IL PICCOLO PRINCIPE. Libero adattamento da A. de Saint- Exupéry. Non si vede bene che con il cuore l essenziale è invisibile agli occhi.

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1 IL PICCOLO PRINCIPE Libero adattamento da A. de Saint- Exupéry. Non si vede bene che con il cuore l essenziale è invisibile agli occhi.

2 Personaggi P. Principe 1 Pilota P. Principe 2 P. Principe 3 P. Principe 4 P. Principe 5 P. Principe 6 P.Principe 7 P.Principe 8 P.Principe 9 Coro 1 Coro 2 Coro 3 Coro 4 Coro 5 Coro 6 Coro 7 Coro8/Serpente Fiore Re Vanitoso Lampionaio Geografo U. D affari 1 U. D affari 2 U. D affari 3 Volpe

3 Musica. Entrano Coro 1, Coro 2, Coro 3 e Pilota. Coro 1 e Coro 2 portano un grande foglio di carta bianco. Pilota è in scena e dorme. Coro 1, coro 2 e mostrano il disegno al pubblico. CORO 1- (rivolgendosi al pubblico) Osservate bene questo disegno. CORO 2- E diteci che cosa rappresenta. Il pubblico probabilmente risponderà che rappresenta un cappello. Di nuovo musica. CORO 3- Tutti sono stati bambini. Tutti! Lui (indica il pilota che sta dormendo in scena), una volta, quando aveva sei anni, lesse in un libro che i boa ingoiano la loro preda tutta intera, senza masticarla". Dopo qualche tentativo, con una matita colorata riuscì a tracciare il suo primo disegno. Indica il disegno del "cappello" CORO 2- Mostrò il suo capolavoro ai grandi e chiese loro se il disegno li spaventasse. CORO 1- Spaventarmi? E perché? Perché mai dovrei spaventarmi per un cappello? CORO 2- Il suo non era il disegno di un cappello. Era un boa che digeriva un elefante. Ma visto che i grandi non erano in grado di capirlo, lasciò perdere. CORO 3- Fu così che lasciò perdere i disegni. Studiò la geografia, la storia, l aritmetica e imparò a pilotare gli aereoplani CORO 1- Trascorse la sua vita solo, senza nessuno con cui poter davvero parlare, finché ebbe un incidente con il suo aeroplano e ora è qui, nel deserto del Sahara. CORO 2- Qualcosa si è rotto nel motore, ha acqua da bere soltanto per una settimana ed è molto stanco. Il pilota si stende e si addormenta. Entrano tutti i piccoli Principi e si disporranno intorno al pilota. P. PRINCIPE 1- Mi disegni, per favore, una pecora? PILOTA- Come dici? P. PRINCIPE 2-Disegnami una pecora! Pilota si alza e lo guarda. PILOTA- Non sono molto bravo a disegnare.

4 P. PRINCIPE 3- Non importa, disegnami, una pecora... Coro 1, Coro 2 e Coro 3 mostrano a P. Principe il disegno del cappello. P. PRINCIPE 4- Uffa! Non voglio un elefante dentro un boa. Dove vivo io è tutto molto piccolo. Ho bisogno di una pecora. Disegnami una pecora. Pilota disegna sul foglio portato in scena dai Cori una pecora e la mostra a P. Principe. P. PRINCIPE 5- No! Questa pecora è malaticcia. Fammene un'altra. Pilota disegna sul foglio portato in scena dai Cori un'altra pecora con le corna P. PRINCIPE 6-Lo puoi vedere da te che questa non è una pecora. Questo è un ariete. Ha le corna. Pilota disegna e poi mostra la terza pecora P. PRINCIPE 7-Questa è troppo vecchia. P.PRINCIPE 8 - Voglio una pecora che possa vivere a lungo... P.PRINCIPE 9-Io devo assolutamente avere una pecora! Pilota disegna e poi mostra il disegno di una scatola PILOTA- Ecco qua! CORO 2- Dentro questa chiesto. scatola c'è la pecora che hai Musica. Piccolo Principe e Pilota rimangono in stop. Cambio luci sui cori. Dopo le battute dei cori Piccolo Principe e Pilota si posizionano in scena su musica alta. CORO 1- Cosa pensereste se uno sconosciuto vi fermasse per strada e vi chiedesse di disegnargli una pecora? CORO 2- Pensereste che è un po' strano. O forse che è matto. CORO 3 - Ma lui non era né l'una né l'altra cosa. Lui era soltanto il Piccolo Principe.

