DETERMINA NESSUN AUTOMATISMO ALLA STABILIZZAZIONE

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1 La Direzione Nazionale della Gilda degli Insegnanti riunitasi il giorno 17 dicembre 2014 a Roma ha affrontato le questioni relative alla situazione del precariato che si è determinata dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha visto la Gilda come attrice fondamentale. In una confusa situazione in cui troppi stanno strumentalizzando la sentenza per ottenere facili consensi (soldi e iscritti..) sulle spalle dei precari della scuola, la DN della Gilda invita tutti i docenti precari interessati alla stabilizzazione a operare con razionalità e prudenza ricordando che dal 1 gennaio 2015 i ricorrenti soccombenti devono farsi carico in toto delle spese legali. La sentenza NON DETERMINA NESSUN AUTOMATISMO ALLA STABILIZZAZIONE. La nostra Costituzione all'art.97 recita al terzo comma: "Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge". Nel dispositivo della sentenza si evidenzia il ricorso abusivo che lo Stato Italiano ha operato nel campo delle utilizzazioni dei contratti a tempo determinato nel settore scolastico statale. La Corte sottolinea che, sebbene il settore dell'insegnamento testimoni una particolare esigenza di flessibilità (per la copertura temporanea delle malattie, delle maternità, dei distacchi, ecc.), lo Stato italiano non può esimersi dall'osservanza dell'obbligo di prevedere una misura adeguata per sanzionare il ricorso abusivo a una successione di contratti di lavoro a tempo determinato. Nelle more della prossima sentenza della Corte Costituzionale sempre in merito alla questione della stabilizzazione, dei necessari provvedimenti del governo per dare risposta alle indicazioni della Corte di Giustizia Europea e dei promessi decreti per porre in essere la parte della "Buona Scuola" che dovrebbero prevedere l'immissione in ruolo di circa 150 mila docenti, la DN della Gilda degli Insegnanti invita i colleghi interessati a operare con lo strumento del ricorso con la consapevolezza che l'effetto di esso potrà nell'immediato quello della richiesta di risarcimento e della ricostruzione della carriera in subordine alla richiesta di stabilizzazione come già è stato riconosciuto da gran parte della giurisprudenza chiamata a giudicare negli ultimi mesi su tali questioni. La D.N. della Gilda degli Insegnanti invita pertanto tutti i docenti che posseggono i requisiti richiamati dalla Corte di Giustizia Europea (36 mesi di servizio) a rivolgersi alle sedi della Gilda per sostenere i ricorsi predisposti dai legali nazionali e provinciali. Per quanto concerne la problematica relativa alla tipologia di contratto ( 31 agosto o 30 giugno ), è evidente che l ultima parola spetterà alla Consulta, ma allo Stato dei fatti e alla luce di tutte le sentenze pronunciate finora, è lecito pensare che anche i contratti stipulati su organico di fatto siano validi a tutti gli effetti per il computo dei 36 mesi. A supporto di tale tesi, basti ricordare che, allorquando si stipula un contratto su un posto non vacante, il nome della persona sostituita deve obbligatoriamente essere menzionata sul contratto stesso. La D.N. della Gilda degli Insegnanti ribadisce che servono urgentemente provvedimenti del governo e del Parlamento che diano una soluzione politica al caos determinatosi nel mondo della scuola sul versante del precariato determinato dall'inerzia e dagli errori di una classe politica che non ha avuto il coraggio di fare una vera riforma organica del reclutamento. Per quanto concerne i docenti di II fascia ( con i requisiti delle norme europee e quindi con almeno 3-4 anni di servizio ) si chiede l'accesso alle nomine in ruolo istituendo una fascia aggiuntiva alle attuali GAE almeno per quelle classi di concorso esaurite. Di seguito, si riportano le già note posizioni della Gilda degli Insegnanti sui temi del precariato e del reclutamento (estratto dal documento approvato dall'assemblea Nazionale a Tivoli in data 5 ottobre 2014). ASSUMERE I NUOVI DOCENTI

