Relazione tecnica esplicativa impianto condizionamento ufficio/laboratorio Via Vittorio Veneto, 6 Milano

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1 1 di 19 Relazione tecnica esplicativa impianto condizionamento ufficio/laboratorio Via Vittorio Veneto, 6 Milano INDICE 1.0. PREMESSA GENERALE.. Pag SCELTA IMPIANTISTICA. Pag DATI PROGETTUALI.. Pag DISTRIBUZIONE DELL ARIA. Pag COLLEGAMENTO TRA UNITA INT. ED EST. Pag LOGICA DI REGOLAZIONE. Pag INDICAZIONI PER LA FASE COSTRUTTIVA.. Pag DIMENSIONAMENTO CANALI ARIA. Pag. 09 Rev. Descrizione Data 00 Prima emissione 02/11/06 01 Modifiche ortografiche e descrittive 06/11/06 02 Modifiche capitolo /11/06

2 2 di 19 Milano 2 novembre PREMESSA GENERALE L impianto di condizionamento, dovrà garantire il comfort termico ambientale estivo ed invernale presso i locali in oggetto. L ufficio/laboratorio è ubicato su due livelli; il primo al piano terra e il secondo al piano interrato di un condominio ad uso civile abitazione. Il condominio, è servito da un impianto di riscaldamento centralizzato con centrale termica ubicata al piano interrato, e colonne montanti poste all interno del volume riscaldato. Da queste colonne, si staccano le linee che vanno ad alimentare i radiatori dell ufficio/ laboratorio. 2.0 SCELTA IMPIANTISTICA E DESCRIZIONE DELL IMPIANTO Premettendo che: i locali ubicati al piano terra, sono dotati di adeguate aperture, e che per questo viene assicurato il ricambio di aria necessario alla permanenza di persone I locali ubicati al piano interrato, essendo privi di tali aperture, richiedono la ventilazione forzata al fine di garantire il ricambio d aria imposto dalle vigenti normative. Dovendo: Effettuare il condizionamento estivo ed il riscaldamento invernale di entrambe i piani, Assicurare i ricambi d aria al piano interrato, Per il piano terra si è scelto: Un impianto ad aria con pompa di calore ad espansione diretta del tipo con unità interna canalizzabile ad alta prevalenza ed unità esterna. L unità interna, sarà alloggiata all interno del controsoffitto nella zona delle scale, e mediante tubazione in rame isolata sarà alimentata dall unità esterna posta nell intercapedine delle cantine (previo consenso scritto dell amministrazione dello stabile). Dalla macchina interna partirà una rete di canali a sezione rettangolare, posati nel controsoffitto, che convoglierà il fluido termovettore nel locale, mediante diffusori installati a soffitto.

3 3 di 19 Per il piano interrato si è scelto: Un impianto ad aria con pompa di calore ad espansione diretta, del tipo ad unità interna canalizzabile ad alta prevalenza, unità esterna compatta e recuperatore di calore statico a flusso incrociato da installare a soffitto. L unità interna, sarà alloggiata a soffitto del locale denominato archivio, e mediante tubazione in rame isolata sarà alimentata dall unità esterna posta nell intercapedine delle cantine (previo consenso scritto dell amministrazione dello stabile). Dalla macchina interna partirà una rete di canali a sezione rettangolare installati nel controsoffitto del locale open space, la quale convoglierà il fluido termovettore nel locale, mediante bocchette di mandata. Visto l elevata quantità di aria esterna necessaria a soddisfare il ricambio d aria, e il grosso carico termico che questa apporta, si è deciso di installare un recuperatore di calore, il quale, permetterà di far scambiare temperatura e umidità tra l aria esterna e l aria da espellere proveniente dall estrazione dei bagni ciechi e da un estrazione dal locale open space. Questo permetterà un elevato risparmio energetico poiché abbatterà in parte il carico termico derivante dalla necessità di trattare l aria esterna per portarla alle condizioni ambientali. 3.0 DATI PROGETTUALI L impianto si trova a Milano. Si sono adottati i seguenti dati progettuali: Inverno esterne Estate esterne Te (b.s.) : -5 C Te (b.s.) : 33 C U.R.: 80 % U.R.: 50 % interne interne Ti (b.s.) : 20 C Ti (b.s.) : 25 C U.R.: 50 % U.R.: 50 % Affollamento 0,12 pers/m 2 UNI Carichi interni 40 W/m2 ASHRAE Ric.aria uffici 40m 3 /pers UNI Ric.aria bagni 8 Vol/h UNI Fabb.inverno Fabb.estivo Piano terra 14 Kw Piano terra 18 Kw Piano interrato 16 kw Piano interrato 18 kw