5 Musica. Coro 1, Coro 2 i Piccoli Principe escono. Rimangono in scena solo P. Principe 1 e Pilota Entra Coro 4, portando in scena una grande aereo di carta. P. PRINCIPE 1-(indica l'aereo) A cosa serve quest'oggetto? PILOTA- Quest'oggetto è il mio aeroplano e serve a volare. Ma purtroppo si è rotto. P. PRINCIPE 1- Come?! Sei caduto dal cielo? Allora tu vieni dal cielo. Qual è il tuo pianeta? PILOTA-Io non vengo da nessun pianeta! Sono nato sulla Terra. Sono solo un pilota e viaggio sugli aerei! P. PRINCIPE 1- Ah! Credevo venissi da un altro pianeta anche tu! PILOTA- Perché, tu da dove vieni? P. PRINCIPE 1-Vengo dal pianeta B612. E' un pianeta piccolissimo, poco più grande di una casa. PILOTA- Dici davvero? E come sei arrivato sulla Terra? P. PRINCIPE 1- Ho approfittato di uno stormo di uccelli migratori. PILOTA- Se il tuo pianeta è davvero così piccolo come dici, come passi le giornate? P. PRINCIPE 1- Guardo i tramonti. Mi piacciono molto i tramonti. Un giorno ho visto il sole tramontare quarantatre volte. PILOTA- Non ti annoi a guardare i tramonti tutto il giorno? P. PRINCIPE 1- No, quando si è soli. PILOTA- Vuoi dire che tu vivi tutto solo sul tuo pianeta?! P. PRINCIPE 1- A dire il vero un amico ce l'ho Musica. Entrano Fiore, P. Principe 2. Entrano Coro 4, 5, 6, 7. CORO 4- Nel pianeta del piccolo principe c'erano sempre stati dei fiori molto semplici. Apparivano il mattino e si spegnevano la sera. Ma questo era spuntato un giorno da un seme venuto chissà da dove. FIORE- (sbadigliando) Ah! Mi sveglio ora. Ti chiedo scusa sono ancora tutta spettinata. P. PRINCIPE 2- Come sei bella!

6 FIORE- Lo so. Somiglio al sole. Credo sia ora di colazione, vorresti pensare a me? P. PRINCIPE 2- Ma certo. Ti do un po' d'acqua. Sembri molto delicata. Il piccolo principe annaffia il fiore. FIORE- (mostra le sue spine) Non sono delicata, ho le mie spine. Mi difendono dalle tigri. P.PRINCIPE 2- Non ci sono tigri sul mio pianeta. E poi, le tigri non mangiano l'erba. FIORE- Ma io non sono un'erba! Sono un fiore unico al mondo. P. PRINCIPE 2- Scusami. Posso fare altro per te? FIORE- Sì, le correnti d'aria mi disturbano. Mi sgualciscono i petali... P.PRINCIPE 2- Sei un fiore piuttosto complicato! FIORE- La sera vorrei essere messo al riparo sotto una campana di vetro. Qui fa molto freddo. CORO 5- Era un fiore molto vanitoso. Ma nonostante questo profumava tutto il pianeta e il colore dei suoi petali riscaldava il cuore del piccolo principe. Musica. Fiore e piccolo Principe 2 si fermano in stop. Si torna al presente. Il pilota sta riparando il suo aereo. P. PRINCIPE 1- Senti un po! PILOTA-Dimmi. P. PRINCIPE 1-La pecora mangia i fiori? PILOTA- Penso di sì, la pecora mangia tutto quello che trova intorno a sé. P. PRINCIPE 1-Anche i fiori che hanno le spine? PILOTA- Penso di sì. P. PRINCIPE 1- E allora perché i fiori hanno le spine? PILOTA- Per bellezza E comunque a me non interessa, io devo solo riparare il mio aereo. Pilota riprende a riparare l'aereo. P. PRINCIPE 1- Ma tu credi davvero che i fiori... PILOTA- Uffa! Io non credo un bel niente. Non m'importa niente dei fiori. Non vedi?

7 Sono impegnato in cose importanti! P. PRINCIPE 1- (arrabbiato) Parli proprio come i grandi e non sei capace di distinguere le cose importanti dalle sciocchezze. CORO 6 - Da milioni di anni i fiori si fanno crescere le spine e da milioni di anni le pecore se li mangiano ugualmente. Non è una cosa importante cercare di capire perché i fiori hanno le spine se non gli servono a nulla? Non è importante la guerra tra pecore e fiori? PILOTA (interrompe il lavoro e si avvicina al piccolo Principe) Il fiore che tu ami non è in pericolo. Disegnerò una museruola per la tua pecora. Musica. Cambio scena sui cori. Entrano tutti i Cori. CORO 7- Il mattino della partenza, molti giorni prima, il piccolo principe mise bene in ordine il suo pianeta. CORO 4- Spazzò accuratamente il camino dei suoi vulcani in attività. Possedeva due vulcani in attività. Ed erano molto comodi per scaldare la colazione del mattino. CORO 5- Credeva di non ritornare più. E quando innaffiò per l'ultima volta il suo fiore, e lo mise al riparo sotto la campana di vetro, scoprì che aveva una gran voglia di piangere. P.PRINCIPE 2- Addio, caro amico. P. Piccolo Principe 2, dopo aver sistemato il suo fiore esce. CORO 4- Il pianeta del piccolo principe si trovava nella regione degli asteroidi 325. CORO CORO CORO CORO CORO 5- E 330. Lui li aveva visitati tutti. E aveva fatto molti strani incontri. CORO 6- Capitolo 2. I viaggi del piccolo principe. Asteroide 325. Entrano in scena la Regina e Piccolo Principe 3. REGINA- Ah! Ecco un suddito! Ben arrivato! P. PRINCIPE 3- Grazie! REGINA- Ti ordino di rivolgermi una domanda.

