Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
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- Agata Benedetti
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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Benedetto Castelli Sezioni associate: Istituto Tecnico B. Castelli Istituto Professionale Moretto Via Cantore, BRESCIA tel fax segreteria@itiscastelli.it PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA pag. 1 di 115
2 INDICE PREMESSA Parte Prima Linee guida del piano dell offerta formativa 1 L identità del nostro Istituto 1.1 Le origini dell Istituto di Istruzione Superiore B. Castelli 1.2 Il ruolo nel contesto bresciano Rivedere l introduzione con le indicazioni storico-economiche 2 Le basi dell offerta formativa 2.1 L'Istituto Tecnico Industriale Vecchio ordinamento Il Biennio Le Specializzazioni del Triennio Elettrotecnica e Automazione Elettronica e Telecomunicazioni Meccanica Metallurgia: Progetto Coordinato tecnologico ad indirizzo Metallurgico Informatica Industriale: Progetto assistito ABACUS Termotecnica Chimica Nuovo ordinamento Elettronica ed Elettrotecnica Meccanica, Meccatronica ed Energia Chimica,Materiali e Biotecnologie Informatica e Telecomunicazioni Trasporti e Logistica I corsi serali: Il Progetto Sirio Motivazioni e finalità Biennio: rientri formativi Triennio: rientri formativi Elettrotecnica e automazione Meccanica Informatica Caratteristiche del Corso Sirio Organizzazione didattica 2.2 Istituto Professionale Moretto Vecchio ordinamento Nuovo ordinamento IP Istituto Professionale IeFP Istruzione e Formazione Professionale (Diurno e Serale) 2.3 Liceo Scientifico Tecnologico: Progetto assistito Brocca 2.4 Scuola in Ospedale: La sezione ospedaliera Le dinamiche organizzative l utenza, la Didattica e le Moderne tecnologie pag. 2 di 115
3 2.5 L attività didattica Finalità generali Obbiettivi educativi Area cognitiva (Sapere) Area cognitiva (Saper Fare) Area affettiva (Saper Essere) La programmazione Linee Metodologiche La valutazione del profitto I prerequisiti Intercultura Alcune considerazioni in prospettiva 3 L estensione dell offerta formativa 3.1 I corsi di Istruzione e Formazione Tecnico superiore 3.2 I corsi di Formazione Permanente 3.2.1Generalità Finalità Obbiettivi Metodologia Strumenti 4 L'integrazione dell'offerta formativa 4.1 I progetti e le collaborazioni con professionisti esterni in ambito curricolare 4.2 Collaborazione scuole aziende Alternanza Scuola/Lavoro e stage Gli stage aziendali Alternanza scuola/lavoro Figure coinvolte nell esecuzione delle attività di Alternanza scuola/lavoro e stage 4.3 Le attività extracurricolari Corsi di preparazione ed esami 4.4 Centro Sportivo Scolastico 4.5 I progetti L'accoglienza Progetto INTERCULTURA E ITALIANO L Bisogni Educativi Speciali (BES) Conversatore madrelingua in lingua Inglese Istruzione domiciliare, istruzione a distanza Progetto Educazione alla salute Educazione ambientale Corso annuale di IeFP 5 Le attività di sostegno agli studenti 5.1 Le attività di accoglienza per le classi iniziali 5.2 Gli interventi didattici integrativi Corsi propedeutici Corsi di sostegno e recupero Sportelli Le diverse tipologie di sportello pag. 3 di 115
4 6 L orientamento scolastico: in ingresso, in corso e in uscita 7 Sostegno e valorizzazione del merito 8 Le attività di sostegno al personale della scuola 8.1 L attività di accoglienza per i nuovi docenti 8.2 La produzione di materiali didattici 8.3 I corsi di aggiornamento 9 I Servizi e le risorse materiali dell Istituto: sede B. Castelli e sede Moretto 9.1 La biblioteca Organizzazione dei servizi 9.2 La sala stampa e il servizio fotocopie 9.3 I laboratori e le aule speciali 9.4 Le palestre 9.5 I Laboratori e le Aule Speciali dell Istituto Professionale Moretto 10 Il monitoraggio del piano dell offerta formativa Parte Seconda Regolamento attuativo del piano dell offerta formativa 11 Gli organismi della scuola 11.1 Gli Organi Collegiali Il Consiglio d Istituto Il Collegio dei Docenti Il Comitato per la Valutazione del Servizio I Consigli di Classe Il tutor di classe 11.2 Le articolazioni del Collegio dei Docenti Le Funzioni Strumentali al POF I Consigli di dipartimento La Commissione Acquisti Composizione Compiti Area di Progetto Coordinatore La Commissione Biblioteca Composizione Compiti I Rappresentanti del Collegio La Commissione Viaggi d istruzione L Organo di Supporto Tecnico al Piano per l Offerta Formativa La Commissione delle Attività Integrative ed Aggiuntive 11.3 Gli organismi dei rappresentanza degli studenti I rappresentanti degli studenti nel Consiglio d Istituto I rappresentanti attivi nella Consulta provinciale Il Comitato studentesco I rappresentanti degli studenti nelle commissioni pag. 4 di 115
