ELENCO DELLE SCHEDE PREDISPOSTE NEL PRESENTE LIBRETTO FACSIMILE

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1 C FA IL E M SI

2 ELENCO DELLE SCHEDE PREDISPOSTE NEL PRESENTE LIBRETTO SCHEDA 1 SCHEDA 2 IDENTIFICATIVA DELL IMPIANTO TRATTAMENTO ACQUA SCHEDA 3 NOMINA TERZO RESPONSABILE (non inclusa nel libretto Regione Veneto) SCHEDA 4 SCHEDA 5 SCHEDA 6 SCHEDA 7 SCHEDA 8 SCHEDA 11 SCHEDA 12 SCHEDA 13 SCHEDA 14 GENERATORI SISTEMI DI REGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE SISTEMI DI DISTRIBUZIONE SISTEMI DI EMISSIONE SISTEMA DI ACCUMULO RISULTATI DELLA PRIMA VERIFICA EFFETTUATA DALL INSTALLATORE E DELLE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE EFFETTUATE DAL MANUTENTORE INTERVENTI DI CONTROLLO EFFICIENZA ENERGETICA RISULTATI DELLE ISPEZIONI PERIODICHE EFFETTUATE A CURA DELL ENTE COMPETENTE REGISTRAZIONE DEI CONSUMI NEI VARI ESERCIZI Il presente libretto contiene le schede necessarie per gestire l attività installativa e manutentiva di un impianto termico di climatizzazione estiva ed invernale. Qualsiasi eventuale integrazione, apportata dalle regioni, ai sensi dell articolo 7, comma 6 del D.P.R. 74/2013, sarà predisposta ed allegata, sotto forma di scheda aggiuntiva. SCHEDE AGGIUNTIVE PREDISPOSTE DAL RESPONSABILE DELL IMPIANTO Scheda n Denominazione scheda Data integrazione

3 Cod.CATASTO 1. SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL IMPIANTO 1.1 TIPOLOGIA INTERVENTO In data: Nuova installazione Ristrutturazione Sostituzione del generatore Compilazione libretto impianto esistente 1.2 UBICAZIONE E DESTINAZIONE DELL EDIFICIO Indirizzo N. Palazzo Scala Pi Interno Comune Provincia Dati catastali: Sezione Foglio Particella Subalterno Identificativo Singola unità immobiliare Categoria: E.1 E.2 E.3 E.4 E.5 E.6 E.7 E.8 Due o più unità immobiliari Volume lordo riscaldato: (m 3 ) Volume lordo raffrescato: (m 3 ) 1.3 IMPIANTO TERMICO DESTINATO A SODDISFARE I SEGUENTI SERVIZI Produzione di acqua calda sanitaria (acs) Climatizzazione invernale Climatizzazione estiva Attestato di Prestazione Energetica(APE) Punto di Riconsegna Combustibile (PDR) Punto di Riconsegna Energia Elettrica (POD) Potenza utile : (kw) Potenza utile : (kw) Potenza utile : (kw) Altro 1.4 TIPOLOGIA FLUIDO VETTORE Acqua Aria Altro 1.5 INDIVIDUAZIONE DELLA TIPOLOGIA DEI GENERATORI Generatore a combustione Teleriscaldamento Pompa di calore Teleraffrescamento Macchina frigorifera Cogenerazione/trigenerazione Altro Eventuale integrazione con: Pannelli solari termici: superficie totale lorda (m 2 ) Altro Potenza utile : (kw) per: Climatizzazione invernale Climatizzazione estiva Produzione di acqua calda sanitaria (acs) Altro 1.6 RESPONSABILE DELL IMPIANTO Cognome Nome Cod.Fisc. Ragione Sociale Part. IVA 1 PROPRIETARIO UPANTE AMMINISTRATORE CONDOMINIO TERZO RESPONSABILE Pec Firma del Responsabile (Legale Rappresentante in caso di persona giuridica) vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto Conforme all Allegato I (Art. 1) del DECRETO 10 febbraio 2014 di cui al D.P.R. n. 74/2013 e s.m.i. COPIA RESPONSABILE IMPIANTO Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

4 Cod.CATASTO 1. SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL IMPIANTO 1.1 TIPOLOGIA INTERVENTO In data: Nuova installazione Ristrutturazione Sostituzione del generatore Compilazione libretto impianto esistente 1.2 UBICAZIONE E DESTINAZIONE DELL EDIFICIO Indirizzo N. Palazzo Scala Pi Interno Comune Provincia Dati catastali: Sezione Foglio Particella Subalterno Identificativo Singola unità immobiliare Categoria: E.1 E.2 E.3 E.4 E.5 E.6 E.7 E.8 Due o più unità immobiliari Volume lordo riscaldato: (m 3 ) Volume lordo raffrescato: (m 3 ) 1.3 IMPIANTO TERMICO DESTINATO A SODDISFARE I SEGUENTI SERVIZI Produzione di acqua calda sanitaria (acs) Climatizzazione invernale Climatizzazione estiva Attestato di Prestazione Energetica(APE) Punto di Riconsegna Combustibile (PDR) Punto di Riconsegna Energia Elettrica (POD) Potenza utile : (kw) Potenza utile : (kw) Potenza utile : (kw) Altro 1.4 TIPOLOGIA FLUIDO VETTORE Acqua Aria Altro 1.5 INDIVIDUAZIONE DELLA TIPOLOGIA DEI GENERATORI Generatore a combustione Teleriscaldamento Pompa di calore Teleraffrescamento Macchina frigorifera Cogenerazione/trigenerazione Altro Eventuale integrazione con: Pannelli solari termici: superficie totale lorda (m 2 ) Altro Potenza utile : (kw) per: Climatizzazione invernale Climatizzazione estiva Produzione di acqua calda sanitaria (acs) Altro 1.6 RESPONSABILE DELL IMPIANTO Cognome Nome Cod.Fisc. Ragione Sociale Part. IVA 1 PROPRIETARIO UPANTE AMMINISTRATORE CONDOMINIO TERZO RESPONSABILE Pec Firma del Responsabile (Legale Rappresentante in caso di persona giuridica) vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto Conforme all Allegato I (Art. 1) del DECRETO 10 febbraio 2014 di cui al D.P.R. n. 74/2013 e s.m.i. COPIA ENTE COMPETENTE PER CONTROLLI Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

5 Cod.CATASTO 1. SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL IMPIANTO 1.1 TIPOLOGIA INTERVENTO In data: Nuova installazione Ristrutturazione Sostituzione del generatore Compilazione libretto impianto esistente 1.2 UBICAZIONE E DESTINAZIONE DELL EDIFICIO Indirizzo N. Palazzo Scala Pi Interno Comune Provincia Dati catastali: Sezione Foglio Particella Subalterno Identificativo Singola unità immobiliare Categoria: E.1 E.2 E.3 E.4 E.5 E.6 E.7 E.8 Due o più unità immobiliari Volume lordo riscaldato: (m 3 ) Volume lordo raffrescato: (m 3 ) 1.3 IMPIANTO TERMICO DESTINATO A SODDISFARE I SEGUENTI SERVIZI Produzione di acqua calda sanitaria (acs) Climatizzazione invernale Climatizzazione estiva Attestato di Prestazione Energetica(APE) Punto di Riconsegna Combustibile (PDR) Punto di Riconsegna Energia Elettrica (POD) Potenza utile : (kw) Potenza utile : (kw) Potenza utile : (kw) Altro 1.4 TIPOLOGIA FLUIDO VETTORE Acqua Aria Altro 1.5 INDIVIDUAZIONE DELLA TIPOLOGIA DEI GENERATORI Generatore a combustione Teleriscaldamento Pompa di calore Teleraffrescamento Macchina frigorifera Cogenerazione/trigenerazione Altro Eventuale integrazione con: Pannelli solari termici: superficie totale lorda (m 2 ) Altro Potenza utile : (kw) per: Climatizzazione invernale Climatizzazione estiva Produzione di acqua calda sanitaria (acs) Altro 1.6 RESPONSABILE DELL IMPIANTO Cognome Nome Cod.Fisc. Ragione Sociale Part. IVA 1 PROPRIETARIO UPANTE AMMINISTRATORE CONDOMINIO TERZO RESPONSABILE Pec Firma del Responsabile (Legale Rappresentante in caso di persona giuridica) vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto Conforme all Allegato I (Art. 1) del DECRETO 10 febbraio 2014 di cui al D.P.R. n. 74/2013 e s.m.i. COPIA INSTALLATORE/MANUTENTORE o TERZO RESPONSABILE Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

6 SCHEDA DI RILEVAZIONE DATI INTEGRATIVI PER IMPUTAZIONE NEL CATASTO REGIONALE IMPIANTI Responsabile dell impianto: tel. fisso cellulare SCHEDA 2: TRATTAMENTO ACQUA 2.1 Contenuto dell impianto di climatizzazione: (m 3 ) 2.3 Trattamento acqua impianto: Addolcimento: durezza totale acqua impianto ( fr) Protezione del gelo: Assente Glicole etilenico (%) (ph) Glicole propilenico (%) (ph) 2.4 Trattamento ACS: Addolcimento: durezza totale acqua impianto ( fr) SCHEDA 4: GENERATORI 4.1 Gruppi Termici GT Data inst. Data dismiss. Rendimento termico utile a Pn max (%) Tipo locale: Tecnico Interno Esterno Scarico fumi: N.B. : STACCARE LA PRESENTE PAGINA PRIMA DELLA COMPILAZIONE Non noto Camino collettivo Camino individuale Scarico a parete 4.2 Bruciatori BR Collegato al GT Data inst. Modello Matricola Tipologia: Atmosferico Pressurizzato Premiscelato Combustibile Potenza termica nominale: min (kw) max (kw) 4.4 Macchine frigorifere/pompe di calore GF Data inst. Data dismiss. Fluido frigorigeno Sorgente lato esterno: Aria Acqua Terreno/Geotermica Fluido lato utenze: Aria Acqua Salamoia Cod. pratica Registro Sonde Geotermiche Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento COP (o η ) Potenza termica nominale (kw)) Portata assorbita nominale (kw) 4.7 Campi solari termici CS Data inst. Collettori n Fabbricante Modello Matricola Tipologia Superficie totale di apertura (m 2 ) SCHEDA 5: SISTEMI DI REGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE 5.1 Regolazione primaria Sistema ON - OFF Sistema con impostazione della curva climatica integrata nel generatore Sistema con impostazione della curva climatica indipendente Sistema Regolazione SR Data inst. Fabbricante Modello Punti di regolazione n. Livelli di temperatura n. Valvole di regolazione (se non incorporate nel generatore) Valvola Regolazione VR Data inst. Fabbricante Modello Numero di vie Servomotore Sistema multigradino Sistema a inverter del generatore Altri sistemi - descrizione: 5.2 Regolazione ambiente Termostato a controllo: solo Lombardia unità abitativa ON - OFF unità abitativa controllo proporzionale controllo entalpico su serranda aria esterna controllo portata aria variabile per aria canalizzata zona/ambiente ON - OFF zona/ambiente controllo proporzionale Valvole Termostatiche: Presenti Assenti Valvole a due vie : Presenti Assenti Valvole a tre vie : Presenti Assenti 5.3 Telelettura Sistemi: Presenti Assenti Telegestione Sistemi: Presenti Assenti 5.4 Contabilizzazione SI NO se contabilizzate: riscaldamento raffrescamento ACS Tipologia sistema: Diretto Indiretto SCHEDA 6: DISTRIBUZIONE 6.1 Tipo di distribuzione Verticale a colonne montanti Orizzontale a zone Canali d aria Altro 6.2 Coibentazione Presente Assente 6.3 Vaso espansione (solo se esterno): capacità (l) Aperto Chiuso Pressione precarica (bar) 6.4 Pompe di circolazione PO Data inst. Fabbricante Modello Giri variabili : Si No (kw) PO Data inst. Fabbricante Modello Giri variabili : Si No (kw) SCHEDA 7: EMISSIONE Radiatori Termoconvettori Ventilconvettori Pannelli Bocchette Strisce Travi fredde Altro SCHEDA 8: ACCUMULO Data inst. Fabbricante Modello Matricola capacità (l) Destinazione d uso: ACS riscaldamento raffrescamento Coibentazione: Presente Assente SCHEDA 11.1 Risultati verifiche gruppi termici GT solo Piemonte NOx (ppm) Portata termica effettiva (kw) (m 3 /h/pci) CO fumi secchi (ppm) Portata combustibile (m 3 /h - kg/h) Altri dati impianto LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

7 Cod.CATASTO 2. TRATTAMENTO ACQUA 2.1 CONTENUTO D ACQUA DELL IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE (m 3 ) 2.2 DUREZZA TOTALE DELL ACQUA ( fr) 2.3 TRATTAMENTO DELL ACQUA DELL IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE (Rif. UNI 8065) Assente Filtrazione Addolcimento: durezza totale acqua impianto ( fr) Condizionamento chimico Protezione del gelo: Assente Glicole etilenico - concentrazione glicole nel fluido termovettore (%) (ph) Glicole propilenico - concentrazione glicole nel fluido termovettore (%) (ph) 2.4 TRATTAMENTO DELL ACQUA CALDA SANITARIA (Rif. UNI 8065) Assente Filtrazione Addolcimento: durezza totale uscita addolcitore ( fr) Condizionamento chimico 2.5 TRATTAMENTO DELL ACQUA DI RAFFREDDAMENTO DELL IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE ESTIVA Assente Tipologia circuito di raffreddamento: senza recupero termico a recupero termico parziale a recupero termico totale Origine acqua di alimento: acquedotto pozzo acqua superficiale Trattamenti acqua esistenti: Filtrazione Trattamento acqua filtrazione di sicurezza filtrazione a masse Altro nessun trattamento addolcimento osmosi inversa demineralizzazione Altro nessun trattamento Condizionamento chimico a prevalente azione antincrostante a prevalente azione anticorrosiva a prevalente azione antincrostante e anticorrosiva biocida Altro nessun trattamento 2 Gestione torre raffreddamento: Presenza sistema spurgo automatico (per circuiti a recupero parziale) Conducibilià acqua in ingresso (µs/cm) Taratura valore conducibilità inizio spurgo (µs/cm) Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