8 P. PRINCIPE 3- Volentieri maestà. Su che cosa regnate? REGINA- Su tutto. P. PRINCIPE 3- Come sarebbe tutto?! REGINA- Sarebbe tutto. P. PRINCIPE 3- Ma qui non c'è nessuno! REGINA- Ti sbagli! Ci sono un sacco di cose su cui regnare. P. PRINCIPE 3- Volete dire che regnate anche sulle stelle? REGINA- Certamente. Anche le stelle mi ubbidiscono. P. PRINCIPE 3-Regnate anche sui tramonti? REGINA- Certo che sì. P. PRINCIPE 3- Mi piacerebbe molto vedere un tramonto. Potete ordinare al sole di tramontare? REGINA- Un momento ragazzino! Se ordino a un generale di volare da un fiore all'altro, come un' ape, se lui non lo fa, di chi è la colpa? Mia o sua? P. PRINCIPE 3-Vostra maestà. Il generale non può volare come un'ape. REGINA- Esatto. Io sono un re saggio e devo dare ordini ragionevoli. Devo chiedere a ciascuno ciò che ciascuno può dare. P. PRINCIPE 3 -Questo vuol dire che non potete donarmi un tramonto!? REGINA- Certo che puoi averlo, lo ordinerò io stesso. Ma dovrai aspettare il momento giusto. P. PRINCIPE 3- Quale sarà il momento giusto? REGINA- Sarà verso sera. Allora io ordinerò il tuo tramonto e lui obbedirà. P. PRINCIPE 3- Grazie maestà. Aspetterò il mio tramonto... REGINA- Il mio tramonto! P. PRINCIPE 3 - Il vostro tramonto. E poi mi rimetterò in viaggio. REGINA- In viaggio!? No, non andartene. Sei molto simpatico e mi piacerebbe nominarti

9 ministro. P. PRINCIPE 3- Ministro di che? REGINA- Come di che? Vediamo... Ministro della... Giustizia! Sì giustizia! Dovrai giudicare! P. PRINCIPE 3- Ma qui non c'è nessuno da giudicare! REGINA- Allora giudicherai te stesso. E' la cosa più difficile. E' facile giudicare gli altri ma se stessi...se riuscirai a giudicarti nella maniera giusta allora diventerai un vero uomo. P. PRINCIPE 3- Sì, ma io posso giudicarmi ovunque, non ho bisogno di vivere su questo pianeta. REGINA- No! Ti prego non andartene. Sono la regina e ti ordino di restare! P. PRINCIPE 3- Ma maestà, l'avete detto voi stessa. Gli ordini che date devono rispettare la natura di ciascuno. Io sono un viaggiatore alla ricerca di qualcosa. Fin quando non trovo ciò che cerco non posso fermarmi. REGINA- Se è così allora ti ordino di andare. P. PRINCIPE 3-Obbedisco subito, maestà. Addio. REGINA- A presto! Musica. Entrano Vanitoso e il Piccolo Principe 4. CORO 7- Asteroide 326. Il secondo pianeta era abitato da un vanitoso. Per i vanitosi tutti gli altri uomini sono degli ammiratori. VANITOSO- Ah! ah! Ecco la visita di un ammiratore! P. PRINCIPE 4- Buongiorno, che buffo cappello avete! VANITOSO- E' per salutare quando mi applaudono. Ma sfortunatamente non passa mai nessuno. P. PRINCIPE 4- Ma perché vi serve il cappello? VANITOSO- Te lo faccio vedere subito. Batti le mani una contro l'altra. Il Piccolo Principe batte le mani. Al battito il Vanitoso si toglie il cappello con un gesto molto teatrale e appariscente. Il Piccolo Principe si mette a ridere. P. PRINCIPE 4- Sei veramente buffo!

