevato numero di assenze per motivi non gravi - Assenze ingiustificate ripetute - Assenze "strategiche" - Ritardi ripetuti - Falsificazione di firme e documenti - Negligenza abituale nell assolvimento degli impegni di studio - Dimenticanze reiterate di materiali e documenti - Interventi inopportuni durante le lezioni - Interruzioni continue delle lezioni - Uso di Insulti, termini volgari e offensivi - Uso di atti o parole che consapevolmente tendono ad emarginare i compagni - Uso della minaccia - Ricorso alla violenza fisica che metta in pericolo l incolumità altrui - Atti di prevaricazione o di violenza di gruppo - Abbigliamento sconveniente - Danneggiamento di materiale altrui - Furti - Violazione lieve delle regole di sicurezza - Lancio di oggetti - Possesso di petardi - Possesso di accendini - Lancio di oggetti contundenti - Esplosione di petardi nell area della scuola - Utilizzo del telefono cellulare durante la permanenza a scuola - Divulgazione, attraverso gli strumenti tecnologici personali, di immagini, filmati e/o testi lesivi della dignità della persona effettuati a danno di alunni, docenti, e non docenti dell istituto - Mancato mantenimento della pulizia delle aule, dei laboratori, della mensa e di tutti gli altri spazi della scuola - Lancio o spreco volontario di cibo in mensa o durante l intervallo - Incisione di banchi, muri e porte - Scritte su banchi, muri e porte - Danneggiamenti anche involontari delle strutture e degli arredi scolastici - Aule e spazi lasciati in condizione di eccessivo disordine e/o sporcizia - Danneggiamento di attrezzature e strutture dovuto a incuria e trascuratezza Gestione eventuali atti vandalici e/o di danneggiamenti di vario tipo. In caso di atti vandalici attribuiti ad alunni della scuola, e/o di danneggiamento agli arredi, alle strutture e ai sussidi, si prevede di intervenire con l addebito delle spese alle famiglie interessate a seguito di consultazione del Consiglio di Circolo chiamato ad esprimersi in merito. Nel caso in cui non fosse possibile individuare il responsabile del danno, le spese saranno suddivise tra le famiglie degli alunni coinvolti nell'episodio.
7 Norme finali Art Modifiche Le modifiche e/o integrazioni al presente Regolamento possono essere proposte da una o più delle componenti della Scuola attraverso i rispettivi organi e approvate dal Consiglio di Circolo, con la maggioranza dei 2/3 dei componenti. Art. 29 Disposizioni finali Il presente Regolamento è affisso all'albo della scuola; sarà, altresì, reperibile sul sito internet del Circolo in tempi brevi.. Per tutto quanto non previsto nel presente regolamento, si fa riferimento alla normativa vigente.
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