L evoluzione di un territorio attraverso i suoi servizi

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1 L evoluzione di un territorio attraverso i suoi servizi Relatore: Marta Rappo

2 Costituzione italiana - art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

3 Legge 23 dicembre 1978, n, 833 Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale Art. 1 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo e interesse della collettività mediante il servizio sanitario nazionale La tutela della salute fisica e psichica deve avvenire nel rispetto della dignità e della libertà della persona umana

4 DEFINIZIONE S.S.N. art. 1 Legge 833/78 Il S.S.N. è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinate alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute fisica e psichica, senza distinzione di condizione individuale o sociale e secondo modalità che assicurino l uguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio.

5 CARATTERISTICHE DELLA LEGGE 833/78 La globalità delle prestazioni sanitarie La parità fra tutti i cittadini Programmazione coordinata fra Stato e Regioni Funzione organizzativa delle Regioni Decentramento a mezzo delle U.S.L. Unico Finanziamento del S.S.N. attraverso il F.S.N. Prevenzione, cura e riabilitazione Livellamento fra le varie Regioni

6 Essenziali necessari per rispondere ai bisogni di promozione, mantenimento e recupero delle condizioni di salute della popolazione Uniformi Livelli uniformi (LEA) al fine di garantire su tutto il territorio nazionale un pacchetto di servizi e prestazioni

7 Costituzione italiana art. 38 commi 1 e 2 Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all assistenza sociale I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.

8 SERVIZI SOCIALI (art. 128 Decreto Legislativo 31/03/98, n. 112) tutte quelle attività relative alla predisposizioni ed erogazione di servizi, gratuiti e a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia

9 L. 328/2000: CARATTERISTICHE DEL SISTEMA INTEGRATO Coinvolgimento di soggetti istituzionali e della solidarietà. LIVELLI ESSENZIALI Prestazioni accessibili. UNIVERSALITA DI DESTINATARI Cittadini italiani e, nel rispetto degli accordi internazionali e secondo le modalità definite dalle leggi vigenti, i cittadini dell Unione europea ed i loro familiari, nonché i non comunitari con regolare permesso di soggiorno. LIVELLI UNIFORMI In ogni parte del territorio del nostro Paese. SUSSIDIARIETA Verticale: fra Istituzioni pubbliche. Orizzontali: fra Istituzioni pubbliche e società civile.

10 STATO REGIONE ASSETTO ISTITUZIONALE L. 328/00 COMUNI PROVINCIA

11 RUOLO ISTITUZIONI PUBBLICHE L. 328/00 GARANZIA DELLA RISPOSTA SOSTEGNO COSTANTE ALLE RISORSE DELLA SOCIETÀ CIVILE E AI LEGAMI SOLIDARISTICI SORVEGLIANZA SUL SISTEMA DELL OFFERTA COMPLESSIVA, GARANZIA DI IMPARZIALITÀ E COMPLETEZZA DELLA RETE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PRESENTI NEL TERRITORIO

12 ENTI E SOGGETTI PUBBLICI IPAB SOGGETTI L. 328/00 ENTI E SOGGETTI PRIVATI

13 PROCESSI DI PROGRAMMAZIONE L. 328/00 Piano Nazionale degli interventi e dei Servizi Sociali Piano Regionale degli interventi e dei Servizi Sociali Piano di Zona

14 Il Piano di Zona La normativa nazionale e regionale definisce il Piano di Zona come il principale strumento di programmazione locale delle politiche, degli interventi e dei servizi sociali e socio-sanitari da garantire alle persone e alla comunità

15 Finalità Il Piano di Zona è finalizzato a: realizzare nel territorio un sistema integrato di servizi socio-sanitari; ottimizzare le risorse a disposizione; garantire i livelli uniformi di assistenza e favorire equità.