8 Cod.CATASTO 3. NOMINA DEL TERZO RESPONSABILE DELL IMPIANTO TERMICO Il sottoscritto Cognome Nome C.F. Ragione Sociale P. IVA 3 responsabile dell impianto in qualità di proprietario amministratore affida la responsabilità dell impianto termico alla ditta Ragione Sociale CCIAA Riferimento: contratto allegato, valido dal al Firma del proprietario / amministratore Firma del terzo responsabile Cognome Il sottoscritto Nome C.F. Ragione Sociale P. IVA responsabile dell impianto in qualità di proprietario amministratore affida la responsabilità dell impianto termico alla ditta Ragione Sociale CCIAA Riferimento: contratto allegato, valido dal al Firma del proprietario / amministratore Firma del terzo responsabile Cognome Il sottoscritto Nome C.F. Ragione Sociale P. IVA responsabile dell impianto in qualità di proprietario amministratore affida la responsabilità dell impianto termico alla ditta Ragione Sociale CCIAA Riferimento: contratto allegato, valido dal al Firma del proprietario / amministratore Firma del terzo responsabile Cognome Il sottoscritto Nome C.F. Ragione Sociale P. IVA responsabile dell impianto in qualità di proprietario amministratore affida la responsabilità dell impianto termico alla ditta Ragione Sociale CCIAA Riferimento: contratto allegato, valido dal al Firma del proprietario / amministratore Firma del terzo responsabile LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto

9 Cod.CATASTO 4. GENERATORI 4.1 GRUPPI TERMICI O CALDAIE Gruppo Termico GT Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Matricola Combustibile Potenza termica utile nominale Pn max (kw) Gruppo termico singolo Tubo/nastro radiante SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Matricola Combustibile Potenza termica utile nominale Pn max (kw) Gruppo termico singolo Tubo/nastro radiante Gruppo Termico GT Matricola Combustibile Potenza termica utile nominale Pn max (kw) Gruppo termico singolo Tubo/nastro radiante SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Matricola Combustibile Data di dismissione M Fluido Termovettore Rendimento termico utile a Pn max (%) Gruppo termico modulare con n analisi fumi previste Generatore d aria calda Data di dismissione M Fluido Termovettore Rendimento termico utile a Pn max (%) Gruppo termico modulare con n analisi fumi previste Generatore d aria calda Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Data di dismissione M Fluido Termovettore Rendimento termico utile a Pn max (%) Gruppo termico modulare con n analisi fumi previste Generatore d aria calda Data di dismissione M Fluido Termovettore 4 Potenza termica utile nominale Pn max (kw) Gruppo termico singolo Tubo/nastro radiante Rendimento termico utile a Pn max (%) Gruppo termico modulare con n analisi fumi previste Generatore d aria calda vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

10 Cod.CATASTO 4. GENERATORI 4.2 BRUCIATORI (se non incorporati nel gruppo termico) Bruciatore BR Collegato al Gruppo Termico GT Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce 5 Matricola Tipologia Potenza termica max nominale (kw) SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Matricola Tipologia Potenza termica max nominale (kw) Matricola Tipologia Potenza termica max nominale (kw) Bruciatore BR Collegato al Gruppo Termico GT Matricola Tipologia Potenza termica max nominale (kw) SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Matricola Tipologia Potenza termica max nominale (kw) Data di dismissione M Combustibile Portata termica min nominale (kw) Data di dismissione M Combustibile Portata termica min nominale (kw) Data di dismissione M Combustibile Portata termica min nominale (kw) Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Data di dismissione M Combustibile Portata termica min nominale (kw) Data di dismissione M Combustibile Portata termica min nominale (kw) Data di dismissione Matricola Tipologia Potenza termica max nominale (kw) M Combustibile Portata termica min nominale (kw) vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

11 Cod.CATASTO 4. GENERATORI 4.4 MACCHINE FRIGORIFERE/POMPE DI CALORE Gruppo Frigo/Pompa di calore GF Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Matricola Fluido frigorifero Data di dismissione Sorgente lato esterno: Aria Acqua Fluido lato utenze: Aria Acqua circuiti n ad assorbimento per recupero di calore ad assorbimento a fiamma diretta con combustibile a ciclo di compressione con motore elettrico o endotermico Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento: COP (o η) Potenza termica nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Matricola Fluido frigorifero Data di dismissione Sorgente lato esterno: Aria Acqua Fluido lato utenze: Aria Acqua circuiti n ad assorbimento per recupero di calore ad assorbimento a fiamma diretta con combustibile a ciclo di compressione con motore elettrico o endotermico Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento: COP (o η) Potenza termica nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Gruppo Frigo/Pompa di calore GF _ Matricola Fluido frigorifero Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Data di dismissione Sorgente lato esterno: Aria Acqua Fluido lato utenze: Aria Acqua circuiti n ad assorbimento per recupero di calore ad assorbimento a fiamma diretta con combustibile a ciclo di compressione con motore elettrico o endotermico Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento: COP (o η) Potenza termica nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Matricola Fluido frigorifero Data di dismissione Sorgente lato esterno: Aria Acqua Fluido lato utenze: Aria Acqua circuiti n ad assorbimento per recupero di calore ad assorbimento a fiamma diretta con combustibile a ciclo di compressione con motore elettrico o endotermico 6 Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento: COP (o η) Potenza termica nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

12 Cod.CATASTO 4. GENERATORI 4.4 MACCHINE FRIGORIFERE/POMPE DI CALORE Gruppo Frigo/Pompa di calore GF Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce 7 Matricola Fluido frigorifero Data di dismissione Sorgente lato esterno: Aria Acqua Fluido lato utenze: Aria Acqua circuiti n ad assorbimento per recupero di calore ad assorbimento a fiamma diretta con combustibile a ciclo di compressione con motore elettrico o endotermico Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento: COP (o η) Potenza termica nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Matricola Fluido frigorifero Data di dismissione Sorgente lato esterno: Aria Acqua Fluido lato utenze: Aria Acqua circuiti n ad assorbimento per recupero di calore ad assorbimento a fiamma diretta con combustibile a ciclo di compressione con motore elettrico o endotermico Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento: COP (o η) Potenza termica nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Gruppo Frigo/Pompa di calore GF _ Matricola Fluido frigorifero Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Data di dismissione Sorgente lato esterno: Aria Acqua Fluido lato utenze: Aria Acqua circuiti n ad assorbimento per recupero di calore ad assorbimento a fiamma diretta con combustibile a ciclo di compressione con motore elettrico o endotermico Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento: COP (o η) Potenza termica nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Matricola Fluido frigorifero Data di dismissione Sorgente lato esterno: Aria Acqua Fluido lato utenze: Aria Acqua circuiti n ad assorbimento per recupero di calore ad assorbimento a fiamma diretta con combustibile a ciclo di compressione con motore elettrico o endotermico Raffrescamento: EER (o GUE) Potenza frigorifera nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) Riscaldamento: COP (o η) Potenza termica nominale (kw) Potenza assorbita nominale (kw) vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

13 Cod.CATASTO 4. GENERATORI 4.7 CAMPI SOLARI TERMICI Campo Solare CS Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Collettori (n ) VARIAZIONE DEL CAMPO SOLARE TERMICO Data di installazione nuova configurazione Collettori (n ) Campo Solare CS Collettori (n ) VARIAZIONE DEL CAMPO SOLARE TERMICO Data di installazione nuova configurazione Collettori (n ) 4.8 ALTRI GENERATORI Altro Generatore AG Matricola Tipologia SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE M M Superficie totale di apertura (m 2 ) M M Superficie totale di apertura (m 2 ) Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce M M Superficie totale di apertura (m 2 ) M M Superficie totale di apertura (m 2 ) Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Data di dismissione M Potenza utile (kw) Matricola Tipologia Data di dismissione M Potenza utile (kw) 8 Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

14 Cod.CATASTO 5. SISTEMI DI REGOLAZIONE 4. GENERATORI E CONTABILIZZAZIONE 5.1 REGOLAZIONE PRIMARIA (situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto) 9 Sistema Regolazione SR Sistema di regolazione ON - OFF Sistema di regolazione con impostazione della curva climatica integrata nel generatore Sistema di regolazione con impostazione della curva climatica indipendente Numero punti di regolazione SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Numero punti di regolazione Numero punti di regolazione Valvola Regolazione VR Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Valvole di regolazione (se non incorporate nel generatore) Numero di vie SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Numero di vie Numero di vie Data di dismissione Numero livelli di temperatura Data di dismissione Numero livelli di temperatura Data di dismissione Numero livelli di temperatura Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Data di dismissione Servomotore Data di dismissione Servomotore Data di dismissione Servomotore Sistema di regolazione multigradino Sistema di regolazione a inverter del generatore Altri sistemi di regolazione primaria Descrizione del sistema: vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

15 Cod.CATASTO 5. SISTEMI DI REGOLAZIONE E CONTABILIZZAZIONE 5.2 REGOLAZIONE SINGOLO AMBIENTE DI ZONA TERMOSTATO DI ZONA O AMBIENTE con controllo ON - OFF TERMOSTATO DI ZONA O AMBIENTE con controllo proporzionale CONTROLLO ENTALPICO su serranda aria esterna CONTROLLO PORTATA ARIA VARIABILE per aria canalizzata VALVOLE TERMOSTATICHE (rif. UNI EN 215) VALVOLE A DUE VIE VALVOLE A TRE VIE PRESENTI PRESENTI PRESENTI ASSENTI ASSENTI ASSENTI Note 5.3 SISTEMI TELEMATICI DI TELELETTURA E TELEGESTIONE TELELETTURA TELEGESTIONE PRESENTI PRESENTI ASSENTI ASSENTI Descrizione del sistema (situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico) Data sostituzione Descrizione del sistema (Sostituzione del sistema) 5.4 CONTABILIZZAZIONE UNITÁ IMMOBILIARI CONTABILIZZATE Se contabilizzate: Tipologia sistema RISCALDAMENTO SÍ RAFFRESCAMENTO Diretto NO ACQUA CALDA SANITARIA Indiretto Descrizione del sistema (situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico) 10 Data sostituzione Descrizione del sistema (sostituzione del sistema) vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

16 Cod.CATASTO 6. SISTEMI DI DISTRIBUZIONE 6.1 TIPO DI DISTRIBUZIONE Verticale a colonne montanti Orizzontale a zone Canali d aria Altro COIBENTAZIONE RETE DI DISTRIBUZIONE Assente Presente Note 6.3 VASI DI ESPANSIONE VX1 - Capacità (l) VX2 - Capacità (l) VX3 - Capacità (l) VX4 - Capacità (l) VX5 - Capacità (l) VX6 - Capacità (l) Aperto Aperto Aperto Aperto Aperto Aperto Chiuso Chiuso Chiuso Chiuso Chiuso Chiuso 6.4 POMPE DI CIRCOLAZIONE (se non incorporate nel generatore) Pompa PO Giri variabili SÍ NO SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Giri variabili SÍ NO Pompa PO Giri variabili SÍ NO Pressione di precarica solo per vasi chiusi (bar) Pressione di precarica solo per vasi chiusi (bar) Pressione di precarica solo per vasi chiusi (bar) Pressione di precarica solo per vasi chiusi (bar) Pressione di precarica solo per vasi chiusi (bar) Pressione di precarica solo per vasi chiusi (bar) Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Data di dismissione Potenza nominale (kw) Data di dismissione Potenza nominale (kw) Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Data di dismissione SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Giri variabili SÍ NO Potenza nominale (kw) Data di dismissione Potenza nominale (kw) LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

17 Cod.CATASTO 7. SISTEMA DI EMISSIONE Radiatori Termoconvettori Ventilconvettori Pannelli radianti Bocchette Strisce radianti Travi fredde Altro 8.1 ACCUMULI (se non incorporati nel gruppo termico o caldaia) Accumulo AC Matricola Acqua calda sanitaria SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Riscaldamento Raffrescamento Matricola Acqua calda sanitaria Accumulo AC Riscaldamento Raffrescamento Matricola Acqua calda sanitaria SOSTITUZIONE DEL COMPONENTE Data di dismissione Capacità (l) Coibentazione Assente Presente Data di dismissione Capacità (l) Coibentazione Assente Presente Situazione alla prima installazione o alla ristrutturazione dell impianto termico Indicare nella parte tratteggiata il progressivo del componente a cui la scheda si riferisce Riscaldamento Raffrescamento 8. SISTEMA DI ACCUMULO Data di dismissione Capacità (l) Coibentazione Assente Presente Data di dismissione 12 Matricola Capacità (l) Acqua calda sanitaria Riscaldamento Raffrescamento Coibentazione Assente Presente Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