4 4 di DISTRIBUZIONE DELL ARIA: 4.1. Piano terra: La distribuzione dell aria dovrà avvenire per mezzo di canali in lamiera zincata di spessore 0,8 mm per dimensioni fino a 600mm e 1,0mm per dimensioni comprese tra 600 e 1200mm; inoltre i canali aventi lati superiori a 450mm, dovranno essere diamantati (croci trasversali) o rinforzati, a meno che non siano presenti collari per bochette o diramazioni. Le canalizzazioni saranno isolate esternamente per mezzo di elastomeri espansi a cellule chiuse di idoneo spessore (in ottemperanza a quanto imposto dalla Legge 10/91), al fine di ridurre al minimo le dispersioni termiche e assicurare che la temperatura superficiale del canale sia sempre maggiore della temperatura di rugiada. I canali dovranno essere assemblati con morsetti e flange dotate si bulloneria in acciaio inox, guarnizioni in neoprene, e staffaggi a soffitto costituiti da squadrette con barre filettate di idoneo spessore. La distribuzione in ambiente, avverrà per mezzo di diffusori circolari a coni regolabili in alluminio verniciato bianco con serranda di taratura a farfalla installati a soffitto. Questi saranno collegati ai canali di mandata per mezzo di tubazione flessibile pre-isolata in classe 0 fissata con apposite fascette in acciaio. La ripresa dell aria ambiente, avverrà per mezzo di un canale a sezione rettangolare, con le stesse caratteristiche di cui sopra, il quale partendo dalla macchina, scenderà fino alla quota pavimento dove sarà dislocata una griglia di ripresa a maglie quadre in alluminio verniciato bianco. (il canale sarà nascosto all interno di una finta trave in cartongesso); l aria da qui estratta, sarà filtrata e trattata dalla macchina prima d essere reimmessa in ambiente. L installazione della griglia di ripresa, deve essere eseguita in modo tale da escludere la possibile formazione di corti circuiti dei flussi d aria (mandata/ripresa); in otre, occorre collocarle in posizioni tali da consentire un buon lavaggio dell ambiente.

5 5 di Piano interrato: La distribuzione dell aria avverrà per mezzo di canali in lamiera zincata di spessore 0,8 mm per dimensioni fino a 600mm e 1,0mm per dimensioni comprese tra 600 e 1200mm; inoltre i canali aventi lati superiori a 450mm, dovranno essere diamantati (croci trasversali) o rinforzati, a meno che non siano presenti collari per bochette o diramazioni. Le canalizzazioni saranno isolate esternamente per mezzo di elastomeri espansi a cellule chiuse di idoneo spessore (in ottemperanza a quanto imposto dalla Legge 10/91), al fine di ridurre al minimo le dispersioni termiche e assicurare che la temperatura superficiale del canale sia sempre maggiore della temperatura di rugiada. I canali dovranno essere assemblati con morsetti e flange dotate si bulloneria in acciaio inox, guarnizioni in neoprene, e staffaggi a soffitto costituiti da squadrette con barre filettate di idoneo spessore. La distribuzione in ambiente, avverrà per mezzo di bocchette di mandata, con doppio filare d alette singolarmente regolabili e serranda captatrice; tranne che per il locale archivio e il locale ufficio per i quali saranno installati diffusori circolari a in alluminio verniciato bianco con serranda di taratura a farfalla installati a soffitto e/o canale. La ripresa dell aria ambiente, avverrà per mezzo di un canale a sezione rettangolare in lamiera zincata dalle caratteristiche di cui sopra, il quale partendo dalla macchina, scenderà fino alla quota pavimento dove sarà dislocata una griglia di ripresa a maglie quadre in alluminio verniciato bianco. (il canale sarà nascosto all interno del locale archivio ); l aria da qui aspirata sarà miscelata con l aria esterna, filtrata e trattata dalla macchina prima di essere rimessa in ambiente. L installazione della griglia di rpresa, deve essere eseguita in modo tale da escludere la possibile formazione di corti circuiti dei flussi d aria (mandata/ripresa); in otre, occorre porle in posizioni tali da consentire un buon lavaggio dell ambiente. L adduzione dell aria esterna, necessaria ai ricambi orari d aria imposti dalla normativa, avverrà per mezzo di un canale a sezione rettangolare in lamiera zincata dalle caratteristiche di cui sopra; il quale partendo dalla macchina interna, correrà a soffitto fino al locale bagno, dove s innesterà nel recuperatore di calore. In uscita da questo, la canalizzazione attraverserà la soletta portandosi fino al soffitto del piano terra per poi uscire in facciata e terminare con una griglia di presa aria esterna in alluminio.