2 Il piano del governo Renzi è sicuramente molto importante per il progetto della stabilizzazione del precariato storico inserito nelle GAE a partire dal 1 settembre 2015 (molto positivo è l'impegno ad assumere insegnanti). Questa è anche una vittoria da parte della Gilda degli Insegnanti che ha promosso il ricorso alla Corte di Giustizia Europea, la quale potrebbe condannare l Italia a causa dell utilizzo, nella scuola, di contratti a tempo determinato per più di tre anni continuativi. E altresì positivo che si proponga finalmente il superamento della distinzione tra organico di diritto e organico di fatto per la creazione di uno stabile organico funzionale. Al contrario è negativo il giudizio su uno degli strumenti individuati dalle linee guida del Governo per ridurre al minimo il ricorso alle cosiddette supplenze brevi: la banca ore. Soluzione che appare confusa e pericolosa perché interviene sull'orario di lavoro degli insegnanti, aumentando di fatto le ore di lezione senza alcun riconoscimento stipendiale. Meglio sarebbe prevedere che nell organico funzionale fossero presenti docenti delle varie aree disciplinari che consentano effettivamente la copertura delle ore dei colleghi assenti con un'adeguata flessibilità. Dopo il 1 settembre 2015 (stabilizzati i precari inseriti nelle GAE) il reclutamento si farà solo con lo strumento del concorso. La soluzione risulta confusa e contraddittoria perché non chiarisce chi deve reclutare e come. La Gilda degli Insegnanti propone che nel 2015 si inseriscano, in una fascia aggiuntiva delle GAE, i docenti abilitati attualmente non inseriti nelle GAE. Per quanto riguarda la stabilizzazione dei precari, da anni la Gilda degli Insegnanti si batte per il rispetto della normativa europea e per l immissione in ruolo dei docenti che hanno svolto almeno 3 anni di servizio nella scuola pubblica statale in possesso di titolo idoneo (e in questo senso è stato fatto il ricorso alla Corte di Giustizia Europea avverso il governo inteso come datore di lavoro) e quindi riteniamo che tale categoria di docenti debba essere prioritariamente stabilizzata con l immissione in ruolo. Resta aperta tutta la questione della qualificazione di chi è inserito attualmente nelle GAE, delle modalità di abilitazione all insegnamento e della collocazione di coloro che sono inseriti in seconda fascia di istituto o stanno ancora frequentando TFA e PAS. Non riteniamo giusto che coloro che hanno iniziato percorsi specifici di abilitazione previsti dal D.M. 249/2010 siano penalizzati nella prospettata fase di transizione. La Gilda degli Insegnanti aveva chiesto, senza ottenere ascolto, che, per tale categoria di abilitati, si creasse una fascia aggiuntiva nelle GAE da utilizzare a scorrimento dopo gli inseriti storici nelle GAE. Proponiamo nuovamente che nel 2015 si inseriscano, in una fascia aggiuntiva delle GAE, i docenti abilitati nei TFA, nei PAS e quelli laureati in scienza della formazione. Dal documento approvato dal coordinamento precari delle Gilda provinciali L'inserimento in fascia aggiuntiva può essere disposto anche per i diplomati magistrali con diploma recentemente riconosciuto come abilitante dal Consiglio di Stato a patto che si corrisponda a favore dei docenti laureati in scienza della formazione adeguato riconoscimento in termini di punteggio aggiuntivo. DA AFFIGGERE ALL ALBO SINDACALE AI SENSI DELL ART.49 L.249/68 E SUCC.

3 GILDA/UNAMS DI AVELLINO Modulo di pre-adesione al RICORSO AL GIUDICE DEL LAVORO per la stabilizzazione dei supplenti per risarcimento del danno COGNOME NOME NATO/A A IL [ ] Docente/ATA a tempo determinato [ ] Docente/ATA a tempo indeterminato assunto in ruolo a partire dal 1 settembre 2010 RESIDENZA: VIA N CAP/CITTA COD. FISCALE TELEFONO CELLULARE Totale servizio pre ruolo prestato (come da Allegato 3 - Autocertificazione): - Incarichi al 31 agosto n. - Incarichi al 30 giugno n. - Supplenze brevi e saltuarie mesi firma Si autorizza il trattamento dei dati sensibili ai sensi della vigente normativa sulla privacy firma Riservato agli iscritti che hanno partecipato ai ricorsi del 2008 e del 2011 [ ] Gruppo docenti/ata che HANNO ottenuto il risarcimento e che sono ancora a T.D. [ ] Gruppo docenti/ata che NON hanno ottenuto il risarcimento e che sono ancora a T.D. [ ] Gruppo docenti/ata che NON hanno ottenuto il risarcimento e che sono stati assunti a T.I.

4 AUTOCERTIFICAZIONE ai sensi dell art. 46 DEL D.P.R. N.445/00 e della L.183/2011 Il/La sottoscritto/a.. nella qualità di docente/ ATA: - abilitato per la classe di concorso collocato/a nelle graduatorie ad esaurimento in.fascia nella provincia di.. - abilitato per la classe di concorso collocato/a nelle graduatorie di istituto di..fascia presso la scuola.di.. - non abilitato DICHIARA ai sensi del d.p.r. 445/2000 e della L. 183/2011 di aver stipulato con il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca i seguenti contratti di lavoro a tempo determinato: Anno Dal Al Scuola Servizio Scolastico Tipo Contratto 31/08 30/06 S. B.* In fede. Firma..

