================================================================================== COM. N. 72 Padova, 14/11/2016

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1 4^ ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Codice M.P.I. PDIC88100A via J. Da Montagnana, Padova - Distretto n.44 TEL FAX Cod.Fisc e- mail : PDIC88100A@istruzione.it - segreteria@4icpadova.it - PDIC88100A@pec.istruzione.it sito: ================================================================================== COM. N. 72 Padova, 14/11/2016 Ai Sigg. Docenti Coordinatori di plesso Ai Sigg. Docenti del 4 IC Rosmini di Padova Ai Collaboratori scolastici E p.c. Al Personale amministrativo OGGETTO: Vigilanza alunni, responsabilità ed obblighi del Personale Docente ed ATA. Si riportano all attenzione del Personale in indirizzo alcune indicazioni sul tema della vigilanza degli alunni e della responsabilità in capo al Dirigente Scolastico, ai Docenti ed ai Collaboratori scolastici. Il Dirigente Scolastico, quale datore di lavoro, è titolare degli obblighi organizzativi concernenti la regolamentazione della vigilanza degli alunni a scuola e ne risponde per carenze a lui imputabili (culpa in organizzando). La responsabilità dei Docenti L obbligo di vigilanza ha inizio con l affidamento dell alunno alla Scuola e termina con la riconsegna alla Famiglia o ad un adulto responsabile (ad esempio nel caso di servizio di scuolabus). La responsabilità risulta tanto maggiore quanto minore è l età dell alunno. La responsabilità per la cosiddetta culpa in vigilando (ovvero un negligente adempimento dell obbligo di sorveglianza degli alunni) deriva dalla presunzione che il danno sia l effetto del comportamento omissivo del sorvegliante nei confronti delle persone a lui affidate. Il Docente può liberarsi da tale responsabilità solo se: 1. risulta essere presente al momento dell evento (ovvio, ma è opportuno comunque evidenziarlo); 2. dimostra di non avere potuto evitare il fatto poiché lo stesso si è manifestato in modo imprevedibile, repentino e improvviso, tenuto conto delle circostanze concrete e del grado di maturità degli allievi (Corte di Cassazione, 07/11/2000, n )

2 Sul Docente grava, pertanto, una presunzione di responsabilità che può essere superata solo dimostrando di aver esercitato correttamente la funzione di sorveglianza sugli alunni. L obbligo di vigilanza si estende all attività scolastica in genere (compresi l intervallo, le uscite didattiche, i viaggi di istruzione e ogni altra attività che si svolga nei locali scolastici o in quelli di pertinenza), quindi la responsabilità degli insegnanti non è limitata all attività didattica in senso stretto, ma riguarda l intero periodo in cui gli alunni si trovano sotto il loro controllo. I riferimenti normativi sono i seguenti: - Art del Codice Civile (in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere e volere, - nella fattispecie il minore - il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto); - Art del Codice Civile (responsabilità dei precettori (Docenti e/o altro adulto) consistente nella presunta violazione dell obbligo di custodia); - Art. 61 della legge 11/07/1980 (La responsabilità patrimoniale del personale direttivo, docente, educativo e non docente della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica dello Stato e delle istituzioni educative statali per danni arrecati direttamente all'amministrazione in connessione a comportamenti degli alunni è limitata ai soli casi di dolo o colpa grave nell'esercizio della vigilanza sugli alunni stessi.) E anche importante ricordare che, come più volte confermato in varie sedi giurisdizionali, l obbligo della vigilanza ha rilievo primario rispetto agli altri obblighi di servizio e che, qualora si verificasse l ipotesi di concorrenza di più obblighi derivanti dal rapporto di servizio e di una situazione di incompatibilità per l osservanza degli stessi, che pone il docente nella impossibilità del loro contemporaneo adempimento, il Docente è chiamato a scegliere prioritariamente la vigilanza. La responsabilità dei Collaboratori scolastici In tema di vigilanza sugli alunni, il vigente CCNL Scuola prevede degli obblighi anche per i Collaboratori scolastici ovvero mansioni di accoglienza e sorveglianza intese come controllo assiduo e diretto a scopo cautelare degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all orario delle attività didattiche e durante l intervallo. Alla luce di quanto sopraesposto, si forniscono, in via preventiva, alcune misure organizzative tese ad impedire il verificarsi di eventi dannosi nei confronti degli alunni, conseguenti a negligenze sulla vigilanza.