18 Cod.CATASTO 11. RISULTATI DELLA PRIMA VERIFICA EFFETTUATA DALL INSTALLATORE E DELLE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE EFFETTUATE DAL MANUTENTORE 11.1 GRUPPI TERMICI Riferimento: norma UNI Altro 13 Gruppo Termico GT Numero modulo DATA Portata termica effettiva (kw) VALORI MISURATI Temperatura fumi Temperatura aria comburente O 2 (%) CO 2 (%) Indice di Bacharach CO nei fumi secchi (ppm v/v) Portata combustibile (m 3 /h oppure kg/h) VALORI CALCOLATI CO nei fumi secchi e senz aria (ppm v/v) Rendimento combustione η c (%) VERIFICHE Compilare una scheda per ogni gruppo termico (Compilare la riga del Numero modulo qualora alla sezione 4.1 siano previste più analisi fumi per lo stesso gruppo termico)... /... / /... / /... / /... / /... / /... / /... / /... /... Rispetta indice di Bacharach SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO CO nei fumi secchi e senz aria ( ppm v/v) η minimo di legge (%) SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO η c η minimo SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO FIRMA vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

19 Cod.CATASTO 11. RISULTATI DELLA PRIMA VERIFICA EFFETTUATA DALL INSTALLATORE E DELLE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE EFFETTUATE DAL MANUTENTORE 11.1 GRUPPI TERMICI Riferimento: norma UNI Altro Gruppo Termico GT Numero modulo DATA Portata termica effettiva (kw) VALORI MISURATI Temperatura fumi Temperatura aria comburente O 2 (%) CO 2 (%) Indice di Bacharach CO nei fumi secchi (ppm v/v) Portata combustibile (m 3 /h oppure kg/h) VALORI CALCOLATI CO nei fumi secchi e senz aria (ppm v/v) Rendimento combustione η c (%) VERIFICHE Compilare una scheda per ogni gruppo termico (Compilare la riga del Numero modulo qualora alla sezione 4.1 siano previste più analisi fumi per lo stesso gruppo termico)... /... / /... / /... / /... / /... / /... / /... / /... /... Rispetta indice di Bacharach SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO CO nei fumi secchi e senz aria ( ppm v/v) η minimo di legge (%) SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO η c η minimo SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO FIRMA 14 vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

20 Cod.CATASTO 11. RISULTATI DELLA PRIMA VERIFICA EFFETTUATA DALL INSTALLATORE E DELLE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE EFFETTUATE DAL MANUTENTORE 11.2 MACCHINE FRIGO/POMPE DI CALORE Gruppo frigo/pompa di calore GF Compilare una scheda per ogni gruppo frigo/pompa di calore (Compilare la riga del Numero circuito qualora alla sezione 4.4 siano annotati più circuiti per lo stesso gruppo frigo) 15 Numero circuito DATA Assenza perdita refrigerante SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO Modalità di funzionamento Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Surriscaldamento Sottoraffreddamento T condensazione T evaporazione (K) (K) T sorgente ingresso lato esterno T sorgente uscita lato esterno T ingresso fluido utenze T uscita fluido utenze Se usata torre di raffreddamento o raffreddatore a fluido T uscita fluido T bulbo umido aria Se usato scambiatore di calore intermedio T ingresso fluido sorgente esterna T uscita fluido sorgente esterna T ingresso fluido alla macchina T uscita fluido dalla macchina Potenza assorbita (kw) Filtri puliti SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO Verifica superata SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO se NO, l efficienza dell impianto va ripristinata entro: DATA DATA DATA DATA DATA DATA DATA DATA FIRMA vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

21 Cod.CATASTO 11. RISULTATI DELLA PRIMA VERIFICA EFFETTUATA DALL INSTALLATORE E DELLE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE EFFETTUATE DAL MANUTENTORE 11.2 MACCHINE FRIGO/POMPE DI CALORE Gruppo frigo/pompa di calore GF Compilare una scheda per ogni gruppo frigo/pompa di calore (Compilare la riga del Numero circuito qualora alla sezione 4.4 siano annotati più circuiti per lo stesso gruppo frigo) Numero circuito DATA Assenza perdita refrigerante SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO Modalità di funzionamento Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Raff Risc Surriscaldamento Sottoraffreddamento T condensazione T evaporazione (K) (K) T sorgente ingresso lato esterno T sorgente uscita lato esterno T ingresso fluido utenze T uscita fluido utenze Se usata torre di raffreddamento o raffreddatore a fluido T uscita fluido T bulbo umido aria Se usato scambiatore di calore intermedio T ingresso fluido sorgente esterna T uscita fluido sorgente esterna T ingresso fluido alla macchina T uscita fluido dalla macchina Potenza assorbita (kw) Filtri puliti SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO Verifica superata SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO SÍ NO se NO, l efficienza dell impianto va ripristinata entro: DATA DATA DATA DATA DATA DATA DATA DATA 16 FIRMA vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

22 Cod.CATASTO 12. INTERVENTI DI CONTROLLO EFFICIENZA ENERGETICA Allegare al presente libretto i relativi rapporti di intervento 17 Data controllo Ragione sociale manutentore CCIAA Tipo allegato Raccomandazioni SÍ NO Prescrizioni SÍ NO LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

23 Cod.CATASTO 13. RISULTATI DELLE ISPEZIONI PERIODICHE EFFETTUATE A CURA DELL ENTE COMPETENTE Il tecnico incaricato dall Ente competente di effettuare le ispezioni deve rilasciare al responsabile dell impianto un Rapporto di prova che deve essere conservato in allegato al libretto Ispezione eseguita il da: COGNOME NOME C.F. per conto di ENTE COMPETENTE La verifica della documentazione impianto, dell avvenuto controllo ed eventuale manutenzione e, ove previsto, del rendimento della combustione, ha avuto esito: Positivo Negativo Note Si allega copia del Rapporto di prova n Firma dell Ispettore Ispezione eseguita il da: COGNOME NOME C.F. per conto di ENTE COMPETENTE La verifica della documentazione impianto, dell avvenuto controllo ed eventuale manutenzione e, ove previsto, del rendimento della combustione, ha avuto esito: Positivo Negativo Note Si allega copia del Rapporto di prova n Firma dell Ispettore Ispezione eseguita il da: COGNOME NOME C.F. per conto di ENTE COMPETENTE La verifica della documentazione impianto, dell avvenuto controllo ed eventuale manutenzione e, ove previsto, del rendimento della combustione, ha avuto esito: Positivo Negativo 18 Note Si allega copia del Rapporto di prova n Firma dell Ispettore Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

24 Cod.CATASTO 14. REGISTRAZIONE DEI CONSUMI NEI VARI ESERCIZI 14.1 CONSUMO DI COMBUSTIBILE Tipo combustibile Unità di misura 19 Esercizio Acquisti Scorta o lettura iniziale Scorta o lettura finale Consumo... / / / / / / / / / /... Tipo combustibile Unità di misura Esercizio Acquisti Scorta o lettura iniziale Scorta o lettura finale Consumo... / / / / / / / / / / CONSUMO DI PRODOTTI CHIMICI PER IL TRATTAMENTO ACQUA DEL CIRCUITO DELL IMPIANTO TERMICO Esercizio Circuito impianto termico Circuito ACS Altri circuiti ausiliari... / / / / / / / / / /... Nome prodotto Quantità consumata Unità di misura vedi ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE a fine libretto LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

25 Cod.CATASTO ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL LIBRETTO Il libretto di impianto per gli impianti di climatizzazione invernale e/o estiva è disponibile in forma cartacea o elettronica. Nel primo caso viene conservato dal responsabile dell impianto o eventuale terzo responsabile, che ne cura l aggiornamento dove previsto o mettendolo a disposizione degli operatori di volta in volta interessati. Il libretto di impianto elettronico è conservato presso il catasto informatico dell autorità competente o presso altro catasto accessibile all autorità competente e viene aggiornato di volta in volta dagli operatori interessati, che possono accedere mediante una password personale al libretto. Il libretto di impianto è obbligatorio per tutti gli impianti di climatizzazione invernale e/o estiva, indipendentemente dalla loro potenza termica, sia esistenti che di nuova installazione. Per gli impianti in servizio alla data di pubblicazione del presente libretto di impianto, questo sostituisce gli esistenti libretto di impianto e libretto di centrale di cui all art. 11 comma 9 del DPR n. 412/1993 e s.m.i., che vanno comunque conservati dal responsabile dell impianto. Il libretto di impianto viene generato dall installatore assemblando le schede pertinenti alla tipologia di impianto installata; in caso di successivi interventi che comportano la sostituzione e/o l inserimento di nuovi sistemi di generazione del calore e/o del freddo, di regolazione, di distribuzione, di dismissione, al libretto di impianto andranno aggiunte e/o aggiornate, a cura dell installatore dei nuovi sistemi, le relative schede. In tal modo si avrà la descrizione completa nel tempo dell impianto, comprensiva degli elementi dismessi, di quelli sostituiti e di quelli installati in un secondo tempo. Se un edificio è servito da due impianti distinti, uno per la climatizzazione invernale e uno per la climatizzazione estiva, che in comune hanno soltanto il sistema di rilevazione della temperatura nei locali riscaldati e raffreddati, sono necessari due libretti di impianto distinti; in tutti gli altri casi è sufficiente un solo libretto di impianto. La compilazione iniziale, comprensiva dei risultati della prima verifica, deve essere effettuata all atto della prima messa in servizio a cura dell impresa installatrice; per gli impianti già esistenti alla data di pubblicazione del presente libretto la compilazione iniziale deve essere effettuata dal responsabile dell impianto o eventuale terzo responsabile. Le informazioni contenute nella scheda identificativa dell impianto si intendono relative alla data di compilazione della scheda medesima. La compilazione e l aggiornamento successivo, per le diverse parti del Libretto di impianto, devono essere effettuate da: a cura del Responsabile che la firma Scheda 1 Installatore Schede 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 Responsabile (con firma 3 Responsabile) Scheda 3 Manutentore Schede 11, 12 Ispettore Scheda 13 Responsabile o eventuale 3 Responsabile Scheda 14 Il libretto di impianto in formato cartaceo va consegnato dal responsabile uscente a quello subentrante in caso di trasferimento dell immobile, a qualsiasi titolo, a cui è asservito l impianto; in caso di nomina del terzo responsabile, a fine contratto il terzo responsabile ha l obbligo di riconsegnare al responsabile il libretto di impianto, debitamente aggiornato, con relativi allegati. SCHEDA 1 Sezione 1.2 Legenda delle Categorie della destinazione dell edificio E.1 Edifici di tutte le tipologie adibiti a residenza e assimilabili; E.2 Edifici adibiti a residenze collettive, a uffici e assimilabili; E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili; E.4 Edifici adibiti ad attività ricreative, associative o di culto e assimilabili; E.5 Edifici adibiti ad attività commerciali e assimilabili; E.6 Edifici adibiti ad attività sportive; E.7 Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili; E.8 Edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili. Sezione 1.3 Potenza utile: annotare la potenza massima resa per ciascun servizio; in caso di più generatori annotare il valore più alto fra quelli ottenibili sommando le potenze massime rese dei generatori che possono funzionare contemporaneamente; in caso di generatori che funzionano l uno in sostituzione dell altro considerare solo quello avente la potenza utile più elevata. Sezione 1.5 Nel caso di impianti con più generatori di tipologie diverse è possibile selezionare più campi. Sezione 1.6 Se persona fisica compilare Cognome Nome e Codice Fiscale, se persona giuridica compilare anche Ragione Sociale e P. IVA. 20 Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

