Bericht Entwässerung und Abfall

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1 ü Mit Beteiligung der Europäischen Union aus dem Haushalt der Transeuropäischen Verkehrsnetze finanziertes Vorhaben Opera finanziata con la partecipazione dell' Unione Europea attraverso il bilancio delle reti di transporto transeuropee Ausbau Eisenbahnachse München-Verona BRENNER BASISTUNNEL Detailplanung Potenziamento asse ferroviario Monaco - Verona GALLERIA DI BASE DEL BRENNERO Progettazione di dettaglio B30: Baulos Mauls 2-3 B30: Lotto Mules 2-3 Projekteinheit Baustelleneinrichtung - Baustelle Hinterrigger Dokumentenart Technischer Bericht Titel Baustellenflächen - Bereich Aicha Bericht Entwässerung und Abfall WBS Cantierizzazione Cantiere Hinterriger Tipo documento Relazione tecnica Titolo Aree di cantiere settore Aica Relazione smaltimento acque meteoriche e reflue Consorzio BTC Scrl Mandataria Mandanti Progettazione esecutiva Progettazione di dettaglio Datum / Data Name / Nome Gesellschaft / Società Bearbeitet / Elaborato BRU SWS Geprüft / Verificato BTL SWS Genehmigt / Approvato BUTTAFOCO/ CAMPA BTC Direttore dei Lavori Ing. Stefano Fuoco Amministratori Ing. Raffaele Zurlo Ing. Konrad Bergmeister Projekt- von / Bau- von / da Status Dokument / Massstab / Scala kilometer / da kilometer / Chilometro bis / Chilometro bis / a Stato - progetto a opera documento bei / bei / al al Staat Stato Los Lotto Einheit Unitá Nummer Numero Dokumentenart Tipo documento Vertrag Contratto Nummer Codice Revision Revisione 02 H61 EG 450 KTB B

2 Bearbeitungsstand Stato di elaborazione Revision Revisione Änderungen Modifiche 00 Übernahme Inhalt technisches Angebot / Recepimento contenuti offerta tecnica Umsetzung der Verbesserungen aus dem Prüfverfahren ZI.29810A-FuSt / Aggiornamento a seguito istruttoria ZI.29810A-FuSt Verantwortlicher Änderung Responsabile modifica Datum Data BTC BTC

3 INDEX / SOMMARIO 1 PREMESSA SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE GESTIONE DELLE ACQUE METEORICHE CALCOLO DELLA PORTATA DI PICCO SISTEMA DI SMALTIMENTO RETE FOGNARIA NERA GESTIONE DELLE ACQUE REFLUE DIMENSIONAMENTO FOSSA IMHOFF DIMENSIONAMENTO CONDOTTE DISPERDENTI BIBLIOGRAFIA ALLEGATO 1 VASCA DISSABBIATORE + DISOLEATORE... 10