5 Raccomandata a.r. Al Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca, in persona del Ministro in carica p.t. Viale Trastevere, 76/A Roma OGGETTO: prof. / ATA.. Atto di intimazione e diffida Il/La sottoscritto/a.., docente/ata a tempo determinato profilo..per la classe di concorso., nato a. in data. CF., residente in... alla via ESPONE che, è stato titolare dei seguenti contratti a tempo determinato nei seguenti anni scolastici: Anno Dal Al Scuola Servizio Scolastico Tipo Contratto 31/08 30/06 S. B.*

6 * S.B. = Supplenza breve - che, nell anno scolastico 2014/2015, è titolare presso la scuola (se in servizio) - che la III sezione della Corte di Giustizia Europea in data 26 novembre 2014, nelle cause riunite C-22/13, da C61/13 a C63/13 e C-418/13, si è pronunciata in merito alla reiterazione indiscriminata di contratti di lavoro a termine per il personale docente della scuola, precisando che La clausola 5, punto 1, dell accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura nell allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, deve essere interpretata nel senso che osta a una normativa nazionale, quale quella di cui trattasi nei procedimenti principali che autorizzi, in attesa dell espletamento delle procedure concorsuali per l assunzione di personale di ruolo delle scuole statali, il rinnovo di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti nonché di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, senza indicare tempi certi per l espletamento di dette procedure concorsuali ed escludendo qualsiasi possibilità, per tali docenti e detto personale, di ottenere il risarcimento del danno eventualmente subito a causa di un siffatto rinnovo. Risulta, infatti, che tale normativa, fatte salve le necessarie verifiche da parte dei giudici del rinvio, da un lato, non consente di definire criteri obiettivi e trasparenti al fine di verificare se il rinnovo di tali corrisponda effettivamente ad un esigenza reale, sia idoneo a prevedere nessun altra misura diretta a prevenire e a sanzionare il ricorso abusivo ad una successione di contratti a tempo determinato. - che la conseguenza di detta pronuncia, vista anche la copiosa giurisprudenza del lavoro italiana che già si è espressa per la illegittimità della reiterazione dei contratti a termine di cui si tratta, è la obbligata stabilizzazione del rapporto di lavoro del personale docente a tempo determinato ed il risarcimento dei danni per il periodo pregresso; tutto ciò premesso il/la sottoscritto/a IMPUGNANDO ai sensi di legge, il recesso e/o la risoluzione dei contratti a termine già scaduti, INTIMA a codesta spettabile amministrazione a: - dar seguito ai principi espressi dalla citata sentenza della Corte di Giustizia Europea, e quindi a provvedere alla immediata conversione del rapporto di lavoro del sottoscritto/a in rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con la prima decorrenza utile dalla scadenza dei 36 mesi di servizio a tempo determinato di cui agli indicati contratti, con il conseguente riconoscimento di tutti gli effetti giuridici ed economici dovuti, anche in relazione alla ricostruzione di carriera; - provvedere al risarcimento dei danni patiti a causa della illegittima reiterazione dei contratti di lavoro a termine oltre i limiti consentiti. Salvezze illimitate. FIRMA..

7 Raccomandata a.r. Al Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca, in persona del Ministro in carica p.t. Viale Trastevere, 76/A Roma OGGETTO: prof./ata.. Atto di intimazione e diffida Il/La sottoscritto/a.., docente/ata a tempo indeterminato a far data dal per la classe di concorso., profilo, nato a. in data. CF., residente in... alla via cell:. ESPONE che, è stato titolare dei seguenti contratti a tempo determinato nei seguenti anni scolastici: Anno Dal Al Scuola Servizio Scolastico Tipo Contratto 31/08 30/06 S. B.*

8 * S.B. = Supplenza breve - che la III sezione della Corte di Giustizia Europea in data 26 novembre 2014, nelle cause riunite C-22/13, da C61/13 a C63/13 e C-418/13, si è pronunciata in merito alla reiterazione indiscriminata di contratti di lavoro a termine per il personale docente della scuola, precisando che La clausola 5, punto 1, dell accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura nell allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato, deve essere interpretata nel senso che osta a una normativa nazionale, quale quella di cui trattasi nei procedimenti principali che autorizzi, in attesa dell espletamento delle procedure concorsuali per l assunzione di personale di ruolo delle scuole statali, il rinnovo di contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti nonché di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, senza indicare tempi certi per l espletamento di dette procedure concorsuali ed escludendo qualsiasi possibilità, per tali docenti e detto personale, di ottenere il risarcimento del danno eventualmente subito a causa di un siffatto rinnovo. Risulta, infatti, che tale normativa, fatte salve le necessarie verifiche da parte dei giudici del rinvio, da un lato, non consente di definire criteri obiettivi e trasparenti al fine di verificare se il rinnovo di tali corrisponda effettivamente ad un esigenza reale, sia idoneo a prevedere nessun altra misura diretta a prevenire e a sanzionare il ricorso abusivo ad una successione di contratti a tempo determinato. - che la conseguenza di detta pronuncia, vista anche la copiosa giurisprudenza del lavoro italiana che già si è espressa per la illegittimità della reiterazione dei contratti a termine di cui si tratta, è la obbligata stabilizzazione del rapporto di lavoro del personale docente a tempo determinato ed il risarcimento dei danni per il periodo pregresso; tutto ciò premesso il/la sottoscritto/a IMPUGNANDO ai sensi di legge, il recesso e/o la risoluzione dei contratti a termine sopra indicati, INTIMA a codesta spettabile amministrazione a provvedere al risarcimento dei danni patiti a causa della illegittima reiterazione dei contratti di lavoro a termine oltre i limiti consentiti, e ciò sino alla data di immissione in ruolo. La presente valga ai più ampi effetti di legge e quale atto interruttivo della prescrizione. Salvezze illimitate. Firma..