26 Cod.CATASTO SCHEDA 3 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL LIBRETTO Se persona fisica compilare Cognome Nome e Codice Fiscale, se persona giuridica compilare anche Ragione Sociale e P. IVA. 21 SCHEDA 4 Sezione 4.1 Su Combustibile specificare: gas naturale, GPL, gasolio, olio combustibile, pellet, legna, etc. Su Fluido Termovettore specificare: acqua calda, acqua surriscaldata, vapore, aria, olio diatermico, etc. Sezione 4.2 Su Combustibile specificare: gas naturale, GPL, gasolio, olio combustibile, pellet, legna, etc. Sezione 4.4 La voce Ad assorbimento per recupero di calore deve essere barrata anche nel caso di recupero dai fumi di impianti di cogenerazione. Su EER e COP indicare i valori nominali come da UNI EN Qualora i dati non fossero disponibili indicare ND. Su GUE indicare i valori nominali come da UNI EN Su Rendimento e Potenza assorbita nominale indicare dati da progetto o schede tecniche macchina come da UNI EN SCHEDA 5 Sezione 5.1 Nel caso di sistemi integrati nel generatore compilare solamente i campi: Numero punti di regolazione e Numero livelli di temperatura. Altri sistemi di regolazione primaria: riportare descrizione del sistema, fabbricanti, modelli, etc. SCHEDA 9 Sezione 9.1 Tipo ventilatori: indicare assiali, centrifughi, ecc. Sezione 9.2 Tipo ventilatori: indicare assiali, centrifughi, ecc. SCHEDA 11 Sezione 11.1 Su Temperatura fumi, Temperatura aria comburente, O 2 oppure CO 2 e CO nei fumi secchi: riportare la media di tre misurazioni significative. Compilare in alternativa il campo O 2 o CO 2 a seconda del parametro di cui è stata effettivamente misurata la concentrazione. Il valore Indice di Bacharach e la rispettiva verifica vanno riportati solo per i combustibili liquidi. Su Rendimento di combustione il dato η c è il valore calcolato. Sezione 11.2 Macchine frigorifere/pompe di calore con ciclo reversibile: se la prima verifica effettuata a cura dell installatore è avvenuta con funzionamento in modalità riscaldamento, tutte le verifiche periodiche dovranno essere effettuate in modalità riscaldamento; se è avvenuta in modalità raffrescamento, tutte le successive verifiche periodiche dovranno essere effettuate in modalità raffrescamento. Riportare l esito Assenza perdite refrigerante qualora già presente sul Registro dell Apparecchiatura prescritto da DPR 43/2012, art e 15.3 per applicazioni fisse di refrigerazione, condizionamento d aria e pompe di calore, contenenti 3 kg o più di gas fluorurati ad effetto serra e da D. Lgs. 26/2013, art. 3 commi 4, 5, 6. In caso contrario la verifica va effettuata. Surriscaldamento è la differenza fra la temperatura del fluido frigorifero rilevata all ingresso del compressore (tubazione di aspirazione) e la temperatura manometrica di evaporazione; Sottoraffreddamento è la differenza fra la temperatura manometrica di condensazione e la temperatura del fluido frigorigeno liquido all uscita del condensatore; la combinazione di questi due parametri costituisce una rilevazione indiretta di eventuali fughe del fluido frigorigeno. Temperatura di condensazione e Temperatura di evaporazione sono le temperature manometriche rispettivamente del lato alta pressione del lato bassa pressione del circuito frigorifero. Se non vengono rilevate con strumentazione fissa a bordo macchina, possono essere rilevate soltanto da personale qualificato e iscritto al Registro nazionale delle persone e delle imprese certificate istituito dal Ministero Ambiente e gestito dalle Camere di commercio come da DPR 43/2012, art. 8 e 13, in conformità al Regolamento (CE) n 842/2006 e conseguente Regolamento (CE) n 303/2008 e s.m.i.. Temperature di ingresso e di uscita del fluido lato esterno: se aria, in modalità riscaldamento, mettere la temperatura di bulbo umido; lato utenze: se aria, in modalità di raffrescamento, mettere la temperatura di bulbo umido. Verifica pulizia filtri: si intendono i filtri sui circuiti aeraulici che servono le utenze. SCHEDA 14 Le tabelle dei consumi vanno compilate solamente in presenza di misuratori dedicati al solo impianto termico. Sezione 14.1 Va redatta una scheda per ogni combustibile. Per combustibili liquidi quantificare in base agli approvvigionamenti effettuati ed alle letture di livello del combustibile nei serbatoi. Per combustibili gassosi indicare le letture effettive del contatore (quando questo esista). Indicare accanto al numero l unità di misura: per esempio m 3 per gas naturale, kg oppure l per GPL e combustibili liquidi, kg per i combustibili solidi, kwh per teleriscaldamento/teleraffrescamento. Esercizio: va indicata la stagione di riscaldamento. Sezione 14.4 In questa scheda si indicano i quantitativi di sale per il trattamento anticalcare dell acs, i quantitativi di prodotti anticorrosivi, etc. Esercizio: indicare la stagione di riscaldamento/raffrescamento. LC39IT Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto REGIONE EMILIA ROMAGNA

27 Cod.CATASTO VALORI MINIMI CONSENTITI DEL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE Rif. D.P.R. 74/ ALLEGATO B (art. 8 commi 6, 7 e 8) Scheda 11.1 RISULTATI DELLA PRIMA VERIFICA EFFETTUATA DALL INSTALLATORE E DELLE VERIFICHE PERIODICHE SUCCESSIVE EFFETTUATE DAL MANUTENTORE - GRUPPI TERMICI NB: i valori di seguito riportati nelle tabelle 1a, 1b e 2 si riferiscono alla legislazione nazionale vigente. Nel caso di disposizioni emanate dalle regioni e province autonome, vedere i relativi provvedimenti. TABELLA 1a Potenza termica utile nominale massima kw - Generatori di calore ad acqua calda - valori minimi consentiti del rendimento di combustione Generatore di calore (TUTTI) installato prima del 29/10/1993 Valore minimo consentito del η di combustione (%) log Pn Generatore di calore (TUTTI) installato dal 29/10/1993 al 31/12/1997 Valore minimo consentito del η di combustione (%) log Pn Generatore di calore STANDARD installato dal 01/01/1998 al 07/10/2005 Valore minimo consentito del η di combustione (%) log Pn (Per i generatori NON STANDARD vedi TABELLA 1b) Generatore di calore (TUTTI, escluso generatore di calore a gas a CONDENSAZIONE) installato dall 08/10/2005 Valore minimo consentito del η di combustione (%) log Pn Generatore di calore a gas a CONDENSAZIONE installato dall 08/10/2005 Valore minimo consentito del η di combustione (%) log Pn da 4,0 a 5, da 5,7 a 17, da 17,8 a 56, da 56,3 a 177, da 177,9 a TABELLA 1b Potenza termica utile nominale massima kw - Generatori di calore ad acqua calda - valori minimi consentiti del rendimento di combustione Generatore di calore BASSA TEMPERATURA installato dal 01/01/1998 al 07/10/2005 Valore minimo consentito del η di combustione (%) 87,5 + 1,5 log Pn Potenza termica utile nominale massima kw Generatore di calore a gas a CONDENSAZIONE installato dal 01/01/1998 al 07/10/2005 Valore minimo consentito del η di combustione (%) log Pn da 4,0 a 4,6 88 da 4,0 a 31,6 92 da 4,7 a 21,5 89 da 31,7 a 316,2 93 da 21,6 a 99,9 90 da 316,3 a da 100 a TABELLA 2 Potenza termica utile nominale massima kw - Generatori ad aria calda (inclusi convettori e ventilconvettori) - valori minimi consentiti del rendimento di combustione Generatori di ARIA CALDA installati prima del 29/10/1993 Valore minimo consentito del η di combustione (%) log Pn Generatori di ARIA CALDA installati dopo il 29/10/1993 Valore minimo consentito del η di combustione (%) log Pn da 4,0 a 5, da 5,7 a 17, da 17,8 a 56, da 56,3 a 177, da 177,9 a log Pn: logaritmo in base 10 della potenza utile nominale espressa in kw. Per i valori di Pn superiori a 400 kw si applica il limite massimo corrispondente a 400 kw. Allegato I (Art. 1) - Libretto impianto LC39IT REGIONE EMILIA ROMAGNA

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29 PREMESSA Gentile utente, la corretta manutenzione dell impianto di climatizzazione è fondamentale per assicurare l efficienza di funzionamento, la sicurezza d utilizzo e la salubrità igienica correlata. Per ottenere tali importanti obiettivi è necessario che la manutenzione venga svolta nel rispetto delle leggi e delle norme attualmente esistenti ed attraverso l esecuzione delle istruzioni riportate nel presente libretto di uso e manutenzione, unitamente a quelle indicate dai produttori delle singole apparecchiature e/o compenenti dell impianto. La normativa vigente affida l esercizio, la conduzione, il controllo e la manutenzione dell impianto al responsabile. Tale figura corrisponde a: l occupante, a qualsiasi titolo, di unità immobiliari residenziali il proprietario, in caso di singole unità immobiliari residenziali non locate l amministratore, in caso di edifici dotati di impianti centralizzati amministrati in condominio il proprietario o l amministratore delegato in caso di edifici in uso o di proprietà di società Spetterà quindi al responsabile il compito di condurre e gestire correttamente l impianto, rivolgendosi ad imprese abilitate, per porre in essere le necessarie attività manutentive, perseguendo gli obiettivi di sicurezza, efficienza e salubrità. E bene precisare, nel caso specifico di persone giuridiche, che il D.Lgs. 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza) prescrive al datore di lavoro l obbligo di manutenere gli impianti per garantire altresì le idonee condizioni di sicurezza e salubrità ambientale a beneficio delle persone nei luoghi di lavoro. I vantaggi di un impianto correttamente manutenuto, attraverso personale specializzato, si evidenziano anche nel miglioramento della resa prestazionale e di conseguenza in una maggiore efficienza energetica. Un ulteriore argomento correlato è quello della tutela ambientale: precise regole richiedono controlli che, attraverso analisi strumentali dei prodotti della combustione, definiscono le caratteristiche delle relative emissioni in atmosfera. I recenti regolamenti indicano al responsabile l obbligo di attuare precisi iter manutentivi a salvaguardia anche degli aspetti ambientali. Il presente libretto rappresenta quindi un riferimento di assoluta importanza per garantire le specifiche operazioni manutentive di cui necessita l impianto. E importante precisare che il mancato rispetto delle istruzioni declinate nel libretto di uso e manutenzione dell impianto di climatizzazione, potrebbe comportare malfunzionamenti con conseguenti danni a cose e persone, nonché aspetti sanzionatori di tipo amministrativo e penale. L installazione dei generatori di calore e degli impianti deve essere eseguita esclusivamente da un tecnico installatore abilitato ai sensi della legislazione tecnica vigente (Cfr. Decreto 22 gennaio 2008, n. 37, e ss.mm.ii.) il quale si assume la responsabilità della prima messa in servizio effettuando le verifiche dei parametri della combustione, i controlli ai fini della sicurezza e della funzionalità e le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge. I controlli e le manutenzioni periodiche devono essere effettuati esclusivamente da un tecnico qualificato ed abilitato ai sensi della legislazione tecnica vigente (Cfr. Decreto 22 gennaio 2008, n. 37, e ss.mm.ii.).

30 INDICE FIGURE E RUOLI 1 TERMINI E DEFINIZIONI 2 SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL IMPIANTO 5 FINALITÀ ED OBIETTIVI DEL LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO UTILIZZO 8 OPERAZIONI A CURA DELL UTENTE 10 CONTROLLI E MANUTENZIONI 12 ATTIVITÀ ORDINARIE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) 17 ATTIVITA IGIENICHE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) 18 ATTIVITA STRAORDINARIE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) 19 SCHEDA DI REGISTRAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CONTROLLO E MANUTENZIONE LEGISLAZIONE E NORMATIVE DI RIFERIMENTO 21 CONTROLLI DI EFFICIENZA ENERGETICA SUGLI IMPIANTI TERMICI 22 NOTE PER ULTERIORI INDICAZIONI NON RIPORTATE O PREVISTE NEL PRESENTE LIBRETTO pagina

31 FIGURE E RUOLI La presente sezione illustra, in modo analitico, le figure ed i ruoli coinvolti, a vario titolo, nell ambito degli impianti di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria di potenza nominale al focolare inferiore a 35 kw, con generatori a fiamma alimentati a combustibili gassosi. Di seguito verranno indicati, per ogni figura coinvolta, gli aspetti inerenti le attitudini e le responsabilità. Il Responsabile dell impianto: identificabile nella figura dell occupante/proprietario/amministratore e deputato all esercizio dell impianto, adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza, efficienza e salubrità previste dalla legislazione e normativa vigente, garantendo che l impianto sia manutenuto in modo regolare e secondo le indicazioni contenute nel presente libretto di uso e manutenzione. I Produttori delle apparecchiature: costituenti l impianto, hanno l obbligo di corredare i loro prodotti delle relative istruzioni tecniche necessarie alla fase di installazione, all utilizzo e agli aspetti manutentivi. Tale documentazione permette alle figure impiantistiche specializzate (installatore e manutentore) di eseguire le attività di installazione e manutenzione e di implementare il presente libretto con le dovute e necessarie indicazioni. La documentazione rilasciata dai produttori deve essere conservata diligentemente dal responsabile dell impianto, unitamente al presente libretto. L Installatore degli impianti: (nel caso di nuove installazioni o di modifiche) ha il dovere di definire e dichiarare esplicitamente e in forma scritta (attraverso il presente libretto) al responsabile, quali siano le operazioni manutentive (e relative frequenze) di cui necessita l impianto da loro progettato, costruito, fabbricato o modificato. Tale definizione dell iter manutentivo permette al responsabile di perseguire l obiettivo di garantire la sicurezza delle persone e delle cose, oltre all efficienza e alla salubrità. L installatore è tenuto, al termine della fase di installazione, a rilasciare la dichiarazione di conformità con allegato il presente documento, in relazione all impianto realizzato. Il Manutentore degli impianti: (nel caso di impianti esistenti privi di indicazioni manutentive) ha il dovere di definire e dichiarare esplicitamente e in forma scritta (attraverso il presente libretto) al responsabile, quali siano le operazioni di controllo e manutenzione di cui necessita l impianto assistito. Tale definizione dell iter manutentivo permette al responsabile di perseguire l obiettivo di garantire la sicurezza delle persone e delle cose, oltre all efficienza e alla salubrità. singole unitá immobiliari residenziali locate RESPONSABILE DELL IMPIANTO TERMICO singole unitá immobiliari residenziali non locate edifici dotati di impianti termici centralizzati amministrati in condominio edifici di proprietà di soggetti diversi dalle persone fisiche (es. società) OCCUPANTE (es.inquilino/proprietario) PROPRIETARIO (non residente) AMMINISTRATORE PROPRIETARIO O AMMINISTRATORE DELEGATO 1