4 1 PREMESSA Il presente documento costituisce la relazione idraulica relativa all area di cantiere di Hinterrigger, situato nel Comune di Varna. L'area è utilizzata per il deposito dello smarino proveniente dagli scavi e per la prefabbricazione dei conci del rivestimento delle gallerie. Vengono di seguito descritte le reti di smaltimento delle acque bianche e nere. La progettazione delle reti è stata eseguita sulla base della normativa vigente nella Provincia di Bolzano, in particolare secondo la Legge Provinciale 8/2002 ed il relativo Regolamento di Esecuzione (D.P.G.P. n 6/2008). All interno dell area di cantiere è presente un impianto di prefabbricazione conci, un impianto di betonaggio, un area di deposito conci, un impianto di frantumazione e varie aree destinate allo stoccaggio di materiale, distinte per classe di materiale. 2 SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE 2.1 Gestione delle acque meteoriche La gestione delle acque meteoriche è stata condotta sulla base delle indicazioni del D.P.G.P. n 6/2008. Le acque meteoriche di dilavamento delle aree di deposito dei materiali all interno del cantiere e della copertura dell impianto di prefabbricazione conci sono classificate come non inquinate ai sensi dell art. 39 del D.P.G.P. n 6/2008, che classifica in questo modo le acque che dilavano le seguenti superfici: 1) tetti in zone residenziali e miste; 2) piste pedonali e ciclabili; 3) impianti sportivi e di ricreazione; 4) cortili in zone residenziali con traffico motorizzato molto limitato; 5) strade in zone residenziali con traffico giornaliero medio (TGM), inferiore a 500 autoveicoli al giorno; 6) parcheggi in zone residenziali a bassa densità abitativa, costituite prevalentemente da case singole, case a schiera, ecc.; Inoltre anche il traffico lungo la viabilità di cantiere è certamente inferiore ai 500 veicoli giorno indicati e pertanto anche le acque provenienti dal dilavamento della strada sono classificabili come non inquinate.. Per quanto riguarda i parcheggi essi saranno interessati da una bassa frequenza di utilizzo. Per quanto riguarda invece l area di stoccaggio dei conci, in corrispondenza della quale transitano i trenini e il carroponte si assimila tale zona ad una superficie impermeabilizzata di cortili ed aree di transito in zone miste, zone produttive e zone industriali che, in base all art. 39 del D.P.G.P. n 6/2008, sono considerate moderatamente inquinate. La permeabilità naturale dei terreni in posto è tale per cui risulta impossibile infiltrare grosse portate. Questo perché la pavimentazione della zona sarà realizzata in misto granulare cementato, materiale praticamente impermeabile. L infiltrazione sarà riservata pertanto: alle aree di stoccaggio dello smarino; alla canaletta che corre lungo la strada perimetrale all area di cantiere, al fine di preservare le scarpate esterne del rilevato su cui si colloca il cantiere. Alla luce di queste considerazioni si è previsto un sistema di smaltimento delle acque meteoriche che si distingue in tre tipologie: 1. Acque di dilavamento dell area di carico e scarico dei conci e transito dei trenini, avente pavimentazione in misto granulare cementato. Le acque sono classificate come moderatamente inquinate, pertanto la rete di raccolta di tali acque le convoglierà in un impianto di sedimentazione + disoleazione + miscelazione e scarico in Isarco;.docx 1/10

5 2. Acque di provenienza dei tetti del capannone. Le acque sono classificate come non inquinate e verranno inserite all interno della vasca di miscelazione prima dello scarico in Isarco. Questo perchè le portate consistenti non consentono smaltimento per infiltrazione nel terreno ed inoltre permette di sfruttare quest acqua (come descritto nel paragrafo 2.3). 3. Acque dei piazzali di stoccaggio inerte tipo A e frantumazione e strada di cantiere. Anche queste acque sono classificate come non inquinate ma data la loro diffusione aerale tali acque riescono ad essere smaltite per infiltrazione nel terreno. L infiltrazione può avvenire senza prevedere alcun tipo di pretrattamento, alla luce di quanto riportato nell art. 42 del D.P.G.P. n 6/2008. Nel paragrafo successivo verranno descritti i criteri di dimensionamento e le caratteristiche geometriche della rete di raccolta delle acque bianche. 2.2 Calcolo della portata di picco Considerando la prevista durata del cantiere la rete è stata dimensionata per una precipitazione con tempo di ritorno 10 anni. L altezza di precipitazione è stata calcolata tramite l usuale relazione: dove: h = altezza massima di precipitazione per un assegnata durata dell evento piovoso (tp) e un assegnato tempo di ritorno (TR); tp = durata della precipitazione; a, n = coefficienti della curva di possibilità pluviometrica. Nella relazione idrologica contenuta nel progetto esecutivo (doc. 02 H61 EG 400 KTB D ) è riportata l analisi sulle precipitazioni eseguita per l area di interesse, dalla quale si sono desunti i coefficienti a e n, rispettivamente pari a mm/h e La stima della portata di picco relativa ad un tempo di ritorno di 10 anni è stata effettuata con il metodo razionale, utilizzando l equazione descritta in Schaake et al. Experimental Examination of the Rational Method, ottenuta tramite una serie di prove sperimentali. I termini hanno il seguente significato: Q A ψ Jt Q = portata di picco relativa al bacino in esame; Abacino: area del bacino; J(tc): intensità di precipitazione ottenuta dividendo l altezza di precipitazione, calcolata per una durata pari al tempo di corrivazione tc, per il tempo di corrivazione stesso; Ψ: coefficiente funzione della pendenza e del grado di impermeabilizzazione del bacino; Il coefficiente ψ si ricava dalla relazione: In cui ! è la frazione di area del bacino impermeabile e i è la pendenza media dell asta principale. Il tempo di corrivazione è calcolato tramite: " 1.40 # $.%& '$.%(! '$.)( Dove con L si intende la lunghezza dell asta principale. Nella seguente tabella si riportano le caratteristiche salienti dei bacini di scolo individuati..docx 2/10