10 VANITOSO - Posso anche rifarlo! Il Piccolo Principe batte di nuovo le mani e il vanitoso ripete il gesto precedente, continuano così per un po. VANITOSO- Allora? Mi ammiri molto? P. PRINCIPE 4- Ammiri?! Che vuol dire ammiri? VANITOSO- Ammirare vuol dire riconoscere che io sono l'uomo più bello, più elegante, più divertente, più intelligente di tutto il pianeta. P. PRINCIPE 4- Io ti ammiro volentieri, ma che te ne fai della mia ammirazione? VANITOSO- Mi rende felice. E' l'unica cosa che voglio. P. PRINCIPE 4- Ma tu fai qualcosa per essere ammirato? VANITOSO-Certo che no. Voglio essere ammirato così come sono. P. PRINCIPE 4- Io credo che la stima e l'ammirazione degli altri vadano guadagnate. VANITOSO- Non su questo pianeta. Qui mi si ammira senza motivo. P. PRINCIPE 4- Allora questo non è il pianeta per me. Io non riesco ad ammirare qualcuno senza motivo. VANITOSO- (offeso)se è così, ti consiglio di andartene. Addio! CORO 4- Il Piccolo Principe ripartì alla volta di un nuovo pianeta. Asteroide 328. Il terzo pianeta era abitato da uomini d affari. P.PRINCIPE 5- Buongiorno! Musica. Entrano P. Principe 5 e gli Uomini d Affari. U.D'AFFARI 1- Tre più due fa cinque. Cinque più sette dodici. Dodici più tre quindici. Buongiorno. U.D AFFARI 2- Quindici più sette fa ventidue. U. D AFFARI 3- Dunque: fa cinquecento e un milione seicentomila settantadue mila settecento trentuno. P.PRINCIPE 5- Cinquecento e un milione di che? U. D AFFARI 3- Cinquecento e un milione... Accidenti! quanto avevo detto?! Uffa!

11 U. D AFFARI 1- Senti ragazzino noi dobbiamo lavorare, non puoi distrarci altrimenti perdiamo il conto! P.PRINCIPE 5- Va bene ma cinquecento e un milione di che? U. D AFFARI 2- E da cinquantaquattro anni che abitiamo qui e abbiamo perso il conto soltanto tre volte. U.D AFFARI 1- Una volta per colpa di una meteora, U.D AFFARI 3- la seconda per un mal di denti U.D AFFARI 2- e la terza per colpa tua! Lasciaci lavorare! U. D AFFARI 1- Tre più due cinque, cinque più tre otto... Dunque, dicevo cinquecento milioni... P.PRINCIPE 5- Milioni di che?! U. D AFFARI 2- Uffa! Milioni di quelle piccole cose che si vedono in cielo. Stelle. P.PRINCIPE 5- E perché contate le stelle? U. D AFFARI 3- Perché sono nostre. Tutte e cinquecento e un milione e settanta duemila cinquecentoventi cinque. P.PRINCIPE 5- Che ve ne fate di tutte queste stelle? U. D AFFARI 1- Come che ce ne facciamo?! Le possiediamo. P.PRINCIPE 5- E a che vi serve possedere le stelle? U. D AFFARI 2- Ci serve ad essere ricchi. P.PRINCIPE 5- E perché volete essere ricchi? U. D AFFARI 3- Perché in questo modo possiamo comprare altre stelle. P.PRINCIPE 5- Non capisco. Come si può possedere le stelle?! U. D AFFARI 1- E' semplicissimo. Di chi sono le stelle? P.PRINCIPE 5- Non lo so, di nessuno, credo. U. D AFFARI 1- E allora sono nostre, perché per primi abbiamo pensato di possederle. Se trovi un diamante che non è di nessuno è tuo. Se hai un'idea che non ha mai avuto nessuno diventa la tua idea.

12 P.PRINCIPE 5- Ho capito, ma che ve ne fate?! U. D AFFARI 2- Le contiamo e le ricontiamo. U.D AFFARI 3- E dopo averle contate le mettiamo in banca. P.PRINCIPE 5- E come? U. D AFFARI 3- Scriviamo il numero delle stelle su un pezzo di carta e poi chiudiamo a chiave il pezzo di carta in un cassetto. P.PRINCIPE 5- Ma che senso ha?! Non capisco. Io possiedo un fiore. Ogni mattina lo annaffio e lo curo. E questo è utile al mio fiore. Ma tu non sei di nessuna utilità alle tue stelle. U. D AFFARI 2- Insomma basta! Ci ha stufato! U. D AFFARI 3- Dobbiamo lavorare! U. D AFFARI 1- Cinque più due sette, sette più tre...dieci. Dieci più due dodici. Addio. Dodici più tre quindici. Gli U. D AFFARI escono. CORO 5- E così ripartì. Giunse all asteroide 329. L asteroide 329 era abitato da un lampionaio che accendeva e spegneva il suo lampione una volta al minuto. Perché il giorno durava un minuto e dopo un minuto veniva la notte. P.PRINCIPE 6- Buongiorno! Perché spegni il tuo lampione? LAMPIONAIO- E la consegna. P.PRINCIPE 6- Che cos è la consegna? LAMPIONAIO- E di spegnere il mio lampione. Buonasera. P.PRINCIPE 6- E adesso perché lo riaccendi? LAMPIONAIO- E la consegna. P.PRINCIPE 6- Non capisco. LAMPIONAIO- Non c è nulla da capire. La consegna è la consegna. Buongiorno. Faccio un mestiere terribile. Una volta era facile. Accendevo al mattino e spegnevo alla sera, e avevo il resto del giorno per riposarmi e il resto della notte per dormire P.PRINCIPE 6- E dopo è cambiata la consegna?