3 Entrata ed uscita alunni dalla Scuola Ai sensi dell art. 29, comma 5 del CCNL per assicurare l accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell inizio delle lezioni e ad assistere all uscita degli alunni medesimi. E appena il caso di sottolineare la necessità per i Docenti di assicurare la massima puntualità. Un eventuale ritardo espone il Docente all attribuzione della culpa in vigilando. I Collaboratori scolastici vigilano sugli spazi esterni dell edificio, interessati dal passaggio degli alunni e sulle porte d ingresso. Più in dettaglio, si impartiscono di seguito specifiche disposizioni. Scuola dell Infanzia Il Quadrifoglio gli alunni devono essere accompagnati dai Genitori all interno della sezione di riferimento, dalle ore 8 ed entro le ore 9, salvo i bambini che hanno il permesso di entrata anticipata. Il Collaboratore Scolastico e/o un Docente in servizio accolgono l alunno; al termine delle attività didattiche, i Docenti in servizio affidano l alunno al proprio Genitore o a persona delegata; Si rammenta, data l età dei bambini, l importanza della figura del Collaboratore Scolastico che coadiuva i Docenti in servizio nei momenti maggiormente esposti a rischi quali l entrata e l uscita degli alunni, i momenti di gioco libero in salone, in giardino e durante la mensa. Scuola Primaria Rosmini gli alunni devono essere accompagnati e ritirati dai Genitori al cancello della scuola; ad inizio lezioni, i Docenti, al suono della prima campanella, accolgono gli alunni e, ordinatamente, si dirigono verso le classi. Al termine delle lezioni, ciascun Docente accompagna gli alunni della propria classe all uscita, posizionandosi davanti alla scolaresca. Scuola Primaria D Acquisto gli alunni devono essere accompagnati e ritirati dai Genitori al cancello della scuola; ad inizio lezioni, i Docenti delle classi 1^ e 2^, al suono della prima campanella, accolgono gli alunni e, ordinatamente, si dirigono verso le classi; i Docenti delle classi 3^, 4^ e 5^, non essendo possibile accogliere gli alunni all entrata dell edificio dato l elevato numero di bambini presenti, si posizionano sulle scale per salire al primo piano e vigilano sugli alunni che si dirigono verso le loro aule; Al termine delle lezioni, ciascun Docente accompagna gli alunni della propria classe all uscita, posizionandosi davanti alla scolaresca.

4 Disposizioni comuni per le Scuole Primarie Rosmini e D Acquisto i Genitori impossibilitati al ritiro dei propri figli compilano apposita delega scritta solo a persone che abbiano compiuto 18 anni d età, oppure richiedono l uscita autonoma dell alunno (solo per la cl. 5^ Primaria). I Docenti sono autorizzati a consentire l uscita autonoma dell alunno solo se in possesso dell apposita richiesta firmata dai Genitori e con la presa d atto del Dirigente Scolastico; i Docenti, in caso di mancato ritiro occasionale dell alunno non autorizzato all uscita autonoma cercheranno di contattare i Genitori o la persona delegata per provvedere al ritiro. L alunno viene trattenuto a scuola sotto la sorveglianza del Docente che, se impossibilitato a permanere, lo affida al personale in servizio. Il Collaboratore scolastico individuato è autorizzato a sospendere l attività di pulizia dei locali per dare la priorità alla vigilanza dell alunno e al reperimento delle figure parentali, fino all arrivo dei Genitori o della persona delegata. Nel caso l alunno non venga ritirato dopo 30 minuti dall orario di uscita, senza che sia stato possibile contattare i Genitori, il personale in servizio contatterà la Segreteria e successivamente l Ufficio di Polizia Municipale o i Carabinieri ai quali chiederà di rintracciare i Genitori; i Docenti, in caso si ripeta il mancato ritiro dell alunno non autorizzato all uscita autonoma (2 volte ravvicinate) entro 30 minuti dal termine delle lezioni, convocano i Genitori per un colloquio esplicativo, informando anche il Dirigente Scolastico. Scuola Secondaria I grado Zanella gli alunni, al suono della prima campana, si dirigono verso le loro classi non essendo possibile per i Docenti raggrupparli davanti all edificio scolastico. I Docenti si collocano in punti strategici per sorvegliare gli alunni durante il tragitto. Il Dirigente Scolastico, in accordo con i Coordinatori di plesso, emana un apposito avviso con indicati i punti di sorveglianza che quotidianamente dovranno essere presidiati dai vari Docenti; Al termine delle lezioni, ciascun Docente accompagna gli alunni della propria classe all uscita, posizionandosi davanti alla scolaresca; i Genitori impossibilitati al ritiro dei propri figli compilano apposita delega scritta solo a persone che abbiano compiuto 18 anni d età, oppure richiedono l uscita autonoma dell alunno. I Docenti sono autorizzati a consentire l uscita autonoma dell alunno solo se in possesso dell apposita richiesta firmata dai Genitori e con la presa d atto del Dirigente Scolastico; Vigilanza durante l intervallo Considerando la fascia di età degli alunni dell Istituto, durante l intervallo è prevedibile una certa esuberanza che, anche a parere della giurisprudenza in materia, richiede una ancora maggiore attenzione nella sorveglianza.