32 TERMINI E DEFINIZIONI Analisi di combustione: Bruciatore: Climatizzazione invernale: Combustione: Conduzione: Controllo: Esercizio: Funzionalità: Generatore di calore e/o produzione acqua calda sanitaria/gruppo termico: Idoneità: analisi dei prodotti della combustione finalizzata alla verifica dei parametri relativi alla sicurezza, all igienicità e al rendimento della combustione. (Rif. Norma UNI 10389) dispositivo (o apparecchio a comando elettrico automatico) di caldaie per impianti di riscaldamento mediante il quale viene immesso nel loro focolare il combustibile gassoso o liquido (in tal caso nebulizzato), in modo che questo bruci in maniera uniforme e totale per sfruttare al massimo il suo potere calorifico. Può essere incorporato o esterno al gruppo termico fornitura di energia termica utile agli ambienti dell edificio per mantenere condizioni prefissate di temperatura ed eventualmente, entro limiti prefissati, di umidità relativa processo mediante il quale l energia chimica contenuta in sostanze combustibili viene convertita in energia termica utile in generatori di calore (combustione a fiamma) o in energia meccanica in motori endotermici insieme delle operazioni necessarie per il normale funzionamento dell impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria che non richiedono l uso di utensili né di strumentazione al di fuori di quella installata sull impianto verifica del grado di funzionalità ed efficienza di un generatore o di un impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria eseguita da operatore abilitato ad operare sul mercato, sia al fine dell attuazione di eventuali operazioni di manutenzione e/o riparazione sia per valutare i risultati conseguiti con dette operazioni insieme delle funzioni che dispongono e coordinano, nel rispetto delle prescrizioni relative alla sicurezza e alle disposizioni legislative vigenti, le attività relative al generatore di calore e/o ai sistemi, come la conduzione, la manutenzione, la verifica e il controllo, oltre ad altre operazioni per gli apparecchi e i componenti dell impianto stesso. L esercizio comprende, per esempio, la corretta tenuta e conservazione della documentazione a corredo dell impianto, nonché dei manuali d uso ed avvertenze degli apparecchi e dei dispositivi; comprende, fra l altro, la sorveglianza sullo stato di conservazione del generatore di calore e/o dei sistemi, il monitoraggio degli indicatori che potrebbero segnalare malfunzionamenti o funzionamenti anomali, la richiesta di intervento di un operatore abilitato nel caso sia necessario ricondurre il generatore di calore e/o i sistemi a uno stato di sicuro funzionamento attitudine del generatore di calore e/o dei sistemi di presentare caratteristiche tali da consentire il funzionamento in condizioni essenziali e basilari di sicurezza nel dato momento in cui viene verificata il generatore di energia termica di qualsiasi tipo che permette di trasferire, al fluido termovettore e/o all acqua calda sanitaria (ACS), il calore prodotto dalla combustione o dalla conversione di qualsiasi altra forma di energia (elettrica, meccanica, chimica, ecc.) anche con il contributo di fonti energetiche rinnovabili attitudine del generatore di calore e/o dei sistemi che, oltre a presentare le caratteristiche proprie della funzionalità, garantisce la costanza nel tempo delle condizioni di sicurezza 2 Idoneità al funzionamento temporaneo: attitudine qualitativa e quantitativa del generatore di calore e/o dei sistemi di presentare caratteristiche tali da consentire il loro funzionamento per un tempo definito e limitato in condizioni di sicurezza

33 TERMINI E DEFINIZIONI Idoneità al funzionamento illimitato: Impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria: Installatore: Manutentore: Manutenzione ordinaria: Manutenzione straordinaria: Messa in servizio: Messa fuori servizio: attitudine qualitativa e quantitativa del generatore di calore e/o dei sistemi di presentare caratteristiche tali da consentire il loro funzionamento per un tempo indefinito e illimitato in condizioni di sicurezza impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale o estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, indipendentemente dal vettore energetico utilizzato, comprendente eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e controllo. Non sono compresi negli impianti termici gli impianti individuali di riscaldamento e/o produzione di acqua calda, stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante, scalda acqua, bollitori, ecc. Tali apparecchi, se fissi, sono assimilati agli impianti termici quando la somma delle potenze al focolare degli apparecchi è 5 kw. N.B. per una miglior comprensione, nel presente libretto sono stati distinti i generatori di calore ed i sistemi tecnico, in possesso dei requisiti previsti dalla legislazione vigente, che effettua (o che è incaricato di effettuare) operazioni di installazioni, ampliamento o modifica. Nota: l installatore opera al fine di garantire un livello adeguato di sicurezza all impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria, in qualsiasi caso (nuovo, impianto ampliato, impianto trasformato e così via) tecnico, in possesso dei requisiti previsti dalla legislazione vigente, che effettua (o che è incaricato di effettuare) operazioni di controllo e manutenzione. Opera al fine di garantire un livello adeguato di sicurezza e, a seconda dei casi e delle necessità, egli può effettuare operazioni atte a limitare l inevitabile degrado dell impianto e di generatori di calore, dovuto all azione combinata di sollecitazioni meccaniche, sollecitazione termiche ed usura, che ne possono ridurre il livello di sicurezza, sia direttamente per rottura o disattivazione (del generatore, dei componenti o dei dispositivi), sia indirettamente a causa di deriva dei valori delle regolazioni sono le operazioni previste nel libretto d uso e manutenzione dell impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria che possono essere effettuate in luogo con strumenti ed attrezzature di corredo agli apparecchi e componenti stessi e che comportino l impiego di attrezzature e di materiali di consumo d uso corrente sono gli interventi atti a ricondurre il funzionamento dell impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria a quello previsto dal progetto e/o dalla normativa vigente mediante il ricorso, in tutto o in parte, a mezzi, attrezzature, strumentazioni, riparazioni, ricambi di parti, ripristini, revisione o sostituzione dei generatori o dei componenti dell impianto interventi da compiere per mettere il generatore di calore e/o i sistemi in condizioni di servizio conformemente al progetto. intervento di sospensione del funzionamento del generatore di calore e dei sistemi, mediante chiusura stabile ed eventuale sigillatura dell organo di intercettazione generale posto a monte o in corrispondenza del punto di consegna di energia elettrica, acqua e gas combustibile Occupante: chiunque abbia la disponibilità di un edificio e dei relativi impianti tecnologici, pur non essendone proprietario, a qualsiasi titolo 3

34 TERMINI E DEFINIZIONI Perdita di gas: Prescrizione: Proprietario: Rapporto di controllo di efficienza energetica: Rapporto di controllo sicurezza: Ripristino della tenuta: Sistemi: Vano tecnico: Verifica: fuoriuscita incontrollata di gas combustibile dall impianto gas o dagli apparecchi utilizzatori in misura tale da richiedere l immediata messa fuori servizio dell impianto e la bonifica degli ambienti. Sinonimo di fuga di gas indicazioni dirette a richiamare all osservanza di particolari misure ritenute indispensabili per la tutela della sicurezza e della salute delle persone il soggetto che, in tutto o in parte, è proprietario dell impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria; nel caso di edifici dotati di impianti centralizzati amministrati in condominio e nel caso di soggetti diversi dalle persone fisiche, gli obblighi e le responsabilità posti a carico del proprietario dal presente regolamento sono da intendersi riferiti agli amministratori o rapporto di controllo tecnico, è il rapporto redatto dall operatore al termine delle operazioni di controllo ed eventuale manutenzione di un impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria che riporta gli esiti dello stesso come prescritto dall art. 8 del D.P.R. n. 16 aprile 2013, n. 74 o rapporto di controllo tecnico di sicurezza, è il rapporto redatto dall operatore al termine delle operazioni di controllo e manutenzione periodica di un impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria ai fini della sicurezza con le modalità e le periodicità previste nel libretto d uso e manutenzione dell impianto (Art. 7 n. 16 dell aprile 2013, n. 74) procedimento che, a seguito di interventi appositi, consente di ottenere un sistema (per esempio un impianto interno o un sistema fumario) rispondente ai requisiti di tenuta I sistemi collegati al generatore di calore necessari per il suo funzionamento e per la distribuzione ed utilizzazione del calore quali ad esempio: canali d aria sistema di distribuzione delle tubazioni del fluido termovettore; sistema dei corpi scaldanti; sistema delle valvole di intercettazione; sistema di circolazione del fluido termovettore; sistema delle tubazioni di adduzione del gas combustibile; sistema di evacuazione dei prodotti della combustione; sistema di regolazione e/o termoregolazione dell ambiente scambiatori di calore o accumuli ambiente utilizzato per l allocazione di generatori di calore a servizio di impianti di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria con i relativi complementi impiantistici elettrici e idraulici Verifica di tenuta gas: procedimento che consente di controllare i requisiti di sicurezza del generatore di calore e dei sistemi. La verifica dei requisiti di sicurezza tende a riscontrare, a seconda dei casi, la funzionalità o l idoneità, le condizioni per il funzionamento temporaneo o per quello illimitato procedimento che consente di controllare i requisiti di tenuta (Rif. Norma UNI 11137) 4

35 copia per il responsabile SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL IMPIANTO AI SENSI DEL DM n. 37 del 22 gennaio 2008 e del DPR 74 del 16 aprile 2013 L impresa: P.iva IMPRESA PRESCRIZIONI DATI IDENTIFICATIVI IMPIANTO RESPONSABILE IMPIANTO NOMINA MANUTENTORE Indirizzo N Cap Comune Prov Tel. Iscritta al registro delle imprese/albo artigiani n in qualità di IMPRESA INSTALLATRICE ( dichiarazione di conformità n del ) IMPRESA MANUTENTRICE rilascia al responsabile dell impianto il presente libretto contenente le indicazioni di uso e manutenzione a cui deve attenersi, in quanto la legislazione vigente individua in tale soggetto il responsabile del corretto esercizio e della corretta manutenzione del generatore di calore e dei sistemi. PER GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PERSONE E DELLE COSE, IL PRESENTE IMPIANTO DEVE ESSERE : CONTROLLATO con periodicità almeno Semestrale Annuale Altro MANUTENUTO con periodicità almeno Semestrale Annuale Altro SANIFICATO con periodicità almeno Semestrale Annuale Altro (una più precisa e dettagliata descrizione degli interventi manutentivi è contenuta nel presente libretto) Targa Impianto/ Codice Catasto Luogo dell installazione: Comune di Cap. Prov. Indirizzo N Palazzo Scala Piano Interno Destinazione D uso: Climatizzazione Invernale Produzione Acs: Accumulo Produzione istantanea Generatore di calore Tipo: B C Tiraggio naturale Munito di ventilatore Combustibile: Gas metano GPL Fabbricante Potenza termica nominale max al focolare (Kw) Ulteriori apparecchi alimentati a combustibile gassoso Modello Matricola Potenza termica nominale utile (Kw) Sistema d emissione: Radiatori Termoconvettori Ventilconvettori Pannelli radianti Diffusori d aria Altro Nome Cognome Cod. Fisc. Rag Sociale 1 P.iva Indirizzo 2 N Cap. Comune Prov. Titolo di responsabilità: proprietario occupante amministratore/titolare Data Firma installatore/manutentore Firma responsabile (per ricevuta e presa visione) Il sottoscritto: Nome Cognome IN QUALITÀ DI RESPONSABILE DELL IMPIANTO, AFFIDA le operazioni di controllo e manutenzione dell impianto All impresa: P.iva Indirizzo N Cap Comune Prov Tel. Iscritta al registro delle imprese/albo artigiani n abilitata ai sensi del Decreto 22 gennaio 2008, n. 37 per le attività in oggetto. Riferimento (facoltativo): accordo di manutenzione N stipulato in data valido dal al Data Firma responsabile Note: 1 Responsabile dell impianto: qualora il responsabile sia il legale rappresentante della società utilizzatrice o proprietaria dell impianto, sarà necessario compilare, oltre ai campi Nome, Cognome e Cod.Fiscale, anche i dati identificativi della società medesima (Rag. Sociale e Part.Iva). 2 Indirizzo: riportare l indirizzo solo se diverso dall ubicazione dell impianto 5

36 copia per l impresa SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL IMPIANTO AI SENSI DEL DM n. 37 del 22 gennaio 2008 e del DPR 74 del 16 aprile 2013 L impresa: P.iva IMPRESA PRESCRIZIONI DATI IDENTIFICATIVI IMPIANTO RESPONSABILE IMPIANTO NOMINA MANUTENTORE Indirizzo N Cap Comune Prov Tel. Iscritta al registro delle imprese/albo artigiani n in qualità di IMPRESA INSTALLATRICE ( dichiarazione di conformità n del ) IMPRESA MANUTENTRICE rilascia al responsabile dell impianto il presente libretto contenente le indicazioni di uso e manutenzione a cui deve attenersi, in quanto la legislazione vigente individua in tale soggetto il responsabile del corretto esercizio e della corretta manutenzione del generatore di calore e dei sistemi. PER GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PERSONE E DELLE COSE, IL PRESENTE IMPIANTO DEVE ESSERE : CONTROLLATO con periodicità almeno Semestrale Annuale Altro MANUTENUTO con periodicità almeno Semestrale Annuale Altro SANIFICATO con periodicità almeno Semestrale Annuale Altro (una più precisa e dettagliata descrizione degli interventi manutentivi è contenuta nel presente libretto) Targa Impianto/ Codice Catasto Luogo dell installazione: Comune di Cap. Prov. Indirizzo N Palazzo Scala Piano Interno Destinazione D uso: Climatizzazione Invernale Produzione Acs: Accumulo Produzione istantanea Generatore di calore Tipo: B C Tiraggio naturale Munito di ventilatore Combustibile: Gas metano GPL Fabbricante Potenza termica nominale max al focolare (Kw) Ulteriori apparecchi alimentati a combustibile gassoso Modello Matricola Potenza termica nominale utile (Kw) Sistema d emissione: Radiatori Termoconvettori Ventilconvettori Pannelli radianti Diffusori d aria Altro Nome Cognome Cod. Fisc. Rag Sociale 1 P.iva Indirizzo 2 N Cap. Comune Prov. Titolo di responsabilità: proprietario occupante amministratore/titolare Data Firma installatore/manutentore Firma responsabile (per ricevuta e presa visione) Il sottoscritto: Nome Cognome IN QUALITÀ DI RESPONSABILE DELL IMPIANTO, AFFIDA le operazioni di controllo e manutenzione dell impianto All impresa: P.iva Indirizzo N Cap Comune Prov Tel. Iscritta al registro delle imprese/albo artigiani n abilitata ai sensi del Decreto 22 gennaio 2008, n. 37 per le attività in oggetto. Riferimento (facoltativo): accordo di manutenzione N stipulato in data valido dal al Data Firma responsabile Note: 1 Responsabile dell impianto: qualora il responsabile sia il legale rappresentante della società utilizzatrice o proprietaria dell impianto, sarà necessario compilare, oltre ai campi Nome, Cognome e Cod.Fiscale, anche i dati identificativi della società medesima (Rag. Sociale e Part.Iva). 2 Indirizzo: riportare l indirizzo solo se diverso dall ubicazione dell impianto 5 Bis7