6 6 di 19 La griglia di presa aria esterna, deve essere installata a quota minima di quattro metri dal piano cortile (UNI 10339) ed in modo da non arrecare danno agli inquilini dello stabile. L areazione dei bagni ciechi avverrà per mezzo del recuperatore. Questo, essendo dotato di ventilatore, estrarrà i volumi necessari al ricambio d aria del bagno (8 vol/h) per mezzo di una valvola di ripresa installata a soffitto e in posizione limitrofa al vaso. Inoltre questo sistema estrarrà anche e una parte d aria ambinete dal locale open space per mezzo di griglia di ripresa in alluminio bianco. Questi due volumi d aria ambiente, andranno a cedere le loro capacità termiche all aria esterna che transiterà all interno del recuperatore, prima di essere espulsi. Per questo, dal recuperatore, partirà un canale a sezione rettangolare in lamiera zincata; il quale, correrà parallelo al canale di ripresa dell aria esterna per poi terminare in facciata con una griglia in acciaio zincato posta nell intercapedine delle cantine. La griglia di ripresa aria esterna e quella di espulsione, devono essere installati in modo da non creare un cortocircuito nei flussi d aria. 5.0 COLLEGAMENTI TRA UNITA INTERNE ED ESTERNE 5.1 Piano terra: L unità interna e l unità esterna, saranno collegate da tubazioni in rame preisolato, correnti all interno del controsiffitto fino al raggiungimento del cavedio impianti all interno del quale raggiungeranno la finta trave posta a soffitto del piano interrato per poi giungere all unità esterna installata nell intercapedine delle cantine. Per tutto il tragitto, le tubazioni saranno saldamente fissate a muro con l ausilio di collari, e dovranno avere isolamento uniforme e continuo anche in presenza di giunzioni o punti di ancoraggio. Lo scarico della condensa dell unità interna, dovrà essere eseguito con tubazione plastica a bicchiere con guarnizione. La linea partirà dal soffitto del piano terra, e correndo all interno del cavedio impianti raggiungerà il collegamento con quella del piano interrato per poi innestarsi alla colonna di scarico condominiale. Sulla macchina interna, occorrerà prevedere un apposito sifone al fine di evitare ritorni di odori.