6 Tabella 1: caratteristiche dei bacini di drenaggio individuati. Tabella 2: caratteristiche degli apporti dei tetti del capannone. La perimetrazione di tali aree in planimetria è mostrata nelle seguente figura 1. Le tubazioni previste per la rete di raccolta sono in calcestruzzo e sono state verificate a moto uniforme con scabrezza di Strickler pari a 70 m 1/3 /s con pendenza pari allo 0.5%..docx 3/10

7 Figura 1: localizzazione bacini di drenaggio Cantiere Hinterrigger. 2.3 Sistema di smaltimento Per ognuna delle aree descritte in Tabella 1 è previsto che le acque vengano recapitate in una tubazione (collettore) a diametri crescenti dal 300 mm a 600 mm fino alle vasche di sedimentazione + disoleazione (il cui tipologico è viaulizzabile all Allegato 1). In Tavola 02_H61_BE_450_KLP_B30_54808 è riportata la planimetria della rete di raccolta e smaltimento delle acque bianche. La portata finale della rete di raccolta dei piazzali, pari a 330 l/s, è convogliata in una vasca di sedimentazione + disoleazione costituita da due blocchi prefabbricati, ciascuno dei quali di dimensioni 16,5x2,5x2,5 m. Le vasche devono essere controllate periodicamente per verificare che non vi sia accumulo eccessivo di fanghi od olii. Si prevede quindi una ispezione con eventuale rimozione del materiale a cadenza semestrale o dopo piogge di intensità molto elevata, in modo che il sistema rimanga sempre efficiente. Le vasche inoltre potranno essere utilizzate anche quali piccoli bacini di emergenza nel caso di sversamenti accidentali di inquinanti nel piazzale, grazie all abbassamento del foro di uscita dell acqua. In caso di necessità infatti sarà possibile chiudere la saracinesca presente nel pozzetto di valle, permettendo quindi l immagazzinamento di un certo volume di acqua contaminata al loro interno, evitando così l immissione diretta in Isarco. Il pozzetto a valle delle vasche, così come quello a valle della miscelazione, potrà essere utilizzato per il prelievo e l analisi di campioni di acqua..docx 4/10