37 FINALITÀ ED OBIETTIVI DEL LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE La finalità del presente libretto è di fornire le istruzioni tecniche per l uso e la manutenzione dell impianto termico di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria di potenza nominale al focolare inferiore a 35 kw, con generatori di calore a fiamma alimentati a combustibili gassosi. Le operazioni manutentive devono essere effettuate secondo i riferimenti del presente libretto, unitamente alle indicazioni dei fabbricanti dei generatori e dei componenti dell impianto, ed eseguite da ditte abilitate ai sensi del Decreto n 37 del 22 Gennaio L obiettivo principale delle attività manutentive è di permettere al responsabile di mantenere nel corso del tempo la sicurezza, l efficienza e la salubrità del generatore e dei sistemi. Le attività manutentive vengono registrate all interno del presente libretto al fine di conservare una cronistoria, valutando così nel corso del tempo le necessarie azioni intraprese o da intraprendere. Il presente libretto fornisce indicazioni sul corretto utilizzo dei generatori e dei sistemi, oltre a declinare ed illustrare le tipologie dei controlli e delle attività manutentive necessarie a garantire la sicurezza, l efficienza e la salubrità. Di seguito sono illustrati graficamente i contenuti sopracitati. Uso dell impianto indicazioni Attraverso le indicazioni d uso, il responsabile ha modo di identificare le procedure idonee per un corretto funzionamento del generatore e dei sistemi Operazioni a cura dell utente indicazioni Con alcune semplici operazioni, l utente ha modo di effettuare il corretto esercizio del generatore e sistemi controlli I controlli hanno l obiettivo di verificare globalmente generatore e sistemi ed attuare le eventuali attività correttive Manutenzione del generatore e dei sistemi attività ordinarie Le attività ordinarie vengono svolte con la finalità di mantenere le caratteristiche di sicurezza ed efficienza di generatore e sistemi attività igieniche Le attività igieniche vengono svolte con l obiettivo di garantire le idonee caratteristiche di salubrità di generatore e sistemi attività straordinarie A B Le attività straordinarie si rendono necessarie qualora si manifesti un evento non programmato INDICAZIONI (uso del generatore e dei sistemi) Le indicazioni per il corretto utilizzo permettono al responsabile dell impianto di identificare le procedure idonee per un corretto funzionamento del generatore e dei sistemi, al fine di potere godere appieno ed in sicurezza le caratteristiche tecnologiche volte alla climatizzazione degli ambienti indoor ed alla produzione di acqua calda sanitaria. Tali indicazioni sono da integrare con quelle fornite dai produttori delle singole apparecchiature e/o dei componenti. A B OPERAZIONI A CURA DELL UTENTE (su generatore e sistemi): Alcune semplici operazioni possono essere eseguiti autonomamente dal responsabile dell impianto. Una buona attività preventiva e un corretto esercizio sono fondamentali per prevenire guasti, inefficienze o, ancor peggio, pericolosi malfunzionamenti. 96

38 FINALITÀ ED OBIETTIVI DEL LIBRETTO DI USO E MANUTENZIONE CONTROLLI (Manutenzione del generatore e dei sistemi) I controlli si pongono l obiettivo di verificare lo stato del generatore di calore e dei sistemi definendone le eventuali carenze ed attuando le necessarie attività manutentive e/o correttive che possono essere di tipo ordinario, igienico e straordinario. Le attività di controllo permettono di comprenderne altresì l andamento in termini di efficienza e sicurezza, valutandone il ciclo di vita. ATTIVITA ORDINARIE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) Sono le operazioni previste dai fabbricanti o contenute nel presente libretto d uso e manutenzione dell impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria che possono essere effettuate in luogo con strumenti ed attrezzature di corredo agli apparecchi e componenti stessi e che comportino l impiego di attrezzature e di materiali di consumo d uso corrente. Hanno l obiettivo di mantenere il generatore di calore e i sistemi nelle condizioni originarie, preservandone gli aspetti di sicurezza ed efficienza, ovvero garantendo la piena disponibilità delle funzioni a beneficio degli utilizzatori e possono essere strettamente correlate con i controlli, svolgendo la funzione di correzione rispetto alle anomalie riscontrate, oppure possono essere indipendenti ed effettuate secondo una cadenza programmata. ATTIVITA IGIENICHE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) Le attività igieniche si pongono l obiettivo fondamentale di garantire nel tempo la salubrità del generatore di calore e dei sistemi. Negli ultimi decenni si è osservato un rapido e cospicuo aumento delle patologie correlate alla contaminazione degli impianti non manutenuti in modo corretto. E ormai noto a tutti che aria ed acque insalubri siano dannosi per l uomo. E meno considerato invece come gli impianti di climatizzazione invernale e/o di produzione dell acqua calda sanitaria interagiscono con questi due elementi essenziali per la vita. Una non adeguata gestione manutentiva e igienica produce effetti negativi che favoriscono contaminazioni chimiche e/o biologiche (proliferazione di agenti patogeni quali allergeni, spore, muffe e batteri) Gli effetti sulla salute delle persone variano anche in relazione alle condizioni del sistema immunitario. Tendenzialmente si riscontrano: intossicazioni più o meno gravi, reazioni allergiche, irritazioni, asma, infezioni gastro intestinali e/o respiratorie, patologie cardiovascolari, malattie polmonari ostruttive, patologie croniche e degenerative. Vi sono poi fenomenologie, quali l SBS (Sindrome dell edificio malato), che inducono stanchezza, nevralgie e irritazioni, sintomi che cessano di manifestarsi appena ci si allontana da quei luoghi indoor specifici. Generatori di calore e sistemi in cattive condizioni igieniche incidono sulla qualità di vita delle persone. ATTIVITA STRAORDINARIE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) Sono gli interventi atti a ricondurre il funzionamento dell impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria a quello previsto dal progetto e/o dalla normativa vigente mediante il ricorso, in tutto o in parte, a mezzi, attrezzature, strumentazioni, riparazioni, ricambi di parti, ripristini, revisione o sostituzione del generatore o dei componenti dei vari sistemi dell impianto. Le attività straordinarie si pongono l obiettivo di ripristinare la funzionalità dell impianto, in seguito ad eventi non programmati quali rotture di componenti o avarie tali da pregiudicare la disponibilità immediata dell impianto stesso. Sono effettuate in relazione diretta all evento occorso e possono essere di tipo differito o urgente in dipendenza della tipologia di avaria e delle necessità degli utilizzatori. 10 7

39 INDICAZIONI PER UN CORRETTO UTILIZZO A Un uso corretto del generatore di calore e dei sistemi ad esso collegati consente di preservarne il buon funzionamento e garantisce la sicurezza di cose e persone. Occorre rispettare le indicazioni contenute nel presente libretto unitamente alle indicazioni rilasciate dai fabbricanti degli apparecchi. Per garantire il permanere delle caratteristiche di funzionalità efficienza, sicurezza e salubrità del generatore di calore e dei sistemi entro i limiti prescritti dalla legislazione e/o normativa vigente, è necessario sottoporli a controlli sistematici a intervalli regolari. La frequenza dei controlli dipende dalle particolari condizioni di installazione e di uso. Si consiglia comunque un controllo almeno annuale da parte di tecnici qualificati in possesso dei requisiti di legge e con conoscenza specifica ed aggiornata. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si riportano le principali indicazioni per un corretto utilizzo. Indicazioni relative ai generatori di calore: se si avverte odore di bruciato, spegnere subito il generatore e contattare l impresa manutentrice. se i cavi di alimentazione risultano danneggiati, contattare il personale autorizzato. non toccare i dispositivi elettrici con le mani bagnate non tentare di smontare o di riparare i generatori. non utilizzare i generatori per usi non previsti. garantire adeguati ricambi d aria in ambiente. segnalare all impresa manutentrice qualsiasi difformità rilevata. non versare acqua nei dispositivi dei generatori per pulirli. non ostruire o coprire le griglie di ventilazione ed areazione. se si prevede di non utilizzare a lungo il generatore di calore, spegnere l alimentazione usando l interruttore principale e chiudere i rubinetti di intercettazione del gas. al generatore di calore e ai relativi condotti/canali di evacuazione dei prodotti della combustione non devono essere addossati materiali combustibili. non rimuovere la copertura (mantello) del generatore onde evitare danneggiamenti o malfunzionamenti che potrebbero causare gravi danni alle persone non utilizzare idrocarburi alogenati quali spray, solventi e prodotti detergenti, colori, collanti o liquidi contenenti cloro, per evitare fenomeni corrosivi sui generatori non impostare il termostato dell acqua sanitaria del generatore di calore alle massime temperature per evitare pericolo di ustioni Con riferimento ai locali d installazione del generatore, è assolutamente necessario prendere i seguenti provvedimenti: non utilizzare o depositare materiali o liquidi infiammabili (ad esempio benzina, vernici, solventi, ecc.) in prossimità e nel luogo di installazione del generatore di calore non manomettere, disattivare o modificare i dispositivi di sicurezza non chiudere, ostruire o modificare le aperture di areazione e ventilazione non consentire modifiche di carattere strutturale nella zona di installazione del generatore di calore che potrebbero comprometterne la sicurezza e la funzionalità non adibire il locale di installazione del generatore di calore Tipo B (a camera aperta) ad uso bagno, camera da letto o autorimessa non installare generatori di calore alimentati a legna o combustibili solidi (caminetti, termocamini, stufe, termocucine, ecc.) in locali dotati di generatori di calore tipo B (camera aperta) o in locali adiacenti e comunicanti 11 8

40 A INDICAZIONI PER UN CORRETTO UTILIZZO Indicazioni relative ai sistemi: in funzione delle condizioni climatiche e delle condizioni d uso, dotare l impianto di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria di protezioni antigelo, secondo le indicazioni dell installatore/manutentore impostare la temperatura degli ambienti tenendo conto dei limiti previsti dalla legislazione vigente in materia di efficienza energetica. Il gas viene odorizzato all origine dal distributore con lo scopo di rendere percettibile, in caso di perdite, la sua presenza nell aria e/o nell ambiente circostante, anche a concentrazioni molto basse. L odore di gas è sinonimo di pericolo di intossicazione e di esplosione. Qualora si dovesse riscontrare odore di gas, è assolutamente necessario prendere i seguenti provvedimenti: aprire porte e finestre e areare i locali evitare la formazione di scintille e non accendere fiamme non accendere e spegnere luci non utilizzare interruttori elettrici, spine e/o campanelli, apparecchi elettrici ed elettronici, compresi telefoni e telefoni cellulari. non fumare chiudere il rubinetto di intercettazione generale del gas avvisare gli altri coinquilini dell edificio eventualmente presenti abbandonare l edificio contattare, una volta all esterno, il pronto intervento dell azienda distributrice del gas, oppure, in alternativa, una ditta qualificata. Nei casi più gravi allertare i vigili del fuoco. 12 9