13 LAMPIONAIO- No! E proprio questo il dramma! Il pianeta di anno in anno ha iniziato a girare sempre più velocemente! P.PRINCIPE 6- E quindi? LAMPIONAIO- E quindi, ora che fa un giro al minuto non ho più un secondo di riposo. Accendo e spengo! P.PRINCIPE 6- E divertente! I giorni da te durano un minuto! LAMPIONAIO- Non è divertente! Lo sai che stiamo parlando da un mese? P.PRINCIPE 6- Da un mese? LAMPIONAIO- Sì! Buonasera! P.PRINCIPE 6- Sai conosco un modo per riposarti quando vorrai. Il tuo pianeta è cosi piccolo che in tre passi puoi fare un giro. Quando vorrai riposarti dovrai soltanto camminare abbastanza lentamente in modo da rimanere sempre al sole. Così il giorno durerà quanto vorrai! LAMPIONAIO- Non mi serve a molto Ciò che desidero è dormire P.PRINCIPE 6- Non hai fortuna LAMPIONAIO- Già Non ho fortuna. Buongiorno. CORO 6- Il piccolo principe pensò che quell uomo sarebbe stato disprezzato da tutti gli altri, dal re, dal vanitoso, dagli uomini d affari. CORO 7- Ma era il solo a non sembrargli ridicolo. Forse perché si occupa di altro che non di se stesso. P.PRINCIPE 6- Questo è il solo pianeta su cui avrei potuto farmi un amico. Ma è troppo piccolo, non c è posto per due. CORO 4- Ma quello che il piccolo principe non osava dire era che di quel pianeta rimpiangeva soprattutto i suoi millequattrocentoquaranta tramonti nelle ventiquattro ore! CORO 5- Poi ripartì. E giunse sull Asteroide 330. Entrano Geografo e piccolo Principe. Il Geografo compierà dei gesti sulle sue mappe. GEOGRAFO- Ma guarda chi si vede, un esploratore! Da dove vieni? P.PRINCIPE 7- Dallo spazio. Cosa sono questi fogli? Che fate qui?

14 GEOGRAFO- Sono un geografo P.PRINCIPE 7- Cos'è un geografo? GEOGRAFO- Un geografo è un sapiente che conosce la posizione dei fiumi, delle isole, dei mari, delle città e dei deserti. P.PRINCIPE 7- Che meraviglia. Questo sì che è un vero mestiere. (si guarda intorno)e questo pianeta è così grande. Ci sono degli oceani? GEOGRAFO- Non posso saperlo. P.PRINCIPE 7- E delle montagne? GEOGRAFO- Non posso saperlo. P.PRINCIPE 7- (un po' alterato)ci sono città, fiumi, mari... GEOGRAFO- Non posso saperlo. P.PRINCIPE 7- Ma come! Non siete un geografo?! GEOGRAFO- Esatto, un geografo. Non un esploratore. Sono gli esploratori che vanno a esplorare le città, a vedere quanti fiumi ci sono in un dato posto, le montagne eccetera eccetera. P. PRINCIPE 7- E voi che fate allora? GEOGRAFO- Io ricevo gli esploratori. L'interrogo sui loro viaggi e scrivo su queste mappe quello che hanno visto. P.PRINCIPE 7- Capisco. GEOGRAFO- Prima di segnare definitivamente le mappe, però, faccio un'indagine sull'esploratore. Per capire se è affidabile oppure no. P.PRINCIPE 7- Perché? GEOGRAFO- Perché se l'esploratore mentisse accadrebbe una catastrofe, i libri di geografia risulterebbero completamente sbagliati. P.PRINCIPE 7- Certo, capisco. GEOGRAFO- Ma tu vieni da lontano, vero? Parlami del tuo pianeta. P.PRINCIPE 7- C'è veramente poco da dire, il mio pianeta è molto piccolo. Ci sono tre vulcani, due in attività e uno spento, ma non si sa mai.