5 12 Le Norme 12.1 Le basi dell offerta formativa 12.1 I Corsi Sirio (serale) 13 L estensione dell offerta formativa 13.1 I corsi di Formazione 14 L integrazione dell offerta formativa 14.1 Gli stage aziendali 14.2 Le attività extracurricolari Normativa Priorità 15 Le attività di sostegno agli studenti 15.1 Corsi di sostegno e recupero 15.2 Gli sportelli 16 I servizi e le risorse della Scuola 16.1 La Biblioteca 17 Il Monitoraggio dell offerta formativa 17.1 L Attività di sportello 18 Norme Comuni Parte terza REGOLAMENTI E PIANO DI EMERGENZA 19 Il Regolamento di Istituto 20 Lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria 21 Protocollo di Accoglienza per gli studenti stranieri inseriti per la prima volta nella scuola 22 Estratto del Piano di emergenza dell Istituto 22.1 Norme comportamentali degli studenti 22.2 Procedure operative 22.3 Informazioni conclusive pag. 5 di 115
6 Premessa Il Piano dell Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti tenendo conto dei contributi pervenuti dalle rappresentanze dei Genitori e degli Studenti. Il Piano si articola in tre documenti: 1 linee guida dell offerta formativa 2 il Regolamento Attuativo del POF (aspetti organizzativi e normativi) 3 Regolamenti e piano di emergenza pag. 6 di 115
7 PARTE PRIMA LINEE GUIDA DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA pag. 7 di 115
8 1 L IDENTITÀ DEL NOSTRO ISTITUTO 1.1 Le origini dell Istituto di Istruzione Superiore B. Castelli Per ritrovare il nucleo originario di questa scuola bisogna risalire agli ultimi decenni della dominazione austriaca in Lombardia. Nel dicembre 1839 infatti Gabriele Rottini (Brescia ), un pittore bresciano che aveva studiato a Milano e Firenze e che univa agli interessi artistici un impegno in campo pedagogico, presentò all Imperiale Real Direzione delle scuole elementari della provincia di Brescia un istanza in cui chiedeva di poter aprire una scuola di pittura, destinata soprattutto ai fanciulli poveri, e univa alla domanda il programma che contemplava l avvio di corsi di pittura figurata ribadendo il carattere benefico dell istituzione, che avrebbe dovuto sostenersi economicamente attraverso una sottoscrizione dei privati. L autorizzazione venne concessa nel 1841 e da quel momento l Istituto Rottini iniziò ufficialmente la sua attività, che trovò larghi consensi nella popolazione tanto che nel 1848 il pittore chiese alla Congregazione Municipale una nuova e più decorosa sede al secondo piano di palazzo Tosio, dove, dopo il munifico lascito del conte Paolo Tosio, era collocata anche la Pinacoteca. Nel 1851 l Istituto Rottini si trasformò in scuola pubblica: un gruppo di padri di alunni che frequentavano la scuola ne chiese infatti la pubblicizzazione sostenendo che con i mezzi privati essa non avrebbe potuto sussistere. Nacque così la Scuola Comunale di pittura, arti e mestieri annessa alla pinacoteca Tosio, che fu sistemata in un locale dell ex convento di Santa Maria della Pace, di fronte a palazzo Tosio. All indirizzo propriamente artistico si affiancava ora un settore dedicato all apprendimento del disegno tecnico per la preparazione di artigiani che avrebbero trovato sbocco in diversi settori produttivi dell economia bresciana. Dopo il conseguimento dell Unità la trasformazione in senso tecnico industriale della scuola divenne più accentuata. Con la nomina a presidente dell istituzione dell architetto Antonio Tagliaferri, il 2 gennaio 1865 venne approvato un nuovo regolamento che affermava : È istituita in Brescia una scuola comunale di disegno applicato alle arti meccaniche e ai mestieri, e di preparazione alle superiori scuole di Belle Arti. La formazione pittorico-decorativa passava così in secondo piano e, in parallelo allo sviluppo economico e al decollo industriale della provincia in età zanardelliana, si avviavano i corsi di disegno geometrico e di macchine. All inizio degli anni Ottanta la scuola ebbe un primo riconoscimento statale da parte del Ministero di Agricoltura, industria e commercio che contribuì alle spese di gestione erogando un sussidio per il pagamento degli insegnanti; nel 1885 il Comune, utilizzando una somma di denaro messa a disposizione dalla Società Bacologica Bresciana, decise l acquisto di palazzo Bonoris in via Tosio per collocarvi la sede della scuola, che due anni dopo, in seguito alla delibera del Consiglio Comunale del 21 marzo 1887, venne intitolata al Moretto. Nel 1888, grazie ai giudizi lusinghieri dell architetto Camillo Boito inviato come ispettore dal Ministero, venne aumentato il sussidio statale; in seguito furono riorganizzati i corsi con un ulteriore accentuazione dell indirizzo tecnico con l apertura di officine e una sezione tecnico-pratica industriale per la formazione di capi-operaio e si incominciò ad impartire nozioni di elettrotecnica. Con la crescita del numero degli allievi anche la sede di palazzo Bonoris risultò tuttavia inadeguata, all inizio del XX secolo il Consiglio Comunale decise allora il trasferimento nei più ampi spazi dell ex monastero di Santa Chiara. Dopo essere stato indemaniato nel 1804, il vasto complesso monumentale era stato acquistato nel 1834 dall abate Baldoni, che vi aveva pag. 8 di 115