41 OPERAZIONI A CURA DELL UTENTE B Alcune specifiche operazioni possono essere eseguite autonomamente dal responsabile dell impianto. Il resto delle manutenzioni, quali i controlli, le attività ordinarie, igieniche e straordinarie devono essere eseguite da imprese abilitate e specializzate. La cadenza dei controlli è indicata nel presente libretto e deve essere svolta almeno annualmente. Una corretta e puntuale manutenzione garantisce al generatore di calore ed ai sistemi ad esso collegati di funzionare in condizioni di efficienza, sicurezza e salubrità, tutelando così l incolumità e la salute delle persone che vivono e lavorano negli ambienti indoor serviti dall impianto. Riportiamo di seguito le operazioni che possono essere effettuate a cura del responsabile dell impianto, alle quali devono essere aggiunte anche quelle indicate dal produttore delle singole apparecchiature e/o componenti. Suggeriamo di concordare preventivamente con l impresa manutentrice l esecuzione di tali operazioni. ATTENZIONE: prima di ogni operazione valutare sempre le condizioni di sicurezza e prendere opportune precauzioni per evitare incidenti. Utilizzare accorgimenti per la protezione personale, quali dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) come ad esempio mascherine filtranti, guanti, occhiali e qualsiasi ausilio di protezione e sicurezza si renda necessario. Operazioni sul generatore di calore a cura dell utente: pulizia del mantello (superficie esterna del generatore) la quale può essere eseguita con un panno leggermente inumidito con acqua tiepida o detergenti neutri. Non versare direttamente sull unità acqua o altri prodotti ed evitare che qualsiasi liquido venga a contatto con le componenti interne regolazioni temperature desiderate. È possibile intervenire direttamente sul generatore di calore utilizzando solo i comandi funzionali presenti e predisposti per l accensione, la regolazione e sugli organi indicati dai fabbricanti degli apparecchi, quali: interruttori di accensione/spegnimento manopole e sistemi elettrici ed elettronici di regolazione della temperatura e degli orari di accensione/spegnimento valvole di regolazione dei corpi riscaldanti rubinetto di carico manuale dell acqua Pressione. Controllare che il valore dell indicatore di pressione (manometro) posto sul generatore di calore, sia quello prestabilito dal fabbricante dell apparecchio (indicativamente 1-1,5 bar). In caso di pressioni inferiori è necessario ripristinare la pressione nell impianto aprendo il rubinetto di carico manuale dell acqua indicato sul manuale di istruzioni fornito dal fabbricante. I valori sopra menzionati si riferiscono a impianto freddo in quanto, mentre l impianto è in funzione, il riscaldamento dell acqua comporta l aumento della pressione. Regolarità della combustione. Nel caso di generatore di calore di tipo B (camera aperta), al momento dell accensione, verificare dal foro di ispezione della fiamma pilota che le fiamme del bruciatore principale abbiano prevalentemente un colore azzurro. Nel caso le fiamme fossero prevalentemente di un colore giallastro/arancione è importantissimo non utilizzare il generatore di calore, in quanto potrebbero verificarsi rigurgiti dei prodotti della combustione in ambiente, fra i quali monossido di carbonio, gas altamente tossico incolore e inodore. Chiamare immediatamente il manutentore e mettere fuori servizio l impianto

42 B OPERAZIONI A CURA DELL UTENTE Operazioni sui sistemi a cura dell utente: nel caso di impianti con sistema di emissione a fancoil pulire i filtri, in funzione dell uso, con gli ausili e le modalità indicate dal fabbricante e dall impresa manutentrice. Se tali filtri sono particolarmente sporchi, pulirli con detergente neutro, provvedendo alla completa asciugatura prima di ricollocare nell appropriata sede. Non riavviare i dispositivi se sprovvisti dei filtri. effettuare la costante pulizia dei radiatori con aspiratori e panni umidi. eliminare dai sistemi di emissione le eventuali coperture e rivestimenti che potrebbero impedire la corretta diffusione del calore. controllare che non vi siano bolle d aria nei corpi scaldanti ed eventualmente eliminarle attraverso l apposita valvolina di sfogo (la formazione d aria comporta la non completa diffusione del calore); quando dalla valvolina di sfogo fuoriesce l acqua, l operazione si può ritenere conclusa. controllare che i sistemi di regolazione della temperatura ambiente siano impostati correttamente in modo tale da far funzionare l impianto di riscaldamento nel rispetto dei valori stabiliti dalla legislazione vigente in materia controllare che tutti i corpi scaldanti funzionino regolarmente, soprattutto nel caso vi siano installate le valvole termostatiche o le valvole di zona controllare la tubazione di adduzione del gas combustibile e la corretta apertura e funzionalità di tutte le valvole di intercettazione dell impianto gas

43 CONTROLLI (Manutenzione del generatore e dei sistemi) 1 I controlli sono parte integrante e fondamentale dell attività manutentiva e consistono in una serie di verifiche periodiche atte ad analizzare la funzionalità, l efficienza e l igienicità degli impianti di climatizzazione invernale e/o produzione di acqua calda sanitaria. Tali controlli professionali devono essere effettuati da imprese qualificate che attraverso la competenza tecnica e l utilizzo di strumentazione dedicata, analizzano l impianto definendo altresì le attività manutentive per importanza e necessità. Una parte dell attività di controllo riguarda la verifica documentale e nello specifico: dichiarazione di conformità o di rispondenza, libretto di uso e manutenzione dell impianto, libretto di uso e manutenzione degli apparecchi e/o componenti, libretto impianto di climatizzazione invernale e/o estiva, rapporti degli interventi tecnici precedenti. Possiamo classificare i controlli in 4 categorie specifiche ovvero di tipo visivo, funzionale, strumentale ed igienico. Riportiamo di seguito un elenco di controlli esemplificativo e non esaustivo: Controlli di tipo visivo I controlli di tipo visivo permettono di analizzare le condizioni e l eventuale deterioramento delle componenti dell impianto; in particolare è possibile esaminare il generatore di calore ed i sistemi ad esso collegati. Tali controlli sono di assoluta importanza perché permettono di rilevare anomalie e/o condizioni che rendano necessaria un analisi maggiormente approfondita. Un anomalia può essere indicativa di rischi per la sicurezza o di una situazione latente di inefficienza funzionale ed energetica. Controlli di tipo visivo locale di installazione: controllo idoneità del locale d installazione (conformità alle norme vigenti in materia) controllo della presenza nello stesso locale o nei locali adiacenti e comunicanti di altri apparecchi non compatibili controllo stato prese d areazione e ventilazione (presenza; ubicazione; dimensioni; assenza di ostruzioni; ecc.) controllo presenza e stato punti di ancoraggio (d.p.i. anticaduta, se necessari) controllo di assenza di depositi di materiali o sostanze infiammabili nelle vicinanze del generatore Controlli di tipo visivo sul generatore di calore: controllo stato piazzamento e fissaggi controllo idoneità installazione del generatore di calore (conformità alle norme vigenti in materia) controllo corrette distanze tra apparecchi e ostacoli controllo assenza usure e deterioramenti vari controllo scarico libero della valvola di sicurezza di sovrapressione controllo dispositivi di sicurezza non manomessi e/o cortocircuitati controllo dello scambiatore lato fumi per apparecchi muniti di ventilatore controllo assenza di perdite dai condotti di evacuazione dei prodotti della combustione controllo assenza di riflusso dei prodotti della combustione controllo stato superfici di scambio controllo assenza di perdite di acqua e ossidazioni dai/sui raccordi 15 12

44 1 CONTROLLI (Manutenzione del generatore e dei sistemi) IL E In presenza di bruciatori ad aria soffiata o generatori di calore premiscelati a condensazione, devono essere eseguiti ulteriori controlli e le seguenti verifiche: controllo degli organi soggetti a sollecitazioni termiche (integrità ed assenza segni di usura e/o deformazione); controllo pulizia del circuito dell aria ed assenza di impedimenti al libero flusso del comburente; controllo guarnizione di tenuta con la piastra di accompagnamento al generatore di calore (integrità ed assenza di tracce di fuga dei prodotti della combustione) Controlli di tipo visivo sui sistemi: FA C M controllo idoneità sistema di evacuazione dei prodotti della combustione controllo assenza di segni evidenti di condensa dal raccordo e/o camino controllo sistema fumario integro e assenza segni di disgregazione e/o collasso controllo idoneità collegamenti apparecchio controllo idoneità sistema di scarico della condensa (quando previsti) controllo assenza di segni evidenti di condensa dal raccordo e/o camino controllo assenza di perdite fluido termovettore (ad esempio dai collettori o dalle connessioni del sistema di emissione) controllo pulizia superfici di scambio termico dei sistemi di emissioni controllo assenza di serrande e altri dispositivi (se non richiesti dal fabbricante) controllo idoneità della la tubazione di adduzione del gas combustibile (integrità ed eventuali scadenze) SI 13 16

45 CONTROLLI (Manutenzione del generatore e dei sistemi) 1 Controlli di tipo funzionale Attraverso i controlli di tipo funzionale si effettuano specifiche verifiche volte ad analizzare il corretto funzionamento del generatore di calore e dei sistemi. Questa tipologia di controllo è necessaria prima di entrare in un maggiore dettaglio con le verifiche strumentali ed igieniche. Controlli di tipo funzionale sul generatore di calore: controllo corretto funzionamento del generatore di calore controllo corretto funzionamento dispositivi di comando e regolazione controllo della regolarità dell accensione controllo corretto funzionamento dispositivi di sicurezza controllo assenza di rumori e/o vibrazioni anomale controllo sicurezza mancanza gas Controlli di tipo funzionale sui sistemi: controllo del corretto funzionamento dei sistemi di regolazione della temperatura ambiente controllo corretto funzionamento di eventuali sistemi di trattamento dell acqua presenti controllo funzionalità dei sistemi d emissione (elementi radianti o fancoil) controllo funzionalità pompe di circolazione e di ricircolo (se presenti) controllo della funzionalità dell eventuale rivelatore di gas controllo funzionamento della valvola di intercettazione esterna controllo funzionalità accessori dei sistemi controllo funzionalità Controlli di tipo strumentale Attraverso i controlli di tipo strumentale si analizzano le componenti ad un livello di dettaglio maggiore rispetto al livello visivo e funzionale, espletando una verifica supportata da specifica strumentazione volta prettamente ad analizzare l idoneità di alcuni valori o elementi. Controlli di tipo strumentale sul generatore di calore: controllo temperatura e pressione di lavoro controllo pressioni gas al bruciatore principale controllo dell efficienza dello scambiatore secondario (acqua sanitaria) controllo efficienza di scambio termico controllo parametri della combustione controllo dispositivi di sicurezza controllo del termostato fumi (se esistente) controllo dei dispositivi di comando e regolazione degli apparecchi controllo del sistema di regolazione della temperatura ambiente controllo funzionalità sistema fumario controllo di tenuta gas all interno del generatore 17 14

46 1 CONTROLLI (Manutenzione del generatore e dei sistemi) Controlli di tipo strumentale sui sistemi: controllo/analisi dell acqua di alimentazione di rete controllo integrità e pulizia del sistema fumario controllo assenza di perdite dai condotti di evacuazione dei prodotti della combustione controllo di tenuta dell impianto interno gas (UNI 11137) controllo portate e pressioni impianto interno gas controllo portate e pressioni impianto idrico sanitario controllo presenza additivi nel circuito primario Controlli di tipo igienico I controlli per evidenziare lo stato igienico di impianti destinati alla climatizzazione invernale perseguono l obiettivo di verificare le condizioni di pulizia e lo stato microbiologico delle superfici interessate. Le aree interessate sono correlate a: sistema di distribuzione idrico e utilizzazione (ricerca Legionella) sistema di emissione terminali ventilconvettori (ricerca microbica, micetica e Legionella) In riferimento a quanto sopra indicato, il sistema di distribuzione idrico è interessato dalla proliferazione dell agente patogeno della Legionella. Tale batterio è ubiquitario in ambienti naturali come sorgenti, fiumi, laghi, pozzi, acque termali, terreni. Quando la Legionella passa da ambienti naturali ad ambienti artificiali (come le reti delle condutture idriche cittadine che alimentano edifici) può trovare l habitat ideale per una rapida proliferazione. Infatti, predilige gli ambienti caldo-umidi, è capace di sopravvivere in condizioni sfavorevoli agli altri germi (temperatura elevata, presenza di biocidi, ecc.) e si moltiplica in nicchie ecologiche particolari sfruttando altri microrganismi come alghe, amebe e altri protozoi. La Legionella penetra nell organismo umano per via respiratoria, mediante inalazione o aspirazione di aerosol contaminato. L aerosol può essere generato da varie fonti: l apertura di acqua di un rubinetto o di una doccia in presenza di contaminazione dell impianto idrico. Più le gocce di acqua sono piccole, più il batterio riesce a raggiungere facilmente le basse vie respiratorie, in particolare i polmoni; in questa sede il batterio può causare una grave forma di polmonite chiamata Legionellosi, ad alta mortalità, la quale può infettare persone di tutte le età, ma è particolarmente diffusa tra le persone anziane, tra i fumatori o le persone affette da condizioni polmonari croniche. Particolarmente esposti al rischio sono gli individui immunocompromessi, come le persone affette da neoplasie, infezione da Hiv, insufficienza renale, diabete o le persone tossicodipendenti

47 CONTROLLI (Manutenzione del generatore e dei sistemi) 1 Il grafico illustra il comportamento della Legionella al variare della temperatura dell impianto idrico. In riferimento ai terminali ventilconvettori è opportuno ricercare la presenza di agenti microbiologici o micetici indesiderati, poichè possono essere causa di patologie respiratorie più o meno gravi oltre ad allergie e complicazioni di vario tipo. Nell area di raccolta condensa, ove vi sia presenza di acqua stagnante può essere ricercata altresì la presenza di Legionella. Globalmente i controlli sono perciò orientati a verificare lo stato di pulizia delle superfici esposte (presenza polveri, sedimenti, etc..) e lo stato microbiologico (presenza microbica, fungina, Legionella, etc..). TEMPERATURA in cui il Batterio può morire il calcare facilita lo sviluppo di microcave dove la Legionella cerca riparo dalle alte temperature TEMPERATURA di proliferazione batterica TEMPERATURA in cui il batterio della Legionella sopravvive ma non è attivo Questi ultimi controlli si rendono necessari in particolare qualora si siano riscontrate malattie respiratorie per gli occupanti degli ambienti indoor o in riferimento alla valutazione dei rischi prevista dal D.Lgs. 81. L attività di controllo microbiologico viene eseguita con l ausilio di appositi contenitori (ricerca Legionella nell impianto idrico) o tamponi (conta microbica/ micetica nei ventilconvettori). L operatore dovrà utilizzare dispositivi di protezione individuale (d.p.i.) soprattutto per quanto concerne le vie respiratorie. Alcuni controlli effettuabili sono: verifica stati polverosi (nei ventilconvettori/radiatori) verifica di sedimenti (nei ventilconvettori) conta microbiologica totale (nei ventilconvettori) conta fungina totale (nei ventilconvettori) ricerca Legionella (nell impianto idrico prevalentemente ma anche nei ventilconvettori) verifica presenza depositi calcarei (nell impianto idrico) 19 16