8 Le acque provenienti dal piazzale dei conci presenteranno molto probabilmente un ph basico, dato dal dilavamento dei conci stessi, per cui sarebbe necessario effettuare un trattamento di neutralizzazione di queste acque (il limite di ph per lo scarico in Isarco è di 9.5). Si è pensato quindi di unire quest acqua di dilavamento con quella in arrivo dal tetto del carosello, che avrà invece un ph più acido (attorno a 6 circa), all interno di una vasca di miscelazione, per cercare di ottenere un acqua compatibile con lo scarico in Isarco Questa vasca si prevede avrà dimensioni di 5 x 2.5 x H = 2 m (1.5 m utili), per un volume di acqua di circa mc. Date le portate in arrivo, poco sotto i 600 l/s nel caso massimo ipotizzato, si avrà il ricambio dell intero volume in circa 30 secondi. Questo tempo si ritiene sia sufficiente per ottenere la miscelazione, visto che i tempi di reazione per il ph sono dell ordine di 10 secondi. Nella vasca sarà presente un setto nella prima parte che permette di creare una zona di turbolenza naturale data dalla caduta dell acqua nella vasca. Nel primo periodo di funzionamento verranno effettuate delle analisi sul ph del liquido in uscita e, qualora rimanesse fuori dai limiti, sarà necessario effettuare un trattamento di neutralizzazione. A tale scopo potrà eventualmente essere inserita nella seconda parte della vasca una pala rotante in grado di aumentare la turbolenza dell acqua e facilitare il trattamento chimico. Per quanto riguarda i fossi di infiltrazione, il loro dimensionamento si basa sul confronto tra la portata con TR 10 anni in arrivo al fosso stimata dall analisi idrologica (si veda 2.2) e la quantità di acqua che si infiltra attraverso la superficie messa a disposizione dalla trincea. L infiltrazione nel terreno è principalmente regolata dalla permeabilità. Si è assunto un valore pari a m/s per la zona in corrispondenza della quale verrà realizzato il rilevato sul quale verrà ubicato l impianto di prefabbricazione dei conci e dove verranno realizzato i fossi in oggetto. La superficie minima da garantire per consentire l infiltrazione della portata in arrivo si ricava imponendo la seguente uguaglianza: dove: Q *+ )$ k 2 i A // k: permeabilità del terreno, pari a m/s. i: cadente piezometrica, assunta pari a 1, (ipotesi usuale); Aminima: superficie minima di infiltrazione da garantire per permettere l infiltrazione superficiale dell acqua meteorica in arrivo. Un esempio di come saranno realizzati i fossi è riportato nella seguente immagine, tratta dalle Linee guida per la gestione sostenibile delle acque meteoriche, documento elaborato dall Ufficio Tutela Acque della Provincia di Bolzano. Figura 2: sezione tipologica dei fossi a dispersione previsti per il cantiere Hinterrigger Come suggerito anche dalla Figura 2 si è verificato che la quota media massima della falda sia posta ad una distanza maggiore di 1 m rispetto al fosso. Nel nostro caso i fossi a dispersione sono realizzati in corrispondenza di rilevati mediamente alti oltre 5 m, pertanto l ipotesi è sempre verificata..docx 5/10