9 trasferito il suo collegio, e in seguito venduto agli amministratori del Collegio Peroni, dai quali lo comperò il Comune nel 1887 per fondarvi un Convitto e scuole Commerciali. Sciolte anche queste istituzioni, si decise di collocare nel monastero la Scuola Moretto che qui rimase fino al Nel Novecento lo sviluppo in senso tecnico della scuola fu sempre più evidente. Nel corso della Prima Guerra Mondiale nacque una sezione per lavoranti di proiettili, alla fine del conflitto si fecero la sezione per capitecnici e per l avviamento al lavoro. Con tutto questo complesso di corsi, diurni e serali, a partire dall anno scolastico la scuola assunse la denominazione di Istituto professionale Moretto ed alla fine degli anni Venti la sede dell ex monastero di Santa Chiara venne radicalmente ristrutturata per sistemare gli spazi necessari ad ospitare nuove officine e laboratori. Momento decisivo nella storia della scuola fu, nel 1939, la statalizzazione e la conseguente nascita dell Istituto Tecnico Industriale Statale, in seguito alla approvazione della legge Bottai che riformava l intero sistema scolastico italiano; nell occasione i corsi serali furono scorporati e trasferiti altrove, mentre gli spazi e le attrezzature di via Santa Chiara furono assegnati alla nuova istituzione, che aveva il compito di formare Periti Industriali Capitecnici nelle due specializzazioni di Meccanica ed Elettrotecnica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la crescita del numero degli iscritti pose in primo piano l esigenza di una nuova sede: il problema del reperimento dell area trovò soluzione nel marzo 1951 quando il commendatore Federico Palazzoli offrì in dono un area di sua proprietà di circa metri quadrati, posta ad est di via S.Bartolomeo. La donazione venne ufficialmente accettata nel successivo mese di luglio dal Consiglio provinciale, presieduto dall avvocato Ercoliano Bazoli; fu redatto un progetto e la costruzione terminò nel Nella nuova sede, oltre alle due specializzazioni di Meccanica ed Elettrotecnica furono avviate anche quelle di Metallurgia ed Elettronica. L evoluzione dell istituto, attento a fare proprie le esigenze del mondo dell industria e del lavoro per offrire ai suoi studenti, oltre a una buona formazione di base, validi sbocchi professionali, ha portato negli ultimi anni a nuove specializzazioni: è nato così il corso di Informatica e dal è attivo il Progetto Coordinato Tecnologico ad indirizzo metallurgico che sostituisce il vecchio corso di Metallurgia. Inoltre dall anno scolastico 1993/94 è attivo il Liceo Scientifico-Tecnologico secondo il progetto sperimentale Brocca. Dall a.s è attivo, unico nella Provincia di Brescia, il corso di Perito Chimico. Nello stesso anno scolastico è stato anche avviato il corso per Periti industriale In Informatica nel corso Serale (prog. Sirio). Nell anno scolastico gli originari Istituti Tecnico Industriale B: Castelli e Professionale Moretto hanno dato luogo all Istituto di Istruzione Superiore B. Castelli composto dalle due sezioni originarie. Il Documento qui di seguito rappresenta il primo lavoro di riunificazione delle due realtà con il duplice impegno di salvaguardare le due identità funzionali alle esigenze della provincia di Brescia e di riunificare alcuni processi interni per consentire di rafforzarne i ruoli sul territorio. 1.2 Il ruolo nel contesto bresciano L Istituto Tecnico Industriale Benedetto Castelli conta oggi oltre 232 docenti, circa 95 tra ausiliari, impiegati, tecnici ed amministrativi ed è numericamente uno tra i più grandi Istituti scolastici d Italia. L Istituto Tecnico accoglie circa 1900 studenti tra corsi diurni, serali e di Liceo Scientifico Tecnologico, giovani destinati ad integrarsi nel contesto industriale bresciano caratterizzato per lo più, dalla piccola e media impresa dove tuttavia non mancano neppure grossi complessi industriali. pag. 9 di 115
10 La realtà industriale bresciana, a vocazione fondamentalmente meccanica e metallurgica, presenta anche comparti a tecnologia emergente quali quelli dell automazione, della robotica, e delle software house. In ognuno di questi ambiti la richiesta di diplomati è forte e le occasioni occupazionali risultano diversificate per gli ex studenti del Castelli, scuola che ha costituito fino ad un vicino passato, per le specializzazioni di Elettrotecnica, Meccanica, Elettronica e Metallurgia, e più recentemente di Informatica un riferimento di alto profilo nella formazione di tecnici che hanno saputo imporsi a livello provinciale, nazionale e mondiale. L attività tecnico-didattica che si svolge all Istituto "B.Castelli" (sia nella sezione IT che nella sezione IP), caratterizzata dall insegnamento integrato tra docenti tecnici e docenti tecnico-pratici e dall utilizzo sistematico e massiccio dei laboratori consente agli studenti di cimentarsi con studi ed esperienze significativi e strettamente collegabili a processi scientifici e industriali. Studi ed esperienze che concorrono a costituire una struttura professionale spendibile proficuamente nel mondo del lavoro e negli eventuali successivi studi universitari. È opportuno