ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE L ENERGIA E L AMBIENTE

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1 ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE L ENERGIA E L AMBIENTE 1

2 L ENEA, È L ENTE PUBBLICO CHE HA COMPETENZA NEI SETTORI DELLE NUOVE TECNOLOGIE, DELL ENERGIA E DELL AMBIENTE. L ENEA HA DUE COMPITI FONDAMENTALI: 1) CONDURRE ATTIVITÀ DI RICERCA NEI SETTORI DI SUA COMPETENZA; 2) SVOLGERE LA FUNZIONE DI AGENZIA PER LA DIFFUSIONE DEI RISULTATI DI ATTIVITÀ ALL INTERNO DEL CONTESTO NAZIONALE. 2

3 IN PARTICOLAR MODO ALL ENEA È AFFIDATO IL COMPITO DI DIFFONDERE LE CONOSCENZE E DI PROMUOVERE I RAPPORTI CON L ESTERNO PER CONSENTIRE LA MASSIMA UTILIZZAZIONE DEI RISULTATI DI RICERCA. L ENEA È APERTA A COLLABORAZIONI CON IL MONDO PRODUTTIVO, CON LE AMMINISTRAZIONI CENTRALI, REGIONALI E LOCALI DELLO STATO, CON LA COMUNITÀ SCIENTIFICA, L UNIVERSITÀ E LA SCUOLA. 3

4 INOLTRE L ENEA PUÒ PROMUOVERE, NEL TERRITORIO NAZIONALE COMUNITARIO, O NEGLI ALTRI STATI, LA COSTITUZIONE DI SOCIETÀ E CONSORZI INDUSTRIALI CHE ABBIANO COME FINE LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLE TECNOLOGIE DI COMPETENZA DELL ENTE. L ENTE, CHE CONTA OLTRE 3000 DIPENDENTI, È PRESENTE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE CON NOVE GRANDI CENTRI DI RICERCA (CASACCIA - FRASCATI - TRISAIA - SALUGGIA - BOLOGNA - ISPRA - ETC.) E ALTRE CON PIÙ PICCOLE AREE DI ATTIVITÀ LOCALIZZATE IN TUTTE LE REGIONI: I CCEI. 4

5 C.C.E.I. A TAL FINE L ENEA CON IL SUO C.C.E.I., CON SEDE A PESCARA, HA AVVIATO UNA SERIE DI INIZIATIVE PER PROMUOVERE L USO RAZIONALE DELL ENERGIA. IL LAVORO SVOLTO IN COLLABORAZIONE CON LE AMMINISTRAZIONI REGIONALI, LOCALI ED IL MONDO PRODUTTIVO, HA PRODOTTO DEI RISULTATI ABBASTANZA INTERESSANTI E SIGNIFICATIVI. 5

6 A TALE PROPOSITO, VA RICORDATO, IL MANUALE DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA NEL SETTORE ALBERGHIERO, UNO STRUMENTO ABBASTANZA INTERESSANTE PER L AUTODIAGNOSI ENERGETICA DA PARTE DELL ENERGY-MANAGER. LA STESSA COSA È STATA FATTA NEL SETTORE DEI GRANDI ESERCIZI COMMERCIALI. SIA NEL SETTORE ALBERGHIERO CHE IN QUELLO COMMERCIALE SONO STATE RISCONTRATE ALCUNE STRUTTURE NON SEMPRE EFFICIENTI E, QUINDI, CON UN POTENZIALE RISPARMIO DI UNA CERTA CONSISTENZA. 6

7 ALTRI MANUALI SONO STATI PRODOTTI IN ALTRI SETTORI DI PARTICOLARE IMPORTANZA ENERGETICA: OSPEDALIERO, SCUOLE, PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA, ETC. INFINE, SONO STATI AVVIATI UNA SERIE DI SEMINARI SUL TEMA AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE NELLE SCUOLE MEDIE DI SULMONA (AQ) E SPOLTORE (PE), NELL I.T.I.S A. VOLTA, NEL LICEO SCIENTIFICO DI PESCARA ED IN TUTTI GLI ISTITUTI SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI TERAMO; NELLA CONVINZIONE CHE SIA FONDAMENTALE DIFFONDERE, PRESSO I CITTADINI DI DOMANI, UNA CULTURA SULLE PROBLEMATICHE ENERGETICO AMBIENTALI. 7

8 INFINE TRA LE TANTE COSE ATTIVATE DESIDERO RICORDARE E SOTTOLINEARE: 1) STUDIO SULLA CARATTERIZZAZIONE ANEMOLOGICA DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TERAMO. 2) RECUPERO DI TERRENI MARGINALI PER LA COLTIVAZIONE DI PIANTE OLEAGINOSE (BIODIESEL). 3) PROGETTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI (CON IL COINVOLGIMENTO DI TUTTI GLI UFFICI TECNICI COMUNALI), STRUMENTO OPERATIVO PER L AVVIO DI UNA RACCOLTA DIFFERENZIATA, ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE ED AMBIENTALMENTE COMPATIBILE. 8

9 RIFIUTI: DA INQUINAMENTO A RISORSA ENERGETICA IL DECRETO LEGISLATIVO 22/97 INDIRIZZA VERSO UN CRESCENTE RICICLAGGIO DEI RIFIUTI, MA NON VA DIMENTICATO CHE ESISTE UNA PERCENTUALE MOLTO ALTA DEI RIFIUTI NON RICICLATI E QUESTI POSSONO SEGUIRE DUE VIE: O LA DISCARICA O LA TERMOUTILIZZAZIONE. IN ITALIA PRODUCIAMO OLTRE 100 MILIONI DI TONNELLATE DI RIFIUTI DEI QUALI OLTRE 30 SONO COSTITUITI DA RIFIUTI SOLIDI URBANI (RSU), 25 MILIONI DA RIFIUTI INDUSTRIALI (RI), MENTRE LA PARTE RIMANENTE 52 MILIONI DI TONNELLATE È COSTITUITA PRINCIPALMENTE DA RIFIUTI AGRICOLI (RA). 9

10 I RIFIUTI NON RICICLATI POSSONO COSTITUIRE UNA PREZIOSA FONTE DI ENERGIA, POTREBBERO ESSERE UTILIZZATI RIDUCENDO I COSTI DI SMALTIMENTO E DI DEGRADO AMBIENTALE. LO SMALTIMENTO È DIVENTATO UNO DEI PIÙ GROSSI PROBLEMI DEI NOSTRI GIORNI. LA SITUAZIONE ATTUALE VEDE L ESISTENZA DI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ELETTRICITÀ ALIMENTATI DA RIFIUTI PARI AD UNA POTENZA DI CIRCA 100 MW CON LA PROSPETTIVA DI GIUNGERE AD ALTRE 700 MW NEL GIRO DI POCHI ANNI. SI STIMA CHE LA POTENZA INSTALLABILE AL 2010 POSSA RAGGIUNGERE CIRCA MW. 10

11 FINE DELLA PRESENTAZIONE 11

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