7 7 di 19 Le linee elettriche e d interfaccia tra le unità saranno eseguite con idonei cavi indicati dal costruttore, e saranno alloggiate in apposita canalina in rete zincata tipo Cablofil o similare installata all interno dei cavedii tecnici. 5.2 Piano interrato: L unità interna e l unità esterna, saranno collegate da tubazioni in rame preisolato, correnti all interno della finta trave a soffitto per poi giungere all unità esterna installata nell intercapedine delle cantine. Per tutto il tragitto, le tubazioni saranno saldamente fissate a muro con l ausilio di collari, e dovranno avere isolamento uniforme e continuativo anche in presenza di giunzioni o punti di ancoraggio. Lo scarico della condensa dell unità interna, dovrà essere eseguito con tubazione in plastica a bicchiere con guarnizione. La linea correrà all interno della finta trave a soffitto e dopo essersi congiunta con quella proveniente dal piano terra s innesterà nella colonna di scarico condominiale. Sulla macchina interna, occorrerà prevedere un apposito sifone al fine di evitare ritorni di odori. Le linee elettriche e d interfaccia tra le unità e il recuperatore, saranno eseguite con idonei cavi indicati dal costruttore, e saranno alloggiate in apposita canalina in rete zincata tipo Cablofil o similare installata all interno dei cavedii tecnici. 6.0 LOGICA DI REGOLAZIONE La regolazione delle macchine di ciascun piano, avviene in modo automatico, per mezzo di un cronotermostato ambiente remoto, da installare a parete, in posizione rappresentativa e lontano da fonti di calore che possono alterare la sua lettura. Questo comando, rileverà le condizioni ambientali interne, e comanderà la macchina in base al canale orario impostato e alla temperatura interna desiderata. Il recuperatore di calore, è dotato di una sonda di temperatura aria interna e una di temperatura aria esterna; in base a questi due imput, regola automaticamente lo scambio termico necessario o l eventuale funzione di by-pass. Inoltre esso è dotato di un comando remoto a filo dal quale si possono impostare le velocità del ventilatore.

8 8 di INDICAZIONI PER LA FASE COSTRUTTIVA Poiché l installazione delle macchine, avverrà all interno di controsoffitto non rimovibile, l impresa edile predisporrà aperture d ispezione in quantità idonea a permettere le normali manutenzioni; a tal fine si riportano le zone di rispetto minime necessarie. Nella disposizione delle unità esterne, occorrerà non ostruire i due pozzetti posti a pavimento dell intercapedine delle cantine; inoltre, occorrerà rispettare le distanze minime richieste tra le macchine e altri volumi raccomandate dal costruttore. Le macchine dovranno essere sollevate da terra e posate su elementi antivibranti; in particolare occorrerà attuare provvedimenti in modo che la condensa creata dalla macchina non si accumoli all interno o sotto il telaio. Le tubazioni correnti all esterno del fabbricato, dovranno essere rivestite con coppelle in alluminio e/o materiale equivalente, al fine di preservarle dall azione degli agenti atmosferici; inoltre è fondamentale che nei punti di ingresso nelle

9 9 di 19 unità, i passaggi vengano sigillati, al fine di evitare l ingresso di corpi estranei all interno dei telai. Gli impianti e i collegamenti elettrici esterni all edificio, dovranno avere grado di protezione minimo IP 54.

10 10 di 19 DIMENSIONAMENTO CANALI D'ARIA PIANO TERRA Edificio ufficio/laboratorio via Vittorio veneto, 6 Milano Committente TEC.IMP S.r.l. Via Delle gerole 7/a Caponago - MI Progettista P.I. Fasanella Fabio Albo P.I. Milano e Lodi n 6498 Via Pascoli, Cesano Boscone - MI Descrizione piano terra Dati rete Portata 4140 m³/h Pressione totale 188 Pa Coefficiente di sicurezza 1.1 Pressione netta 67 Pa Perdita di carico aggiuntiva 115 Pa Batteria di raffreddamento Temperatura mandata 18 C Temperatura ambiente 26 C Classe perdita di carico dai canali 19.2 (corrispondente a 0.96 l/s/m² con pressione statica = 250 Pa) Rete di Mandata Tipo di calcolo Perdita di carico costante 0.8 Pa Velocità massima 10 m/s Coefficiente aumento massa effettiva 1.6

11 11 di 19 Percorsi e tratti Ni Nf Portata Dimensione (mm) Lunghezza (m) Accidentalità - descrizione x Curva Rettangolare-ø = 30 - r/w = H/W = Curva Rettangolare-ø = 30 - r/w = H/W = x x Ø x Ø x x Ø x Ø x Ø x Divergenza a T 180 arrotondata - Rettangolare - Mandata-Ab/Ac = 1 - Qb¹ = Qb² = 0,5Qc x Ø x Ø x Ø x Ø c