sottolineare anche che gli aspetti sperimentali degli insegnamenti costituiscono, oltre ad un notevole sforzo economico per la scuola, un momento prezioso ed irrinunciabile per la valorizzazione della teoria, uno stimolo continuo per l utilizzo delle nuove tecnologie e per l aggiornamento dei docenti. Gli insegnamenti, impartiti nei corsi diurni e serali, sono finalizzati alla progettazione elettronica, meccanica, elettrica, metallurgica e alle realizzazioni informatiche; e consentono agli ex allievi di trovare facilmente occupazione oltre che sul versante dell impiego dipendente anche in quello della libera professione, peraltro in forte espansione. La realtà del Liceo Scientifico Tecnologico, sperimentazione dell Istituto,(in via di conclusione per il riordino delle sedi sul territorio della Provincia) propone invece a studenti che intendono conseguire un diploma di maturità scientifica, una formazione non soltanto tecnico-scientifica, mutuata dai paralleli corsi dell Istituto Tecnico ma anche una storicofilosofica. La consistente formazione complessiva che ne deriva è raggiungibile in larga misura anche per la presenza nell Istituto B. Castelli di una dotazione di laboratori cospicua per qualità e quantità. Ciò oltre a costituire una notevole risorsa della scuola risulta assolutamente pertinente con la disposizione del Ministero della Pubblica Istruzione che ha ritenuto naturale attivare le sperimentazioni di Liceo Scientifico Tecnologico nell ambito degli Istituti Tecnici. Bisogna infine osservare che i piani didattici dei vari indirizzi, pur presentando forti connotazioni scientifiche e tecnologiche, costantemente protese verso la realtà e l innovazione, si connotano anche, ed in modo significativo sul versante umanistico e linguistico, fornendo un adeguata conoscenza della lingua straniera, senza però tralasciare la trasmissione di altri ed alti valori quali il rispetto della persona portatrice di affettività e cultura, l educazione alla legalità, la salvaguardia della salute e dell ambiente, la multiculturalità e la consapevolezza di appartenere ad un pianeta nel quale le distanze fisiche e culturali si accorciano, giorno dopo giorno sempre di più. pag. 10 di 115
11 2 LE BASI DELL OFFERTA FORMATIVA 2.1 L'istituto tecnico industriale La proposta formativa dell ITIS Benedetto Castelli è finalizzata a garantire, accanto ad una approfondita conoscenza di sé ed ad una maggiore capacità relazionale, l approfondimento della cultura scientifica e delle basi di riferimento tecniche delle tecnologie, fornendo allo studente le competenze necessarie per comprendere criticamente le problematiche scientifiche e storico-sociali collegate alle tecnologie e alle loro espressioni contemporanee, favorendo l acquisizione di competenze applicative e pratiche e assicurando lo sviluppo della creatività e dell inventiva progettuale. L ITIS Benedetto Castelli offre ai giovani conoscenze teoriche e applicative spendibili in ampi contesti di studio, professionali e di lavoro, nonché una gamma di abilità cognitive necessarie a risolvere problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumendo progressivamente anche responsabilità per la valutazione ed il miglioramento dei risultati ottenuti. Il sistema formativo dell ITIS Benedetto Castelli prepara le basi delle varie competenze e costruisce, a partire dalla conoscenza del Territorio, attività progettuali come gli Stage presso aziende ed attività didattiche di approfondimento per consentire ad ogni ragazzo di misurarsi con i rapidi cambiamenti delle tecnologia, i mutamenti delle modalità di lavoro e dei mercati, nonché con l evolversi delle conoscenze scientifiche. I corsi per tutti gli indirizzi, hanno durata di cinque anni e sono articolati in un biennio preparatorio uguale per tutti e in un successivo triennio con curricoli differenziati a seconda delle varie specializzazioni di indirizzo. Al termine degli studi si consegue il titolo di perito industriale. pag. 11 di 115
12 Vecchio ordinamento In base a quanto stabilito dal Ministero dell Istruzione dell Università della Ricerca nello Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n Testo approvato in seconda (ed ultima) lettura dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 4 febbraio A partire dall anno scolastico 2010/2011 le classi seconde, terze e quarte proseguono secondo i piani di studio previgenti sino alla conclusione del quinquennio con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1056 ore, corrispondente a 32 ore settimanali. Si riportano di seguito i quadri orari attuati nell Istituto fino a tutto l anno scolastico ed a partire dai quali si provvederà ad operare la riduzione secondo le disposizioni successive previste dallo Schema di Regolamento citato. Per quanto riguarda l a.s le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore Il Biennio (non più in vigore) Di seguito viene riportato il quadro orario del biennio. DISCIPLINE ORE SETTIMANALI Classe 1ª Classe 2ª TIPO DI PROVE 1 Educazione fisica 2 2 P - O Religione 1 1 O Italiano 5 5 S - O Storia 2 2 O Geografia 3 - O Lingua straniera 3 3 S - O Diritto ed economia 2 2 O Matematica 5 (2) 5 (2) S - O Scienze della terra 3 - O Biologia - 3 O Fisica e laboratorio 4 (2) 4 (2) P - O Chimica e laboratorio 3 (2) 3 (2) P - O Tecnologia e disegno 3 (2) 6 (3) G - O TOTALE ORE SETTIMANALI 36 (8) 36 (9) 1 P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di attività pratica in laboratorio. pag. 12 di 115
