UN TE' DA PAZZI. Alice: Non è molto comodo per il Ghiro. Però dorme e può darsi che non ci faccia caso.

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1 UN TE' DA PAZZI Davanti alla casa, sotto un albero pieno di foglie, c'è una tavola apparecchiata per il tè. Accanto a essa stanno seduti la Lepre Marzolina e il Cappellaio. In mezzo a loro due si trova un Ghiro, che dorme a più non posso. La Lepre e il Cappellaio, mentre parlano, tengono le braccia poggiate sulla testa del Ghiro. Alice: Non è molto comodo per il Ghiro. Però dorme e può darsi che non ci faccia caso. La tavola è assai grande, ma i tre strani commensali sono ammassati tutti in un angolo. I tre commensali: Non c'è posto! Non c'è posto! Alice: E' PIENO, di posto! Per dispetto, si siede su una bella poltrona vuota all'altra estremità della tavola. Lepre Marzolina: Vuoi un po' di vino? Alice: Non vedo vino. Lepre Marzolina: Non ce n'è, infatti. Alice: Allora non è stato gentile da parte tua offrirmelo. Lepre Marzolina: Non è stato gentile neppure da parte tua sederti senza essere stata invitata. Alice: Non sapevo che fosse la VOSTRA tavola. E' apparecchiata per più di tre persone! Cappellaio: I tuoi capelli avrebbero bisogno di una sforbiciata. Alice: Non si fanno appunti alle persone. E' cattiva educazione. Cappellaio: Perché un Corvo assomiglia a uno scrittoio? Alice: Ecco, ora ci sarà da divertirsi! Sono contenta che mi facciano gli indovinelli. Credo di saperlo... Lepre Marzolina: Vuoi dire che credi di poter trovare la risposta? Alice: Proprio così rispose pronta Alice. Lepre Marzolina: Allora dimmi subito quello che credi. Alice: Come volete. Vi dico quello che credo... perché io quello che credo dico... è la stessa cosa. Cappellaio: Non è per niente la stessa cosa! Vorresti forse sostenere che la frase "vedo quello che mangio" ha lo stesso significato di "mangio quello che vedo"? Lepre Marzolina: O vorresti sostenere che la frase "mi piace quello che prendo" ha lo stesso significato di "prendo quello che mi piace"?

2 Ghiro: E vorresti forse sostenere che la frase "respiro quando dormo" ha lo stesso significato di "dormo quando respiro"? Cappellaio: Per te è la stessa cosa! Tutti fanno silenzio. Cappellaio: (ad Alice) Che giorno del mese è oggi? Tira fuori dal taschino l'orologio e lo guarda inquieto, scuotendolo di tanto in tanto e portandoselo all'orecchio. Alice: Il quattro. Cappellaio: E' indietro di due giorni! (alla Lepre Marzolina) Te l'avevo detto che il burro non è buono per aggiustare gli orologi! Lepre Marzolina: Ma era burro del MIGLIORE! Cappellaio: Sì, sì, ma devono esserci scivolate dentro anche delle briciole. Non avresti dovuto spalmare il burro sull'orologio col coltello del pane. La Lepre Marzolina prende l'orologio e l'osserva avvilita. Poi lo infila nella sua tazza di tè e torna a guardarlo. Lepre Marzolina: Eppure era burro del MIGLIORE. Alice: Che strano orologio! Segna i giorni del mese e non le ore! Cappellaio: E perché dovrebbe segnarle? Il TUO orologio, per caso, segna gli anni? Alice: Naturalmente no! Se fosse così, resterebbe immobile nella stessa posizione per un mucchio di tempo! Cappellaio: Proprio come fa IL MIO! Alice: Non capisco bene. Cappellaio: Ecco, il Ghiro s'è addormentato un'altra volta. Gli versa un po' di tè bollente sul naso. Ghiro: Naturalmente, naturalmente; è proprio quello che stavo per dire. Cappellaio: (ad Alice) Hai risolto il mio indovinello? Alice: No, ci rinuncio. Qual è la risposta? Cappellaio: Non ne ho la più piccola idea. Lepre Marzolina: E io neppure. Alice: Mi pare che dovreste spendere meglio il vostro tempo, invece di starvene a proporre indovinelli che non hanno risposta.