15 GEOGRAFO- (annotando sulle mappe)non si sa mai... P.PRINCIPE 7- Ho anche un fiore. GEOGRAFO- Sì, ma io non annoto i fiori. P.PRINCIPE 7- Perché? Sono la cosa più bella! GEOGRAFO- Perché i fiori sono effimeri. P.PRINCIPE 7- Che vuol dire? GEOGRAFO- Effimero vuol dire che non dura. Vedi, la geografia si occupa di cose durature. Le montagne, per esempio, è difficile che una montagna cambi di posto, o che un oceano si prosciughi. Noi annotiamo queste cose qui. Delle cose eterne. P.PRINCIPE 7- (triste)il mio fiore è effimero, destinato a scomparire presto e io l'ho lasciato solo... GEOGRAFO- Non puoi farci nulla. Se vuoi posso consigliarti un pianeta da visitare. P.PRINCIPE 7- E quale? GEOGRAFO- Il pianeta Terra. Ne parlano molto bene. Geografo e Piccolo Principe escono. CORO 6-Il piccolo principe era molto curioso. CORO 7 - Si spinse dunque fino a là. Fino al pianeta Terra. Musica. Cambio scena. Entra Piccolo Principe 8. CORO 4- Il piccolo principe fu molto sorpreso di non vedere nessuno. CORO 5- Si trovava nel deserto. CORO 6- Ma ad un tratto, si fece avanti una strana creatura, sottile, che strisciava sulla terra. Entra il SERPENTE. SERPENTE-Ben arrivato! P. PRINCIPE 8- Salve! Su quale pianeta sono sceso? SERPENTE- Sulla Terra, in Africa.

16 P.PRINCIPE 8- Ah!.. Ma non c'e' nessuno sulla Terra? SERPENTE- La Terra è grande, qui siamo nel deserto e il deserto non è molto frequentato. Cosa sei venuto a fare qui? P. PRINCIPE 8- Mi sentivo un po solo Ma dove sono gli uomini? SERPENTE- Ti avverto, ci sente soli anche se ci sono gli uomini. P. PRINCIPE 8- Sei un buffo animale, sottile come un dito SERPENTE- Ma sono più potente del dito di un re. P. PRINCIPE 8- Senza offesa, ma non mi sembri molto potente. Non hai neanche le zampe. SERPENTE- Posso trasportarti molto, molto lontano. SERPENTE con un movimento si arrotola alle gambe del piccolo principe. P. PRINCIPE 8- Davvero? SERPENTE- Colui che tocco, lo restituisco alla terra da dov'è venuto. P. PRINCIPE 8- Davvero puoi fare questo? SERPENTE- Sei così ingenuo e sincero, questa terra invece è dura per un piccolo principe come te. PRINCIPE 8-Cercherò di tenere duro. SERPENTE- Ricorda che, il giorno in cui rimpiangerai troppo il tuo pianeta, io potrò aiutarti a tornarci. P. PRINCIPE 8- Grazie, me lo ricorderò. Musica. CORO 7 -Il piccolo principe si allontanò senza rendersi conto di quanto fosse duro il modo di tornare che il serpente gli aveva proposto. CORO 4-Il piccolo principe continuò il suo cammino e finalmente dopo il deserto trovò colline ed erba... CORO 5- Trovò un giardino fiorito di rose. Si sorprese nel vedere che erano tutte simili al suo fiore.

17 P. PRINCIPE 8- Il mio fiore mi aveva detto di essere unico in tutto l'universo e qui ce ne sono a centinaia identici a lui. E' un bugiardo, mi ha mentito ed io non sono un principe molto ricco se possiedo un fiore uguale a mille altri! P. Principe 8 esce ed entra P. principe 9. Entra in scena la volpe. Si nasconde. VOLPE- Buon giorno! Il piccolo principe si guarda intorno, non riesce a vederla perchè è nascosta. VOLPE- Sono qui! P.PRINCIPE 9- Sei molto carino. Chi sei? VOLPE- Sono una volpe. La volpe si fa vedere. P.PRINCIPE 9- Vieni a giocare con me, mi sento un po' solo. VOLPE- Non posso giocare con te, non sono addomesticata. P.PRINCIPE 9- Ah! Scusa. Cosa vuol dire addomesticata? VOLPE- Addomesticare vuol dire creare dei legami. P.PRINCIPE 9- Creare dei legami? VOLPE- Sì, vedi tu per me adesso sei un ragazzino uguale a tutti gli altri. E anche io per te sono una volpe uguale alle altre. Non abbiamo bisogno l'uno dell'altra. Ma se tu mi addomestichi noi saremo importanti l'una per l'altra, io sarò per te unica al mondo e tu sarai per me unico al mondo. P.PRINCIPE 9- Comincio a capire... C'è un fiore sul mio pianeta, credo che mi abbia addomesticato. VOLPE- Ci sono le galline sul tuo pianeta? P.PRINCIPE 9- No. Ci sono solo tre vulcani e il mio fiore. VOLPE Io do la caccia alle galline. E gli uomini danno la caccia a me. Per me le galline sono tutte uguali e anche gli uomini. La mia vita è monotona. Ma se tu mi addomestichi la mia vita sarà illuminata. La tua voce non mi farà più paura come le altre voci ma sarà come una musica. Ti prego, addomesticami! P.PRINCIPE 9- Va bene, ma come si fa? VOLPE- Ci vuole pazienza. Ogni giorno tu verrai qui e ti sederai un po' distante da me.