13 2.1.2 Le Specializzazioni del Triennio Elettrotecnica e Automazione Il perito in Elettrotecnica e Automazione è un tecnico con competenze basate su essenziali ed aggiornate conoscenze delle discipline elettriche, completate da un organica preparazione nell'ambito tecnico - scientifico che gli consentono di affrontare i problemi del settore in termini sistemici. È in grado di analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; di analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi di generazione, trasporto e utilizzazione dell'energia; sa partecipare al collaudo e alla gestione dei sistemi elettrici sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; è in grado di progettare, realizzare e collaudare piccole parti di tali sistemi con particolare riferimento ai dispositivi per l'automazione; di progettare, realizzare e collaudare sistemi elettrici valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato. Sa descrivere il lavoro svolto, comprendere e redigere documenti tecnici per la produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l a.s le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: DISCIPLINE ORE SETTIMANALI Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª TIPO DI PROVE 1 Educazione fisica P O Religione Italiano S O Storia O Lingua straniera S O 2 Economia industriale ed Elementi di Diritto O Matematica S - O Meccanica e Macchine O Elettrotecnica 6 (3) 5 (3) 6 (3) S - O - P Elettronica 4 (2) 3 - S - O 3 Sistemi elettrici automatici 4 (2) 4 (2) 5 (3) S - O Impianti elettrici S - O Tecnologie elettriche, Disegno e Progettazione 4 (3) 5 (4) 5 (4) G - O - P TOTALE ORE SETTIMANALI 36 (10) 36 (9) 36 (9) 1 P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 2 Nel quarto e quinto anno la prova è orale. 3 Nel quarto anno la prova è solo orale. pag. 13 di 115
14 Elettronica e Telecomunicazioni Il perito in Elettronica e Telecomunicazioni è una figura professionale capace di analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; di analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione dei suoni, immagini e dati. Sa partecipare al collaudo, alla messa in esercizio e alla gestione di sistemi di controllo, di comunicazione e di elaborazione delle informazioni, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi. È in grado di progettare, realizzare e collaudare sistemi di automazione e telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato. Sa descrivere il lavoro svolto, comprendere e redigere documenti tecnici per la produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l a.s le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: DISCIPLINE Classe 3ª ORE SETTIMANALI Classe 4ª Classe 5ª TIPO DI PROVE 1 Educazione fisica P - O Religione Italiano S - O Storia O Lingua straniera S - O 2 Economia industriale ed Elementi di Diritto O Matematica S - O Meccanica e Macchine O Elettrotecnica 6 (3) 3 - S - O 3 Elettronica 4 (2) 5 (3) 4 (2) S - O - P Sistemi elettronici automatici 4 (2) 4 (2) 6 (3) S - O Telecomunicazioni (2) S - O Tecnologie elettroniche, Disegno e Progettazione 4 (3) 5 (4) 5 (4) G - O - P TOTALE ORE SETTIMANALI 36 (10) 36 (9) 36 (11) 1 P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 2 Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale. 3 Nel quarto anno la prova è solo orale. pag. 14 di 115
15 Meccanica Il perito in Meccanica è una figura professionale che avendo superato le tradizionali differenziazioni tra i vari aspetti della cultura tecnica è in grado di svolgere mansioni relative a: fabbricazione e montaggio di parti meccaniche, elaborazione di cicli di lavorazione valutando i costi dei materiali e della manodopera. Sa progettare elementi e semplici gruppi meccanici; controllare e collaudare i materiali e i prodotti finiti. E` competente nella scelta delle macchine operatrici, degli utensili, degli strumenti dei mezzi idonei alla produzione e della sicurezza del lavoro. E` in grado di organizzare i servizi di manutenzione, comprendere e redigere documenti tecnici per la produzione e manuali d'uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l a.s le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: DISCIPLINE ORE SETTIMANALI TIPO DI PROVE 1 Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª Educazione fisica P - O Religione Italiano S - O Storia O Lingua straniera S - O 2 Economia industriale ed Elementi di Diritto O Matematica 4 (1) 3 (1) 3 (1) S - O Meccanica applicata e Macchine a fluido 6 5 (2) 5 (2) S - O Tecnologia meccanica ed esercitazioni 5 (5) 6 (6) 6 (6) O - P Disegno, Progettazione ed Organizzazione ind (3) S/G - O Sistemi ed Automazione 6 (3) 4 (3) 4 (3) O - P TOTALE ORE SETTIMANALI 36 (8) 36 (12) 36 (15) 1 P = pratica; O = orale; S = scritto; G = grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. 2 Nel quarto e quinto anno la prova è solo orale. pag. 15 di 115