9 Si sottolinea che il dimensionamento appena descritto risulta essere ampiamente a favore di sicurezza, in quanto si sta trascurando completamente la capacità di accumulo dei fossi, calcolando l area minima necessaria ad ottenere una pressoché istantanea infiltrazione dell acqua in arrivo. Nella seguente tabella si riportano le dimensioni dei fossi necessarie per garantire un area tale da assicurare la completa dispersione nel sottosuolo dell acqua di pioggia raccolta. Fosso Perimetrale Q in arrivo [l/s] 0,156 Area strada 5400 m 2 base [m] 1.50 altezza [m] 0.3 lunghezza [m] 900 area [mq] 1350 area minima per infiltrare [mq] 624 Tabella 3: geometria della rete di raccolta delle acque bianche. 3 RETE FOGNARIA NERA 3.1 Gestione delle acque reflue La raccolta e lo smaltimento delle acque di rifiuto si basa sulle prescrizioni contenute nella normativa della Provincia di Bolzano, in particolare la Legge Provinciale n 8/2002, il relativo Regolamento di Esecuzione (D.P.G.P. 6/2008, di seguito RE) e la circolare n. 03/08 dell Ufficio Tutela Acque della PAB (di seguito circolare). Quest ultima integra e completa le disposizioni delle norme precedenti in materia di tutela delle acque in vari settori. Per quanto riguarda la normativa a livello comunale, il riferimento è il Regolamento del Servizio di Fognatura e Depurazione del Comune di Varna (di seguito RSFD). Per l area di cantiere di Hinterrigger si hanno da smaltire solamente acque reflue di tipo domestico provenienti dagli spogliatoi e relativi servizi a disposizione degli addetti di cantiere. L articolo 11 del RSFD indica che gli insediamenti temporanei devono essere muniti di idoneo sistema di raccolta e lo smaltimento delle acque reflue che può essere effettuato tramite allacciamento definitivo alla rete fognaria oppure con strutture provvisorie recapitanti la stessa. In corrispondenza dell area di cantiere di Hinterrigger si prevede la presenza di 120 addetti (40 persone a turno per 3 turni). Con riferimento all allegato A del RE, relativo al calcolo degli abitanti equivalenti biologici ed idraulici, punto 1.i (attività produttive: 3 addetti = 1 A.E.) otteniamo che gli abitanti equivalenti nel caso in oggetto sono pari a 40 A.E. Lo stesso allegato A indica anche la dotazione idrica da utilizzare per il dimensionamento del sistema di trattamento delle acque reflue, pari a 200 l/gg per ogni A.E. In base all articolo 8 del RE non è necessario l allacciamento alla rete fognaria, in quanto la rete fognaria comunale non è presente nell area di deposito e vicinanze (il limite è 200 m) e comunque non sarebbe possibile in base alle pendenze e alla morfologia del terreno. Si prevede pertanto un sistema di smaltimento individuale, che, per scarichi fino a 50 A.E. richiede un impianto di trattamento primario (fossa settica Imhoff) realizzato in conformità a quanto previsto dallla norma europea UNI EN (art.9 RE e art. 3 Circolare). Non si ritiene necessario un degrassatore a monte della fosse Imhoff, poiché non è prevista una elevata produzione di olii. Come richiesto dalla norma stessa, il trattamento primario verrà abbinato a idoneo sistema di infiltrazione con condotta disperdente, prevedendo un idonea superficie di dispersione in funzione della natura del terreno. Il controllo del livello dei fanghi all interno della fossa Imhoff va effettuato almeno una volta all anno e se necessario bisogna spurgarla, lasciando all incirca il 20 % di volume di digestione. L accesso alla fossa deve essere pensato affinchè l automezzo raggiunga comodamente il chiusino..docx 6/10

10 Sempre una volta all anno devono essere controllate ed in caso pulite le condotte disperdenti. Per quanto riguarda l impianto di lavaggio ruote e l impianto di betonaggio, essi avranno un sistema di ricircolo interno dell acqua, che quindi non dovrà essere inviata in fognatura dopo l utilizzo. Si prevede ovviamente che i fanghi di risulta dati dalla manutenzione degli impianti di ricircolo vengano periodicamente allontanati in regime di rifiuto speciale. 3.2 Dimensionamento fossa Imhoff Il dimensionamento viene eseguito sulla base delle linee guida indicate nel paragrafo della circolare (Fosse Imhoff dimensionamento e caratteristiche). Parametri: Volume utile minimo V> 0,3 mc/a.e. e comunque sempre maggiore di 2 mc. Chiusino ispezione D >= DN600 Diametro nominale tubo in/out: DN100 V<6 mc, DN150 V> 6 mc Nel caso in oggetto, in cui abbiamo 40 A.E, otteniamo un volume minimo della fossa Imhoff di 12 mc e un tubazione IN/OUT che dev essere maggiore di un DN150. VOLUME IMHOFF = 12 mc DN IN/out = PVC D.ext Dimensionamento condotte disperdenti Il dimensionamento viene eseguito sulla base delle linee guida indicate nel paragrafo 3.3 della circolare (Condotte disperdenti). Il refluo in uscita dalla fossa settica viene sottoposta ad ulteriore trattamento sfruttando l effetto depurativo degli strati superficiali del suolo, senza causare inquinamento e impaludamento della zona. A meno della struttura provvisoria ad uso spogliatoio non sono presenti nelle vicinanze edifici o strutture che possono essere influenzate dalle condotte disperdenti. Con riferimento all elaborato del progetto esecutivo (verifica e stabilità assestamenti Hinterrigger), nel quale sono riportati i risultati delle indagini idrogeologiche e geotecniche eseguite sull area di Hinterrigger si riportano le seguenti condizioni idrogeologiche. Dal punto di vista geologico, i terreno sono formati principalmente da terreni sciolti d origine diversa. L area di posizionamento della trincea è caratterizzata da sedimenti fluvioglaciali e lacustri. - Stabilità area e impianti: le indagini eseguite evidenziano parametri geotecnici indicanti una buona stabilità del suolo..docx 7/10