18 Staremo in silenzio e io ti guarderò con la coda dell'occhio. Il giorno dopo tornerai e ti sederai un po' più vicino... CORO 1- Il giorno dopo il piccolo principe tornò dalla volpe. VOLPE- Sarebbe stato meglio tornare alla stessa ora. P. PRINCIPE 9- Perché? VOLPE- Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Alle quattro comincerò ad agitarmi e preoccuparmi. Le ore saranno diverse e scoprirò il prezzo della felicità. Se al contrario non so quando arriverai non potrò prepararmi il cuore. CORO 6 - Così il piccolo principe addomesticò la volpe e quando l'ora della sua partenza fu vicina... VOLPE- Piangerò. P. PRINCIPE 9- La colpa è tua, hai voluto che ti addomesticassi, io non volevo farti del male. VOLPE- Ma io sono contenta. P.PRINCIPE 9- Ma piangerai! VOLPE- Lo so. P. PRINCIPE 9- Ma allora che ci guadagni? VOLPE- Ci guadagno il colore del grano. Torna a guardare quelle rose, ti accorgerai che non sono come la tua. La tua è unica al mondo. Quando tornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto. P. Principe 9 fa un movimento (potrebbe scendere dal palco o rivolgersi al pubblico) CORO 7- Il piccolo principe tornò davanti al roseto. Osservò attentamente le rose. P. PRINCIPE 9- Voi siete belle ma siete vuote. E non siete per niente simili alla mia rosa. Non siete addomesticate, non siete ancora niente. Siete com'era la mia volpe, una volpe uguale a tutte le altre ma ora ne ho fatto il mio amico e lei è per me unica al mondo. Certo, un passante qualunque direbbe che siete identiche alla mia rosa, ma non è così. Lei è la mia rosa e voi... voi... Non si può morire per voi. P. Principe 7 rientra in scena. VOLPE- Questo è il mio segreto. E' molto semplice: l'essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore.

19 P. PRINCIPE 9- L'essenziale è invisibile agli occhi... VOLPE- E' il tempo che hai dedicato alla tua rosa che ha reso la tua rosa così importante. Ricordatelo! Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Tu sei responsabile della tua rosa.. P. PRINCIPE 9- Io sono responsabile della mia rosa. Musica. Rientrano Coro 1, 2, 3, Piccolo Principe 2 e Rosa e andranno a disporsi come nella posizione iniziale. CORO 1- Il mattino della partenza, molti giorni prima, il piccolo principe mise bene in ordine il suo pianeta. CORO 2- Spazzò accuratamente il camino dei suoi vulcani in attività. Possedeva due vulcani in attività. Ed erano molto comodi per scaldare la colazione del mattino. Possedeva anche un vulcano spento. CORO 3- Credeva di non ritornare più. E quando innaffiò per l'ultima volta il suo fiore, e si preparò a metterlo al riparo sotto la campana di vetro, scoprì che aveva una gran voglia di piangere. P.PRINCIPE 2- Addio, caro amico. P.PRINCIPE 2- Ho detto addio. Il fiore muove i petali dolcemente, ma non risponde. Il fiore muove i petali dolcemente, ma non risponde. P.PRINCIPE 2- Forse non vuoi salutarmi. Non importa, ti capisco. P.PRINCIPE 1 fa per andarsene. FIORE- No aspetta! Sono stato uno sciocco. P.Principe si volta e va verso Fiore. FIORE- Scusami, e cerca di essere felice. P.PRINCIPE 2- Non preoccuparti... Tornerò presto. FIORE- No invece. Non tornerai presto, ma non sono arrabbiato. Io lo capisco. P.PRINCIPE 2- Ti sistemo la campana di vetro, così potrai ripararti dal vento. Il Piccolo Principe fa un gesto come per coprire la testa del fiore. Il Fiore si ritrae. FIORE- No, lascia perdere. Non la voglio più. P.PRINCIPE 2- Ma il vento...