16 Metallurgia: Progetto Coordinato Tecnologico ad indirizzo di Metallurgia Il perito metallurgico è un tecnico con competenze che gli consentono di affrontare e risolvere i problemi del settore in termini sistemici possedendo aggiornate conoscenze nelle discipline chimico - metallurgiche ed un organica preparazione nella scienza dei materiali. E` in grado di: progettare, realizzare e gestire cicli di lavorazione per pezzi fusi, forgiati e saldati; progettare, realizzare e collaudare sistemi di misura e controllo negli impianti metallurgici; provvedere alla gestione di un impianto per trattamenti termici dei materiali metallici; provvedere alla gestione di impianti per la depurazione di rifiuti di lavorazione per la tutela ambientale; gestire il controllo qualità del prodotto finito. Infine il perito metallurgico è anche in grado di redigere documenti per la produzione industriale e scrivere i manuali d uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l a.s le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: DISCIPLINE ORE SETTIMANALI Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª TIPO DI PROVE 1 Educazione fisica U Religione Italiano U Storia U Lingua straniera U Matematica 5 (2) 5 (2) 5 (2) U Fisica 6 (2) - - U Chimica 6 (2) - - U Informatica e Sistemi 5 (3) 4 (2) - U Scienza dei materiali - 3 (2) 7 (3) U Macchine elettriche - 3(2) - U Elettronica - 4(2) - U Sistemi organizzativi metallurgici U Macchine termiche - 3(2) - U Meccanica e Processi di produzione metallurgica (3) U TOTALE ORE SETTIMANALI 34 (9) 34 (12) 34 (8) 1 U = unico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. pag. 16 di 115
17 Informatica Industriale: Progetto assistito ABACUS Il perito informatico è un tecnico che possiede competenze che gli consentono di partecipare all analisi ed alla messa in esercizio di sistemi per l acquisizione, la trasmissione e l elaborazione delle informazioni mediante strumenti informatici. E` in grado di analizzare programmi applicativi e curare lo sviluppo di moduli e l installazione su sistemi anche in rete. È in grado di collaborare con specialisti di altro settore operando valutazioni anche di tipo economico. Comprende e redige manuali d uso anche in lingua inglese. Per quanto riguarda l a.s le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: DISCIPLINE Classe 3ª ORE SETTIMANALI Classe 4ª Classe 5ª TIPO DI PROVE 1 Educazione fisica P - O Religione Italiano S - O Storia O Lingua straniera O Matematica 6 (2) 5 (2) 4 (2) S O P Calcolo delle probabilità, Statistica, Ricerca operativa 3 (1) 3 (1) 3 (1) O P Elettronica e Telecomunicazioni 5 (3) 5 (3) 6 (3) S - O - P Informatica 6 (3) 6 (3) 6 (3) S - O - P Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazione 5 (3) 6 (3) 6 (3) S - O P TOTALE ORE SETTIMANALI 36 (12) 36 (12) 36 (12) 1 U = unico. Tra parentesi vengono indicate le ore di laboratorio. pag. 17 di 115
18 Chimica Il Perito Chimico presenta un accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline specifiche dell'indirizzo, integrate da un buon livello di cultura generale, da organica preparazione scientifica nell ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali. Il Perito Chimico è in grado di partecipare con personale responsabile contributo al lavoro organizzato e di gruppo, accettando ed esercitando il coordinamento; di documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici e organizzativi del proprio lavoro; di svolgere un'attività autonoma di aggiornamento onde adeguare la propria preparazione al continuo evolversi della tecnica e delle necessità di mercato; di valutare nella loro globalità le problematiche connesse alla salvaguardia dell'ambiente e alla tutela della salute. Per quanto riguarda l a.s le classi del vecchio ordinamento sono le sole quinte rimodulate sulle 32 ore. Il quadro orario delle materie è il seguente: Discipline Ore settimanali Tipo di prove 1 Classe 3ª Classe 4ª Classe 5ª Italiano S.O. Storia O. Economia Industriale ed 2 2 O. Elementi di diritto Lingua Straniera (Inglese) O. Matematica S.O. Chimica Fisica e Laboratorio 5(2) 3(1) 3 S.P. Chimica Organica, Biorganica, 5(3) 6(3) 3(2) S.P. Fermentazioni e Laboratorio Analisi Chimica, Elaborazione 8(6) 6(4) 8(8) S.P. Dati e Laboratorio Tecnologie Chimiche 3(2) 5(2) 7(3) S.P. Industriali, Automazione e Organizzazione Industriale Educazione Fisica P. Religione Attività Alternative TOTALE ore settimanali 36 (13) 36 (10) 36 (13) 1 S=scritto; O=orale; P=pratico; S/G=scritto/grafico. Tra parentesi vengono indicate le ore di attività pratica in laboratorio pag. 18 di 115