11 - Permeabilità suolo: le prove di permeabilità eseguite in sito hanno rilevato una permeabilità compresa tra 1x10^-05 e 6x10^-05. La stratigrafia indica per i primi m dal p.c. ghiaia sabbiosa con limo. - Interazione impianto e rispettivo scarico con falda acquifera: non si prevedono problematiche nell interazione tra falda e scarico in quanto le condotte disperdenti verranno posate a 1 m dal p.c. mentre i vari sondaggi eseguiti con piezometri hanno evidenziato un livello di falda compreso tra -4 e -10 m dal p.c., collegata con la quota del fiume Isarco. - Presenza di pozzi o sorgenti per l approvvigionamento potabile: all interno dell area di cantiere è presente un pozzo che è ad uso industriale (emungimento previsto 18,8 l/s). Normalmente per un pozzo ad uso potabile si impone un area di rispetto dell ordine dei 200 metri, presi cautelativi in assenza di studi specifici (d.lgs. 152/2006 art. 94 comma 6), all interno dei quali sono vietate una serie di attività. Poiché il pozzo dista 400 m dalle condotte disperdenti e non è previsto un uso potabile, si ritiene che questa distanza possa essere sufficiente affinchè la risorsa idrica da utilizzare sia tutelata qualitativamente. A titolo informativo l acqua utilizzata all interno degli spogliatoi deriva da tale pozzo e verranno quindi posti, all interno dei bagni, appositi cartelli indicanti che l acqua non è potabile. A sud dell area di deposito inoltre sono presenti altri due captazioni: Pozzo Sossai (uso potabile) posto a circa 850 m, sorgente Baumgartner (uso abbeveratoio), posta a distanza ancora maggiore. La distanza della condotta disperdente pertanto può essere considerata adeguata. Le caratteristiche di posa previste sono le seguenti: quota di posa compresa tra 1 m e 1.75 m dal p.c. in modo da evitare danni di gelo. La profondità della falda è maggiore o uguale a 4 m dal p.c. pertanto è verificata la distanza massima di 1 m tra fondo scavo e livello massimo falda. Considerando i sondaggi geognostici eseguiti che hanno evidenziato un terreno formato da ghiaia sabbiosa con limo e sulla base del capitolo della circolare, si ipotizza, a favore di sicurezza, un gruppo 2, con conseguenti 5 min di tempo di percolazione e un lunghezza condotta disperdente unitaria di 3 m /A.E. La lunghezza totale della condotta disperdente risulta pertanto pari o maggiore a 120 m. La tipologia di tubazione disperdente utilizzata è in polietilene ad alta densità (HDPE) diametro esterno 110, micro fessurato con larghezza fessure 2mm, lunghezza media 14 mm..docx 8/10

12 La pendenza che verrà adottata è pari al 0,5%, e verranno posate 4 tubazioni in parallelo di lunghezza pari a 30 m. Al termine delle condotte disperdenti verrà posato un collettore di collegamento ad un pozzetto di aerazione. Quest ultimo verrà utilizzato anche per controllo e possibilità di spurgo. 4 BIBLIOGRAFIA [1] Linee Guida per la gestione sostenibile delle acque meteoriche Ufficio tutela acque, Agenzia Provinciale per l ambiente (Provincia di Bolzano)..docx 9/10

13 5 ALLEGATO 1 VASCA DISSABBIATORE + DISOLEATORE.docx 10/10

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