48 2 ATTIVITÀ ORDINARIE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) Le attività ordinarie perseguono l obiettivo di mantenere nel corso del tempo le caratteristiche di efficienza, sicurezza e salubrità dell impianto di climatizzazione invernale e/o produzione acqua calda sanitaria. Tali attività vengono svolte da imprese abilitate e specializzate che attraverso l ausilio di specifica attrezzatura tecnica, intervengono in modalità correttiva rispetto alle anomalie e/o usure esistenti. Le attività ordinarie possono essere strettamente correlate con i controlli, svolgendo la funzione di correzione rispetto alle anomalie riscontrate, oppure possono essere indipendenti ed eseguite secondo una cadenza programmata. Riportiamo di seguito un elenco di attività ordinarie esemplificativo e non esaustivo. Attività ordinarie su generatore di calore: ripristino corretto funzionamento dispositivi di comando e regolazione ripristino corretto funzionamento del termostato fumi (se esistente) ripristino della regolarità dell accensione e del funzionamento ripristino corretto funzionamento del bruciatore principale ripristino dell efficienza dello scambiatore secondario (acqua calda sanitaria) ripristino corretto funzionamento dispositivi di sicurezza ripristino normale livello di rumorosità e/o delle vibrazioni ripristino temperatura e pressione di lavoro ripristino funzionamento pompa di ricircolo rimozione delle eventuali ossidazioni dai bruciatori rimozione delle eventuali incrostazioni degli scambiatori Attività ordinarie sui sistemi Eliminazione delle perdite dai condotti di evacuazione dei prodotti della combustione Ripristino della tenuta della tubazione del gas a valle del contatore Ripristino del corretto funzionamento del sistema di regolazione della temperatura ambiente; Eliminazione perdite di liquido Ripristino corretto funzionamento di eventuali sistemi di trattamento dell acqua presenti Ripristino funzionalità sistemi di emissione (elementi radianti o fancoil) Ripristino funzionalità pompe di circolazione e di ricircolo (se presenti) Ripristino integrità e pulizia del sistema fumario Ripristino portate e pressioni Ripristino funzionamento della valvola di intercettazione esterna. Ripristino della funzionalità dell eventuale rivelatore di gas 17 20

49 ATTIVITA IGIENICHE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) 3 Le attività igieniche hanno l obiettivo di garantire idonee condizioni di salubrità in riferimento all impianto. Mantenere un adeguato stato dei componenti dell impianto incide sulla qualità dell aria interna (Indoor Air Quality) che verrà privata di inquinanti di varia natura (polveri, agenti microbiologici, agenti micetici, Legionella) e sulla qualità dell acqua calda sanitaria. Le attività in oggetto sono riferite sia alla distribuzione idrica (inclusiva di accumuli e punti di utilizzo ) sia ai sistemi di emissione. Le attività sono svolte da personale qualificato che utilizzerà dispositivi di protezione individuale (d.p.i.) soprattutto in riferimento alle vie respiratorie. Le attività igieniche sul sistema di distribuzione idrico prevedono: pulizia e disinfezione di eventuali dispositivi di trattamento pulizia interna delle tubature e rimozione del calcare depositato pulizia degli accumuli e rimozione del biofilm pulizia e/o sostituzione dei rompigetto pulizia e/o sostituzione dei soffioni doccia disinfezione del sistema idrico (tubature, accumuli e terminali) disinfezione di eventuali dispositivi di addolcimento L impianto potrà essere dotato, in relazione allo sviluppo idrico di uno specifico sistema di disinfezione in continuo. Tale sistema è caratterizzato da una pompa che inietta in modo continuo un liquido disinfettante spesso congiuntamente ad un controllo elettronico che ne determina le modalità di funzionamento. In tal caso le attività igieniche saranno caratterizzate da un controllo del corretto funzionamento ed efficacia del sistema di disinfezione in continuo. Altresì è possibile prevedere tecniche manutentive che prevedono l innalzamento della temperatura del circuito idrico ma tali sistemi non forniscono sufficienti garanzie di risultato oltre a determinare un usura delle tubazioni. Le attività igieniche sui sistemi di emissione (ventilconvettori) prevedono: pulizia e detersione della scocca esterna con prodotti idonei rimozione della sezione filtrante rimozione di eventuali incrostazioni sulla batteria di scambio termico pulizia e detersione della batteria di scambio termico pulizia e detersione della componente ventilante pulizia e detersione dell area di raccolta condensa pulizia e disinfezione dei setti filtranti o loro sostituzione pulizia e detersione di eventuali e ulteriori aree o componenti interne disinfezione della batteria di scambio termico disinfezione della componente ventilante disinfezione dell area di raccolta condensa asciugatura di tutte le componenti interessate da attività di sanificazione Dopo la procedure di sanificazione (ovvero l insieme delle attività di pulizia e disinfezione) può essere effettuato un campionamento microbiologico per rilevare, con analisi di laboratorio accreditato, l evidenza dell azione sanificante. Dopo la procedura di sanificazione e prima del riavvio dell impianto verrà verificato che nessuna sostanza tossica e/o nociva, possa essere diffusa nell aria dell ambiente indoor interessato. Le attività igieniche verranno svolte in accordo alle istruzioni dettagliate nel presente libretto e unitamente alle indicazioni fornite dai costruttori degli apparecchi e dei componenti

50 4 ATTIVITA STRAORDINARIE (Manutenzione del generatore e dei sistemi) Le attività straordinarie si pongono l obiettivo di ripristinare la funzionalità dell impianto, in seguito ad eventi non programmati quali rotture di componenti o avarie tali da pregiudicare la disponibilità immediata dell impianto stesso o la disponibilità necessaria alla tipologia di utenza servita dall impianto. A differenza delle attività ordinarie hanno una caratteristica di particolarità dell intervento e possono necessitare il ricorso a mezzi, attrezzature, strumenti ed in particolare a componenti sostitutivi dell impianto che possono rendere l onere dell intervento di particolare rilevanza. Sono effettuate in relazione diretta all evento occorso e possono essere di tipo differito o urgente in dipendenza della tipologia di avaria e delle necessità degli utilizzatori. A titolo esemplificativo riportiamo alcune tipologie di attività straordinarie: sostituzione bruciatore sostituzione pompa di circolazione sostituzione scambiatore sostituzione componenti elettriche o di regolazione sostituzione componenti ventilanti sostituzione valvole 19 22

51 SCHEDA DI REGISTRAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CONTROLLO E MANUTENZIONE Il presente libretto di uso e manutenzione dell impianto di climatizzazione invernale e/o produzione d acqua calda rappresenta il documento di riferimento per definire gli iter manutentivi. Attraverso di esso è possibile realizzare le attività necessarie a garantire l efficienza, la sicurezza e la salubrità dell impianto. Tali attività vengono registrate, all atto dell esecuzione, attraverso una specifica modulistica tecnica professionale (rapporto di controllo e manutenzione) e la presente sezione ha lo scopo di trasporre i riferimenti di sintesi, realizzando una cronistoria di semplice consultazione. E opportuno allegare copia dei rapporti di controllo e manutenzione al presente libretto. Nei rapporti di controllo e manutenzione, a fronte di eventuali carenze riscontrate e non eliminate, tali comunque da non arrecare un immediato pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni, nel campo RACCOMANDAZIONI, il tecnico indica le operazioni necessarie per il ripristino delle normali condizioni di funzionamento dell impianto a cui il responsabile deve provvedere entro breve tempo. Nello spazio PRESCRIZIONI, a fronte di eventuali carenze riscontrate e non eliminate tali da arrecare un immediato pericolo alle persone, agli animali domestici e ai beni, il tecnico, dopo aver messo fuori servizio l apparecchio e diffidato l occupante dal suo utilizzo, indica le operazioni necessarie per il ripristino delle condizioni di sicurezza. Data Impresa Rapporto n Raccomandazioni Prescrizioni si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no si no 23 20

52 LEGISLAZIONE E NORMATIVE DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo n.102 (04/07/2014) Il provvedimento recepisce la Direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica. Tra le misure più rilevanti si segnalano modifiche al regime degli scarichi a tetto o a parete degli impianti termici. Decreto Presidente della Repubblica n 74 (16/04/2013) Definisce esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e prescrive il rilascio in forma scritta delle indicazioni degli iter manutentivi. Decreto Legislativo n 81 (09/04/2008) Racchiude le disposizioni finalizzate alla tutela della sicurezza e della salute in riferimento ai luoghi di lavoro, con particolare evidenza per gli iter orientati alla valutazione e gestione dei rischi. Decreto Ministeriale n 37 (22/01/2008) Definisce i requisiti tecnico-professionali necessari alle imprese per effettuare le attività di installazione e manutenzione. Prescrive la redazione delle dichiarazioni di conformità o di rispondenza. Decreto Legislativo n 192 (19/08/2005) Relativo al rendimento energetico nell edilizia. Definisce e integra criteri, condizioni e modalità per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici. Ridefinisce il concetto di impianto termico. Decreto Legislativo n 28 aprile 2005 (09/01/1991) Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi. Decreto Presidente della Repubblica n 218 (13/05/1998) Recante disposizioni in materia di sicurezza degli impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico. Decreto Presidente della Repubblica n 412 (26/08/1993) Regolamenta la progettazione, l installazione, l esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia. Legge n 10 (09/01/1991) Attuazione del piano energetico nazionale in materia di risparmio, l uso razionale e lo sviluppo di nuove fonti di energia. Legge n 1083 (06/12/1971) Concernente norme per la sicurezza dell impiego del gas combustibile. Norma UNI 7128 Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione - Termini e definizioni. Norma UNI 7129 Progettazione ed installazione impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Norma UNI 7131 Progettazione ed installazione impianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione. Norma UNI Analisi dei prodotti della combustione e misura del rendimento di combustione di generatori di calore a combustibile liquido e o gassoso. Norma UNI Controllo e manutenzione caldaie a gas di portata termica nominale non maggiore di 35kW. Norma UNI Verifica dell idoneità al funzionamento in sicurezza degli impianti interni a gas per uso domestico in esercizio Norma UNI Progettazione ed installazione impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Norma UNI Progettazione, installazione, messa in servizio e manutenzione impianti a gas per uso domestico asserviti da apparecchi a condensazione e affini. Norma UNI Verifica e ripristino della tenuta degli impianti interni a gas per uso domestico e similare

53 CONTROLLI DI EFFICIENZA ENERGETICA SUGLI IMPIANTI TERMICI La corretta manutenzione degli impianti termici, oltre a prevedere controlli ai fini della sicurezza, deve riguardare anche aspetti inerenti l efficienza energetica. La legislazione italiana in materia di contenimento dei consumi di energia nell esercizio e manutenzione di impianti termici, ha subito nel tempo cambiamenti importanti che hanno snellito il compito delle autorità competenti e responsabilizzato installatori e manutentori. L ultima novità in materia è rappresentata dal D.P.R. 74/2013 con la definizione dei criteri di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici di climatizzazione invernale e/o estiva. In particolare, l art. 8 del D.P.R. 74/2013 illustra i controlli di efficienza energetica che riguardano: il sottosistema di generazione, ossia l apparecchio o l insieme di più apparecchi/dispositivi che permette di trasferire al fluido termovettore o direttamente all aria dell ambiente o all acqua sanitaria, il calore derivante da una o più fonti la verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di regolazione della temperatura centrale e locale nei locali climatizzati la verifica della presenza e della funzionalità dei sistemi di trattamento dell acqua, dove previsti I controlli di efficienza energetica devono essere realizzati: all atto della prima messa in esercizio dell impianto, a cura dell installatore nel caso di sostituzione degli apparecchi del sottosistema di generazione, come per esempio il generatore di calore nel caso di interventi che non rientrano in quelli periodici, ma tali da poter modificare l efficienza energetica Nel caso di impianti di climatizzazione invernale e/o produzione acqua calda sanitaria con generatore di calore a fiamma alimentati a combustibili gassosi, la regolare periodicità dell analisi dei prodotti della combustione e misurazione in opera del rendimento di combustione garantisce all impianto efficienza sia ai fini del risparmio energetico sia ai fini della prevenzione dell inquinamento ambientale. La verifica dell analisi dei prodotti della combustione e misurazione in opera del rendimento di combustione devono essere effettuate conformemente alla norma UNI riportando in evidenza i valori dei parametri della combustione (misurati/calcolati) sul Libretto di impianto di climatizzazione e sul Rapporto di controllo di efficienza energetica, con le periodicità indicate nell Allegato A del D.p.r. 74/2013 o eventuali delibere regionali. I valori riportati devono essere la media delle tre misurazioni più significative. La periodicità dei controlli di efficienza energetica prevista dall articolo 8 del D.p.r. 74/2013 con la redazione del rapporto di controllo di efficienza energetica e aggiornamento del libretto di impianto, non è da confondere con la periodicità della Manutenzione prevista dall articolo 7 dello stesso D.P.R. È compito del responsabile dell impianto provvedere affinché siano eseguite le operazioni di controllo e manutenzione dell impianto con modalità e tempistiche indicate nel presente libretto (Cfr. Art. 7 del D.P.R. 74/2013) e provvedere affinché siano eseguiti i controlli dell efficienza energetica con le modalità e tempistiche di cui all art. 8 del D.P.R. n. 74/

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