19 Nuovo ordinamento Elettronica ed Elettrotecnica Profilo Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica : ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione; nei contesti produttivi d interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione. È grado di - operare nell organizzazione dei servizi e nell esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; - sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; - utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; - integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all innovazione e all adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione; - intervenire nei processi di conversione dell energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;nell ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell organizzazione produttiva delle aziende. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Elettronica, Elettrotecnica e Automazione, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene approfondita nell articolazione Elettronica la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti elettronici; nell articolazione Elettrotecnica la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e industriali e, nell articolazione Automazione, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo. pag. 19 di 115
20 A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Elettronica ed elettrotecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i procedimenti dell elettrotecnica e dell elettronica. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche, controlli e collaudi. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento. Gestire progetti. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici. In relazione alle articolazioni: Elettronica, Elettrotecnica ed Automazione, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. pag. 20 di 115
21 INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA" INSEGNAMENTI COMUNI DISCIPLINE BIENNIO TRIENNIO 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Complementi di matematica 1 1 Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate (Fisica) 3 3 di cui Laboratorio 2 Scienze integrate (Chimica) 3 3 di cui Laboratorio 2 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3 di cui Laboratorio 2 Tecnologie informatiche 3 di cui Laboratorio 2 Scienze e tecnologie applicate 3 Totale ore settimanali insegnamenti comuni di cui Laboratorio 8 ARTICOLAZIONE "ELETTRONICA" Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici ARTICOLAZIONE "ELETTROTECNICA" Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici ARTICOLAZIONE "AUTOMAZIONE" Elettrotecnica ed Elettronica Sistemi automatici Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici Totale ore settimanali di indirizzo (indipendentemente dall'articolazione) di cui Laboratorio Totale ore settimanali complessive pag. 21 di 115
22 Meccanica, Meccatronica ed Energia Profilo Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia: ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici, nelle attività produttive d interesse collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali. È in grado di - integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all innovazione, all adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; - intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell ambiente; - agire autonomamente, nell ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale; - pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d uso. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Meccanica e meccatronica ed Energia, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione Meccanica e meccatronica sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. Nell articolazione Energia sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla conversione e utilizzazione dell energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la tutela dell ambiente. pag. 22 di 115
23 A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: - Individuare le proprietà dei materiali in relazione all impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti. - Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione. - Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo del prodotto. - Documentare e seguire i processi di industrializzazione. - Progettare strutture apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. - Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi termotecnici di varia natura. - Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle relative procedure. - Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi. - Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali. - Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza. In relazione alle articolazioni: Meccanica e meccatronica ed Energia, le competenze di cui sopra sono differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento. pag. 23 di 115