12 12 di 19 Portate e bocchette e diffusori Nf Locale Bocchetta o diffusore 5 UFFICIO 7 UFFICIO 10 UFFICIO 12 UFFICIO 14 UFFICIO 17 UFFICIO 19 UFFICIO 21 UFFICIO 23 UFFICIO DN Diffusore circolare a DN Diffusore circolare a DN Diffusore circolare a DN Diffusore circolare a DN Diffusore circolare a DN Diffusore circolare a DN Diffusore circolare a DN Diffusore circolare a DN Diffusore circolare a Attacco al canale (mm) Portata nominale nominale Portata effettiva effettivo Quota boc. (m) Pressione totale netta Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø Ø

13 13 di 19 Calcolo pressioni Ni Nf Portata tratto Dimensione (mm) Lung. (m) Somma accid. Vel. (m/s) 1 (Pa/m) lin. accid. boc. tir. serr. tratto nodo x x x Ø X x Ø X x x Ø X x Ø X x Ø X x x Ø X x Ø X x Ø X x Ø X Boc.

14 14 di 19 Temperature e perdite d'aria Ni Nf Dimensione (mm) Lung. (m) Re f Ti ( C) Tf ( C) U (W/m²K) Pot. (W) Press.tot. risp.atm Press. dinamica Press.stat. media risp.atm. Perdite QL x x x Ø x Ø x x Ø x Ø x Ø x x Ø x Ø x Ø x Ø

15 15 di 19 DIMENSIONAMENTO CANALI D'ARIA PIANO INTERRATO Edificio Uffici / Laboratorio Via Vittorio Veneto, 6 Milano Committente TEC.IMP. S.r.l. Via Delle Gerole 7/a Progettista P.I. Fasanella Fabio Albo P.I. Milano e Lodi n 6498 Via Pascoli, Cesano Boscone - MI Descrizione Piano interrato Dati rete Portata 4140 m³/h Pressione totale 176 Pa Coefficiente di sicurezza 1.1 Pressione netta 56 Pa Perdita di carico aggiuntiva 115 Pa Batteria di raffreddamento Temperatura mandata 18 C Temperatura ambiente 26 C Classe perdita di carico dai canali 19.2 (corrispondente a 0.96 l/s/m² con pressione statica = 250 Pa) Rete di Mandata Tipo di calcolo Perdita di carico costante 0.8 Pa Velocità massima 10 m/s Coefficiente aumento massa effettiva 1.6

16 16 di 19 Percorsi e tratti Ni Nf Portata Dimensione (mm) Lunghezza (m) Accidentalità - descrizione x Curva Rettangolare-ø = 30 - r/w = H/W = Curva Rettangolare-ø = 30 - r/w = H/W = x Ø x Curva Rettangolare-ø = 30 - r/w = H/W = Ø x Ø x Ø Ø x Ø Ø x Ø Ø x Ø Ø x Ø c

17 17 di 19 Portate e bocchette e diffusori Nf Locale Bocchetta o diffusore 4 ARCHIVIO 6 UFFICIO 8 UFFICIO 10 OPEN SPACE 11 OPEN SPACE 13 OPEN SPACE 14 OPEN SPACE 16 OPEN SPACE 17 OPEN SPACE 19 OPEN SPACE 20 OPEN SPACE 22 OPEN SPACE DN Diffusore circolare a Attacco al canale (mm) Portata nominale nominale Portata effettiva effettivo Quota boc. (m) Pressione totale netta Ø x x x x x x x x x x x

18 18 di 19 Calcolo pressioni Ni Nf Portata tratto Dimensione (mm) Lung. (m) Somma accid. Vel. (m/s) 1 (Pa/m) lin. accid. boc. tir. serr. tratto nodo x x Ø X x Ø X x Ø X x Ø X Ø X x Ø X Ø X x Ø X Ø X x Ø X Ø X x Ø X Boc.

19 19 di 19 Temperature e perdite d'aria Ni Nf Dimensione (mm) Lung. (m) Re f Ti ( C) Tf ( C) U (W/m²K) Pot. (W) Press.tot. risp.atm Press. dinamica Press.stat. media risp.atm. Perdite QL x x Ø x Ø x Ø x Ø Ø x Ø Ø x Ø Ø x Ø Ø x Ø