16 I soggetti coinvolti Soggetti istituzionali Soggetti sociali AMMINISTRAZIONI COMUNALI SOGGETTI PRIVATO SOCIALE AZIENDA ULSS COOPERATIVE PROVINCIA ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SCUOLA ASSOCIAZIONI DI FAMIGLIE IPAB IMPRENDITORI ALTRI ENTI ALTRI SOGGETTI

17 Programmazione partecipata I diversi attori, istituzionali e sociali, sono invitati a portare competenze e risorse al processo di programmazione perché, attraverso il dialogo, si raggiunga un con-senso che diventi miglioramento per tutti.

18 Ambito territoriale Il Piano di Zona è unico e coincide con il territorio dell Azienda ULSS; può, eventualmente, essere articolata a livello di distretto.

19 Aree di intervento IMMIGRAZIONE Anziani Marginalità sociale Dipendenze Salute Mentale

20 Struttura del Piano 1. Il processo di costruzione dei Piano di Zona; 2. L analisi; 3. La definizione delle strategie di indirizzo e le scelte operative; 4. Il quadro delle risorse economiche; 5. Gli strumenti ed i processi di governo del Piano di Zona

21 L analisi Si tratta di una fase fondamentale per la programmazione: solo osservando il contesto in cui viviamo, sotto diversi punti di vista (demografico, sociale, economico, ambientale, ) ed elaborando i dati raccolti, riusciamo a fotografare il territorio, cogliendone punti di forza e punti di debolezza.

22 Dall analisi dei bisogni alle azioni Priorità sono i principali bisogni a cui si intende dare risposta, considerando i bisogni consolidati ed i bisogni emergenti

23 Dall analisi dei bisogni alle azioni Politiche che il territorio intende sostenere per rispondere ai bisogni della popolazione, coerentemente con la definizione delle priorità e le risorse disponibili. Le politiche definiscono le finalità che si intendono raggiungere attraverso un insieme di azioni omogenee.

24 Dall analisi dei bisogni alle azioni Azioni ovvero le scelte operative per il periodo di riferimento del Piano di Zona (azioni di mantenimento, potenziamento/riconversione e innovazione)

25 Priorità 1 Le azioni Politica 1.1 Politica 1.2 Azione A Azione B Azione C Azione A Azione D Politica 1.3 Azione E Area d intervento Priorità 2 Politica 2.1 Azione A Azione E Azione F Priorità 3 Politica 3.1 Politica 3.2 Azione G Azione H Azione A Azione I Un azione può far riferimento a più politiche

26 Il governo del Piano MONITORAGGIO è svolto su base annuale mediante la rilevazione dei dati relativi alle azioni attivate con la programmazione locale

27 Il governo del Piano VALUTAZIONE finalizzata a rendere conto dell avanzamento della programmazione in termini di priorità e risultati raggiunti

28 Riassumendo PARTECIPAZIONE SOGGETTI istituzionali e sociali PREDISPOSIZIONE RISORSE oggettive soggettive PIANO DI ZONA GESTIONE diretta indiretta VALUTAZIONE CONTROLLO PROCEDURE formali informali REALIZZAZIONE

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31 I soggetti della rete ENTI E SOGGETTI PUBBLICI ENTI E SOGGETTI PRIVATI

32 DOMICILIARI La rete dei servizi/interventi alla persona RESIDENZIALI Interventi economici S.A.D. Accoglienza Temporanea Comunità Terapeutiche Comunità familiare Centri di Servizio Servizi di Supporto alla famiglia A.D.I. PERSONA Comunità Alloggio Comunità residenzi ali Centri Ser.D. IAF S.I.S.S. S.I.L. Centro Salute Mentale Diurni (NPI - EE CF) TERRITORIALI

33 Qualità: motore del sistema basato su condivisione e trasparenza

34 Modello veneto per la qualità di sistema Processo graduale che parte dall autorizzazione si perfeziona con l accreditamento istituzionale e si completa con l accreditamento di eccellenza (esclusivamente volontario) basato su standard internazionali. MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA REGIONE PROMUOVE ACCREDITAMENTO DI ECCELLENZA SECONDO STANDARD INTERNAZIONALI LE FONDAMENTA DEL SISTEMA QUALITA (L.R. 22/02) AUTORIZZAZION E E ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE

35 Il processo di autorizzazione e accreditamento secondo la L.R. 22/2002: Autorizzazione alla realizzazione: è obbligatorio per tutte le nuove strutture o parti nuove di strutture già autorizzate nonché per il loro ampliamento, trasformazione, trasferimento. Autorizzazione all esercizio: è obbligatorio per l esercizio di attività sanitarie, socio-sanitarie e sociali. Accreditamento istituzionale: è facoltativo diventa obbligatorio per le strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali che intendono erogare prestazioni per conto del SSN, condizione necessaria per la stipula di apposito accordo/contratto tra la struttura accreditata e gli enti del SSN.

36 PERCORSO SECONDO L.R. 22/02 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO Criteri minimi necessari per operare nel mercato (offre al cittadino garanzie minime di qualità) Criteri di input (strutturali e organizzativi); Trasparenza al cittadino. ACCREDITAMENTO Criteri validi per diventare fornitore di servizi remunerati con risorse pubbliche (direttamente o indirettamente) Essere autorizzati all esercizio; Criteri di processo (modalità di lavoro e di erogazione). ACQUISTO SERVIZIO Fra quelli accreditati; In base alla qualità ed ai risultati; Al costo inferiore.

37 Per concludere CO-ORDINAMENTO PAROLE CHIAVE

38 Servizi diurni e residenziali per persone con disabilità 196 Posti Centro Diurno per persone con disabilità 8 Posti Comunità Alloggio per persone con disabilità VÒ 8 MONTAGNANA URBANA 20 CASALE DI SCODOSIA MERLARA CASTELBALDO MEGLIADINO SAN FIDENZIO SANTA MASI SALETTO MARGHERITA D ADIGE PICENZA D ADIGE LOZZO ATESTINO OSPEDALETTO EUGANEO PONSO 60 CARCERI VIGHIZZOLO D ESTE ESTE SANT URBANO CINTO EUGANEO BAONE VILLA ESTENSE SANT ELENA SOLESINO BARBONA GALZIGNANO TERME BATTAGLIA DUE CARRARE TERME ARQUÀ PETRARCA GRANZE VESCOVANA MONSELICE 26 PERNUMIA STANGHELLA S. PIETRO VIMIN. TRIBANO POZZONOVO CARTURA 60 CONSELVE TERRASSA PADOVANA BAGNOLI DI SOPRA ANGUILLARA VENETA 15 BOVOLENTA ARRE CANDIANA AGNA Situazione al

39 Servizi diurni e residenziali per persone con disabilità 259 Posti Centro Diurno per persone con disabilità VÒ EUGANEO 98 Posti Comunità Alloggio per persone con disabilità LOZZO ATESTINO CINTO EUGANEO GALZIGNANO TERME BATTAGLIA TERME DUE CARRARE 50 MONTAGNANA URBANA MERLARA 35 CASALE DI SCODOSIA MEGLIADINO SAN FIDENZIO MEGLIADINO SAN VITALE SALETTO SANTA MARGHERITA D ADIGE OSPEDALETTO EUGANEO PONSO CARCERI VIGHIZZOLO D ESTE 90 BAONE 20 VILLA ESTENSE ARQUÀ PETRARCA SANT ELENA GRANZE 10 MONSELICE 28 SOLESINO PERNUMIA STANGHELLA SAN PIETRO VIMINARIO POZZONOVO TRIBANO CARTURA 75 CONSELVE ANGUILLARA VENETA TERRASSA PADOVANA BAGNOLI DI SOPRA BOVOLENTA ARRE AGNA CANDIANA CASTELBALDO MASI PIACENZA D ADIGE SANT URBANO BARBONA VESCOVANA Situazione al

40 Trend utenti A.ULSS 17 nei Servizi diurni per persone con disabilità del territorio

41 Trend utenti A.ULSS 17 nei Servizi residenziali per persone con disabilità del territorio

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44 Grazie per la vostra attenzione