24 INDIRIZZO "MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA" INSEGNAMENTI COMUNI DISCIPLINE BIENNIO TRIENNIO 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Complementi di matematica 1 1 Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate (Fisica) 3 3 di cui Laboratorio 2 Scienze integrate (Chimica) 3 3 di cui Laboratorio 2 Tecnologie di rappresentazione grafica 3 3 di cui Laboratorio 2 Tecnologie informatiche 3 di cui Laboratorio 2 Scienze e tecnologie applicate 3 Totale ore settimanali insegnamenti comuni di cui Laboratorio 8 ARTICOLAZIONE "MECCANICA E MECCATRONICA" Meccanica, macchine ed energia Sistemi ed automazione Tecnologie meccaniche di processo e prodotto Disegno, progettazione e organizzazione industriale ARTICOLAZIONE "ENERGIA" Meccanica, macchine ed energia Sistemi ed automazione Tecnologie meccaniche di processo e prodotto Impianti energetici, disegno e progettazione Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente dall'articolazione) di cui Laboratorio Totale ore settimanali complessive pag. 24 di 115
25 Chimica, Materiali e Biotecnologie Profilo Il Diplomato in Chimica, materiali e biotecnologie : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; - ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. È in grado di: - collaborare, nei contesti produttivi d interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; - integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; - applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; - collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto; - verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; - essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. Nell indirizzo sono previste le articolazioni Chimica e materiali, Biotecnologie ambientali e Biotecnologie sanitarie, nelle quali il profilo viene orientato e declinato. Nell articolazione Chimica e materiali vengono identificate, acquisite e approfondite, nelle attività di laboratorio, le competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi chimici, all elaborazione, realizzazione e controllo di progetti chimici e biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti chimici. Nell articolazione Biotecnologie ambientali vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente riferite all impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti. Nell articolazione Biotecnologie sanitarie vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici microbiologici e anatomici e all uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva. A conclusione del percorso quinquennale, Il Diplomato nell indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: 1. Acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. 2. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. 3. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. pag. 25 di 115
26 4. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. 5. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. 6. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. 7. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento. pag. 26 di 115
27 Il Perito in Chimica, Materiali e Biotecnologie: - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie plastiche, metallurgico, minerario, ambientale, biotecnologico e microbiologico, nelle analisi chimicobiologiche e ambientali, relative al controllo igienico-sanitario e al controllo e monitoraggio dell ambiente; - ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio sanitario, all interno del sistema sociale e/o ambientale; - nei contesti produttivi d interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; - integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; - ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; - ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi e, nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell area di competenza; controllarne il ciclo di produzione utilizzando software dedicati sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; - conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. pag. 27 di 115
28 INDIRIZZO "CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE" INSEGNAMENTI COMUNI DISCIPLINE BIENNIO TRIENNIO 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Complementi di matematica 1 1 Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o attività alternative Diritto ed Economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate (Fisica) 3 3 di cui Laboratorio 2 Scienze integrate (Chimica) 3 3 di cui Laboratorio 2 Tecnologie di rappresentazione grafica 3 3 di cui Laboratorio 2 Tecnologie informatiche 3 di cui Laboratorio 2 Scienze e tecnologie applicate 3 Totale ore settimanali insegnamenti comuni di cui Laboratorio 8 ARTICOLAZIONE "CHIMICA E MATERIALI" Chimica analitica e strumentale Chimica organica e biochimica Tecnologie chimiche e biotecnologie ARTICOLAZIONE "CHIMICA E BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI" Chimica analitica e strumentale Chimica organica e biochimica Tecnologie chimiche e biotecnologie Fisica ambientale Totale ore settimanali insegnamenti di indirizzo (indipendentemente dall'articolazione) pag. 28 di di cui Laboratorio Totale ore settimanali complessive
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