5 Per prevenire possibili incidenti e per evitare eventuali attribuzioni di responsabilità, la vigilanza deve essere attiva, ovvero: la dislocazione dei Docenti deve essere diffusa a tutta l area interessata, prestando la massima attenzione. Sarà cura dei Coordinatori di plesso ricordare costantemente questa norma a tutti i colleghi, riferendo al Dirigente eventuali situazioni di criticità; volendo evitare modalità eccessivamente restrittive (ad esempio tenendo gli alunni nelle rispettive classi), è indispensabile che i Docenti in servizio nella sede durante l intervallo collaborino tra loro in realizzando una vigilanza collettiva. Questo vale, in generale, anche durante tutte le attività non di aula previste dal POF; devono essere scoraggiati negli alunni tutti gli atteggiamenti e i comportamenti che, anche involontariamente, possano facilitare il verificarsi di incidenti, oltre alla possibilità di arrecare danni alle strutture ed agli arredi. I Collaboratori scolastici, in accordo con i Docenti Coordinatori di plesso, contribuiscono a rafforzare la sorveglianza. Uscita degli alunni dalla classe durante le attività didattiche I Docenti concedono agli alunni l uscita dalla classe al di fuori dell orario dell intervallo solo in caso di necessità e sempre uno alla volta, controllandone il rientro. In relazione al profilo di responsabilità per mancata vigilanza, ma anche in considerazione degli aspetti pedagogici, dovrà essere evitato l allontanamento temporaneo degli alunni dalla classe per motivi disciplinari. Qualora l insegnante ritenga indispensabile ricorrere a questa misura estrema, dovrà comunque verificare che l alunno allontanato rimanga sotto la custodia di altri docenti o Collaboratori scolastici. Per gli stessi motivi, si invitano i Docenti a non fare uscire dall aula gli alunni per incombenze legate all attività didattica (come per esempio fotocopie, reperimento di materiale). Per queste necessità i Docenti si rivolgeranno al Personale ausiliario. Cambio dell ora Il cambio dell ora deve avvenire nel modo più rapido possibile. Il Docente, appena terminata la lezione, lascerà la classe, sostituito nella vigilanza da un Collaboratore scolastico o da altro Docente libero, e si recherà tempestivamente nell aula in cui è programmata la lezione successiva, consentendo a sua volta al Docente in attesa del proprio cambio di recarsi nella classe di competenza. In tal modo si attiverà un movimento a catena, che consentirà di assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni. Alla luce delle considerazioni iniziali, è evidente la necessità di evitare di lasciare la classe senza la presenza di un Insegnante o, eventualmente di un Collaboratore scolastico. Inoltre, l Insegnante uscente non autorizzerà alcun alunno ad allontanarsi dall aula, in attesa del Docente dell ora successiva.

6 I Docenti che entrano in servizio a partire dalla 2^ ora (o al turno pomeridiano) in poi o che hanno avuto un ora libera, sono tenuti a farsi trovare, al suono della campana, già davanti all aula interessata per consentire un rapido cambio. Alla luce delle considerazioni iniziali, è evidente la necessità di evitare di lasciare la classe senza la presenza di un Insegnante o, eventualmente di un Collaboratore scolastico. Vigilanza in palestra La vigilanza sugli alunni durante il tragitto classe palestra e viceversa è di competenza del Docente di Ed. Fisica. Lo svolgimento della pratica sportiva è un momento scolastico frequentemente interessato dalla culpa in vigilando dell Insegnante. In merito è opportuno distinguere la situazione dannosa originata dal cosiddetto rischio sportivo (accettazione, da parte degli alunni, di eventuali fatti lesivi legati allo svolgimento di una certa attività) dal danno da inadeguata vigilanza. Nella pratica sportiva, la giurisprudenza è particolarmente rigorosa nell applicazione dell art del Codice Civile. La prova dell adeguatezza della vigilanza prestata non è sufficiente ad escludere la responsabilità dell Insegnante, poiché è necessario altresì dimostrare di aver adottato tutte le necessarie misure organizzative idonee ad evitare il sorgere della situazione di pericolo. (Corte di Cassazione, 21/02/2003, n. 2657) Occorre un attenta valutazione della compatibilità dello specifico esercizio fatto eseguire, in relazione alle caratteristiche degli allievi chiamati a svolgerlo. Vigilanza in mensa e nel dopo-mensa La vigilanza sugli alunni è, in questi casi, dei Docenti individuati per l assistenza in mensa. Al fine di evitare situazioni pericolose, soprattutto nel dopo-mensa, si ricordano le disposizioni vigenti per la ricreazione. Vigilanza sui minori bisognosi di soccorso La vigilanza sui minori bisognosi di soccorso, nella fattispecie alunni in situazione di handicap grave, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal Docente di sostegno o dal Docente della classe eventualmente coadiuvato, in caso di necessità, da un Collaboratore scolastico. Il Dirigente Scolastico Reggente Dott. Fabiano Paio