20 FIORE- Non sono così raffreddato. L'aria fresca della notte mi farà bene. Sono un fiore. P.PRINCIPE 2- Ma le bestie! FIORE- Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle. Se no chi verrà a farmi visita? Tu sarai lontano e poi ho i miei artigli. Il fiore mostra ingenuamente le sue spine. P.PRINCIPE 2- Ma io... Non posso fare proprio niente per te? FIORE- Parti se hai deciso di partire. Vai adesso, non aspettare più. P.PRINCIPE 2- Ma tu... FIORE- Ma sì, ti voglio bene. Non te l'ho mai detto perchè sono troppo orgogliosa, ma è così. P.PRINCIPE 2- Grazie. Allora addio. FIORE- Su vai, non voglio che tu mi veda piangere. Sono un fiore molto orgoglioso. Il Fiore si copre il volto con i petali. Entrano Pilota e il piccolo principe. CORO 1 Con i racconti del piccolo Principe passarono 8 giorni. Il Pilota aveva aggiustato il suo aereo ma la scorta d acqua era finita e rischiavano di morire di sete. CORO 2 E così si misero in cammino anche se dentro di sé il Pilota pensava che era assurdo cercare un pozzo nell immensità del deserto!. CORO 3- Dopo diverse ore venne la notte e le stelle cominciarono ad accendersi. Musica. Passaggio di tempo. Il P. Principe e il pilota avvistano il pozzo. P. PRINCIPE 1- Hai visto? L'abbiamo trovato! Su questo pianeta gli uomini coltivano cinquemila rose nello stesso giardino e non trovano quello che cercano... Devono imparare a guardare col cuore, non con gli occhi. (Cambio) Ehi! devi mantenere la tua promessa. Ricordi?! PILOTA- (tira fuori dei disegni) Una museruola per la tua pecora! Tieni, ma perché mi hai chiesto i disegni adesso, hai deciso di tornare sul tuo pianeta? P.PRINCIPE 1- Sì, perché qui ho incontrato qualcuno che può farmi tornare a casa. CORO 4- C'era vicino al pozzo un vecchio muro di pietra in rovina. CORO 5 - E lì drizzato c'era uno di quei serpenti gialli che uccidono in pochi secondi. Musica. Entra il Serpente.

21 PILOTA- Dobbiamo andarcene subito da qui. E troppo pericoloso. P.PRINCIPE 1- No, non aver paura. Siamo amici. Ora che hai riparato il tuo aereo puoi tornare a casa. PILOTA- Certo, e tu verrai con me. Non è vero? P.PRINCIPE 1- No. Anche io oggi torno a casa. Solo che il mio ritorno sarà un po' più difficile. Il serpente mi aiuterà. PILOTA- Sì, e come? P. PRINCIPE 1- Il mio pianeta è troppo lontano. Non posso portare appresso il mio corpo, è troppo pesante. PILOTA- Ma che dici... P. PRINCIPE 1- Sai, il mio fiore ne sono responsabile! Ed è talmente debole e ingenuo. PILOTA- Ma tu morirai! Te ne rendi conto? P. PRINCIPE 1- No, non è vero. Sembrerò morto, ma non sarà così. Perché io sarò vivo sul mio pianeta. E quando alzerai gli occhi al cielo e guarderai le stelle io ti sorriderò. E per te sarà come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo delle stelle che sanno ridere! Questo è il mio regalo per te. PILOTA- Grazie, amico mio. CORO 1- Esitò ancora un poco, poi fece un passo. Ci fu un guizzo giallo vicino alla sua caviglia. Rimase immobile per un istante. Non gridò. Cadde dolcemente come cade un albero. Non fece neppure rumore sulla sabbia. Movimento. SERPENTE- Sono passati molti anni da allora, e questa è la prima volta che raccontiamo questa storia. Pensiamo di esserci un po' consolati, anche perché siamo sicuri che sia tornato sul suo pianeta. Il giorno dopo sulla sabbia il suo corpo non c'era più, non era un corpo molto pesante... Forse è riuscito a portarlo con sé. PILOTA-Conservo ancora il suo regalo, le mie stelle continuano a ridere. Solo che... sono un po' preoccupato. Mi chiedo se la museruola funzioni bene, se la pecora ha mangiato il fiore. Poi però mi dico, il piccolo principe mette sempre il suo fiore sotto la campana di vetro, non c'è pericolo. Ma se una sera si distrae, basta un attimo... gnam! Insomma questa cosa mi tiene in ansia un bel po. Voi mi capite, vero? Per voi che avete conosciuto il piccolo principe, capite che tutto cambia se si viene a sapere che una certa pecora ha mangiato, sì o no, un certo fiore. E' una questione di una tale importanza che è un peccato che per i grandi rimanga incomprensibile. Musica. Fine.

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