3 Cappellaio: Se tu conoscessi il Tempo come me, non parleresti di perdere LUI. E' LUI che è così. Alice: Non capisco. Cappellaio: Naturale che non capisci! Scommetto che non hai mai parlato col Tempo! Alice: Non mi pare. Ma so che quando studio musica debbo batterlo. Cappellaio: Ora capisco! Ma lo sai, almeno, che lui non sopporta di essere battuto? Se tu riuscissi a restare in buon accordo con lui, ti farebbe con l'orologio tutto quello che desideri tu. Per esempio: supponi che siano le nove del mattino, l'ora in cui devi cominciare le lezioni. Ecco, basterebbe che tu mormorassi una parolina al Tempo e in un attimo sarebbero già le dodici e mezzo, l'ora del pranzo! Lepre Marzolina: (Magari fosse l'ora del pranzo!) Alice: Sarebbe bello davvero. Però se fosse così... potrei non aver fame... Cappellaio: Al principio forse no. Però potresti fermare l'orologio sulle dodici e mezzo finché ti piace. Alice: Fate così voi? Cappellaio: No, io no purtroppo. Abbiamo litigato lo scorso marzo, proprio prima che lei diventasse matta (indica la Lepre col suo cucchiaino) Fu al concerto della Regina di Cuori. Io dovevo cantare: Zitto, zitto, pipistrello, corri avvolto in un mantello! Conosci questa canzone? Alice: L'ho sentita, mi pare. Cappellaio: Non è ancora finita. Continua così: Zitto, zitto, lungo il mondo vola e gira in girotondo. Ghiro: Zitto, zitto, pipistrello La Lepre e il Cappellaio gli danno un pizzicotto per farlo tacere. Cappellaio: Insomma, avevo appena finito la prima strofa quando la Regina saltò in piedi e si mise a urlare: "Sta assassinando il Tempo! Tagliategli la testa, la testa! Alice: Ma com'è crudele! Cappellaio: Da allora il Tempo non vuol fare più niente di ciò che gli chiedo. Così per me sono sempre le sei del pomeriggio. Alice: E' per questo che avete apparecchiato per il tè? Cappellaio: Appunto per questo. E' sempre l'ora del tè e non abbiamo neppure un po' di tempo per lavare le posate. Alice: Allora vi spostate in giro per il tavolo, via via che lo sporcate. Cappellaio: Esattamente, appena le posate sono state usate. Alice: E quando dovete ricominciare il giro?

4 Lepre Marzolina: Meglio cambiar discorso. Sono stufa di sentir parlar di questo. Propongo che la signorina ci racconti una storia. Alice: Mi dispiace, non ne conosco nessuna. Lepre Marzolina e Cappellaio: Allora ce ne racconterà una il Ghiro! cominciano a pizzicarlo da tutte le parti Sveglia, Ghiro! Ghiro: Non dormivo. Ho sentito tutto quello che avete detto. Lepre Marzolina: Raccontaci una storia! Alice: Sì, per favore, raccontala! Cappellaio: Raccontala subito, altrimenti ti riaddormenti prima di finirla. Ghiro: C'erano una volta tre sorelline che si chiamavano Elsi, Tilli e Luisa e vivevano in fondo a un pozzo... Alice: E che cosa mangiavano? Ghiro: Mangiavano melassa. Alice: Ma non potevano! Si sarebbero ammalate. Ghiro: Infatti lo erano. Erano MOLTO ammalate. Alice: Ma perché abitavano in fondo a un pozzo? Lepre Marzolina: (ad Alice) Prendi un altro po' di tè. Alice: Non ne ho ancora avuto. Perciò non posso prenderne un altro po. Cappellaio: Vorrai dire che non puoi prenderne DI MENO. Ma prenderne PIU' di niente è molto facile. Alice: Nessuno ha chiesto la TUA opinione. Cappellaio: Chi è adesso che fa appunti alle persone? Alice: (al Ghiro) Perché abitavano in fondo a un pozzo? Ghiro: Era un pozzo di melassa. Alice: Ma se non ne esistono! Lepre Marzolina e Cappellaio: Ssst! Ssst! Ghiro: Se non sai essere civile sarà meglio che la storia te la finisci da sola! Alice: No, ti prego, continua. Non voglio più interromperti. Ammettiamo che ne esista UNO. Ghiro: Altro che uno! Queste tre sorelline... impararono a tirar fuori...

5 Alice: Che cosa? Ghiro: La melassa. Cappellaio: Vorrei una tazza pulita. Spostiamoci tutti di un posto. Il Cappellaio si sposta e il Ghiro lo segue, e la Lepre Marzolina fa lo stesso, portandosi al posto del Ghiro e Alice a malincuore prende il posto della Lepre Marzolina. Il solo ad avvantaggiarsi del cambiamento è il Cappellaio. Alice: Non ho capito bene. Da dove tiravano fuori la melassa? Cappellaio: Se da un pozzo d'acqua si tira fuori l'acqua, è chiaro che da un pozzo di melassa si tira fuori la melassa, eh, stupida?" Alice: (al Ghiro) Ma erano DENTRO al pozzo! Ghiro: Certo che c'erano, e ci stavano bene Imparavano a tirar fuori e tiravano fuori cose d'ogni genere... tutte cose che cominciano per M... Alice: Perché quelle che cominciano per M...? Lepre Marzolina: E perché no? Alice resta zitta. Intanto il Ghiro chiude gli occhi e si addormenta. Allora il Cappellaio gli da un pizzicotto. Ghiro: tutte le cose che cominciano per M, come mano, misura, mela, memoria, moltissimo... per esempio noi spesso diciamo: "molto moltissimo"... avete mai visto tirar fuori da un pozzo qualcosa come "molta moltissimo"? Alice: Veramente, adesso che me lo chiedi, non ricordo Cappellaio: Allora non dovresti mai parlare. A questo punto Alice si alza indignata e se ne va, il Ghiro si riaddormenta e nessuno degli altri due mostra di far caso alla sua partenza. Alice: Non tornerò più in QUESTO POSTO, in nessun modo! E' stato il tè più idiota al quale abbia mai preso parte nella mia vita. Si avvia verso il bosco e arriva ad un albero nel cui tronco si trova una porticina, entra e ancora una volta si trova nella grande sala, accanto al tavolino di vetro che conosceva bene. Prende la piccola chiave d'oro, apre la porticina del giardino, da un morso al pezzo di fungo che ha conservato in tasca e diventa alta una trentina di centimetri. Finalmente può entrare nel piccolo corridoio... e si trova finalmente nel bellissimo giardino, tra le aiuole dai molti colori e le fresche fontane.